OBAMA ALL'ISIS: "SARETE COLPITI PRESTO"

Redazione

La lotta all'Isis è difficile, ma tutti i nostri alleati sono pronti a fare di più: lo ha detto il presidente americano, Barack Obama, citando anche l'Italia

Obama a leader Isis,sarete i prossimi a essere colpiti – "Non potete nascondervi. Sarete i prossimi ad essere colpiti". Questo il monito lanciato ai leader dell'Isis da Barack Obama, che ha ricordato i responsabili dello Stato islamico uccisi negli ultimi mesi.
Dobbiamo cercare di far si' che i progressi nella lotta all'Isis siano piu' rapidi: lo ha detto Barack Obama, al termine della riunione del Consiglio per la sicurezza nazionale al Pentagono. Il presidente Usa ha quindi chiesto al segretario alla Difesa, Ash Carter, di recarsi nella regione mediorientale per incontrarsi con gli alleati e fare il punto della situazione sul campo.




PARIGI: INSEGNANTE ACCOLTELLATO DA UN UOMO CHE DICE DI FAR PARTE DELL'ISIS

Redazione
 
Parigi – Un uomo ha accoltellato un insegnante a Aubervilliers, a nord-est di Parigi. L’uomo che ha compiuto il folle gesto ha detto di essere dell’Isis, a riferire questo particolare è stata la Polizia che sta dando la caccia all’aggressore. Ad accoltellare il maestro che si trovava in classe da solo in attesa dei suoi piccoli alunni della scuola materna “Jean Perrin” sarebbe stato un profugo che si sarebbe introdotto in classe intorno alle 7:40, incappucciato, e ha colpito con un taglierino l’insegnante. Una testimone riferisce che l’aggressore avrebbe gridato “e' Daesh, questo e' un avvertimento”. Le condizioni di salute dell’insegnante sono buone e non è in pericolo di vita, la caccia all’uomo è aperta. Intanto l'antiterrorismo apre un'inchiesta sull'episodio con l'ipotesi di reato che è il tentato omicidio legato ad associazione per delinquere con scopi terroristici. 



PARIGI: VINCE LE ELEZIONI XAVIER BERTRAND CONTRO MARINE LE PEN

Redazione

Parigi – Vince le elezioni nella regione Nord Pas de Calais-Picardie Xavier Bertrand con il 57,70% contro  Marine Le Pen che invece ha ottenuto il 42,30%. La Francia torna alle urne, e lo fa con un’affluenza pari al 60% dei votanti, contro il 43% di una settimana fa. I francesi hanno valorizzato il loro diritto al voto e hanno evitato così che la loro scelta finisse in mano al Front National. Il “No” ai Le Pen i francesi lo avevano detto anche nel 2002 al padre di Marine Le Pen, Jean-Marie, nel corso del ballottaggio per l’Eliseo. Il Front National ha subito quindi una sconfitta netta che, eliminate le due Le Pen, Florian Philippot in Alsazia, malgrado vi sia stato l’ammutinamento del socialista Jean-Pierre Masseret che non ha ritirato la lista. Il candidato è arrivato ultimo proprio come al primo turno, grazie ai socialisti quello di centro-destra ha ottenuto 20 punti in più. E’ stata sbarrata quindi la strada all’estrema destra. Nicolas Sarkozy ci riprova dopo cinque anni con i suoi Republicains ma non convincono. Sarkozy nel suo intervento espresse un “"rifiuto di qualsiasi compromesso con le estreme”. Malgrado Hollande non si sia espresso in queste settimane, ad esporsi è stato invece il primo ministro Manuel Valls riferendo che se vi fosse stata la vittoria del Front National, ci sarebbe stato il rischio di guerra civile. Valls ha detto dopo i risultati: “chiarissimo, netto, coraggioso, quello della sinistra, che ha sbarrato la strada all'estrema destra che stasera non conquista nessuna regione” ha aggiunto poi “Nessun sollievo, nessun trionfalismo, nessun messaggio di vittoria perché il pericolo dell'estrema destra non è eliminato. Dobbiamo dimostrare  che siamo capaci di restituire la voglia di votare 'per' e non unicamente 'contro’”. Sarkozy concentra tutta la sua politica verso l’estrema destra, ma le fortissime opposizioni interne lo rendono debole. Gli avversari di sempre Alain Juppé e Francois Fillon non sono gli unici poiché a loro si aggiunge Nathalie Kosciusko-Morizet che aveva votato contro il “no” di Sarkozy al Fronte repubblicano: “Se gli elettori lo avessero seguito  i nostri candidati nel nord e nel sud sarebbero stati battuti”. Marine Le Pen ha denunciato manipolazioni, comunque i restanti candidati del Front National hanno perso, ma tale sconfitta non pregiudica le mire del leader frontista dell’Eliseo nel 2007. Il partito negli ultimi 15 anni è cresciuto ma è rimasto isolato da un meccanismo elettorale a doppio turno. 



SVIZZERA. LABORATORI DEGLI ORRORI PER MACACHI: ARRIVA L’AUTORIZZAZIONE ALLA SPERIMENTAZIONE

di Cinzia Marchegiani

Zurigo – Non è stato possibile fermare la mattanza e le stanze dell’orrore per i macachi oggetto di crudeli sperimentazioni. Il Consiglio di stato zurighese ha autorizzato la sperimentazione scientifica su alcune scimmie al Politecnico e all'Università di Zurigo. Una decisione fortemente contestata da parte della Protezione animali, che si appellavano al divieto a tali pratiche emanato sei anni fa dal Tribunale federale.

Orribili esperimenti autorizzati sui macachi detenuti nei laboratori svizzeri. E’ arrivata come una pugnalata la decisione di autorizzare la sperimentazione dei macachi in Svizzera. Una scelta che non si riesce a comprendere visto che nel 2009 il Tribunale federale aveva bloccato una precedente serie di esperimenti con gli stessi animali. Lo scorso 1 dicembre 2015, il consiglio di Stato zurighese ha fatto sapere di aver respinto un ricorso di tre membri della competente commissione cantonale, perché ritiene che i nuovi esperimenti dell'istituto di neuroinformatica non provocheranno sofferenze eccessive agli animali. Gli esperimenti vertono sullo studio della schizofrenia e il governo ritiene che la loro importanza per la ricerca psichiatrica abbia un significato preponderante rispetto alla protezione degli animali. 

L'annuncio ha provocato l'immediata reazione di due associazioni animaliste che invitano i membri della Commissione cantonale sugli esperimenti con gli animali a inoltrare un nuovo ricorso al Tribunale amministrativo cantonale. Per la Fondazione per i diritti degli animali TIR, acronimo di Tiere im Recht, la decisione "contraddice chiaramente" la sentenza del Tribunale federale che nel 2009 aveva decretato lo stop definitivo di altri esperimenti sui macachi previsti nel medesimo istituto. 

Torture con elettrodi e razionalizzazione dell’acqua per addomesticare le scimmie. Le organizzazioni ritengono che i nuovi esperimenti e quelli vietati nel 2009 sono molto simili: entrambi prevedono l'impianto di elettrodi nel cervello delle scimmie, alle quali sarà inoltre razionata l'acqua per renderle più docili. Le scimmie, oggetto di ricerche di base al cervello, subiscono gravi deprivazioni e coercizioni fisiche con impianti nel cranio e immobilizzazioni in strutture di contenzione chiamate “ingenuamente” sedie da primate. Ai macachi inoltre durante l’esperimento viene razionata l'acqua per giorni e sono così assetate da bere l’urina delle altre scimmie, inoltre le strutture di contenzione comportano elevati livelli di dolore dove gli animali terrorizzati rimangono immobilizzati dalla testa in giù con impianti elettrici nel cervello e negli occhi, che registrano le attività mentali con evidenti segni di dolore, con lividi e sanguinamenti che si protraggono per settimane.

Claudia Mertens della Protezione zughirinese degli animali esprime profonda amrezza: "Siamo ovviamente molto delusi. Quella del Governo è una decisione inaccettabile, non è vero che le scimmie patiranno meno. C'è un limite a tutto, e anche se gli scopi della ricerca son sicuramente nobili non sempre giustificano le sofferenze alle quali vengono sottoposti gli animali". I difensori degli animali di Zurigo sono determinati a portare avanti la battaglia contro le sperimentazioni sulle scimmie all’Istituto neuro informatica, del Politecnico e dell'università. Ricorreranno contro la decisione del Consiglio di Stato, e se necessario riporteranno la questione all'attenzione dei giudici della corte di Losanna.

Esperimenti orribili anche in Italia, la denuncia di D’Agata, presidente dello Sportello dei diritti. Interviene in merito all’autorizzazione della sperimentazione dei macachi il Presidente dello Sportello dei Diritti, Giovanni D’Agata che spiega: “Non illudiamoci che questi esperimenti non avvengano in Italia. Purtroppo molte scimmie trovano la morte nei nostri laboratori: anche qui si effettuano esperimenti che assomigliano alle stanze degli orrori, dove sotto il termine ‘ricerca di base’ vengono inserite delle viti sotto la congiuntiva oculare, fili d’acciaio nei muscoli della nuca e camere di registrazione nel cervello. E’ ora di smettere di giustificare dolore e violenze, in nome di una pseudo-scienza che non cura alcun malato”.

Partita una petizione attiva per tutto aprile 2016. L’autorizzazione a questa sperimentazione, spiega TIR, produce significative preoccupazioni di ordine etico non contribuisce al mandato costituzionale di benessere degli animali e la considerazione della dignità degli animali né la certezza del diritto in debito conto. Il TIR chiede di firmare la petizione "Stop alla sperimentazione sui primati" delle tre organizzazioni promotrici LSCV, ATRA e AG STG. La petizione è accessibile fino ad aprile 2016 che qui alleghiamo: http://www.thepetitionsite.com/de-de/333/154/174/stoppt-primatenversuche-stop-primate-experiments/

Ma il dubbio più importante è quello che ha sollevato D’Agata: "Queste sperimentazioni ancora non hanno permesso di curare alcun malato. Ad oggi c’è da chiedersi la motivazione reale perché questi tipi di sperimentazioni vengono ancora attuate…

Lavori di review della scienza sulle sperimentazioni macachi, un completo fallimento. Per comprendere quanto le sperimentazioni sui primati non umani abbiamo portato importanti conoscenze per migliorare la salute umana, possiamo acquisire un passaggio chiarificatore della lettera indirizzata al nostro Ministero della Salute firmata da 73 scienziati, medici, farmacisti etc, lo scorso ottobre 2014, assieme a “Oltre la Sperimentazione Animale” e il Progetto Penco. Il documento lungo e articolato nato per spiegare con atti documentabili quanto la sperimentazione animale, soprattutto quella indirizzata sui primati non umani, sia orribile e insensata, denuncia: “I Lavori di review (più di 3000 sui primati, dal 1996 al 2006 NdR) che la scienza ha condotto negli ultimi anni circa la sperimentazione sulle scimmie nell’intento di migliorare la salute umana, ne ha dimostrato il fallimento che ha portato, nel migliore dei modi, a rallentare i tempi degli obiettivi prestabiliti, se non a fuorvirli sulla base di modelli errati in partenza. Tutto ciò ha comportato un’incalcolabile sperpero di denaro pubblico, ma soprattutto calpestato quel senso etico di empatia che deve guidare l’uomo sul suo rapporto con gli animali, suoi conviventi in questo pianeta, troppo spesso devastati nello spirito e nella dignità spisichica, orribilmente sacrificati sull’altare di una scienza arrogante quanto mendace”. 

Ma allora a chi servono queste sperimentazioni crudeli? All'articolo, potevamo allegare una foto che testimoniavanp come le scimmie vengono trafitte con degli elettrodi nel cervello, e immobilizzate in posiozni sofferenti. Noi abbiamo deciso di mettere una foto che rappresenta l'unicità di questi primati, la loro dolcezza…che gli umani violano in continuazione con sperimentazioni che ormai hanno dimostrato il completo fallimento. Quanta crudeltà ancora deve essere inflitta?




KABUL, ATTACCO A GUESTHOUSE AMBASCIATA SPAGNOLA: ALMENO 10 MORTI

Redazione

Kabul –  Almeno dieci persone, fra cui quattro terroristi, sono morte nell'assalto di questa notte alla guesthouse dell'ambasciata spagnola di Kabul. Gli altri morti sono due guardie spagnole e quattro poliziotti afghani, conferma il ministero degli Interni di Kabul. A loro si aggiungono nove civili feriti.

L'attacco, che si è concluso questa mattina poco dopo le 3.30 ora locale, è durato circa nove ore. Tutto è cominciato, ha spiegato il portavoce del ministero degli Interni afghano, Sedik Sediki, con l'esplosione di un'autobomba davanti alla residenza usata dall'ambasciata spagnola per l'alloggio degli ospiti nel quartiere diplomatico di Sherpur, dove si trovano ambasciate, sedi di organizzazioni internazionali e residenze di politici. L'esplosione, raccontano testimoni locali, è stata seguita da uno scontro a fuoco durato per ore.

Il portavoce dei talebani Zabiullah Mujahid ha rivendicato l'attentato su Twitter, scrivendo che l'attacco suicida era diretto contro "gli occupanti stranieri". "I mujahidin avanzano in tutto il Paese, catturando territori e distruggendo i centri del nemico. Invitarli al negoziato di pace è una stupidaggine", ha aggiunto. L'attacco giunge dopo che il presidente afghano Ashraf Ghani, in visita in Pakistan per il summit Heart of Asia (cuore dell'Asia), ha concordato con Stati Uniti e Pakistan la ripresa di colloqui di pace con i talebani.

Ma l'attacco giunge anche tre giorni dopo che i talebani hanno assediato per 27 ore l'aeroporto della città meridionale di Kandahar, in una battaglia che ha provocato 61 morti, fra cui 11 aggressori. Dopo l'attacco si è dimesso Rahmatullah Nabil, che guidava i servizi afghani dal 2010. Nabil era già stato fortemente criticato quando i talebani avevano preso per un breve periodo il controllo della città di Kunduz a settembre.




PENTAGONO, "LA VERITÀ È CHE SIAMO IN GUERRA CON L'ISIS". PUTIN: "SPERO NON SERVA L'ARMA NUCLEARE"

Redazione

"La realtà è che siamo in guerra". Così il capo del Pentagono, Ash Carter, in un'audizione davanti alla commissione Difesa del Congresso per aggiornare sulla strategia degli Stati Uniti contro l'Isis. Carter ha detto di aver "personalmente contattato" 40 Paesi per chiedere un maggiore contributo nella lotta allo Stato islamico. "Gli Usa sono pronti all'invio di elicotteri Apache e consiglieri militari in Iraq" per aiutare le forze locali a riprendere il controllo di Ramadi. Sono d'accordo con il generale Dunford che non abbiamo contenuto l'Isis". Il capo del Pentagono, Carter sottolinea poi che dispiegare "significative" forze di terra Usa in Siria e in Iraq e' una cattiva idea perche "americanizzerebbe" il conflitto. Poi un invito a Putin:"La Russia deve concentrarsi sulla parte giusta di questa guerra".

Al Baghdadi a Sirte dopo cure in Turchia Il 'califfo' Abu Abr Al Baghdadi si sarebbe rifugiato a Sirte, in Libia, proveniente dalla Turchia dove era stato portato per curare le gravi ferite riportate in un raid aereo iracheno nell'ottobre scorso. Lo riferisce l'agenzia iraniana Fars, citando fonti libiche anonime.

I missili Kalibr e i razzi da crociera A-101 "possono essere armati sia con testate convenzionali sia con testate speciali, cioè quelle nucleari. Certamente nulla di questo è necessario nella lotta ai terroristi, e spero che non sarà mai necessario". Lo ha dichiarato il leader del Cremlino, Vladimir Putin, discutendo martedì sera dell'operazione militare in Siria con il ministro della Difesa russo, Serghiei Shoigu.

La Russia ha lanciato martedì sera un attacco missilistico contro obiettivi dell'Isis in Siria utilizzando per la prima volta un sottomarino dislocato nel Mediterraneo. Lo ha reso noto il ministro della Difesa, come si apprende da Russia Today.  Missili cruise 3M-54 Kalibr sono stati lanciati dal sottomarino 'Rostov-on-Don', ha specificato il ministro. Missili simili erano stati lanciati da altre navi da guerra russe nel Mediterraneo e nel Caspio, il mese scorso.

 




ATTENTATI DI PARIGI, IDENTIFICATO IL TERZO KAMIKAZE DEL BATACLAN

Redazione

È stato identificato dagli investigatori francesi il terzo kamikaze che il 13 novembre scorso assaltò il teatro Bataclana Parigi, provocando la morte di 90 persone. Secondo i media locali si tratterebbe di un giovane jihadista di Strasburgo che era andato in Siria nel 2013 ed è ritenuto vicino a Fares Mourad, uno dei principali reclutatori jihadisti in Francia. Secondo Le Parisien, l'uomo si chiamava Mohamed Fouad-Aggad ed aveva 23 anni. «Suo fratello maggiore Karim, 25 anni, è attualmente detenuto dopo esser tornato dalla Siria», ha scritto il quotidiano francese. I fratelli farebbero parte di una famiglia di quattro figli proveniente da una piccola cittadina vicino a Strasburgo.

Il giovane, scrive ancora Le Parisien, faceva parte di un gruppo di dieci persone che nel 2013 hanno lasciato il quartiere di Meinau a Strasburgo per raggiungere la Siria. Due di loro, fratelli, sono morti in combattimento, mentre altri sette sono rientrati all'inizio del 2014 e sono stati fermati. L'ultimo, Mohamed Fouad-Aggad, sarebbe rimasto in Siria prima di tornare in Europa per partecipare agli attentati di Parigi, facendosi esplodere nel
Bataclan. Sua madre lo contattava regolarmente per avere notizie di lui e gli avrebbe anche inviato anche dei soldi per lasciare la Siria. Il lavoro della polizia scientifica francese per riconoscere il terzo kamikaze della sala da concerto non è stato facile a causa dello stato in cui era ridotto il corpo. Gli altri due attaccanti del
Bataclan erano Omar Ismail Mostefai, identificato attraverso un dito mozzato, e Samy Amimour.




BIMBA SIRIANA MORTA SULLA SPIAGGIA: ADDIO SAJIDA ALI

Redazione

Il corpo di una bimba siriana di 5 anni è stato ritrovato sulla spiaggia di Pirlanta a Cesme, nella provincia turca di Smirne sul mar Egeo. La piccola, identificata come Sajida Ali, sarebbe annegata in un naufragio di alcuni giorni fa.

La drammatica immagine del corpo della bimba sulla spiaggia, diffusa dai media locali, ricorda quella del ritrovamento del piccolo Aylan Kurdi, il bambino curdo-siriano di 3 anni annegato a inizio settembre con la madre e il fratellino di 5 anni. La scorsa notte in un naufragio sempre al largo di Cesme sono annegati altri 6 bambini.

– Sono tutti bambini, tra cui un neonato, i 6 morti nel naufragio avvenuto intorno alle 2:30 della scorsa notte di un gommone di profughi afghani al largo di Cesme, nella provincia di Smirne, sulla costa egea della Turchia. Lo sostiene l'agenzia di stampa statale Anadolu. La Guardia costiera di Ankara ha salvato altre 8 persone




ITALIA NEL MIRINO DELL'EUROPA: NON HA RACCOLTO LE IMPRONTE DEGLI IMMIGRATI

Redazione

La Commissione Ue intende aprire una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia e di altri Paesi per non aver raccolto e inserito nel sistema Eurodac le impronte digitali dei migranti richiedenti asilo. Lo si è appreso a Bruxelles. La procedura, salvo ripensamenti dell'ultimo minuto, sarà aperta giovedì prossimo.

Secondo fonti europee, l'apertura della procedura è stata inserita nel pacchetto mensile delle infrazioni di fine anno qualche giorno fa e rappresenta sostanzialmente un "atto dovuto" a causa del "mancato rispetto" da parte dell'Italia – e non solo – di alcune delle disposizioni previste dal regolamento Eurodac.

L'iniziativa della Commissione non arriva inaspettata poichè è stata preceduta da un nutrito scambio di lettere tra Bruxelles e Roma con richieste e fornitura di informazioni. Se entro le prossime ore non interverranno sostanziali novità, giovedì prossimo scatterà quindi la messa in mora dell'Italia, primo passo della procedura che in genere dà ancora diversi mesi di tempo per risolvere il contenzioso senza arrivare alle fasi successive, cioè quelle del parare motivato e del deferimento alla Corte di giustizia Ue.




HELSINKI, AEROPORTO: FINNAIR VENDE LE SUE STRUTTURE

di Gianfranco Nitti
Helsinki
– Obiettivo strategico di Finnair, compagnia aerea di bandiera finlandese, è il raddoppio del proprio traffico verso l’Asia entro il 2020 rispetto al livello del 2010. Per sostenere la propria  crescita, la Finnair ha ordinato il  nuovo velivolo Airbus A350 XWB in 19 esemplari, che aumentano considerevolmente anche la capacità di carico di Finnair. In vista quindi dell’incremento anche del proprio traffico merci, Finnair sta costruendo un nuovo terminal cargo stato dell’arte il cui completamento è previsto nel 2017 per un investimento di ca. 80 milioni di euro. Allo stesso tempo, Finavia, il gestore aeroportuale, ha lanciato sviluppo ed espansione del terminal passeggeri dell’ aeroporto di Helsinki-Vantaa per soddisfare le necessità del traffico in crescita.

Nell'ambito quindi dello sviluppo delle infrastrutture dell’aeroporto della capitale finlandese, Finnair ha venduto alcuni impianti nella zona aeroportuale alla Finavia. Le cessioni comprendono l’attuale terminal merci di Finnair che sarà messo fuori servizio nel 2017 e un edificio per uffici attualmente gestito congiuntamente da Finnair e Finavia. Inoltre, la risoluzione di un contratto di affitto di un suolo per un hangar al fine di consentire gli investimenti di Finavia di ampliamento del terminal aeroportuale.
Per sostituire tale hangar, Finnair ne ha acquistato un altro dalla società Elo Mutual Pension Insurance Company. Le transazioni permetteranno lo sviluppo dell’aeroporto di Helsinki in conformità con i piani di crescita di Finavia e Finnair. Il loro impatto positivo combinato non ricorrente sul risultato operativo di Finnair nel 2015 è pari a circa € 15.000.000.

Le attività merci di Finnair proseguiranno nel terminale venduto finché non saranno trasferite nel nuovo terminal nel 2017. L'hangar ceduto sarà demolito per consentire l'espansione del terminal passeggeri in aeroporto, e Finnair sposterà le proprie operazioni nell’hangar acquistato da Elo . Finnair e la  controllata LAK di Finavia hanno concluso un accordo a lungo termine di locazione degli impianti utilizzati da Finnair nell’edificio per uffici venduto.
 




NEW YORK: IL PRESEPE LUCANO DI FRANCO ARTESE CONQUISTA LA "GRANDE MELA"

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di Domenico Leccese

Il presepe lucano di Franco Artese sbarca a New York. L'opera riproduce l'ambiente dell'antica civiltà contadina lucana, la “civiltà delle mani”, basata sul lavoro nei campi e su antichi mestieri, connotata da una dimensione laboriosa e frugale, da un’umanità fortemente pervasa da spirito di sacrificio e senso religioso. È la rappresentazione di un mondo legato ai valori essenziali della famiglia, del lavoro, della solidarietà e da una concezione della vita aperta al mistero. Realizzato interamente in polistirene ricoperto da uno strato di stucco in resina effetto “tufo” con elementi di arredo in metallo, legno e terracotta, della dimensione in pianta di circa 20 mq, il presepe raggiunge un’altezza di circa 3,5 mt. Le statuine, circa 70, dell’altezza di 27 cm sono realizzate interamente in terracotta dal maestro Vincenzo Velardita e sono rivestiti con abiti inamidati, ispirati ai costumi tipici della tradizione lucana, realizzati dalle sapienti mani delle sorelle Nadia e Daniela Balestrieri e di Teresa Galasso, il tutto sotto la diretta supervisione del maestro Artese.

Nel presepe particolare significato assume il gruppo di personaggi che rappresenta la scena della famiglia di emigranti. È la prima volta che il maestro Artese introduce questo tema nel suo presepe e lo ha fatto proprio per rendere omaggio ai tanti emigrati italiani che in passato varcarono l’oceano atlantico per soddisfare la loro fame di lavoro e di futuro, approdando in America. Il presepe simboleggia anche la sofferenza del vivere lontano dalla propria terra, e la speranza ed i sogni di uomini e donne che in tutto il mondo sono costretti a lasciare il proprio Paese.

I visitatori che andranno nella Cattedrale di St.Patrick potranno scaricare ed ascoltare l’audio guida in italiano e in inglese attraverso un Qrcode oltre che dal sito dell’APT Basilicata. L’opera, esposta nella cattedrale di Saint Patrick, è stata allestita per la prima volta in piazza San Pietro nel Natale 2012 “È con particolare soddisfazione che presentiamo a New York il Presepe artistico del maestro di fama mondiale Franco Artese, che primo, tra gli artigiani/artisti italiani ha avuto il privilegio di presentare in Piazza San Pietro a Roma nel 2012, durante il Pontificato di Benedetto XVI, una espressione di eccellenza dell’artigianato artistico e della tradizione religiosa e culturale italiana”. Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. Il presepe lucano, aggiunge Pittella, vuole essere “un omaggio non solo alla comunità italo-americana ma a tutti gli emigrati negli USA e all’intera comunità statunitense. La Regione Basilicata tramite l’Agenzia di Promozione Territoriale (APT) è particolarmente grata per l’accoglienza di questa iniziativa da parte dell’Arcidiocesi di New York e per la collaborazione offerta dal Consolato Italiano, dall’ENIT e dall’Istituto Italiano di Cultura di New York”.

Il Presepe sarà esposto dall’ 8 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016. L’opera si ispira al paesaggio culturale della terra lucana e nello specifico al caratteristico territorio dei Sassi della città Matera, patrimonio Mondiale dell’Umanità (UNESCO) e Capitale Europea della Cultura nel 2019. “Il presepe artistico di Francesco Artese – dichiara il direttore generale dell’Apt Basilicata, Gianpiero Perri – si conferma uno straordinario veicolo di promozione dell’immagine regionale, della qualità dell’artigianato artistico lucano e soprattutto delle tradizioni religiose e dei valori di solidarietà e di accoglienza, valori universali che connotano la cultura dei lucani. Valori sottolineati nel Presepe realizzato per la Cattedrale di Saint Patrick con la messa in scena anche di una famiglia di emigranti, quale omaggio alla comunità americana e, in particolar modo, alla comunità italo-americana, di cui fanno parte anche tanti lucani, e a tutti gli emigrati che hanno fatto grande l’America. Un simbolo particolarmente significativo – precisa Perri – in un tempo segnato da drammatici fenomeni di emigrazione in Italia e in Europa. Il Mistero del Natale nel contesto suggestivo dei Sassi di Matera consente inoltre di richiamare, ancora una volta, l’attenzione sull’unicità del paesaggio culturale materano e sull’investitura di Matera a Capitale europea della cultura 2019. Si delinea così – conclude – una importante e qualificata opportunità per presentare una immagine forte e caratterizzata della Basilicata “autentica” a centinaia di migliaia di americani previsti per il Natale a Saint Patrick”.

Foto di Maria Pompea Pellicciari Pinto