Albano Laziale: fine settimana col Bajocco Festival

ALBANO LAZIALE (RM) – Venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 settembre torna il Bajocco Festival, evento dedicato interamente agli artisti di strada, giunto quest’anno alla sua settima edizione. La manifestazione, ideata dall’Associazione XV Miglio, organizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolo, vedrà la partecipazione di artisti provenienti da tutto il mondo: Francia, Ungheria, Messico e Giappone. Le strade del centro storico di Albano Laziale inizieranno ad animarsi con gli spettacoli a partire dalle 21 di venerdì 8 settembre. Si proseguirà, sempre dalle 21, sabato 9 settembre. La settima edizione del Bajocco Festival si chiuderà domenica 10 settembre con esibizioni dalle 18. Con il Bajocco Festival si rinnova anche l’appuntamento con il concorso “Dolce Bajocco”, che avrà come presidente di giuria il nipponico Hiro, uno dei più importanti chef internazionali. Il concorso si arricchirà anche delle “incursioni musicali” del sax di Augusto Pallocca e dei reading poetici di Benedetta Badaracco. Il Presidente dell’Associazione XV Miglio, Gianluca Pelle, coordinatore dell’evento, ha commentato: «Ci sono tutti gli ingredienti per ripetere i grandi numeri in termini di presenze dello scorso anno, complice anche una rinnovata ripartizione degli spazi con l’area birra a Piazza Pia, l’area gastronomica a Piazza Gramsci e Viale Scalchi tutte attrezzate con tavoli per l’accoglienza dei visitatori. Non possiamo che augurarci che anche questa edizione confermi le aspettative». Alle parole di Gianluca Pelle hanno fatto seguito quelle del Sindaco Nicola Marini: «Il Bajocco Festival chiude una stagione estiva particolarmente ricca, caratterizzata da tante iniziative quali l’Anfiteatro Festival, la rassegna estiva cinematografica gratuita di Piazza Pia, il Festival della Rotonda senza dimenticare le manifestazioni di Cecchina Estate e Pavona Estate. Moltissime le presenze che hanno contraddistinto la nostra programmazione estiva. Siamo convinti che anche durante i tre giorni di Bajocco, tanti cittadini di Albano Laziale e non solo affolleranno le strade del centro storico».




Castelli Romani, tra mappe antiche e cibo di strada: viaggio nel tempo

Tre gli appuntamenti del ciclo Viaggio nel tempo ai Castelli Romani delle Biblioteche SBCR in questo fine settimana. Ad Albano Laziale, presso il Museo Civico prosegue la mostra sui trasporti locali del primo Novecento, e alla Palazzina Vespignani il ciclo di proiezioni “I Castelli Romani nel Cinema, dagli Anni ‘40 al boom” riservate agli iscritti, che ogni mercoledì pomeriggio fino al 4 ottobre renderà noti i luoghi e i borghi dei Castelli Romani maggiormente utilizzati come set cinematografico, e l’evoluzione dei mezzi di trasporto nel territorio.
Giovedì pomeriggio 7 settembre, in biblioteca a Genzano, altra proiezione riservata agli iscritti, stavolta sul tema della danza, per il ciclo “Castelli danzanti”.

Presso la Biblioteca “Bruno Martellotta” di Grottaferrata sabato pomeriggio si inaugura la mostra “Il territorio del Tuscolano nelle antiche carte”, visitabile fino al 17 settembre, che grazie alla visione di carte e mappe storiche documenterà il modificarsi del territorio dall’Impero Romano ai nostri giorni.

 

Molte anche le sagre e manifestazioni nei borghi.

Torna questo weekend ad Albano Laziale l’atteso Bajoccofestival, grande festa dell’arte di strada che da sette anni anima gli ultimi giorni estivi della città. Appuntamento venerdì e sabato dalle 21, domenica dalle 16.30 in tutte le principali piazze e vie cittadine. Da non perdere in questa edizione almeno “Birre di strada/Fustock” che proporrà birre artigianali, street food, farm food in Piazza Pia; e sabato in Via Saffi e Via della Rotonda il notturno “Street cinema”. Inoltre mostre, installazioni, laboratori, postazioni gastronomiche, e naturalmente i tanti acrobati, giocolieri, musicisti, attori.

A Colonna la 23ª Sagra delle Pincinelle apre il ricco settembre colonnese, tra le degustazioni della ottima pasta acqua e farina rigorosamente fatta a mano e i giochi popolari, tra cui il Palio delle Botti. Apertura già dalla serata di venerdì con la sfilata storica e gli sbandieratori.

A Velletri presso il CREA in Via Cantina Sperimentale “Tutti giù in cantina”: l’evento, che già da qualche anno anticipa di una ventina di giorni la Festa dell’uva e dei vini, coinvolgerà winelover e semplici curiosi alla scoperta dei migliori vini d’Italia, tra degustazioni guidate, reading enoletterari, arte e tradizione.

A Colle di Fuori ultimo weekend per la 25ª Sagra del Fungo Porcino.

A Monte Porzio prosegue la Festa patronale di Sant’Antonino tra sacro e profano, musica e cultura; segnaliamo il piatto tipico della festa –  le “fettuccine co’ le regaje de galletto e pollo” – che sabato sera verrà riproposto in degustazione in Piazza Borghese con l’ausilio di Slow Food.

A Lanuvio una tre giorni dedicata al luppolo biologico – tra selezionati birrifici artigianali e cibo di strada – sarà ospitata nell’agriturismo “Casale della Mandria”, vero museo a cielo aperto, dove è possibile passeggiare tra più di 150 sculture, alcune alte fino a 9 metri.

 

Le proposte di “Cose Mai Viste” curate dal Parco dei Castelli Romani in collaborazione con le associazioni ambientaliste ed escursionistiche locali spazieranno, sabato mattina, da una passeggiata naturalistica ad anello tra Genzano e Nemi ad una visita guidata a tema storico alle evidenze storiche e architettoniche di Lanuvio; sabato pomeriggio offriranno un viaggio nel tempo e nel gusto dell’antica Monte Porzio Catone e sabato sera un’ascesa al Monte Cavo sotto le stelle con partenza dai Campi d’Annibale; mentre domenica mattina due lunghe escursioni (fino al pomeriggio) si avvieranno da Lariano – per il giro delle sue fonti – e da Rocca di Papa – per raggiungere il Colle delle Grotticelle. Domenica pomeriggio sarà anche possibile esplorare, a Monte Porzio, l’enigmatico complesso archeologico del Barco Borghese.

 

Tutto il programma di Enjoy nel dettaglio, aggiornato e consultabile per settimana, è su: www.visitcastelliromani.it (http://www.visitcastelliromani.it/it/cosa-fare/enjoy-castelli-romani) e sull’ultimo numero – speciale – della rivista Vivavoce. Si ricorda che le iniziative guidate richiedono necessariamente la prenotazione.




Marsala, estate 2017: ecco gli ultimi appuntamenti in calendario

Velletri, omaggio a Giorgio Bassani: incontro con la figlia

VELLETRI (RM) – Nella giornata di sabato 30 settembre, dedicata allo scrittore e intellettuale Giorgio Bassani, il ricco programma a cui ha lavorato l’Associazione Memoria ‘900 prevede la presenza di un’ospite d’onore: arriverà a Velletri, infatti, la figlia dell’autore de Gli occhiali d’oro, professoressa Paola Bassani. Attuale presidente della Fondazione Giorgio Bassani, storica dell’arte e docente, Paola ha sempre avuto un forte legame con suo padre, che ha deciso di raccontare nella recente pubblicazione Se avessi una piccola casa mia (La Nave di Teseo, 2016). Il libro ripercorre alcune delle tappe della vita di Giorgio Bassani, tramite il racconto di una figlia che descrive suo padre dal punto di vista umano, con i suoi difetti e i suoi pregi. Impressionanti i contatti che la stessa Paola ha avuto con il mondo letterario del Novecento italiano, dalle estati con Natalia Ginzburg e Pierpaolo Pasolini alle passeggiate con Carlo Emilio Gadda, una persona ironica e bonaria, molto affettuosa. Nel suo libro, inoltre, la professoressa Bassani rimette insieme Giorgio e la moglie, Valeria Sinigallia, ricostruendo il nucleo familiare dell’autore ferrarese e narrando numerosi aneddoti interessanti. Alcune copie del libro saranno disponibili nella sessione pomeridiana dell’evento presso la Sala degli Affreschi, grazie alla fattiva collaborazione della Mondadori Bookstore Velletri-Lariano che ha supportato l’evento anche per quanto riguarda la parte dedicata alle Scuole. Paola Bassani ricorda anche dei legami di Giorgio, professore negli anni Cinquanta, a Velletri: ha più volte dichiarato come suo padre fosse colpito dalla situazione della Scuola pubblica italiana, che lo ha visto insegnante prima nella città natale, Ferrara, in un periodo difficile coincidente con le leggi razziali, poi a Napoli, presso l’istituto Nautico, e infine proprio alla “Juana Romani” di Velletri. I tre anni di insegnamento veliterno (1951-1954) suscitarono a Bassani un moto di indignazione, che culminò con un’aspra requisitoria che invocava l’intervento statale e denunciava l’incongruenza dei programmi didattici prendendo ad esempio la situazione di Velletri. Ma il legame con la nostra città – e lo si legge proprio nelle pagine finali del libro di Paola – non si esaurì con l’esperienza di insegnamento: se dall’epistolario bassaniano sono emerse le lettere che Marcello De Rossi inviava a Bassani fino agli anni Sessanta, la stessa figlia dell’autore dei Finzi-Contini ricorda di un’ultima visita che Giorgio volle fare a Velletri, alla fine degli anni Novanta, per rivedere la ‘sua’ scuola. Un momento toccante, di una domenica pomeriggio, insieme alla storica segretaria di Italia Nostra Bruna Lanaro, che vide Bassani camminare – già affaticato per l’avanzare della malattia – lungo Corso della Repubblica verso l’Istituto d’Arte di via Novelli. In un’intervista alla professoressa Bassani pubblicata nel volume Giorgio Bassani professore «fuori le mura» (Aracne editrice, 2017) curato dal dottor Rocco Della Corte, socio dell’Associazione Memoria ‘900, si ricorda del positivo stupore da parte dello scrittore nel ritrovare una scuola pressoché identica, architettonicamente parlando, a quella degli anni Cinquanta e la rievocazione dei nomi di alcuni colleghi. Paola Bassani fu legatissima a suo padre, e pur non entrando mai nel merito della produzione letteraria, racconta degli spaccati di vita quotidiana che fanno rabbrividire per l’intensità e il coinvolgimento, ambientati in un mondo popolato da intellettuali che hanno lasciato il segno nella cultura italiana. La professoressa Paola Bassani incontrerà in mattinata gli studenti di Velletri nell’Auditorium del Liceo Artistico di via Parri, in una sessione dedicata esclusivamente alle classi quinte degli istituti superiori di Velletri, e i cittadini nel convegno pomeridiano (ore 17.30) che si svolgerà presso la Sala degli Affreschi della Casa delle Culture di Piazza Trento e Trieste, per la proposta culturale inserita nel più ampio contesto della Festa dell’Uva e dei Vini. Un’occasione da non perdere per ascoltare e porre domande alla figlia di uno dei più grandi scrittori del Novecento, impegnata fortemente nel tenere viva la memoria del padre insieme alla Fondazione da lei presieduta che è composta da grandi personalità della cultura italiana. Appuntamento a sabato 30 settembre.




Palermo: omaggio a Furio Jesi e Viaggio in Italia di Rossellini

PALERMO – Chiude allo Spasimo la rassegna cinematografica  ESCO (allo scoperto) ideata e organizzata dall’Associazione SudTitles con il supporto di SIAE. Da non perdere mercoledì 6 settembre la serata conclusiva che propone un ricchissimo programma. In apertura il consueto spazio dedicato all’animazione con Journal animé di Donato Sansone e le sue elaborazioni di foto del quotidiano francese Libération. A seguire, clou della serata, l’omaggio a Furio Jesi, figura indimenticata di intellettuale italiano morto prematuramente. Insegnò Lingua e Letteratura Tedesca all’Università di Palermo tra il 1976 e il 1979, periodo in cui si inserì nel tessuto intellettuale cittadino frequentando attori, professori, pittori e musicisti; scrisse articoli per il giornale L’Ora e collaborò con la casa editrice Sellerio.  Carlo Trombino e Claudia Martino presenteranno un estratto del loro documentario in lavorazione Furio Jesi – Man from Utopia e un’intervista  all’antropologo Antonino Buttitta che presentò Furio Jesi a Elvira Sellerio, racconta la sua personalità straordinaria e il loro rapporto di amicizia e stima intellettuale. L’intervista è anche l’occasione per raccontare Palermo, l’atmosfera culturale e politica della fine degli anni Settanta; una vera e propria lezione sull’amore, sulla Sicilia come ‘terra abitata dagli Dei’, sul conformismo accademico e sulla storia culturale palermitana.  A chiudere la rassegna, un classico della storia del cinema come Viaggio in Italia di Roberto Rossellini, interpretato da una  Ingrid Bergman al culmine della sua bellezza. Un viaggio interiore tra le crepe di una relazione coniugale in crisi contrapposto al  viaggio reale in una città vitale e controversa come Napoli.

L’ingresso è gratuito. A partire dalle ore 19:00 sarà possibile prendere posto in sala fino ad esaurimento posti. Le proiezioni avranno inizio alle ore 21:15.

PROGRAMMA mercoledì 6 settembre

Ore 21.15

JOURNAL ANIME’ di Donato Sansone / Italia 2015 / 4’ / animazione

Donato Sansone decostruisce, giorno dopo giorno, le foto stampate del quotidiano francese Libération. Da questa riappropriazione artistica dell’attualità emerge una visione ironica e anticonformista del nostro mondo.. .cos’è che non quadra?

Donato Sansone. Dopo la laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, ha frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino. Ha realizzato videoclip, cortometraggi, spot televisivi. Il suo ultimo lavoro,Videogioco, è stato selezionato a numerosi Festival del Cinema (Annecy Animation Film Festival, Anima Mundi Festival Brasil, Hiroshima animazione). Lavora come freelance in agenzie di pubblicità e per le etichette musicali in Italia di vari artisti e brand (Afterhours, Subsonica, Verdena, Francesco de Gregori, Ferrari, Samsung).

a seguire

OMAGGIO A FURIO JESI

A cura di Associazione Culturale Onisco

Nei tre anni trascorsi a Palermo, Furio Jesi affascinò profondamente il ceto intellettuale cittadino e animò le occupazioni universitarie della fine degli anni Settanta a fianco degli studenti. In occasione di questo omaggio, curato dall’Associazione Culturale Onisco, ripercorreremo quel periodo grazie al ricordo delle persone che lo hanno conosciuto. Verranno proiettati alcuni spezzoni dei materiali filmati negli anni di ricerche che Carlo Trombino e Claudia Martino hanno impiegato per la realizzazione del documentario Furio Jesi – Man from Utopia, prossimamente nelle sale di tutta Italia.

FURIO JESI Nasce a Torino nel 1941, a 6 anni impara il latino e già a 14 anni pubblica i primi saggi di egittologia. Abbandona il liceo per compiere viaggi e studi in giro per il Mediterraneo e l’Europa. A 20 anni comincia a lavorare con riviste e case editrici come traduttore, giornalista, enciclopedista. Nel 1976 vince la cattedra di letteratura tedesca all’Università di Palermo per chiara fama, visto che non aveva mai conseguito neanche il diploma. Muore nel 1980 a Genova, ad appena 39 anni. Ha scritto almeno una dozzine di libri di particolare rilievo, tra cui Cultura di DestraMitoLa festa.

a seguire

VIAGGIO IN ITALIA di Roberto Rossellini / Italia-Francia 1954 / 85’ / drammatico

Alex e Katherine Joyce sono in viaggio a Napoli per vendere un immobile recentemente ereditato. I due sono una coppia sposata già da diversi anni e il viaggio nella città partenopea si rivela essere l’occasione per metterli intimamente l’uno di fronte all’altra in un confronto che evidenzia le crepe del loro matrimonio. Alex prova a rifugiarsi dalla tensione raggiungendo degli amici a Capri tentando di iniziare una relazione extra coniugale, mentre la moglie decide di andare in giro cercando di distrarsi tra le bellezze della città. Viaggio in Italia è uno dei film più celebri del regista romano, mette in scena il viaggio interiore e intimo di una coppia nelle loro difficoltà di relazione in un racconto quasi autobiografico, deliziosamente interpretato dall’allora moglie del regista, Ingrid Bergman.

Roberto Rossellini è stato uno dei più importanti registi della storia del cinema mondiale. Comincia la sua attività da regista già nel 1936 con alcuni cortometraggi. Il suo esordio al lungometraggio avviene nel 1941 con La nave bianca, prima opera della cosiddetta trilogia fascista, seguita da Un pilota ritorna (1942) e L’uomo della croce (1943). Nel 1945 con Roma città aperta, a pochi mesi dalla fine della guerra, realizza una delle opere più importanti del cinema italiano che dà il via al Neorealismo italiano. A completamento della trilogia anti-fascista realizzerà Paisà (1946) e Germania anno zero (1948). Gli anni ’50 sono segnati dalle relazioni amorose con Anna Magnani e Ingrid Bergman e dallo stretto rapporto con i registi della Nouvelle Vague francese. Realizza in quegli anni opere fondamentali per lo sviluppo della storia del cinema: Stromboli (Terra di Dio) (1950), Francesco,giullare di Dio (1950), Europa ’51 (1952), Viaggio in Italia (1953). Nel 1959 realizza Il generale Della Rovere con il quale vincerà quell’anno il Leone d’oro al Festival di Venezia in ex-aequo con La grande guerra (1959) di Mario Monicelli, dando di fatto il via a una rinascita del filone “resistenziale” all’interno del cinema italiano. Dopo numerose pellicole di grande successo, decide di girare diverse opere televisive dedicate a varie figure storiche con un rinnovato spirito didattico: Socrate (1970), Blaise Pascal (1971), Agostino d’Ippona (1972), Cartesius (1974). Tra i suoi ultimi lavori cinematografici un film sulla figura di Gesù, Il Messia (1975).




Palermo: al via “In September” la rassegna di musica classica e jazz

PALERMO – Il 6 settembre, alle ore 21:15, nell’atrio della Biblioteca comunale di Palermo prenderà il via “In September”, la rassegna di musica classica e jazz promossa dagli Amici della Musica con “Gli Archi Ensemble” al pianoforte Andrea Bacchetti. Il concerto è ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti.




Velletri libris: chiusura in grande stile per la rassegna letteraria nazionale

A cura di Rocco Della Corte

VELLETRI (RM) – Chiusura in grande stile per la rassegna letteraria nazionale “Velletri Libris”, che dopo aver accompagnato i veliterni per i mesi di giugno, luglio e agosto ha avuto la sua serata finale nella prima domenica di settembre. A fare da sfondo all’incontro con l’autore lo splendido Auditorium della Casa delle Culture e della Musica, suggestiva location allestita a puntino dall’organizzazione. Solo posti in piedi per ascoltare il dialogo tra Ezio Tamilia e Diego De Silva, autore napoletano classe ’64 tra i più importanti nel panorama letterario italiano e non solo.

Divorziare con stile, romanzo edito da Einaudi, ha una peculiarità: indaga infatti le manie, le contraddizioni, i meccanismi mentali dell’animo umano a partire da un personaggio che è una specie di anti-eroe. Vincenzo Malinconico, un uomo pieno di dubbi, buono ma in fondo un po’ sfigato, vive una serie di vicissitudini ironiche, se non grottesche, che lo portano ad interrogarsi su diversi aspetti. De Silva ha dimostrato, nel suo dibattito con il numeroso pubblico, di aver compiuto una vera e propria analisi antropologica e sociologica a partire da una causa di divorzio, da cui prende il nome il titolo del romanzo.

La letteratura, così come la intende De Silva, vive la paradossale situazione di essere utile proprio in virtù della sua inutilità: un buon libro non risolve i problemi, anzi spesso ne crea, inducendo alla riflessione. Con la sua simpatia, lo scrittore ha conquistato e fatto sorridere gli intervenuti anche raccontando nel dettaglio passi del libro che ben si adatterebbero ad una rappresentazione teatrale. La rimpatriata con gli amici, la ragazza che a Scuola è sempre presa da quelli più grandi, il cattivo che sin dalla fisionomia lascia trasparire il proprio carattere: tanti i ritratti che in Divorziare con stile prendono forma, in un contesto che non trascura l’importanza dei social, il distacco con qualche decennio fa sia nelle abitudini che nei modi di dire. La sagacia di Diego De Silva, supportata dalla costruzione di un personaggio strambo ma in fondo buono come Vincenzo Malinconico, ha trasmesso il messaggio per cui anche se le situazioni si ripetono e i tempi cambiano mantenendo tratti in comune con il passato è inevitabile fare i conti con se stessi.

Lo stile, in tal senso, è proprio uscire a testa alta da tutte le prove che la vita costringe l’uomo ad affrontare. Il passato negli ambienti dell’avvocatura da parte dell’autore è stato un’ottima fonte di ispirazione: bisogna saper perdere con dignità, e vincere con eleganza, senza eccedere, al di là dello scherzo e dell’umorismo che hanno una parte preponderante nella narrazione. Tanti gli esempi, che sarebbe impossibile riportare tutti: per citarne alcuni più indicativi, molto divertente è stato il quadretto domestico tracciato da De Silva in cui, nelle famiglie, c’è questa figura ambigua dello “zio” acquisito, onnipresente seppur privo di legami di sangue con i propri parenti. Spesso questa parentela “scelta” nasconde un tradimento, un amoretto – diverso da quelli estivi che poi terminano sempre con la partenza dell’amata (magari verso Brescia!) come spiegano le canzoni degli anni Settanta. La retrospettiva sociologica è stata portata avanti anche tramite le canzoni: i brani di De Gregori e De Andrè fanno sentire automaticamente più intellettuale chi li ascolta, eppure grandi successi come quelli della Carrà fanno presa sul pubblico perché in fondo forniscono un’ottica vicina al vero e al sentore del popolino, magari con parole più semplici. L’avvento dei social, oggi, ha fatto il resto in fatto di divorzio: statistiche a parte, si può considerare o meno un tradimento l’intrattenere rapporti virtuali con una persona diversa dal proprio partner? La domanda che De Silva ha fatto al pubblico ha aperto una dissertazione tra l’ironico e il filosofico, estremamente godibile anche per l’atmosfera simpatica e coinvolgente che si è creata. Al termine della presentazione, prima del firma-copie, l’ideatore della rassegna Guido Ciarla è salito sul palco per ringraziare i partner che hanno condiviso e supportato questa scommessa, consegnando loro un piccolo omaggio: lo staff della Libreria Mondadori Bookstore Velletri-Lariano ed Ezio Tamilia, la Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri nella persona del Maestro Micheli e dei vari consiglieri intervenuti, l’Amministrazione Comunale che ha confermato il sostegno all’iniziativa con le parole dell’assessore Masi, e le fondamentali realtà cittadine quali Banca Popolare del Lazio, Allianz Assicurazioni, Casale della Regina e Piana dei Castelli. Una torta a forma di libro offerta a tutti i presenti ha fatto calare il sipario sulla rassegna, con la speranza e la consapevolezza che una seconda edizione non potrà far altro che far crescere Velletri con i nomi noti che arriveranno in città. Qualche autore porterà con sé anche qualche pregiudizio, ma l’apertura mentale e la partecipazione a questi eventi – e il discorso può essere generalizzato e allargato a tanti altri casi – sono ingredienti necessari per contribuire al risveglio culturale e alla creazione di sinergie volte al portare lustro, in campo culturale, alla città stessa. “Velletri Libris” dunque chiude con tanta soddisfazione per organizzatori e pubblico, e dà appuntamento al 2018, fermo restando che la stagione invernale presso la Libreria Mondadori Bookstore di via Pia offrirà un calendario di sicuro interesse.




Velletri: boom di presenze per la rassegna letteraria nazionale




Venezia: Vigili del fuoco veneziani e newyorkesi hanno aperto la regata storica

VENEZIA – Una “caorlina” con i vessilli italiani e statunitensi e alla voga un equipaggio misto di Vigili del fuoco veneziani e newyorkesi ha aperto domenica 3 settembre la Regata Storica di Venezia. Appuntamento principale del calendario annuo di gare di voga alla Veneta, disciplina unica al mondo praticata da millenni nella laguna di Venezia.

Il corteo storico, prima della gara, è stato aperto dagli speciali “pompieri lagunari” che hanno preceduto una sfilata di tipiche imbarcazioni cinquecentesche. Gondolieri in costume hanno trasportato il doge, la dogaressa e tutte le più alte cariche della magistratura veneziana, facendo rivivere i fasti di una delle Repubbliche marinare più importanti del mediterraneo.

Il sabato precedente la gara, i vigili del fuoco veneziani e newyorkesi si sono sfidati in una gara di voga all’isola di Murano; presenti il sindaco Brugnaro e il comandante dei Vigili del fuoco di Venezia Ennio Aquilino. Il sindaco ha poi ricordato la salda amicizia che lega la città lagunare e newyorkese. Nella gara agonistica il capo squadra Mauro Cecigliati e il vigile Gianluca Vianello, team della caorlina verde, sono arrivati terzi.




Palermo: grande attesa per Hasta Santiago e Sole Cuore Amore

Esco  (allo scoperto): Il 5 settembre al Complesso monumentale Santa Maria dello Spasimo “Hasta Santiago” e  “Sole Cuore Amore”

Ultimi giorni di proiezioni per ESCO (allo scoperto) organizzato da SudTitles con il sostegno di SIAE nella Chiesa di Santa Maria dello Spasimo.

Martedì 5 settembre si comincia alle 21,15 con “Hasta Santiago”  il corto d’animazione sul cammino di Santiago di Compostela, vincitore del Premio al Miglior film d’animazione al Festival internazionale di Annecy.

A seguire la sempre più brava Isabella Ragonese in Sole Cuore Amore, il film di Daniele Vicari che racconta con la stessa semplicità del verso della canzone che ha ispirato il titolo del film, la tragicità di un’epoca come la nostra svilita dalla disoccupazione, dal precariato e dall’impossibilità di sopravvivere ai ritmi di una grigia e sempre più frenetica quotidianità.

L’ingresso è gratuito. A partire dalle ore 19:00 sarà possibile prendere posto in sala fino ad esaurimento posti. Le proiezioni avranno inizio alle ore 21:15.

Ore 21.15

HASTA SANTIAGO di Mauro Carraro Italia 2013 / 12’/ animazione

Il percorso di Mapo sul cammino di Santiago di Compostela. Durante questo mitico pellegrinaggio attraverserà delle città e incrocerà degli altri viaggiatori che non necessariamente portano con loro soltanto il loro zaino …

Mauro Carraro, nato in Italia nel 1984, è diplomato in arti applicate, graphic design, fotografia ed è laureato in design visivo al Politecnico di Milano. Ha realizzato diversi cortometraggi, tra cui Muzorama (2009), Matatoro (2011) e HastaSantiago(2013), Aubade (2014). Il suo ultimo cortometraggio 59secondes ha vinto il Pardino d’Argento alla 70° edizione del Festival di Locarno.

a seguire

SOLE CUORE AMORE di Daniele Vicari Italia 2016 / 113’ / drammatico

Eli ha poco più di trent’anni, fa la barista e si sveglia ogni giorno alle 4 del mattino, mentre il marito disoccupato e i quattro figli ancora dormono; Vale è una performer, ha un rapporto difficile con la madre e un’attrazione non corrisposta per la compagna di danza, che cerca di salvare dall’amore malato del fidanzato violento. Due vite comuni unite da un legame indissolubile, quasi fossero due sorelle.

Tra il tintinnio delle stoviglie e i passi di danza a suon di musica jazz, Daniele Vicari racconta le protagoniste di quest’avventura con la stessa semplicità del verso della canzone che ha ispirato il titolo del film, affrontando la tragicità di un’epoca come la nostra in cui disoccupazione, precariato e vite soffocate dal lavoro rischiano di far prevalere l’impossibilità di sopravvivere ai ritmi di una grigia e frenetica quotidianità. In questo ritratto sincero di un pezzo dell’Italia contemporanea si prova a dar voce a chi cerca di riemergere giorno dopo giorno da una silenziosa e soffocata disperazione.

Daniele Vicari. Nato a Collegiove nel 1967, è regista e sceneggiatore. Dopo la laurea in storia e critica del cinema presso l’Università di Roma La Sapienza, collabora come critico cinematografico con le riviste “Cinema Nuovo” e “Cinema 60”.

Alla passione civile e politica che caratterizza i suoi primi lavori (da Mari del Sud a Partigiani, da  Non mi basta mai a Morto che parla) accosta una capacità di indagine della realtà che esplora sin dal suo primo lungometraggio di finzione, Velocità massima, con cui partecipa in concorso alla 59esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e vince, nel 2003, il David di Donatello come miglior regista esordiente.

Tra i suoi film più importanti negli anni seguenti figurano L’orizzonte degli eventi (2005), Il mio paese (2007), Il passato è una terra straniera (2008), Diaz – Don’t Clean Up This Blood (2012) e La nave dolce (2012). Dal 2011 è il direttore artistico della Scuola d’arte cinematografica Gian Maria Volonté a Roma.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili




Milano, concerti: al via la stagione musicale milanese

MILANO – Scalda i motori la nuova stagione milanese dei concerti, che si apre oggi con il Festival Mito ( oltre 140 concerti in cartellone tra Milano e Torino), appuntamento ormai tradizionale del mese di settembre, ma che poi prosegue con i grandi nomi della musica. ‘Apre’ la stagione il concerto di Ligabue al Mediolanum Forum (recupero del concerto di 5 aprile) e nella stessa data quello dei Baustelle al Carroponte, all’Open Air Theatre del parco Experience, il 15 settembre, sale sul palco Carmen Consoli assieme a Max Gazzè. Lady Gaga arriva a Milano (Forum) il 26 settembre, Riki, il 15 e il 16 novembre, Jamiroquai, il 20 novembre, e a dicembre Shakira, il 3 e Him il 7, concerti che sono andati a ruba. Tra i concerti d’autunno di musica italiana ci sono un concerto di Nino D’Angelo al Teatro degli Arcimboldi e lo spettacolo di Massimo Ranieri “Sogno e son desto… In Viaggio” al Teatro Nuovo, arrivano poi Daniele Silvestri il 21 al Mediolanum Forum di Assago e Fabri Fibra il 23 all’Alcatraz.

Stefano Bollani, Edoardo e Giovanni Allevi aprono il mese di novembre che prosegue con il concerto di Gigi D’Alessio il 21 Teatro degli Arcimboldi. Dicembre si apre con un “Omaggio a Lucio Battisti” al Teatro della Luna, poi arriva il 6 Caparezza seguito da Elio e le Storie Tese il 19 e Raphael Gualazzi il 22 dicembre. Le date degli artisti stranieri che il prossimo autunno fanno tappa a Milano non sono certo meno “roboanti”, anzi, molto probabilmente richiameranno i fan degli artisti da tutto il Nord Italia. Il 12 settembre parte Paul Weller all’Alcatraz mentre il 17 al Teatro degli Arcimboldi si esibirà Tori Amos, il mese di settembre finisce con la data dei The Kolors il 30 all’Open Air Theatre di Rho. Ottobre propone il concerto di Marillion al Teatro degli Arcimboldi, nello stesso luogo seguono una serata dedicata al noto “La La Land” e, il 12 ottobre, il concerto di Diana Krall.
Il programma musicale del mese prosegue con le date dei Sigur Ros, il 17 ottobre al Mediolanum Forum, e dei Mogwai pochi giorni dopo al Fabrique. Ancora al Mediolanum Forum ma a novembre, il 3, si esibiscono i Kasabian e poi Nick Cave and The Bad Seeds, il 6, e Bryan Adams l’11, intanto il 13 Charles Aznavour riempirà il Teatro degli Arcimboldi di sonorità ipnotiche e fan affezionati. Il 14 novembre Beth Hard è al Teatro Dal Verme e James Blunt al Mediolanum Forum mentre il 29 è in programma un Tributo a David Bowie al Teatro della Luna, il giorno seguente Alice Cooper si presenterá all’Alcatraz e mentre al Teatro della Luna c’è un altro Tributo, stavolta ai Pink Floyd.

Tra gli appuntamenti dei prossimi mesi, da segnare in calendario anche quelli della seconda edizione del festival jazz, JazzMi che regala ai milanesi oltre 150 eventi tra il 2 e il 12 novembre in vari punti della città, anche insoliti per chi è abituato ai concerti in forum e stadi, o locali. Ideato e prodotto da Triennale Teatro dell’Arte e Ponderosa Music & Art, in collaborazione con Blue Note Milano, realizzato grazie al Comune di Milano – Assessorato alla Cultura, questo appuntamento propone sia nomi noti come Stefano Bollani, Bill Frisell e Stacey Kent, sia musicisti emergenti che avranno tempo e spazi e riflettori puntati per mostrare come la musica non é fatta solo di grandi nomi giá noti ma anche di molto altri che meritano attenzione per diventarlo.