RADIOSSERVATORE: INTERVISTA AL CANTAUTORE ROMANO EMILIO STELLA

Redazione
 
Giovedì 14 aprile si è tenuto il sesto appuntamento di RADIOSSERVATORE, ovvero L’Osservatore D’Italia  in radio, precisamente su CBP-Radio Activity. Un appuntamento settimanale che accompagna i lettori e i radioascoltatori dalle ore 22.00 in poi con approfondimenti in merito a notizie de L'Osservatore D'Italia.
 
Le notizie vengono approfondite da Angelo Barraco (corrispondente de L’Osservatore D’Italia in Sicilia) affiancato ogni giovedì dal fondatore di Radio Activity, Federico Salluzzo e da Francesco Zingale e con la collaborazione di Paolino Canzoneri. Nel sesto appuntamento di “RADIOSSERVATORE” è stato intervistato il cantautore romano Emilio Stella, nato a Velletri nel 1983 ma residente a Pomezia, città alle porte di Roma. All’età di 11 anni il nonno paterno -artigiano, poeta e pittore- costruì per lui una piccola chitarra e gliela regalò. Da li nacque la sua passione per la musica, dal gioco alla passione, dalla passione alla professione. Emilio si avvicina all’arte e dentro di se nasce l’esigenza di dover raccontare la sua Roma. Ascolta De Andrè, Rino Gaetano, De Gregori, Lucio Dalla, artisti che hanno segnato in modo significativo il suo percorso. Tanti i concorsi in cui partecipa, tanti i premi i riconoscimenti che ottiene, apre concerti per Francesco Baccini e Simone Cristicchi e proprio con quest’ultimo sta producendo un disco. La puntata è stata introdotta con la presentazione di un artista proveniente dalla scuderia Nostress Netlabel, Massimo Ruberti, artista di Livorno che si definisce “trafficante di suoni e immagini”. Un artista che crea suggestive ed affascinanti performance audio e video, sonorizzazioni di film muti. Utilizza laptop e sintetizzatori analogici e arricchisce le sue performance live grazie al supporto di altri musicisti. Il tema centrale, onnipresente nelle sue opere, è il viaggio, il cammino interiore e la ricerca dentro se stessi. Le sue composizioni sono lunghe suite che registra nel suo studio di registrazione, il “Dogana d’Acqua”, arricchite di volta in volta da svariati strumenti suonati da musicisti che lasciano un’impronta nei suoi dischi.




NAPOLI: IL CORO DI PIAZZA DEL PLEBISCITO INCANTA IL MONDO

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di Gianfranco Nitti
Napoli
– Il 9 aprile si è svolto in piazza del Plebiscito a Napoli l’evento corale  "Piazza in-cantata" promosso dal Ministero dell'Istruzione in collaborazione con la Regione Campania e il Comune di Napoli. Circa 13 mila ragazzi provenienti da tutte le scuole di 17 regioni d'Italia ed adulti si sono incontrati nella cornice unica di piazza del Plebiscito per cantare e suonare insieme nel più grande coro del mondo. "La prima parola che mi viene in mente vedendo questo spettacolo è libertà – ha detto il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini – è stata un'impresa non banale, sono migliaia di studenti provenienti da tutta Italia e non avevano mai provato insieme". Il Ministro ha sottolineato la scelta di tenere a Napoli l'iniziativa "Questa è una città che ha un relazione con la musica di amorosi affetti, Napoli è la capitale della musica italiana". A "piazza incantata" è intervenuto anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: "Nel mondo non c'è mai stato un evento come questo – ha detto de Magistris – la musica deve superare ogni confine e portare amore, pace e solidarietà e Napoli è città di pace attraverso la musica e la cultura".

Un coro polifonico,probabilmente unico al mondo e da Guinness dei primati, che nemmeno la pioggia è riuscita a bloccare e che ha eseguito un programma molto applaudito dalle migliaia di napoletani e turisti, con brani tratti dalle opere di Verdi (Aida, Gloria all'Egitto), Mozart (Requiem: Dies irae, Lacrimosa), Händel (See  the conquering) e Charpentier (Te Deum), ma anche storiche ballate come "Michelle" dei Beatles e canzoni della tradizione napoletana come "I' te vurria vasà" (di questo brano è anche stata fatta una traduzione in veneto da una scuola elementare di Verona).
A dirigere il coro "la piazza in-cantata" e l'orchestra del  Conservatorio di San Pietro a Majella, erano i maestri Sergio Siminovich e Ciro  Caravano.

Non si è trattato tuttavia di un evento solo italiano, poiché tanti coristi residenti in Italia, provenivano da vari paesi esteri. Tra questi anche la finlandese Annikki Sarre, di Ivalo, che ha rappresentato in qualche modo la regione più remota d’Europa, la Lapponia, e che canta in un coro di Formello, vicino Roma,  “Kol Rinà".
Dichiara entusiasta Annikki: ”Si è trattato di un evento straordinario e raro, che poteva aver luogo solo in una città unica al mondo per sue bellezze, storia e cultura e nota ovunque per le sue tradizioni musicali. Aver fatto parte di un coro che riassumeva quasi il doppio della popolazione della mia provincia lappone di Inari, in una piazza storica ed in uno scenario che neanche la pioggia è riuscita a danneggiare, è stata realmente un’esperienza umana e coinvolgente”.

 




NAPOLI, PIAZZA DEL PLEBISCITO: OGGI IL CONCERTO DA GUINNES DEI PRIMATI CON "LA PIAZZA IN-CANTATA"

di Gianfranco Nitti
Napoli
– Una fantasmagoria di colori, luci, suoni e voci illuminerà oggi, sabato 9 aprile, dalle 16.30 alle 18.30 la splendida Piazza del Plebiscito a Napoli, pronta a emozionare e stupire con “La piazza in-cantata”, un concerto di canto corale senza precedenti realizzato in gran parte da 13.000 studenti delle scuole primarie, medie e superiori di diciassette regioni italiane. L’evento sarà condotto da Michele Mirabella e Daiana Paoli di Rai News.

L’immensa Piazza del Plebiscito sarà per oltre 3/4 occupata dal più grande coro della storia della musica, accompagnato dall’Orchestra del Conservatorio di musica di Napoli "San Pietro a Majella". Sul palco si alterneranno, tra un coro e l’altro, la Banda in alta uniforme dei Carabinieri, il coro degli Alpini, gli ospiti d’onore.

I 13.000 coristi saranno protagonisti di un singolare massive flashmob ideato per diffondere la conoscenza e la passione per la musica tra i giovani. Sono in programma brani tratti dalle opere di Verdi (Aida, Gloria all’Egitto), Mozart (Requiem: Dies irae, Lacrimosa), Händel (See the conquering) e Charpertier (Te Deum) ma anche storiche ballad come “Michelle” dei Beatles e canzoni della tradizione napoletana come “I’ te vurria vasà” (di questo brano è anche stata fatta una traduzione in veneto da una scuola elementare di Verona). Dirigono i cori, i maestri Sergio Siminovich e Ciro Caravano.

Un evento che probabilmente avrà il suo spazio anche nel Guinness dei primati. I coristi iscritti hanno potuto apprendere i cori scaricando dal sito web gli spartiti e le 40 video-lezioni curate dai maestri Sergio Siminovich e Ciro Caravano. La preparazione dell’evento è iniziata oltre un anno fa. In Piazza del Plebiscito si incontrerà l’Italia con tutte le sue regioni: Abruzzo (12 cori), Basilicata (7 cori), Calabria (24 cori), Campania (161 cori), Emilia Romagna (9 cori), Friuli Venezia Giulia (2 cori), Lazio (68 cori), Lombardia (10 cori), Molise (2 cori), Piemonte (4 cori), Puglia (19 cori), Sardegna (3 cori), Sicilia (19 cori), Toscana (9 cori), Trentino Alto Adige (1 coro), Umbria (8 cori) e Veneto (4 cori). Un totale di 362 cori scolastici, accanto ai quali è prevista la presenza di 3 cori professionali (74 elementi).

“La piazza in-cantata” va ben oltre il momento spettacolare del 9 aprile e propone un intero week end per scoprire la città, rivelandosi un esempio concreto di “Sistema turistico locale”, in cui, dalla partenza all’arrivo e soggiorno in città, è stato predisposto un sistema di viaggio e accoglienza straordinario. Per organizzare il viaggio e l’accoglienza dei 13.000 giovani e dei loro accompagnatori, è in corso da mesi un’imponente mobilitazione: navi, aerei e treni speciali; agevolazioni in ristoranti e alberghi; visite guidate in tutti i luoghi d’arte.

Fino a domenica 10 aprile, tutti i partecipanti alla “Piazza incantata” potranno visitare, con una tariffa agevolata, Le Catacombe di San Gennaro, il Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore, il Complesso Monumentale di Santa Chiara, la Galleria Borbonica, l’Orto Botanico, il Museo Madre, Napoli Sotterranea, il Museo Cappella San Severo, il Museo del Tesoro di San Gennaro, il Museo Diocesano, Palazzo Reale di Napoli, gli Scavi di Pompei e gli Scavi di Ercolano, Città della Scienza, Teatro San Carlo, il Museo di Capodimonte. La Piazza incantata è un’iniziativa promossa e sostenuta, in primo luogo, dal Comune di Napoli, Assessorato alla Cultura e al Turismo, dalla Regione Campania, Assessorato all’Istruzione, Politiche sociali e Sport, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e in particolare dalla Direzione Generale della partecipazione studentesca, legalità e cittadinanza, dall’Ufficio Scolastico Regionale Campania, dal Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica, dalla RAI, dalla Feniarco e dal Conservatorio di San Pietro a Majella. ll progetto, ideato e diretto da Renato Parascandolo e Sergio Siminovich, è stato presentato dal Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, dall’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Nino Daniele, dall’assessore alla Scuola e all’Istruzione del Comune di Napoli Annamaria Palmieri, dal presidente del comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica Luigi Berlinguer, dal direttore della Rai di Napoli Francesco Pinto, dal direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Luisa Franzese e dalla direttrice del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella Elsa Evangelista.
 




RADIOSSERVATORE: INTERVISTA ESCLUSIVA A NITTO DEI LINEA77

Redazione
 
Giovedì 7 aprile si è tenuto il quinto appuntamento di RADIOSSERVATORE, ovvero L’Osservatore D’Italia  in radio, precisamente su CBP-Radio Activity. Un appuntamento settimanale che accompagna i lettori e i radioascoltatori dalle ore 22.00 in poi con approfondimenti in merito a notizie de L'Osservatore D'Italia.
 
Le notizie vengono approfondite da Angelo Barraco (corrispondente de L’Osservatore D’Italia in Sicilia) affiancato ogni giovedì dal fondatore di Radio Activity, Federico Salluzzo e da Francesco Zingale e con la collaborazione di Paolino Canzoneri. Il quinto appuntamento di “RADIOSSERVATORE” ha visto un cambio di palinsesto e un ospite speciale, si tratta di Nitto, cantante e frontman dei Linea 77. La band ha dato alle stampe “OH!” è il nono album in studio, che arriva a quasi cinque anni di distanza dall’ultimo album in studio. Prima dell’uscita di questo full-lenght la band ha subito cambi di formazione, adii, ampliamenti interni ma si è ripresa, sempre! Nel 2012 ha dato alle stampe “La speranza è una trappola Pt1. EP”. Un ep che segna il cambio di formazione ma anche un cambio di stile in quanto l’ep è ricco di sperimentazione sonora. Nel 2013 dovevano dare alle stampe l’ep “C’eravamo tanto armati” ma, a causa di un corto circuito, l’ep è andato perso. Gli unici brani che si sono “salvati” li troviamo qui. Oh! È un ritorno alle origini, una conferma ulteriore che la band c’è, crea e produce ottima musica. Inoltriamoci nei brani presenti nell’album. La prima parte della puntata è stata dedicata a Jenseits, nome d’arte di Francesco Vecchi, musicista di Saronno, Milano. Un artista che ama tramutare opere letterarie e cinematografiche in musica, ama campionare e trasformarli in morbide linee musicali, talvolta anche lo-fi. Jenseits è prodotto dalla Nostress Netlabel e la sua musica riesce a trasportare l’ascoltatore in viaggi lontani, proprio come l’input che ha portato alla nascita di brani come “Sawasdee Ka”. 




FUNKIN' DONUTS: IL NUOVO ALBUM "IN CASE OF EMERGENCY"

di Angelo Barraco
 
Roma – Si chiamano Funkin’ Donuts, sono di Roma e fanno un genere dinamico, energico e che infiamma i palchi di tutta la Capitale. La loro musica è una simpatica miscela anni 70, per chi li ascolta è come  rispolverare i vinili di James Brown e Calibro 35 con influenze funk che ricordano i primi Red Hot Chili Peppers, con distorsioni che danno luce e vigore alle barbe e alle camice di flanella e con una voce che si giostra bene con le armonie ben strutturate. La band nasce nel 2011, pubblica il primo Ep nel 2013 dal titolo “'Funky Tasty KO” e hanno promosso l’uscita con un’intensa attività live, suonando al Primo Maggio dei Castelli a fianco della band americana Radio Moscow. La band viene successivamente scelta come headliner per l’annuale festa di Burton Italia. La band attualmente è in tour per promuovere il primo album dal titolo “'In Case Of Emergency”, pubblicato dall’etichetta londinese “2f”. Per la promozione del disco è stato prodotto il videoclip di “Mary Jane” da The Quiet House Productions & Reverb Produzioni Musicali e curato da Stefano La Mendola e Alessandro Carrozzino. Con questo videoclip la band ha vinto il secondo premio nella prima edizione del Vittek Tape contest a cui hanno partecipato ben 45 band da tutta Italia. I Funkin’ Donuts sono: : Davide Benevento (voce), Tommaso Patti (basso), Umberto Maria Lupo (batteria), Danilo Tarantino (tastiera) e Simone Romani (chitarra).



LINEA 77: IL NUOVO ALBUM "OH!" E UNA CARRIERA PIENA DI SUCCESSI

di Angelo Barraco
 
Torino – “OH!” è il nono album in studio dei Linea 77, album che arriva a quasi cinque anni di distanza dall’ultimo album in studio. Prima dell’uscita di questo full-lenght la band ha subito cambi di formazione, adii, ampliamenti interni ma si è ripresa, sempre! Nel 2012 ha dato alle stampe “La speranza è una trappola Pt1. EP”. Un ep che segna il cambio di formazione ma anche un cambio di stile in quanto l’ep è ricco di sperimentazione sonora. Nel 2013 dovevano dare alle stampe l’ep “C’eravamo tanto armati” ma, a causa di un corto circuito, l’ep è andato perso. Gli unici brani che si sono “salvati” li troviamo qui. Oh! È un ritorno alle origini, una conferma ulteriore che la band c’è, crea e produce ottima musica. Inoltriamoci nei brani presenti nell’album. 
 
I Linea 77 si formano nel 1993 a Venaria Reale, Torino. La band si caratterizza sin da subito sulla scena torinese per i suoni potenti che si contrastano con cenni di melodie, muri di chitarre e urla provenienti direttamente dal cuore di chi ha sempre voluto dire qualcosa. Il primo disco ufficiale della band è “Too Much Happiness Makes Kids Paranoid” che viene pubblicato in un primo momento dall’etichetta indipendente  Collapse Records. Il disco è particolarmente influenzato da band come Deftones  e viene realizzato il videoclip di “Meat” . L’album ottiene enorme successo e diverse etichette discografiche si interessano alla band, tra cui la famosa etichetta Earache Records che distribuisce il disco in tutto il mondo. Nel 2000 la band da alle stampe l’album “Ketchup Suicide”, pubblicato dalla Earache Records. Un album compatto, dove la sperimentazione inizia ad emergere, dove i suoni gravi si fondono con i suoni dolci e soavi. Il 2003 è l’anno di “Numb”, un disco che li ha consacrati. Un album che vanta importanti collaborazioni come con i Subsonica in “66” e con Roy Paci in “Warhol”. Un memorabile live all’Arena Parco Nord di Bologna che è stato pubblicato nella riedizione del disco, sempre edito per la sopracitata etichetta. Nel 2005 esce “Available for Propaganda” e il brano “Inno all’odio” fa parte della colonna sonora di EA FIFA 06. Nel 2008 la band passa alla Universal Music Group, si trasferisce a Los Angeles e registra “Horror Vacui”, primo album della band registrato in presa diretta e con due chitarre. La band si è avvalsa della collaborazione di Tiziano Ferro nel brano “Sogni Risplendono”. Nel 2010 la band registra “10”, un album che si discosta dalle sonorità precedenti, un disco più introspettivo rispetto ai precedenti nonché l’ultimo album che vede alla voce Emiliano. 
 
Il 18 aprile 2012 la band annuncia attraverso la pagina facebook il primo cambio di formazione, Maggio entra al basso e Dade (da sempre bassista) passa alla seconda chitarra. Parte il “6 in Tour”. Il 4 ottobre del 2012 la band annuncia l’allontanamento di Emiliano a causa di divergenze artistiche.  Successivamente annunciano che il ruolo di cantante verrà ricoperto da Dade e subentra un ulteriore elemento in formazione, Paolino, la seconda chitarra del gruppo. Nell’ottobre del 2012 la band da alle stampe l’ep “La speranza è una trappola P.1”, un mix di elettronica e nu metal, testi impegnati e attuali.  Nell’ottobre del 2013 la band annuncia le registrazioni di “C’eravamo tanto armati”, disco che doveva uscire nel gennaio del 2014 ma successivamente la band pubblica il seguente annuncio sulla pagina facebook “Purtroppo questa è una brutta notizia. Una di quelle che non avremmo mai voluto scrivere. Il nostro nuovo EP C'eravamo tanto armati non esiste più. Una settimana fa, esattamente nella sera di lunedì 17 marzo, un calo di tensione ha mandato in corto circuito l'impianto elettrico della palazzina dove stavamo lavorando. I due hard disk che contenevano il premaster del nuovo EP C'eravamo tanto armati erano in funzione per il classico backup giornaliero. Si sono bruciati entrambi all'istante. Li abbiamo portati immediatamente in un centro assistenza per il recupero dati. Li hanno tenuti per tre giorni ed effettuato tutti i test possibili e immaginabili, ma il referto finale del laboratorio non ha lasciato dubbi. "I dati contenuti negli hard disk non sono in alcun modo recuperabili." Non abbiamo perso le speranze. Li abbiamo spediti in un altro centro assistenza. Altri due giorni. Stessa risposta. Niente da fare. […] Più di sei mesi di lavoro sono andati in fumo in una manciata di secondi”. Ma la band non si arrende e con la determinazione di sempre registra e pubblica “OH!”.



LUCA DE NUZZO: PRESENTA IL NUOVO DISCO "VEGETALIA – LALLE È SOLO IL NOME DI UNA CAMELIA"

di Chiara Mattei
 
Roma – Il 15 aprile alle ore 21.30 al T.A.G. (Tevere.Art.Gallery) di Roma Luca De Nuzzo presenta il suo nuovo disco “VEGETALIA – Lalle è solo il nome di una camelia”. Dopo ““LUCA DE NUZZO – CNI/2005” e “jòmene e jòmene – CONTROVERSI/2009”, entrambi scritti e cantati nel dialetto della sua terra natia, la Puglia, con questo nuovo album l'artista si fa conoscere al grande pubblico con un nuovo lavoro concepito interamente in italiano.
 
Il mondo vegetale e l'amore che l'uomo ha smesso di nutrire nei suoi confronti. Ruota attorno a questi due concetti il senso dei brani contenuti in questo nuovo album. VEGETALIA non è solo un disco ma è un monito per l'uomo ad avvicinarsi alla natura e soprattutto a non perdere questo riferimento così forte. E per farlo comprendere maggiormente, prima dell'esibizione, si terrà nel locale una cena con cibo a Km zero per sottolineare la purezza di Madre Natura.
 
Non solo musica e cibo. VEGETALIA è anche il titolo una rappresentazione teatrale che sarà allestita dal prossimo anno, sempre firmata dallo stesso De Nuzzo. Uno spettacolo di musica e teatro, un racconto alternato alle canzoni del disco stesso. Inoltre attorno allo spettacolo sono previste diverse iniziative di tipo agricolo, ambientale, ecologico e nutrizionale.
 
STEFANO CIUFFI chitarre
DAVID MEDINA basso elettrico, fretless
PEPPE RUSSO saxes, fiati
EDOARDO PETRETTI tastiere
FEDERICO DI MAIO percussioni, fiati



RADIOSSERVATORE: INTERVISTA ESCLUSIVA A OMID JAZI DIRETTAMENTE DA LONDRA

Redazione
 
Giovedì 31 marzo si è tenuto il quarto appuntamento di RADIOSSERVATORE, ovvero L’Osservatore D’Italia  in radio, precisamente su CBP-Radio Activity. Un appuntamento settimanale che accompagna i lettori e i radioascoltatori dalle ore 22.00 in poi con approfondimenti in merito a notizie de L'Osservatore D'Italia.
 
Le notizie vengono approfondite da Angelo Barraco (corrispondente de L’Osservatore D’Italia in Sicilia) affiancato ogni giovedì dal fondatore di Radio Activity, Federico Salluzzo e da Francesco Zingale. Il quarto appuntamento di “RADIOSSERVATORE” ha visto come protagonista indiscusso Omid Jazi, polistrumentista modenese che negli anni ha imbracciato qualsiasi strumento in modo magistrale e ha ottenuto notevoli risultati. Nel 2011 si unisce ai Verdena per il WOW-Tour, dove suona Tastiera/synth e chitarra, ha anche un gruppo con Nevruz (famoso per aver partecipato ad X FACTOR), dove canta e suona la chitarra. Il 28 febbraio 2012 esce il primo ep solista di Omid chiamato “Lenea”, un anno dopo esce l’album “Onde Alfa” e il 1 luglio del 2015 viene pubblicato dalla Nexus edizioni il nuovo album “Tooting Bec”. Omid aveva concesso due interviste esclusive a L’Osservatore D’Italia, parlando del suo ultimo disco e del suo remix con il produttore LA.po Frost, che abbiamo intervistato. Nell’intervista fatta a “RADIOSSERVATO” ha approfondito questi dettagli e ha raccontato diversi aneddoti, direttamente da Londra. 




RADIOSSERVATORE: INTERVISTA ESCLUSIVA A NICOLA MANZAN (BOLOGNA VIOLENTA)

Redazione
 
Giovedì 24 marzo si è tenuto il terzo appuntamento di RADIOSSERVATORE, ovvero L’Osservatore D’Italia  in radio, precisamente su CBP-Radio Activity. Un appuntamento settimanale che accompagna i lettori e i radioascoltatori dalle ore 22.00 in poi con approfondimenti in merito a notizie de L'Osservatore D'Italia. Le notizie vengono approfondite da Angelo Barraco (corrispondente de L’Osservatore D’Italia in Sicilia) affiancato ogni giovedì dal fondatore di Radio Activity, Federico Salluzzo e da Francesco Zingale. Il terzo appuntamento di “RADIOSSERVATORE” ha visto come protagonista indiscusso Nicola Manzan, ideatore del progetto BOLOGNA VIOLENTA e produttore affermato. Angelo Barraco e Federico Salluzzo lo hanno intervistato in esclusiva, avendo il privilegio di poter trasmettere in anteprima assoluta il nuovo singolo “Incredibile lite al supermercato”, uscito il 23 marzo ed estratto dal nuovo album “Discordia”, in uscita l’11 aprile. Un’intervista lunga ed articolata, in cui si è parlato della lavorazione del nuovo disco, si è parlato dell’ampliamento del progetto Bologna Violenta con l’ingresso di Alessandro Vagnoni, delle esperienze musicali pregresse e della sue innumerevoli collaborazioni, il tutto è stato accompagnato dalla sua musica, tra passato e presente. Si è parlato di Uno Bianca, disco di cui abbiamo parlato in un dettagliato articolo de L’Osservatore D’Italia datato 22 giugno 2015. In quell’occasione Nicola Manzan ci concesse un’intervista dove ci spiegò la genesi del disco. 




BOLOGNA VIOLENTA: OGGI ESCE IL PRIMO SINGOLO ESTRATTO DA "DISCORDIA"

di Angelo Barraco
 
Oggi, 23 marzo 2016, esce “Incredibile lite al supermercato”, primo videoclip ufficiale del gruppo Bologna Violenta. Si tratta del primo singolo estratto da “Discordia”, nuovo album del duo in uscita l’11 aprile 2016. 
“Discordia” è il quinto album di Bologna Violenta, è anche il primo album fatto a quattro mani con il batterista  Alessandro Vagnoni, batterista, polistrumentista e produttore fermano. Ha collaborato con band
death metal quali Dark Lunacy, Resurrecturis, Infernal Poetry. È titolare del progetto Tapewhore e
di molti altri piccoli deliri musicali sotto vari pseudonimi. In questo nuovo disco ci si avvicina quasi alla canzone, si riassaporano le tanto amate atmosfere di “Utopie e piccole soddisfazioni” e “Uno Bianca” ma con un tocco decisamente più articolato nella composizione, nell’esecuzione ma innovativo come poche altre cose in circolazione.  Potenza e classicismo, il tutto unito con una sana dose di sperimentazione non indifferente. Abbiamo chiesto a Nicola Manzan, mente del progetto, come definirebbe questo disco. Ecco cosa ci ha risposto: “Lo definirei POP. Questo è di sicuro il disco più pop che io abbia mai fatto come BV”. Il videoclip di "Incredibile lite al supermercato" è stato pubblicato in esclusiva su Rockit, l'album invece verrà pubblicato in anteprima su Rockit in data 4 aprile. Nicola Manzan verrà intervistato in esclusiva su CBP-Radio Activity, nel programma "RADIOSSERVATORE" che andrà in onda giovedì dalle 22.00 in poi. 
 
Bologna Violenta è un progetto nato nel 2005 da un’idea di Nicola Manzan, musicista
trevigiano che da allora ha pubblicato sotto questo pseudonimo cinque album, vari ep, split e remix.
I suoi lavori sono caratterizzati da sonorità estreme, in cui le batterie elettroniche vengono arrangiate
con chitarre grindcore e orchestre classiche.
Le tematiche affrontate sono per lo più riferite ai drammi della vita, al forte contrasto tra l’essere umano
e il mondo che lo circonda, ma soprattutto al difficile rapporto tra gli esseri umani stessi.
Dopo un primo omonimo album uscito in CDr nel 2005 (in larga parte influenzato dall’immaginario
dei film poliziotteschi, successivamente ristampato in vinile), nel 2010 esce Il Nuovissimo Mondo,
disco fortemente ispirato ai cosiddetti mondo-movies che ha portato Nicola ad esibirsi come
one-man-band sui palchi di tutta Italia e, negli anni successivi, anche in Europa.
Nel 2012 esce il terzo album, Utopie e piccole soddisfazioni, un disco più apolitico ed introspettivo
del precedente, mentre è del 2014 il controverso Uno Bianca, in cui vengono raccontati dei fatti di
cronaca senza usare il classico sarcasmo che da sempre ha contraddistinto il linguaggio di BV,
un disco spietato e violento che non lascia spazio alla fantasia.
Nel 2015 il progetto è diventato un duo con l’ingresso in formazione di Alessandro Vagnoni
come batterista dal vivo e polistrumentista in studio.
BV è stato materia d’esame nel corso di “Arte digitale” all’Accademia di Belle Arti di Venezia e
presso la stessa sede è stato anche presentato il progetto The Sound of…, in cui i pezzi di quaranta
discografie diverse vengono fatti suonare simultaneamente.
Nicola Manzan è un violinista, polistrumentista e produttore trevigiano.
Ha lavorato in studio e dal vivo con artisti italiani ed internazionali, tra cui Jesu, Menace, Igorrr,
Baustelle e Fast Animals and Slow Kids.
Alessandro Vagnoni è un batterista, polistrumentista e produttore fermano. Ha collaborato con band
death metal quali Dark Lunacy, Resurrecturis, Infernal Poetry. È titolare del progetto Tapewhore e
di molti altri piccoli deliri musicali sotto vari pseudonimi.



MARSALA: PRESENTATO "CONFESSO". IL NUOVO LIBRO DI ENRICO MONTESANO

di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – “Confesso” è il titolo del nuovo libro di Enrico Montesano, celebre attore romano che ha presentato questa sua nuova fatica letteraria, all’interno delle prestigiose cantine Florio. Una trasposizione di esperienze di vita, di aneddoti, di racconti che spaziano tra il comico e il riflessivo, tra il personale ed aspetti, messi per la prima volta messi su carta. L’incontro con il celebre attore è iniziato alle 17.30, all’interno delle Cantine Florio, dove si è tenuta una conferenza stampa in cui l’attore ha parlato con i giornalisti. Noi eravamo li e abbiamo intervistato Enrico Montesano, ecco cosa ci ha riferito: 
 
– Come è nata l’idea di scrivere un libro che parla della sua vita, delle sue esperienze?
Me l’hanno chiesto, non è nata a me, me l’hanno chiesto. E’ venuto un giorno un mio amico che ha fatto altre collaborazioni con la PIEMME e mi ha detto ‘ti andrebbe di fare un’autobiografia?’ io ho detto ‘no un’autobiografia, io non ho una vita così degna delle cronache del Vasari’, allora poi ho parlato con la curatrice editoriale della PIEMME e mi ha detto che il pubblico è affezionato, vuole sapere, sono curiosi, gli fa piacere. Così mi ha convinto e ho scritto questa cosa che si intitola “Confesso”. 
 
– “Confesso”, cosa ha voluto confessare in questo libro.
Mica tanto, è un’autobiografia liberamente tratta dalla mia vita, Confesso ma non tutto, mi metto a nudo, ma non completamente. Non è un nudo integrale, è anche un’occasione per fare delle digressioni, chi l’ha letto è rimasto sorpreso perché immaginava di leggere la solita autobiografia dell’attore che dice ‘ho fatto quello, ho fatto quello’ invece io, ogni tanto, raccontando un po’ le mie cose, anche qualcosa di inedito e di privato, parto per la tangente come si suol dire e faccio delle digressioni. Confesso quello che amo, confesso quello che non amo, ciò che mi piace e ciò che detesto. Anche dei punti di vista, tocco anche degli argomenti, anche alle volte un po’ scabrosi, interessanti, attuali, insomma è curioso, bisogna leggerlo.
 
– Quindi anche aspetti della sua vita che il pubblico non conosce…
Bhè qualche cosa che si non conosceva, qualche curiosità c'è, deve essere intrigante. Ci sono delle cose sfiziose.

– Il libro può considerarsi un punto di partenza per altri progetti?
Questo è il mio terzo libro. Prima ho scritto ‘Siamo nati per soffrire e ci siamo riusciti’ che è una raccolta di testi e di cose comiche, monologhi; poi ho fatto ‘ un alibi di scorta’ che è proprio un romanzo e poi questo che è un’autobiografia. Spero di fare prossimamente un altro romanzo, un’altra storia. Generalmente sono storie che io penso per fare dei film, siccome chiudere un film a volte è complicato, ci vuole molto tempo, allora faccio prima a scriverlo. 
 
– Un libro, per un autore, rappresenta una fine, ma allo stesso tempo un nuovo inizio…
Un libro è un viaggio, è come una scalata in montagna in solitaria, è come un velista che viaggia in solitaria. È bello, è faticoso ma è affascinante. A me la scrittura piace, mi rilassa.

– Progetti futuri?
Progetti futuri bhò! Ahahahah non se dicono
 
– Qualcosa in lavorazione?
Tante cose c’abbiamo in testa, bisogna vedere quello che si riesce a fare, poi non siamo soli, ci sono anche gli altri, per adesso siamo qua e vediamo di incuriosire il lettore.
 
– Grazie per l’intervista
Grazie a voi
 
Finita la conferenza stampa, la presentazione si è spostata all’interno delle cantine, dove un copioso pubblico si è riunito. Montesano ha parlato del suo libro e della sua genesi, ha letto dei passi del libro, di attualità, di come la società si sia evoluta ed involuta. Ha parlato della tv di oggi, della differenza tra il tipo di comicità di un tempo e della tv di oggi che è fatta di talent e programmi di cucina, raccontando aneddoti personali. Ha parlato del suo incontro con il Papa, che ha colpito molto il pubblico presente. Un incontro in cui la cultura ha predominato, in cui si è parlato tanto di cultura e di attualità e di valori e non sono mancati di certo, gli interventi comici. Il pubblico ha gradito Montesano, tante le domande, dalla sua attività politica ai suoi progetti futuri.