A Maggio è tempo di libri nei musei italiani

 

Maggio, tempo di libri per i musei italiani che con l'hashtag #lartechelegge aderiscono al Maggio dei Libri in un'ottica di promozione non solo dell'arte italiana, ma del piacere della lettura, anche in linea con il rinnovato Patto della Lettura del Ministero con i principali broadcaster italiani e con l'appuntamento con lo storico Salone del Libro di Torinoche si terrà al Lingotto dal 18 al 22 maggio. Per la campagna social ideata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, saranno dunque oltre trenta le locandine digitali che animeranno il profilo @museitaliani: dal celebre ritratto di Alessandro Manzoni di Francesco Hayez conservato alla Pinacoteca di Brera a Milano, al Ritratto di donna di Corcos a Palazzo Pistilli di Campobasso che "dialoga" idealmente con la donna di Sogni della Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea a Roma. E ancora la Lettrice Notturna, immortalata in una posa d'abbandono, conservata nella Casa Museo dell'anglista Mario Praz.

Succede a Torino I numeri offrono la prima panoramica di ciò che avverrà nei 45 mila metri quadri di superficie espositiva dei padiglioni del Lingotto Fiere: circa 11 mila i metri quadri commerciali (il 10% in più dello scorso anno) allo stato attuale occupati da 424 titolari di stand (nel 2016 erano 338), a cui si sommano i 9 stand dei progetti speciali.Complessivamente il trentesimo Salone del Libro propone ad oggi 1.060 case editrici, dando vita a un programma che conta circa 1.200 appuntamenti disseminati nelle 30 sale a disposizione del pubblico, che vanno dai 600 posti della più grande, la Sala Gialla, ai 20 dei laboratori didattici.




Napoli onora il genio di Totò

 

di Gianfranco Nitti


NAPOLI – In occasione del cinquantenario della scomparsa del grande Antonio de Curtis, in arte Totò, avvenuta il 15 aprile 1967, e nell’ambito delle celebrazioni che si terranno in suo ricordo, la città di Napoli ospita la mostra monumentale Totò Genio, voluta dall’Associazione Antonio de Curtis, promossa e co-organizzata dal Comune di Napoli in collaborazione con le maggiori istituzioni culturali del paese, l’Istituto Luce, il Polo Museale della Campania – Palazzo Reale, la RAI, la Siae – Società italiana degli Autori ed Editori, con il contributo di Rai Teche e dell’Archivio Centrale dello Stato.


La mostra ospitata a Napoli  è la prima grande antologica dedicata a Totò e vuole mettere in luce la grandezza di uno dei maggiori interpreti italiani del Novecento: un viaggio indietro nel tempo, attraverso l’arte universale di Totò, figura poliedrica che ha giocato la sua vita gomito a gomito con l’arte dello stupore.
Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfiro – genito Gagliardi De Curtis Di Bisanzio, più brevemente Antonio de Curtis e conosciuto al grande pubblico come Totò, è stato uno dei maggiori artisti italiani, simbolo dello spettacolo comico in Italia, un artista a tutto tondo, attore di teatro e di cinema (sono 97 i film da lui interpretati) ma anche poeta e autore di  canzoni.
Proprio in virtù del forte legame che univa Totò a Napoli, si è scelto di ospitare questa grande mostra nella città da lui tanto amata, come prima tappa di un lungo progetto itinerante nazionale e poi internazionale. Tre i luoghi prescelti per mettere insieme i tanti tasselli di un grande mosaico che rappresenta l’arte di Totò: il Museo Civico di Castel Nuovo (Maschio Angioino), Palazzo Reale e il Convento di San Domenico Maggiore. All’interno di questi prestigiosi spazi si snoda il percorso delle mostre nella mostra, che ripercorrono e raccontano attraverso centinaia di documenti tra fotografie, filmati, costumi di scena, locandine di film, interviste, disegni, riviste e giornali d’epoca, spezzoni cinematografici e televisivi, manoscritti personali, lettere, cimeli e materiale inedito, la vita, l’arte e la grandezza del Principe Antonio de Curtis.


Le mostre nella mostra:

“Genio tra i geni”
Museo Civico di Castel Nuovo (Maschio Angioino)- Cappella Palatina

La mostra ospitata nella Cappella Palatina del Museo Civico di Castel Nuovo ripercorre e racconta il rapporto tra Totò e i grandi della cultura del Novecento.
L’esposizione inizia con i disegni che Federico Fellini dedicò a Totò, che in lui vedeva un artista senza tempo; a seguire i disegni realizzati negli anni ’50 da Ettore Scola per la rivista satirica Marc’Aurelio e gli oltre trenta schizzi di Pasolini per La terra vista dalla luna, episodio del film Le streghe (1967) interpretato da Totò.
Una selezione di interviste a personaggi di spicco della cultura e dello che raccontano il loro legame con Totò e quello che il grande attore ha rappresentato per loro.
Si possono poi ammirare i disegni di fumettisti celebri come Crepax, Pratt, Manara, Onorato e Pazienza, e l’opera di Mimmo Paladino Posti in piedi…a prescindere  ispirata alla figura di Totò. Sono esposti infine documenti e carteggi, come quelli di Pasolini e Zavattini, e fotografie che lo ritraggono insieme ai grandi personaggi del Novecento.

“Totò, che spettacolo!”
La vita, il varietà, la poesia, le canzoni, la biblioteca, le cose di Totò (il famoso baule). L’Istituto Luce  e la Rai per Totò.
Palazzo Reale – Sala Dorica

Nella sala Dorica di Palazzo Reale viene analizzato il rapporto tra Totò e le arti: costumi di scena originali, filmati e installazioni multimediali  sono al centro di questa sezione, in cui Totò sarà nuovamente in scena con la sue voce e le sue inconfondibili “smorfie”. Al centro il baule di scena, che Totò portava sempre con se nei teatri e nei set cinematografici. Il baule, affidato, custodito e successivamente donato da Totò a suo cugino e segretario Eduardo Clemente attualmente è custodito dal figlio Federico, che lo ha messo a disposizione per l’esposizione. Sono esposte anche quattro poesie inedite che mettono in luce il Totò più intimo e lontano dai riflettori e dall’immagine di Principe della risata, quello che rifugiava sentimenti e sensazioni nella poesia o nelle canzoni.

“Dentro Totò”
Convento di San Domenico Maggiore (Grande Refettorio e Piccolo Refettorio)

La mostra ospitata all’interno del Convento di San Domenico Maggiore permette di scoprire nuovi importanti aspetti della figura del grande artista, attraverso diverse sezioni. In questa parte viene raccontato un Totò più “privato”, le due persone racchiuse in Totò, nella vita e sulla scena, diverse e complementari. Attore grandissimo e uomo fragile.
In questa parte della mostra viene raccontato il suo grande amore per Franca Faldini, compagna degli ultimi quindici anni di vita. Il suo legame con Napoli, attraverso un filmato eccezionale che mostra un inedito Totò nella veste di Cicerone che illustra a dei turisti “Napule” a’riggina. E ancora il suo grande amore per gli animali, in particolare per i cani, per i quali Totò provava un affetto sincero e incondizionato. La passione per l’araldica e quella per la cucina, che viene raccontata attraverso le ricette tramandate dalla figlia Liliana.
Totò e la pubblicità racconta un aspetto meno noto della sua carriera; come molti altri personaggi del cinema e della televisione, ha fornito la propria testimonianza diretta sulla qualità dei prodotti italiani. Negli anni è stato testimonial di diversi prodotti, come nel 1957, quando insieme a Franca Faldini è stato protagonista della pubblicità della Lambretta, oppure ancora nel caso della Perugina, che lo scelse come volto per pubblicizzare il famoso Bacio.
Nessuno mi ricorderà è la frase con cui, pochi giorni prima della sua scomparsa, Totò chiuse un’intervista. In questa parte della mostra vengono raccontati i suoi funerali, che furono tre, il primo a Roma, il secondo a Napoli e il terzo nel Rione Sanità a Napoli, in cui era nato. Attraverso fotografie, filmati storici provenienti dall’Archivio Luce e dalla Rai, giornali e ricordi, viene data testimonianza del sentito e meraviglioso addio che Napoli ha rivolto al suo più grande artista.
La mostra si chiude con Totò e il cinema, allestita nel Piccolo Refettorio, dove sono esposti manifesti, locandine e fotobuste dei 97 film che hanno visto protagonista Totò e che lo hanno fatto conoscere al grande pubblico.

Curata da Alessandro Nicosia, che ha coordinato anche la direzione generale del progetto, insieme a Vincenzo Mollica, la mostra è prodotta da C.O.R, Creare Organizzare Realizzare.
Il catalogo ufficiale, realizzato da Skira, è introdotto da una prefazione di Goffredo Fofi.

13 aprile – 9 luglio 2017
Napoli: Palazzo Reale – Museo Civico di Castel Nuovo (Maschio Angioino) – Convento di San Domenico Maggiore
 




Addio a Gianni Boncompagni, innovatore di radio e Tv

ROMA – E’ morto a 84 anni, a Roma, Gianni Boncompagni. Nato ad Arezzo il 13 maggio 1932, è stato tra i grandi innovatori dello spettacolo italiano con Renzo Arbore, autore e conduttore di storici successi radiofonici come Bandiera gialla e Alto gradimento, e poi autore e regista di Pronto Raffaella?, Domenica In, Non è la Rai, Carramba. Lo annunciano all’Ansa le figlie Claudia, Paola e Barbara: “Dopo una lunga vita fortunata, circondato dalla famiglia e dagli amici se n’è andato papà, uomo dai molti talenti e padre indimenticabile”.

Dopo aver rivoluzionato il linguaggio radiofonico negli anni ’60 e ’70 con Bandiera gialla e Alto gradimento, complice l’amico di sempre Arbore, nel 1977 Boncompagni debutta in tv con Discoring. Poi arriva Pronto, Raffaella? (1984), condotto da Raffaella Carrà, di cui è stato pigmalione e fidanzato decennale, di Pronto, chi gioca? (1985), condotto da Enrica Bonaccorti e poi realizza tre edizioni di Domenica in. Nel 1991 il passaggio a Mediaset, con Primadonna condotto da Eva Robin’s e soprattutto Non è la Rai, programma con cui lancia Ambra Angiolini che diventa l’idolo dei teenager.

Tornato alla Rai, nel 1996-97 firma due edizioni di Macao (la prima con Alba Parietti, poi esclusa), la cui seconda edizione chiude per bassi ascolti. Ugualmente sfortunata l’esperienza di Crociera. Nel 2002 il rilancio con il Chiambretti c’è di Piero Chiambretti, tra informazione e varietà, poi tra il 2007 e il 2008 dirige e conduce Bombay su La7. Papà della tv leggera, intelligente e imprevedibile, Boncompagni firma hit musicali come Ragazzo triste’ di Patty Pravo e ‘Il mondo’, successo mondiale lanciato nel 1965 da Jimmy Fontana, nonché tutte le hit di Raffaella Carra’, da ‘Tuca tuca’ a ‘Tanti auguri’ a ‘A far l’amore comincia tu’.

Baudo, ha segnato la storia di radio e tv – “Gianni Boncompagni è stato un pilastro, ha segnato la storia della radio e della tv”, dice affranto Pippo Baudo apprendendo la notizia della scomparsa di “un grande amico. Con ironia e creatività ha rivoluzionato la radio con Renzo Arbore, con Alto gradimento che era una trasmissione modernissima. Penso ai tanti personaggi che ha inventato. Poi, quando si è dato alla tv – ricorda Baudo – ha portato la sua cifra anche sul piccolo schermo. E’ stato un grande scenografo, un eccezionale regista, un abile creatore di effetti. E non dimentichiamo che ha scritto anche tante nelle canzoni”. Boncompagni, sottolinea ancora Baudo, “è stato un talento multiforme, sempre spiritoso, ironico e autoironico. Negli ultimi tempi aveva scoperto il fascino della musica classica, aveva una discografia ricchissima, ascoltava von Karajan seguendolo su uno schermo gigante. La tv di oggi non gli interessava più, non la guardava, non era nelle sue corde”.
Costanzo, uomo di grande intelligenza e ironia – “Nel ricordo di Gianni Boncompagni, penso agli anni trascorsi insieme lavorando in radio, alla sua intelligenza e alla sua ironia”. E’ l’omaggio di Maurizio Costanzo all’autore e conduttore scomparso.




A ‘Transitions of Energy’: in Finlandia opere di artiste italiane



di Gianfranco Nitti

KOTKA – Il Museo Kymenlaakso di Kotka, cittadina costiera in Finlandia, ospita la mostra collettiva dal titolo Transitions of energy, a cui partecipano le artiste Flavia Bigi, casaluce/geiger & synusi@cyborg, Juliana Herrero, Sissa Micheli,Francesca Romana Pinzari. Cinque artiste internazionali, che vivono in Austria, Francia, Italia e Slovacchia e viaggiano tra queste nazioni, indagano diverse forme di energia e le sue transizioni. Curatrice della mostra è la critica d’arte italiana Lorella Scacco.


L’esposizione Transizioni di energia investiga come l’energia dell’individuo e dell’ambiente interagisca con il flusso della vita in campi diversi. La società moderna è quasi del tutto dipendente dall'energia sfruttata per lo più a livello industriale (in particolare nella sua forma meccanica, elettrica, chimica e termica) in tutti i suoi processi produttivi e organizzativi. Altre forme di energie, che i dizionari e le enciclopedie non citano, sono quelle spirituali, passionali, sociali, che “fanno muovere” anch’esse l’umanità da tempi remoti. A tali forme di energie l’arte dedica le sue riflessioni, così come lo fanno anche le cinque artiste di questa mostra. Transitions of Energy, patrocinata dall’Istituto Italiano di Cultura a Helsinki e dall’Ambasciata d’Austria in Finlandia, è allestita al Museo Kymenlaakso di Kotka fino al 25 giugno 2017 e continuerà il suo tour espositivo in Finlandia. La mostra, che è iniziata alla Kunsthalle di Bratislava nel 2015, ha poi continuato presso il Kajaani Art Museum dal 16 giugno all’11 settembre 2016 e continuerà in ottobre 2017 al K. H. Renlund Museum di Kokkola.

Info:
Titolo mostra: TRANSITIONS OF ENERGY
Artiste: Flavia Bigi, casaluce/geiger & synusi@cyborg, Juliana Herrero, Sissa Micheli, Francesca
Romana Pinzari
Curatrice: Lorella Scacco
Periodo: 07. 4. – 25. 06. 2017
Luogo: Museo Kymenlaakso di Kotka, Finlandia
Orari di apertura:
Lunedì: chiuso
Martedi, Giovedi, Venerdì, Sabato e Domenica: 10.00 – 17.00
Mercoledì –10.00 – 20.00
Biglietti: 10/6/0 €
Kymenlaakso Museum, Maritime Centre Vellamo
Tornatorintie 99, 48100 Kotka, Finland
www.merikeskusvellamo.fi
 




Vivarium Novum, a Frascati un’eccellenza della cultura umanistica

Una vera e propria eccellenza immersa nel parco dei Castelli Romani quella di villa Falconieri a Frascati alle porte della Capitale dove per almeno un anno gli studenti si immergono completamente nella cultura umanistica tra sale affrescate e oltre i centomila volumi della biblioteca. C’è una sala nella villa, chiamata “della primavera” dove dalla finestra, come fosse incorniciata in un quadro, si vede la cupola di San Pietro: lì dentro si respira l’humanitas e sempre lì si riunivano gli studiosi dell’accademia della Crusca. Questa in estrema sintesi la realtà di un vero e proprio polo della cultura umanistica che permette a chi cresce in mezzo alla strada e non ha possibilità di studiare ed erudirsi di diventare professore universitario di atenei famosissimi nel mondo. E Luigi Miraglia, latinista e filologo classico italiano, fondatore e direttore dell’Accademia Vivarium Novum ha investito tutti i suoi averi in questo progetto. In accademia si respira un clima surreale: si vedono ragazzi di ogni razza che danno vita a canti in latino, mangiano tutti insieme, studiano fino alle 21 della sera, suonano, si fondono in un unico linguaggio, la lingua della pace. C’è il francese, l’americano, il cinese, il messicano che salutano in latino che convivono in una realtà che spesso li andrà a cambiare radicalmente. Non è fantascienza vedere passeggiare il più grande oratore greco del mondo nei giardini di villa Falconieri. Miraglia ha deciso di restare a Frascati e insegnare Greco ai ragazzi. Le sue lezioni riescono ad essere comprensibili anche a chi è digiuno della materia.

La Vivarium Novum è un’accademia che rappresenta un’eccellenza italiana riconosciuta universalmente da tutte le più importanti università della terra: Cina, Singapore, Australia, Arabia, America, Inghilterra, Germania, Francia, Belgio, Polonia, Albania, Russia. Non c’è Paese che non li conosca ma in Italia questa perla non gode di sovvenzioni statali sebbene, grazie alla lungimiranza del ministro Franceschini, sia riuscita ad ottenere come sede lo storico palazzo della metà del ‘500 restaurato dal Borromini, confiscato dallo Stato alla fine della prima guerra mondiale ed entrato nelle case degli italiani attraverso il piccolo schermo grazie alle riprese della fiction Elisa di Rivombrosa. Miraglia con l’Accademia offre le borse di studio a questi ragazzi e si sostiene economicamente soltanto con dei corsi intensivi di latino che si tengono in estate e alla casa editrice nata per promuovere la diffusione di nuove metodologie per l’insegnamento delle lingue classiche.

Il metodo che si acquisisce alla Vivarum Novum è universalmente riconosciuto come il migliore al mondo: “E’ quello diretto o induttivo – spiega Miraglia – che in larghissima misura era utilizzato nelle scuole umanistiche e postumanistiche, fino almeno alla fine del Settecento in tutta Europa. Si parte con testi illustrati, si leggono, si fa la parafrasi, si commentano, si respirano fino a divenire semplice e intuitivo tradurli. Non c’è lo spauracchio di dover necessariamente tradurre qualcosa di difficile e alieno: prima c’è l’approccio con la lingua e poi viene naturale parlarla attraverso la pratica costante.

Centinaia di lettere inviate dalle più grandi Università del mondo riconoscono il ruolo fondamentale dell’Accademia. Il ministero dei Beni Culturali dice che l’Accademia diretta da Miraglia “svolge un ruolo encomiabile all’interno del mondo culturale internazionale”. Il più grande epigrafista del mondo scrive che “il Vivarium non è una semplice palestra per un passatempo di nicchia, ma un istituto culturale da inserire nel patrimonio immateriale non solo dell’Italia: grazie al latino, infatti, abbiamo perpetuato quella tradizione di valori umani, letterari ed artistici che hanno reso grande l’Europa”. E si potrebbe procedere all’infinito.

L’Accademia diede a me e alla mia vita un impulso sí grande da potersi descrivere a mala pena. Passato l’anno presso l’Accademia, non solo ero in grado di leggere e scrivere in latino e in greco, ma – cosa molto piú importante – ardevo di passione per le lettere classiche. Leggevo opere storiche, e filosofiche, e retoriche, non per trovare un angolino ricoperto di somma oscurità, grazie al quale mi sarei presentato agli altri come uno specialista – che è, mi sembra, l’usanza comune dappertutto fra i dotti – ma per diventare un uomo migliore.
(Patrick Owens, Americanus, professore di lingua latina all’Università del Wyoming)

Stimo moltissimo questa Scuola egregia, grazie alla quale si mostrano le radici della nostra Europa e se ne dischiudono le fonti, perché tutto il genere umano possa da esse attingere una vera cultura e una vera humanitas. Tutto ciò che si compie in quest’Accademia contribuisce immensamente all’educazione dei giovani; e alla loro formazione non solo linguistica, ma anche – cosa ch’è di gran lunga più importante – umana e culturale. Avevo già quasi perso ogni speranza per l’Europa e per l’humanitas; ma da quando ho conosciuto il Vivarium novum, ho concepito una nuova, grandissima fiducia. Voi avete infatti istituito una cosa seria e veramente buona, che m’auguro divenga non solo il principio d’una nuova era per la rinascita delle lettere, ma anche l’origine d’una nuova e più felice cultura umana.
(Michael von Albrecht, Università di Heidelberg)

Tutto ha inizio negli anni ’80 nel golfo di Napoli, sul verde e disabitato isolotto di Vivara, oggi Riserva Naturale dello Stato. Lì un anziano studioso di scienze naturali, profondo conoscitore delle discipline umanistiche inizia a promuovere un nuovo approccio al Latino. I giovani che vivevano su Vivara cominciarono così ad avvicinarsi al latino, al greco. Poi nacque l’idea d’un grande Centro internazionale di studi umanistici da collocarsi in quell’Italia che da Pitagora e Parmenide al Vico e al Gravina era stata sempre la scuola della paidèia e dell’humanitas. All’appello risposero più di cinquanta atenei da ogni parte del globo; e dopo due anni di preparativi, nacque nel 2000 la fondazione Mnemosyne, per la creazione d’un Centro internazionale di studi classici e d’una Scuola d’alta formazione umanistica.

Il Centro veniva avviato nella rustica sede dell’Accademia Vivarium novum sita in Montella (AV), nelle verdi valli dell’Irpinia: lì cominciarono a confluire giovani da tutte le parti del mondo, inviati dalle rispettive università per uno o più anni di alta formazione. Gli studenti passati per il Vivarium novum provenivano da Albania, Belgio, Brasile, Bulgaria, Canada, Cina, Corea, Croazia, Estonia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Messico, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Russia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Ungheria; nel frattempo, mentre s’avviavano corsi ordinari e straordinari e cominciava la vita della scuola, fervevano i rapporti di collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici; nasceva una casa editrice impegnata nella diffusione di nuove metodologie per l’insegnamento delle lingue classiche; grandi studiosi di ogni nazione venivano a passare periodi di studio e d’insegnamento presso la sede dell’Accademia.

 




Prova bikini e legge di Rigenerazione Urbana: questo e altro alla puntata di oggi di Officina Stampa


Redazione

 

Officina Stampa, la trasmissione giornalistica in diretta web condotta da Chiara Rai arriva oggi alla decima puntata, che andrà in onda alle 18.00 in contemporanea su diverse piattaforme web.


A partire dalle 18.00 sarà infatti possibile seguire il web talk giornalistico direttamente su questa pagina oppure  collegandosi al sito www.officinastampa.tv, sulla pagina Youtube www.youtube.com/officinastampa oppure direttamente su Facebook all'indirizzo https://www.facebook.com/OfficinaStampatv/.o ancora assistendo al talk presentandosi entro le 17.45 a Grottaferrata al Black Jack di Lino Ventriglia (V.le Vittorio Veneto, 2 (fronte Nodo Squarciarelli)


Nella puntata di oggi verrà affrontato il tema di come arrivare in perfetta forma alla prova bikini. A parlarne insieme alla conduttrice la Biologa Nutrizionista Elisa De Filippi.


Seguirà poi un interessante ed attualissimo approfondimento sulla legge di Rigenerazione Urbana, che si discute oggi al Consiglio regionale del Lazio. A parlarne con Chiara Rai e il giornalista Emilio Ammaturo, l'ingegnere Franco Medici, professore di Scienza e Tecnologia dei Materiali all’università la Sapienza e l’Ingegnere Gianluigi Peduto Vice Presidente della Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini, Sviluppo Economico, Energia e Sostenibilità, ICT.


Previsto anche l'appuntamento con lo sport ed in particolar modo col campionato di calcio. A parlarne in collegamento da Napoli il giornalista Marco Martone, direttore del quotidiano di informazione Scrivonapoli.it che condurrà la rubrica sportiva "In campo con Scrivonapoli…"


Seguirà il momento della rassegna stampa. In studio insieme a Chiara Rai i giornalisti Marco Montini (“Il giornale della Provincia”, “Le Città” e “La Torre”) e Vincenzo Bisbiglia (Il Fatto Quotidiano).


Consueto appuntamento con Simone Carabella per parlare del sociale e dei problemi dei cittadini. Non mancherà Domenico D'Agostino (Mimmo) con le sue magnifiche interpretazioni musicali.
 




Caso Perego, la RAI chiude il programma: bufera dopo grafica sulle donne dell'Est

La Rai ha deciso la chiusura di Parliamone sabato: lo annuncia una nota ufficiale di Viale Mazzini, dopo il vespaio di polemiche sollevato dalla puntata del programma pomeridiano di Rai1 in cui si è discusso dei motivi per i quali scegliere una fidanzata dell'Est. "Gli errori si fanno, e le scuse sono doverose, ma non bastano", dichiara il Direttore Generale della Rai Antonio Campo Dall'Orto, parlando di "contenuti che contraddicono la mission di servizio pubblico". "Occorre agire ed evolversi", spiega Campo Dall'Orto. "La decisione di chiudere Parliamone sabato non è infatti solo la semplice e necessaria reazione ai contenuti andati in onda lo scorso sabato, contenuti che contraddicono in maniera indiscutibile sia la mission del servizio pubblico che la linea editoriale che abbiamo indicato sin dall'inizio del mandato. E' anche – prosegue il dg – una decisione che accelera la revisione del daytime di Rai1 sulla quale peraltro stavamo già lavorando da tempo. Questo al fine di rendere i contenuti Rai sempre più coerenti ai valori che ne ispirano la missione". Il direttore di Rai1, Andrea Fabiano, aggiunge: "Rinnovo le mie scuse più sincere per quanto accaduto e ribadisco l'impegno per un'offerta sempre ispirata ai valori del servizio pubblico".

E' bufera sui social per la rubrica Parliamone sabato, condotto da Paola Perego su Rai1, che si è occupata dei 'Motivi per scegliere una fidanzata dell'est', con tanto di lista. "Non ho visto la puntata, lo sto scoprendo dai siti. Quello che vedo è una rappresentazione surreale dell'Italia del 2017: se poi questo tipo di rappresentazione viene fatta sul servizio pubblico è un errore folle, inaccettabile", commenta la presidente Rai Monica Maggioni, interpellata dall'ANSA. "Personalmente mi sento coinvolta in quanto donna, mi scuso".

Nella puntata di due giorni fa, la rubrica della 'Vita in diretta' ha sviluppato il dibattito sulle donne dell'est con ospiti in studio, proponendo una grafica in sei punti che, secondo gli autori, spiegherebbero perché gli uomini italiani dovrebbero preferire le donne dell'est. La questione ha infiammato la rete, che oscilla tra incredulità e insulti.

"Ogni giorno – sottolinea Maggioni – ci interroghiamo su quale immagine di donna veicoliamo, su come progredire, uscire dagli stereotipi. Poi accade un episodio come questo: il problema non è una battuta inconsapevole, ma la costruzione di una pagina su un tema del genere: è un'idea di donna che non può coesistere con il servizio pubblico". "Per prima cosa – dice ancora la presidente – mi scuso. Poi come azienda cercheremo di capire come è nata una pagina di questo tipo". Anche il direttore di Rai1, Andrea Fabiano, si scusa per quanto avvenuto: "Gli errori vanno riconosciuti sempre, senza se e senza ma. Chiedo scusa a tutti per quanto visto e sentito a #Parliamonesabato", ha scritto su Twitter.

"E' inaccettabile che in un programma televisivo le donne siano rappresentate come animali domestici di cui apprezzare mansuetudine, accondiscendenza, sottomissione. Questa vergognosa lista – trasmessa durante la trasmissione 'Parliamone sabato', in onda su Rai Uno – è offensiva sicuramente nei confronti delle donne". Lo afferma la presidente della Camera, Laura Boldrini, commentando su facebook il servizio sulle donne dell'est andato in onda sabato su Rai1, nel corso della trasmissione 'Parliamone sabato'. 




Roma, Tommy Miglietta infiamma la pizzica nella capitale

 

di Silvio Rossi

 

Una serata all’insegna del sound del Salento, si è svolta ieri sera, presso il Sapori e Parole wine Restaurant , nei pressi di Piazza dei Re di Roma, l'aperipizzica piu' travolgente della capitale.

Davanti a un locale stracolmo, si sono esibiti il gruppo dei Kunteo, che vede come protagonista il piccolo Tommy Miglietta, che a nove anni ha già un repertorio di tutto rispetto. Tamburellista e percussionista di Lizzanello, ha dimostrato nella serata romana il suo grande talento, che lo ha portato a rappresentare il Salento e la musica popolare della Puglia in occasione della settimana della cultura italiana a Mosca.
Dopo essersi esibito al fianco di artisti di grande livello, avendo aperto un concerto di Eugenio Bennato a Torrepaduli (Le) e dei Modena City Ramblers a Montesano Salentino ( Le ), è stato ospite a “I fatti vostri”, su Rai Due da Magalli e ha partecipato lo scorso dicembre al programma di Gerry Scotti su Canale 5 “Little Big Show”. Tommy ha iniziato a suonare il tamburello all’età di 4 anni, ed è stato notato la prima volta dall'artista Stella Grande, che gli da la possibilità di esibirsi per la prima volta su un palco, diventando da lì a poco membro della sua band.
Ad accompagnare la piccola stella il gruppo è formato da Tommy Miglietta alle percussioni, Gianvito Carlino violino e voce, Paolo Miglietta a fisarmonica e voce, Samuele Miglietta chitarra, Davide Qba Apollonio basso elettrico, Matteo Cacciatore mandolino.
Nel corso della serata Tommy Miglietta è stato premiato con il Premio Dolmen Salento, edizione speciale 2017, «per il contributo reso allo sviluppo della musica tradizionale italiana» dal Presidente dell'Associazione culturale Salento Nostro, Antonio Russo, che da anni si impegna in prima fila a rappresentare il brand Salento nella capitale con la vasta comunità di pugliesi e appassionati del territorio in termini di promozione, cultura, comunicazione, marketing turistico ed enogastronomico.
 




Officina Stampa, il web talk del giovedì: tutto pronto per la puntata di oggi

Redazione

 

Patrizia Mirigliani, la Patron di Miss Italia, ospite della puntata di oggi del web talk condotto da Chiara Rai 'Officina Stampa' che sarà trasmesso in diretta a partire dalle ore 18 sul sito http://www.officinastampa.tv e anche sui social Youtube www.youtube.com/officinastampa e Facebook sulla pagina officina stampa.

A Mirigliani si deve il grande merito di aver introdotto nel Concorso Miss Italia innovazioni importanti, tese alla valorizzazione della donna. La sua può definirsi una conduzione rigorosa della celebre manifestazione portata avanti per oltre mezzo secolo da Enzo Mirigliani, che mette al primo posto la correttezza, il rispetto delle regole, l’etica e soprattutto la tutela della donna e della sua dignità. Si parlerà della carriera di Patrizia Mirigliani, del suo essere d’esempio per tante ragazze che partecipano al concorso: come bisogna comportarsi? Qual è l’attitudine giusta? Che cos’è Miss Italia?

 

Con la puntata di oggi scende in campo a Officina Stampa anche lo sport: Suggellata una importante collaborazione con ScrivoNapoli.it che si inserisce all’interno della trasmissione in uno spazio dedicato ai temi calcistici e non solo. La conduzione di "In campo con Scrivonapoli…" sarà a cura del giornalista professionista Marco Martone, direttore del quotidiano di informazione Scrivonapoli.it 


Nel salotto televisivo verrà poi affrontato il tema scottante della violenza sui minori e del cyberbullismo. Un minore su tre è vittima di violenze che si consumano in rete. È in continua crescita il numero di denunce presentate alla Polizia Postale per atti di cyberbullismo. Sono dati allarmanti che impongono una riflessione. Così come impone un approfondimento l’ormai diffusa pratica di assoluzione nei Tribunali in favore di presunti abusanti perché è difficile condannare e riconoscere una violenza sessuale, soprattutto se ad esserne accusato è un genitore o un parente stretto di un minore, quando l’unico testimone dell’abuso è solo il bambino che spesso si trova nel centro di un rapporto conflittuale tra due genitori separati.


Ospiti di Chiara Rai nello spazio dedicato alla violenza sui minori e Cyberbullismo sono:
La dottoressa Patrizia Torretta, direttore tecnico capo psicologo della Polizia di Stato dell’Uaci (Unità di analisi dei crimini informatici) e del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia online servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni
L’avvocato Gianluca Baldasseroni, componente del direttivo dell’Associazione nazionale Rompere il silenzio
La dottoressa Catia Annarilli, psicologa e psicoterapeuta del Centro Psicologia Castelli Romani
La giornalista de L'Osservatore d'Italia Simonetta D'Onofrio


Non mancherà il consueto "Angolo di Simone" condotto da Simone Carabella dove vengono affrontate tematiche legate al sociale  e ai problemi dei cittadini. Come non mancheranno i momenti musicali di Domenico D'Agostino (Mimmo).
 

GIOVEDI' 16 MARZO 2017 ALLE 18.00 INIZIA LA DIRETTA




Il Cantagiro sbarca in Canada: la storica kermesse musicale italiana si gemella con Montreal

 

di Ivan Galea

 

Il Cantagiro, storica kermesse musicale italiana, ospite d’eccezione della trasmissione OFFICINA STAMPA condotta da Chiara Rai ha ospitato il patron della manifestazione Enzo De Carlo, il direttore generale Elvio Echeoni, la conduttrice e giornalista di musica e spettacolo Giulia Carla De Carlo e Flavio Capasso il vincitore dell’ultima edizione del Cantagiro 2016.


Il direttore Elvio Echeoni ha dato in anteprima una importante notizia che rappresenta l’ingresso a gamba tesa del Cantagiro nel panorama della musica internazionale tant’è che quest’anno verrà suggellato un gemellaggio con Montreal in Canada: Enzo De Carlo con il Cantagiro sarà ospitato in Canada dal 14 al 18 aprile e il vincitore del festival a Montreal gareggerà nelle finali internazionali del Cantagiro di quest’anni che come sempre si terrà a Fiuggi e che vedrà in giuria esperti musicali d'eccellenza quali il Maestro Mario Torosantucci.


Del resto lo scorso anno c’è stato un banco di prova che lasciava pensare che presto si sarebbe suggellata questa unione: il 7 ottobre scorso, sul palco di Fiuggi, dove si è tenuta la chiusura del Cantagiro, è approdata anche Nadia Dolce, proveniente da Montreal, che ha partecipato e vinto la finale internazionale di questo concorso canoro.


Da Montreal l’attenzione si è sportata anche ad un altro grande gemellaggio che qualche anno fa fu fatto tra il Cantagiro e Sanremo: “Mi piace ricordarlo – ha detto il patron De Carlo – proprio sotto la mia edizione è stato l’anno del gemellaggio con Sanremo: fu una gran bella esperienza ricordo, ci fu un percorso di macchine d’epoca e molta sinergia. Ma poi questa collaborazione fu interrotta non per volontà del Comune di Sanremo ma piuttosto per una presa di posizione attribuibile alla vecchia amministrazione a Fiuggi. Attualmente l’amministrazione a Fiuggi è nuova e ci auguriamo che si possa riprendere questo discorso interrotto”.
Nel corso delle interviste è stato ripercorsa la memorabile storia della kermesse musicale che ha visto esibirsi , crescere e poi affermarsi artisti divenuti poi delle leggende nella musica italiana e internazionale, parliamo di personaggi come Lucio Battisti, Claudio Villa, Adriano Celentano, Massimo Ranieri, Gianni Morandi , Rino Gaetano.


Ma che cos’era il Cantagiro? Un giro d’Italia canoro estivo in grado di coinvolgere le maggiori piazze italiane con lo scopo di scovare nuovi talenti e far esibire i Big della musica nostrana: così concepì il Cantagiro Ezio Radaelli nel 1962 e oggi questa storica festa della musica è tornata ad imporsi sul panorama della musica italiana grazie a nuovi talenti prodotti in quest’ultimi anni come Chiara Pilosu ma anche tanti altri artisti emergenti che hanno poi calcato i palcoscenici di programmi televisivi e talent famosi al livello di Amici e X Factor. Al patron De Carlo è riconosciuta universalmente la capacità e abilità di aver dato nuova vita al Cantangiro lasciato nel cassetto e rispolverato nel 2005, quando è partita una nuova edizione della festa della musica italiana che è tornata nelle piazze portando visibilità per gli artisti emergenti e riscuotendo un consenso sempre più grande.

 




Il Cantagiro sbarca in Canada: la storica kermesse musicale italiana si gemella con Montral

 

di Ivan Galea

 

Il Cantagiro, storica kermesse musicale italiana, ospite d’eccezione nella trasmissione OFFICINA STAMPA condotta da Chiara Rai ha ospitato il patron della manifestazione Enzo De Carlo, il direttore generale Elvio Echeoni, la conduttrice e giornalista di musica e spettacolo Giulia Carla De Carlo e il Flavio Capasso il vincitore dell’ultima edizione del Cantagiro 2016.


Il direttore Elvio Echeoni ha dato in anteprima una importante notizia che è l’ingresso a gambe tese del Cantagiro nel panorama della musica internazionale tant’è che quest’anno verrà suggellato un gemellaggio con Montreal in Canada: Enzo De Carlo con il Cantagiro sarà ospitato in Canada dal 14 al 18 aprile e il vincitore del festival a Montreal gareggerà nelle finali internazionali del Cantagiro di quest’anni che come sempre si terrà a Fiuggi e che vedrà in giuria esperti musicali d'eccellenza quali il Maestro Mario Toro Santucci.


Del resto lo scorso anno c’è stato un banco di prova che lasciava pensare che presto si sarebbe suggellata questa unione: il 7 ottobre scorso, sul palco di Fiuggi, dove si è tenuta la chiusura del Cantagiro, è approdata anche Nadia Dolce, proveniente da Montreal, che ha partecipato e vinto la finale internazionale di questo concorso canoro.


Da Montreal l’attenzione si è sportata anche ad un altro grande gemellaggio che qualche anno fa fu fatto tra il Cantagiro e Sanremo: “Mi piace ricordarlo – ha detto il patron De Carlo – proprio sotto la mia edizione è stato l’anno del gemellaggio con Sanremo: fu una gran bella esperienza ricordo, ci fu un percorso di macchine d’epoca e molta sinergia. Ma poi questa collaborazione fu interrotta non per volontà del Comune di Sanremo ma piuttosto per una presa di posizione attribuibile alla vecchia amministrazione a Fiuggi. Attualmente l’amministrazione a Fiuggi è nuova e ci auguriamo che si possa riprendere questo discorso interrotto”.
Nel corso delle interviste è stato ripercorsa la memorabile storia della kermesse musicale che ha visto esibirsi , crescere e poi affermarsi artisti divenuti poi delle leggende nella musica italiana e internazionale, parliamo di personaggi come Lucio Battisti, Claudio Villa, Adriano Celentano, Massimo Ranieri, Gianni Morandi , Rino Gaetano.


Ma che cos’era il Cantagiro? Un giro d’Italia canoro estivo in grado di coinvolgere le maggiori piazze italiane con lo scopo di scovare nuovi talenti e far esibire i Big della musica nostrana: così concepì il Cantagiro Ezio Radaelli nel 1962 e oggi questa storica festa della musica è tornata ad imporsi sul panorama della musica italiana grazie a nuovi talenti prodotti in quest’ultimi anni come Chiara Pilosu ma anche tanti altri artisti emergenti che hanno poi calcato i palcoscenici di programmi televisivi e talent famosi al livello di Amici e X Factor. Al patron De Carlo è riconosciuta universalmente la capacità e abilità di aver dato nuova vita al Cantangiro lasciato nel cassetto e rispolverato nel 2005, quando è partita una nuova edizione della festa della musica italiana che è tornata nelle piazze portando visibilità per gli artisti emergenti e riscuotendo un consenso sempre più grande.