BREXIT, JOHNSON SHOCK. "UE COME HITLER"

Redazione

L'Unione europea persegue "con metodi diversi" lo stesso obiettivo di Hitler: unificare l'Europa sotto un'unica "autorità". Lo ha detto l'ex sindaco conservatore di Londra, Boris Johnson, in un'intervista al Sunday Telegraph. "Napoleone, Hitler e altre diverse persone ci hanno provato, ed è finita tragicamente. L'Ue è un tentativo di fare lo stesso con metodi diversi", ha dichiarato Johnson, promotore dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione. Ma, ha proseguito, i "disastrosi" fallimenti di Bruxelles hanno alimentato le tensioni tra gli Stati membri e permesso alla Germania di accrescere il proprio potere, di influire sull'economia italiana e di "distruggere" la Grecia.




RIFORMA DEL LAVORO IN FRANCIA, SCONTRI A PARIGI: UN GIOVANE FERITO ALLA TESTA

Redazione

Clima teso in Francia mentre da oggi pomeriggio, alle 16, comincia in Assemblea nazionale il dibattito sull'adozione della riforma del codice del lavoro, sulla quale il governo di Manuel Valls ha deciso di porre la questione di fiducia.

Scene di guerriglia a Parigi, dove i primi incidenti nella manifestazione contro la riforma del lavoro si sono tramutati ormai in una battaglia tra forze dell'ordine e dimostranti. Un ragazzo è stato ferito alla testa, secondo quanto si apprende. Tre i fermati, sassi e oggetti di ogni tipo contro la polizia, lacrimogeni da parte degli agenti.

La mozione di censura della destra non ha possibilità di essere approvata, a meno di sorprese, ma quella che preoccupa di più la maggioranza è quella della sinistra dissidente. Ieri soltanto per 2 voti i "frondisti" non sono riusciti a presentarla e qualcuno afferma che già stamattina è in corso un nuovo tentativo per mettere insieme le 58 firme necessarie. Manifestazioni di protesta sono in programma un po' in tutto il paese su appello dei sindacati che si oppongono alla riforma che dovrebbe dare più flessibilità alle regole del lavoro, ma che è stata già talmente modificata che il Medef (la Confindustria) la definisce "un'occasione mancata".
Se il progetto di riforma sarà votato, passerà al Senato.




HELSINKI: APRE I BATTENTI IL NUOVO MUSEO DELLA CITTÀ

di Gianfranco Nitti

Helsinki – In un angolo dell’iconica Piazza del Senato della capitale finlandese, nella sua zona storica, nasce un nuovo punto focale, il Museo di Helsinki, dove le storie della città e della sua gente ritornano a vivere. Il Museo venne creato originariamente nel 1906, ma si riapre dopo 18 mesi di ristrutturazioni e modifiche di grande impegno.

I visitatori saranno in grado di accedere a edifici di grande valore storico e culturale, che fino ad ora erano stati utilizzati come uffici. Il museo comprende la mostra Città dei Bambini presso la Sederholm House e i deliziosi cortili interni del quartiere Tori diventano anche parte dell'esperienza museale. Il Museo della Città di Helsinki è l'unico al mondo che si concentri esclusivamente sulla città. Le esperienze personali e la vita quotidiana degli abitanti sono evidenziate riflettendosi in oggetti del museo e fotografie. Un involucro di caramella,un letto cigolante a molle in acciaio e una foto di una casa con giardino in un sobborgo diventano preziosi reperti nel museo.

Il programma inaugurale del Museo è stato progettato per riportare in vita la storia urbana, dando la sensazione ai visitatori di viaggiare nel tempo, con spazi immersivi e visioni  interattive. L'ingresso è sempre gratuito e tutti hanno ha la possibilità di innamorarsi della capitale baltica.
Quattro altri musei – la Villa Hakasalmi, la Casa della Borghesia, il Museo delle Case dei Lavoratori ed il Museo dei Tram, costituiscono anche parti del Museo comunale di Helsinki, le cui collezioni includono circa un milione di fotografie e 450.000 oggetti. Inoltre, il museo contribuisce alla tutela di edifici ed ambienti di valore storico culturale, e funziona come il museo regionale della zona Uusimaa Centrale.

La nuova struttura si apre il 13 maggio 2016, con una ristrutturazione progettata dagli architetti Davidsson Tarkela; l’interno del museo è stato progettato da Kakadu Oy  mentre la sua nuova identità visiva è stata realizzata dall’agenzia di design Werklig. Orario d'ingresso di apertura dal 13 maggio 2016: lun-ven 11: 00-19: 00, Sab-dom 11: 00-17: 00; gruppi di bambini e studenti anche 9: 00-11: 00 nei giorni feriali; Aleksanterinkatu 16, Helsinki – +358 9 310 36630 www.helsinkicitymuseum.fi
 




GERMANIA: UOMO AGGREDISCE IN STAZIONE QUATTRO PERSONE, NE UCCIDE UNA

di A.B.
 
Grafing – Sangue e terrore alla stazione dei treni di Grafing, in Germania, nei pressi di Monaco di Baviera. Nella mattinata odierna, un uomo di 27 anni, di nazionalità tedesca, ha sferrato pugnalate ai danni di quattro persone, ferendone mortalmente una di esse. Dopo l’aggressione gli inquirenti hanno immediatamente arrestato l’uomo.  La terribile aggressione è avvenuta alle 5 del mattino, le vittime sono: un uomo di 50 anni che in un primo momento rimane gravemente ferito e poi muore in ospedale; le altre vittime –rispettivamente di 58,43,55 anni- sono ricoverati in ospedale. La stazione è stata chiusa e il traffico è interrotto. Il portavoce della Procura di Monaco di Baviera ha detto che l’uomo ha agito “apparentemente per motivazioni islamiste” e riferiscono anche che “"ha fatto dichiarazioni sul luogo del crimine che indicano motivazioni politiche, apparentemente islamiste”. La stampa locale invece cita testimoni che fanno riferimento a frasi che avrebbe gridato l’uomo, come “Allah Akbar”. Un portavoce della polizia ha definito l’uomo “non molto collaborativo”.



ORRORE ISIS, SCOPERTE 50 FOSSE COMUNI IN IRAQ

Redazione

Iraq – Oltre 50 fosse comuni sono state scoperte in alcune zone dell'Iraq, un tempo controllate dall'Isis. Lo rivela l'inviato dell'Onu, Jan Kubis, al consiglio di Sicurezza parlando di "prove dei crimini atroci" commessi dai jihadisti. La scoperta – riferisce la Bbc – è avvenuta negli ultimi tempi dopo che le aree sono passate sotto il controllo di Baghdad. In una delle fosse, a Ramadi, c'erano almeno 40 corpi. Resti umani trovati anche a Sinjar, Anbar e Tikrit. Le vittime sarebbero membri di tribù, minoranza Yazidi, soldati iracheni e donne.




MIGRANTI, VIENNA: NESSUN MURO AL BRENNERO

Redazione

"Al Brennero non ci sarà nessun muro e il confine non verrà chiuso". Lo ha detto il neo ministro degli interni austriaco Wolfgang Sobotka a Merano per il congresso della Svp. "Se l'Italia fa i suoi compiti non ci sarà neanche bisogno dei controlli", ha aggiunto. Sobotka ha ricordato il grande numero di richiedenti asilo accolti nel 2015 dall'Austria.

"Se la Germania può controllare verso l'Austria, non si capisce perché l'Austria non possa fare lo stesso verso l'Italia", ha aggiunto.

"C'è pieno sostegno dell'Austria per il piano Renzi. Dobbiamo infatti creare le infrastrutture e le misure necessarie in Libia e negli altri Paesi di partenza", ha detto ancora Sobotka, intervenendo al congresso della Svp. "Auspico – ha aggiunto – che la commissione europea ci metta lo stesso impegno per l'emergenza migranti che ha dimostrato per questioni economiche". Sobotka ha negato che i lavori al Brennero abbiano scopi elettorali. 




OBAMA CONTRO TRUMP: "LA CASA BIANCA NON È UN REALITY SHOW"

Redazione

Affondo di Barack Obama al candidato repubblicano Donald Trump: "La presidenza – avverte il presidente – non è un reality show". "Credo che bisogna prendere molto sul serio le dichiarazioni che ha fatto nel passato", ha aggiunto il presidente americano. "Mi preoccupa l'enfasi dei media sul circo, non è qualcosa che possiamo permetterci" afferma Obama, sottolineando che e' importante prendere ''seriamente'' le dichiarazioni rilasciate finora da Donald Trump. Gli americani ''devono essere informati in modo efficace''.

"C'è una chiara divisione – ha detto ancora Obama – all'interno del partito repubblicano. Saranno gli elettori che decideranno se Donald Trump parla per loro e rappresenta i loro valori".

Il presidente Usa ha parlato anche della situazione economica europea e americana sottolineando che la crescita dell'Ue non è abbastanza veloce. Il Congresso – ha detto ancora – dovrebbe aumentare il salario minimo e rivedere il sistema delle tasse, chiudendo i gap esistenti.

Il presidente Usa è tornato infine sui cosiddetti Panama Papers, ripercorrendo i passi decisi al Tesoro americano per contrastare l'evasione e l'elusione fiscale, fra i quali la necessita' per le banche di identificare a chi fanno capo le societa' di comodo e di facciata. ''Il Congresso deve finire il lavoro che abbiamo iniziato'' afferma Obama.




KHAN CONQUISTA LONDRA, È IL PRIMO SINDACO MUSULMANO

Redazione

Sadiq Khan con il vento in poppa: Il laburista figlio di immigrati pachistani musulmani, è in testa con 9 punti di scarto (44% a 35) sul rivale conservatore Zac Goldsmith alla fine dello scrutinio delle cosiddette 'prime preferenze' del voto per l'elezione del sindaco di Londra. Secondo il sistema britannico in vigore nella capitale, si spassa ora allo spoglio delle seconde preferenze (ogni elettore esprime un primo e un secondo candidato preferito) per ufficializzare il vincitore. Nella sua squadra c'è anche una italiana

Nuova disfatta Labour in Scozia, che dopo quella delle politiche 2015, finisce ora addirittura terzo – secondo le indicazioni della Bbc – nel parlamento di Edimburgo: dietro gli indipendentisti dell'Snp, che confermano il loro dominio, e persino ai Conservatori. Cameron contro Labour, 'perso contatto coi lavoratori'.

Il partito di Corbyn tiene invece meglio di quanto alcuni prevedessero in Inghilterra, dove (in attesa del risultato chiave sul sindaco di Londra) conserva tutti i consigli comunali chiave, pur perdendo dei consiglieri. "Nonostante le previsioni negative abbiamo retto in Inghilterra" e "il risultato del Galles è stato eccellente", ha commentato Corbyn. Mentre in Scozia, il segretario Labour ha ammesso la sconfitta e sottolineato che ora "c'è molto lavoro da fare" per riconquistare consensi ma che è pronto a farlo con i membri del partito 'a nord del confine'.

''Il Labour ha completamente perso il contatto coi lavoratori'', ha detto il premier britannico David Cameron a Peterborough, nell'Inghilterra centrale, commentando i risultati delle elezioni amministrative e sottolineando che il partito d'opposizione è invece ''ossessionato con le cause della sinistra''. Secondo il primo ministro inoltre, il suo partito conservatore esce rafforzato dal test elettorale anche dopo sei anni al governo.

Cameron definisce straordinario'' il secondo posto in Scozia, dietro gli indipendentisti dell'Snp ma davanti, per la prima volta, al Labour. "Complimenti per lo storico risultato", ha twittato il premier alla emergente leader dei Tory scozzesi, Ruth Davidson. Ma per il suo partito va meno bene altrove, dall'Inghilterra al Galles.

Gli euroscettici tornano a crescere con risultati molto soddisfacenti. In Galles l'Ukip per la prima volta conquista sei seggi nell'Assemblea nazionale, e il leader Nigel Farage ha parlato di ''svolta'' del suo partito. Successo che non si è ripetuto in Scozia mentre in Inghilterra gli euroscettici, a metà dei seggi scrutinati, possono già contare su 28 posti di consigliere locale, con uno straordinario incremento di 23 rispetto a quelli controllati con le precedenti elezioni.

Nicola Sturgeon formerà un governo di minoranza dopo la vittoria del suo Scottish National Party (Snp) nelle elezioni per il Parlamento di Edimburgo. Lo ha dichiarato la 'first minister' scozzese dopo aver definito come ''storico'' il risultato ottenuto dal suo partito, che si è aggiudicato 63 seggi. Successo che però non ha permesso la conquista della maggioranza assoluta nell'assemblea di Holyrood. Il mandato per la Sturgeon è comunque ''chiaro e inequivocabile'' e l'Snp non intende fare accordi con altri partiti.

Liverpool non tradisce e resta laburista. La città dei Beatles, dei portuali e del calcio – un tempo cuore del nord industriale d'Inghilterra – e' il primo dei centri urbani interessati dal voto per un sindaco nelle amministrative britanniche a proclamare il risultato definitivo: vince Joe Anderson, primo sindaco eletto direttamente dal popolo in città nel 2012, confermato ora con una maggioranza assoluta del 52,6% dei voti. Alle sue spalle il Libdem Richard Kemp, con oltre 30 punti di scarto, poi i Verdi con un buon 10,9%. Addirittura sesti i Tory di David Cameron: tradizionalmente deboli da quelle parti, ma il cui candidato, Tony Caldeira, e' ridicolizzato oggi con appena il 3,6% dei consensi.
 




MARÒ: SALVATORE GIRONE RIENTRERÀ IN ITALIA

di Angelo Barraco
 
New Delhi – Il Tribunale dell’Aja ha deciso e accolto la richiesta italiana, Salvatore Girone sarà in Italia durante l’arbitrio. Le modalità del suo rientro non sono ancora concordate. Massimiliano Latorre rimarrà in Italia fino al 30 settembre del 2016, lo ha deciso la Corte Suprema indiana che ha esteso la sua permanenza.
 
La storia di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone ha inizio il 15 febbraio 2012, quando due pescatori indiani, Valentie Jalstine e Ajesh Binki vengono uccisi da colpi di arma da fuoco, a bordo della loro barca, a largo delle coste del Kerala. I principali accusati per la loro morte sono Massimiliano Latorre e Salvatore Girone che prestavano servizio anti pirateria sulla petroliera Enrica Lexie. I due Marò sostengono di aver sparato in aria come avvertimento. Il fatto sarebbe avvenuto in acque internazionali a sud dell’India. Il 19 febbraio 2012 ai due marò scatta il fermo, per il governo indiano non vi è dubbio alcuno che, trattandosi di un peschereccio indiano e di due vittime indiane, si debba attuare la legge territoriale.

Per l’ambasciatore Giacomo Sanfelice, l’episodio era avvenuto su una nave battente bandiera italiana, oltretutto l’episodio era avvenuto in acque internazionali. Il 20 febbraio 2012 il villaggio di Kollam, nel cuore dell’India del Kerala, diventa un’area piena di una folla inferocita e di militanti politici che inveiscono contro i Marò che giungono in quel villaggio per l’avvio del procedimento giudiziario. I militanti politici gridano “Italiani mascalzoni, dateci i colpevoli, giustizia per i nostri pescatori, massima pena per i marines”. Il 24 marzo 2012, la Corte del Kerala afferma che l’atto compiuto dai Marò “E’ stato un atto di terrorismo”, e tale affermazione accende la tensione tra Italia ed India. Il 10 aprile 2012, dall’India arriva la notizia che la perizia balistica andrebbe a sfavore di Latorre e Girone. Un responsabile del laboratorio di Trivandrum conferma che i proiettili sono compatibili con i mitragliatori usati da Latorre e Girone.

Il 5 maggio 2012, dopo 80 giorni di sosta forzata presso il porto di Kochi, nel sud dell’India, la petroliera Enrica Lexie salpa dopo aver ottenuto i permessi. La nave fa rotta sullo Sri Lanka e con essa vi sono 24 uomini di equipaggio e 4 militari dell’unità antipirateria, non partono ovviamente Latorre e Girone. Il 13 maggio 2012 anche il sottosegretario agli esteri, Staffan De Mistura torna in India per proseguire l’azione per il rilascio dei Marò e afferma il suo essere ottimista e che non vi è alternativa al rilascio. Il 25 maggio 2012, dopo aver passato 3 mesi nel carcere indiano di Trivandrum, Latorre e Girone vengono trasferiti in una struttura a Kochi e viene loro concessa la libertà su cauzione e il divieto di lasciare la città. Il 20 dicembre 2012 la loro richiesta di poter avere un permesso speciale e poter trascorrere le festività natalizie in Italia viene accolta, con l’obbligo di tornare in India entro in 10 gennaio.

Latorre e Girone atterrano il 22 dicembre a Roma e ripartono il 3 gennaio. Il 18 gennaio 2013 la Corte Suprema indiana stabilisce che il governo del Kerala non ha giurisdizione sul caso e chiede che il processo venga affidato ad un tribunale speciale da costituire a New Delhi. Il 22 febbraio 2013 la Corte Suprema indiana concede ai due Marò il rientro in Italia, per quattro settimane, per votare. Il 9 marzo 2013 il governo indiano avvia a New Delhi le procedure per la costituzione del tribunale speciale. L’11 marzo 2013 l’Italia decide che i due Marò non rientreranno in India perché New Delhi ha violato il diritto internazionale. Roma si dice disponibile a giungere ad un accordo. Il 12 Marzo 2013, New Delhi convoca l’ambasciatore italiano Daniele Mancini, esigendo il rispetto delle leggi. Il giorno successivo, 13 marzo, il premier indiano Manmohan Singh minaccia seri provvedimenti e vi sono anche le dimissioni dell’avvocato Marò in India, Haris Salve. Il 14 marzo 2013 la Corte Suprema indiana ordina all’ambasciatore italiano Mancini di non lasciare l’India.

Vi è anche un intervento di Napolitano che propone una soluzione basata sul diritto internazionale. Tre giorni dopo la Corte Suprema indiana decide di non riconoscere l’immunità diplomatica di Mancini, la reazione che ha l’Italia è quella di accusare l’India di Evidente violazione della convenzione di Vienna. Il 20 marzo 2013, la procura militare di Roma sentirà i due Marò e riferisce che sono indagati per “Violata consegna aggravata”.
 



SIRIA: GAS NERVINO CONTRO L'ISIS

di Angelo Barraco
 
Siria – La guerra contro l’Isis continua senza sosta, un nemico insormontabile che non si arresta nemmeno dinnanzi alla contro risposta delle armi. Ma sembra proprio che contro l’Isis sia stato alzato il tiro, a farlo è stato il regime di Bashar Al Assad che ha usato armi chimiche ad est di Damasco, malgrado vi fosse un accordo sul loro smantellamento datato 2013, un divieto imposto da Obama. La notizia è stata resa nota dal quotidiano israeliano Haaretz, si apprende inoltre che sarebbe stato utilizzato il terribile agente chimico Sarin e che l’azione sarebbe stata una risposta all’Isis in seguito ad un attacco ai danni di due basi dell’aviazione considerate “Vitali per la propria sopravvivenza”. Ma che cos’è il Sarin? Si tratta di un pericolosissimo gas nervino della famiglia degli organo fosfati ed è classificata come arma chimica di distruzione di massa. Si tratta di una sostanza liquida incolore e inodore, anche il suo vapore lo è. L’intossicazione può avvenire sia per inalazione sia per contatto cutaneo. I vapori possono attraversare la pelle e possono rendere non sufficiente l’uso di maschere antigas. Questa sostanza fu utilizzata il 20 marzo del 1995 per l’attacco terroristico alla metropolitana di Tokyo, da parte della setta Aum Shinrikyo, persero la vita 12 persone e circa 6000 rimasero intossicati.  



WASHINGTON: DOPO OLTRE 50 ANNI UNA NAVE AMERICANA APPRODERÀ A CUBA

di Angelo Barraco
 
Miami – I nuovi rapporti tra Stati Uniti e Cuba hanno portato al verificarsi di un evento che si può definirsi storico poiché per la prima volta dopo oltre 50 anni una nave crociera approderà a Cuba per sette giorni e farà scalo all’Avana, Santiago, Cienfuegos. La nave è la “Adonia” ed è salpata nella mattinata di domenica da Miami con a bordo 704 passeggeri. A bordo vi sono anche dei passeggeri di origine cubana. Questo viaggio è importante perché rappresenta il ritorno dei belseros e la fine dell’embargo. Diversi giorni fa il governo di Castro aveva dato grandi segnali di cambiamento poiché aveva cancellato la norma che impediva ai suoi figli e fratelli che erano fuggiti 30 anni prima via mare e con imbarcazioni di fortuna, di tornare via mare. In merito ai viaggi che compirà la nave crociera si apprende che saranno effettuate navigazioni ogni settimana per favorire lo scambio culturale. La prima traversata inaugurale del primo maggio però ha rischiato di andare in fumo e di essere bloccato poiché l’Havana non aveva intenzione di annullare il divieto imposto ai tempi della guerra fredda, successivamente però il tutto è stato risolto e gli interessi economici hanno prevalso su qualsiasi astio del passato poiché l’Adonia è una nave di lusso e l’Cuba rischiava di perdere diverse migliaia di dollari.