Nemi, il carretto a vino incanta i visitatori: ottima partenza per Borgo DiVino

NEMI (RM) – BorgoDiVino ha invaso il piccolo paese delle fragole con deliziose bancarelle. Spicca all’occhio un meraviglioso carretto a vino degli inizi del ‘900. Il presidente del gruppo Folcloristico Equestre dei Castelli Romani lo ha sistemato questa mattina. In tante occasioni ha curato l’esposizione dei carretti a vino. E questo carretto in piazza Umberto I a Nemi ne ha fatti di chilometri.

Dai Castelli alla Capitale

Buona parte del vino prodotto nell’area castellana veniva trasportato a Roma. A notte fonda partivano in gruppi di quattro carretti per farsi compagnia durante il viaggio e all’alba si ritrovavano fermi in lunghe code alle barriere del dazio dove, i più accorti, avevano già fatto sdaziare il prezioso carico da ambulanti che avevano anticipato pagando per loro, dietro un compenso molto modesto.

Com’è fatto il carretto a vino?

I tortori che, infilati al molinello, stringevano forte le funi per impedire ai barili di muoversi, e dello stesso colore a strisce era anche la timonella, una sorta di lungo e robusto bastone forcuto che si trova sul fianco destro del carretto, sia per reggere la stanga che per bilanciare il peso durante le operazioni di scarico. Sotto il carretto, il corno di montone con l’olio per la lubrificazione dei mozzi delle ruote e, un ferro di cavallo aruzzinito contro la jella. Magnifico e degno rappresentante di folklore e tradizione dei Castelli Romani




Sermoneta, “Maggio Sermonetano”: ecco gli appuntamenti del prossimo fine settimana

SERMONETA (LT) – Torna per il 23° anno consecutivo il “Maggio Sermonetano – spettacoli in strada”, appuntamento imperdibile per tutti gli amanti e appassionati di cultura e musica. L’organizzazione è a cura dell’Amministrazione Comunale di Sermoneta e dell’Associazione Suono Parola Immagine, direttore artistico Massimo Gentile, con la collaborazione della Fondazione Caetani. Palcoscenico delle manifestazioni, che si snoderanno nei fine settimana dal 12 maggio al 3 giugno, saranno i vicoli e le piazze di Sermoneta, borgo medievale in provincia di Latina perfettamente conservato.

Artisti di fama internazionale si succederanno in questo palcoscenico d’eccezione:

le strade della città fortificata, regalando allo spettatore suggestioni di rara avvenenza”. Musica folklorica, jazz, soul, etnica. E inoltre arte, scultura, poesia, teatro, cinema. Una cultura di “nicchia” che il Maggio Sermonetano sdogana per renderla popolare. Anche quest’anno il Maggio Sermonetano sarà anche in “trasferta” al Fiume Cavata. Tra gli appuntamenti di rilievo, questa domenica l’esibizione di Federico Pascucci East trio – ospite Sitki Taskayali – e il concerto il 3 giugno al belvedere di Lucio Leoni e di Francesco Tricarico, celebre per “Io sono Francesco” e già ospite del Maggio Sermonetano.

QUESTO IL PROGAMMA DEL 12 e 13 MAGGIO

Sabato 12 Maggio

ore 10.00 chiesa di San Michele Arcangelo “La liuteria a Sermoneta” allestimento della mostra di liuteria a cura della Scuola di liuteria Pietro Melia di Sermoneta e di Francesco Taranto e Anlai e Associazione Arti e Mestieri Willian Morris

ore 11.00 Palazzo Caetani “Intra Musica” esposizione strumenti musicali e concerti dal 12 Maggio al 3 Giugno

ore 11.30 seminario sul repertorio dell’800 per chitarra tenuto dal M° Francesco Taranto (gratuito)

ore 15.00 Apertura al pubblico della mostra di liuteria

ore 16.30 Esibizione degli allievi di chitarra del M° Francesco Taranto dell’ I.C. Fontanile Anagnino e degli allievi del M° Andrea Mercati

ore 17.30 Incontro con la liuteria: “Come si costruisce una chitarra” a cura di Cesare Gualazzini e la scuola di liuteria di Pietro Melia

ore 18.30 Leonardo, Leonardeschi e Angeli musicanti Incontro con Gualtiero Walter Nicolini presidente ANLAI e gli strumenti di Michele Sangineto

ore 19.30 Concerto in ricordo del liutaio Scatasta, a cura di Angelo Barricelli e Francesco Taranto

Domenica 13 Maggio

ore 10.00 palazzo Caetani “Intra Musica” esposizione strumenti musicali
corso Garibaldi Aurora C artigianato artistico
piazza del Comune “sguardiInIndia” Francesca Cocco
fotografia: “Selvaggia Irlanda” Matteo Cassoni
“punti di vista” Mardavig Namsetchi
“nel vero mare” Angelo Giovannetti
pittura Alessandro Duprè

ore 10.30 seminario sul repertorio dell’800 per chitarra M° Francesco Taranto

ore 12.00 prova aperta degli strumenti di liuteria esposti e degli strumenti vincitori del 1° Concorso “L’Arte del Liutaio” Civitella Alfedena del 19 aprile 2018 associazione Rosso Rossini

ore 16.00 incontro con la chitarra Magi – Salvatore Rotunno chitarra

ore17.00 La Guitaromanie concerto dei partecipanti al seminario
ospiti Salvatore Rotunno, Fabrizio Graceffa, Alessandra Micheletti, Paolo Pieri, Alessio Taranto e Valeria Fabbri

ore 18.30 Concerto Arie e Danze dal Rinascimento ad Oggi
Voce Andrea Manchée, Liuto Mario D’Agosto Chitarra dell’Ottocento Francesco Taranto, Chitarra Alessandro De Pau

ore 18.00 Palazzo Caetani concerto di musica antica

ore 20.30 Belvedere concerto Jazz e danze dell’est” Federico Pascucci East trio ospite Sitki Taskayali saz, ud e voce Federico Pascucci sax tenore, ney , Mihail Ivanov contrabbasso, Riccardo Gambatesa batteria




Nepi, Sagra del pecorino romano e del salame cotto: tutto pronto per sabato 12 e domenica 13 maggio

NEPI – La tradizionale Sagra del Pecorino Romano di Nepi non lascia, anzi raddoppia! Già, perché ad affiancare il delizioso formaggio sullo scranno più alto della manifestazione, sarà quest’anno un’altra specialità come il Salame Cotto De.Co., che da poche settimane ha ottenuto la Denominazione Comunale di origine. E così il tanto atteso appuntamento della primavera nepesina si trasformerà nella “Sagra del Pecorino e del Salame Cotto”, in programma sabato 12 e domenica 13 maggio nella splendida cittadina in provincia di Viterbo.

Ad affiancare queste due delizie saranno tanti altri prodotti tipici della Tuscia e del Bio Distretto, senza dimenticare le ricette tradizionali proposte a pranzo e a cena presso lo stand della Proloco: la vignarola laziale (un piatto contadino a base di fave, carciofi e lattuga), la cipolla bianca al forno e le salsicce e le carni di maiale alla griglia fornite dai   norcini locali. Un vero e proprio trionfo di sapori e profumi unici, che per un weekend trasformerà la “città dell’acqua” nella capitale del gusto di un intero territorio.

Il Pecorino Romano Dop – che ancora oggi prende vita nelle stesse località dove è nato, le campagne del Lazio – è una prelibatezza ormai rara, perché la gran parte della produzione è destinata ai mercati stranieri; dal sapore dolce e aromatico oppure piccante e deciso a seconda della stagionatura, può essere grattugiato o servito direttamente in tavola a nobilitare moltissime ricette. Ad affiancarlo per l’edizione 2018 della Sagra sarà il salame cotto, una rarità gustosa e ricercata inventata agli inizi del 900’ da un norcino locale: un prodotto unico nel suo genere, che proprio in primavera sprigiona le sue migliori caratteristiche.

I due “principi” della festa verranno proposti insieme alle fave e alla scapicollata, una particolare pancetta stagionata e insaporita con aromi naturali, alla pizza con cipolla nepesina, piatta e non tonda (Nepi è conosciuta anche come “la città dei cipollari”) e a una ricca selezione delle specialità come il miele, le confetture, il vino e l’olio.

Come di consueto l’evento metterà in vetrina tutte le eccellenze della Tuscia Viterbese: non solo la gastronomia ma anche l’artigianato, il folclore e la musica. E’ il caso, sabato 12 maggio, del Convegno “Prodotti Tipici: Reti e Istituzioni per lo Sviluppo Turistico”, del Mercatino dell’Antiquariato e del Rigattiere e della Mostra Statica “Palio di Borgia” a cura dell’Ente Palio; e ancora della mostra micologica, degli intrattenimenti per i più piccoli,  dello spettacolo musicale “Stornellatori Romani” e del concorso con dolci a base di ricotta romana e degustazione a offerta (il cui ricavato sarà devoluto alla Croce Rossa di Nepi per l’acquisto di una nuova ambulanza) in programma anche il giorno successivo. Domenica 13 maggio la manifestazione proporrà l’aperitivo didattico con spiegazione e degustazione dei prodotti tipici delle aziende locali, le attività naturalistiche per i bambini, lo spettacolo musicale itinerante del gruppo “Lestofunky” e il mini tour guidato nel centro storico di Nepi.

La “Sagra del Pecorino e del Salame Cotto”, infatti, rappresenterà una buona occasione per conoscere una delle cittadine più affascinanti del Lazio, circondata dalle caratteristiche forre, affascinanti gole di millenaria erosione che ne delineano il paesaggio. Immersa in una natura incontaminata, Nepi custodisce gelosamente dei veri e propri gioielli come l’imponente Forte dei Borgia, il sontuoso Duomo con l’interno a 5 navate, l’acquedotto settecentesco e la piazza comunale con l’omonimo palazzo progettato da Antonio da Sangallo il Giovane ed abbellita da una fontana del Bernini; senza dimenticare il Museo Civico, la Chiesa di San Tolomeo e le Catacombe di Santa Savinilla, uno dei complessi funerari sotterranei più importanti dell’Italia Centrale.




Napoli, presentato “L’avvoltoio”: il nuovo “Medical Thriller” di Giuseppe Petrarca

NAPOLI – E’ appena uscito l’ultimo libro di Giuseppe Petrarca scrittore partenopeo dal titolo “L’avvoltoio” presentato al Maschio Angioino di Napoli in una sala gremita di persone con ospiti d’eccezione come lo scrittore di gialli Maurizio de Giovanni, l’avvocato Valentina De Giovanni e il Direttore del CPT Rai di Napoli, Francesco Pinto. Nel corso dell’evento -tanto atteso- nella suggestiva sala sono stati letti alcuni passi del libro da una bravissima e commovente Brunella Caputo che ha saputo attirare tutta l’attenzione degli ospiti, regalando delle piccole “pillole” del libro.

“Medical Thriller” un genere poco “battuto” in Italia

Giuseppe Petrarca vive nel capoluogo campano, di carattere serio, riservato ed umile lavora per un’importante gruppo assicurativo, collabora con l’organizzazione umanitaria “Medici senza frontiere”. Per la stessa casa editrice “Homo Scrivens” ha pubblicato altri “Medical Thriller” un genere poco “battuto” in Italia: “Inchiostro Rosso” con il protagonista commissario Lombardo e “Corpi senza storia”, entrambi i libri sono stati pluripremiati e segnalati dalla stampa e dalla critica. La sua passione è la scrittura che utilizza per denunciare e ricordare a tutta la società che al mondo ci sono orrori disumani. La scrittura per Giuseppe Petrarca è un mezzo per rendere liberi gli uomini, la parola come mezzo contro il male, come squarci che devono smuovere l’anima, capace di aprire nuovi orizzonti dentro e anche fuori dalle nostre esistenze. Petrarca ricorda a tutti noi che l’indifferenza è il male peggiore di fronte agli “invisibili”, alle persone che non hanno voce, quegli stessi uomini privato di tutto anche della propria identità: tema affrontato nel secondo thriller “Corpi senza storia”. La sua passione per il genere “noir” e la scrittura nasce leggendo i gialli di Maurizio de Giovanni e Giorgio Faletti per poi passare a Jeffery Deaver e Robin Cook.

La scrittura, come la lettura, per Petrarca sono atti di intima solitudine

La comunicazione è una forza dirompente capace di trasmettere emozioni, l’ambizione come ribadisce Petrarca è di “far riflettere il lettore su temi che riguardano l’intera società civile, nessuno escluso, attribuisce alla scrittura un valore unico e rivoluzionario”. Nel libro “L’avvoltoio” Petrarca ai affida a una metafora per mettere in primo piano la speranza perduta da un’umanità dolente. Affrontare la vita nonostante a volte sia avversa, senza perdere mai le forze, la speranza come bene primario in egual misura dell’acqua o l’aria. ”Il commissario Lombardo – dice Petrarca – mi ha insegnato a lottare e a sperare sempre”, una simbiosi nata nell’intimo e generosamente poi trasmessa ai lettori. La domanda che si pone a se stesso e agli altri è se ne vale la pena lottare e dare la vita per il bene comune che è diventato appannaggio non di onesti cittadini, ma di un’accozzaglia di individui dediti solo al malaffare. Tra i temi affrontati nel libro vi è la paura dell’occidente verso lo straniero, verso il diverso, la paura del contagio di malattie, il libro è usato dallo scrittore per entrare nell’anima dei lettori, per dare uno squarcio all’omertà che dilaga, di una società fatta solo di interessi economici, politici, mafia, corruzione e traffico illegale di organi.

Trama dell’ultimo libro della trilogia: “L’avvoltoio”

Il protagonista del libro il commissario Cosimo Lombardo appena rientrato in Sicilia si scontra con due intricate vicende che sono tra gli incubi che più fanno paura a tutti noi: Il traffico di organi gestita da un’organizzazione criminale senza scrupoli che non risparmia neanche ad operare su bambini pur di trarre profitto, ed una violenta epidemia nel campo di accoglienza di Cala Manenti. Il protagonista del libro il commissario Lombardo sospetta che l’epidemia sia dolosa, allo scopo di dirottare gli immigrati in una struttura gestita da soggetti mafiosi, collusi con personaggi altrettanto squallidi che fanno parte della politica locale con l’appoggio d’insospettabili di medici assettati di denaro che non risparmiano innocenti pur di trarre profitto dalla vicenda. Il libro di Giuseppe Petrarca scuote le coscienze e denunzia in maniera esplicita sul problema degli immigrati, sull’enorme giro d’affare, problema molte volte affrontato dai media negli ultimi tempi. Il commissario Lombardo è un antieroe per eccellenza così definito da Petrarca, specialista nel risolvere i casi più intrigati nel mondo della sanità è fondamentalmente chiamato anche dallo scrittore “un cane sciolto” sempre alla ricerca della verità.

Giuseppina Ercole




Lutto nel cinema, addio a Ermanno Olmi: morto a 86 anni

E’ morto ad Asiago il regista Ermanno Olmi. Aveva 86 anni, era nato il 24 luglio 1931 a Bergamo. Regista autodidatta, pioniere nel campo del documentario, creatore di un linguaggio personale e fuori da ogni schema fin da opere come ”Il tempo si e’ fermato”, ”I recuperanti” e la ”Circostanza”, sperimentatore incessante ha portato per la prima volta al cinema il dialetto come lingua (”L’albero degli zoccoli”) e i grandi miti della tradizione cristiana (”Cammina cammina”)

Dopo una dura lotta contro una grave malattia, la sindrome di Guillain-Barré, che lo tiene a lungo lontano dai riflettori, nel 1987 Olmi torna a dirigere una pellicola con il claustrofobico Lunga vita alla signora!, premiato al Festival di Venezia con il Leone d’Argento. L’anno seguente si aggiudica, invece, il Leone d’Oro grazie a La leggenda del santo bevitore, basata sull’omonimo racconto scritto da Joseph Roth adattato da Tullio Kezich e dal regista stesso. A differenza delle altre, si tratta di una pellicola per il mercato internazionale, girata in inglese e interpretata dall’olandese Rutger Hauer; l’ambientazione, poi, è a Parigi. Oltre al premio della rassegna lagunare, il film vince quattro David di Donatello.

Cinque anni dopo, nel 1993, trae Il segreto del bosco vecchio dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati; la pellicola vede come protagonista Paolo Villaggio, un evento piuttosto raro per Olmi, che privilegia attori non professionisti. Nel 1994 dirige un episodio del vasto progetto internazionale Le storie della Bibbia, a cui partecipa anche la Rai, Genesi: la creazione e il diluvio. Nel 2001 dirige Il mestiere delle armi, film storico in costume presentato con successo al Festival di Cannes 2001 e acclamato a livello internazionale. Il film si aggiudica 9 David di Donatello 2002: “miglior film”, “miglior regista”, “migliore sceneggiatura”, “miglior produttore”, “miglior fotografia”, “miglior montaggio”, “miglior musica”, “migliori costumi” e “migliore scenografia”.

Nel 2003 approda in una Cina senza tempo per raccontare epiche vicende di pirati e di arrembaggi in Cantando dietro i paraventi, anch’esso acclamato dalla critica, che vede Bud Spencer come unico attore occidentale, insieme con Camillo Grassi, in un cast interamente orientale. Nel 2005 collabora con altri due grandi registi, Abbas Kiarostami e Ken Loach, nel film Tickets. Nel 2007 esce Centochiodi, che Olmi annuncia come il suo ultimo film di finzione, avendo deciso d’ora in poi di tornare a dirigere solo documentari. Nel 2008 riceve il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia. Nel 2013 l’Università di Padova gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Umane e Pedagogiche per “la sua azione di valorizzazione delle radici culturali, della memoria, delle tradizioni, della grande storia e dell’esperienza quotidiana e delle piccole cose.”

Ermanno Olmi era sposato con Loredana Detto, che fu la protagonista femminile de Il posto, il suo secondo film.




Università della Tuscia: a Santa Maria in Gradi l’appuntamento con la fotografia d’autore

VITERBO – Appuntamento da non perdere per gli appassionati di fotografia quello fissato alle ore 17 di domani nell’aula 12 di Santa Maria in Gradi. L’evento fa parte di una serie di appuntamenti programmati dal Laboratorio di Fotografia dell’Università della Tuscia e vedrà come ospite d’eccezione la fotografia d’autore con la presenza di Alessandro Imbriaco, la cui mostra “Corpi di reato. Un’archeologia visiva dei fenomeni mafiosi nell’Italia contemporanea”, è ospitata nel mese di maggio dal Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo.

Veduta di Corleone, Corleone, Palermo, 2012




Palermo, dalla musica al giornalismo: assegnati i premi “Nike donna 2018”

PALERMO – La giuria del premio Nike-donna di Sicilia 2018, che si è tenuto ieri nel corso di un evento-spettacolo al teatro Golden di Palermo, ha assegnato il prestigioso riconoscimento per la musica classica a Marta Pasquini, violinista e direttrice d Orchestra; per il bel canto alla soprano Desire Rancatore; per il giornalismo d’inchiesta a Stefania Petix di Striscia la notizia e per lo Sport a Simona La Mantia, campionessa italiana indoor di atletica e ad Helga Di Benedetto, campionessa italiana di booling”. Le vincitrici del Premio hanno deciso unanimamente di devolvere in beneficenza i proventi del riconoscimento. Abbiamo selezionato -ha detto il presidente del Rotary Palermo Monte pellegrino, Nino Morisco – le eccellenze del mondo femminile isolano, che si sono distinte nelle Arti, nella Comunicazione e nello Sport in Italia e all’estero “.




Marsala, iniziato il conto alla rovescia per le “Manifestazioni Garibaldine 2018”

MARSALA (TP) – La “Mostra dei Calendari storici” – Martedì 8 Maggio, Palazzo VII Aprile (ore 17.30) – è il primo appuntamento delle “Manifestazioni Garibaldine 2018” che si svolgeranno a Marsala fino a domenica 13. L’allestimento della mostra, curato dalle locali Associazioni Carristi e Marinai d’Italia, mette in esposizione i calendari che raccontano la centenaria storia di Esercito, Marina e Aeronautica, nonché dell’Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato. Sempre martedì 8, al Teatro Comunale (ore 21), il Liceo Classico propone “Italia In…Canta”, un Ensemble di strumenti e voci che esplorerà la storia d’Italia dal punto di vista musicale. Un concerto per Coro e Orchestra in cui saranno eseguiti brani di Morricone, Piovani, De Andrè, Battiato…

Mercoledì 9, al Monumento ai Mille (ore 10) si apre la mostra fotografica “Donne che hanno fatto e che fanno la storia”

La curano gli Istituti “Pascasino” e “Mazzini”, i cui studenti hanno vinto il premio “Rompiamo il Silenzio 2017” per le immagini scattate sulla tematica di genere. In questa esposizione loro riservata, metteranno a confronto donne del passato e del presente impegnate in determinati campi. Nel pomeriggio, sempre al Monumento ai Mille (ore 17), l’iniziativa “Ricami senza tempo” – organizzata dall’Associazione “Riscopriamo il Ricamo” – punta a raccontare la donna eccezionale che è stata Anita Garibaldi che, in un certo senso, tornerà a rivivere proprio nel Monumento dedicato ai Mille. Qui, sarà la studiosa Francesca La Grutta a tracciare il quadro storico e il ruolo delle donne del tempo; mentre Vinziana Rizzo, stilista, racconterà la modernità di Anita attraverso il suo abbigliamento. L’evento si arricchirà dell’estemporanea di pittura “Anit’Arte” curata dal maestro Enzo Campisi e della creazione di cocktail che l’istituto “Abele Damiani” dedicherà ad Anita: sarà pure preparato un piatto intitolato alla coppia risorgimentale.

Il programma di queste prime tre giornate delle “Manifestazioni Garibaldine 2018” si chiuderà Giovedì 10 con lo spettacolo “Inchiesta sulla Spedizione dei Mille” – Teatro Comunale, ore 21 – che sarà portato in scena dall’Associazione “Arco”. Scritto dagli stessi interpreti, Enrico Russo e Giacomo Frazzitta, protagonista è il giovane Ippolito Nievo che svelerà i retroscena della spedizione in un serrato dibattito con la sua coscienza.




Teatro e disabilità: lo spettacolo “Medea” sbarca al Parlamento Europeo

ROMA – La Capitale ospita la rivoluzionaria esperienza del Teatro Patologico che unisce attori professionisti e persone con disabilità sul palco. Sono proprio la passione per la recitazione e la volontà di sviluppare un sentimento di integrazione che hanno spinto le Istituzioni romane a presentarsi alla rappresentazione avvenuta venerdì 4 maggio, diretta dal Maestro Francesco Santalucia, definita “forte e toccante” dalla sindaca Raggi.

Il Teatro Patologico nasce dalla mente Dario D’Ambrosi:

Una vera e propria autorità a livello internazionale che si occupa da più di 30 anni di teatro e malattia mentale. D’Ambrosi ricorda “come ho detto alle Nazioni Unite il 4 dicembre, quando ho rappresentato l’Italia in occasione della Giornata mondiale del Disabile, voi potete farci tutte le critiche che volete, ma con la disabilità, soprattutto psichica, noi italiani siamo avanti di almeno 50 anni. Siamo stati i primi al mondo a chiudere i manicomi e i primi, grazie al Teatro Patologico, ad aver avviato un corso universitario per disabili”.

Difatti è dal 2016 che l’Università di Tor Vergata sostiene la crescita del primo corso al mondo di Teatro Integrato dell’Emozione. A tal proposito, Dario D’Ambrosi si rifà alle volontà della ministra dell’istruzione Fedeli di allargare l’iniziativa a tutte le università come già attuato d’oltralpe.

Il Teatro Patologico, con sede sulla Cassia, porterà lo spettacolo Medea il 16 maggio al Parlamento Europeo mentre a ottobre, dal 4 al 14, sarà protagonista del festival “ 1978 180 2018” all’Eliseo. Occasioni utili per sottolineare lo spirito di coesione e solidarietà a colmare “la mancanza di sostegno da parte delle istituzioni”.

Ad oggi, come racconta D’Ambrosi, mentre due politici si mettono d’accordo la situazione del disabile peggiora. Ma l’ensemble teatrale va avanti in questa “rivoluzione” continuando a lavorare per la felicità di questi ragazzi e per sostenere le loro famiglie.

Gianpaolo Plini




Castel Gandolfo: grande attesa per la prima festa delle associazioni locali

CASTEL GANDOLFO (RM) – Laboratori creativi per imparare a fare i nodi nautici, giochi per conoscere le emozioni, vedere da vicino come nasce un mosaico, partecipare al laboratorio musicale dai zero ai 100 anni, imparare alcune tecniche di primo soccorso e poter acquistare i biscotti di Telethon. Domenica 6 maggio, dalle 9.30 alle 13.00, “Incontriamoci in piazza” a Castel Gandolfo per la festa delle associazioni locali.

Dalle 9.30 prenderà il via una mattinata ricca di tante attività che coinvolgeranno turisti e cittadini che per la prima volta offriranno l’opportunità di poter conoscere da vicino le realtà associative del territorio. Inoltre, proprio grazie a questo evento, Castel Gandolfo è nell’elenco ufficiale delle piazze italiane dove il 6 maggio si potranno acquistare i Cuori di biscotto #ioperlei della campagna di raccolta fondi di Telethon a favore delle mamme rare.

Il bellissimo e storico scorcio di piazza della Libertà nel borgo dei Castel Gandolfo si animerà con gli stand di 14 associazioni. Ci sarà la Croce Rossa Italiana – Comitato Colli Albani ONLUS con cui sarà possibile imparare alcune manovre di primo soccorso e fare il nuovissimo MassTraining, il massaggio cardiaco a tempo di musica. Mentre alle mamme, ai papà e ai nonni dedicheranno una lezione sulla disostruzione pediatrica, la manovra salva bimbi in caso di soffocamento. Restando in tema di cultura della prevenzione, sarà possibile partecipare anche alle tante attività che organizzeranno i volontari del Gruppo Comunale di Protezione Civile Castel Gandolfo.

Molte saranno anche le associazioni che si occupano di sport e sociale, come la Lega Navale Italiana Castel Gandolfo che terrà un corso sui nodi nautici; le atlete delle Pagaie Rosa Onlus – Pink Butterfly, le quali racconteranno le bellissime storie di rinascita e di lotta contro il tumore al seno grazie allo sport di squadra; la Polisportiva Sociale Castellinsieme ONLUS che presenterà le attività sportive e ricreative realizzate durante l’anno con i ragazzi; e la ASD Comunale AlbaDrago insieme cui sarà possibile giocare con un simulatore di pagaiata.

Allo stand dell’Associazione Famiglie Disabili Eugenio Litta si potranno ammirare i lavori realizzati dai ragazzi portatori di handicap e conoscere da vicino una delle associazioni che da anni è un punto di riferimento per i disabili e le loro famiglie. Durante la mattinata, uno stand sarà dedicato anche agli ospiti del del SRTR-e di Villa Von Siebenthal, la comunità terapeutico-riabilitativa per le malattie neuropsichiatriche, i cui ragazzi hanno realizzato le illustrazioni per il manifesto ufficiale di questa prima edizione di Incontriamoci in piazza.

Due le associazioni culturali: la Pro Loco Castel Gandolfo, con cui si potrà approfondire la storia e la cultura della nostra città e scoprire le loro tantissime attività realizzate durante l’anno; e l’Associazione Culturale “Il tempo diverso” che quest’anno ha portato in scena un interessante calendario di spettacoli teatrali nel cuore del centro storico.

E sempre in piazza si potrà partecipare a dei giochi con i propri amici a 4 zampe, misurare la propria abilità creativa con la ceramica o imparare a riconoscere le proprie emozioni con le associazioni Mettiamocingioco Castel GandolfoLa Cicala e Studio Lab 138. Allo stand de La Musa Mosaici invece si potranno scoprire da vicino i segreti dell’arte musiva durante la realizzazione di un’opera contro la violenza sulle donne.

Per gli amanti della musica sarà possibile invece partecipare al laboratorio musicale allestito dalla Fanfara Città di Castel Gandolfo la quale con percussioni e fiati renderà ancora più magica la mattinata.




Da Palermo a Ivalo passando per Roma: 5mila chilometri di cultura e solidarietà

Una significativa esperienza comune di conoscenza e solidarietà ha portato a Roma, per una settimana di lavoro solidale e conoscenza reciproca, alcune classi, una ventina di componenti in tutto, di due licei posti ai confini opposti d’Europa: quello dell’Ivalon Lukio, il liceo di Ivalo, Lapponia finlandese, e quello del liceo Regina Margherita di Palermo.

I due istituti collaborano da una decina d’anni

In varie fasi, a progetti Erasmus, il più recente dei quali, avviato nel 2016 per concludersi nel 2018, è denominato Migrations: Broadcasting a New Outlook ovvero “Migrazioni: trasmettere una nuova prospettiva”, Erasmus plus KA2, un percorso di scoperta, ricerca e solidarietà verso quei popoli che sono alla ricerca di un “nuovo modo” di convivere, in Europa, con realtà diverse dalle loro.
Le due scuole rappresentano i due poli estremi della Unione Europea non soltanto per la distanza geografica significativa ma soprattutto per realtà scolastiche diverse, sia nella dimensione che nel sistema scolastico; tuttavia esse trovano un punto di incontro in un tema importante e più che mai attuale che riguarda tutta l’Europa, le migrazioni, appunto.

Le classi partecipanti si sono confrontate sul tema delle migrazioni e il loro lavoro viene divulgato attraverso trasmissioni radio, In Italia e Finlandia, anche via Web.

La lingua di scambio è stata l’inglese. Il gruppo di lavoro ha inteso acquisire consapevolezza della propria storia come popolo migrante confrontandosi con le realtà dei nuovi popoli che cercano su suolo europeo una nuova vita e una nuova identità. Gli studenti hanno avuto elementi per capire come queste migrazioni influiscono sulle loro stesse vite e quali possano le cause e le conseguenze dei flussi migratori. Lo scambio di idee e di informazioni tra i due gruppi di studenti è il primo obiettivo del progetto, nel tentativo di eliminare le barriere culturali e sociali, scambiare opinioni e contribuire al dibattito sulle politiche delle migrazioni. Le conferenze, i dibattiti, le interviste, le ricerche svolte sono strumenti tutti riportati in trasmissioni radio con podcast dando così a tanti l’opportunità di avvicinarsi e condividere le tematiche.

Non sono mancati all’interno del programma momenti di intrattenimento e di servizio sociale

Come la settimana trascorsa a Roma, miranti a d affrontare il tema della migrazione anche da punti di vista diversi, puntando al confronto di diverse realtà culturali che coesistono e si integrano nei rispettivi territori: interventi musicali (Orchestra di piazza Vittorio), artistici, letterari ed anche sportivi.
Il metodo utilizzato è quello della partecipazione e peer-education, “educazione tra pari”, della ricerca, dell’apprendere attraverso il fare e del confronto. Gli alunni fanno poi le loro relazioni anche attraverso il mezzo digitale del podcast. Un’iniziativa dunque di grande spessore educativo, umano e culturale, ben guidata da docenti sensibili e preparati che ne hanno reso i contenuti assimilabili e formativi. La settimana romana ha visto i ragazzi impegnati anche in ruoli di servizio sociale, quando hanno partecipato alla preparazione ed offerta dei pasti ai disagiati ed agli immigrati presso la mensa diurna della Caritas, Giovanni Paolo II a Colle Oppio, un modo concreto d0’avvicinarsi alla realtà dell’emigrazione più sofferta e causata da guerre e fame nei paesi d’origine.

Gianfranco Nitti