ad Helsinki, Kechì Kinnòr, musica e poesia degli ebrei d’Italia

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche liberarono i superstiti del campo di concentramento di Auschwitz facendo conoscere al mondo gli orrori del genocidio nazifascista. Ogni 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, una ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell’Olocausto. L’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki ricorda la Shoah con il concerto Kechì Kinnòr, Musica e poesia degli ebrei d’Italia, in collaborazione con la Congregazione evangelico-luterana tedesca in Finlandia (Deutsche Evangelisch–Lutherische Gemeinde in Finnland).
 
Enrico Fink, da anni una delle voci principali del mondo ebraico italiano, insieme al nucleo storico dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, che da anni racconta l’Italia delle mille culture, delle minoranze e delle differenze, propongono un percorso musicale per il Giorno della Memoria 2023. Attraverso i canti delle tradizioni ebraiche in Italia, si illustra la lunga storia di una minoranza presente nella penisola da più di duemila anni. Una storia di convivenza ma anche di separazione forzata, di ghetti ma anche di scambio e di collaborazione; una storia le cui contraddizioni culminano in quei cento anni a cavallo di due secoli, in cui gli ebrei passano dal raggiungimento della completa cittadinanza e uguaglianza di fronte alla legge, all’essere oggetto della persecuzione più accesa.
 
Ricercatore e musicista, Enrico Fink è di ritorno da un incarico trimestrale presso l’università di Oxford come parte di un gruppo di studi internazionali sulla musica ebraica in Europa fra il XVI e il XVIII secolo ed è tuttora impegnato in un progetto di trascrizione e analisi del patrimonio musicale delle tradizioni ebraiche italiane. È presidente della Comunità Ebraica di Firenze dal novembre 2020. Dirige dalla sua fondazione l’Orchestra Multietnica di Arezzo, formazione che da anni racconta in musica il mondo italiano ed europeo contemporaneo, fatto di incontri tra culture, differenze, minoranze che convivono. Ha al suo attivo una vasta discografia, e le sue composizioni per il teatro sono attualmente in tournée in “Cosa Nostra spiegata ai bambini” con Ottavia Piccolo, e “L’Interpretazione dei sogni” di e con Stefano Massini.
 
L’Orchestra Multietnica di Arezzo (OMA – #omarezzo), nasce nel 2007 da un percorso formativo, aperto alla partecipazione di musicisti italiani e stranieri e finalizzato alla conoscenza e all’approfondimento delle strutture di base delle musiche tradizionali delle aree del mediterraneo, per incrociarle con la tradizione italiana ed europea e predisporre un repertorio basato sulla contaminazione.
 
Il nucleo storico dell’Orchestra Multietnica di Arezzo propone un repertorio che spazia dalla tradizione araba a quella ebraica, dal Mediterraneo all’est Europa al Bangladesh, alla taranta pugliese, offrendo al pubblico una vera e propria festa di suoni e colori coordinata magistralmente da Enrico Fink, grande esperto di musica tradizionale ebraica e di musica internazionale in generale.
 
con:
 
Enrico Fink (voce, flauto)
 
e I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo
 
Luca Baldini basso
 
Massimiliano Dragoni salterio, percussioni
 
Massimo Ferri chitarra, bouzouki
 
Gianni Micheli clarinetto, clarinetto basso
 
Mariel Tahiraj violino
 
Concerto nella Chiesa tedesca (Unioninkatu 1, 00130 Helsinki) giovedì 19 gennaio alle ore 18. Il concerto è ad ingresso libero, ma è richiesta la prenotazione, scrivendo ad
 
 




Helsinki, count down per la 35esima edizione della Fiera Internazionale del Turismo: per l’Italia il lago Maggiore

A pochi giorni dall’apertura ad Helsinki della 35a edizione della Fiera Internazionale del Turismo, Matka (‘Viaggio’), la più rilevante  nei Paesi nordici per verificare lo stato delle tendenze turistiche, le indicazioni sull’andamento del mercato e le mete preferite nel 2023, una notevole perplessità si nota tra organizzatori e partecipanti a questa  edizione per l’assenza dell’Italia. Infatti, non risulta che ENIT sarà presente, come invece avvenuto nelle ultime edizioni, offrendo un’anticipazione sulle mete più interessanti nel Bel Paese, destinazione tra le preferite dai visitatori nordici e scandinavi.
 
Assenza tanto più significativa  se si ricorda che, recentemente, proprio ad Helsinki, l’Italia era stata protagonista al Finnish Travel Gala 2022, Gala Finlandese del Turismo, vetrina annuale dell’industria del turismo finlandese.  All’Italia era stato infatti riconosciuto il titolo di “destinazione internazionale dell’anno” con la seguente motivazione: “Cos’è  l’Italia? Meraviglie architettoniche, capolavori artistici e artigianali, interpretazioni operistiche mozzafiato, appuntamenti culturali, storia, cucina e vino, spiagge, monti, paesaggi suggestivi, borghi quieti e città pulsanti vita senza sosta. C’è qualcosa che non si può ammirare in Italia? Un Paese dove riesci sempre a scoprire qualcosa di nuovo ed interessante, per tornarci ancora e ancora”.
 
Sarebbe stato quindi logico riaffermare una propria partecipazione all’evento fieristico, che si apre il 20 gennaio, confermando e rafforzando una propria presenza. Se il mercato finlandese è di dimensioni limitate data una popolazione di 5 milioni e mezzo di persone, occorre ricordare che il bacino del nord Europa (Svezia, Norvegia, Danimarca, paesi baltici), che è sempre rappresentato a Matka, è alquanto ampio e con alta percentuale di viaggiatori per diporto o turismo. Può aver influito su questa dimenticanza la fase di transizione delle strutture politiche e statali preposte alla promozione turistica dell’Italia, con il cambio del relativo  ministro e amministratore delegato di ENIT?  Chissà… Sta di fatto che, mancare a questo appuntamento non sembra una decisione saggia: la concorrenza di altri paesi mediterranei non si ferma e basti pensare che il paese partner di questa edizione di Matka è proprio la Grecia, sempre presente in forze alla manifestazione. Allo stato, l’unico organismo pubblico presente con un padiglione a Matka 2023 risulta essere l’ente di promozione del lago Maggiore, già partecipante in passate edizioni.
 
A questo punto, è auspicabile che operatori privati italiani partecipino a due degli eventi che precedono la fiera ove incontrare potenziali partner commerciali secondo un programma prestabilito. Il 18 gennaio, a Meet Finland i fornitori di servizi finlandesi incontrano i tour operator internazionali, mentre a Global Workshop è possibile fissare appuntamenti con acquirenti provenienti dalla Finlandia, dai Paesi nordici, dai Paesi baltici e da altre parti del mondo. Il giorno successivo, il 19 gennaio, il MATKA Business Forum è l’area dedicata alle aziende che forniscono servizi di viaggi per affari per i decisori della gestione dei viaggi a livello globale. L’evento offre un’eccellente opportunità di incontrare faccia a faccia tali decisori; nel 2020 l’area è stata visitata da 3877 persone.
 
Matka apre i battenti il 20.1 e li chiude il 22.1, presso il centro fieristico di Helsinki, Messukeskus. è la più grande fiera di viaggi del Nord Europa, riunisce quasi 850 organizzatori di viaggi, destinazioni e organizzazioni turistiche provenienti da oltre 70 Paesi. L’ultima edizione ha registrato circa 60.000 visitatori Il programma prevede conferenze e presentazioni sui temi più attuali del turismo e dei viaggi e aiuta i visitatori a scegliere la propria prossima destinazione con l’offerta di un’ampia gamma di destinazioni tra cui scegliere con pacchetti, voli, alloggi e offerte ultimo minuto.
 




Addio al leggendario Pelé, “O Rey”

“Tutto ciò che siamo, è grazie a te. Ti amiamo infinitamente. Riposa in pace”. Così, aggiungendo l’emoticon di due cuori e una foto delle sue mani ‘intrecciate’ con quelle di sorelle e nipoti, la figlia di Pelé, Kely Nascimento annuncia su Instagram la morte del padre. O Rei era ricoverato nell’ospedale Albert Einstein di San Paolo dallo scorso 29 novembre, per un ciclo di cure dopo essere stato operato nel settembre del 2021 per un tumore al colon. Aveva contratto anche il Covid. Lascia la moglie Nomi Aoki e sette figli.

Se il calcio non si fosse chiamato così avrebbe dovuto avere come nome Pelé, scriveva Jorge Amado. E ora che Pelé non c’è più, portato via da un tumore più feroce dei tanti mediani che lo hanno picchiato in campo, con lui davvero se ne va anche una parte importante di questo sport, quella a misura d’uomo e di campione che ha caratterizzato il ventesimo secolo. D’altra parte Edson Arantes Do Nascimiento (come si chiamava prima di diventare un bisillabo dalla popolarità siderale pur in assenza di social) del calcio e stato indiscutibilmente O Rei, come lo soprannominarono estasiati i suoi connazionali brasiliani. Un monarca illuminato che in una vita da copertina ha regalato record (unico calciatore a vincere tre mondiali, il primo a 17 anni, 1279 reti segnate in carriera…) e soprattutto sogni.

Generazioni di bambini hanno provato il colpo da fuoriclasse ispirandosi a Pelé su un prato di periferia, un cortile, un campetto. E in effetti chiunque poteva ispirarsi per una piccola parte a lui, che era fuoriclasse in tutto: destro, sinistro, velocità, dribbling e colpo di testa. Per lui si sono sprecate le iperboli. Atleta del secolo (assegnato dal Cio nel 1999), calciatore del secolo (ex aequo con Maradona). O Rei è stato con Muhammad Ali’ l’atleta piu’ celebre della storia, famoso nei punti piu’ remoti del mondo come nelle grandi capitali.




Boom alberghiero ad Helsinki e Finlandia, esorcizzando pandemia e guerra

Lentamente ma regolarmente il settore turistico finlandese prosegue nella sua ripresa dalla pandemia; da gennaio a novembre 2021 veniva registrato un aumento del 17% dei pernottamenti alberghieri rispetto all’anno precedente. Sempre a novembre 2021 erano disponibili in Finlandia un totale di 55.417 camere d’albergo, secondo l’Istituto Statistico Finlandese 4.757 in più rispetto all’anno precedente. E c’è ancora di più: molte strutture sono in apertura o ancora in costruzione in Finlandia, e di seguito una panoramica di alcuni dei progetti più interessanti, in particolare nella capitale Helsinki , e suo retroterra.
 
Non sorprende che, essendo la regione più popolata della Finlandia, la capitale conti il maggior numero di nuovi progetti alberghieri. Nel  2022 era prevista l’apertura di un totale di 7 nuovi hotel a Helsinki, seguiti da altri 11 entro il 2024. Attualmente la regione di Helsinki dispone di 16.500 camere d’albergo e nel 2022 la capacità dovrebbe aumentare di 1.292 camere se tutti i progetti procederanno come previsto.
La più grande nuova apertura nel 2022 è stata quella dell’hotel congressuale Scandic Avenue ad Annankatu, in un’ex tipografia che fino a poco prima fa ospitava l’ufficio dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche. Oltre a 350 camere d’albergo, un ristorante e un bar, le strutture comprendono 2.000 mq di spazi per conferenze ed eventi. Il principale operatore alberghiero dei Paesi nordici, Scandic, ha dovuto ritardare l’apertura del suo ultimo hotel, lo Scandic Grand Central Helsinki, con quasi 500 camere, inaugurato nell’aprile 2021 nell’ex sede delle Ferrovie finlandesi VR, nella stazione ferroviaria principale di Helsinki.
 
La catena PrimeHotels contribuisce con più di 400 camere con due aperture nel 2022, ovvero l’Hotel Mestari (237 camere) nel centro di Helsinki e l’artistico Hotel Ax nel quartiere Jätkäsaari. Quest’ultimo è realizzato in collaborazione con i più rinomati artisti finlandesi e dispone di 173 camere e di una galleria d’arte bar & ristorante unica nel suo genere che accoglie i suoi ospiti da aprile. Nel 2023 PrimeHotels aggiungerà altre 224 camere alla capacità di Helsinki con l’apertura del Grand Hansa, il primo hotel di lusso gestito da Hyatt in Finlandia.
Un’altra recente apertura è quella del boutique hotel a conduzione familiare Hotel U14. La struttura di 117 camere gestita dal marchio Marriott offre un ambiente contemporaneo e accogliente situato a pochi passi dal bellissimo parco Esplanade, nel cuore di Helsinki.
Il Folks Hotel Konepaja, ospitato in un’opera di ingegneria ferroviaria ristrutturata, è stato inaugurato nell’ottobre 2020 è situato nel quartiere Vallila di Helsinki; il progetto fa parte di un più ampio piano di rigenerazione per dare nuova vita urbana all’area, già apprezzata per la sua storica architettura industriale in mattoni rossi.  I piani attuali prevedono il restauro e la ristrutturazione dei caratteristici edifici industriali tutelati, che hanno iniziato ad attirare nuove abitazioni a Vallila. La trasformazione dei tre edifici esistenti in un hotel è stata tecnicamente impegnativa a causa delle specifiche richieste per garantire che le nuove destinazioni d’uso soddisfino gli elevati standard internazionali e che vengano rispettati gli edifici protetti.  Sono state mantenute le caratteristiche originali degli interni, come i soffitti a mano delle scale comuni e i dipinti sul soffitto degli anni Cinquanta. Il risultato è un hotel di 146 camere dall’atmosfera originale, con ristorante, sauna, palestra, spazi per riunioni e una terrazza sul tetto che si affaccia su questa parte distinta di Helsinki.
I lavori di costruzione del più grande complesso alberghiero della Finlandia all’aeroporto di Helsinki, con oltre 700 camere su 13 piani, sono in corso. Attualmente l’apertura della struttura, gestita da Nordic Choice Hotels con due diversi marchi, è prevista per il 2024. Con accesso diretto al terminal 2 e alla stazione ferroviaria dell’aeroporto, il complesso amplierà il portafoglio di servizi dell’aeroporto di Vantaa con ampie strutture per riunioni e conferenze, cinque ristoranti, un bar sul tetto, una spa e una palestra. I gestori puntano a ottenere la certificazione LEED Gold per dimostrare i loro sforzi di sostenibilità.
 
Un po’ più lontano dalla capitale, l’Hotelli Sointu, del gruppo U Hotels è situato in prossimità della stazione ferroviaria di Järvenpää e da gennaio 2022 offre una varietà di camere, dalle singole alle camere familiari superior per un massimo di 6 persone. Il parcheggio è incluso nel prezzo e il check-in avviene in modo digitale.
Nella parte occidentale di Vantaa, Noli Myyrmäki ha aperto nell’ottobre 2021, portando per la prima volta il concetto di co-living fuori dal centro di Helsinki. Accanto agli impianti sportivi e agli eventi locali, Noli dispone di 322 accoglienti monolocali e di numerose strutture comunitarie, tra cui una palestra, un’area sauna, una cucina condivisa e uno spazio di co-working.
 
Anche nella seconda città più grande della Finlandia, Espoo, situata a pochi passi dalla capitale, sono in corso numerosi sviluppi. L’Heymo 1 di Sokos Hotels, nel quartiere degli affari di Keilaniemi, è entrato in funzione in funzione lo scorso  aprile. Come dice il nome, il primo del suo genere, Heymo è un nuovo tipo di hotel a servizio flessibile in cui gli ospiti pagano solo ciò di cui hanno bisogno. Secondo il loro sito web, “Heymo è un hotel che spera che le persone trascorrano il minor tempo possibile in albergo”.
Il nuovo Hotel Matts di Matinkylä offre 192 camere e 77 appartamenti di diverse dimensioni per soddisfare le varie esigenze e i gruppi più numerosi, come le famiglie. Nel vero stile finlandese, le suite includono una sauna.
L’Haltia Lake Lodge è il luogo ideale per ricaricare le batterie in mezzo alla natura, a soli 30 minuti dalla vivace Helsinki. La struttura, certificata Green Key, è stata inaugurata nell’agosto 2021 nel Parco Nazionale di Nuuksio e pone grande enfasi sulla sostenibilità. L’alloggio è offerto sia in camere che in tende glamping.
 
L’ultima aggiunta all’offerta alberghiera di Espoo è Polku Nuuksio, un hotel per la natura e il benessere situato a Nuuksio. La giovane coppia di albergatori ha voluto creare una destinazione per vacanze attive nella natura, dove si potesse godere del silenzio della natura circostante. I piatti vegetariani e di pesce presenti nel menu completano il concetto.
 
 
 




Ucraina: Zelensky lavora a un piano di pace in 10 punti per il 24 febbraio

La proposta della pace, a un anno dalla guerra

Volodymyr Zelensky lavora a un piano in 10 punti per porre fine al conflitto che ormai da oltre 300 giorni devasta l’Ucraina.

Con l’intenzione – secondo il Wall Street Journal, che cita diplomatici Ue e ucraini – di presentarlo intorno al 24 febbraio prossimo, primo anniversario dell’invasione e periodo in cui si teme di più l’arrivo in Ucraina di una nuova offensiva russa su vasta scala

Fino a quella data, l’idea di Kiev è massimizzare le riconquiste territoriali con “più vittorie possibili”, per poi presentarsi più forti ad un eventuale tavolo negoziale. Per il giornale americano, il leader ucraino ne ha già parlato con Biden durante la visita a Washington. E del piano di pace di Kiev “ne abbiamo parlato” anche coi partner del G7, ha riferito il segretario di Stato americano Antony Blinken. “Posso solo dirvi che stiamo valutando ciò che ha proposto” Zelensky, ha aggiunto il capo della diplomazia Usa, secondo cui la formula di Kiev è “un buon inizio”, ma senza specificare quanto tempo ci vorrà a Stati Uniti e Ucraina per valutare congiuntamente il piano.

Per quanto però si possa parlare di pace, per ottenerla bisogna che ci sia la volontà di entrambi i fronti. E dal Cremlino si sono affrettati a dire che a loro non risulta che da parte ucraina ci siano piani di pace, perché Kiev “non tiene conto della realtà attuale”. Se da una parte infatti l’incontro Zelensky-Biden ha suggellato ancora di più un’alleanza vitale per l’Ucraina, dall’altra ha infiammato le tensioni tra Usa e Mosca, con l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, che giudica la visita del presidente ucraino un segnale che Usa e Ucraina “non sono pronti per la pace”, definendo a questo punto “probabile uno scontro fra Russia e Stati Uniti”.

Con il conflitto pronto ormai a varcare le porte del 2023, persino Vladimir Putin ha usato per la prima volta la parola “guerra” parlando dell’offensiva militare giovedì in conferenza stampa. Un dettaglio che non è passato inosservato e che ha scatenato reazioni anche in Russia. Tanto che un deputato del comune di San Pietroburgo, Nikita Yuferev, ha chiesto l’apertura di un procedimento nei confronti dello zar, le cui parole possono “essere ritenute legalmente responsabili della diffusione di falsità sulle azioni dell’esercito russo”.

Parole a parte, il presidente russo prepara la guerra nei fatti, convinto dei “progressi significativi sulla via della smilitarizzazione” dell’Ucraina, secondo il portavoce Peskov. Lo zar ha ordinato ai capi dell’industria della difesa di garantire che l’esercito russo riceva tutte le armi e le attrezzature “nei tempi più brevi possibili” per combattere in Ucraina. Mentre il leader bielorusso Aleksandr Lukashenko arriverà sabato in Russia dopo la recente visita di Putin a Minsk. Mosca prepara poi la vendetta contro il price cap europeo sul gas, mentre il ministro all’Energia e vicepremier russo, Aleksandr Novak, ha annunciato l’intenzione di dirottare le forniture di gas dall’Europa verso altre aree del mondo, benché il mercato europeo resti “rilevante”.

Intanto continuano a cadere le bombe in tutta l’Ucraina, con le autorità ucraine che riportano attacchi su Kharkiv e a Kherson, dove due civili sono morti e un asilo è rimasto danneggiato in un attacco degli invasori. Kiev ha registrato una “enorme” carenza di elettricità, fino al 50% del fabbisogno, con la capitale ucraina colpita da blackout di emergenza. Dall’altra parte del fronte, i filorussi hanno denunciato l’esplosione di un’autobomba dei “terroristi di Kiev” a Melitopol, che ha provocato due feriti. Giovedì invece l’ex vice premier e direttore generale dell’agenzia spaziale russa Roskosmos, Dmitry Rogozin, insieme al governatore dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr), Vitaly Khotsenko, sono rimasti feriti a Donetsk durante bombardamenti delle forze ucraine.




Finlandia, innovazione e produttività per un’economia più forte e sostenibile

Nella sua ultima indagine economica sulla Finlandia,  appena pubblicata, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) valuta l’economia finlandese fornendo inoltre raccomandazioni per la politica economica e strutturale del Paese. Un tema particolare di quest’ultima indagine è la riforma dell’ecosistema dell’innovazione. L’OCSE valuta come la Finlandia potrebbe promuovere una maggiore innovazione con finanziamenti per le attività di ricerca, sviluppo e innovazione (R&S). Il Ministro dell’Economia Mika Lintilä sottolinea l’importanza dei finanziamenti, dichiarando: “Gli investimenti aprono la strada al futuro. Dobbiamo impegnarci di più per aumentare i finanziamenti per la RSI fino a raggiungere il quattro per cento del PIL”.
La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina ha oscurato le prospettive economiche a breve termine della Finlandia e ha reso più urgente la transizione dall’energia fossile. È probabile che l’economia finlandese si contragga nei prossimi trimestri, appesantita dall’alta inflazione, dall’inasprimento delle condizioni monetarie e dalla riduzione delle forniture di gas russo alle economie partner commerciali, ma che si riprenda nel 2024, quando questi venti contrari passeranno. La guerra ha anche peggiorato le finanze pubbliche, ritardando le misure di consolidamento necessarie per ricostruire le riserve per far fronte a shock futuri e riportare le finanze pubbliche su un percorso sostenibile. Sebbene la Finlandia sia sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni lorde di gas serra, c’è spazio per ridurre i costi di abbattimento, in particolare sostituendo le misure inefficienti con una tassa sul carbonio globale nel settore della condivisione degli sforzi. Saranno inoltre necessarie nuove misure per raggiungere gli obiettivi in materia di silvicoltura e altri usi del suolo. Il rilancio degli ecosistemi dell’innovazione contribuirebbe ad aumentare la bassa crescita della produttività della Finlandia. Ciò comporterà non solo un aumento della spesa per la R&S, ma anche la creazione di una politica dell’innovazione orientata ad obiettivi e di un ecosistema dell’innovazione più diversificato, il rafforzamento delle sinergie tra la promozione delle esportazioni e l’innovazione e, soprattutto, l’aumento dell’offerta di lavoratori qualificati.
 
La Finlandia si è ripresa rapidamente dallo shock COVID-19, ma la crescita si è arrestata in seguito alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Secondo il nuovo rapporto dell’OCSE, (Economic Survey of Finland), l’impennata dell’inflazione ha ridotto il reddito disponibile delle famiglie in Finlandia e nei suoi partner commerciali, rallentando l’economia e, sempre secondo il rapporto, le politiche di assistenza alle famiglie vulnerabili dovrebbero essere mirate, garantendo al contempo che la posizione di bilancio strutturale non si deteriori. Per favorire una ripresa più solida e sostenere gli elevati livelli di vita del Paese saranno necessarie misure per incrementare la produttività, l’occupazione e l’innovazione.
 
Per colmare il divario nel tenore di vita rispetto agli altri Paesi nordici, è necessario aumentare la crescita della produttività e il tasso di occupazione, in particolare per i lavoratori più anziani. Affrontare la carenza strutturale di lavoratori qualificati attraverso riforme dell’istruzione terziaria e dell’immigrazione è fondamentale per rafforzare la crescita della produttività. L’indagine prevede che l’economia finlandese si contrarrà probabilmente nei prossimi trimestri, appesantita dall’inflazione elevata, dall’inasprimento delle condizioni monetarie e dalla riduzione delle forniture di gas russo alle economie partner commerciali. Secondo le previsioni, il PIL finlandese crescerà del 2,2% nel 2022, scenderà dello 0,3% nel 2023, per poi risalire dell’1,1% nel 2024, una volta superati questi venti contrari. Secondo l’indagine, le condizioni di fondo dovrebbero rimanere difficili nei prossimi due anni. I consumi si indeboliranno in risposta al calo dei salari reali, per poi riprendersi con l’aumento dei salari. La crescita delle esportazioni diminuirà insieme ai mercati di esportazione, colpiti dalla riduzione delle forniture di gas dalla Russia, ma si riprenderà con il reperimento di fonti energetiche alternative. Gli investimenti delle imprese rimarranno deboli fino al 2023, a causa della debolezza dell’attività economica e delle prospettive economiche più incerte, ma si rafforzeranno nel 2024 con il miglioramento delle prospettive globali. Il tasso di disoccupazione dovrebbe raggiungere un picco di circa l’8%, per poi scendere solo leggermente entro la fine del 2024. L’inflazione annuale scenderà dal 7% previsto nel 2022 al 3,1% nel 2024, quando lo shock energetico sarà passato.
 
Il rallentamento economico ha peggiorato le finanze pubbliche, ritardando l’azione del governo per stabilizzare il rapporto debito/PIL nel lungo periodo. L’OCSE sostiene il piano della Finlandia di raggiungere un deficit di bilancio strutturale dello 0,5% del PIL entro la fine del decennio, ha dichiarato Isabell Koske, direttore facente funzione dell’OCSE per gli studi sui Paesi, durante la presentazione dell’indagine. “Dovrebbero essere intraprese revisioni regolari e complete della spesa per identificare le misure di consolidamento”, ha detto Koske.
 
 




Covid: Cina, 500 mila casi al giorno solo a Qingdao

Financial Times: 250 milioni di cinesi hanno preso il Covid in 20 giorni

Mezzo milione di persone in una singola città cinese vengono infettate ogni giorno dal Covid-19: lo ha affermato un alto funzionario della Sanità nella città di Qingdao in un rapporto condiviso sui social ma ‘corretto’ nel giro di poche ore.

Pechino ha cambiato i criteri per definire i decessi da Covid restringendone notevolmente il numero.

Tuttavia un notiziario gestito dal Partito Comunista a Qingdao ha riferito che il capo della sanità municipale ha affermato che la città registrava “tra 490.000 e 530.000” nuovi casi di Covid al giorno.

La Cina stima che circa 250 milioni di persone, il 18% della sua popolazione, hanno contratto il Covid nei primi 20 giorni di dicembre. Lo riporta il Financial Times citando i dati forniti nel corso di un incontro a porte chiuse da Sun Yang, vice direttore del centro per il controllo e la prevenzione cinese. I dati sono in deciso contrasto rispetto a quelli ufficiali della National Health Commission che, nello stesso arco di tempo, ha parlato di 62.592 casi.




Zelensky arrivato negli Usa. Putin annuncia nuovi missili

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atterrato per Washington dove incontrerà alla Casa Bianca Joe Biden e interverrà al Congresso statunitense alle 19.30 americane, le 3.30 italiane.  “Zelensky era desideroso di compiere il suo primo viaggio all’estero negli Stati Uniti per ringraziare il Paese del sostegno bipartisan” alle forze di Kiev, ha sottolineato un alto funzonario della presidenza Usa.

“Volodymyr mi auguro che il tuo volo stia andando bene. Sono felice di averti qui. Molto da discutere”. Lo twitta Joe Biden replicando al cinguettio di Volodymyr Zelensky in volo verso Washington, nel suo primo viaggio fuori dall’Ucraina da quando è scoppiata la guerra.

   Durante la visita del presidente ucraino, Biden annuncerà l’invio di un nuovo pacchetto di armi all’Ucraina “di quasi due miliardi” di dollari che per la prima volta conterrà “missili Patriot”, ha aggiunto la stessa fonte, sottolineando che “la visita di Zelensky a Washington è un messaggio degli Stati Uniti a Putin e al mondo che aiuteremo l’Ucraina per tutto il tempo necessario” e che Biden non intende “spingere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad un negoziato”.

Da parte sua, la presidente della Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, ha pubblicato una lettera aperta a Zelenskiy invitandolo a parlare personalmente al Congresso oggi. Nella lettera, riporta il Guardian, Pelosi scrive tra l’altro che “la lotta per l’Ucraina è la lotta per la democrazia stessa”

In un tweet, il presidente ucraino ha confermato la notizia. “Sono in viaggio verso gli Stati Uniti – ha scritto – per rafforzare la resilienza e le capacità di difesa dell’Ucraina. In particolare, il presidente degli Stati Uniti ed io discuteremo della cooperazione tra l’Ucraina e gli Stati Uniti. Terrò anche un discorso al Congresso e una serie di incontri bilaterali”.

Il programma degli incontri


La storica visita di Zelensky inizierà nel pomeriggio, alle 14 allo Studio Ovale,  dove avrà un colloquio con il presidente Joe Biden. Dopo l’incontro, è prevista alle 16,30 una conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca per l’annuncio di un nuovo pacchetto di aiuti militari Usa a Kiev di quasi due miliardi di dollari. Poi il leader ucraino si trasferirà a Capitol Hill,
 in prima serata, per parlare al Congresso. Biden -secondo un alto funzionario dell’amministrazione citato dalla Cnn-  ha discusso per la prima volta della prospettiva di una visita di Zelensky a Washington durante una telefonata con il leader ucraino lo scorso 11 dicembre. Una settimana fa è stato esteso un invito formale che Zelensky ha accettato, avviando consultazioni congiunte sui parametri di sicurezza del viaggio che si presentava rischioso e altamente riservato. La decisione definitiva è stata presa domenica.

La visita del presidente Volodymyr Zelensky a Washington, definita di “estrema rilevanza”, smentisce chi sosteneva che i rapporti fra l’Ucraina e gli Stati Uniti si stessero “raffreddando”, ha detto il principale consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak. Il viaggio in Usa del leader ucraino, ha aggiunto Podolyak, sarà un’occasione per “spiegare al nostro intelocutore americano la reale situazione in Ucraina, di quali armi gli ucraini abbiano bisogno per combattere i russi e perché”. Gli Usa, ha concluso, “appoggiano inequivocabilmente l’Ucraina”.   

Zelensky ha viaggiato in treno dall’Ucraina alla Polonia e lì è salito in aereo per volare verso Washington. Lo rivela la Cnn, che mostra una foto e frame di un video preso dalla tv polacca Tvn da dietro a una rete metallica, nel quale si vede Zelensky è appena sceso dal treno a Przmysl, cittadina polacca a ridosso del confine ucraino. Poi, racconta l’emittente Usa, il leader ucraino è salito su un suv 4×4 che l’ha portato all’aeroporto di Rzeszow, dove si è imbarcato. Il presidente era in compagnia dell’ambasciatrice Usa a Kiev, Bridget Ann Brink.

E nel frattempo il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che il suo paese dispiegherà presto i missili balistici intercontinentali Sarmat, considerati il fiore all’occhiello dei nuovi programmi militari di Mosca. Alla dichiarazione, che giunge poche prima dal previsto annuncio del via libera di Washington all’invio dei missili Patriot a Kiev, Putin ha aggiunto anche che il nuovo missile da crociera ipersonico Zircon sarà incluso nella flotta russa all’inizio di gennaio.

Intanto, in Ucraina, sono tornate a suonare stamane le sirene antiaeree in tutte le regioni del paese, annunciando una nuova ondata di bombardamenti ed attacchi missilistici russi. Allo stessoi il vice capo dell’Ufficio del presidente, Kyrylo Tymoshenko, ha informato che 5 civili sono stati uccisi e altri 17 sono rimasti feriti negli attacchi russi di ieri. Seconndo i dati delle amministrazioni militari regionali, quattro civili sono stati uccisi nella regione di Donetsk e uno nella regione di Kherson. Ieri le forze russe hanno aperto il fuoco su quest’ultima regione 71 volte, secondo la stessa fonte.

“Pensiamo ai tanti bambini dell’Ucraina che soffrono, soffrono tanto per questa guerra. In questa festa di Dio che si fa bambino pensiamo ai bambini ucraini”, ha detto  Papa  Francesco all’udienza generale aggiungendo che quando li incontra in Vaticano “la maggioranza non riesce a sorridere e quando un bambino perde la capacità di sorridere è grave. Questi bambini portano su di se la tragedia di quella guerra che è così inumana, così dura. Pensiamo al popolo ucraino in questo Natale senza luce, senza riscaldamento, senza le cose principali per sopravvivere e preghiamo il Signore perché porti la pace il più presto possibile”.




In Lapponia, incontri ravvicinati nei cieli di palloni e renne

Nominare  in questo periodo dell’anno la Lapponia evoca la visione di Babbo Natale che prepara la sua slitta carica di doni e le sue nove renne pronto a decollare per la consegna più importante di tutte. Tuttavia, di recente i cieli della Lapponia finlandese sono stati testimoni di qualcosa di diverso: un grande pallone bianco, che forse non fornirà la gratificazione immediata di un regalo di Natale tanto desiderato, ma che comunque svolge un ruolo di salvaguardia del futuro dei nostri figli.
 
Il pallone in questione è stato lanciato per misurare la quantità di anidride carbonica e metano nell’atmosfera e fa parte del lavoro preparatorio dell’ESA per la nuova missione satellitare Copernicus Carbon Dioxide Monitoring.
 
Spiega la dottoressa Hannakaisa Lindqvist, responsabile del Gruppo gas serra e metodi satellitari dell’Istituto meteorologico finlandese (FMI): “Che spettacolo…. Dal cuore della fitta foresta boreale, in una fredda giornata invernale, abbiamo osservato il pallone aerostatico sollevarsi dal suolo innevato ed espandersi contro il cielo azzurro senza nuvole. Attaccato al pallone bianco pieno di idrogeno c’era una scatola che conteneva un importante strumento chiamato AirCore”. Espandendosi al massimo, il pallone è scoppiato quando ha raggiunto più di 30 km sopra la foresta. Poi, quando i pezzi del pallone hanno iniziato a cadere, un paracadute si è aperto e ha riportato AirCore lentamente a terra. Nel suo viaggio di ritorno attraverso l’atmosfera, AirCore ha raccolto le misurazioni delle molecole dell’aria che scorrevano attraverso i tubi dello strumento, campionature prelevate a diverse altezze. Per evitare che le molecole si mescolassero, lo strumento doveva essere raccolto il più velocemente possibile dopo l’atterraggio.
 
I ricercatori dell’istituto hanno sviluppato strumenti eccellenti per la previsione dell’atterraggio, che aiutano a evitare che finisca in acque libere, città o altri luoghi difficili. Lo scopo di questo elaborato esperimento è quello di aumentare la conoscenza della composizione dell’atmosfera a diverse altitudini sopra l’Artico, in particolare per comprendere la distribuzione verticale dei gas serra.  “E, più specificamente, si tratta di valutare la fattibilità delle osservazioni del biossido di carbonio sulla neve. Contrariamente alla nostra esperienza quotidiana, la neve è molto scura alle lunghezze d’onda osservate dai satelliti per la misurazione dei gas serra, ed è qui che entra in gioco la nuova missione Copernicus Carbon Dioxide Monitoring”, spiega il dottor Rigel Kivi, ricercatore principale delle osservazioni AirCore presso il Centro di Osservazione della Terra e dello Spazio FMI di Sodankylä.
 
La missione Copernicus Anthropogenic Carbon Dioxide Monitoring, o CO2M, è una delle sei missioni Copernicus Sentinel Expansion che l’ESA, Agenzia Spaziale Europea,  sta sviluppando per conto dell’UE. È prevista una missione a due satelliti, con l’opzione di un terzo satellite. Ciascuno di essi trasporterà uno spettrometro operante nel vicino infrarosso e nell’infrarosso a onde corte per misurare il biossido di carbonio atmosferico ad alta risoluzione spaziale. Queste misurazioni saranno utilizzate dalla nuova capacità di supporto al monitoraggio e alla verifica del CO2M, che il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio sta sviluppando e che dovrfebbe ridurre le incertezze nelle stime delle emissioni di anidride carbonica derivanti dalla combustione di combustibili fossili su scala locale, nazionale e regionale, fornendo alla UE una fonte unica e indipendente di informazioni per valutare l’efficacia delle misure politiche, per monitorare il loro impatto sulla decarbonizzazione dell’Europa e sul raggiungimento degli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni.
 
Inoltre, le nazioni di tutto il mondo potranno valutare e confrontare con trasparenza il raggiungimento dei loro obiettivi. A livello tecnico, alle alte latitudini, la missione dovrà effettuare osservazioni con poca luce solare e su superfici innevate, pur eccellendo in accuratezza e precisione. Secondo Yasjka Meijer, scienziato della missione CO2M dell’ESA: “Il recente esperimento con il pallone aerostatico supporta la ricerca sul miglioramento delle misurazioni di CO2M nell’Artico. Ciò è particolarmente importante per misurare le emissioni di metano dell’industria del gas e del permafrost in fase di scongelamento alle latitudini settentrionali”.
 
Mentre i ricercatori analizzano i dati di questo particolare volo in pallone, siamo certi che la vista di un pallone che si alza in volo sopra la Lapponia non dissuaderà Babbo Natale dalla sua prossima missione.
 




Qatargate, trovati oltre 1,5 milioni euro a casa di Panzeri e dell’ex vicepresidente dell’Eurocamera Kaili

L’ex vicepresidente dell’Eurocamera è stata trasportata nelle scorse ore nel carcere di Hare

Kaili non era a conoscenza dei soldi a casa sua. L’europarlamentare ed ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili ‘non era a conoscenza dei soldi’ trovati a casa sua.Lo ha detto il suo avvocato alla Afp.

Kaili ‘non era a conoscenza dei soldi’ trovati a casa sua.Lo ha detto il suo avvocato alla Afp.

Secondo l’avvocato Michalis Dimitrakopoulos Kaili non ha “nessuna relazione con il denaro trovato a casa sua (…) non sapeva dell’esistenza di questo denaro”, ha assicurato, ribadendo che la sua assistita è “innocente”. Secondo i media belgi, sono stati scoperti nel suo appartamento di Bruxelles banconote per 750.000 euro, 600.000 dei quali in una valigia portata dal padre della politica greca.Sequestrati 20mila euro a casa di Francesco Giorgi. Circa 20 mila euro in contanti sono stati sequestrati oggi, nell’abitazione di Abbiategrasso in provincia di Milano, a Francesco Giorgi, il compagno della ormai ex vicepresidente del Parlamento Europeo Eva Kaili, entrambi arrestati come l’ex eurodeputato Antonio Panzeri nell’indagine di Bruxelles sul cosiddetto Qatargate. Il sequestro è stato eseguito dalla Gdf milanese in esecuzione di un ordine di investigazione europeo che già ieri ha portato ad alcune perquisizioni. Giorgi sta collaborando con gli inquirenti belgi.Francesco Giorgi ha parlato con gli inquirenti. Nei primi interrogatori effettuati dall’Ufficio Centrale per la repressione della corruzione, uno delle quattro persone imputate per il caso Qatargate ha parlato a lungo con gli inquirenti belgi. Secondo fonti informate si tratterebbe di Francesco Giorgi, compagno dell’ex vicepresidente dell’Eurocamera Eva Kaili. La Procura belga, interpellata a riguardo, non ha smentito la ricostruzione. Secondo la stampa belga – che non cita nome e cognome – una delle quattro persone interrogate avrebbe fatto il nome dell’eurodeputato socialista Marc Tarabella.Ammonta ad oltre un milione e mezzo di euro il totale delle banconote trovate dalla polizia belga nel corso delle perquisizioni alle abitazioni di Antonio Panzeri e dell’ex vicepresidente dell’Eurocamera Eva Kaili, entrambi agli arresti per il Qatargate. Nel domicilio di Kaili viveva anche Francesco Giorgi, anche lui agli arresti. E’ quanto riportano i media belgi citando la polizia federale. Il computo comprende anche i contanti trovati nella valigia che il padre di Kaili aveva con sé mentre stava lasciando un albergo di Bruxelles. La polizia federale belga, nel frattempo, ha diffuso una foto dei contanti ritrovati a casa di Panzeri, nell’abitazione di Kaili e nelle borse che aveva il padre dell’eurodeputata greca al momento dell’arresto.

L’ex vicepresidente dell’Eurocamera è stata trasportata nelle scorse ore nel carcere di Haren, alla periferia nord-orientale di Bruxelles, secondo quanto si apprende dalla procura federale belga. Il carcere di Haren è stato completato nei mesi scorsi e tra i suoi ospiti annovera Salah Abdeslam, l’unico sopravvissuto del commando dei terroristi dell’attentato al Bataclan. La procura belga, interpellata a riguardo, non ha voluto confermare se anche gli altri tre agli arresti – Panzeri, Francesco Giorgi, Niccolò Figà-Talamanca – si trovino nella stessa struttura. Tutti e quattro domani sono attesi per la prima udienza preliminare sul Qatargate. Il Parlamento europeo ha approvato la destituzione dalla carica di vicepresidente del Pe di Kaili proprio stamane. L’aula ha votato sì con la maggioranza di oltre due terzi (625 voti), come previsto dal Parlamento. Un solo contrario e due astenuti. Il voto si è svolto per appello nominale sotto richiesta dei gruppi S&d, The Left e Id, fanno sapere dagli uffici del Parlamento europeo. All’analisi dei voti risulta che a votare contro sia stato Mislav Kolakušić, croato dei non iscritti. Si sono invece astenuti l’olandese di Ecr, Dorien Rookmaker, e il tedesco di Id, Joachim Kuhs.La conferenza dei presidenti del Pe, in mattinata aveva scelto di attivare l’articolo 21 del regolamento dell’Eurocamera per rimuoverla dalla carica. A comunicarlo era stato l’ufficio di presidenza dell’Eurocamera dopo una riunione che si è estesa ben oltre le aspettative rimandando il lavori della plenaria stessa.Intanto gli uffici dell’assistente dell’eurodeputato Pietro Bartolo all’Eurocamera di Strasburgo sono stati posti sotto sigillo, come ha constatato l’ANSA. In uno statement rilasciato dall’Ituc, Confederazione internazionale deri sindacati, il segretario generale Luca Visentini si è detto intanto “lieto” che l’interrogatorio si sia concluso e che, ha sostenuto, “io abbia potuto rispondere pienamente a tutte le domande. Se dovessero essere formulate ulteriori accuse, non vedo l’ora di avere l’opportunità di confutarle, poiché sono innocente di qualsiasi illecito. Qualsiasi forma di corruzione è assolutamente inaccettabile e sono assolutamente impegnato nella lotta alla corruzione”. L’Ituc respinge come “totalmente false” l’accuse di un’influenza del Qatar sul sindacato




A Vienna la magia dell’Avvento…

La suggestione del tempo d’Avvento si respira quasi ovunque nella capitale austriaca – il municipio, le sue piazze, i palazzi e i vicoli celebrano questo periodo speciale dell’anno con grande gioia.
 
Tra i momenti d’ispirazione, i mercatini di Natale sono davvero una tradizione secolare. I precursori degli eventi di oggi risalgono al Medioevo quando nel 1298 Albrecht concesse ai cittadini di Vienna il privilegio di avere un mercato di dicembre o “Krippenmarkt”. Da allora, il carattere e la prevalenza di questi mercatini sono cambiati considerevolmente. Oggi è possibile ammirare e comprare una grande varietà di regali e si gode di una magica atmosfera di Avvento.
 
Mercatino di Natale in piazza del Municipio
 
Nella Rathausplatz si trova il Christkindlmarkt, che trasforma la piazza in un autentico luogo  magico di Avvento.
 
Luogo: Piazza del Municipio
Date: 19.11. – 26.12.2022
Orari di apertura: ore 10-21:30; 24-26/12 ore 10-18:30
 
Karlskirche in Avvento
 
Mercatino di Natale artigianale a Karlsplatz
 
Il piccolo e accogliente mercatino di Natale di Karlsplatz è situato in un bellissimo ambiente di fronte alla chiesa di San Carlo. È un luogo ideale per andare con i bambini dove ci sono varie attività dedicate a loro. Tutto il cibo offerto è di provenienza biologica certificata.
Luogo: “Karlsplatz” – Piazza San Carlo
Date: 18.11. – 23.12. 2022
Orari di apertura: 12:00 – 20:00 h
 
Mercatino di Schönbrunn
 
Mercatino di Natale al Castello di Schönbrunn: niente potrebbe essere più imperiale di questo mercatino di Natale nel cortile del Castello di Schönbrunn, patrimonio dell’umanità.
Quando l’anno sta per finire, questo mercatino – quasi impercettibilmente – si trasforma in un mercato di Capodanno. Le bancarelle saranno decorate in modo diverso, dove i visitatori potranno comprare non solo l’artigianato tradizionale, ma anche alcune specialità di Capodanno.
 
Luogo: Piazza di fronte al Castello di Schönbrunn
Date: 19.11.2022 – 04.01.2023
Orari di apertura: dalle 10:00 alle 21:00. Il 24/12 ore 10-16, 25 e 26/12 ore 10-18
Il Mercato di Capodanno: non avrà luogo quest’anno
 
Mercatino di Natale sullo Spittelberg
 
Il mercatino di Natale di Spittelberg è caratterizzato da prodotti artigianali come oggetti d’arte, ceramiche, gioielli in argento, smalto e ottone. Cogliete l’opportunità di mangiare in uno dei numerosi ristoranti del quartiere.
Luogo: quartiere Spittelberg, 7° arrondissement
Date: 10.11. – 23.12.2022
Orari di apertura: lun.-gio. ore 14-21, ven. ore 14-21:30; sab. ore 10-21:30, dom. e festivi ore 10-21
 
Mercatino di Natale al Palazzo del Belvedere
 
Il mercatino di Natale al Palazzo del Belvedere è immerso in un’atmosfera imperiale. Oltre all’ambientazione barocca circostante, si possono ammirare anche i bellissimi giardini del Belvedere. L’edificio sopra è una delle principali attrazioni di Vienna e ospita una galleria d’arte con il famosissimo quadro “Il Bacio” di Gustav Klimt.
 
Luogo: Palazzo Belvedere
Date: 18.11. – 26.12.2022
Orari di apertura: lun.-ven. ore 11-21, sab., dom. e festivi ore 10-21; Il 24/12 ore 11-16; 25 e 26/12 ore 11-19
 
Mercatino di Natale a Maria-Theresien-Platz
 
Il Villaggio natalizio “Weihnachtsdorf Maria-Theresien-Platz” si trova tra il Musei di Storia dell’Arte e quello di Storia Naturale. Nel periodo dell’Avvento vi si trovano circa 70 bancarelle che offrono artigianato tradizionale e idee regalo originali.
 
Luogo: Maria-Theresien-platz – su Ring Avenue
Date: 16.11. – 26.12.2022
Orari di apertura: dom.-gio. ore 11-21, ven. e sab. ore 11-22; Il 24/12 ore 11-16;  25 e 26/12 ore 11-19
 
Mercatino Altwiener Christkindlmarkt
 
L’antico mercatino di Natale viennese sulla piazza Freyung nella città vecchia è impegnato nella tradizione. Qui oggi qui si possono trovare oggetti artistici artigianali, decorazioni di vetro, presepi tradizionali e ceramiche. Dalle ore 16:00 inizia a risuonare in piazza la melodia dell’Avvento.
 
Luogo: Piazza Freyung
Date: 18.11. – 23.12.2022
Orari di apertura: 10:00 – 21:00