Nemi, c’è fermento: apre “Tempesta” e già lancia nuove iniziative

Presentata a Nemi la nuova associazione culturale “Tempesta” Sabato 26 gennaio 2019 è stata presentata pubblicamente presso la propria sede in via Carlo Alberto 7, l’associazione Culturale Tempesta.

Il presidente Paolo Garofalo ha descritto le finalità statutarie dell’associazione e illustrato il programma delle attività, quelle in itinere e quelle da realizzarsi nel corso dell’anno. La sede dell’associazione ristrutturata e accogliente ha ospitato numerose persone di Nemi e dei comuni limitrofi, interessate alla programmazione, che hanno a loro volta offerto altri spunti e idee per attività ed iniziative da realizzarsi nel 2019.

L’associazione mira principalmente a divenire un punto aperto di incontro, aggregazione e scambio, attraverso la realizzazioni di eventi culturali, progetti di solidarietà sociale e di promozione culturale del territorio.

Tra le attività proposte c’è l’istituzione di una “banca del tempo e dei saperi”, una biblioteca libera, presentazione di libri, corsi e laboratori per bambini (lettura, scrittura, teatro, ceramica, scacchi, lingua inglese) ed adulti, escursioni nel territorio in collaborazione con le guide CAI, visite culturali presso siti di interesse storico-archeologico e molto altro ancora. Non mancheranno anche attività ludiche e ricreative come un torneo di freccette e l’organizzazione, per carnevale di una grande festa in maschera per grandi e piccini.

Coloro che intendono aderire all’associazione oltre a partecipare alle iniziative in programma potranno usufruire di interessanti convenzioni con professionisti e attività che hanno aderito all’iniziativa.

Chiunque fosse interessato a conoscere meglio l’associazione e le sue attività può consultare la pagina Facebook “Tempesta Associazione Culturale ” o contattare il presidente paolo.garofalo@gmail.com o associazionetempesta@gmail.com




Bracciano, Giornata della Memoria: all’archivio storico comunale il convegno nel giorno della ricorrenza

BRACCIANO (RM) – Bracciano, Tondinelli sul convegno per la Giornata della Memoria: “Nostro dovere tenere vivo il ricordo dell’orrore della Shoah”.

“Shoah. Come si diventa assassini di massa”

Questo il titolo della conferenza organizzata dal Comune di Bracciano fissata per il 27 Gennaio alle ore 18 nella sala conferenze dell’Archivio Storico Comunale al civico 5 di piazza Mazzini. Un incontro organizzato il giorno della ricorrenza della Giornata delle Memoria delle vittime dell’Olocausto.

Relatore del convegno sarà Andrea Cavola studioso della Shoah nonché collaboratore della Fondazione Museo della Shoah.

“Il nostro contributo – dichiara il Sindaco Armando Tondinelli – è tenere vivo il ricordo dell’orrore della Shoah affinché le coscienze rimangano sensibili, vigili rispetto a una delle pagine più nere della storia dell’umanità. Ebbene questo convegno si tiene proprio il 27 gennaio, data storica segnata, settantaquattro anni fa, dall’apertura dei cancelli del campo di Auschwitz e la liberazione dei sopravvissuti allo sterminio nazista”.

In occasione della conferenza la biblioteca comunale Bartolomea Orsini allestirà un espositore con libri e documenti dedicati all’argomento. Tutte le persone interessate potranno visionare e prendere in prestito il materiale selezionato nei giorni e negli orari di apertura della biblioteca.




Roma, Auditorium Parco della Musica: grande attesa per il concerto Verdi’s Mood di Cinzia Tedesco Quintet

Da non perdere l’appuntamento con “VERDI’s MOOD by CINZIA TEDESCO Jazz Quintet” con gli Archi dell’ORCHESTRA SINFONICA ABRUZZESE diretti da Jacopo Sipari di Pescasseroli. L’incasso del concerto andrà in beneficenza in favore della Canovalandia Onlus. L’appuntamento è fissato per venerdì 1 Febbraio 2019, Auditorium Parco della Musica di Roma, Sala Sinopoli ore 20.30.

Verdi’s Mood by Cinzia Tedesco è un progetto ideato dalla vocalist considerata un vero talento del jazz italiano ed una protagonista del Jazz internazionale. Dedicato a Giuseppe Verdi, Verdi’s Mood è un progetto ‘pure jazz’, ma al contempo è un omaggio reale al Verdi più autentico. E’ un disco targato Sony, distribuito in Italia ed all’estero, ed in cui la grandezza dell’originale melodia verdiana vive e risuona all’interno di armonie Jazz. L’unicità del progetto risiede negli arrangiamenti del maestro Stefano Sabatini al pianoforte, nel modo raffinato in cui la Tedesco canta le arie verdiane riuscendo magicamente a conferirgli un inedito, sorprendente e moderno jazzy mood, nel groove creato dal grande batterista Pietro Iodice, sostenuto dal talento di Luca Pirozzi al contrabasso.

Verdi’s Mood rappresenta un ideale “ponte di continuità” tra il nostro passato musicale ed il nostro presente, creato per raggiungere un più vasto pubblico, con particolare attenzione ai giovani o comunque ai neofiti
della musica jazz, o lirica e classica. Riconoscendone il valore artistico e culturale, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) ha quindi concesso a Verdi’s Mood un Patrocinio per l’Italia e per l’estero, premiando anche la sua intrinseca capacità di unire in modo originale l’interesse del pubblico verso la musica Jazz, la necessità di divulgazione della musica classica tra i giovani e la riconosciuta popolarità che lega Verdi all’immagine dell’eccellenza e genialità Italiana. Intorno alle
melodie del CD Verdi’s Mood by Cinzia Tedesco, il maestro Nino Rapicavoli, ha creato un’orchestrazione per gli archi che rendono il progetto emotivamente travolgente e di grande impatto per il pubblico. Gli archi della prestigiosa Orchestra Sinfonica Abruzzese sono quindi protagonisti di
questo concerto portando nel contesto jazz il loro mood classico.

A dirigere i musicisti sul palco sarà il maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, talento italiano noto nel mondo e già Direttore Principale Ospite della Fondazione Festival Pucciniano nonché direttore ospite di prestigiose orchestre italiane
ed internazionali.




Camera dei Deputati, pienone per il concerto celebrativo della 4 Giornata nazionale della Bandiera organizzato dall’ANCRI

ROMA – Grande partecipazione al Concerto celebrativo della “Giornata nazionale della Bandiera” organizzato a Montecitorio dall’ANCRI

Per rendere omaggio al Tricolore quest’anno il presidente dell’Associazione Nazionale insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI) Tommaso Bove e il prefetto Francesco Tagliente, nella veste di delegato ai rapporti istituzionali del sodalizio, hanno puntato a un alto profilo istituzionale.

Nell’ambito dell’evento “Montecitorio a porte aperte”, in Aula Montecitorio, la Banda Musicale della Polizia di Stato, diretta dal Maestro Maurizio Billi, lo storico del Risorgimento Michele D’Andrea nella veste di narratore ed il tenore Francesco Grollo , che ha accompagnato gli orchestrali nella esecuzione del Canto degli Italiani e di altri brani, hanno intrattenuto i molti cittadini presenti con un concerto dedicato alla Bandiera Italiana.

https://www.facebook.com/poliziadistato.it/videos/996120890511761/

Tantissimi i rappresentanti delle istituzioni presenti al concerto celebrativo nell’Aula della Camera

Oltre alla Vice Presidente della Camera On Mara Carfagna, sono intervenuti tra gli altri il prefetto Luigi Savina, Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie, in rappresentanza del Capo della Polizia Franco Gabrielli; il Generale Ilio Ciceri in rappresentanza del Comandante Generale dei Carabinieri; il Generale Salvatore Tatta delegato dal Comandante Generale della Guardia di Finanza; il Generale Antonio Bettelli delegato dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito; il Contrammiraglio Massimo Martucci in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Marina; il Generale Basilio Di Martino delegato dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica; il Generale Domenico Rossi ex Sottosegretario di Stato del Ministero della Difesa; il prefetto Maria Teresa Sempreviva; il generale della Guardia di Finanza Salvatore Tatta; il Generale Francesco Gargano Comandante provinciale Carabinieri Roma; i generali dell’Aeronautica Settimo Caputo, Achille Cazzaniga e Leonardo Tricarico; Questori Roberto Massucci e Lorenzo Suraci; il vicario del questore di Roma Giovanni Scali e gli ex responsabili del cerimoniale di Palazzo Ghigi Ilva Sapora ed Eugenio Ficorilli.

Consistente anche la partecipazione del mondo accademico come il neuro scienziato Pietro Pietrini direttore della Scuola IMT Alti Studi di Lucca, il Prof Guido Melis, l’Ing. Paolo Ghezzi e prof Salvatore Sfrecola cosi come la delegazione dei Rotariani e Lyons laziali e Toscani con Patrizia Cardone, Franco Angotti, Arrigo Rispoli, Antonio Nicotra, Sandro Addario, Patrizio Giaconi, Eugenio Ficorilli e tanti altri.

Presenti moltissimi ragazzi di scuole romane e di altre regioni accompagnati da insegnanti, genitori e nonni. E ancora, personaggi dello spettacolo e della comunicazione come Osvaldo Bevilacqua e Rino Barillari

Tra i rappresentanti dell’ANCRI, oltre al presidente onorario Antonio Alderisio erano presenti circa 200 associati provenienti da 16 Regioni in rappresentanza delle 75 strutture territoriali. Presente anche il responsabile della delegazione di Cipro, in rappresentanza delle 12 delegazioni estere dell’ANCRI.




“Luci nella città”, ecco il nuovo singolo di Raissa

Finalmente on-line , l’unidici gennaio, il nuovo singolo di
Raissa questa volta in una strettissima collaborazione con il rapper salentino
Mad Dopa.

Dopo L’Amore in un attimo e Rosa Nera , i suoi due primi
singoli firmati dall’autore e cantante Tony Maiello e prodotti da Kikko Palmosi
per Rosso al Tramonto, Raissa torna sulla scena musicale in una veste
nuova al fianco di uno degli artisti più forti della scena hip-hop salentina e
nazionale.

Il Rapper Mad Dopa , fondatore della crew RapPirata al
fianco di Inoki-Ness è uno degli artisti più presenti nella scena salentina e
nazionale. Mente geniale e brillante, introverso ed astratto, Mad Dopa vanta
una penna dalle mille sfaccettature, in grado di toccare ogni genere musicale.

La collaborazione con Raissa nasce nel Giugno 2018 quando è
bastata una panchina ed una manciata di racconti per intrecciare due vite
completamente differenti ma che hanno messo al mondo nuova luce.

Il nuovo singolo di Raissa, dal titolo – Luci nella città – rivela
l’importanza della verità.
La verità che ognuno di noi dovrebbe dire prima a se stesso e poi agli altri.
Un testo che abbraccia le tematiche importanti della vita come l’idea di poter
morire ogni giorno e rinascere ogni mattino. Un testo pieno di “luce” parola
ricorrente e rafforzativa che vuole innalzare la nostra anima e posarla al di
sopra di ogni gesto materiale che inquina le nostre vite.

Luci nella città sarà l’inizio di un “concept-album”
dedicato ai super-eroi di ogni giorno.
Dedicato alla gente che lotta per trovare il giusto senso di appartenenza.
Dedicato a quei genitori che vivono battaglie per mantenere in vita i propri
figli. Dedicato alla gente che lotta contro ogni male più grande di noi.
Luci nella città è una rinascita, è l’abbattimento dei pregiudizi che giorno
per giorno offuscano la luce che invece abita nei nostri occhi e che potrebbe
mostrarci l’essenziale racchiuso nel cuore di ognuno di noi.  

-Luci nella città- firmato Mad Dopa e cantato da Raissa Del
Prete vanta una produzione con alle spalle eccellenti musicisti del panorama
musicale salentino e internazionale come il Maestro Tony Tarantino alle
tastiere , Giacomo Spedicato alle chitarre, Donato Costa al Basso e Gianmarco
Serra alla batteria.
Mix e Master di -Davide Mixa Toriano- presso lo “Street Recordz Studio” di  Campi Salentina.

Finalmente on-line, su tutti i digital stores e in rotazione
radiofonica da Venerdi’ 11 Gennaio 2019.




Marsala, da Facchinetti e Fogli ad Antonella Ruggiero passando per il balletto di San Pietroburgo: calendario d’eccezione per i teatri Impero e Sollima

MARSALA (TP) – Le canzoni di Facchinetti e Fogli, la comicità di Perroni e del gruppo “I 4 Gusti”, il “Lago dei Cigni” del Balletto di San Pietroburgo, la voce di Antonella Ruggiero. Sono questi alcuni degli spettacoli, patrocinati dall’Amministrazione Di Girolamo, in programma a Marsala nei due teatri cittadini: l’Impero e il Sollima.

Gli appuntamenti

Si comincia domani, 9 Gennaio – teatro Impero (ore 21) – con il tour INSIEME del duo Roby Facchinetti e Riccardo Fogli.

Venerdì 11, ancora all’Impero (ore 21, 30), in scena i “Trikke e Due” con “La Corrida” presentata da Enzo Amato e Nicola Anastasi.

Sabato 12, la comicità di Andrea Perroni – già apprezzata nel programma televisivo “Zelig” – invaderà il teatro Impero (ore 21,30) con lo spettacolo “Dal Vivo”.

Domenica 13, l’Isola Onlus presenta “Somnium”, per la regia di Massimo Pastore. Due gli spettacoli al teatro Sollima: alle 17 e alle 19,30.

Mercoledì 16, torna a Marsala il Balletto di San Pietroburgo che, al teatro Impero (ore 21), presenta “Il Lago dei Cigni”: la storia della principessa Odette che un perfido sortilegio costringe a trascorrere le ore del giorno sotto le sembianze di un cigno bianco. Musiche di Tcajkovskij e coreografie di Marius Petipa.

Giovedì 17, il palcoscenico del teatro Sollima (ore 21) è per l’esilarante Giovanna La Parrucchiera con lo spettacolo “Le Mille e una Camurria”.

Domenica 20 sono due gli spettacoli in programma. Al teatro Sollima (ore 17,30) la Compagnia “Smile” presenta “Quaranta…ma non li dimostra”, commedia brillante di Titina e Peppino De Filippo. Al teatro Impero (ore 18), per la rassegna “Lo Stagnone”, la Compagnia “Il Sipario” propone il cabaret “Ci facciamo in Quattro” del gruppo comico “I 4 Gusti”.

Infine, Venerdì 25 Gennaio, il tributo del gruppo “I Musicanti” per Fabrizio De Andrè, a 20anni dalla sua scomparsa. Lo spettacolo, in programma al teatro Impero (ore 21,30), vedrà anche la partecipazione straordinaria di Antonella Ruggiero.




Napoli, 1220 opere da non perdere al Museo e Real Bosco di Capodimonte

“Depositi di Capodimonte – Storie ancora da scrivere” al Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli visitabile fino al 15 maggio 2019.

Il Museo di Capodimonte mette in mostra 1220 opere finora custodite nei suoi ben 5 depositi di dipinti, sculture e oggetti vari, l’intera esibizione costituisce circa il 20% del totale delle opere in essi contenute.

L’intento di Depositi non è solo di dare una nuova vita alle opere finora accantonate dalla selezione, dal gusto e da una ragione storica artistica, per la quale in passato si decise di non far vedere perché volta ad individuare una nuova corrente che meritava di essere vista, ma la mostra dà una nuova collocazione all’immaginario collettivo del deposito stesso dei musei, non più luoghi inaccessibili di tesori nascosti o di universi chiusi, ma luoghi pieni anche di capolavori sconosciuti.

La mostra Depositi offre la possibilità agli studiosi e appassionati di arte di tutto il mondo, grazie alla digitalizzazione delle immagini ad alta definizione delle opere, l’opportunità di fruire appieno l’opera d’arte, di interagire con il museo contribuendo alla rigenerazione stessa dell’opera, rafforza ancor di più il Museo e Real Bosco di Capodimonte nell’ottica mondiale dando ulteriori “racconti” alle opere.

L’esposizione Depositi con il progetto della digitalizzazione si scrive nuove pagine della storia dell’arte, con questa mostra si è creato un nuovo dialogo e senza barriere con il museo, con le opere e con la storia dell’arte, i fruitori potranno contribuire alla catalogazione di opere prive di notizie e alla storia dell’arte.

La conoscenza dell’arte con le immagini ad alta definizione, si diffonde in maniera esponenziale grazie anche alla campagna Google attivata dall’estate 2018, con l’immissione di oltre 500 capolavori del Museo di Capodimonte (di cui 200 sono stati fotografati con la tecnica di ultima generazione “Art camera”), sulla piattaforma dedicata Google Arts & Culture, offre agli studiosi di arte la possibilità di visite virtuali a 360° delle sale del Museo e dei viali del parco.
Il Museo di Capodimonte grazie al virtuale anticipa il reale, rende visibile ciò che è nascosto e quanto è esposto, muta grazie alla digitalizzazione la storia dell’arte, che consapevolmente, non è stata mai oggettiva, offre un nuovo Grand Tour agli appassionati d’arte che non hanno la possibilità di poter visitare il museo, a differenza dei viaggiatori del passato del settecento e ottocento in visita in Italia nei luoghi dell’arte.

La fotografia storicamente è sempre stata legata alla storia dell’arte, le immagini ad alta definizione rappresentano un’innovazione nella disciplina, infatti da casa si potrà fruire l’opera d’interesse dal proprio computer e osservare ancor meglio da vicino segni, pennellate, dettagli iconografici e consistenze materiche dei pigmenti, estendendo le possibilità visive dell’occhio umano ad una maggiore analisi e lettura dell’opera.
Walter Benjamin nel saggio degli anni ’30 del 900 con “L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità” accusava la fotografia della perdita dell’aura di un lavoro artistico, con la digitalizzazione si scrive un nuovo capitolo della storia dell’arte, perché dà agli studiosi una lettura maggiore all’opera d’arte.

Il Museo di Capodimonte ha avviato, con la mostra Depositi, un progetto scientifico in collaborazione con la Regione Campania e il Mibac, finalizzato alla digitalizzazione progressiva dell’intero patrimonio storico artistico, con bibliografie articolate per facilitare le ricerche degli studiosi di tutto il mondo.

Con la mostra “Depositi di Capodimonte – Storie ancora da scrivere” si ha una nuova visione dei depositi, non più luoghi chiusi da non mostrare al pubblico perché all’interno contenenti oggetti di poca importanza, con questa esibizione la visione cambia nell’immaginario collettivo, mutando la visione del deposito in un luogo contenente tesori che hanno ancora da raccontare, perché rappresentano la testimonianza storica di un determinato momento, a prescindere dal valore estrinseco.

I musei europei sono responsabili di un patrimonio inalienabile, di un’eredità storica ed identitaria, le collezioni devono essere preservate nella loro unitarietà.

Giuseppina Ercole




Napoli, al Museo Nazionale Archeologico i tesori del Sichuan nell’antica Cina

NAPOLI – La mostra “Mortali e immortali. I tesori del Sichuan nell’antica Cina” visitabile fino all’11 marzo 2019 al Museo Nazionale Archeologico di Napoli.

L’esposizione-mostra “racconta” attraverso manufatti di una straordinaria originalità e tecnica una cultura millenaria diversa dalla nostra, attraverso di essi un focus sull’Oriente del Paese del Dragone in particolar modo sulla regione del Sichuan appartenenti all’età del bronzo a confronto con la cultura antica partenopea.

La mostra rinnova un dialogo millenario tra l’Oriente e l’Occidente, tra il paese del Dragone e il Bel Paese, culture che hanno viaggiato parallelamente ma anche incrociandosi come testimoniano reperti archeologici in bronzo, oro, giada e terracotta, databili dall’età del bronzo (II millennio a.C.) e fino all’epoca Han (II secolo d.C.). All’esposizione nel Salone della Meridiana del Mann sono evidenziati i tratti evocativi ed enigmatica della tradizione Shu, come testimoniano le maschere in bronzo ed alla dedizione al culto del sole.

La città di Napoli è aperta allo scambio culturale continuo contribuendo alla crescita del nostro paese d’immagine a livello internazionale, dando ulteriori “racconti” alla storia stessa sia dell’Oriente e dell’Occidente, tessendo un dialogo tra culture logisticamente lontane, ma vicine.

“Mortali e Immortali”

I tesori del Sichuan nell’antica Cina” è uno scambio culturale bilaterale con il fine di lavorare con reciprocità, per far conoscere la cultura dei rispettivi popoli, infatti attualmente la Cina ospita i reperti di Pompei registrando ben 2milioni di visitatori e rafforza ancor di più il Museo Archeologico di Napoli in un’ottica mondiale.

L’aspetto semantico di tutto il percorso espositivo nel Salone della Meridiana al Mann evidenzia attraverso le statuette di terracotta, il cavallo di Sanxingdui, il sole di Jinsha un dialogo contiguo e senza tempo con i nostri tesori, ad esempio con il bronzo di Apollo ed il cavallo di Ercolano, la gioia di vivere dei bassorilievi cinesi dimostrano la grande affinità con i reperti della Pompei antica, i visitatori potranno “viaggiare” nelle culture di epoche millenarie, ripercorrere attraverso i reperti archeologici appartenenti ad un mondo spirituale di un’antichissima civiltà, ma anche fruirne la loro quotidianità.

La mostra è realizzata sotto la guida dell’Ufficio provinciale della cultura del Sichuan e patrocinata da Regione Campania, Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia e Comune di Napoli, la mostra “Mortali Immortali” raccoglie reperti provenienti da importanti istituzioni cinesi: tra queste, è necessario ricordare il Museo di Sanxingdui, il Museo del Sito Archeologico di Jinsha, Il Museo del Sichuan, Il Museo di Chengdu, l’Istituto di ricerca di reperti e archeologia di changdu, il Museo di Mianyang, il Museo Etnico Qiang della Contea di Mao.

Il Direttore del Mann, Paolo Giulierini: ”Questa importante esposizione, che chiude idealmente l’anno del turismo Europa-Cina del Mibac”,- procede – “procedura da un momento di studio sulle tecnologie nella comunicazione museale, conferma sempre il più solido legame tra il Museo Archeologico di Napoli e il paese del Dragone per la promozione del patrimonio culturale italiano, ma anche di quello cinese in Italia”. Prosegue sempre Giulierini – “Ricordiamo che le mostre del Mann su Pompei, itineranti nei maggiori musei cinesi fino al luglio 2019, contano già oltre due milioni di visitatori. Come Direttore del Mann e del parco dei Campi Flegrei ho firmato lo scorso settembre a Chengdu un doppio protocollo di intesa e cooperazione sulla Conservazione e Valorizzazione del Parco Archeologico di Donghuamen, a testimonianza dell’altissima considerazione in quel paese per la competenza archeologica italiana. Il dialogo tra il Mann e la Cina continuerà per tutto il 2019”.

Giuseppina Ercole




A San Cesareo va in scena il “Canto di Natale”

L’associazione
“Marionette senza fili” non si ferma nemmeno per le festività natalizie
e propone al Teatro Comunale “Giulanco” di S. Cesareo “Il canto di
Natale”
di Charles Dickens con la regia di Claudio Tagliacozzo, in
scena dal 14 al 23 dicembre 2018 e dal 4 al 13 gennaio 2019 (venerdì ore 21,
sabato ore 18 e ore 21 e domenica ore 18).

A Christmas
Carol
(Canto di Natale) è un classico della letteratura natalizia, forse
una delle opere universalmente più conosciute ed amate. Scritta da Charles
Dickens nel 1843 è stata molte volte oggetto di ispirazione per opere teatrali
e cinematografiche. ‘Marionette senza Fili’ ha voluto produrre questa versione
di Musical, rigorosamente tutto cantato dal vivo, scritto e musicato da Silvio
Coppola
e diretto ed interpretato da Claudio Tagliacozzo,
destinandola, in particolare, al pubblico più giovane. Questa storia
fantastica, che si svolge tra la notte della vigilia ed il pranzo di Natale, ha
per protagonista Ebenezer Scrooge, ricco e avaro finanziere legato
esclusivamente al guadagno ed al denaro: irritato dalle festività odia il
Natale! Rifiuta in malo modo di fare offerte ai poveri, fa lavorare fino a
tardi il giorno della vigilia la sua contabile Caroline, caccia il
figlio di sua sorella, Fred, colpevole soltanto di averlo invitato, come
ogni anno, per il pranzo di Natale. Scrooge odia questa festa poiché a sua
avviso porta solo ozio ed inutile dispendio di soldi. Destino vorrà che proprio
la notte di Natale cambierà la sua vita: incontrerà, così, lo spettro del suo
defunto socio d’affari Marley, lo spirito del Natale Passato, del Natale
Presente e Futuro che gli faranno ripercorrere, da spettatore, il suo arido
passato, il suo pessimo presente e un futuro nero che gli si prospetta, se non
cambierà! Atmosfere natalizie, musiche coinvolgenti e ben ritmate, ed una
recitazione favolistica, porteranno lo spettatore in un mondo fantastico ove si
potrà riflettere sui mali del mondo e su come il Natale spesso può oscurare ed
in parte lenire tali mali: l’egoismo, l’avarizia e la cattiveria personificati
da Scrooge possono essere così corretti con azioni positive nel corso della
vita, senza dover attendere “una festa”. I mali sociali possono essere superati
con la rinascita morale dell’individuo.

Vi aspettiamo a teatro per festeggiare con noi il Natale a teatro!




Napoli, a palazzo Zevallos Stigliano “Rubens, Van Dick”: una mostra da non perdere

NAPOLI – Da non perdere a Napoli la bellissima mostra a Palazzo Zevallos Stigliano Sede museale di Intesa Sanpaolo dal titolo “Rubens, Van Dick, Ribera. La collezione di un principe” visitabile fino al 7 aprile 2019. 

L’appuntamento nell’arte del XVII secolo ricompone in parte, una prestigiosa collezione nella sua sede originaria.

“La collezione di un principe” è il risultato di collaborazioni, di una sinergia composta da diversi enti, infatti la quadreria barocca è organizzata con il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e dal Comune di Napoli, organizzata in partenership con il Museo e Real Bosco di Capodimonte ed in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. 

La mostra è curata da Ernesto Denunzio, con la presenza di Gabriele Finaldi come consultant curator e con la collaborazione di Giuseppe Porzio e Renato Ruotolo.

L’intera mostra-esposizione “Rubens, Van Dyck, Ribera

La collezione di un principe” originariamente apparteneva ad una famiglia fiamminga molto importante di mercanti dal nome Vandeneynden, provenienti dalla citta portuale di Anversa, negli ultimi decenni del Seicento abitò a Napoli nello storico e sontuoso Palazzo Zevallos a Via Toledo, successivamente l’intera quadreria appartenne ai principi Colonna di Stigliano e poi dispersa.

L’esposizione rappresenta un momento culminante di un periodo florido per quanto riguarda la stagione dell’arte e del collezionismo a Napoli in età barocca e del Palazzo Zevallos, l’intero percorso espositivo riporta, in maniera immersiva, indietro nel tempo i fruitori nella storia dell’arte e nella storia della città di Napoli, da diversi decenni che gli studi di storia del collezionismo e del gusto, hanno dedicato un’ampia attenzione alle raccolte della famiglia Vandeneynden e di Gaspar di Roomer famiglie mercanti d’arte e finanzieri. La quadreria è composta da 36 opere di altissimo valore artistico provenienti da musei nazionali e internazionali, le opere con questa esposizione ritornano nella loro collocazione originarie, difatti la mostra è allestita nel piano nobile del Palazzo Zevallos Castiglia, negli ambienti dove erano anticamente conservati.

La collezione è allestita insieme ad altre opere che fanno parte della collezione permanente di Galleria D’Italia Palazzo Zevallos Stigliano, prima fra tutte IL “ Martirio di sant’Orsola” di Caravaggio eseguito nel 1610 pochi mesi prima della sua morte, “Sansone e Dalila” di Artemisia Gentileschi e tante altre opere di artisti di notevole importanza culturale. L’esposizione è stata resa possibile grazie prestiti eccezionali, i capolavori della collezione dei Vandeneynden in esposizione al Palazzo Zevallos Stigliano da ammirare sono il “Martirio di San Bartolomeo di Mattia Preti, Maestranze come uno Stipo del Museo di Capodimonte secondo quarto del XVII secolo, oppure l’opera del Guercino “Cristo e la Samaritana al pozzo”, Aniello Falcone “Riposo nella fuga in Egitto” 1642 e tante altre.

La mostra si colloca fra gli appuntamenti da non perdere per chi è in visita nella dimora di Partenope e per i napoletani, la città di Napoli vive una “primavera” dal punto di vista turistico di notevole importanza visibile e senza bisogno di dati alla mano, grazie anche a iniziative artistiche, promosse sia da parte di Enti pubblici e da gallerie private, questi eventi danno la possibilità di poter “viaggiare” tra linguaggi artistici in maniera esaustiva e partecipativa per i fruitori in visita. Le mostre in corso danno spazio sia a linguaggi che appartengono all’arte figurativa e sia all’arte contemporanea sperimentale, questo tipo di exhibition collocano in maniera fortemente improntata la città di Napoli nel circuito internazionale nell’ambito artistico.

Michele Coppola, Direttore Centrale Arte, Cultura e Beni storici, Intesa Sanpaolo, ha affermato durante la conferenza stampa il 5 dicembre a Palazzo Zevallos:” Promuovere arte e conoscenza è l’impegno profondo di Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo e lo concretizziamo con iniziative originali che permettono di riscoprire il valore e la bellezza di opere, maestri e stagioni della straordinaria storia artistica italiana”- prosegue sempre Coppola – “La collezione di un principe ne è piena testimonianza, risultato di un lavoro di ricerca e di prestiti in collaborazione con importanti musei italiani e istituzioni internazionali”- continua sempre il Direttore di Intesa Sanpaolo –“I capolavori in mostra celebrano il respiro europeo dell’arte e del collezionismo di fine Seicento a Napoli, confermando il forte legame della nostra Banca con il territorio e il ruolo delle Gallerie d’Italia quale luogo di riferimento culturale, sempre più significativo, per la città”.

Giuseppina Ercole




Location straordinarie per il Pozzuoli Jazz Festival: ecco tutti gli appuntamenti

POZZUOLI (NA) – Al via la 10°edizione della rassegna musicale itinerante ‘Pozzuoli Jazz Festival dei Campi Flegrei’ organizzata dall’Associazione Jazz and Conversation, la manifestazione come di consueto ha anche quest’anno il Patrocinio morale del Comune di Pozzuoli, del Comune di Monte di Procida, Bacoli e il Comune di Assisi.

Gli appuntamenti con la manifestazione annuale con la musica jazz sono ben 13, e si svolgeranno dal 7 al 28 dicembre e come le scorse edizioni in location davvero straordinarie.

Un ”viaggio” eccezionale per i visitatori-spettatori

Le serate offrono la possibilità di ripercorrere, in parte, sulle orme dei viaggiatori del passato, nel periodo del Grand Tour. I visitatori del Jazz Festival vivranno la stessa emozione negli stessi luoghi che ispirarono Johann Wolfang Von Goethe nel suo libro intitolato “Viaggio in Italia”. I viaggiatori vivranno le stesse emozioni nei luoghi che ispirarono tantissimo i giovani artisti provenienti da qualsiasi parte dell’Europa del settecento e ottocento, emozioni che hanno lasciato a noi contemporanei Gouaches che sono tra le immagini e tra i capolavori tra i più identicativi e struggenti che caratterizzano e descrivono meglio Napoli e dintorni di com’era nel passato.

Pozzuoli Jazz Festival è oramai un Brand ben consolidato

Conosciuto a livello nazionale ed offre agli appassionati di arte e di musica Jazz momenti indimenticabili, è un dialogo tra le varie espressioni artistiche che i partecipanti vivranno, in luoghi magici accompagnati con le note musicali grazie alla bravura di jazzisti eccezionali, infatti negli anni passati la manifestazione ha ospitato grandi artisti del panorama musicale.
L’appuntamento con il Pozzuoli Jazz Festival coinvolge non solo siti archeologici come il Castello Aragonese presso Baia, oppure il Museo Archeologico di Nola, ma bensì anche noti locali della movida dell’area flegrea. Pozzuoli Faber Jazz Festival quest’anno ha anche delle novità, infatti la manifestazione con il Jazz prosegue anche fuori dall’area flegrea e regionale, infatti un appuntamento si svolgerà a Nola nel Museo Storico Archeologico, ed un altro appuntamento bensì nella Regione Umbria, nel Centro Storico di Assisi, nell’incantevole Chiesa Vitale Confraternita San Francesco.

La storia del festival

L’intento della manifestazione che da ben 10° anni riscuote un notevole successo nacque da un’idea di Antimo Civero e Nicodemo Macrì allo storico Bar “Al Blamangieri” di Arco Felice frazione di Pozzuoli, l’idea nacque perché entrambi gli organizzatori furono spinti dalla passione per la musica e per il grande Patrimonio Culturale di tutta l’area flegrea. “La musica è un mezzo, è un’occasione per conoscere ancora di più il nostro territorio e il grande patrimonio di notevole importanza storica e culturale di tutta l’area flegrea”, afferma Civero – “il Festival fin dall’inizio è stato volutamente organizzato nei siti archeologici”- precisa Antimo Civero che porta avanti questo progetto-sfida insieme agli altri collaboratori, prosegue sempre Civero – ”senza soldi pubblici insieme all’Associazione e tantissimi volontari, imprese e sponsor”- Prosegue sempre Civero – ”il mio obbiettivo futuro è di coinvolgere i giovani, perché il Festival è una opportunità di lavoro”.

Gli appuntamenti con Pozzuoli Jazz Festival

7 Dicembre al “Groove” Pozzuoli, Gennaro Porcelli/ Gigi di Rienzo ore 21.30
8 Dicembre Piazza Repubblica Cafè Serapide Pozzuoli, “Non solo Natale concert” con il “Coro dammi il la project” Ore 18.00
13 Dicembre Biblioteca polo culturale di Torre Toledo Pozzuoli, Simona Severini ore 18.00
13 Dicembre Akademia Cucina & More, Lago Lucrino Pozzuoli, Giulio Angrisani – Ergio valente Duo ore 22.00
14 Dicembre Groove Pozzuoli, Enzo Amazio Group ore 21.00
14 Dicembre Terrazza Ventidue, Pozzuoli, Ondanueve ore 21.00
15 Dicembre Castello Aragonese di Baia Bacoli, Carmine Joanna quartetto ore 20.30
16 Dicembre Museo Archeologico di Nola, in collaborazione con jazz lab Nola “Attilio Sepe jazz Quartet” ore 21.00
18 Dicembre Complesso Turistico Averno Damiani Pozzuoli, Jazz and Conversation con Roberta Gambarini e Ivan Dalia, conversazione in musica tra Napoli e New York…lo stesso parallelo ore 20.30
21 Dicembre Tenuta il “IV Miglio” Quarto, Beatrice valente Trio, “Christmas in jazz” ore 21.30
21 Dicembre Groove Pozzuoli, Lello Petrarca Trio ore 21.00
28 Dicembre Assisi Chiesa San Vitale Confraternita San Francesco (Centro Storico), Compagnia di Canto libero “In luce” Suoni e parole nei giorni di festa, Narrazioni Angela Cicala ore 18.00
28 Dicembre Groove Pozzuoli, Pino Aprile Quartet ore 21.30

Giuseppina Ercole