Vetralla e il marchese del Grillo: tutto pronto per la ricostruzione storica

VETRALLA (VT) – Vetralla, il 22-23 settembre 2018, si sveglierà ai tempi del marchese del Grillo. Il celebre grido: “S’è svegliato” darà vita ad una ricostruzione storica della vita quotidiana nei primi anni dell’Ottocento, quando Vetralla era stata annessa all’Impero francese. È anche il periodo di ambientazione del celebre film, del 1981, “Il marchese del Grillo”, con Alberto Sordi e Paolo Stoppa, uno dei film più amati della storia del cinema italiano. Il film fornisce lo spunto per alcune scene teatralizzate, recitate dai celebri personaggi del capolavoro di Mario Monicelli.

La colonna sonora del film eseguita magistralmente dal Complesso Bandistico “Ottavio Pistella” – Città di Vetralla, diretto dal maestro Augusto Mentuccia (che ha suonato nella colonna sonora originale del film), accompagnerà lo spettatore per le scene ambientate nella splendida cornice del centro storico di Vetralla.

L’evento è organizzato dalla Pro Loco di Vetralla con il patrocinio del Comune di Vetralla, coinvolgendo le realtà locali. In particolare le Compagnie teatrali amatoriali “I Casaioli” e “I Dialettanti”; il Complesso Bandistico “Ottavio Pistella” – Città di Vetralla; Opera Extravaganza, Associazione culturale per l’opera lirica – Viterbo; Francis & Friends – Presepe Vivente di Vetralla; ApriBottega! Lo spazio degli artigiani di Vetralla e dintorni; AVIS Vetralla; A.S.D. 1928 Vetralla; l’Associazione Centro Soc. Pol. Diurno PIETRO CANONICA; l’Associazione Vetralla Centro Storico – Daniela Marconi e i Cittadini del Comune di Vetralla e, non solo, che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa.

Il coordinamento e la regia dell’evento sono a cura di Francesca Spurio e di Andrea Natali.

Particolare attenzione sarà rivolta ai costumi, prendendo spunto, oltre che dalla tradizione del Presepe Vivente di Vetralla, da una ricerca storica sulla produzione dei pittori dell’epoca che ritraggono situazioni e persone (fra i quali il pittore e incisore Bartolomeo Pinelli, che produce un ampio repertorio di immagini dedicate ai costumi romani e laziali, e le pubblicazioni di Renato Mammucari “Viaggio a Roma e nella sua campagna” e “Ottocento Romano” editi da Newton Compton). Per quanto riguarda la veridicità storica, ci si baserà sulla bibliografia locale e, in particolare, sulla specifica pubblicazione “La vita quotidiana a Vetralla nei primi dell’Ottocento”, autore Andrea Natali, 2007, Davide Ghaleb Editore.

Appuntamento quindi al 22 e al 23 Settembre 2018 alle ore 18 in Piazza Umberto I a Vetralla (VT).

Ingresso 5 € (bambini gratis). Nel corso dell’evento sarà inoltre offerto agli spettatori un “aperitivo teatralizzato”, con prodotti tipici locali, ambientato nell’Osteria del marchese del Grillo




Creatività e nascita di idee: a Sarzana semaforo verde per la XV edizione del festival della mente

SARZANA (SP) – La quindicesima edizione del Festival della Mente, il primo festival in Europa dedicato alla creatività e alla nascita delle idee, si svolge a Sarzana dal 31 agosto al 2 settembre con la direzione di Benedetta Marietti. Il festival è promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana (www.festivaldellamente.it).

Tre giornate in cui più di 60 ospiti italiani e internazionali propongono incontri, letture, spettacoli, laboratori e momenti di approfondimento culturale, indagando i cambiamenti, le energie e le speranze della società di oggi e rivolgendosi con un linguaggio sempre accessibile al pubblico ampio e intergenerazionale che è la vera anima del festival.

39 gli incontri per esplorare, attraverso punti di vista molteplici, proposte originali e discipline diverse, il tema del 2018: il concetto di comunità.

«Il concetto di “comunità” da una parte ha l’ambizione di riuscire a cogliere quello che è lo Zeitgeist, lo spirito del tempo, dall’altra può essere declinato in modi diversi, riflettendo così la multidisciplinarietà della manifestazione» spiega Benedetta Marietti «Cosa significa nel mondo attuale la parola “comunità”? Se ne sente ancora il bisogno? E si riuscirà a mantenerne intatte le caratteristiche principali: solidarietà, appartenenza, rispetto e libertà? Attraverso la pluralità e l’eterogeneità delle voci di scienziati, umanisti, artisti, e una divulgazione leggera e appassionante, il Festival della Mente cercherà anche quest’anno di trasmettere l’emozione della condivisione del sapere e di fornirci gli strumenti per interpretare la realtà di oggi, sempre più sfuggente e contraddittoria».

Il programma prevede sempre una sezione per bambini e ragazzi, un vero e proprio festival nel festival con 20 eventi e 4 workshop didattici, curato da Francesca Gianfranchi e realizzato con il contributo di Crédit Agricole Carispezia.

Come ogni anno, linfa del festival saranno i 500 giovani volontari, molti dei quali coinvolti in un progetto di alternanza scuola-lavoro, che con generosa energia contribuiscono a creare quel clima di festa e condivisione che si respira nelle piazze e nelle strade di Sarzana durante il festival.

IL PROGRAMMA DELLA XV EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA MENTE

Il festival prende il via nel grande tendone di Piazza Matteotti con la lezione inaugurale di Andrea Riccardi, studioso della Chiesa in età moderna e contemporanea. Il fondatore della Comunità di Sant’Egidio apre con una riflessione sul nostro tempo, un tempo del virtuale che vede indebolirsi le reti di prossimità sociali, politiche e religiose e dove il tessuto della società sembra subirne gli effetti: siamo tutti più soli e ciò costituisce un rischio per la sopravvivenza dei più deboli. Mai come oggi è importante interrogarsi su cosa significhi comunità, quando le popolazioni si spostano e nascono inedite convivenze tra persone di storia, etnia e religione diverse.

LA COMUNITÀ DELLA LETTERATURA E DELLA LINGUA

Tutti hanno, nel profondo, il desiderio di andare incontro all’ignoto, di esplorare l’inesplorato, di non farsi corrompere dalla parte più sociale dell’esistenza, di spezzare i vincoli che ci legano alla famiglia, alle origini, a una comunità. Ma è realmente possibile? Se lo chiedono lo scrittore e viaggiatore olandese Jan Brokken e il giornalista e psicologo Massimo Cirri che discutono di solitudine e comunità, della possibilità di rimanere sé stessi in un mondo che obbliga alle relazioni, di avventura, viaggio, individualismo e condivisione sociale, in un evento realizzato in collaborazione con l’Ambasciata dei Paesi Bassi.

Tucidide scrisse che il segreto della libertà è il coraggio. Le scrittrici Serena Dandini e Michela Murgia raccontano le storie di alcune donne valorose come l’ambientalista Wangari Maathai, l’artista Vanessa Bell, sorella di Virginia Woolf, e la scrittrice Grazia Deledda, che hanno saputo vivere la loro vita al di fuori dei rigidi schemi delle rispettive comunità di appartenenza, aprendosi alla libertà e alla ricerca dei propri talenti.

La scrittrice iraniana Maryam Madjidi dialoga con la giornalista e autrice Vanna Vannuccini ripercorrendo la sua intensa vicenda personale. Maryam ha solo sei anni quando i suoi genitori, comunisti, sono costretti a fuggire verso la Francia da un Iran sempre più oscurantista. Qui trova ad accoglierla una lingua nuova, che lei dapprima rifiuta, per sceglierla infine come unico approdo possibile, respingendo ogni richiamo alle origini. Al festival racconta come abbia trovato poi la forza di volgersi indietro, recuperando la lingua come unico strumento per impadronirsi della memoria e insieme delle proprie radici.

Cosa ci insegna l’Antigone per affrontare le sfide etiche e politiche del XXI secolo? L’autrice pakistana Kamila Shamsie, vincitrice del prestigioso Women’s Fiction Award 2018, si interroga su identità, fede, famiglia e società ai tempi dell’Isis: quali sacrifici siamo disposti a fare in nome dell’amore? E davanti a cosa ci fermeremmo per aiutare le persone che più amiamo?

Secondo il linguista Giuseppe Antonelli e la calligrafa Francesca Biasetton, presidente dell’Associazione Calligrafica italiana, la costruzione di una comunità passa per la conquista di una lingua comune: nella nostra storia, soprattutto una lingua scritta. Nel corso del tempo sono cambiati gli strumenti utilizzati per scrivere e, di conseguenza, la forma delle lettere. E oggi che tutti parliamo e scriviamo in italiano, a essersi persa è proprio l’individualità della grafia. Nell’era digitale, riusciamo ancora a lasciare un’impronta?

Le gesta di Orlando, Rinaldo, Angelica e dei paladini di Francia rivivono in “A singolar tenzone” con le parole del contastorie, attore e regista teatrale Mimmo Cuticchio, attraverso una grande varietà di registri che vanno dall’epico al comico, dal drammatico all’onirico e al sentimentale, in un succedersi vertiginoso di duelli, imboscate, incantesimi, voltafaccia, innamoramenti, battaglie e colpi di scena.

LA COMUNITÀ DELLA SCIENZA

Tanti gli scienziati in questa XV edizione del festival. Lo zoologo Carlo Alberto Redi, accademico dei Lincei, dialoga con la biologa Manuela Monti sul tema “Comunità e DNA”. Le diseguaglianze e l’esclusione sono in grado di marcare il genoma e di aumentare l’incidenza di gravi malattie, causando uno svantaggio biologico che si trasmette di generazione in generazione e che determina gravi conflitti sociali e alti costi sanitari. L’educazione all’altruismo è invece in grado di assicurare un armonioso sviluppo di una nuova forma di democrazia: una democrazia cognitiva.

Due entità misteriose dominano l’Universo: l’energia oscura, una forza completamente ignota che permea gli spazi interstellari, e la materia, costituita quasi al 90% da materia oscura, mai rilevata da strumenti. Il fisico Cristiano Galbiati, della Princeton University, racconta che sotto il Gran Sasso nascerà DarkSide, uno dei programmi più avanzati al mondo per la ricerca della materia oscura, che coinvolgerà oltre 350 ricercatori provenienti da istituti italiani e internazionali.

La società moderna è una grande rete complessa, per molti aspetti simile alla rete neuronale del nostro cervello. Le connessioni, i link, sono i responsabili della rapida crescita del web e di Internet, della velocità della comunicazione globale, del diffondersi di informazioni, epidemie e crisi finanziarie, spiega l’informatico Dino Pedreschi, pioniere della Data Science e dei Big Data, a capo di un centro di ricerca congiunto fra università di Pisa e CNR. I Big Data ci offrono una nuova prospettiva di osservazione per misurare e prevedere l’emergere di disuguaglianze, la diffusione di innovazioni, la polarizzazione delle opinioni, la diversità e l’intelligenza della comunità.

“Storie dalla torre di Babele” è il titolo della conferenza di due brillanti menti matematiche, Gabriele Lolli e Marco LiCalzi: una conversazione a due voci per raccontare l’esistenza di un popolo che possiede una lingua universale e che accumula conoscenze che restano vere per sempre. Nell’antica Grecia li chiamavano “coloro che sono inclini ad apprendere”, noi li conosciamo come “matematici”.

LA COMUNITÀ SOCIALE

I grandi cambiamenti della contemporaneità sono paragonabili a quelli avvenuti durante il Rinascimento, secondo Ian Goldin, fondatore e direttore della Oxford Martin School, il maggior centro mondiale di ricerca sulle sfide del futuro. La crescita a cui si sta assistendo porta con sé nuove forme di rischi sistemici – trasformazione del mondo del lavoro, maggiore ineguaglianza sociale, pandemie, cyber-attacchi, cambiamento climatico – ma è anche densa di opportunità. Quale insegnamento possiamo dunque trarre dal Rinascimento?

La scuola crea la comunità: la scuola superiore laica e pubblica nasce in Italia come progetto generatore di identità nazionale e come strumento di promozione sociale. Il filologo classico Federico Condello analizza le motivazioni per le quali da qualche decennio il nostro sistema di istruzione, che era tra i migliori dell’Occidente, sembra aver tradito questo progetto.

Il regista e drammaturgo Armando Punzo è il fondatore della Compagnia della Fortezza, una compagnia teatrale professionale composta da detenuti. Al festival porta la sua esperienza trentennale nel carcere di Volterra, dove ha scoperto che il teatro non è solo rieducativo, ma crea una nuova comunità, libera, nel luogo di chiusura per eccellenza (sezione approfonditaMente).

Il grande programma della modernità è consistito nella riduzione della faccia della Terra ad un unico spazio, vale a dire ad un’unica gigantesca mappa, spiega Franco Farinelli, presidente dell’Associazione dei Geografi Italiani. Alla globalizzazione si deve la crisi complessiva della logica spaziale del funzionamento del mondo, al punto che oggi corriamo il rischio di non riuscire più a comprenderlo davvero.

Il sociologo Stefano Allievi, uno dei massimi esperti di migrazioni e di Islam in Europa, invita a una riflessione critica su tutte le questioni che accompagnano le migrazioni attuali, poiché da decenni l’immigrazione è un fenomeno strutturale e non va quindi affrontato in termini di emergenza ma richiede soluzioni che non sottovalutino il malessere diffuso nell’opinione pubblica.

La parola “comunità” ci rassicura, evoca un’entità emotivamente ricca.

Che fine ha fatto la comunità? È possibile, oggi, in piena globalizzazione, ipotizzare un ritorno della comunità? Intorno a questi interrogativi ruota la riflessione del filosofo teoretico Roberto Esposito, che a partire dall’etimologia latina del termine communitas, che rimanda a una legge della cura reciproca, esamina due diverse concezioni di comunità, una aperta e donativa, l’altra chiusa ed escludente nei confronti di coloro che non ne fanno parte.

Perché il tradimento è universalmente proibito, e al contempo universalmente praticato? Perché anche nei matrimoni felici le persone tradiscono? Un matrimonio a prova di tradimento è effettivamente possibile? La psicoterapeuta e scrittrice belga Esther Perel sostiene che i tradimenti possano insegnarci molto sul matrimonio e sulla società. Offrono uno sguardo sulle nostre attitudini personali e culturali, e il modo in cui attualmente approcciamo l’infedeltà è un riflesso dei complessi cambiamenti in corso nelle comunità di tutto il mondo.

Essere responsabili, essere visibili, misurabili e soprattutto competitivi è diventata oggi un’ingiunzione permanente: “sono stimato, quindi sono”. Ma queste valutazioni sono alquanto paradossali, avverte la filosofa e saggista Angélique del Rey: in nome del merito, creano un clima di deleteria competizione; in nome dell’oggettività schiacciano le differenze, standardizzano, normalizzano. Come salvarsi da una società che valuta tutto e tutti costantemente?

“Dalla comunità alla cittadinanza: gli ebrei d’Europa di fronte alla modernità” è il titolo dell’incontro con la storica Anna Foa, che ripercorre la storia del declino della presenza ebraica in Europa, tracciando le differenze tra la comunità ebraica dell’Europa occidentale e quella dell’Europa orientale.

Cos’era la comunità, secondo Adriano Olivetti? Lo ricordano il nipote Beniamino de’ Liguori Carino, editore e direttore editoriale di Edizioni di Comunità, il saggista e narratore Giuseppe Lupo e lo storico della cultura Alberto Saibene: è quella parte di territorio che si può attraversare a piedi in un giorno, dove attorno a un centro si irradiano partecipazione politica, servizi, cultura, benessere individuale e collettivo. Oggi, dopo la crisi del socialismo e del capitalismo, quel suo modello è tornato attuale. Nel corso dell’incontro sarà proiettato il documentario Città dell’uomo di Andrea De Sica (sezione approfonditaMente).

Quali sono i nuovi miti di oggi? E come rinnovare una fenomenologia della speranza, oltre il rancore e la nostalgia? A dare una risposta è chiamato Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis e curatore dell’annuale Rapporto sulla situazione sociale del Paese, il quale, numeri alla mano, mostra le differenze tra la realtà contemporanea e l’Italia del dopoguerra.

LA COMUNITÀ DELLE ARTI

L’architetto Mario Cucinella, curatore del Padiglione Italiano per la Biennale di Venezia 2018, parla di architettura come azione politica e strumento di rilancio dei territori: una buona architettura risponde alle esigenze del territorio e della sua memoria, quindi bisogna indagare, conoscere e dialogare con chi abita e ricorda.

La bottega rinascimentale rappresentava, nell’Italia centrale del XV secolo, un luogo di produzione del sapere scientifico e di formazione del gusto artistico, dove confluivano conoscenze già acquisite e nuove teorie ottiche e matematiche, come racconta l’architetto e restauratore Antonio Forcellino. La condivisione dei saperi ha prodotto miracoli, come nel caso dell’impresa collettiva della decorazione della Cappella Sistina.

Giulia Alonzo, Marco Belpoliti, Adriana Polveroni e Oliviero Ponte di Pino si confrontano sul tema “Critica 2.0. Comunicare cultura ai tempi del web”. Da esperienze in campi diversi, una riflessione sul ruolo dell’informazione nel campo della cultura e delle arti, a partire dalla necessità intellettuale e politica di stimolare il pensiero critico (sezione approfonditaMente).

Uno dei più straordinari luoghi comunitari di cui il nostro mondo occidentale abbia mai fatto esperienza è il teatro greco. Il festival propone un incontro-spettacolo per ricreare quell’esperienza estetica di discussione, confronto e critica, fondamenta di qualsiasi comunità. Accompagna le parole dello studioso del pensiero antico Matteo Nucci la musica dionisiaca delle tradizioni greche suonata con strumenti antichissimi da un gruppo di musicisti greci guidati da Davide Livornese.

 … E ALTRE COMUNITÀ

Un insolito progetto di ricerca è quello condotto dal filosofo Roberto Casati, a capo dell’Institut Jean Nicod dell’Ecole Normale Superieure e dell’Ecole des hautes Etudes en Sciences Sociales di

Parigi. Da studioso dei processi cognitivi ha indagato, durante una settimana di navigazione su un cutter in condizioni meteo diverse e con persone diverse (tra cui una scrittrice di haiku, un videomaker, una disegnatrice) l’organizzazione di una comunità che si ritrova a condividere gli spazi angusti di un’imbarcazione. Una barca è infatti un microcosmo esigente: ogni azione ha un significato, ogni progetto è sempre il progetto di una comunità (sezione approfonditaMente).

Dal mare alla montagna. Due luoghi differenti accomunati dall’avventura, dal rischio, dalla fatica, dalla passione. L’alpinismo, come il navigare, rappresenta la forza dell’uomo che supera se stesso confrontandosi con i propri limiti, fisici e mentali. Dare il meglio di sé è d’obbligo, perché si mette in gioco la propria vita. È quanto insegna l’alpinista Hervé Barmasse, che ha scalato in sole 13 ore in stile alpino la parete sud dello Shisha Pangma, sull’Himalaya. A Sarzana ci racconta un alpinismo dove la natura, se ascoltata e rispettata, diventa accessibile a tutti e amica dell’uomo.

“La cucina è convivialità” è l’intervento a due voci dello chef stellato Philippe Léveillé e del giornalista enogastronomico Marco Bolasco: in cucina si mescolano sapori, ingredienti, storie, identità e origini, ma anche squadre di lavoro sempre più internazionali e multietniche. Inoltre, per definizione, la cucina produce un altro luogo di incontro, quello fra piatto e tavola: qui la comunità prende forma dalla convivialità e permette scambi e condivisioni altrove impossibili.

Non solo la comunità umana è oggetto di indagine al festival: lo scrittore Giuseppe Festa, esperto di educazione ambientale, propone un viaggio alla scoperta della complessa società dei lupi, attraverso aneddoti, video inediti, brevi letture e brani musicali, per conoscere meglio questi affascinanti animali e scoprire se davvero, guardando negli occhi un lupo, guardiamo noi stessi.

Daniele Zovi, scrittore con un’esperienza di quarant’anni nel Corpo Forestale, racconta il bosco come comunità: è infatti il risultato di azioni e reazioni, alleanze e competizioni tra le diverse piante. Queste ultime ci somigliano più di quanto non crediamo, ma abbiamo ancora molto da imparare per rispettarle davvero.

 LA TRILOGIA

Tornano le seguitissime lezioni di storia di Alessandro Barbero, che quest’anno propone una trilogia sul tema della Prima guerra mondiale. Si parte con un’analisi delle motivazioni che hanno portato l’Italia a schierarsi nel conflitto, con la dichiarazione di guerra all’Austria il 24 maggio 1915; quindi si ripercorre la sconfitta più bruciante, quella di Caporetto, che evoca ancora oggi ricordi umilianti; si termina con le battaglie di Vittorio Veneto e del Piave, di cui ricorre il centenario. Diceva Prezzolini che «Caporetto è stata una vittoria, e Vittorio Veneto una sconfitta per l’Italia, perché ci si fa grandi resistendo a una sventura ed espiando le proprie colpe, e si diventa invece piccoli gonfiandosi con le menzogne e facendo risorgere i cattivi istinti per il fatto di vincere».

 GLI SPETTACOLI

Due grandi musicisti, un autorevole storico dell’arte e tre opere pittoriche. Questi gli ingredienti di un progetto originale, ideato appositamente per il Festival della Mente, con il violoncellista Mario Brunello, il clarinettista Gabriele Mirabassi e Guido Beltramini, esperto di architettura rinascimentale italiana, per raccontare con parole e note musicali tre quadri: L’Assunzione della Vergine di Botticini, La resurrezione della carne di Signorelli e un quadro fantasioso della collezione dell’Atelier dell’Errore, laboratorio di arti visive rivolto ai bambini della Neuropsichiatria infantile dell’Asl di Reggio Emilia.

Altro esempio di generi che si fondono tra loro è quello offerto dallo scrittore napoletano Diego de Silva, che ha creato, con il sassofonista Stefano Giuliano e il contrabbassista Aldo Vigorito, il “Trio Malinconico”, per unire musica e letteratura in una forma di spettacolo che permetta a entrambe le forme espressive di parlare una lingua comune.

La cantautrice palermitana Olivia Sellerio raccoglie in concerto per il pubblico del festival le canzoni da lei scritte e interpretate per la serie televisiva del Commissario Montalbano, evocando con la sua straordinaria voce atmosfere mediterranee, sonorità dell’Atlantico, polvere d’Africa e folk americano.

Torna al festival il Teatro della Cooperativa, con la produzione “Nome di battaglia Lia”: un racconto degli eroismi anonimi delle donne del quartiere milanese di Niguarda attraverso le parole della partigiana Lia e delle sue compagne di lotta. Una storia di libertà che parla della forza della vita, portata in scena dagli attori Renato Sarti, Marta Marangoni e Rossana Mola.

Nella doppia veste di narratrice e cantante, l’attrice Maddalena Crippa, accompagnata da un quartetto strumentale, racconta la storia di amori e corteggiamenti e interpreta le canzoni della Vedova allegra, evocando con leggerezza e divertimento le atmosfere dei cabaret berlinesi e dei cafè chantant parigini.




Nemi, tempio di Diana: strutture presenti nell’area prima della costruzione del grande tempio

NEMI (RM) – In concomitanza il 31 agosto con l’anniversario della Nascita di Caligola l’amministrazione Comunale di Nemi ha deciso di presentare anche quest’anno i risultati della campagna di ricerche archeologiche presso il tempio di Diana all’interno del vasto santuario dedicato alla dea sulle rive del lago di Nemi svoltasi dal 17 luglio al 31 agosto. Le ricerche sono condotte dalla Università degli Studi di Perugia e dalla Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera e dirette da Filippo Coarelli, Paolo Braconi e Francesca Diosono. Dopo aver completato le indagini all’interno della struttura monumentale del tempio, questo anno le attività si sono concentrate nell’area antistante, dove già nel 2017 erano venuti alla luce altri edifici.

I risultati di queste settimane

confermano l’antichità e la Ricchezza decorativa delle strutture presenti nell’area prima della costruzione del grande tempio finora noto; esse dovrebbero risalire almeno al VI secolo a. C. e caratterizzano l’importanza dell’area sacra nel momento in cui viene scelta come santuario federale della lega delle città latine in guerra contro Roma. I materiali Votivi rinvenuti sono però ancora più antichi e rimandano ad epoche precedenti , che si spera di poter indagare nei prossimi anni. Durante l’inontro interverranno anche il Sindaco di Nemi Alberto Bertucci, Simona Carosi funzionaria SABAP, Filippo Coarelli Università di Perugia, Paolo Braconi Università di Perugia e Francesca Diosono Università di Monaco di Baviera.

Questa opera di scavo, studio e valorizzazione dell’area archeologica del Tempio di Diana è frutto  di una convenzione che l’Amministrazione Comunale e la Soprintendenza Archeologica ha sottoscritto con l’Università di Perugia coadiuvata dall’Università di Monaco, con le quali sono stati condotti a Nemi oltre 80 ricercatori archeologi provenienti dalle maggiori università europee.
Un risultato di rilevanza internazionale al quale si aggiunge un progetto in via di finanziamento  che prevede il restauro e l’apertura al pubblico del Tempio. – lo scrive in una nota il sindaco di Nemi Alberto Bertucci – Il calendario è poi arricchito  anche di altri appuntamenti  estivi e sempre nella giornata del 31 agosto cadrà a Nemi tantissima neve, ma fatta di schiuma. In una cornice da favola si potrà vivere una serata emozionante e divertente, fatta di musica e luci. Ospite, come ormai consuetudine il famoso Dj Megawatt sbarcato direttamente da Tenerife, pronto a far divertire con la sua musica e inondare migliaia di persone con la sua schiuma e i suoi laser.




Premio Castel Gandolfo, tante personalità per una notte di fine estate: la diretta web tv su L’Osservatore d’Italia

CASTEL GANDOLFO (RM) – Scenario mozzafiato per il “Premio Castel Gandolfo 2018” che si terrà venerdì 7 settembre 2018 presso la struttura “I Quadri” in via dei Pescatori 21 a Castel Gandolfo direttamente sulle sponde del lago Albano. La kermesse, condotta dalla giornalista Chiara Rai insieme a Katia Domanico e Remo Bianchi potrà essere seguita, a partire dalle ore 21, anche attraverso la diretta streaming de L’Osservatore d’Italia.

Sicurezza dei cittadini e comunicazione

Questi i macro temi per questa prima edizione del Premio Castel Gandolfo che faranno da filo conduttore alla serata durante la quale verranno premiati, alla presenza del Ministro della Difesa Elibetta Trenta, lo storico paparazzo de Il Messaggero Rino Barillari, il Prefetto, già Questore di Roma e Firenze, Francesco Tagliente, la criminologa Roberta Bruzzone e l’ambasciatore in Italia dell’Azerbaigian Mammad Ahmadzada. Durante l’evento verranno consegnati anche degli importanti riconoscimenti a persone che si sono distinte per il loro valore e impegno civico: Luigi Brunamonti, Giulio Pettinato e Federico Bronzi. Il logo dell’evento è realizzato dall’artista Masha Cavaterra. Special guests della serata le attrici Melania Fiore e Valeria De Luca e la vocalist interprete Cinzia Tedesco. Una manifestazione che per questa prima edizione gode del patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Castel Gandolfo, alla quale hanno già aderito rappresentanti delle istituzioni, del mondo della comunicazione e della magistratura, nonché amministratori e artisti. Ad ideare, promuovere e organizzare la Kermesse due associazioni culturali: Agensal e CulturiAmo.




Marino, “fermenta” la preparazione della sagra dell’uva: quest’anno è all’insegna del bere responsabile

MARINO (RM) – Con riferimento a quanto pubblicato il 20 agosto scorso sulla pagina Facebook ”Sagra dell’Uva di Marino” a cura dell’Agenzia di tour turistici “Tu bevi & io guido” di Roma l’Amministrazione comunale ritiene opportuno fare alcune precisazioni: L’evento Sagra dell’Uva di Marino è promosso e organizzato dal Comune di Marino al fine di promuovere il territorio sotto molteplici punti di vista: culturale, turistico, storico-
archeologico, enogastronomico, di tradizione e folclore. Non si viene a Marino per “bere irresponsabilmente” citiamo le parole pubblicate sulla predetta pagina e non si invitano gli ospiti a “vivere una giornata di follia”.

Ci sembra estremamente fuori luogo. Considerando poi che sono già due anni che l’evento si tiene all’insegna del BERE RESPONSABILE da
parte di tutti i visitatori. Quindi invitiamo i responsabili della pagina a correggere in tal senso le informazioni fornite agli utenti.
Quest’anno poi si accederà all’evento previo pagamento di un ticket che potrà essere acquistato on line o presso punti vendita dislocati sul territorio. Inoltre vi saranno controlli agli accessi per impedire che vengano introdotte bottiglie e contenitori di vetro sia vuoti che pieni per evitare pericoli alla incolumità dei partecipanti.

E’ volontà di questa Amministrazione valorizzare questa manifestazione giunta alla 94^ edizione come evento culturale e tradizionale oltre che per dare maggiore prestigio all’immagine della città di Marino.




Genzano: grande attesa per la Festa del pane casareccio

GENZANO (RM) – Si rinnova l’appuntamento con la Festa del pane casareccio, un inno alla tradizione, alle cose semplici ma genuine.
Giunta alla sua XXX edizione, la manifestazione – organizzata dal Comune di Genzano di Roma in collaborazione con il Consorzio del Pane Casareccio IGP, il Festival Cerealia e le associazioni dei Commercianti e Rete Imprese di Genzano – si terrà il 15 e il 16 settembre.

Il nostro pane – il primo in Italia ad essere insignito del marchio IGP dall’Unione europea, nel 1997 – si caratterizza per la crosta croccante e il cuore morbido. Per assaggiarlo in tutte le sue varietà ogni anno nel mese di settembre ne celebriamo il valore in occasione della Festa del Pane, manifestazione che quest’anno festeggia la XXXesima edizione.

Degustazioni, visite guidate al Palazzo Sforza Cesarini e il suo incantevole parco, concerti, mostre e mercatini all’interno dei luoghi simbolo della città. Durante i due giorni sarà possibile ammirare l’Infiorata di pane: quadri rappresentativi del mondo del pane realizzati con la tecnica della tradizionale Infiorata ma utilizzando materiale vegetale.




Napoli, Maschio Angioino: va in scena la commedia di Emiliano De Martino

NAPOLI – Spettacolo sotto le stelle al Castel Nuovo-Maschio Angioino di Napoli che si terrà venerdì 31 agosto alle ore 21.00 con la commedia brillante dal titolo “40 mq” di Emiliano De Martino per la prima volta in scena nel capoluogo partenopeo.

La messa in scena è nell’ambito della rassegna ‘ESTATE A NAPOLI 2018’ con il patrocinio del Comune di Napoli e dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Napoli. Il protagonista della trama dell’irresistibile commedia si chiama Sergio ed è colorita dai colori vivaci e racconta delle vicissitudini di un “ragazzo” odierno di ben 39 anni bamboccione e viziato di famiglia benestante alle prese con le decisioni e le scelte connesse al suo crescere e di tutto il bagaglio dei dilemmi emotivi, sentimentali ed affettivi che esso comporta avendo una mamma chioccia, ma allo stesso tempo progressista alla Vanity Fair che vuole a tutti i costi un figlio maturato ed emancipato secondo i canoni degli stereotipi dei maggiori medium contemporanei…
La commedia testo e regia di Emiliano De Martino è la prima di altre repliche nel capoluogo campano ed andrà in scena nello storico castello
medievale e rinascimentale che domina da secoli la maestosa e scenografica Piazza Municipio cuore pulsante della città partenopea ed è
uno dei simboli identicativi della città.
Il “Castrun Novum” chiamato anche così il Maschio Angioino per distinguersi dai castelli più antichi della città come Castel dell’Ovo e Capuano divenne sotto il regno di Roberto d’Angiò un centro culturale dove soggiornarono tantissimi artisti tra cui Giotto, Petrarca e Boccaccio.

La produzione di “40 mq” è di EDM Produzione “Distribuzione di Emiliano De Martino è un noto attore di importanti fiction italiane di
cinema e teatro, ha lavorato come protagonista con noti registi come Ettore Scola nel film “Che strano chiamarsi Federico” dove ha ricevuto il
Premio come Miglior attore Protagonista nel 2014 al ‘Napoli Cultural Classic’ ed inoltre ha lavorato anche con Leonardo Pieraccioni e Giovani
Veronesi e tanti.
Lo spettacolo lascerà al pubblico domande importanti da farsi e su quali riflettere, ma allo stesso tempo gli spettatori lasceranno la suggestiva location anche con un sorriso grazie ai suoi innumerevoli colpi di scena ad esempio chi è Pippo?

Dopo le spettacolo ci inoltre la presentazione di un promo del film PASSPARTU’ OPERAZIONE DOPPIO ZERO di Lucio Bastolla con il cast
presente in sala: Giacomo Rizzo, Maurizio Mattiolo, Veronica Maya e tanti altri…

Giuseppina Ercole




Viterbo, Santa Rosa: venerdì pennette all’arrabbiata per tutti

VITERBO – Nuovo appuntamento a San Sisto ai piedi di Gloria. Dopo la fase di assemblaggio completata ieri sera con la benedizione e la collocazione della statua di Santa Rosa in cima alla Macchina, domani 24 agosto, a partire dalle 20, torna un appuntamento ormai consolidato e apprezzato da molti viterbesi: quello con le penne all’arrabbiata offerte dal costruttore della Macchina di Santa Rosa.

A contribuire all’iniziativa di Vincenzo Fiorillo e dello staff Edilonolo, il Red Rose Cafè con il vino, la Pasticceria Garibaldi con i bignè e Un sacco buono con il gelato. Per l’occasione, alle 21, la Macchina verrà accesa per una prima prova dell’illuminazione.




Tarquinia: tutto pronto per la giornata nazionale dei balneari italiani

TARQUINIA – E’ necessario informare l’opinione pubblica sulla drammatica situazione in cui versano le imprese balneari italiane e per sollecitare Governo e Parlamento a proteggere questa importante componente del “Made in Italy”.
Il 26 agosto 2018 giornata di mobilitazione nazionale degli stabilimenti balneari per chiarire meglio ed illustrare ai nostri clienti e all’opinione pubblica la drammatica situazione in cui versa la balneazione attrezzata italiana.

Questa l’iniziativa promossa dal S.I.B. Sindacato Italiano Balneari aderente alla FIPE/Confcommercio, che associa 10.000 imprese balneari del nostro Paese.

“Con la giornata di mobilitazione del 26 agosto intendiamo sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importante ruolo sociale ed economico che ricoprono gli stabilimenti balneari e sui problemi del settore, siamo fiduciosi che, grazie al nuovo Governo e a tutte le Forze politiche presenti nel Parlamento, si arrivi presto a una indispensabile legge organica di riforma che metta al centro la necessità di tutelare concretamente queste imprese e, con loro, salvaguardare la peculiarità del turismo balneare italiano, la sua tradizione nata oltre 1 secolo fa e, soprattutto, quella specificità e quei servizi che attirano ogni anno milioni di turisti stranieri nel nostro Paese”.

Presso gli stabilimenti balneari aderenti, oltre alla diffusione di materiale informativo, si svolgeranno una serie di iniziative volte alla promozione della nostra tradizione enogastronomica perché la balneazione attrezzata italiana costituisce una parte importante di quel ‘Made in Italy’ che è un modo di vivere, vestire, mangiare e fare vacanza, apprezzato e, spesso, invidiato e imitato in tutto il mondo.




Manziana, festa San Giovanni Battista: sabato arriva Patty Pravo

MANZIANA (RM) – Da sabato 25 a mercoledì 29 agosto il Comitato Spontaneo Festa di San Giovanni Battista, con il patrocinio di Visit Lazio, del Comune e della Proloco Manziana, presenta i tradizionali festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista, patrono del paese. Tanti gli eventi in programma, su tutti, i concerti in piazza Tommaso Tittoni della “ragazza del Piper”, PATTY PRAVO (sabato 25 agosto), dell’ORCHESTRACCIA, gruppo itinerante folk-rock romano (domenica 26 agosto) e di BRUSCO, cantante del panorama romano reggae e hip hop (lunedì 27 agosto).

Ma la festa, durante la quale sarà attivo un stand gastronomico, offrirà molto altro, con eventi sportivi, ludici, musicali e culturali: la seconda edizione della gara podistica di 7,5 km e della caccia al tesoro, la presentazione del libro di Alessandra Carnevali “Il Giallo di Palazzo Corsetti”, l’esibizione della Banda Alberto Tabirri, i tornei di calcio balilla e di burraco, le lezioni di ballo in piazza, la mostra conclusiva del concorso fotografico “Manziana: colori, attimi emozioni” e la finale del concorso musicale diocesano sul tema della pace “Pax Factor”

E infine, immancabili, i classici dell’estate manzianese come la pesca alla trota riservata ai bambini tra i 3 e i 10 anni (sabato 25 agosto), l’estrazione della lotteria e della tombola.




Monte di Procida, festa della Madonna Assunta: piazza stracolma per il concerto di Enzo Avitale & Bottari

MONTE DI PROCIDA (NA) – Una ‘Piazza XXVII Gennaio’ gremita di persone per il concerto di Enzo Avitale & Bottari in occasione della ‘Festa Patronale della Madonna Assunta’ ieri 17 agosto a Monte di Procida nella zona Flegrea in provincia di Napoli. L’evento, inizialmente previsto per il 15 agosto, è stato rinviato a ieri in segno di solidarietà verso la comunità genovese e le famiglie vittime del crollo del Ponte Morandi del capoluogo ligure. L’artista originario di Marianella quartiere del capoluogo partenopeo è reduce dalla partecipazione del Festival di Sanremo e ha vinto quest’anno per la 61ma edizione ben due David di Donatello per la colonna sonora del film “Invisibili” di Edoardo De Angelis: uno come Miglior Canzone e l’altro come Miglior Musicista, vincendo anche il Nastro d’Argento 2017 per la sezione Colonna Sonora.

A chiudere la tanto attesa serata è stato lo spettacolo pirotecnico

dei Campioni Mondiali dei fuochi artificiali della Vip Vacalluzzo che si è tenuto presso la Marina di Monte di Procida (Acquamorta). A dare il via alla staffetta piena di appuntamenti della principale manifestazione religiosa del paese è stata la suggestiva e storica processione della Statua della Santa Maria Assunta in Cielo creata dallo scultore Verzella che si è tenuta di mattina il giorno 16 agosto. L’intera manifestazione è un momento di preghiera e di divertimento che si tiene ogni anno ed è molto importante anche per il turismo perché è un vero attrattore turistico non solo a livello flegreo, ma anche a livello Campano. A rispettare l’appuntamento con la Festa religiosa sono anche tutti i montesi che per ragioni di lavoro si trovano all’estero e fanno ritorno al paese per seguire tutti gli appuntamenti del “Ferragosto Montese”.

Anche quest’anno il “Ferragosto Montese” è stato organizzato da EventItalia, struttura Nazionale di management diretta e fondata da Salvio Pietroluongo. La riuscita del ‘Ferragosto Montese’ come sempre ricco e completo grazie anche alla sinergia di EventItalia con le aziende partner nazionali ed internazionali in particolar modo con i partner americani legati a Monte di Procida hanno assicurato a chi vive la Festa grandi emozioni. La kermesse gode come di consueto del patrocinio del Comune di Monte di Procida ed il programma è stato pienamente condiviso dal Sindaco Giuseppe Pugliese in piena collaborazione con Salvio Pietroluongo che da dieci anni di fila organizza la manifestazione.

Lo spettacolo continua domenica sempre nella centralissima Piazza XVII con il comico Peppe Iodice e a seguire con Andrea Sannino con la tappa “Abbracciame”, il noto cantante nato a Napoli, ma che vive da sempre ad Ercolano è stato per 12 mesi al 1° posto della speciale classifica Spotify “Sound of Naples”- Top 100 della musica più ascoltata a Napoli, nella sua carriera ha raggiunto più di 2 milioni di visualizzazioni web.

Giuseppina Ercole