Castel Gandolfo, festa di San Sebastiano Martire: incantevole il concerto della Fanfara Città di Castel Gandolfo

CASTEL GANDOLFO (RM) – Ricco e di spessore il calendario degli eventi organizzati in occasione della festa del santo patrono San Sebastiano Martire che, come consuetudine si tiene la prima domenica del mese di settembre a Castel Gandolfo. La celebrazione religiosa è affiancata da un programma di eventi culturali.

Uno concerto da sogno quello di questa domenica mattina in piazza della Libertà dove si è esibita la Fanfara Città di Castel Gandolfo. Un ensenble composto da ottoni, percussioni e sassofoni tipico dei Paesi Bassi e del Belgio. Solo l’Olanda, infatti, ha più di duemila formazioni di questo genere.

La “Fanfara Città di Castel Gandolfo” è composta da giovani musicisti provenienti da diverse realtà bandistiche dei Castelli Romani, che hanno condiviso con entusiasmo questo progetto. L’obiettivo di questa formazione è far conoscere questo tipo di organico e il suo repertorio, unico in Italia. Creando una scuola di musica potremo garantirle un futuro e allo stesso tempo far divertire, appassionare giovani e non a un diverso approccio con la musica

La manifestazione, inserita nel programma estivo culturale della Regione Lazio “L’estate della Regione Lazio” è iniziata il giorno 31 agosto con la proiezione del film “Beata ignoranza” e si conclude domenica sera (3 settembre) con il grande spettacolo offerto dai dj di RDS Barry Colucci e Claudio Cannizzaro.

Brevi cenni storici:

Il termine fanfara, fino al XIX secolo, ha sempre indicato un tipo di composizione molto solenne, che affidava agli ottoni l’annuncio di grandi eventi che potevano essere di natura sacra, come una messa o l’annuncio del papa, o istituzionale.

Pian piano il termine fanfara migra di significato: non indica più un genere musicale ma un organico ben preciso composto inizialmente da una prevalenza di ottoni e percussioni.

Dalle sue origini fino ad oggi, la fanfara ha evoluto il suo repertorio grazie a numerosi compositori provenienti soprattutto da questi paesi, dando vita ad una vasta produzione di musica originale. Questo repertorio trova uno dei massimi momenti di sviluppo nel concorso mondiale di Kerkrade (Olanda) per bellezza e complessità tecnica.

 




Nino Celeste si racconta all’Osservatore d’Italia: la sua esperienza da direttore della fotografia tra successi, passioni e aneddotti

Nino Celeste è un noto Direttore della fotografia che ha firmato fiction e film per la televisione e per il cinema italiano ed estero. Ha “illuminato” i volti più belli come Alain Delon, Ottavia Piccolo e tanti altri attori, ha lavorato con Pier Paolo Pasolini, Samy Pavel, la grande regista Liliana Cavani, Florestano Mancini e Damiani Damiani per molti film come “Il treno di Lenin” e la famosissima serie “La piovra” e tantissime fiction che hanno segnato la nostra storia. All’estero ha firmato film con Bensik Bisha, Nilo Ajazi, Saimir Kumbaro e Arsa Gashi. Fra le serie più famose italiane “La squadra” girata al CPT Rai di Napoli.

Vive con la sua famiglia in campagna e con i suoi inseparabili amici a quattro zampe, infatti scherzosamente dice: “amo molto la campagna, dopo ogni lavoro torno dai miei amici animali (cani e
gatti) e rilassarmi, mi assale sempre un dubbio, mi domando se sono un direttore della fotografia che ama la campagna, oppure un contadino a cui piace fare il direttore della fotografia?”

Di carattere serio e riservato sempre al passo con i tempi e con le ultime innovazioni tecnologiche che riguardano il suo lavoro, infatti dichiara che: “non ho nostalgia del cinema pellicolare, bisogna adattarsi al progresso digitale, La luce serve sempre e bisogna metterla per creare atmosfere”, ma da bravissimo professionista è capace di adattarsi anche senza tecnologia.

Nino è presente sui social, infatti ha come immagine di profilo una scena di un film che ha girato in Albania del giovane regista Boroci Viron dal titolo “La prima volta”, spiega che l’ambiente è illuminato a candela e luce naturale proveniente dalla finestra perché non c’era energia elettrica nella location, a parere mio sembra un’opera del pittore Caravaggio che non a caso fu un precursore del cinema.

Entrò per puro caso nel mondo del cinema, quando era ragazzo in quel periodo frequentava una palestra e andavano di moda i film mitologici, veniva spesso un capogruppo che sceglieva persone con fisici statuari, gli chiese di fare la comparsa e mentre faceva il figurante durante la lavorazione sul set di un film fece amicizia con un direttore della fotografia e restò affascinato dal mestiere.

Con molta umiltà chiese al direttore di poter lavorare come assistente operatore, dopo tre mesi lo chiamò per un documentario in Africa, da allora è cominciata la sua avventura nel mondo del cinema, diventando direttore della fotografia, riconosce che la sua carriera è anche dovuta a due grandi maestri Giulio Albonico e Pino Pinori. Il suo primo lavoro che ha firmato come direttore della fotografia è stato con Giuliano Carnimeo, adesso sta partendo per un nuovo film in Albania.

1) Quali sono stati i film che l’hanno “fortificata dentro” a livello professionale?
Ogni film che ho illuminato ha fortificato il mio modo di propormi sia nei film con grandi registi che
piccoli film esordienti!

2) Cosa ha provato al primo lavoro importante?
Il mio primo lavoro da direttore della fotografia importante è stata “La piovra” per la regia di Damiano Damiani, non ho dormito per tre giorni fin quando non ho visto il materiale girato in sala da proiezione nel laboratorio di sviluppo e stampa.

3) È cambiato molto il ruolo del direttore della fotografia nel tempo?
Il ruolo del direttore della fotografia è cambiato molto con la pellicola non potevi sbagliare, oggi con il
digitale è tutto più facile, molti nuovi direttori della fotografia pensano che in post produzione si
correggono gli sbagli fatti in ripresa.

4) Un consiglio ai giovani che vogliono fare questo mestiere?
Per i giovani che vogliono intraprendere questo lavoro dico: “molta umiltà e poca presunzione se volete proseguire”.

5) Può raccontarci un aneddoto durante la sua carriera?
Stavo illuminando un attore nel film “Il treno di Lenin” regia di Damiano Damiani e vedevo che questo attore non prendeva le posizioni di luce che avevo impostato per quella scena, vedevo il suo sguardo che mi oltrepassava guardando dall’altra parte, mi giro e vedo il protagonista del film Ben Kinsely che faceva dei segni, istintivamente ho inviato Ben a uscire fuori dal set. La sera Ben Kinsley a cena si è avvicinato al mio tavolo e mi ha chiesto scusa.




Nino Celeste: una vita come direttore della fotografia




Milano, ‘Domenica al Museo’: torna l’iniziativa del Comune e del Mibact

MILANO – Il 3 settembre torna ‘Domenica al Museo’, l’iniziativa del Comune di Milano e del Mibact che prevede l’apertura gratuita di tutti i musei ogni prima domenica del mese.

Lo ricorda in una nota Palazzo Marino. Sarà quindi possibile visitare gratuitamente, oltre alla Pinacoteca di Brera, i Musei del Castello Sforzesco, il Museo del Risorgimento, la GAM|Galleria d’Arte Moderna, il Museo Archeologico, il Museo di Storia Naturale, l’Acquario, il Museo della Pietà Rondanini, la Casa Museo Boschi Di Stefano e lo Studio Museo Francesco Messina. L’ingresso al Museo del Novecento è ridotto (5 euro) e il biglietto consente di visitare, oltre alla collezione, anche la mostra “New York New York. Arte Italiana: la riscoperta dell’America”.

Le sedi espositive rispetteranno i consueti orari di apertura. Per i ragazzi dai 4 ai 13 anni, inoltre, il Castello Sforzesco propone i percorsi didattici e i laboratori creativi di Bimbi al Castello. Prenotazioni obbligatorie.




Palermo: allo Spasimo l’omaggio a Pina Bausch

PALERMO – Il 2 settembre alle ore 21:15, al complesso monumentale dello Spasimo omaggio a Pina Bausch ed un corto su Alfio Antico con Up-welling La risalita delle acque profonde.

I film verranno proiettati ogni sera fino al 6 settembre, con ingresso gratuito. A partire dalle ore 19:00 sarà possibile prendere posto in sala fino ad esaurimento posti. Le proiezioni avranno inizio alle ore 21:15.

PROGRAMMA sabato 2 settembre

Omaggio a Pina Bausch e corto  su Alfio Antico per il cinema d’animazione di Michele Bernardi e la Messina di Accorinti con Up-welling La risalita delle acque profonde. “Uno sguardo appassionato e partecipe al laboratorio di idee/azioni che caratterizza Messina” Sarà presente il regista Pietro Pasquetti.

 Ore 21.15

FOR PINA

di Michele Bernardi – Italia 2015 / 5’ / animazione

For Pina è un tributo ad un’artista incredibilmente dolce. Un’opera intimamente legata alla musica profonda e sensuale di Luca D’Alberto.

A seguire

VENDITORI AMBULANTI

di Michele Bernardi – Italia 2015 / 5’ / animazione

Il musicista siciliano Alfio Antico vive profondamente il legame con la sua terra, le tradizioni e i riti dolorosi e crudeli. Le immagini della terra, del vento e i sogni si fondono con una musica ripetitiva e tantrica che riecheggia la voce dei venditori ambulanti siculi.

Michele Bernardi, originario di Finale Emilia, negli anni ’80 collabora alla realizzazione di serie televisive animate, tra i quali La pimpa di Altan e La Linea di Osvaldo Cavandoli; prosegue con la realizzazione di sigle televisive di animazione per aziende quali Barilla, Ikea e Pomellato; negli anni ’90 inizia a confrontarsi con i cambiamenti tecnologici e a sperimentare nuove modalità di rappresentazione, realizzando videoclip per artisti contemporanei come Le Luci dellaCentrale ElettricaColapescePunkreas24 GranaProzacThe ZenCircus e altri ancora,  iniziando anche una feconda collaborazione con Davide Toffolo, frontman della band dei Tre allegri ragazzi morti.

A seguire

Upwelling – La risalita delle acque profonde

di Pietro Pasquetti Silvia Jop – Italia 2016 / 77’ / documentario o.v. sub. eng. sarà presente il regista Pietro Pasquetti

Tra i frammenti di una città ricostruita sopra le macerie di un disastro, nell’eco di una catastrofe che non si è mai del tutto consumata, Upwelling, un’onda che nasce dal fondo del mare, porta gli abissi in superficie. In un’apparizione continua di personaggi, che si muovono come satelliti di un universo vivo e inaspettato, si raccolgono i tentativi di resistenza e di rivitalizzazione che sfuggono alle consuetudini storiche di Messina, una città deteriorata e immobile. È qui che gli autori del film hanno vissuto per due anni, provando a stabilire un’intesa profonda con le persone, diventate poi personaggi di questo film. In Upwelling è costante la ricerca di una relazione tra il concetto di catastrofe e quello di risalita. TRAILER 

Pietro Pasquetti

Nel 2006 consegue il diploma di Regia del documentario presso l’accademia del cinema e della televisione di Roma a Cinecittà. Frequenta il master in Filmmaker “Il documentario come sguardo” a Venezia. Firma la suo opera prima con il documentario Roma Residence, in concorso al Torino Film Festival nel 2007 e in numerosi altri festival. Il Vangelo secondo Maria, documentario su una famiglia Rom aristocratica divenuta sedentaria ed evangelista, viene presentato al Torino Film Festival nel 2009 e ottiene la qualifica di film d’essai da parte del MiBACT. Sta lavorando alla realizzazione di un road movie sull’atto di creazione nel mondo dei maestri della ceramica, adesso in fase di montaggio.

Silvia Jop

Laureata in antropologia culturale ed etnologia all’Università di Siena, nel 2013 ha ideato e curato il libroCom’è bella l’imprudenza, cartografia dell’Italia dei teatri occupati. Dopo aver lavorato nell’ufficio stampa della Biennale di Venezia, ha coordinato la rivista di approfondimenti lavoroculturale.org, ha lavorato come social media manager presso la Fondazione lettera27 e come ufficio stampa presso la casa editrice Mimesis.
Nel 2016 ha realizzato, insieme a Pietro Pasquetti, il documentario UPWELLING – La risalita delle acque profonde. Nel 2017 ha curato la realizzazione del film documentario Lievito Madre di Concita De Gregorio e Esmeralda Calabria, nato dal progetto, di cui è stata coordinatrice, “Cosa Pensano Le Ragazze”, realizzato in collaborazione con repubblica.it. Oggi è responsabile comunicazione presso Filmmaker Festival e cura il programma culturale Isola Edipo 2017, che si terrà in occasione della 74esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.




Milano, parco experience: sabato la riapertura con Spagna Italia

MILANO – Il Parco Experience riapre sabato 2 settembre dopo la pausa di agosto con un fine settimana che vedrà protagonista la nazionale di calcio impegnata contro la Spagna per le qualificazioni ai prossimi campionati mondiali. Sabato infatti, si legge in una nota, si potrà vedere la partita con un maxischermo installato per l’occasione in Piazza Italia.

L’orario di apertura del Parco è dalle 14 alle 23 sia sabato che domenica e l’ingresso è come sempre gratuito. Tornano inoltre negli spazi di Cascina Triulza le attività laboratoriali dedicate ai bambini promosse da Fondazione Triulza nell’ambito del progetto culturale “E…State in Cascina”. Nel weekend nuove proposte tematiche e di gioco sui segreti della natura e della robotica con i laboratori che per i bambini di ‘Farfalle nella Testa’ e Stripes Cooperativa Sociale dedicati all’impollinazione delle piante e a come ricavare e utilizzare l’energia elettrica. I laboratori iniziano alle 15.30 e alle 17. Tutti i bambini che partecipano ai laboratori e alle iniziative di “E…State in Cascina” ricevono un ingresso omaggio per Gardaland Sea Life Acquarium. Come ogni fine settimana ci sarà la possibilità di assistere ai nuovi spettacoli dell’Albero della Vita, realizzati da Balich Worldwide Shows. Di giorno (dalle 14.30 ogni ora) ci saranno i “day fountain show” con giochi d’acqua accompagnati da quattro brani musicali italiani: “Azzurro” di Adriano Celentano, “Occidentali’s karma” di Francesco Gabbani, “Quello che le donne non dicono” di Fiorella Mannoia e “Sono solo parole” di Noemi. Dopo il tramonto (21.30 e 22.30) andrà in scena lo spettacolo di 9 minuti con una esplosione di colori accompagnato nella sua ultima parte da una composizione originale del Maestro Roberto Cacciapaglia. Aperte le aree per la famiglia, il Pet Paradise, l’area Sport e l’area relax.

La settimana prossima inizierà poi la grande stagione di settembre di concerti e spettacoli all’Open Air Theater. Il 9 si partirà con ‘a funky night’ che vedrà protagonisti i Dirotta su Cuba e Incognito con la partecipazione di Mario Biondi e Fabrizio Bosso. Il giorno dopo sarà la volta dello spettacolo, gratuito, dei comici di Zelig. Il 15 settembre ci sarà l’unica data insieme di Carmen Consoli e Max Gazzè. Mentre il 16 saranno sul palco Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello. il 23 settembre toccherà a Davide Van de Sfroos. Il 30 settembre infine ci sarà il concerto dei The Kolors che concluderanno al Parco Experience il loro tour estivo.




Palermo, rassegna cinematografica: l’imperdibile doc su Lorenza Mazzetti e Isabella Ragonese ne “Il padre d’Italia”

PALERMO – Nell’ambito della rassegna cinematografica di ESCO (allo scoperto) il 30 agosto alle ore 21:15 al Complesso monumentale Santa Maria dello Spasimo verrà proiettata l’animazione, l’imperdibile doc su Lorenza Mazzetti e Isabella Ragonese ne “Il padre d’Italia”.

I film verranno proiettati ogni sera fino al 6 settembre, con ingresso gratuito. A partire dalle ore 19:00 sarà possibile prendere posto in sala fino ad esaurimento posti. Le proiezioni avranno inizio alle ore 21:15.

PROGRAMMA mercoledì 30 agosto: 

L’animazione in apertura, l’imperdibile  doc su Lorenza Mazzetti e Isabella Ragonese ne “Il padre d’Italia”. Ore 21.15

VIA CURIEL 8

di Mara Cerri e Magda Guidi – Italia 1998 / 2’40’’ / animazione

La dolorosa separazione tra Emma e Dario crea una distanza troppo grande per essere colmata. Non resta che provare a distorcere la memoria immaginando un incontro forse mai avvenuto.

SI PERÒ

di Magda Guidi – Italia 2002 / 2’ / animazione

Una ragazza suona il tasto di un piano, e tutto intorno cambia.

a seguire 

Perché sono un genio! Lorenza Mazzetti

di Francesco Frisari e Steve Della Casa – Italia 2016 / 62’ / documentario

Adottata da bambina dalla famiglia Einstein, che verrà poi uccisa dalle SS davanti ai suoi occhi, nei primi anni ‘50 Lorenza va a Londra per dimenticare la tragedia. Riesce a entrare nella celebre Slade School of Fine Art chiedendo di essere ammessa «Perché sono un genio!» – non sapeva che altro dire… Ruba una cinepresa, si inventa regista e gira K, un film sulla persona cui si sentiva più vicina, Kafka. Con Lindsay Anderson, Karel Reisz e Tony Richardson rivoluziona il cinema inglese ondando il Free Cinema. In Perché sono un genio! Lorenza Mazzetti si racconta con la leggerezza e la libertà dell’infanzia, mentre ci accompagna nei luoghi del suo passato e nella vita di oggi, insieme alla gemella Paola e al suo mondo fatto di incontri e ricordi. Con la partecipazione degli amici Bernardo Bertolucci, Malcolm McDowell e David Grieco, attraverso le immagini dei suoi film, di quelli del Free Cinema e le animazioni dei suoi quadri, Perché sono un genio! Lorenza Mazzetti racconta una vita che è un’unica, personale opera d’arte.

Steve Della Casa

Critico cinematografico è tra i fondatori del Torino Film Festival (1982), di cui cura la direzione artistica dal 1999 al 2002. È poi direttore artistico del Roma Fiction Fest (2007- 2013), presidente dell’European Coordination of Film Festivals (1998 2002) e della Film Commission Torino Piemonte (2006-2013). Dal 1994 è autore e voce del programma radiofonico Hollywood Party di Rai Radio3. Ha curato la regia di trasmissioni televisive e documentari di approfondimento cinematografico.

Francesco Frisari

Laureato in filosofia a Roma, ha conseguito un dottorato di ricerca in estetica a Palermo con una tesi sul pensiero di Stanley Cavell. Autore radiofonico e televisivo, per Rai Radio3 ha collaborato con i programmi Fahrenheit e Hollywood Party e realizzato numerosi radio documentari. Per Rai3 ha lavorato al programma Pane Quotidiano e collabora attualmente con Quante storie. Nel 2011 ha realizzato il documentario Il viaggio della Sises – Mondiali in Brasile 1950.

a seguire

Il padre d’Italia

di Fabio Mollo – Italia 2017 / 93’ / drammatico

Paolo e Mia non potrebbero essere più diversi: Paolo, commesso in un negozio di arredamento, ha appena interrotto una lunga relazione con il compagno Mario, è introverso e alla ricerca dell’amore; Mia è una cantante esuberante, fuori dalle righe e incinta. L’incontro dei due in un locale segna l’inizio di un viaggio on the road da Torino al sud dell’Italia, quel sud in cui, secondo Mia, “non c’è niente”. Paolo si farà carico di Mia, dei suoi problemi e cercherà di portarla a casa, fisicamente e metaforicamente, in un viaggio che è anche una scoperta di sentimenti, emozioni e di un nuovo modo di intendere la felicità. Quella di Mollo non è solo una storia di omosessualità e genitorialità nell’Italia dei nostri giorni: con Il padre d’Italia delinea il profilo di tutta una generazione divisa tra il bisogno di accettarsi e sentirsi accettata e la paura del domani, attraverso il racconto di un’avventura di pochi giorni capace di stravolgere delle vite.

Fabio Mollo

Nato nel 1980 a Reggio Calabria, Fabio Mollo studia a Londra e poi in Italia, dove viene ammesso al corso di regia del Centro Sperimentale Cinematografico di Roma grazie al suo primo cortometraggio, Troppo vento. Concluso il percorso di studi inizia a lavorare come aiuto regista per il cinema e la televisione. Il suo primo lungometraggio, Il sud è niente (2013), vince il premio Camera d’Oro Taodue al Festival Internazionale del Film di Roma 2013, e viene presentato in diversi festival internazionali, tra cui il 64esimo Festival di Berlino. La sua produzione comprende anche dei documentari: nel 2015 dirige Vincenzo da Crosia, presentato al Festival di Torino e finalista ai Nastri d’Argento 2016; nel 2016, realizza insieme ad altri registi gli episodi di Artists in Love per Sky Arte HD; nello stesso anno lavora al documentario The Young Pope – A tale of Filmmaking, backstage della serie televisiva della quale aveva seguito la lavorazione. Non solo cineasta, Mollo è anche docente di regia cinematografica presso la Rome University of Fine Arts (RUFA) e dal 2015 è curatore del Filmmaking Lab. Il padre d’Italia è il suo secondo lungometraggio, vincitore di un Globo d’Oro con Isabella Ragonese come migliore attrice.




Helsinki: le meraviglie urbane immoratalate da Lorenzo Servi

 

di Gianfranco Nitti

HELSINKI – Ci sono meraviglie e bellezza intorno a noi, ma non sempre ce ne accorgiamo… È questo il filo conduttore della mostra City Wonders (meraviglie della città) del fotografo e designer Lorenzo Servi (alias SerraGlia) in corso ad Helsinki, Finlandia, presso il Museo Finlandese della Fotografia.

Si tratta di una serie di fotografie di oggetti, colori, forme e parti del paesaggio urbano che normalmente passano inosservate; ogni immagine presenta una storia che rivela l'inaspettato nella vita quotidiana di Helsinki. Sfocando il confine tra ciò che è incorniciato e quello che non è, la mostra invita gli spettatori a esplorare la città con nuovi occhi, per visitarla e osservarla da un punto di vista alternativo e più curioso. Parte della serie è stata recentemente pubblicata nel libro, Art Is Everywhere: How to Really Look at Things, 2016 (L'arte è ovunque: come guardare veramente le cose).

Lorenzo Servi ( classe 1979) è un architetto italiano, artista visivo e designer residente in Finlandia. Sta studiando e analizzando costantemente i temi della vita quotidiana e degli ambienti costruiti. Servi ha partecipato e partecipa a diverse mostre di gruppo in Finlandia e all'estero, tra le altre nel Museo finlandese di Architettura.

Info: http://www.valokuvataiteenmuseo.fi/en/exhibitions/city-wonders
Dal 24/08/2017 al 29/10/2017, Orari: Mar–dom 11 -18 pm, Merc. 11 – 20 , lunedì chiuso
Suomen Valokuvataiteen Museo, The Finnish Museum of Photography, Kaapelitehdas, Tallberginkatu 1 G, 00180 Helsinki
Ingresso: Biglietti: 8 / 5 €, gratis per minori di 18 anni.

http://www.serraglia.com/
 




Palermo, premiato a Edimburgo il Macbeth di Emma Dante

PALERMO – Il Macbeth di Emma Dante, coprodotto dal Massimo, è stato insignito ieri a Edimburgo dell’Angel Herald Award, assegnato dai critici del quotidiano The Herald, come “uno degli spettacoli più interessanti e innovativi visti in questa settantesima edizione del Festival”.




Mostra di Venezia: sei film Usa in concorso

 

Redazione

 

VENEZIA – I sei film Usa in concorso (su 21) alla 74/a Mostra di Venezia (30 agosto-10 settembre) sono una bella ipoteca sul palmares che pesa molto sulla pattuglia degli sfidanti al Leone d'oro. Si aggiunga che arriveranno al Lido autori attesi e indiscussi dell'industria degli States come George Clooney, Alexander Payne, Darren Aronofsky, Guillermo Del Toro, Paul Schrader e un grande vecchio come Frederick Wiseman.

Si va da una comedy/sci-fi come DOWNSIZING a un thriller psicologico in un futuro distonico, come MOTHER! firmate dal regista di Cigno Nero; da SUBURBICON, con una comunità tranquilla che nasconde un'inaudita violenza, a THE SHAPE OF WATER di Del Toro, storia d'amore, in un clima da favola, tra un'impiegata muta e un uomo anfibio ripescato in Amazzonia. Infine FIRST REFORMED di Schrader, thriller-drama con protagonista un ex cappellano distrutto dalla morte del figlio e EX LIBRIS: THE NEW YORK PUBLIC LIBRARY di Wiseman, documentario sul dietro le quinte di una delle più grandi biblioteche al mondo.

Con DOWNSIZING di Payne (Paradiso amaro), film d'apertura del festival, con Matt Damon, Christoph Waltz, Hong Chau e Kristen Wiig si entra nel sociale attraverso la satira. Causa sovrappopolazione, degli scienziati norvegesi scoprono come rimpicciolire gli umani fino a cinque pollici. Un'occasione per moltiplicare il denaro in un mondo miniaturizzato. Paul Safranek e sua moglie Audrey decidono di abbandonare la loro vita ad Omaha per rimpicciolirsi.

MOTHER! di Aronofsky (regista che con The Wrestler ha vinto il Leone d'Oro alla 65. Mostra) è un film con mistero ("non fate spoiler sul finale" si è raccomandato Alberto Barbera alla conferenza stampa di presentazione). Jennifer Lawrence e Javier Bardem sono una coppia felice fino all'arrivo nella loro casa di uno sconosciuto. Nel cast anche Michelle Pfeiffer, Ed Harris e Domhnall Gleeson.

SUBURBICON di Clooney con Matt Damon, Julianne Moore, Noah Jupe e Oscar Isaac è uno dei film più attesi. Scritto da Clooney e Grant Heslov con i fratelli Coen, il film è ambientato a Suburbicon, comunità apparentemente tranquilla. Sembra il posto migliore per crescere una famiglia. È proprio ciò che sta facendo Lodge, ma l'apparente serenità domestica nasconde una realtà disturbante, fatta di tradimenti e violenza. THE SHAPE OF WATER di Del Toro con Sally Hawkins, Michael Shannon, Richard Jenkins, Doug Jones, Michael Stuhlbarg e Octavia Spencer ci porta invece negli Stati Uniti del 1963 in piena guerra fredda. Elisa lavora in un laboratorio segreto del governo americano. La donna è muta e sembra perfetta per comunicare con un uomo-pesce, un Dio-mostro pescato in Amazzonia.

Con DOWNSIZING di Payne siamo nel mondo lilliput. Una scelta fatta da una coppia in crisi, anche per risolvere i propri problemi economici, fa sì che si facciano ridurre a poco più di dodici centimetri. Credono così di diventare ricchi, di salvare un'umanità sull'orlo di scomparire.

Schrader con FIRST REFORMED entra dentro il senso di colpa. L'ex cappellano militare Toller è torturato dalla perdita del figlio che ha incoraggiato ad arruolarsi. Ma la sua fede va ancora più in crisi quando entra in contatto con un ambientalista radicale, Michael, che gli fa apprendere come la sua Chiesa sia compromessa con multinazionali prive di scrupoli.

EX LIBRIS: THE NEW YORK PUBLIC LIBRARY del maestro dei documentari Wiseman (7 volte a Venezia e insignito del Leone d'oro alla carriera nel 2014) racconta, con fascino e stile, come è cambiata la biblioteca nell'epoca del digitale.




Mistretta: a Palazzo Portera riflettori accesi sul patrimonio artistico, culturale e storico siciliano

 

di Vincenzo Giardino


MISTRETTA (ME) – “I segni della pietra” il titolo del convegno che si è tenuto giovedì 17 agosto a Mistretta in provincia di Messina all’interno del Palazzo Portera, palazzo storico realizzato ad inizi ‘800 che attualmente è sede del “Museo della Fauna” e del “Mu.Sca.”, museo dello scalpellino fondato dallo scultore mistrettese M° Gaetano Russo.

Il convegno è stato patrocinato e sostenuto dall’amministrazione del “Parco dei Nebrodi” e valorizzata dall’amministrazione comunale, rappresentata per l’occasione dal vicesindaco della cittadina di Mistretta.
La platea (purtroppo non numerosa, ma sufficiente a riempire la sala) ha sicuramente apprezzato i contenuti del convegno e la qualità degli interventi, tenuti da vari relatori che hanno trattato argomenti di storia, di economia, di architettura e restauro degli edifici storici, senza trascurare l’intervento di Gaetano Russo il quale è stato il principale attore  di questa manifestazione.

L’esposizione chiara degli argomenti da parte dei relatori che si sono susseguiti, hanno dato una buona sintesi della storia e della geologia di questa cittadina a circa 900 mt. s.l.m. che vanta origini antichissime, testimoniate anche dal ritrovamento di oggetti appartenuti ai “Sicani”, uno dei primi popoli che abitò la Sicilia, inoltre si è avuto modo di apprendere che  la cittadina Nebroidea ha visto il suo periodo particolarmente fiorente nel XV° secolo, per la ricchezza degli scambi commerciali, per l’agricoltura, l’artigianato ed una amministrazione cittadina funzionale.

Fino alla prima metà del XIX° secolo gli artigiani mistrettesi vantavano anche un peso politico nell’amministrazione della comunità che bilanciava il potere aristocratico dell’epoca, è proprio in questo periodo che si colloca la fiorente attività di estrazione, commercio e lavorazione della quarzarenite, tipica pietra mistrettese con la quale sono arricchiti i palazzi nobiliari e borghesi della cittadina.

La quarzarenite è una pietra molto dura che occupa i primi posti nella classificazione della scala di durezza (poche posizioni la distanziano dal diamante), pertanto la lavorazione di essa richiede maestria e competenza.
I Maestri Scalpellini sono stati definiti “Scultori senza Arte”, ogni manufatto realizzato nel corso dei secoli da questi artigiani è una vera scultura, essi erano in grado di soddisfare le richieste dei committenti più esigenti e gli antichi palazzi di Mistretta ne sono la testimonianza.

Manifestazioni come “ I segni della pietra” sono segnali che indicano la sensibilità di una nuova classe dirigente e politica che ha capito che in Sicilia l’indotto economico deve passare attraverso la valorizzazione del suo patrimonio artistico, culturale e storico.

Una delle visioni del M° Gaetano Russo ( dichiarato Tesoro Umano Vivente dall’UNESCO) è di poter un giorno creare una scuola per scalpellini sul modello delle botteghe di arte del Medioevo, che potrebbe dare un contributo alla visibilità di Mistretta in tutta Italia, già ricca di un patrimonio culturale,artistico e naturalistico di tutto rispetto.

Sono anni che si afferma che la Sicilia dovrebbe essere il primo polo di attrattiva turistica in Italia, ma nessuna amministrazione regionale ha veramente saputo dare fino ad ora un impulso pubblicitario supportato dall’organizzazione di valenti imprenditori del settore che sono presenti, ma inascoltati.

Banalmente basterebbe applicare il metodo che in marketing si definisce Benchmarking, confrontandosi con altre regioni (es. Trentino,Toscana,Puglia, etc.) che sanno fare un buon lancio pubblicitario del loro patrimonio culturale e naturalistico, ma per applicarlo ci vuole tanta umiltà da parte della classe politica locale.

Non è accettabile che tanti siciliani siano attratti dalle “mele della Val di Non”, apprezzando località invidiabili sicuramente sul piano organizzativo, ma discutibili in quanto a ricchezza del patrimonio culturale e storico. Sono veramente tanti i siciliani che non conoscono molte delle innumerevoli “perle” della propria terra, nella quale non esiste solo la bellezza di Taormina e di Cefalù, ma tanto,tanto di più.