L’affare Modigliani: il Prefetto Tagliente ne discute con Mondini e Loiodice

Sarà presentato alle ore 18.00 di venerdì 29 novembre alla libreria Feltrinelli. Gli Autori Claudio Loiodice e Dania Mondini ne discutono con il Prefetto Francesco Tagliente noto anche
per il suo rapporto antico con gli artisti e con l’Arte

L’affare Modigliani è stato scritto a quattro mani da Dania Mondini, giornalista e volto del TG1 del Mattino, e Claudio Loiodice, ex ispettore della Polizia di Stato e agente sotto copertura impegnato in operazioni
contro la criminalità organizzata, specializzato in riciclaggio e frodi internazionali.

Truffe, esposizioni con quadri falsi, prolifici falsari, fondazioni nate dal nulla. Guerre intestine che ruotano attorno a critici d’arte o presunti tali e malfattori che negli ultimi decenni hanno fatto la loro fortuna legando il proprio nome a quello di Amedeo Modigliani.

Mercanti disposti a tutto, il cui unico interesse è il profitto. Opere che in poco tempo acquisiscono un valore immenso, decuplicando le stime. Un business stimato in almeno 11 miliardi di euro, che probabilmente non sarà sfuggito alla criminalità organizzata e ai riciclatori internazionali.

Otto capitoli, altrettante scene del crimine che hanno portato gli Autori a visitare molte città italiane (Livorno, Roma, Genova, Palermo…), ma anche Londra, Ginevra, per raccogliere testimonianze preziose e documenti, molti dei quali inediti e rivelatori.
Questo e molto altro sarà al centro del dialogo degli Autori con il prefetto Francesco Tagliente in occasione della prossima presentazione del libro a Firenze, venerdì prossimo 29 novembre, libreria Feltrinelli Red, in
piazza della Repubblica.
Il dibattito degli Autori Claudio Loiodice e Dania Mondini con un Prefetto della Repubblica come Francesco Tagliente sui misteri e interessi illeciti all’ombra di Modigliani appare molto interessante.

Abbiamo voluto intervistare il prefetto Tagliente. Ecco cosa ci ha risposto.

Prefetto dove nasce il suo interesse per l’arte?
“Una delle ragioni del mio continuo interesse per l’arte è certamente da ricercare, a margine del mio percorso professionale, nella curiosità di cercare di capire la varietà dei linguaggi e la sua dialettica, nel
percorso di ricerca e di confronto. Quella curiosità che spinge l’uomo alla conoscenza, a prendersi cure, a non disinteressarsi del mondo circostante, a meravigliarsi di tutte le possibili manifestazioni. L’arte crea un
dialogo magico, fa parlare la natura delle cose, invia messaggi a tutti, permette all’uomo di esprimere la parte più profonda del proprio io ed è per questo che io, che amo il dialogo, amo l’arte”

Una passione per le opere pittoriche innata o acquisita lungo il percorso professionale?
“Una particolare passione per le opere pittoriche è stata alimentata da un’innata esigenza di arricchire il mio patrimonio culturale, cogliendo ogni possibile occasione per frequentare ambienti diversi dal mio
mondo professionale, per scoprire l’altra parte dell’uomo, quella più luminosa, dove, come dice William Blake, “l’immaginazione non è uno stato mentale: è l’essenza umana stessa”.

Come si può alimentare la passione con l’Arte?
“Dialogando con l’arte tramite gli artisti e riflettendo di fronte a un’opera. Nel mio caso, per anni, con frequenza quasi giornaliera, al mattino presto mi fermavo lungo il percorso casa-ufficio con gli artigiani del laboratorio del corniciaio e gallerista Onorato Mancini, in piazza Nicosia a Roma, incontrando artisti con i quali mi soffermavo a parlare, per capirne la sensibilità.”

Chi ha frequentato di artisti? Cosa le hanno lasciato i dialoghi con gli artisti? Che rapporto hanno gli artisti che ha conosciuto con le loro opere?
“Mi sono arricchito della conoscenza di Remo Branca, Renzo Vespignani, Sigfrido Oliva, Salvatore Provino e altri artisti come Sergio Lombardo.
Ripensando agli artisti che ho conosciuto, mi ricordo come si legassero profondamente alla loro arte, in un rapporto di adesione assoluta e di reciproco sostegno, e ciò mi fa pensare alla solitudine dell’artista di
fronte alla tela, che poi si trasforma in una creazione che ha un valore universale e che supera il tempo, rendendo l’opera fruibile per sempre.
Penso al rapporto quasi carnale che l’artista ha con la sua opera un rapporto che lo lega ad essa in maniera così totale, tanto che a volte, come mi ha raccontato una pittrice, non gli consente di separarsene.”

Oltre alla conoscenza degli artisti ha avuto modo di arricchirsi della conoscenza dell’arte?
“Questa domanda mi fa pensare al rapporto di uno scultore con la pietra, un sasso informe, forse un pezzo di trasformazioni primordiali, che attraverso le sue mani prende vita e diventa capace di parlare agli altri.
Frequentando galleristi e artisti mi sono avvicinato alla conoscenza all’arte della grafica, della incisione, della serigrafia, della litografia e della xilografia riuscendo a capirne e a riconoscerne la differenza, fino a
seguire la lavorazione delle lastre per incisione al torchio a casa del Maestro Renzo Vespignani.
Frequentando la casa del Maestro, animata dalla compagna Rossana Mataloni, ho trascorso ore piacevolissime ascoltando racconti e discutendo di arte”.

Maestro Renzo Vespignani è stato anche Presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca. I suoi dipinti sono stati esposti in mezzo mondo. Cosa le ricordano le opere del Maestro?
“Di Renzo Vespignani ricordo intense opere che fotografano le periferia romana, dove le linee ferme del disegno e la deformazione della prospettiva degli edifici monocromi ben documentano l’alienazione dell’uomo moderno costretto a vivere in ambienti dove l’abuso edilizio rende l’atmosfera mostruosa. Ripensando alle sue opere, mi soffermo spesso a pensare come attraverso la bellezza dell’arte, l’uomo dia un senso alla realtà e alla propria esistenza, a come con l’arte trasmetta messaggi, quando non riesca a comunicare agli altri gli aspetti più profondi del proprio io”.

Lei è amico anche di Salvatore Provino. Un artista che fa vivere nella sua pittura una straordinaria dialettica tra le geometrie e la filosofia, tra il visibile e l’invisibile. Cosa le fa pensare la sua tecnica pittorica? “Di Salvatore Provino ammiro il lavoro sulla materia e penso che l’arte sia anche un mezzo per “far parlare la natura e le cose”, instaurare un dialogo magico, rappresentare il tutto attraverso la forza creativa dell’artista. Penso alle mani di Provino che stendono direttamente il colore, lo soprappongono, creando dalla materia altra materia. D’altra parte il vocabolo “arte” tra i suoi sinonimi indica “attività umana, lavoro, mestiere e, per estensione, abilità, ingegno, creatività, genio”. L’arte come lavoro fisico, quindi, come mestiere, come un’attività che usa le mani e modella, e riproduce la natura o la trasforma”.

Venerdì 29 prossimo, alla presentazione del libro “L’affare Modigliani” alla libreria Feltrinelli di Firenze, con gli Autori Claudio Loiodice e Dania Mondini parlerà di arte o dell’inchiesta degli autori che raccontano di trame e interessi illeciti all’ombra del grande Modigliani a cento anni dalla morte?
“Stiamo parlando di un libro che tratta di truffe, esposizioni con quadri falsi, prolifici falsari, fondazioni nate dal nulla. Guerre intestine che ruotano attorno a critici d’arte o presunti tali e malfattori, che negli ultimi
decenni hanno fatto la loro fortuna legando il proprio nome a quello di Amedeo Modigliani. Ancora non ho parlato con gli Autori ma penso che farò parlare loro per capire da che cosa sono stati ispirati e quale obiettivo si sono posti con la pubblicazione della loro inchiesta giornalistica; che segnale volevano lanciare; quali testimonianze e documenti rivelatori hanno trovato per arricchire la loro inchiesta; spero di poter sentire parlare loro della filiera criminale delle opere d’arte; dei personaggi protagonisti del lungo mistero dell’Affare Modigliani. Con riferimento al sequestro di 21 opere presso Palazzo Ducale di Genova con 6 indagati, sentire dagli Autori del libro, al di là dell’aspetto processuale penale che riflessioni ci consente anzi ci impone quella inchiesta giudiziaria in corso”.

Il prossimo 24 gennaio 2020 ricorre il Centenario della morte di Modigliani ad appena 35 anni. Cosa rappresenta la pubblicazione L’Affare Modigliani in vista di questa importante ricorrenza?
“Confermo che quella data è una ricorrenza importante perché le celebrazioni del centenario 1920-2020 rappresenteranno una occasione straordinaria per il nostro Paese e per tutti gli appassionati dell’arte di
ricordare all’opinione pubblica internazionale il più grande artista del ‘900 italiano, uno dei più grandi e quotati artisti del mondo.
Penso che la pubblicazione dell’inchiesta giornalistica “L’Affare Modigliani” in vista di questa importante ricorrenza possa essere una buona occasione per il mondo accademico e culturale di riflettere sulla
tormentata storia artistica ed umana di uno dei simboli più autorevoli dell’arte internazionale, interprete della bellezza e dello stile italiano”.




Monte di Procida, grande attesa per l’evento “Apri…mente, la consapevolezza per andare oltre la paura…”

Grande attesa per la manifestazione “Apri…mente, la consapevolezza
per andare oltre la paura…” il 25 novembre a Villa Matarese a Monte
di Procida ore 17.30 in provincia di Napoli nei Campi Flegrei.
L’evento nel comune flegreo si terrà durante ‘La Giornata
per l’eliminazione della violenza contro le donne’ e vuole
essere un percorso espositivo esperienziale e di riflessione
per i visitatori, un momento di autoanalisi che
accompagnerà i partecipanti in un viaggio d’introspezione.
L’Osservatore D’Italia ha incontrato la Vicesindaco Teresa
Coppola per tutta la cittadinanza semplicemente Teresa promotrice
insieme al Sindaco Giuseppe Pugliese dell’evento “Apri…mente, la
consapevolezza per andare oltre la paura…”

Qual è l’intento della manifestazione?
Apri…mente, la consapevolezza per andare oltre la paura…” si
svolgerà nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne,
ci ritroveremo a Villa Matarese per un pomeriggio di incontro e di
sensibilizzazione in cui l’arte si fonde con il nostro vissuto. Sarà un
percorso esperienziale che ci condurrà attraverso varie “forme”
d’arte a riflettere per non abbassare lo sguardo di fronte ai tanti
episodi di violenza a cui le donne sono soggette.

Teresa, chi sono gli artisti che parteciperanno all’evento?
Sono coinvolte due artiste, tra queste Giusy Ercole artista del
territorio che attraverso le sue opere pittoriche ci stimola alla
riflessione, se sia possibile una metamorfosi del nostro pensare,
agire, rispetto a questa tematica di cui tanto si discute, ma che ha
bisogno di un impegno individuale affinché possa trovare soluzione.
Altra artista è Mina Fiore che attraverso la mostra fotografica
“Ritratti di donne” ci fa immergere nel variegato mondo femminile e
con il video “dal buio alla rinascita” ci fa attraversare il percorso lungo e travagliato che vede coinvolte le vittime della violenza.




Trento, città del Natale: ecco il calendario ricco di eventi

TRENTODal 23 novembre al 6 gennaio Trento diventerà Città del Natale con un ricco calendario di eventi e appuntamenti che animeranno la città, vivacizzando il centro storico con numerose e interessanti proposte, tra le quali il Natale dei bambini.

Quale bambino infatti non è attratto dalla magia del Natale, da quel mondo pieno di luce e di mistero, in cui magari farsi trasportare da elfi e folletti su slitte piene di doni?

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 14/11/2019

Senza andare tanto lontano, questo sarà possibile in piazza Santa Maria Maggiore, dove verrà realizzato il Villaggio del Natale, un piccolo regno dove i bambini e le loro famiglie potranno vivere la vera magia natalizia, incontrare gli aiutanti di Babbo Natale, giocare in compagnia, scrivere le letterine dei desideri, ascoltare incantevoli fiabe e molto altro ancora.

Qui verrà allestita l’Officina del Natale, la casetta principale del villaggio, in cui i bambini potranno partecipare ai laboratori creativi, creare oggetti con la carta e minuterie del presepe, colorare disegni, realizzare piccoli addobbi, lavorare la creta e preparare i biscotti di Natale con l’aiuto dei folletti del bosco, in una vera atmosfera natalizia, ricca di emozioni, affetto e colori.

Oltre ai laboratori liberi, fino al 20
dicembre, saranno organizzati nel Villaggio dei laboratori didattici dal titolo
Alla scoperta degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari, che
mirano a promuovere tra i bambini delle scuole dell’infanzia e primarie la
riscoperta delle tradizioni trentine e degli antichi mestieri, per mantenere
viva nel tempo la memoria dei nostri territori e valorizzarne il patrimonio
storico e culturale.

Accanto alla casetta principale si
troverà l’ufficio postale di Babbo Natale: una piccola e graziosa postazione
dove i bambini potranno incontrare Babbo Natale, arrivato a bordo della sua
meravigliosa slitta, consegnargli di persona le letterine, oppure decidere di
scriverle insieme alle animatrici ed imbucarle nella cassetta delle lettere.
Protagonisti del Natale saranno anche gli animali e per l’occasione nel
Villaggio verrà allestita una piccola fattoria dove grandi e piccini potranno
ammirare da vicino asini, cavalli, galline, pecore e caprette.

La città del Natale continua con la
festa di Santa Lucia e il 14 e il 15 dicembre alle 16 e alle 17 avrà luogo lo
spettacolo Circo di Luce, eseguito da attori e trampolieri, dove un
buffo personaggio e il suo asinello accompagneranno Santa Lucia ad incontrare i
bambini.

Per festeggiare il nuovo anno, invece,
il primo gennaio alle 14.30 si terrà L’eco gioco dell’oca, un mix tra
spettacolo ed intrattenimento che mira a promuovere lo sviluppo di una cultura
eco-sostenibile nel pubblico dei più piccoli, futuri custodi del pianeta.

Il Natale dei bambini si concluderà il
6 gennaio per la festa della Befana, con uno spettacolo di animazione
comica-interattiva dedicato a tutti i bambini, dal titolo La Befana vien di
Notte con le scarpe tutte rotte…
, organizzato dalla compagnia Teatro per
Caso.

Il villaggio di piazza Santa Maria
Maggiore aprirà ufficialmente le porte sabato 23 novembre alle 15.30. A
seguire verranno inaugurati i mercatini di piazza Cesare Battisti (ore 17)
e di piazza Fiera (ore 18).

Alle 19 si accenderà
l’albero di Natale allestito nel cuore della città, in piazza Duomo dove
sarà aperta una casetta, punto informativo dell’Azienda per il turismo Trento,
Monte Bondone e Valle dei Laghi e ad attendere i bambini e i turisti ci sarà il
tradizionale trenino di Natale, che accompagnerà i più curiosi per le
vie del centro storico, alla scoperta dei meravigliosi palazzi e monumenti
della città.

Continua l’iniziativa La piazza
che suona
, che nel periodo natalizio proporrà tra le 11 e le 17 un
paesaggio sonoro arricchito ogni giorno da scelte musicali natalizie,
dall’antico al contemporaneo. Martedì 24 dicembre, per ricordare il 250°
anniversario del passaggio a Trento di Wolfgang Amadeus Mozart, saranno
trasmesse le sue composizioni tratte dal repertorio sacro-liturgico.

Sempre in piazza Duomo sono in
programma anche tre appuntamenti di grande musica con Trento Christmas
Live
, nei giorni 14 (Abba show), 21 (Pianeta Zero) e 28 dicembre
(HillBilly Soul) dalle 17 alle 19.

Sabato 21 dicembre alle 16.30 uno spettacolo
di luci accompagnerà turisti e cittadini da piazza Duomo a piazza Santa Maria
Maggiore. Una performance sui trampoli e a terra che con la sua particolarità e
luminosità porterà gli spettatori a rivivere il tema del sogno e della fantasia
illuminando il buio della strada, a richiamo di quella luce che nella notte di
Natale illuminò gli uomini. Seguiranno gli auguri del Sindaco alla città.

Da piazza Duomo il Natale prosegue in piazza
Lodron
, dove si può ammirare l’installazione artistica raffigurante i
personaggi della Natività e del presepe, la cui ideazione, progettazione e
realizzazione è opera degli studenti del Centro di formazione professionale
Enaip di Villazzano e dell’Istituto d’arte A.Vittoria. Il tronco dell’albero
recentemente tagliato per motivi di sicurezza si trasformerà in una scultura
artistica a cura di abili artigiani trentini.

E per chi volesse ammirare la città
dall’alto, in piazza Dante verrà installata anche quest’anno la grande ruota
panoramica
.

Fino al 6 gennaio saranno esporti nel
cortile interno di palazzo Thun gli elaborati (testi, poesie, filastrocche,
disegni, canzoni, …) frutto del concorso Tutti in slitta verso il
Natale
, riservato alle scuole primarie e secondarie di primo grado
della città che si sono ritrovate per riflettere sulle tematiche ambientali,
sviluppo sostenibile e sull’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il comitato di Trento
dell’Unicef, la premiazione è in programma sabato 7 dicembre, alle 10.30 a
palazzo Thun.

Le sorprese non finiscono qui, perché
dal 29 novembre al 6 gennaio 2020 in via Garibaldi sarà presente il Mercatino
di Natale del volontariato e della solidarietà
, la cui inaugurazione è in
programma venerdì 29 novembre alle 11, dove le associazioni senza fine
di lucro venderanno i loro prodotti per sostenere le proprie attività e/o
finanziare progetti solidali.

Anche quest’anno ci sarà la Notte
Bianca
, prevista il 4 gennaio, con apertura serale di alcuni negozi in
centro storico e musica nei locali.

Per questa 26a edizione del
Mercatino di Natale di Trento, Miscele d’Aria Factory propone: Canto Trento
– ogni pietra un sentimento
, un nuovo spettacolo musicale itinerante con
ascolti in cuffia wireless
dedicato alla città ed alla sua storia.
Un’esperienza musicale, sensoriale, emozionale e divertente, dove i
protagonisti saranno i palazzi, le chiese, le strade e gli angoli più
suggestivi del centro, che al passaggio del pubblico prendono vita fra
narrazione, musica dal vivo e suoni.

Sono previste delle repliche dello
spettacolo il 23 e 30 novembre, il 14, il 21, il 28 dicembre e il 4 gennaio alle
15 e alle 17.

Per portare la bellezza a chi è in centro, ma si sente in periferia e a chi è in periferia e vorrebbe trovarsi in centro, nelle domeniche del periodo natalizio avranno luogo Suoni di quartiere: concerti nelle chiese periferiche, che consisteranno in cinque appuntamenti di grande spessore ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, con un’attenzione particolare al contesto sociale, laico e religioso della comunità.

domenica 1 dicembre ore 17

Antonella Ruggiero, voce e organo – Basilica di
Santa Maria Maggiore

domenica 8 dicembre ore 18

Gavino Murgia, Gruppo vocale K.J.
Feininger

– Chiesa di San Marco

domenica 15 dicembre ore 18

The Followers of Christ Gospel Singer – Chiesa di
San Pio X – Canova di Gardolo

domenica 22 dicembre ore 18

Radiodervish – Chiesa di
San Martino

domenica 29 dicembre ore 18

Solis String Quartet – Chiesa del
Sacro Cuore

A questi si aggiungono i Cantantibus
Organis
, concerti natalizi sugli organi più belli della città, a
cura dell’Associazione organistica trentina R. Lunelli, che si svolgeranno
sempre alle 16 il 1° dicembre presso la chiesa di San Francesco Saverio, l’8
dicembre presso la chiesa di Santa Maria del Suffragio, il 15 dicembre presso
la chiesa di Santa Maria Maggiore ed infine il 22 dicembre presso la cattedrale
di San Vigilio.

Non mancheranno neanche quest’anno i concerti
bandistici
domenicali, che si snoderanno lungo le vie del centro con
partenza da piazza Dante e che vedranno protagonisti il Corpo bandistico di
Lizzana (24 novembre ore 11.35), il Corpo bandistico di Vigo Cortesano (1
dicembre ore 10.30) e la Banda sociale Dro Ceniga (15 dicembre ore 10.30).

Dal 6 dicembre al 6 gennaio anche il quartiere
delle Albere
si illumina per il Natale con Cometa sonora,
spettacolo di suoni e luci, a cura del Consorzio Trento Iniziative. Dalle 15.30
alle 21 andrà in scena un’installazione artistica per riflettere sulla
responsabilità di ognuno rispetto a ciò che ci circonda che sia esso il pianeta
o la comunità. Un richiamo artistico per attirare l’attenzione e condurre i
turisti e i residenti verso una sorgente; saranno le architetture del quartiere
a prendere vita tra luci e suoni in uno spettacolo coinvolgente.

Nel cartellone di Trento città del
Natale
non mancano inoltre letture a tema nelle biblioteche e
numerosi appuntamenti nei musei della città.

Infine, per salutare l’anno nuovo,
come da tradizione aspetteremo tutti insieme il 2020 in piazza Duomo con
un brindisi e tanta buona musica e in piazza Santa Maria Maggiore con
l’animazione per i bambini il primo dell’anno alle 14.30.

Durante tutto il periodo della
manifestazione saranno attivi alcuni parcheggi supplementari in città.
Il calendario completo e aggiornato delle disponibilità è pubblicato su www.comune.trento.it




Rocca di Papa, Andrea Perrozzi al Teatro Civico

Uno spettacolo musicale che accompagnerà gli spettatori nel mondo delle più grandi canzoni dei cantautori italiani, con innata verve comica e momenti emozionanti. Qualcuno sostiene che, quando una vita si spegne sulla terra, si accende una stella di più nel cielo. Cantastelle sarà proprio questo: un saltimbanco, un artista di strada, che canterà la vita e racconterà la storia di esistenze significative. Dall’asso sportivo che però soffrirà per amore ai due amici inseparabili che, crescendo, abbracceranno ideali politici estremi e contrari, alla donna che troverà l’uomo della sua vita, ma il luogo e il tempo rappresentati saranno quelli della Germania del lontano 1961, dove un muro li dividerà per ventotto lunghi anni…
In un’atmosfera magica, irreale e poetica, senza rinunciare all’ironia che è parte fondamentale della vita di ciascuno, questo cantastorie osserverà l’universo, s’interrogherà sull’esistenza di Dio, accenderà i cuori dell’uditorio e regalerà al cielo le composizioni più belle ed emozionanti del nostro tempo, scritte dai cantautori italiani più amati – altre “stelle” del nostro firmamento artistico. A rappresentare questo personaggio così ricco di umanità sarà Andrea Perrozzi, che presterà la propria voce alle parole per dipingere le emozioni della vita, anzi di molte vite, forse frutto della sua fantasia o forse realmente esistite, sicuramente vicine all’esperienza di ciascuno di noi. E quando le parole non basteranno più, la voce diventerà musica.

Andrea Perrozzi, classe 1972, cantautore, musicista, attore e interprete dall’animo sensibile, la battuta pronta e la voce inconfondibilmente calda, vanta nel suo curriculum prestigiose collaborazioni. E’ il famoso Serenante nella fortunata edizione di Rugantino con Enrico Brignano al Teatro Sistina ed è autore delle musiche originali degli spettacoli dello stesso Brignano dal 2014 a oggi e di alcune nelle rappresentazioni di Michele La Ginestra.  Attore nel Musical Pippi calze lunghe, con la supervisione artistica di Gigi Proietti, e nell’opera rock Jesus Christ Superstar con la Compagnia della Rancia, nel ruolo di Pilato con la direzione artistica di Fabrizio Angelini.  Con la regia di quest’ultimo ha rivestito i panni del protagonista nel fortunatissimo spettacolo Sotto il cielo di Roma…Trasteverini. Compositore del brano Tra tegole e cielo, cantato da Marco  Menichini al Festival di Sanremo 2011 e della colonna sonora del Film Young Europe di Matteo Vicino. Nel 2012, Andrea è stato cantante e tastierista degli UT – anima Prog dei New Trolls e ha inciso anche un CD Live UT Live in Milano. Nel 2003, ha scritto e interpretato La voce di Roma, la splendida canzone dedicata ad Alberto Sordi e con la quale ha vinto il premio Gabriella Ferri e con il quale è stato ospite al Natale di Roma 2012. Sempre nello stesso anno, a settembre, ha aperto lo show di Fiorello come cantante al Pala Lottomatica. Ha lavorato e lavora come cantante al Gran Teatro di Roma, con Fiorello, Pino Insegno, Giorgio Borghetti, Fabrizio Frizzi, Dario Bandiera e regia di Claudio Insegno. Come pianista e cantante nello spettacolo comico di Dario Bandiera con Teo Mammuccari, Gigi Finizio, Antonio Giuliani Al Salone Margherita. Tante, anche, le sue apparizioni in diverse trasmissioni televisive.
Con i testi di Manuela D’Angelo, sostenuto da un gruppo di affermati musicisti – Pino Iodice, Alessandro Sanna, Salvatore Mennella – dalla grande carica emotiva, Andrea Perrozzi offrirà davvero agli spettatori una serata emozionante, a tratti divertente, a momenti struggente. Di certo, indimenticabile.




Morto Antonello Falqui: addio al padre del varietà all’italiana

Addio a Antonello Falqui. Se ne è andato con leggerezza e ironia, come aveva vissuto e aveva insegnato a vivere a intere generazioni di italiani. La notizia della scomparsa del padre del varietà all’italiana e artefice del successo di tanti grandi personaggi dello spettacolo, ha fatto subito il giro del web nel modo più singolare: “Sono partito per un lungo lungo lungo viaggio” – è il testo di un post apparso sui suoi profili facebook e twitter – potete venire a salutarmi lunedì 18 novembre alle 11 alla chiesa di Sant’Eugenio a viale Belle Arti a Roma”.

Immediatamente dopo centinaia di messaggi di cordoglio hanno invaso la rete, personaggi dello spettacolo ma anche tanta gente comune. Ovunque hanno cominciato a rimbalzare gli spezzoni dei suoi varietà, Studio Uno e Canzonissima i più famosi, e i volti dei loro protagonisti: da Mina a Walter Chiari, da Paolo Panelli a Bice Valori, da Franca Valeri alle gemelle Kessler. Pochi giorni fa aveva compiuto 94 anni.




Note e parole d’autore: Simone Barotti e il suo nuovo singolo “Quando spegni la luce”

“Quando spegni la luce” il titolo del nuovo brano del cantautore Simone Barotti, uscito da pochi giorni su etichetta: SI.FI. Records, che anticipa il terzo album dell’artista previsto per gli inizi del nuovo anno.

La canzone racconta la fine
di una storia d’amore vissuta con incredulità e amarezza descrivendo le tante emozioni
che si manifestano quando ci si rende conto che un capitolo importante della
propria vita si sta inesorabilmente chiudendo.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 14/11/2019

Uscito anche il videoclip del
brano che ha visto selezionare alcuni attori tramite un contest sui social.

A distanza di due anni
dall’uscita del suo ultimo album, Barotti, dopo essersi discostato notevolmente
dalle produzioni a cui ci aveva abituato,
torna con un brano dalle sfumature elettro-pop che offrono i caratteristici
spunti rock che hanno caratterizzato le sue prime produzioni.

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Il video clip del brano “Quando spegni la luce” trasmesso a Officina Stampa del 14/11/2019

Barotti ridefinisce quindi la
sua scrittura tipicamente cantautorale che mostra ancora una volta la sua
abilità nello spaziare in universi musicali differenti.

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L’intervista a Ilaria Zuncheddu (Cantante – attrice) e Simone Barotti a Officina Stampa del 14/11/2019

“Quando spegni la luce”
anticipa l’uscita del terzo album di Simone Barotti  programmata per gli inizi del 2020. E dopo
aver ascoltato questo primo estratto l’aspettativa è quella di un prodotto di
altissima qualità che promette di segnare un posto di spessore nel grande libro
cantautorale della musica italiana.




A San Cesareo torna a grande richiesta “Robin Hood, il musical”

Al teatro
Auditorium “Giulanco”
di San Cesareo, gestito dall’associazione ‘Marionette
senza fili’,
tornerà eccezionalmente in scena, visto il grande successo
dello scorso anno, solo dal 15 al 17 novembre (venerdì ore 21.00, sabato
ore 17,30 e ore 21 e domenica alle ore 18.00)Robin Hood- il musical”, tratto dal
capolavoro di A. Dumas con le musiche di Beppe Dati.  La regiaè firmata da Claudio
Tagliacozzo.

 “Robin Hood – Il musical” narra le avventure
del coraggioso ladro gentiluomo e di tutti i personaggi che animano la foresta
di Sherwood: Robin e Lady Marianna, il simpatico Little John, fidato amico
di Robin che lo accompagna in tutte le sue avventure; la Tata, amica del
cuore e confidente di Marianna; l’improbabile e disonesto Principe
Giovanni
 e il suo perfido consigliere, sceriffo, Guio; l’affettuoso
e generoso Fra Tuck e, ancora, gli amici di Robin,
avventori, banditi, arcieri, dame, ancelle e servitori, saranno protagonisti di
questa leggenda senza tempo che vuole raccontare come un uomo può diventare un
eroe. Scenografia
essenziale e costumi ricercati faranno da base ad una recitazione incalzante
quanto “selvaggia”, come si addice ai personaggi della storia. Un amore
difficile, un trono conteso e le vicende sempre attuali tra “ricchi e poveri”
sono gli ingredienti per Marionette senza Fili che ha voluto produrre questa
versione del musical, rigorosamente tutto cantato dal vivo, diretto ed
interpretato da Claudio Tagliacozzo, con un tono molto gotico più che
medioevale.

Un musical
targato “Marionette senza fili”, una garanzia per gli spettatori che non
saranno certo delusi!

PREZZI BIGLIETTI:

INGRESSO
INTERO € 13,00
INGRESSO RIDOTTO € 9,00 (under 20 e over 65)
GRATUITO = under 5

Per informazioni consultare il sito www.marionettesenzafili.it o
chiamare il numero 338.2523004




Fiction Rai, grande debutto per “Enrico Piaggio, un sogno italiano”

La storia di un imprenditore di successo e di un’idea capace di rilanciare la vita economica e civile del Paese che, dopo la tragedia della guerra, vuole rialzare la testa e farsi riconoscere per le sue qualità.

La fiction in prima serata su Raiuno, vede protagonista Alessio Boni, nel ruolo dell’imprenditore toscano. Troviamo Enrica Pintore nei panni della moglie Paola, Beatrice Grannò nelle vesti di Suso e Francesco Pannofino nel ruolo di Rocchi-Battaglia. La regia è di Umberto Marino, il soggetto è di Roberto Jannone e Francesco Massaro che firmano anche la sceneggiatura insieme a Franco Bernini.




Velletri, pienone al teatro Artemisio per lo spettacolo in ricordo di Fabrizio de André

Lo spettacolo sarà replicato il 15 dicembre a Lanuvio alle ore 18, presso il Teatro Comunale “Don Bosco” e l’11 gennaio 2020 alle ore 19 nella Sala Nobile di Palazzo Savelli ad Albano Laziale

VELLETRI (RM) – Quella veliterna è stata la prima di un trittico di serate pensate come sedimentazione di un progetto di lunga durata, sostenuto dal Consorzio SBCR (Sistema Bibliotecario Castelli Romani), che ha ricevuto anche il riconoscimento della Fondazione Fabrizio De André Onlus e il supporto dei tre comuni di Velletri, Lanuvio e Albano Laziale.

L’ispirazione che innerva il progetto, intitolato dalla traduzione deandreiana di un verso del brano di Cohen, è stata spiegata a inizio serata da Daniela Di Renzo, motore e ideatrice dell’iniziativa insieme a Giulia Briziarelli, la quale ha richiamato l’attenzione su un’immagine celebre di Fabrizio De André, ritratto mentre è circondato da pile di libri e immerso in quel processo creativo che non esiste senza aver compulsato le opere di chi ci ha preceduto.

Così la manifestazione “Per chi ti ha toccato il corpo con la mente” intende farsi portatrice del lascito attivo di Faber, non ridotto a icona ma a materia viva, passando dallo snodo della sua poetica per rendere visibile quanto il pensiero che viaggia nelle sue parole e nella sua musica incida oggi sulla crescita personale dei cantautori e sulla maturazione del loro linguaggio. A Daniela Di Renzo, che ha portato i saluti dell’Assessore di Albano Alessandra Zeppieri, si sono uniti per i saluti istituzionali Giacomo Tortorici, Direttore del Consorzio SBCR – capofila del progetto –, l’Assessore alla Cultura di Velletri Romina Trenta e Alessandro De Angelis, Assessore alla Cultura di Lanuvio, i quali hanno sottolineato da diverse prospettive, convergenti però in una visione comune, l’importanza di questa iniziativa per creare una rete nell’area dei Castelli Romani, sempre più vicina a essere pensata come un’unica città, e il ruolo specifico di De André nella nostra cultura, tanto da renderne indispensabile il recupero nella costruzione di una grammatica personale.

Il sipario del Teatro Artemisio si è aperto con un assolo sulle note di “Sidun” di Michele Ascolese, storico chitarrista di De André dal disco “Le Nuvole” all’ultimo “Anime salve”, accompagnato dall’attrice Benedetta Badaracco che ha letto la traduzione italiana del testo in lingua ligure. Il bouzoki suonato da Ascolese ha accompagnato l’ingresso sul palco della formazione di musicisti e cantautori composta da Emiliano Begni (Direttore Musicale), Giulia Briziarelli, Andrea Caovini, Daniela Di Renzo (Direttore Artistico) e Alessio Ingravalle che ha eseguito la “Canzone dell’amore perduto” e “Creuza de mä’”. All’avvio musicale è seguita la presentazione del libro La mia prima volta con De André. 515 Storie” (Ibis, 2019) curato da Daniela Bonanni e Gipo Anfosso. Con Daniela Bonanni hanno dialogato il giornalista Fausto Pellegrini – vice caporedattore del coordinamento on-line di Rainews –, e Paolo Zefferi, giornalista di Rainews esperto di musica internazionale, facendo emergere l’innovazione di questo libro che, raccogliendo democraticamente in ordine alfabetico molte testimonianze sul primo incontro con De André soprattutto da persone comuni, non ha tradito la memoria di Faber e anzi ne ha dimostrato la forza di penetrazione in ogni fascia generazionale. Terminata la proiezione dell’approfondimento “Bocca di rosa. La storia e l’attualità”, curato da Paolo Zefferi e realizzato per Rainews, la voce di Benedetta Badaracco ha trasportato il pubblico nel linguaggio semplice di De André, semplice come quello di una fiaba, attraverso la lettura del racconto de “Il suonatore Jones” tratto dal libro “Ogni tre stelle: fiabe di ieri e di oggi”.

In quesa atmosfera si è calato il concerto che, con un sapiente gioco di luci e di arrangiamenti, ha alternato l’esecuzione di brani dell’opera di De André a pezzi del repertorio di ciascuno dei cantautori, facendo fluire le diverse componenti in unico discorso continuato. A questa concatenazione, dove la produzione di De André si è saldata all’esperienza degli artisti contemporanei, ha dato il via Giulia Briziarelli, cantando “Fiume Sand Creek” e la sua “Viaggio per mare” e lasciando poi il testimone a “Il giudice” eseguito da Andrea Caovini insieme al proprio brano “Una storia come questa”. “Amico fragile” è stata invece la canzone scelta da Daniela Di Renzo, insieme al brano da lei scritto “Da vicino nessuno è normale”, seguita da “Prinçesa” cantata da Alessio Ingravalle che ha poi presentato al pubblico la sua “Vino rosso”. Emiliano Begni ha chiuso il circolo con “Ho visto Nina volare”, brano che ha introdotto all’ingresso del coro FondarCanto dei ragazzi della città di Velletri, tra le attività promosse dalla Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura di Velletri, diretta da Claudio Maria Micheli, che ha patrocinato l’evento. I ragazzi, diretti da Graziano Cedroni e dal mezzosoprano Valentina Pennacchini, hanno cantato insieme ai cantautori “Ottocento”, dando una prova di bravura in un brano non facile. Per il finale dell’evento si sono aggregati al gruppo i bambini dell’I. C. “Velletri Nord” che, grazie al lavoro svolto in classe dalle due coppie di maestre formate da Laura Barzetti e Anna Olivieri e da Antonietta Lucchetti e da Lida Prosperi, hanno accompagnato gli artisti e il coro durante l’esecuzione del brano “Il pescatore”, mentre in sottofondo è stato proiettato un video con le illustrazioni realizzate degli alunni e ispirate al celebre brano di De André.       

Questa la coinvolgente sinergia che
si è manifestata nella tappa veliterna di “Per chi ti ha toccato il corpo con la mente”, primo di tre incontri
che – come ha precisato Michele Ascolese – non commemorano ma celebrano Fabrizio De André in una festa che proseguirà
negli eventi previsti il 15 dicembre a Lanuvio, ore 18, presso il Teatro
Comunale “Don Bosco” e l’11 gennaio 2020, alle ore 19, nella Sala Nobile di
Palazzo Savelli ad Albano Laziale.

di Valentina Leone




Arti e tradizioni popolari, a Maranola torna il festival “La Zampogna”: l’appuntamento con la musica e cultura tradizionale da non perdere

LATINA – Tutto pronto per la XXVI edizione di “La Zampogna – Festival di Musica e Cultura Tradizionale” che si svolgerà il 16 e 17 novembre a Maranola (LT).

Il festival sarà anticipato da un concerto in anteprima a Roma, nel prestigioso Auditorium Parco della Musica, istituzione che collabora al Festival.

“La Zampogna – Festival di Musica e Cultura Tradizionale” rappresenta uno dei festival più importanti in Italia nel panorama della musica popolare e della world music ed è punto di riferimento obbligato per specialisti, musicisti e appassionati.

Questa edizione si svolge esattamente un mese prima dell’inizio della
Novena di Natale. Una occasione quindi speciale per prepararsi al periodo di
maggior utilizzo di questi strumenti musicali e per incontrare, nei giorni del
Festival, musicisti, liutai, studiosi, organizzatori di eventi culturali,
giornalisti del settore e un pubblico entusiasta, che conferma quanto sia forte
ed in costante aumento, l’attenzione verso questo fondamentale strumento musicale
della tradizione popolare italiana.

Molti sono gli artisti presenti nel programma di concerti e di
seminari e tanti i suonatori tradizionali e giovani interpreti di zampogna e
ciaramella provenienti da tante regioni italiane e dall’estero che affolleranno
le strade del centro storico del paese.

Ma il Festival è anche un’occasione unica per avere un contatto
diretto con alcuni tra i liutai più importanti della penisola, attivi come costruttori
di zampogne, pive, ciaramelle, bombarde, tamburelli e altri strumenti
tradizionali.

La mostra-mercato di liuteria tradizionale di Maranola è
considerata infatti tra gli appuntamenti più rilevanti del settore e una tappa fondamentale
per chi intende acquistare strumenti musicali, oggettistica tradizionale,
attrezzi di uso pastorale legati al mondo della zampogna e degli zampognari.




Parigi, Catherine Deneuve ricoverata per un malore: è grave

Catherine Deneuve è stata ricoverata a Parigi dopo un malore nella notte tra ieri e oggi: è quanto rivela Le Parisien. Secondo il giornale, l’attrice di 76 anni sarebbe in “condizioni gravi”, da non sottovalutare, e necessita di esami approfonditi. Fonti a lei vicine citate da BFM-TV, parlano di una “botta di stanchezza” dovuta all’agenda molto fitta. L’icona del cinema francese è impegnata, dal mese scorso, sul set dell’ultimo film di Emmanuel Bercot, ‘De son vivant’, con Benoît Magimel.