Riapre il teatro a San Cesareo: Marionette Senza fili presenta la nuova stagione

Al teatro
Giulanco di S. Cesareo torna il teatro per tutti, grandi e piccini, grazie al
costante impegno dell’ associazione “Marionette senza fili” e di Claudio
Tagliacozzo!
L’associazione continuerà la sua proficua attività di
formazione all’interno del teatro di viale dei Cedri grazie all’accordo con
l’amministrazione comunale in qualità di gestore della struttura.

Si riparte
alla grande con un OPEN DAY in programma lunedì 7 ottobre, un
pomeriggio intero a partire dalle ore 16,30 fino alle ore 19,30 in cui
si potranno avere informazioni, conoscere i programmi e gli insegnati
dell’Accademia di teatro senior (dai 15 anni in poi), dell’Accademia di teatro
junior (per ragazzi di 12, 13 e 14 anni), dei Corsi di teatro per ragazzi ( dai
9 ai 12 anni) e dei Corsi per bambini (dai 6 ai 9 anni).  La segreteria per i corsi vi aspetta ogni
martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 17 alle ore 19 per qualsiasi chiarimento
o informazione!

“Marionette
senza fili” riparte anche con la nuova stagione 2019-2020 a partire dal
prossimo fine settimana con il saggio del corso di teatro dei bambini e lo
spettacolo “La notte delle Befane”, commedia scritta e diretta da Angela
Pariota
con le coreografie di Manuela Serpetti in scena al teatro
Giulanco sabato 12 ottobre alle ore 21 e domenica 13 ottobre alle ore 18. Ingresso
unico € 7.

Venerdì 18, sabato 19 e domenica 20
ottobre
(venerdì e sabato ore 21 e domenica ore 18) andrà in scena il saggio
del corso ragazzi con lo spettacolo “I promessi quasi sposi” con
adattamento e regia di Angela Pariota, coreografie di Manuela
Serpetti
e la partecipazione di Claudio Tagliacozzo nel ruolo di
Alessandro Manzoni. Ingresso unico € 7.

A novembre si
prosegue con il saggio dell’Accademia di teatro junior e con lo spettacolo “Pressappoco
Cenerentola”
scritto e diretto da Claudio Tagliacozzo, con
assistenza alla regia e coreografie di Manuela Serpetti, in scena
venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 novembre
(venerdì e sabato ore 21 e
domenica ore 18).

A grande
richiesta del pubblico torna “Robin Hood” a San Cesareo con la magia
della foresta di Sherwood e dei suoi abitanti! Il grande musical sarà in scena venerdì
15, sabato 16 e domenica 17 novembre
(venerdì ore 21, sabato ore 17,30 e
ore 21, domenica ore 18). Chi ha perso l’occasione di vederlo, approfitti ora!

A dicembre
sarà la volta di una divertente commedia “Ahi che dolores!” scritta e
diretta da Claudio Tagliacozzo, cast sempre targato “Marionette senza
fili” in scena da venerdì 29 novembre a domenica 8 dicembre (venerdì e sabato
ore 21 e domenica ore 18).

Torna anche
il grande spettacolo di Natale, stavolta in trasferta nel vicino Teatro
Cinema Principe
di Palestrina! Infatti il 20, 21 e 22 dicembre siete tutti
invitati a vedere “Canto di Natale – il musical” la grande opera
letteraria di Charles Dickens con le musiche di Silvio Coppola (venerdì
e sabato ore 21 e domenica ore 18).

A febbraio,
marzo e aprile vi farà compagnia il bambino più scanzonato, dispettoso, dolce e
divertente delle favole, “Pinocchio” con le musiche dei Pooh
cantate rigorosamente dal vivo, interpretato e diretto da Claudio
Tagliacozzo
. Il musical di punta di quest’anno andrà in scena dal 21
febbraio al 5 aprile! Non potete perderlo!

La stagione
di “Marionette senza fili” si conclude con la divertente commedia “Quanno
che c’ereno i Beatles”
scritta da Melania Baccaro e diretta da Claudio
Tagliacozzo in scena dal 17 al 26 aprile
(venerdì e sabato ore 21 e
domenica ore 18).

Una stagione
ricca di sorprese e di spettacoli per tutti i gusti, per grandi e piccini per
provare l’emozione del teatro sulla propria pelle e non staccarvene più!

Niente sarà
più lo stesso, il teatro vi riserverà gradi sorprese…passate a trovarci e non
ve ne pentirete!




Roma, al Teatro Eliseo di Roma il Premio Penisola Sorrentina

Mario Esposito, Luca Barbareschi e Danilo Rea proclameranno i vincitori dell’edizione 2019

ROMA – Il Teatro Eliseo di Roma, diretto da Luca Barbareschi, ospiterà il 9 ottobre alle ore 11.00 la cerimonia ufficiale di proclamazione e presentazione alla stampa dei vincitori della 24a edizione del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, riconoscimento posto sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo ed inserito nel cartello degli eventi di rilevanza nazionale della Regione Campania.
Saranno Luca Barbareschi (direttore artistico dell’Eliseo e presidente della sezione teatro del Premio), Danilo Rea (presidente della sezione musica) e Mario Esposito (direttore generale del Premio), ad annunziare i vincitori delle diverse categorie: teatro, musica, giornalismo, giovani.
“Sosteniamo le tradizioni perché le tradizioni poi si sostengano. È il detto vittoriano su cui è costruito il Premio Penisola Sorrentina. È un premio che ha una sua istituzionalità e una grande serietà”, dichiara Barbareschi. “In un momento così difficile come il nostro in cui si tende a sdrammatizzare, io sono un vecchio che crede nelle istituzioni, avendole anche frequentate, auspicando un profondo investimento nella cultura”, conclude il direttore dell’Eliseo.
Durante la conferenza stampa sarà consegnato un premio per la carriera narrativa allo scrittore Raffaele Lauro, Prefetto della Repubblica, introdotto dal critico letterario siciliano Patrizia Danzè.
Lo spettacolo di premiazione si svolgerà al Teatro delle Rose di Piano di Sorrento il 26 ottobre prossimo.
Tra le star attese in costiera sorrentina anche il soprano di fama internazionale Svetlava Kasyan, recente protagonista dell’” Aida” all’ Arena di Verona, con la direzione di Daniel Oren.




Pomezia, studenti della Finlandia in visita al Liceo Pascal

Una delegazione di studenti della Finlandia è a Pomezia nell’ambito di uno scambio culturale con il Liceo Pascal. I ragazzi dei due istituti scolastici sono stati accolti in sala consiliare dall’Assessore Miriam Delvecchio che ha raccontato loro la storia di Pomezia e si è poi soffermata sul funzionamento del Consiglio comunale.

“È importante che le giovani generazioni conoscano da vicino i meccanismi di funzionamento della democrazia del nostro Paese, anche a livello locale – ha commentato l’Assessore Delvecchio –. I ragazzi, cittadini di domani, con i loro diritti e doveri sono parte integrante del tessuto civile e sociale. Grazie a questo progetto Pomezia è diventata parte attiva di interscambio culturale, che ha promosso l’istruzione e avvicinato gli studenti di due importanti Paesi europei, come l’Italia e la Finlandia”.

Accompagnati dai rispettivi docenti, in questi giorni i ragazzi hanno potuto apprezzare le bellezze del nostro territorio; al termine della visita nel Palazzo comunale si sono recati presso il Museo civico archeologico Lavinium.




Canale Monterano, quest’anno niente Presepe Vivente: una grande perdita per il turismo e per l’intero territorio del Lazio

CANALE MONTERANO (RM) -Brutta notizia per Canale Monterano e per i migliaia di turisti che avrebbero potuto visitare le sue bellezze. Purtroppo il meraviglioso presepe vivente di Canale Monterano, quest’anno, non si farà.

Ci sono poche forze lavoro e la gente che si dedica è poca

I fondi pubblici non sono molti e insomma è più l’impresa che altro. E la remissione economica è dietro l’angolo. Peccato, peccato perché il presepe vivente di Canale Monterano, l’anno scorso come del resto in questi sette anni, ha portato tantissimo nuovo turismo, visitatori e curiosi da ogni parte del Lazio e anche da fuori regione.

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Il sindaco di Canale Monterano Alessandro Bettarelli, il presidente della Contrada Carraiola Manuele Magagnini e il responsabile del presepe vivente medioevale Riccardo Rabbai a Officina Stampa dello scorso 27 dicembre per presentare il presepe vivente edizione 2018

L’anno scorso un contributo tra Regione e Comune di circa 6 mila euro aveva dato respiro all’associazione culturale Nobile Contrada Carraiola che organizza lo splendido evento

“Per rifarlo – dice il Presidente Manuele Magagnini – c’è bisogno di un investimento che punti a valorizzare questa grande opportunità turistica. Servono infrastrutture, corrente, strade. Si tratta di un evento che costa intorno ai 30 mila euro. Ma la manifestazione è cresciuta e ora le poche risorse umane ed economiche a disposizione non bastano più. Se il Comune e la Regione si facessero carico dell’evento allora sarebbe un’altra storia. Si potrebbe ripartire con più entusiasmo e anche i volontari sarebbero più numerosi e disposti a mettersi in gioco. Anche il campanilismo tra contrade va superato. Speriamo che quest’anno di stop, in cui il Presepe non ci sarà, serva da riflessione per tutti, a partire dalla Regione per arrivare a tutti i cittadini di Canale. Con la nostra cornice naturalistica abbiamo dimostrato che è possibile realizzare iniziative importanti, apprezzate e che portano ricchezza al nostro territorio”.

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Il video servizio

L’associazione ha comunicato lo stop per quest’anno su Facebook. Ecco la nota:

“A malincuore dopo sette anni ci spiace comunicare che quest’anno il presepe non si farà. Sette anni dove ce l’abbiamo messa veramente tutta per ridar vita all’antico abitato di Monterano, che ormai da troppo tempo rimaneva inutilizzato, convinti che dietro l’evento presepe ci potesse essere un reale modello di sviluppo per il nostro amato paese ed un futuro per i nostri ragazzi.
Sette anni dove abbiamo gettato il cuore ben oltre l’ostacolo, superando più volte i nostri limiti; nella consapevolezza di provare a dare lustro a questo luogo, fortemente identitario per noi e per tutti i canalesi. Siamo partiti da niente, proprio per dimostrare che a volte l’impossibile può diventare possibile, basta volerlo. Grazie ai nostri volontari, abbiamo ricreato le condizioni, sia materiali che non, per far apprezzare Monterano ad un pubblico che non rimanesse circoscritto ai nostri confini; ricordiamo su tutti il riconoscimento a Luogo del Cuore FAI. In sette anni ne abbiamo tentate sicuramente di ogni e se oggi Monterano è tornato nuovamente ad essere così apprezzato, ci piace pensare (almeno a noi) che forse una parte del merito possa essere riconducibile anche alla nostra associazione. Sette anni dove con ogni mezzo abbiamo provato a far passare il messaggio che il presepe non è della Carraiola, così come non lo è Monterano, e sta a tutti (o almeno a coloro che lo hanno a cuore quanto noi) saperlo valorizzare e promuovere, proprio perché rappresenta un “ bene paese” che dovrebbe andare ben oltre i campanilismi di turno. Oggi però è un altro giorno, quello della consapevolezza. Consapevolezza amara di un gruppo di sognatori che si rende conto che nulla dura per sempre, e l’entusiasmo da solo non basta più per realizzare un evento di tale portata. Consapevolezza di chi si rende conto che le sole promesse non bastano più, abbiamo voluto crederci per sette anni. Consapevolezza di chi si rende conto che forse il nostro paese ha ben altre priorità al momento. Ed allora eccoci qui oggi, con un nodo alla gola, a darvi la notizia che non avremmo mai voluto dare: “quest’anno il presepe non si farà”; con la speranza che possa essere solo un arrivederci e non un addio. Un’ultima precisazione, questo post non sta puntando il dito contro qualcuno o qualcosa, non è nel nostro stile, non l’abbiamo mai voluto fare e non inizieremo ora. Ci interessa molto di più il bene del paese e della nostra comunità e non crediamo sia questo ne il mezzo ne il luogo per affrontare le criticità che ci hanno portato a questa decisione. Per questo vi chiediamo di evitare sterili polemiche in tal senso. Siamo però altrettanto convinti, che sia giusto, come abbiamo sempre fatto, rendervi partecipi delle nostre decisioni e delle nostre attività. Per chiunque avesse bisogno di ulteriori informazioni, il 27 ottobre, come da regolamento, si rinnoverà il Cda, sarà quella l’occasione per raccontare quanto fatto fin qui e rispondere a tutte le vostre domande.
Grazie a tutti, ad maiora! Il presidente Manuele Magagnini, Il segretario Elvino Pasquali, Il cda tutto Ass. Cult. Nobile Contrada Carraiola




A Genzano di Roma Live-writing de “Lo Stato Sociale” alla Mondadori: così la ‘vita’ diventa ‘storia’

Esilarante live-writing alla Mondadori Bookstore di Velletri con la band bolognese “Lo Stato Sociale”. Di fronte ad un pubblico composto da tanti giovanissimi, il noto gruppo musicale ha dato vita ad una esilarante presentazione del libro uscito il 19 settembre, “Sesso, droga e lavorare”, che proprio in questo mese di settembre ha compiuto un tour in varie città italiane (Bologna, Torino, Milano, Firenze, Roma, Bari, Napoli e Velletri). Il volume, pubblicato da “Il Saggiatore”, racchiude diverse storie che, come hanno spiegato gli artisti, partono dalla verità e degenerano nella fantasia. Ed è proprio una lettura ad aver inaugurato la serata: un corteggiamento, un amore strano, un rapporto controverso e poi le delusioni e le emozioni di un ragazzo quasi sorpreso di se stesso. Il capitolo VIII del libro è uno dei più vicini alla realtà giovanile, racconta con parole semplici ed espressive un mondo che tutti gli adolescenti e i ragazzi vivono. Ma l’evento andato in scena alla Mondadori ha puntato forte sul coinvolgimento del pubblico, così “Lo Stato Sociale” ha chiamato alcuni dei presenti a raccontare le loro esperienze sui tre temi portanti del libro: sesso, droga, lavoro. Naturalmente, tra imbarazzi e sorrisi, il risultato è stato scoppiettante. Tutto è stato messo agli atti e scritto, per la grande chiusura finale. Non sono mancati gli intervalli musicali, applauditi dal pubblico, che ha accompagnato con applausi e cori l’esibizione. Al termine delle “interviste” fatte dagli artisti al pubblico, sono uscite fuori le storie raccontate e romanzate durante il “writing”: “Abbiamo rubato un po’ di spunti e questo è quello che ci viene in mente”, ha detto Ludovico Guenzi, voce della band. L’esasperazione e l’umoristica connotazione data alle testimonianze portate dal pubblico veliterno hanno dato vita a interpretazioni grottesche, forti e accattivanti, proprio come è nello stile del libro “Sesso, droga e lavorare”. Prima del lunghissimo firma-copie inevitabile l’esecuzione del pezzo “Una vita in vacanza”, che nella sua profondità e mai banale trama mette d’accordo giovani e meno giovani. Per la Mondadori Bookstore dopo il successo di “Velletri Libris” un inizio in grande stile per la “stagione autunnale” e sono già fissati i prossimi appuntamenti con Dulce Maria Cardoso (1 ottobre, ore 18.30) a Velletri, Sveva Casati Modigliani (3 ottobre, ore 18.30) sempre a Velletri e Marco Buticchi (4 ottobre, ore 18.30) a Genzano.




“La mia libertà-Note in Carcere”, Cangemi: “Stiamo lavorando per ripetere l’iniziativa a dicembre”

I grandi successi di Enrico Ruggeri hanno chiuso la prima edizione del progetto ‘La mia liberta’-Note in Carcere’, nato da un’idea di Franco Califano per portare la musica nelle carceri, promosso dal vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi, e realizzato insieme all’agenzia Joe&Joe.

Enrico Ruggeri e’ stato accolto nel teatro della casa circondariale di Civitavecchia, ristrutturato dai detenuti e inaugurato con l’esibizione del cantautore italiano. In platea insieme a detenute e detenuti, il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio Giuseppe Cangemi, il direttore del carcere Patrizia Bravetti, rappresentanti dell’amministrazione comunale e delle tante associazioni che sostengono le attivita’ dell’istituto penitenziario.

La rassegna ‘La mia liberta’-note in Carcere’, partita a luglio, ha coinvolto le strutture penitenziarie Rebibbia femminile, Casa circondariale di Velletri, Regina Coeli, Rebibbia Nuovo Complesso, Casa Circondariale di Civitavecchia dove si sono esibiti oltre ad Enrico Ruggeri, Paolo Vallesi, Dolcenera, Marcello Cirillo e Mario Zamma.

“A Civitavecchia termina la prima edizione del progetto che ha riscosso grande apprezzamento negli istituti – afferma Cangemi – Volevamo esaudire il desiderio di Franco Califano, di portare, attraverso la musica, serenita’ e sostegno nelle carceri, non solo ai detenuti ma a tutto il personale impegnato ogni giorno nella gestione della vita carceraria.

Stiamo lavorando per ripetere l’iniziativa a dicembre, durante il periodo natalizio – prosegue Cangemi – particolarmente delicato per chi si trova in stato di detenzione. Ringrazio i direttori che hanno accettato di condividere con noi questa esperienza e gli artisti per la disponibilita’, l’impegno e l’intensita’, davvero tanta, con cui hanno affrontato questo cammino negli istituti penitenziari”.




Napoli, nella Basilica di Pietrasanta va in scena la pop art di Andy Warhol

NAPOLI – Una magnifica exhibition quella di “Andy Warhol” che durerà fino al 23 febbraio 2020 nella Basilica di Pietrasanta, a Napoli, in pieno centro storico con oltre ben 200 opere dell’artista che risulta essere uno degli massimi esponenti della Pop Art.

Il percorso espositivo offre ai visitatori un “viaggio”, attraverso sette sezioni, nella produzione artistica del genio americano che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte e la figura dell’artista a partire, pressappoco nel dopoguerra del ‘900.

Nell’exposition partenopea i viaggiatori ripercorreranno attraverso icone, ritratti celebri che tanto identificano Warhol, fra questi l’opera di Marilyn Monroe, polaroid acetati, disegni, opere legate al mondo della musica e del fashion system, ad esempio i couturier Armani e Valentino, il ‘Brand Warhol’ e il suo rapporto con l’Italia, in particolar modo un focus sul rapporto del Warhol con Napoli, in esposizione anche una delle opere ‘Vesuvius’ realizzate nel 1985 quando l’artista originario di Philadelphia, ma che ebbe il suo successo a New York tornò nel capoluogo campano per presentare il vulcano in eruzioni, adottando le creazioni del soggiorno partenopeo con un linguaggio pittorico e con una scelta cromatica ispirato all’impressionismo (pop-impressionista) ed antinaturalistica con un risultato di grande impatto visivo e di carattere tipicamente partenopeo.

L’exhibition si avvale del patrocinio del Comune di Napoli, promossa dall’Assessorato alla Cultura e ala Turismo del Comune di Napoli, con l’Arcidiocesi di Napoli e in sintonia con la sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, con la Rettoria della Basilica S. Maria Maggiore alla Pietrasanta e con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale ONULUS




Vienna presenta a Roma il suo 2020 con Beethoven

Vienna e la musica formano un binomio indissolubile. Nel 2020 la città celebra gli artisti che l’hanno resa la capitale mondiale della musica, tra loro Ludwig van Beethoven di cui ricorre proprio il prossimo anno il 250mo anniversario. Beethoven è stato un visionario che ha generato stimoli creativi non solo per la musica ma anche per Vienna stessa, ancora oggi. Vienna fu il luogo che vide la composizione e la prima esecuzione di gran parte delle sue opere.

L’Ente per il Turismo di Vienna, in occasione di questa ricorrenza, ha chiesto ad alcuni viennesi per scelta quale sia il loro rapporto con la capitale della musica e ha inoltre ideato in cooperazione con l’Orchestra Sinfonica di Vienna una storia interattiva incentrata su Beethoven per Amazon Alexa e Google Home.

Chi attiva l’Alexa Skill o la Google Action “Beethoven in Vienna” potrà ascoltare l’inizio di una storia interattiva incentrata sulla vita e l’operato di von Ludwig van Beethoven, che nacque nel 1770 a Bonn e trascorse gran parte della sua vita a Vienna. Si potranno così scoprire storie e aneddoti, che permetteranno di avvicinarsi alle opere e alla personalità del grande compositore. Non mancheranno le sorprese anche per coloro che di Beethoven se ne intendono. Per la colonna sonora, che è costituita da registrazioni dell’Orchestra Sinfonica di Vienna diretta da Philippe Jordan, sono stati selezionati passaggi significativi di tutte le nove sinfonie di Ludwig van Beethoven.

La
voice app “Beethoven‘s Vienna” è
disponibile come Alexa Skill e Google Action nei rispettivi store ed è linkata
anche sulle campagne online, nonché sui canali dell’Ente per il Turismo di
Vienna e dell’orchestra dei Wiener Symphoniker.

Molti italiani si recano a Vienna non solo per le
bellezze della città, più volte selezionata come città più vivibile al mondo,
ma anche per la sua ricca ed intelligente offerta musicale.

Un’anticipazione del 2020 musicale, è
stata offerta a Roma, presente la responsabile per l’Italia dell’ente turistico
di Vienna, Isabella Rauter, in occasione di un evento che è stato allietato
dalle note del duo Igudesman & Joo, duo che da molti anni gira il mondo, da solo o accompagnato da
orchestre sinfoniche e da camera. Con i suoi virtuosissimi show, in cui propone
performance comico-classiche, la coppia si prende gioco delle esecuzioni di
musica classica. I due musicisti di Igudesman & Joo si sono esibiti insieme
a Gideon Kremer, Julian Rachlin, Joshua Bell, Yuja Wang e John Malkovich (www.igudesmanandjoo.com).

Igudesman
non si dedica esclusivamente alle attività artistiche ed è cofondatore di Music
Traveler, che propone servizi professionali per musicisti. Al sito, e anche con la app, musicisti in viaggio possono prenotare in
tutto il mondo a tariffe accessibili sale dove esercitarsi e, se necessario,
anche strumenti (www.musictraveler.com).

Capitale mondiale della musica

Il ricco patrimonio della
musica classica viennese continua a vivere con ininterrotta vitalità e nelle
sue più diverse sfaccettature nella capitale mondiale della musica. Oggi come
250 anni fa Vienna è la città della musica per eccellenza. Qui tutte le sere
10.000 appassionati di musica ascoltano pezzi di musica classica dal vivo
all’Opera di Stato, al Musikverein, al Konzerthaus, al teatro lirico Volksoper
e in diverse altre istituzioni musicali. Vienna è riuscita a mantenere viva nel
presente la sua grande tradizione classica, arricchendola di nuovi impulsi. La
notevole competenza musicaledi
Vienna si manifesta a tutti i livelli: nel livello qualitativo della
formazione, nei grandi teatri lirici e sale da concerto, negli eccellenti
interpreti e orchestre, nei numerosi musei e luoghi commemorativi dedicati alla
musica nelle sue più diverse espressioni, nel suo ampio ventaglio di servizi
per musicisti professionisti, dalla costruzione di strumenti agli studi di
registrazione high end, e infine anche ovviamente negli splendidi concerti ed
eventi, che riempiono il calendario musicale viennese, entusiasmando il
pubblico internazionale, alcuni dei quali accessibili agli appassionati di
musica classica di tutto il mondo, basti pensare al Concerto di Capodanno e al
Concerto di una Notte d’Estate dell’Orchestra Filarmonica di Vienna a
Schönbrunn.

Viennesi d’adozione e amore della musica

La capitale della musica e il
suo pubblico entusiasta e competente rappresentano da sempre un polo
d’attrazione per artisti di tutto il mondo. Ludwig van Beethoven scelse Vienna
come centro della sua vita e del suo operato. Oggi tra i viennesi d’adozionepiù celebri vanno annoverati i
cantanti lirici Anna Netrebko, Elīna Garanča e Juan Diego Flórez, il direttore
d’orchestra Philippe Jordan e i musicisti Julian Rachlin e Aleksey Igudesman.
Numerosi musicisti di fama internazionale sono molto legati a Vienna. 

Negli Stati Uniti è Nashville la ‘capitale della musica‘ ma in Europa la capitale della musica
è Vienna
”, dice uno dei più noti solisti americani, il cantante, pianista
e autore Billy Joel. Hans Zimmer, una leggenda nel mondo delle colonne sonore,
rincara la dose: “Se al mondo c’è un
luogo che ispira i musicisti, questo luogo è ed è sempre stato Vienna
.”
Anche Joshua Bell, virtuoso del violino, si profonde in lodi per Vienna: “Chiaro che venire qui è il sogno di ogni
musicista”. È un’ispirazione straordinaria trovarsi in una città dove ogni
angolo respira bellezza
”. E Yuja Wang, la pianista
superstar, a Vienna si sente come a casa: “Ho
tanti amici a Vienna. Quando sono qui mi sento felice, sicura e amata. Adoro
andare a passeggio nei giardini dello Stadtpark. E il Konzerthaus non è lontano
dal Musikverein.
È un angolo
di paradiso.”




Nasce “Short Family Web”, un premio per i video più significativi prodotti dai ragazzi

Gli aspiranti videomakers si sfidano grazie a SHORT FAMILY WEB un’ iniziativa promossa dal quotidiano L’Osservatore d’Italia e ideata da Massimiliano Galea, studente al primo anno dell’Istituto Professionale Cine Tv Roberto Rossellini.

Il concorso è rivolto ai ragazzi in età compresa tra i 14 e i 16 anni (prima fascia) e tra i 16 e i 18.

La competizione consiste nel creare il miglior video di massimo 1 minuto e mezzo con contenuti originali che saranno sottoposti al giudizio di una commissione.

I video più interessanti saranno selezionati, premiati e proiettati in occasione di un grande evento promosso dal quotidiano che si terrà in primavera a Roma alla presenza di istituzioni, studenti e aperto al pubblico.

I video devono pervenire entro e non oltre il 30 Aprile 2020 al seguente indirizzo email direzione@osservatoreitalia.it

L’oggetto della mail dovrà essere: Short Family web – video di ……

Insieme al video, dovrà essere inviata l’autorizzazione dei genitori del ragazzo o ragazza o di chi ne fa le veci. Il testo per l’autorizzazione è molto semplice. Esempio: I sottoscritti, genitori di….. nato a il, autorizziamo all’utilizzo e diffusione del video in oggetto finalizzato alla partecipazione al premio Short Family Web. Data e firma dei genitori o di chi ne fa le veci.

I video potranno essere spediti già dal giorno lunedì 23 settembre 2019.

Le singole produzioni saranno caricate a partire dal 1 dicembre sulla piattaforma YouTube del quotidiano l’Osservatore d’Italia.

La giuria potrà tenere conto anche delle visualizzazioni e gradimento ottenute a partire dalla pubblicazione del video il 1 dicembre 2019 fino al 30 Aprile 2020.




Grottaferrata, a palazzo Grutter l’incontro per ricordare Marco Pannella

GROTTAFERRATA (RM) – A Palazzo Grutter di Grottaferrata si è tenuto il terzo incontro di cinque sul grande padre del Partito Radicale, Marco Pannella. A coadiuvare Daniele Priori, giornalista artefice di GrofferrataIncontra, Matteo Angioli militante del PR e amico di Pannella dai primi anni 2000. È sua la mano che sta dietro all’opera “Una libertà felice” firmata dal leader radicale ma uscita postuma alla sua morte.

L’intervista a Daniele Priori artefice di GrottaferrataIncontra

Un libro che ci aiuta a “riconoscere” Pannella partendo da alcune testimonianze rese durante gli ultimi mesi della sua vita. 180 pagine che cercano di fare una summa di tutte le battaglie dello scandalo integrabile per dirla con Pasolini: l’aborto, il divorzio, il voto ai diciottenni, l’esercito professionale, la legalizzazione della droga.

Matteo Angioli ricorda come anche gli ultimi momenti di vita abbiano significato per Pannella incontrare e conoscere persone

Un cerchio che si chiude a suggello di quel suo “amore sfrenato, autentico ed inesauribile per i cittadini”. Un interesse quello delle dinamiche sociali principiato sin da giovanissimo, alla fine degli anni 30 del ‘900, quando assiste a vari litigi tra il suo maestro di violino e la moglie o il forte sentimento di rammarico e dispersione per la piccola compagna ebrea che improvvisamente scompare. Tutti eventi che diverranno fondamentali come sua base di riflessione e azione.

Perché quando si parla di Pannella bisogna rifarsi doverosamente al termine azione. Già all’età 17 anni, giovane militante del Partito Liberale Italiano, vuole incontrare Benedetto Croce al quale immediatamente propone un’iniziativa su Trieste.

Fondamentali, poi, le sue lotte per il diritto alla conoscenza soprattutto come possibilità di avere una reale e quanto più libera informazione.
Insomma, anche se Pannella per molti può rappresentare un coacervo di contraddizioni o un tenore in una stanza silenziosa, a lui dobbiamo il diritto all’eresia, alla blasfemia intese come necessità di opporsi ad un’verità calata dall’alto.




Anguillara Sabazia, Terre Sabatine presenta il secondo libro di Andrea Catarci

L’associazione culturale Terre Sabatine organizza la presentazione del libro ‘Generazione di Rimessa’ di Andrea Catarci sabato 21 settembre alle ore 18 presso la libreria Granfà (piazza del Lavatoio, 5) ad Anguillara Sabazia.
All’evento prenderanno parte, oltre l’autore, Lucia Bianchini presidente di Terre Sabatine, il giornalista e scrittore Claudio D’Aguanno e la storica Vanessa Roghi.
‘Generazione di Rimessa’ è un libro, il secondo di Andrea Catarci, molto intimista, capace però di abbracciare e spaziare in diversi campi, dalla società alla politica e non solo… Un’opera ‘revisionista’, in cui una generazione (quella dei nati agli inizi dei ’70, anno più anno meno) e un periodo della vita del Paese vengono ‘rimessi in gioco’ attraverso una narrazione piacevole e nello stesso tempo profonda.
Alla vigilia dell’evento l’autore non nasconde l’emozione “Presentare il libro ad Anguillara, tra luoghi e persone che sono parte della storia raccontata in Generazione di rimessa è una bella emozione. Ringrazio davvero l’associazione Terre Sabatine e la sua presidente Lucia Bianchini per l’organizzazione, Vanessa Roghi e Claudio D’Aguanno per accompagnarmi”.
“Andrea è ‘figlio’ di Anguillara ma da diversi anni vive e lavora a Roma. La sua storia personale e professionale è nota a tanti nostri concittadini… per chi non ha avuto modo di conoscerlo potrete farlo in questa occasione, tra l’altro Granfà è forse l’unico luogo del paese dove è ancora possibile promuovere cultura e per questo ringraziamo David e Patrizia. – dichiara Lucia Bianchini – “L’evento di sabato sarà anche un bel momento di coesione per la nostra comunità perché ci ritroveremo in tanti a piazza del Lavatoio dove si potranno confrontare persone con retaggi culturali diversi e che sapranno raccontare il libro di Andrea anche da punti di vista e con prospettive differenti”.
Alla fine della presentazione del libro ci sarà un intrattenimento musicale con la performance della cantautrice Stefania Placidi, chitarrista, cantante, corista, arrangiatrice e autrice, che esprime le proprie passioni con il folk, attraversato con un lavoro di ricerca in particolare sulla cultura popolare romana.

Andrea Catarci è nato e vive a Roma, anche se è cresciuto ad Anguillara Sabazia. Ai percorsi educativi e lavorativi ha intrecciato l’impegno politico fin dagli anni del liceo, nelle mobilitazioni antimilitariste e contro il nucleare, per poi attraversare l’esperienza del movimento della Pantera, dei centri sociali romani, di Rifondazione Comunista, di SEL e delle esperienze civiche successive. Ricercatore e formatore in materie sociali, esperto di sviluppo locale, di servizi per l’impiego, di creazione di imprese, associazioni e cooperative, dal 2006 al 2016 è stato Presidente del Municipio Roma VIII. Attualmente è vicepresidente di Polis, la Scuola universitaria per la formazione politica della Link.
Claudio D’Aguanno è nato a Roma nel gennaio del 1953, a metà strada tra il Tevere e la Garbatella dove abita da 40 e passa primavere. Giornalista e scrittore, ha collaborato con “Paese Sera”, “il Manifesto”, “l’Unità”, “Accattone”, dove si è occupato di boxe, calcio di periferia e ciclismo dei tempi andati. Ha scritto due libri: Fuori i secondi. Gli eroi dello sport: vite dimenticate (Coniglio editore 2006) e Partita a pugni. Indagine per foto, parole e smash nel pugilato italiano con le foto di Stefano Montesi (DeriveApprodi 2006).
Vanessa Roghi è una storica del tempo presente e ricercatrice indipendente. Fa ricerca sulla storia della cultura: ha scritto di donne e preti, di Manzoni e Le Monnier, di diritto degli autori e della fatica di guadagnarsi da vivere con la scrittura. Ma il suo amore più grande è la storia della scuola. I suoi ultimi saggi sono “La lettera sovversiva” (Laterza 2016) e “Piccola città” (Laterza 2018). Ha insegnato per anni alla Sapienza ma poi ha smesso. Fa documentari di storia per Rai Tre.

Terre Sabatine è un’associazione culturale costituitasi il 21 aprile del 2017. La sua mission istituzionale è quella di promuovere le risorse endogene del territorio di Anguillara Sabazia attraverso azioni di valorizzazione, recupero e salvaguardia dei Beni Comuni. In particolare recuperare alla collettività i territori di proprietà collettiva e di uso civico, promuovendone l’uso, la conoscenza e il valore. Con questi obiettivi l’associazione è diventata socia, sin dalla sua nascita, del ‘Cammino delle Terre Comuni’ e si è fatta promotrice del Comitato promotore per la rinascita dell’Università Agraria di Anguillara.