Parcheggiare all’aeroporto di Malpensa spendendo la metà? Oggi è possibile con ParkingMyCar

Nel 2019 un giovane Perugino ventisettenne si rende conto, partendo dall’aeroporto di Pisa, che nel mercato c’è un buco che complica la vita ai viaggiatori di tutta Italia.

Tutti sanno che è possibile raggiungere l’aeroporto in auto, e molti pensano che sia un affare estremamente costoso. In realtà esiste un modo semplice di risparmiare viaggiando comodi: affidare la propria auto ad un parcheggio nelle vicinanze dell’aeroporto.  

Ma come fare a trovare quello giusto ed essere certi della qualità del servizio?

ParkingMyCar nasce per rispondere a questa esigenza.

ParkingMycar è un comparatore: il “Booking” dei parcheggi. Aiuta a confrontare in tempo reale tutti i parcheggi disponibili nella zona di interesse, leggere le recensioni degli utenti, prenotare al miglior prezzo sul mercato.

La Startup è attiva dal 2019. Ha gestito in 3 anni più di 15.000 prenotazioni classificandosi

al primo posto nella startup challenge “ReloadUmbria” e conta un team tutto under 36 con una partecipazione femminile al 50%.

<< Quello del parcheggio è un problema reale che genera uno spreco enorme di energia, tempo, risorse e ha dei costi giganteschi per l’uomo e per l’ambiente.

ParkingMyCar nasce per dare la possibilità agli automobilisti di trovare il parcheggio più vicino in tempo reale, eliminando la congestione del traffico, e di conseguenza l’inquinamento causato dai mille giri prima di trovare un posto libero. Questo è il problema che abbiamo scelto di risolvere, e stiamo lavorando duramente per dare soluzioni all’avanguardia che migliorino la vita delle persone e l’impatto dell’uomo sull’ambiente.»

Così Mattia El Aouak, CEO della startup, racconta la mission dell’azienda.

Il 30% del traffico cittadino è causato da automobilisti in cerca di parcheggio e l’ambizione di ParkingMyCar è quella di rivoluzionare il mondo della mobilità cambiando il modo in cui viviamo l’esperienza del parcheggio nelle nostre città.

Sul sito sono attualmente disponibili 17 Location in Italia, fra cui i maggiori aeroporti e porti come Malpensa, Linate e Bergamo.

Il prossimo passo? Un app per tutti gli smartphone che dia la possibilità di gestire completamente dal palmo della propria mano la sosta nei parcheggi pubblici e privati.




Firenze, si accendono i riflettori sulla 13ima edizione di BTO

5 giorni tra i big players del turismo e ologrammi per ridefinire il turismo post Covid

Al via il 24 novembre con l’Opening Day in Palazzo Vecchio a cui parteciperanno, tra gli altri, il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, l’AD di ENIT Roberta Garibaldi e la DG Grow della Commissione Europea Valentina Superti. Più di 100 appuntamenti, oltre 200 relatori, 3 sedi, format ibrido online e in presenza per la 13a edizione che avrà per tema “New Frictionless World”.

FIRENZE – Mancano ormai poche ore al via ufficiale della 13a edizione di BTO – Be Travel Onlife in programma il 24 novembre nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze. Tra i protagonisti della giornata inaugurale che potrà essere seguita eccezionalmente anche online sui canali Facebook e Yutube di BTO, ci saranno anche gli ologrammi.

La manifestazione dedicata al Travel 2.0, nata e radicata a Firenze, volge da sempre il suo sguardo sull’evoluzione del binomio tra turismo e innovazione, e anticipa i trend ancora prima che le nuove mode si affermino. Come accadde anni fa per la diffusione del fenomeno Airbnb, passando dai robot umanoidi con funzioni di concierge fino ai chip sottopelle in grado di aprire la porta della camera in hotel.

BTO2021 si snoderà in altre 4 giornate tematiche – 25, 26, 29 e 30 novembre – un viaggio tra innovazione e ospitalità che porterà a Firenze alcuni tra i più importati player del settore. BTO – Be Travel Onlife è un evento di Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze, da sempre attente alla competitività del turismo connesso alla sfida dell’innovazione digitale. L’organizzazione è affidata a Toscana Promozione Turistica, PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana.

L’Opening Day del 24 novembre si aprirà con gli interventi del ministro del Turismo Massimo Garavaglia, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani insieme all’Assessore comunale al Turismo Cecilia Del Re, al presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi e al direttore scientifico di BTO2021 Francesco Tapinassi, per poi entrare nel vivo con la sessione “Visione”, che vedrà sul palco ospiti nazionali e internazionali tra cui Valentina Superti DG Grow – Commissione Europea, Maud Bailly di Accor e Jane Sun di Trip.com Group. Nel pomeriggio al via la sessione “Focus”, in cui i verranno fornite alcune anticipazioni dei quattro topic delle giornate successive (digital innovation, destination, food & wine, hospitality) attraverso tavole rotonde a cui parteciperanno speaker in presenza, collegati via web ma non solo.

Gli ologrammi di Roberta Garibaldi Ad di Enit, Marco Gilardi Operations Direction Italy & Usa NH Hotel Group, Massimo Canducci Chief Innovation Officer Engineering e Simone Puorto Founder Travel Singularity faranno la loro apparizione sul palco del Salone di Cinquecento, in dimensione reale, interagendo con i moderatori.

È l’azienda pisana Alkedo Produzioni a curare la parte tecnica di quella che loro stessi definiscono Holopresenza, e cioè un sistema che utilizza l’illusione ottica dell’ologramma integrandola in un contesto reale senza l’utilizzo di supporti visivi come occhiali o visori. Il sistema dell’Holopresenza può essere utilizzato in numerosi ambiti, tra cui il turismo business che con le sue migliaia di congressi e meeting ogni anno, rappresenta l’1% del PIL nazionale (dato 2019).

E il tema del turismo d’affari sarà al centro della ricerca di Sociometrica dal titolo “Il futuro del turismo business in Italia” che verrà presentata in anteprima a BTO il 24/11 da Antonio Preiti, professore all’Università di Firenze. Lo studio, che vedrà anche una presentazione più estesa il 30/11, ha preso in esame 2500 aziende in tutta Italia sull’impatto del Covid su viaggi d’affari, meeting, congressi e viaggi di istruzione. I dati saranno protagonisti anche nell’atteso panel in programma sempre il 24 e dedicato a Google Trends e Google Destination Insights in cui interverranno Furio Gianforme Industry Head Travel, Apps & Education Google e Giovanni Benassi Analytical Lead per il Travel Google. La ricerca di Ipsos “Turismo eno-gastronomico: il rilancio sostenibile dell’Italia”, verrà illustrata in anteprima il 29 novembre durante la giornata con focus sul Food and wine. E la Toscana ne uscirà da protagonista risultando al secondo posto tra le regioni italiane in grado di raccontare meglio la propria eccellenza enogastronomica, dopo la Sicilia e prima di Emilia-Romagna, Puglia e Campania.

Riflettori puntati ancora sulla Toscana il 26/11 in occasione del panel “Smart Tuscany” in cui verranno illustrati gli step per la ridefinizione della nuova architettura dell’informazione di visittuscany.com, la struttura del futuro Destination Management System regionale e le novità dell’Osservatorio turistico di destinazione. Parteciperanno l’assessore al Turismo della Regione Toscana Leonardo Marras, i direttori di FST Francesco Palumbo e TPT Francesco Tapinassi. A seguire, sempre il 26, un confronto tra Regioni italiane sarà il focus

dell’incontro “Gli ecosistemi digitali a servizio delle destinazioni. Le funzioni, i modelli e gli applicativi in uso nelle regioni italiane” a cui parteciperanno Bianca Bronzino Head of Digital systems, Pugliapromozione / WeAreinPuglia, Sabrina Pesarini – Head of CRM & Digital Marketing, Trentino Marketing / VisitTrentino, Stefan Marchioro – Progetti territoriali e governance del turismo, Regione del Veneto e Costanza Giovannini – Head of Communications, Fondazione Sistema Toscana / Visit Tuscany.

Le sedi di Nana Bianca e della Camera di Commercio di Firenze ospiteranno le altre quattro giornate tematiche, da seguire anche online. Nel dettaglio, il 25 novembre è Digital Strategy & Innovation, sezione curata da Giulia Eremita e Rodolfo Baggio, il 26 novembre è Destination che vede la regia di Emma Taveri; il 29 novembre è Food & Wine, topic a cura di Roberta Milano; il 30 novembre è Hospitality giornata coordinata da Lara Fantoni.




Firenze: turismo, innovazione e tecnologia. Tutto pronto per la settimana BTO

Il taglio del nastro è in programma il 24 novembre nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio

Sta per tornare a Firenze, in presenza e online, BTO, evento guida in Italia sulle connessioni tra turismo, innovazione e tecnologia che per questa 13a edizione ha scelto un schema tutto nuovo – “Be Travel Onlife” – che continua le riflessioni sul concetto di ‘Onlife’, della capacità di adattamento, di cui si è discusso nell’ultima edizione e che diventa ancora più attuale in tempi di post pandemia.

BTO2021 si snoderà in 5 giornate tematiche: 24, 25, 26, 29 e 30 novembre

un viaggio tra innovazione e ospitalità che porterà a Firenze alcuni tra i più importati attori del settore, alcuni interverranno in collegamento e altri si paleseranno davanti agli ospiti in forma di ologramma. BTO – Be Travel Onlife è un evento di Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze, da sempre attente alla competitività del turismo connesso alla sfida dell’innovazione digitale. L’organizzazione è affidata a Toscana Promozione Turistica, PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana.

Il tema che farà da filo rosso degli oltre 100 appuntamenti in programma

“New Frictionless World”, letteralmente “un nuovo mondo senza attrito”, che è anche un augurio per il futuro come spiega il direttore scientifico di BTO2021, Francesco Tapinassi: “La semplificazione delle esperienze digitali è il segreto del successo delle principali piattaforme online ed è estremamente interessante che il modello organizzativo incentrato sulla costruzione di punti fluidi, senza attriti e complessità, possa diventare un esempio anche nella generazione di destinazioni, strutture ed esperienze turistiche perfette per il viaggiatore contemporaneo. Un augurio quindi quello di un “new frictionless world” nel turismo, partendo dalla fine del più grande ‘attrito’ degli ultimi decenni, la diffusione del Covid-19”.

Le giornate tematiche

Il taglio del nastro è in programma il 24 novembre nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze con due sessioni di lavoro: “Visione”, con ospiti da tutto il mondo e “Focus”, in cui i verranno fornite alcune anticipazioni dei quattro temi principali (innovazione digitale, destinazioni, cibo & vino, ospitalità) attraverso delle tavole rotonde a cui parteciperanno alcuni dei relatori che si ritroveranno poi nei giorni successivi. Le sedi di Nana Bianca e della Camera di Commercio di Firenze ospiteranno poi le quattro giornate tematiche, da seguire anche online. Nel dettaglio, il 25 novembre è Innovazione digitale, il 26 novembre è Destinazione, il 29 novembre è Cibo & Vino e il 30 novembre è Ospitalità.

BTO – Be Travel Onlife è un marchio di proprietà di Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze. L’organizzazione è affidata a Toscana Promozione Turistica, PromoFirenze – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze e Fondazione Sistema Toscana.

Maggiori informazioni www.bto.travel




Grottaferrata, tutto pronto per l’appuntamento con la filiera del turismo organizzato laziale

Dal 23 al 25 novembre al Park Hotel Villa Ferrata il secondo congresso di Fiavet Lazio

GROTTAFERRATA (RM) – Fiavet Lazio, l’Associazione Regionale delle Agenzie di Viaggi e Turismo, ha indetto dal 23 al 25 novembre, presso il “Park Hotel Villa Ferrata” di Grottaferrata (Roma), il suo secondo Congresso che vedrà impegnati tutti i rappresentanti della filiera del turismo organizzato laziale.

Oltre a festeggiare i 60 anni di Fiavet Lazio, il Congresso sarà l’occasione per confrontarsi sul futuro e quindi sugli strumenti da mettere in campo per superare la gravissima crisi che ha colpito il settore nel periodo della pandemia Covid 19.

Gli interventi dei consulenti Fiavet Lazio ed i percorsi formativi attuati rappresenteranno una spinta a porsi delle domande, mentre la presenza delle Istituzioni darà il giusto valore agli incontri per dialogare su Incoming, Outgoing, Rapporti con gli Enti locali, Abusivismo, Innovazione, Nuovi Trend, Giovani Agenti di Viaggio e Meeting Industry, 

La sfida sarà quella di costituire un fronte comune dopo i due difficili anni appena trascorsi, con rinnovato impegno e stima reciproca.

Il “Congresso ‘60”, indetto dalla Presidenza dell’Associazione con il sostegno di Fiavet Nazionale, è patrocinato dalla Regione Lazio e dal Comune di Grottaferrata con la collaborazione del Park Hotel Villa Ferrata e del COTAV. Tra i molti sponsor si segnalano, tra gli altri, l’EBTL (Ente Bilaterale Turismo della Regione Lazio), Business & Tourism Insurance Service, Confcommercio, Traiconet, Saltech+, Vignaioli Grottaferrata, Ferratese Parfums, Gruppo Archeologico Latino “Bruno Martellotta” onlus, 38 Incoming, Young Tour, Park Hotel Villa Grazioli, Carrani, Fondo Fogar, Schiaffini, Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano (Coldiretti), Lazio Innova, Convention Bureau Roma e Lazio. Media Partner dell’evento sarà TTG Italia.

“Siamo estremamente felici di poterci ritrovare dal vivo dopo un anno di webinar dietro agli schermi, dichiara il presidente della Fiavet Lazio Stefano Corbari. In questi ultimi ormai quasi due anni di pandemia, di dolore, di emergenza tutti noi abbiamo dovuto affrontare sfide che non avremmo mai pensato di dover nemmeno immaginare, ci siamo aggrappati al nostro lavoro, alla nostra passione nell’attesa di poter ricominciare la nostra attività. Questo appuntamento, oltre che a festeggiare i 60 anni della nostra associazione, sarà l’occasione per confrontarsi ma anche per gettare le basi per un futuro di sfide, di innovazione e di sempre maggiore professionalità”.

Stefano Corbari presidente Fiavet Lazio

L’importanza dei temi, la presenza di autorevoli esponenti delle istituzioni, il desiderio di ricominciare, la determinazione degli operatori rappresenteranno l’essenza di un evento, tra i primi ad effettuarsi in presenza, per tracciare una nuova strada che dovrà aiutare il settore ad uscire dall’impasse di quest’ultimo periodo.




Energia eolica, la Falck Renewables S.p.A. approda in Finlandia

Annunciata la firma per l’acquisto di due impianti eolici

La società Falck Renewables S.p.A., tramite la sua controllata Falck Renewables Finland Oy, annuncia la firma per l’acquisto di due impianti eolici, ‘ready to build’, in Finlandia, di proprietà del gruppo danese European Energy.

Una volta in esercizio, si stima che i progetti – situati entrambi nella municipalità di Karstula e con una capacità installata totale pari a 55 MW – produrranno annualmente circa 160 GWh di elettricità, equivalente al fabbisogno annuo di circa 19.500 famiglie (1). Il valore della transazione si basa su un Enterprise Value di circa 7,3 milioni di euro, finanziato interamente con risorse proprie e soggetto ad aggiustamento prezzo in base a certe condizioni relative alla definizione c contrattuale.

Toni Volpe, Amministratore Delegato di Falck Renewables, ha commentato: “Quello raggiunto è un traguardo importante perché rappresenta l’ingresso di Falck Renewables in un nuovo mercato, quello finlandese. Con questa acquisizione proseguiamo nel nostro progetto di crescita, aumentando la nostra presenza internazionale. Siamo soddisfatti di aver raggiunto questo importante accordo con una società del calibro di European Energy”. Da poarte sua, Jens Peter Zink, Senior Vice President di European Energy, ha commentato: “La cessione è un passo naturale per European Energy per concentrarsi sullo sviluppo di nuovi progetti eolici, solari e di stoccaggio in Finlandia. Falck Renewables possiede la giusta capacità e competenza per portare i progetti a centrare il comune obiettivo di aumentare la produzione di energia rinnovabile in Finlandia”.

La Falck Renewables S.p.A., quotata all’Euronext STAR Milan e inclusa nel FTSE Italia Mid Cap Index e nel MIB ESG Index, sviluppa, progetta, costruisce e gestisce impianti di produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili con una capacità installata di 1.320 MW (1.283 MW secondo la riclassificazione IFRS 11) nel Regno Unito, Italia, Stati Uniti, Spagna, Francia, Norvegia e Svezia, generati da fonti eoliche, solari, WtE e da biomasse. Il gruppo è un protagonista internazionale nella consulenza tecnica per l’energia rinnovabile e nella gestione di asset di terzi, attraverso la propria controllata Vector Renewables, che fornisce i servizi a clienti per una capacità installata complessiva di circa 3.800 MW, grazie a un’esperienza maturata in più di 40 Paesi. Inoltre, Falck Renewables fornisce servizi altamente specializzati di Energy management e downstream sia a produttori di energia sia a consumatori. La società, che nel 2020 ha registrato un utile di 46 milioni di euro, appartiene alla galassia Falck: nel 1906 nasce il Gruppo Falck che presto diventa un punto di riferimento nella produzione di acciaio per l’industria italiana. Falck è tra i primi gruppi in Italia a costruire impianti per la produzione di energia per via idroelettrica, per garantire il funzionamento delle acciaierie. Nel 1962 il Gruppo gestisce 15 centrali idroelettriche – prevalentemente con sbarramenti stagionali – e una centrale termoelettrica, servite da una rete a media e alta tensione di circa 900 Km. Nel 1963 il Gruppo, quotato alla Borsa di Milano, conta 16mila dipendenti. Parallelamente alla realizzazione di impianti produttivi, la Società crea un vasto programma di provvidenze sociali e assistenziali per i propri dipendenti e le loro famiglie.

European Energy sviluppa, finanzia, costruisce e gestisce parchi eolici e solari e impianti PtX su larga scala. Con sede a Copenaghen, in Danimarca, l’azienda ha una forte esperienza come operatore di energia rinnovabile in Europa, Brasile, USA e Australia.

1- Calcolato sulla base di un consumo medio per famiglia di 8.229 kWh/anno (Statistics Finland e Findikaattori).




Perché le opinioni e le recensioni online sono importanti per un’azienda

Non possiamo fare a meno di sottolineare quello che potrebbe essere definito il potere delle recensioni online. Ogni volta che gli utenti di internet si apprestano a fare un acquisto sul web sono soliti controllare l’attendibilità delle aziende e l’affidabilità del marchio, leggendo le opinioni che trovano in rete. È una tendenza sempre più affermata, anche perché ormai l’accesso ad internet è molto diffuso, grazie anche all’avvento dei dispositivi mobili, che consentono di ottenere informazioni in ogni momento della giornata. Gli studi recenti rivelano che il 93% delle persone sfrutta le recensioni online per decidere sulle scelte di acquisto.

Quali sono i vantaggi delle recensioni online

Confrontando il parere degli utenti su servizi specifici, come per esempio le opinioni Satispay che si possono leggere anche su servizi come Opinioni.it, è possibile rendersi conto di quanto ormai il fenomeno delle recensioni online abbia raggiunto la sua massima espansione.

Infatti i vantaggi di leggere le recensioni online sono davvero molto importanti. Per le aziende è fondamentale avere delle recensioni sui prodotti o sui servizi che mettono a disposizione. Innanzitutto esse in questo modo hanno la possibilità di migliorare le probabilità di acquisto, perché, come abbiamo già sottolineato, i potenziali clienti molto spesso si lasciano influenzare da ciò che leggono.

In particolare le raccomandazioni individuali, firmate dagli utenti, più che le recensioni anonime, sono decisive per influenzare le decisioni di acquisto. Lo rivelano anche i sondaggi ultimi che mettono in evidenza come il 97% degli acquirenti affermi che le recensioni che leggono influenzano i loro acquisti.

Il 71% dei clienti afferma che le recensioni rendono più agevole l’acquisto di un prodotto e le ricerche sottolineano come i clienti sono in grado di spendere circa il 31% in più quando un’azienda è soggetta a delle recensioni positive.

Insomma un fenomeno di cui non si può non tenere conto, anche perché molti clienti sono convinti di non intervenire finché non leggono le recensioni. Quindi anche il giudizio riguardo ad una determinata azienda o ad un brand dipende proprio da ciò che si legge su internet.

Perché un’azienda dovrebbe investire sulle recensioni

È chiaro che un’azienda oggi, se ha l’obiettivo principale di rendersi visibile e presentarsi come autorevole ed affidabile, non possa fare a meno di contare sulle recensioni che gli utenti lasciano online sui prodotti e sui servizi che mette a disposizione.

È importante constatare come si tratti di un investimento che, specialmente se considerato a lungo termine, è in grado di portare moltissimi ritorni economici. Le recensioni non servono soltanto ad aumentare il numero di clienti o di potenziali tali su cui contare, ma servono a creare un dialogo vero e proprio diretto con gli utenti, dimostrando come esso possa rivelarsi essenziale, quando si tratta di affermarsi in un determinato settore di competenza.

Ma questo è chiaro, perché, se abbiamo affermato che le recensioni sul web sono in grado di influenzare molto le decisioni di acquisto, un’azienda non può che sfruttare questo elemento a proprio vantaggio.

Tra l’altro con le recensioni i clienti hanno la possibilità di confrontare non soltanto la qualità dei prodotti, ma possono vedere anche quali prodotti rispondono più alle loro specifiche esigenze. Inoltre possono farsi un’idea sul prezzo e in particolare sul rapporto qualità-prezzo, facendo poi dei paragoni con i concorrenti e scegliendo alla fine l’opzione che più permette loro di risparmiare.

È sempre più evidente come il potere delle recensioni online sia valido da molti punti di vista e non può essere affatto trascurato da un’azienda che abbia intenzione di portare avanti sempre più prospettive di crescita e di espansione del proprio business. Lo chiamiamo potere delle recensioni, perché di tale si tratta effettivamente.




Poste Delivery Web “Instant”: il nuovo servizio di Poste Italiane parte dalla Capitale

Le nuove modalità di consegna istantanee oltre a Roma, saranno estese nel corso del 2022 a tutte le principali città italiane

E’ partito dalla capitale Poste Delivery Web “Instant”, il nuovo servizio di consegna di Poste Italiane che consente di effettuare spedizioni urgenti all’interno della città, dal proprio computer, con possibilità di ritiro presso il proprio domicilio e con recapito entro poche ore.

Il nuovo servizio è disponibile in tre diverse modalità: la prima con ritiro e consegna entro 90 minuti dalla prenotazione (INSTANT), la seconda con ritiro e consegna entro la stessa giornata (TODAY) e la terza con ritiro e consegna entro il giorno successivo (TOMORROW).

Poste Delivery Web “Instant”, è attivo tutti i giorni compresi i festivi e le consegne possono essere effettuate anche nella fascia oraria serale fino alle ore 23.

Per prenotare è semplice: basterà collegarsi al sito www.poste.it/prodotti/poste-delivery-web.html e seguire con pochi click il percorso per effettuare la spedizione. A breve, inoltre, la spedizione con Poste Delivery Web sarà disponibile anche tramite l’APP “Ufficio Postale”.

Per le spedizioni Poste Delivery Web “Instant”, il cliente potrà ora evitare di stampare la lettera di vettura, sarà sufficiente riportare sulla confezione il Codice di spedizione fornito all’atto dell’acquisto on-line. C’è la possibilità di monitorare lo stato della spedizione, dalla partenza fino all’arrivo a destinazione, con aggiornamenti gratuiti sullo stato dell’invio con e-mail o sms. I cittadini che scelgono Poste Delivery Web hanno a disposizione anche un archivio dove consultare lo stato delle spedizioni, una rubrica dove salvare e gestire i contatti preferiti e una sezione bozze dove salvare le spedizioni non concluse. Con Poste Delivery Web “Instant” possono essere spediti pacchi fino a 20 kg di peso e con misure massime di 120x80x60 cm.

Le nuove modalità di consegna istantanee oltre a Roma, saranno estese nel corso del 2022 a tutte le principali città italiane.




Consiglio dei Ministri: semaforo verde al decreto Recovery

Cdm approva il decreto con le misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la delega sulla disabilità

Il testo del Recovery

Nella bozza del decreto sul Recovery si legge, tra l’altro, che verrà istituito al Mef un “Comitato scientifico per le attività inerenti alla revisione della spesa”, presieduto dal Ragioniere generale dello Stato.

Il comitato

cui partecipano dirigenti dei ministeri coinvolti, un componente della segreteria tecnica Mef, e rappresentanti di Bankitalia, Istat, Corte dei conti, farà capo alla ragioneria e “opera in relazione alle linee guida stabilite dal Presidente del Consiglio e riferisce al Ministro dell’economia”, si legge nella bozza del provvedimento. Sono 2,4 i miliardi, che con la leva finanziaria salgono a 6,9, destinati al turismo nel nuovo decreto legge Recovery con le misure per attribuire le risorse del piano e accelerare la realizzazione dei progetti del Pnrr, appena approvato dal Consiglio dei ministri.

E’ quanto spiegano fonti del ministero del Turismo. Tra i principali interventi 114 milioni per il Digital Tourism Hub, quasi 1,8 miliardi per il Fondo competitività imprese turistiche e 500 milioni per Roma Caput Mundi – Next Generation EU. Sarà Difesa Servizi s.p.a, la società per azioni con socio unico il Ministero della Difesa, la “centrale di committenza, per l’espletamento delle procedure di gara relative all’infrastruttura” del cosiddetto Cloud Nazionale. Per la realizzazione delle attività assegnate a Difesa Servizi S.p.A. viene inoltre chiesta l’autorizzazione di una spesa di 5 milioni di euro per il 2021 e di 10 milioni di euro per il 2022.

Delega sulla Disabilità

“Con l’approvazione, oggi in Consiglio dei ministri, della nuova legge delega, poniamo le basi per una svolta in campo normativo a favore delle persone con disabilità”. Lo dichiara la ministra per le Disabilità Erika Stefani, al termine del Consiglio dei Ministri che ha adottato il Ddl delega in materia di disabilità. “La riforma che intendiamo promuovere – aggiunge – pone al centro la persona con le sue esigenze, le sue relazioni, i suoi desiderata: si realizza così l’obiettivo del progetto di vita personalizzato e partecipato, fondamentale richiesta del mondo associativo ed essenza della convenzione Onu”.

Ora si riunisce la cabina di regia in vista del varo della Manovra.

Potrebbe arrivare domani in Consiglio dei ministri anche il ddl sulla concorrenza. Secondo quanto si apprende da diverse fonti di governo si starebbe cercando di chiudere in queste ore il testo per portarlo domani alla riunione che dovrebbe varare anche la manovra.

Pensioni

Alta tensione Con i sindacati. Il percorso sarà graduale, ma si tornerà al sistema ordinario delle pensioni disegnato dalla legge Fornero. Mario Draghi lo ribadisce al tavolo con i sindacati convocato ieri Palazzo Chigi, a quarantotto ore dal varo della manovra, attesa in Consiglio dei ministri giovedì. E’ una doccia fredda, per Cgil, Cisl e Uil che chiedevano una riforma complessiva delle pensioni. I toni si inaspriscono soprattutto quando, dopo poco meno di due ore il premier, “per un altro impegno”, lascia il tavolo e affida il confronto ai suoi ministri. E non bastano le rassicurazioni sul percorso graduale di uscita da Quota 100 e neanche l’annuncio della proroga di un anno di Opzione donna e dell’Ape social, con estensione ad altre categorie di lavori gravosi. I sindacati vedono “luci e ombre”, ma sentenziano che l’incontro non è andato bene: non c’è accordo sulle pensioni ma anche sugli ammortizzatori sociali e sul taglio delle tasse, che temono sbilanciato in favore delle imprese. Dopo il varo della legge di bilancio, valuteranno le modalità di una “mobilitazione”. Non c’è ancora la quadra sulla manovra di Draghi. I rapporti sono tesi con i sindacati e il braccio di ferro prosegue anche nella maggioranza. Si tratta sul meccanismo che sostituirà Quota 100, ma i partiti litigano pure su come usare gli 8 miliardi a disposizione per il taglio delle tasse: sarà deciso nel corso dell’iter in Parlamento della legge di bilancio. Quanto ai sindacati, all’uscita da Palazzo Chigi, dopo tre ore di confronto prima con Draghi, poi con i ministri Franco, Orlando e Brunetta, le parole sono assai dure. Luigi Sbarra della Cisl parla di “grandi insufficienze e squilibri, per effetto del mancato dialogo con le parti sociali”: le misure sono “largamente insufficienti sia per le pensioni, che per gli ammortizzatori sociali e per la non autosufficienza”, aggiunge. Non bastano “soli” 600 milioni, sottolineano Pierpaolo Bombardieri della Uil e Maurizio Landini della Cgil: “non è una riforma degna di questo nome”. Quindi, sciopero generale? “Se giovedì il governo confermerà questa impostazione valuteremo iniziative unitarie di mobilitazione”, risponde Landini. Ma i saldi della manovra, già indicati a Bruxelles con il Dpb, non possono – afferma il governo – cambiare. Anche se il ministro Renato Brunetta, che dopo l’uscita di Draghi prova a fare il mediatore in una riunione in cui – raccontano – i toni si fanno via via più accesi, spiega che porterà al premier la valutazione di alcuni aspetti concreti, non escludendo neanche nuovi incontri.




Fleeway di Drivevolve, il software per il monitoraggio dei veicoli della flotta aziendale

Il monitoraggio della flotta aziendale può essere considerato come un’esigenza davvero fondamentale per le aziende, qualcosa di imprescindibile, a cui le società non possono sottrarsi. Infatti tutto ciò può essere essenziale soprattutto per puntare sulla prevenzione e sulla riduzione dei costi. Questi ultimi costituiscono una voce di spesa molto significativa per le aziende e quindi è logico che si vuole anche risparmiare da questo punto di vista. Oggi abbiamo a disposizione anche degli strumenti frutto delle innovative tecnologie informatiche, che ci permettono di monitorare le flotte aziendali in maniera molto precisa, anche all’insegna della personalizzazione.

In cosa consiste il programma Fleeway di Drivevolve

Fra tutte queste soluzioni tecnologiche innovative, per la gestione flotte non possiamo dimenticare Fleeway di Drivevolve, software per un monitoraggio preciso dei veicoli aziendali. Questo programma informatico è davvero molto utile, perché dà la possibilità di avere a disposizione un unico contenitore in cui vengono raccolte tutte le informazioni che riguardano la flotta della società.

I titolari dell’azienda o coloro che sono addetti al monitoraggio, utilizzando i report messi a disposizione da Fleeway, possono consultare tutto in maniera veloce e pratica. Infatti Drivevolve sa bene come ogni azienda abbia le proprie esigenze e per questo ha ideato un programma che possa adattarsi alle singole necessità aziendali.

Tutto questo è possibile perché il programma di cui stiamo parlando è strutturato attraverso dei moduli che possono essere personalizzati. Con Fleeway abbiamo la possibilità di tenere sotto controllo le scadenze e possiamo anche gestire in maniera molto facile tutte le necessità che riguardano i programmi di manutenzione dei veicoli aziendali.

Tra l’altro questo software di cui ci stiamo occupando può essere integrato anche con altri programmi ed è importante questo aspetto perché così abbiamo sempre sotto controllo i costi di gestione. Rispetto all’utilizzo dei documenti cartacei, di certo avere a disposizione un software ci dà molte più opportunità per tutto ciò che riguarda la gestione delle flotte della nostra azienda.

Chi è Drivevolve

Drivevolve è un’azienda certificata che ormai può vantare una lunga esperienza in tutto ciò che riguarda la gestione delle flotte aziendali. Riesce a mettere a punto delle soluzioni innovative anche per quanto riguarda i derivati dall’informatica, nel riuscire a badare a tutti gli aspetti che concernono la sicurezza stradale.

Infatti il team di Drivevolve ha svolto anni di studio nel settore del fleet management ed ha ideato un metodo innovativo dedicato alla gestione della flotta. Questa azienda fornisce attività di supporto nella gestione dei veicoli delle imprese. Può vantare l’abilitazione da Consip per il MEPA, ovvero il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione.

Drivevolve inoltre, vuole attuare un vero e proprio cambiamento a livello di parametri culturali, facendo risaltare l’importanza della gestione dei veicoli delle aziende anche a scopo preventivo e tutto ciò viene attuato per esempio per mezzo dell’organizzazione di attività di formazione per gli autisti che hanno degli obiettivi essenziali.

In questo senso infatti le attività formative di Drivevolve sono rivolte alla possibilità di ridurre i costi e di diminuire i consumi. Il tutto è volto anche all’insegna dell’ecosostenibilità, perché, riducendo i consumi, si riducono anche le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera e quindi si fa qualcosa di concreto contro l’inquinamento, nonché alla formazione per i nuovi stili di guida dedicati ai mezzi ibridi ed elettrici.

Le attività formative organizzate da Drivevolve perseguono, in generale, lo scopo che aumentare la consapevolezza alla guida. Le aziende che si avvalgono di questi corsi di formazione si ritengono molto soddisfatte, perché sanno benissimo come la gestione delle flotte rappresenti un aspetto davvero importante nell’organizzazione del lavoro e nell’incremento del business, con la possibilità di segnare un cambiamento effettivo in un settore strategico per l’azienda stessa.




Noleggio auto elettriche a lungo termine: come funziona e perché sceglierlo?

Oggi sono sempre di più gli automobilisti che sono interessati al noleggio delle automobili elettriche. La mobilità elettrica, infatti, offre innumerevoli vantaggi sia di risparmio sia in termini di rispetto dell’ambiente.

La mobilità elettrica e le sue macchine sono una soluzione per girare in città e fuori senza preoccuparsi di inquinare eccessivamente l’aria e l’ambiente circostante. Ma perché acquistare un’auto elettrica quando è possibile optare per il noleggio a lungo termine?

Il noleggio auto elettriche a lungo termine è una soluzione sempre più allettante, infatti, come sottolineato da Carplanner, sono sempre di più coloro che scelgono di optare per un auto elettrica, rispetto ai modelli a diesel oppure a benzina.

Ma come funziona il noleggio auto a lungo termine per i modelli elettrici? E quali sono i vantaggi? Scopriamoli insieme!

Noleggio auto a lungo termine elettriche: come funziona?

Il noleggio auto a lungo termine dei veicoli elettrici, in realtà, funziona esattamente allo stesso modo di quello pensato per i modelli diesel o benzina, solo che offre maggiori vantaggi in termini di risparmio ed eco-sostenibilità.

I contratti di noleggio auto a lungo termine prevedono per gli interessati che vogliono una macchina elettrica, la possibilità di scegliere l’auto che preferiscono per un periodo minimo di 12 mesi fino a un massimo di 72 mesi.

L’auto elettrica che viene noleggiata a lungo termine è consegnata al cliente a fronte di un eventuale anticipo (ove richiesto) e di un pagamento mensile che include non solo la quota noleggio ma anche una serie di servizi.

Infatti, uno dei vantaggi principali del noleggio a lungo termine è sapere che pagando un importo mensile specifico, si ha la possibilità di noleggiare un’auto ma anche di ottenere inclusi nel prezzo:

  • Assistenza legale e meccanica
  • Assicurazione RC Auto e a richiesta anche Casco
  • Sostituzione e riparazione di eventuali pezzi o azione su malfunzionamenti dell’auto
  • Auto di cortesia nel caso di riparazione del mezzo noleggiato
  • Carro attrezzi su strada
  • Svolgimento delle pratiche in caso di incidente con o senza colpa
  • Tagliando e revisione
  • Cambio degli pneumatici

Grazie a un contratto di noleggio a lungo termine per un’auto elettrica non bisogna preoccuparsi più di improvvise rotture e di visite al meccanico, né di eventuali problemi assicurativi. Infatti, è l’agenzia che si occupa di tutto e il cliente che noleggia l’auto ha come unica problematica quella di dover procedere a fare il pieno per camminare in città o fuori!

Perché scegliere di noleggiare un’auto elettrica?

Perché scegliere di noleggiare un’automobile elettrica? Il noleggio di un’auto elettrica è una soluzione non solo conveniente dal punto di vista dell’assistenza e per i vantaggi dati dal nolo a lungo termine, ma anche per una serie di benefici dovuti proprio all’alimentazione del veicolo.

Infatti, grazie all’uso di un’auto elettrica è possibile:

  • Abbassare i costi di rifornimento dell’automobile, se si ha un impianto fotovoltaico i costi potrebbero quasi rasentare lo zero.
  • Avere la possibilità di installare un punto di ricarica in casa.
  • Agevolazioni per la circolazione in città. Infatti, le auto elettriche possono accedere anche alle varie ZTL senza corrispondere nulla.
  • Non richiedere un’eccessiva manutenzione
  • Le auto sono tutte tecnologiche e con un design moderno
  • Rispettano l’ambiente, non inquinano e sono silenziose

Grazie agli innumerevoli vantaggi che comporta il possesso di un’auto elettrica, molti automobilisti stanno scegliendo di abbandonare i motori diesel e benzina e optare per questa soluzione.

Per quanto riguarda il noleggio a lungo termine, questa si presenta come un’opportunità per avere una macchina elettrica, con un servizio all inclusive, che ti mette al riparo anche da eventuali guasti, senza lasciarti mai senza auto o senza supporto da parte di professionisti.




Pronuncia importante della Cassazione: “Le mance ricevute dal lavoratore dipendente sono soggette a tassazione”

La Sezione tributaria della Corte di cassazione, attraverso l’ordinanza n. 26512 dello scorso 30 settembre, rifacendosi alla nozione onnicomprensiva di reddito fissata dall art. 51 Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi) ha accolto il ricorso proposto dall’agenzia delle Entrate contro un direttore di albergo.

Anche le mance percepite dal dipendente in relazione al rapporto di lavoro, quindi, sono soggette a tassazione. È questo l’orientamento indicato dalla Sezione tributaria del “palazzaccio” romano.

In riforma della decisione emanata della Commissione tributaria regionale, relativa al medesimo giudizio, che invece aveva considerato non tassabili le somme percepite a titolo di mance nel 2007 dal capo ricevimento di un resort della parte ricca della Sardegna. La somma contesta a titolo di mance non corrispondeva a qualche spicciolo ma, bensì, alla somma di 83.650 in un solo anno solare. Secondo il ragionamento dei giudici di secondo grado, tale importo dovrebbe considerarsi come percepito al di fuori del reddito di lavoro dipendente, così come indicato dall’art. 51 del testo unico delle imposte sui redditi, in vigore tra il 2004 e il 2008, sul presupposto della “natura aleatoria ed in quanto percepita direttamente dai clienti senza alcuna relazione con il direttore di lavoro.

L’agenzia delle entrate, non condividendo il dispositivo imposto dalla commissione tributaria regionale, ha deciso di impugnare la sentenza dinanzi alla suprema corte di cassazione sul presupposto che “sono state comunque percepite dal contribuente in relazione al rapporto di lavoro, per cui rientrano pienamente nella nozione di lavoro dipendente introdotta con la riforma del Dlgs n. 314 del 1997, in sostituzione del precedente art. 48 del Tuir, che sottolinea la natura onnicomprensiva del reddito da lavoro dipendente non più limitato al salario percepito dal datore di lavoro”.

Il ricorso, secondo i giudici di ultimo grado, è risultato meritevole di accoglimento. La Corte Suprema ha ricordato, infatti, di come l’attuale art. 51 primo comma del testo unico delle imposte sui redditi nel testo post riforma del 2004, applicabile al caso esaminato in quanto i fatti oggetto di contestazione sono avvenuti nell’anno 2007, prevede in maniera espressa che “il reddito di lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori in genere a qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro”.

Un dettato che lascia poco spazio all’immaginazione, proseguono i giudici della Corte, e che si differenzia rispetto all’originaria previsione (art. 48 del d.P.R. 29 settembre 1973 n. 597) che definiva il reddito da lavoro dipendente come “costituito da tutti i componenti in denaro o in natura percepiti nel periodo di imposta anche sotto forma di partecipazione agli utili in dipendenza del rapporto di lavoro”.

Così ricostruito il quadro normativo, per i giudici “dell’ultimo grado” è da ritenersi condivisibile il motivo di ricorso prospettato dell’Amministrazione finanziaria secondo cui “l’onnicomprensività del concetto di reddito di lavoro dipendente giustifica la totale imponibilità di tutto ciò che il dipendente riceve, anche, quindi, come nel caso in esame, non direttamente dal datore di lavoro, ma sulla cui percezione il dipendente può fare, per sua comune esperienza, ragionevole, se non certo affidamento”.

II “nesso di derivazione” delle somme che comunque in qualche modo derivino dal rapporto di lavoro, prosegue l’ordinanza, ne giustifica “la totale imponibilità, salvo le esclusioni (e/o deroghe) espressamente previste”. Non conferisce alcun vantaggio dunque, contestare la natura retributiva delle mance per sostenerne l’esclusione dalla nozione di reddito di lavoro dipendente, “atteso che tale nozione è diversa e più ampia di quella di retribuzione” prescindendo dal relativo sinallagma. All’interno della nozione di reddito, dunque, dovrà essere considerato “non solo tutto quanto può essere concettualmente inquadrato nella nozione di retribuzione, ma anche tutti quegli altri introiti del lavoratore subordinato, in denaro o natura, che si legano casualmente con il rapporto di lavoro (e cioè derivano da esso), nel senso che l’esistenza del rapporto di lavoro costituisce il necessario presupposto per la loro percezione da parte del lavoratore subordinato”.

Diversa è la previsione per le mance spettanti ai croupiers e che sono già oggetto di una deduzione forfettaria del 25%, integrando una disciplina agevolativa specifica e che non può essere in alcun modo oggetto di interpretazione analogica o estensiva.

La Commissione tributaria regionale, quindi, in sede di rinvio, dovrà riesaminare l’intera questione, sulla base di quanto indicato dall’ordinanza della Cassazione n. 26512/2021, ovvero in osservanza del seguente principio di diritto: “In tema di reddito da lavoro dipendente, le erogazioni liberali percepite dal lavoratore dipendente, in relazione alla propria attività lavorativa, tra cui le cosiddette mance, rientrano nell’ambito della nozione onnicomprensiva di reddito fissata dall’art. 51, primo comma, del Dpr n. 917/1986, e sono pertanto soggette a tassazione”.

Un motivo in più di preoccupazione, quindi, per tutti i lavoratori che proprio per le caratteristiche insite nella loro professione, sono “esposti” all’ottenimento di mance.