Marsala: Fiorella Mannoia in concerto

Mentre proseguono a Marsala gli eventi della Stagione Teatrale promossa dall’Amministrazione comunale – stasera l’Impero ospiterà il concerto di Fiorella Mannoia – tanti altri appuntamenti sono in programma in questo fine settimana, online anche sul portale www.turismocomunemarsala.com
Si comincia domani, Venerdì 6 – Teatro “Sollima”, ore 16:30 – con la premiazione dei vincitori del concorso fotografico “Rompiamo il Silenzio”, cui seguirà il concerto dell’Orchestra Sherazade. A Palazzo VII Aprile (ore 18) “Si Resti Arrinesci”, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul grave problema dello spopolamento della Sicilia causato dall’emigrazione, soprattutto giovanile. Domani, inoltre, la prima delle tre giornate organizzate dall’AIL: in Piazza Della Repubblica (ore 9-13 e 17-20) le Stelle di Natale per dare un aiuto a chi soffre di leucemia (la vendita proseguirà anche Sabato e Domenica). Sempre Venerdì 6, infine, l’apertura della mostra “Rumore Mentale” di Sal Giampino (Convento del Carmine, ore 17). L’attore Luca Ingrassia e la curatrice Angela Ruggirello affiancheranno l’artista nella performance di Vernissage; mentre l’intervento critico è affidato a Gianna Panicola. La personale di Sal Gianpino si potrà visitare fino al prossimo 15 Dicembre.
Tre gli appuntamenti di Sabato 7. Di mattina, nel Complesso San Pietro (ore 10) il Corso gratuito “Disostruzione via aeree e maggiori rischi in età pediatrica”; nel pomeriggio, a Palazzo Fici (ore 17), per il ciclo “I Miti e il Territorio”, l’apertura della mostra “L’Arte e la sua Contemporaneità: da Pietro Novelli a Pietro Consagra”, nonchè della collettiva “L’Arte e la sua Contemporaneità nella Sicilia barocca”: entrambe le esposizioni sono a cura dell’Associazione culturale “Fiera Franca Ss Salvatore”. In serata, all’Impero (ore 21), la Compagnia Teatrale Maniscalco porta in scena “Terrarrussa”. La commedia dialettale, per la regia di Giovanni Maniscalco, si svolge in tre atti brillanti (con tante risate) legati al mondo agricolo e all’emigrazione dei nostri giovani. Con Maniscalco, sul palcoscenico anche Enza Giacalone, Michela Zizzo, Giampiero Abrignani, Baldassare Alagna, Valeria Scarpitta, Vanessa Alagna e Federico Salluzzo.
Domenica 8 Dicembre, infine, l’incontro di calcio nello Stadio Paolini (ore 14:30) tra il locale Sporting e Calatafimi; mentre al PalaBellina (ore 17) partita di pallavolo tra la Sigel Marsala e Macerata.




Dal 6 al 15 dicembre “Ahi che dolores” al teatro di San Cesareo

Al teatro
Auditorium “Giulanco”
di San Cesareo, gestito dall’associazione ‘Marionette
senza fili’,
sarà in scena dal 6 al 15 dicembre (venerdì e sabato ore 21.00
e domenica alle ore 18) la
divertente commediaAhi che dolores”, con la regia di Claudio
Tagliacozzo
e l’assistenza alla regia di Manuela Serpetti.

Nella vita si
può essere una volta incudine, una volta martello! Eppure la sorte a volte ci
dà una mano inaspettata affinché le cose possano cambiare drasticamente! Giovanni
si ritrova per un fortuito “colpo” a rovesciare le abitudini familiari che lo
vedono schiavo di una moglie e dei figli intenti in avventure sportive di
difficile risoluzione. E così il nostro misero fotografo si ritrova ad essere
il conte Duval nella “Signora delle camelie”. Ma le situazioni cambiano sempre
e da martello a incudine il passo è breve! Una “classica” commedia
all’italiana, condita da scambi e sotterfugi, da proposte di matrimonio e
fregature dietro l’angolo!

Un ‘ambiguo’
cast formato da veterane marionette senza fili e dai 5 accademici che dopo un
anno di lezione potranno fare per la prima volta in assoluto il loro debutto
sulle magiche tavole!

Uno
spettacolo divertente che vi permetterà di trascorrere un’ora e mezza in
allegria! Non mancate!

PREZZI BIGLIETTI:

INGRESSO
INTERO € 13,00
INGRESSO RIDOTTO € 9,00 (under 20 e over 65)
GRATUITO = under 5

Per informazioni consultare il sito www.marionettesenzafili.it o
chiamare il numero 338.2523004




Ugl, il Sindacato diventa CreAttivo: nuove opportunità per gli artisti

Parola d’ordine: “Cambiamento”. E’ questo l’obiettivo che si propone di raggiungere il nuovo Segretario Regionale del Sindacato UGL Creativi Lazio e della Città Metropolitana di Roma Capitale, Giovanni Battista Rossanese.

Rossanese, già Presidente dell’Associazione Culturale ArteMusica – Artidee Italia, oggi mette sul tavolo della contrattazione sindacale il suo impegno nel sostenere il ruolo degli artisti e dell’Arte in genere, determinato ad affermare e valorizzare il lavoro creativo come elemento di ricchezza del nostro Paese, di produttività, di identità e continuità culturale, di legame sociale.

Rossanese, come intende il suo nuovo ruolo?

Fino ad oggi la promozione dell’operato artistico è stato appannaggio di gallerie d’arte, musei, spazi espositivi e luoghi specializzati. Da oggi sarà compito di un sindacato accompagnare gli artisti ed i loro progetti, ascoltando la loro offerta e offrendo nuove soluzioni e proposte. L’artista non avrà più solo un luogo di riferimento ma un vero e proprio corpo per emergere in un campo lavorativo difficile da seminare perché non considerato o poco considerato come produttivo anche dallo Stato, che valuta l’Arte e la Cultura come “Bene sociale e non Bene di consumo”.

Se non abbiamo capito male, quindi lei si prefigge di aprire nuove opportunità agli artisti attraverso un’apposita sezione dell’UGL?

Esatto, l’UGL, affidandomi questo incarico prestigioso, intende incentivare il rapporto tra la produzione artistica, gli enti pubblici e privati, le imprese ed il mercato, in linea con il programma nazionale del Sindacato perché molto spesso l’artista, il creativo, l’artigiano, svolgono con passione, emozione e sentimento un lavoro non riconosciuto. Questo è un ostacolo allo sviluppo di tante personalità dalla grande creatività e questo ostacolo deve essere rimosso attraverso l’impegno del Sindacato che vuole aprire le sue porte alla partecipazione di tantissime persone che oggi non si sentono rappresentate e che, di fatto, restano nell’ombra, incomprese.

Rossanese, concretamente, come UGL, cosa pensa di fare e, soprattutto, cosa pensa di fare di più e di innovativo in questo settore?

Voglio offrire nuove opportunità di lavoro in spazi adeguati e riconoscimento economico, agevolazioni, riconoscimento del contributo lavorativo a tutti gli effetti per quella categoria di lavoratori che fino ad oggi non sono considerati tali ma che rappresentano l’identità italiana, della patria, della cultura e dell’Arte, cioè di quel made in Italy di cui tanto si parla ma che troppo spesso è utilizzato solo dalle grandi industrie o dei marchi conosciuti, lasciando nell’ombra i singoli talenti che pure hanno tanto investito in studi e progetti creativi.

Vado a memoria, ma mi sembra che l’UGL sia l’unico sindacato che si stia aprendo ad un impegno del genere?

In effetti, è proprio così. Al giorno d’oggi è difficile trovare spazi di affermazione per artisti giovani e meno giovani, ma di grande talento. Ecco: gli manca il trampolino e oggi quel trampolino si chiama UGL Creativi, primo sindacato che si schiera in aiuto e protezione della categoria.

Ci faccia qualche esempio

Solo per esemplificare alcune delle idee che abbiamo su Roma: vogliamo la rivalutazione degli spazi dismessi presenti sul territorio, proponiamo la riapertura delle Botteghe Artigiane del complesso del San Michele a Ripa per ridare vita ad un luogo storico di Roma, chiederemo l’attivazione di una convenzione con la SIAE per tutti gli artisti iscritti al sindacato che vogliono depositare progetti, opere ecc, patrocineremo mostre gratuite e vetrine di immagine in tutti gli spazi che il sindacato metterà a disposizione dei suoi associati quali gallerie, musei, luoghi espositivi pubblici e privati ed, infine promuoveremo e patrocineremo eventi, progetti e manifestazioni artistiche, artigianali, culturali, enogastronomiche e tutto ciò che metta in risalto le qualità e le caratteristiche proprie delle persone e del territorio. Per dirla in breve: con UGL Creativi Lazio il cambiamento è iniziato.




Cinema del reale, Sole Luna doc film festival: online il bando per partecipare alla 15esima edizione

Venti iscrizioni nelle prime 24 ore da Francia, Iran, Spagna, Portogallo e Italia. È online da ieri, domenica 1 dicembre, sul sito www.solelunadoc.org il bando di partecipazione alla 15esima edizione di Sole Luna Doc Film Festival, rassegna internazionale di documentari in programma a luglio a Palermo. La call è aperta a lungometraggi e cortometraggi ultimati dopo il primo gennaio 2018, “con una particolare attenzione a documentari di creazione che trattino tematiche legate al sociale, ai diritti umani, alle questioni ambientali ed alle identità culturali e che siano capaci di stimolare una riflessione su realtà sconosciute o poco note”.

A produrre e organizzare il Festival è l’associazione no profit Sole Luna – Un ponte tra le culture il cui principale scopo è quello di promuovere i valori di solidarietà e comunicazione tra popoli attraverso il cinema del reale e il cinema indipendente e di valorizzare nuovi talenti anche attraverso percorsi formativi organizzati da professionisti affermati del settore.

Dal 2006 sono oltre 125 mila gli spettatori che hanno partecipato al festival mentre l’archivio Sole Luna raccoglie oggi 9 mila i documentari provenienti da tutto il mondo. Dal 2014 Sole Luna Festival sviluppa parte delle sue attività anche a Treviso ed è il principale partner del Festival dei Diritti Umani di Milano. Il Festival è presieduto da Lucia Gotti Venturato, ideatrice della rassegna e si avvale della direzione artistica dei registi Chiara Andrich e Andrea Mura, della direzione scientifica di Gabriella D’Agostino, docente di Antropologia all’Università di Palermo, e della direzione esecutiva di Monica Cosenza.

“Per questa 15esima edizione – dice Lucia Gotti Venturato, presidente dell’associazione e ideatrice della rassegna – abbiamo deciso di allargare i confini dell’indagine che il Festival si propone eliminando le gabbie tematiche Diritti umani e Viaggio che finora hanno contraddistinto il bando per dare spazio ai racconti del mondo che ci circonda nella maniera più ampia possibile. L’arrivo in poche ore di tanti documentari ci conferma l’interesse e il prestigio che negli anni Sole Luna Festival è riuscito a costruire contribuendo all’immagine internazionale di Palermo e della Sicilia”.

L’ammissione al concorso sarà deliberata insindacabilmente da una commissione di selezione che tiene conto del valore contenutistico e artistico delle opere e del numero massimo di ore di proiezione nel programma del Festival. Bando, regolamento e form per l’iscrizione sono consultabili sul sito www.solelunadoc.org. La scheda di iscrizione deve contenere un link per la visione del film, scaricabile per l’archivio del festival. Entro il 15 maggio 2020 la segreteria del festival comunicherà i titoli selezionati per le categorie in concorso.

A giudicare i film ammessi sarà una giuria internazionale formata da registi e uomini e donne di cultura, in sintonia con i temi che il Festival si propone di indagare. La giuria internazionale assegnerà: il premio al miglior lungometraggio in concorso (3 mila euro); il premio al miglior cortometraggio (300 euro). Attribuirà inoltre menzioni speciali per: la migliore regia, la miglior fotografia, il miglior montaggio.

Previsti anche altri premi: il Premio delle Giurie delle scuole, il Premio Giuria Nuovi Italiani, il Premio Soundrivemotion alla miglior colonna sonora dei film in concorso, il Premio “Sole Luna, Un ponte tra le culture”, al film che meglio esprimerà i valori di solidarietà e comunicazione tra popoli, il Premio Rubino Rubini, dedicato alla memoria del cofondatore del Sole Luna Doc Film Festival, e il Premio del pubblico.




Sapori in Cammino, la via Francigena dal Lazio in Terra Santa

La valorizzazione della via Francigena attraverso la promozione dei prodotti tipici del Lazio da Roma a Gerusalemme. Nasce ‘Sapori in Cammino – La via Francigena: dal Lazio in Terra Santa attraverso spiritualità ed enogastronomia’ progetto promosso dall’Associazione Solidali con la Terra Santa, con l’adesione della Custodia Francescana in Terra Santa e il patrocinio della Regione Lazio.

Il 2019 celebra l’ottavo centenario del primo pellegrinaggio di San Francesco in Terra Santa e dal 3 al 7 dicembre ‘Sapori in Cammino’ ha attraversato i luoghi sacri tra Gerusalemme, Betlemme e Nazareth con
una delegazione guidata dal vice presidente del Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi e il consigliere regionale Enrico Cavallari. Ad accoglierli il saluto trasmesso dall’Ambasciatore d’Italia presso lo
Stato d’Israele, Gianluigi Benedetti.

“Abbiamo aderito all’iniziativa perché va nella direzione indicata dalla legge regionale per la valorizzazione dei cammini di fede nel Lazio – ha spiegato Cangemi – Sapori in Cammino promuove, al tempo stesso, la
via Francigena e le realtà produttive agricole della nostra regione attraverso un percorso di spiritualità da Roma e Gerusalemme unendo il turismo religioso al turismo enogastronomico. Questo pellegrinaggio, sotto
la guida spirituale di padre Severino Lubecki, è stato anche l’occasione per dare un sostegno anche alle Custodia Francescana nelle attività di restauro dei santuari cristiani rinnovando un comune impegno di fede e cristianità.

A Gerusalemme la chiesa di San Giovanni Battista, ad Ein Karem, è di fatto inaccessibile e grazie a un contributo della Regione Lazio diamo un aiuto concreto alla sistemazione della basilica”.

Nell’ambito del progetto ‘Sapori in Cammino’ a Betlemme, Nazareth e Gerusalemme si sono svolti tre eventi enogastronomici in collaborazione con Coldiretti Lazio, con il coinvolgimento degli agrichef regionali,
Ilaria Marino e Loreto Pacitto, per la promozione e degustazione di prodotti tipici provenienti da aziende agricole dei territori che si snodano lungo la via Francigena nel Lazio. Hanno partecipato rappresentanti
della comunità francescana e il Custode di Terra Santa Padre Francesco Patton il quale ha salutato la delegazione ribadendo l’apprezzamento per ‘Sapori in Cammino’ iniziativa cui la Custodia ha aderito condividendone lo spirito e le finalità. A Betlemme l’Associazione Solidali Terra Santa ha visitato anche una struttura, gestita da suore della Congregazione del Verbo Incarnato, che si prende cura di bambini con gravi disabilità fisiche e psichiche. “L’associazione si impegnerà ad aiutare le suore e i volontari impegnati nella struttura- ha aggiunto il vicepresidente Cangemi – proseguendo l’opera di sostegno in Terra Santa che, grazie a due benefattori Carmine Caracciolo e Silvio Bottega, va avanti da otto anni”.




Trento, Biblioteca comunale: digitalizzati oltre mille ritratti da testi antichi

La Biblioteca comunale arricchisce le piattaforme Wikimedia

TRENTO – Sono passati ormai cinque anni da quando la Biblioteca comunale è approdata sulle piattaforme della conoscenza libera Wikimedia. Grazie anche alle opportunità offerte dal servizio civile provinciale, che permette ogni anno di selezionare un/a volontario/a che opera in qualità di “Wikipediano in residenza” seguendo questi progetti, la Biblioteca collabora attivamente alla creazione e alla modifica di voci sull’enciclopedia Wikipedia, al caricamento di immagini in pubblico dominio di interesse storico/artistico su Wikimedia Commons (il più grande archivio al mondo di immagini libere), alla digitalizzazione e pubblicazione di materiale librario (manoscritto o a stampa) su Wikisource.

L’iniziativa
fa parte di un percorso che la biblioteca ha da tempo intrapreso e che, accanto
alla digitalizzazione delle opere antiche e storiche, prevede anche la
possibilità di libero riuso per chiunque, nella convinzione che le biblioteche
debbano lavorare per la massima diffusione della conoscenza, rimuovendo ogni
ostacolo fra i documenti che conservano e il pubblico che desidera fruirne.

Il
progetto sulla ritrattistica negli antichi testi a
stampa
ha proseguito e ampliato
quanto già fatto in precedenza. Utilizzando anche in questo caso le raccolte di
documenti antichi conservate presso la Biblioteca in via Roma, si è voluto
mettere a disposizione ad accesso libero e gratuito il più alto numero
possibile di ritratti di personaggi storici e di interesse enciclopedico, per
un totale di oltre mille immagini. Le opere sono tutte anteriori al XX secolo,
e la maggior parte è collocabile negli ultimi decenni del XVI secolo.

La
gallery dei ritratti digitalizzati propone prevalentemente calcografie, ma sono presenti
anche cospicui nuclei di xilografie e cromolitografie. I personaggi ritratti
sono imperatori romani, imperatori bizantini, imperatori del Sacro Romano
Impero, pontefici (fino a Leone XIII), capitani di ventura, artisti/e, letterati/e,
teologi, scienziati. Le immagini sono state digitalizzate, post-prodotte,
descritte (segnalandone dimensione, tecnica utilizzata, autore, personaggio
ritratto) e infine caricate su Wikimedia Commons, da dove sono state collegate
con il database di WikiData. Ogni nucleo di ritratti è preceduto da
un’introduzione, che fornisce qualche informazione in merito al volume da cui
proviene (esplicitando contenuto e tradizione dell’opera). I file sono fruibili
e scaricabili da chiunque: alcuni di essi sono già utilizzati all’interno delle
voci Wikipedia.

I
ritratti risultano interessanti per più motivi: anzitutto, nel caso soprattutto
degli imperatori del Sacro Romano Impero e dei pontefici, si tratta di
personaggi che in un modo o nell’altro ebbero a che fare, più o meno
direttamente, con il territorio trentino in antico regime: nello specifico con
lo stato del Principato vescovile di Trento. In secondo luogo, si auspica che
attraverso la loro diffusione si possa da un lato suscitare l’interesse sui
singoli personaggi ritratti, dall’altro porre l’attenzione sull’incisione in
età moderna: si trattò infatti di una tecnica artistica che ebbe molta fortuna,
e che rappresenta uno dei mezzi più utilizzati per la circolazione delle
immagini in quell’epoca, presso tutti gli strati sociali. Occorre inoltre
segnalare la presenza, tra le altre, delle calcografie cinquecentesche dei
trentini Aliprando Caprioli (nel caso dei Ritratti di cento capitani illustri)
e Giovanni Battista Cavalieri (Romanorum Imperatorum effigies e Pontificum
Romanorum effigies).

Accanto
al lavoro di digitalizzazione di ritratti, Diego Gasperotti, volontario in
servizio civile che conclude la sua collaborazione con il Comune a novembre
dopo dodici mesi, si è dedicato alla riscrittura della voce Wikipedia della
Biblioteca comunale di Trento, concentrandosi prevalentemente sulla storia
della sua istituzione e le raccolte che essa attualmente possiede. Ha inoltre
provveduto alla creazione delle voci sui personaggi trentini Matteo II Thun
(uno degli ultimi esponenti della linea italiana dell’importante famiglia
feudale, noto per il suo impegno politico e il collezionismo d’arte, nonché per
la dilapidazione del patrimonio famigliare) e Sigismondo Antonio Manci (vecchio
decano del Capitolo della cattedrale negli anni del passaggio a Trento di
Napoleone e della caduta del Principato vescovile). Sono state ampiamente
corrette e arricchite di informazioni e immagini le voci inerenti Francesco
Vigilio Barbacovi (giurista settecentesco di Taio e cancelliere aulico del Principato
vescovile cui è dedicata l’omonima via di Trento), Domenico Antonio Thun e
Sigismondo Antonio Thun (entrambi principi vescovi d’Età moderna).

Il
progetto ha inoltre previsto una serie di incontri con le classi di alcuni
licei e scuole secondarie di I grado della città sul funzionamento e l’utilizzo
dell’enciclopedia Wikipedia come strumento per un approccio critico e
consapevole alle informazioni in rete.

Il
coordinamento del progetto è di Mauro Hausbergher, hanno collaborato Matteo
Fadini e Barbara Frinolli; la formazione sui progetti Wikimedia è stata curata
dai volontari della comunità wikipediana “Trentino-Alto Adige Wiki”; il
coordinamento generale dei progetti Wikimedia della Biblioteca comunale di
Trento è di Eusebia Parrotto.

Tutti
i progetti sulle piattaforme Wikimedia della Biblioteca comunale sono descritti
su https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/Biblioteca_Comunale_di_Trento.




“La crociera” il nuovo libro di Gianluca Papadia: una narrazioni di fatti che appartengono alla nostra contemporaneità

“La crociera” è il titolo del nuovo libro di Gianluca Papadia scrittore poliedrico con la passione per il teatro e vincitore di tantissimi premi.
Originario di Pozzuoli Gianluca Papadia da sempre si caratterizza con i suoi libri e i suoi cortometraggi, le sue creazioni raccontano in maniera tragicomica, con storie singolari, narrazioni dei sogni, i vizi, le virtù, ma anche le difficoltà dell’uomo contemporaneo, Gianluca Ppadia si definisce un cantastorie dell’epoca del digitale mettendo in “scena”, in maniera originale, aneddoti del proprio quotidiano.

Nel libro ”La crociera” che contiene ben 14 racconti offre ai lettori un “viaggio”, attraverso la lente d’ingrandimento dello scrittore, narrazioni di fatti che appartengono alla nostra contemporaneità, di un mondo sempre più veloce ed alienante, sempre più individualista ed incredibilmente paradossale, ma reale.

L’Osservatore d’Italia ha voluto fare qualche domanda a Gianluca Papadia sul suo nuovo libro “La crociera” primo classificato al “Premio Marco Polo” ed anche delle difficoltà che uno scrittore contemporaneo affronta.

Di cosa parla “La crociera”?
In questi racconti ci ho messo un po’ di tutto: i fatti di cronaca, le paure di un papà…messaggio che non posso svelare.. toglierei ai lettori lo sfizio di scoprirlo da solo…
Nelle mie opere teatrali c’è sempre un colpo di scena finale che cambia completamente il senso della narrazioni, con i racconti ho scelto la stessa strada. È per questo motivo che sono sempre in difficoltà a svelare la trama delle mie storie. In questa raccolta, molto spesso ho scelto di condire il racconto con l’ottimismo disarmante dell’ironia perché sono convinto che nel cuore di tutti noi ci sia una piccola fiammella di speranza. L’arduo compito del cantastorie è proprio questo; far sì che quella fiammella non si spenga mai.

Raccontaci qualche aneddoto di quando hai cominciato a scrivere…
Questa voglia di stupire i lettori all’ultima riga mi è venuta leggendo il racconto di fantascienza “La Sentinella” di Fredric Brown. Avevo vent’anni e scrissi il mio primo racconto di fantascienza “Il cilindro rosso” proprio ispirandomi a questo capolavoro della letteratura moderna. Il cilindro rosso fa parte di questa raccolta.

Gianluca quando hai deciso di diventare uno scrittore?
Il momento in cui ho deciso di fare lo scrittore è stato da bambino. Mi divertivo a inventare favole, le scrivevo su fogli di quaderno e poi li rilegavo con lo spago, poi aggiungevo una copertina di cartoncino dove avevo disegnato i protagonisti.

Nei tuoi racconti si evince che ami la città di Napoli e le sue contraddizioni raccontaci un po’..
Le contraddizioni di questa città le vivo tutti i giorni nella metro, negli autobus affollati, nel traffico di una metropoli cresciuta sua malgrado..

Si parla di crisi dell’editoria, tu come affronti il problema?
La crisi che ha colpito tutti i settori non poteva risparmiare la cultura, soprattutto in un paese come l’Italia che non fa nulla per incentivarla. Io da lettore incallito, per combattere la crisi, rinuncio a qualcosa pur di non perdermi un libro, ma capisco pure chi non è disposto a spendere venti euro per una nuova uscita. Un altro modo di risparmiare potrebbe essere quello di passare agli e-book, ma io ho bisogno del fruscio e dell’odore inebriante che solo la carta può dare. Da scrittore penso che in periodo del genere sia ancora più difficile trovare una cosa che gli imprenditori italiani non è piaciuto. Malgrado ciò siamo in un’epoca dove l’auto pubblicazione è un modo molto economico di vedere realizzato il tuo sogno, il passaparola sui social può essere un ottimo veicolo di marketing e la distribuzione può essere garantita da giganti del settore come Amazon.




Cinema, Premio Kinéo a Lina Wertmüller in Consiglio regionale

“E’ stato un onore ospitare in Consiglio regionale la cerimonia di consegna del prestigioso Premio Kinéo alla carriera alla regista, Premio Oscar, Lina Wertmüller, gloria del cinema italiano che ci rende orgogliosi in tutto il mondo”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi, che insieme al vice presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, ha accolto in Aula consiliare la regista è stata salutata da una standing ovation dei presenti all’evento. Dopo i saluti istituzionali, Wertmüller ha ricevuto dal presidente della Rai, Marcello Foa, una
targa speciale, ricordo di quest’anno trionfale, da parte di Kinéo, il Premio al Cinema Italiano presieduto da Rosetta Sannelli. Cangemi le ha consegnato i riconoscimenti del Consiglio Regionale e della Regione Lazio. Elegantissima, raffinata ed emozionata, Lina Wertmüller ha ringraziato i presenti “Sono onorata e stupita di tutti questi premi così importanti – ha affermato – ho sempre reputato normale il lavoro svolto in tutti questi anni. Roma è la mia città e sono felice di essere stata premiata anche qui. Ora però devo iniziare a lavorare ai miei nuovi progetti”.
L’evento è stato realizzato in collaborazione col Centro Sperimentale di
Cinematografia. Nella stessa occasione sono stati attribuiti anche i Premi Kinéo alle Arti del Cinema: i Premi alla Carriera, i Premi alla Miglior Sceneggiatura, Miglior Scenografia, Miglior Fotografia, Migliori Costumi.




Il Don Chisciotte di Fresi e Benvenuti al Teatro Golden

E’ in scena al teatro Golden di Roma, da martedì 26 novembre, lo spettacolo “donchisci@tte” di Nunzio Caponio. Per l’adattamento e la regia di Davide Iodice. Liberamente ispirato a “Don Chisciotte della Mancia” di Miguel de Cervantes.

A dare corpo, voce e
anima a due pilastri della letteratura mondiale, come Don Chiscotte e
Sancho Panza saranno Stefano Fresi e Alessandro Benvenuti.

Si
tratta di una rappresentazione teatrale ironica e graffiante in cui i
mulini a vento vengono sostituiti da moderni mostri contro cui in
qualche modo si deve sempre e comunque combattere. Un’analisi inedita
dei nostri tempi che passa tra le quinte e il palcoscenico per arrivare
in platea e che nel Teatro, luogo e arte, trova un mezzo di
comunicazione sicuramente appropriato.

«Lo spettacolo –
spiega il regista, Davide Iodice – scaturisce da una scrittura originale
che a sua volta prende ispirazione dallo spirito dell’opera di
Cervantes scagliando una volta di più la simbologia di questo ‘mito’
contro la nostra contemporaneità»

Con vesti
sgangheratamente complottiste e una spiritualità naif, accompagnato da
un Sancio disorientato adepto, il nostro Don intraprende un corpo a
corpo disperante e “comico” contro un mondo sempre più virtuale, spinto a
trovare l’origine del male nel sistema che lo detiene.

«Se
avessimo un pizzico del coraggio e del senso di giustizia del Don
Chisciotte – sottolinea l’autore, Nunzio Caponio – forse, le nostre
folli vite troverebbero finalmente un senso»

Dall’improbabile
rifugio in cui si è rintanato, lotta per mantenere intatto il suo
pensiero critico coltivando ancora un’idea: l’IDEA. Unica finestra
sull’esterno (o su altri interni) una teoria di schermi che s’affaccia
su personaggi e mondi annodati, interferenze che spronano i nostri eroi
all’Azione, a una qualche azione.

E se, nella giostra di
pensieri che galoppano progressivamente verso l’inevitabile delirio, le
menti malefiche dei giganti delle multinazionali sono il nemico contro
cui scagliarsi, l’Amore è ancora il vento che soffia e muove, anche se
Dulcinea, intrappolata in una webcam, può svanire dolorosamente per un
banale blackout.




Oceano Mare, dal quadrato al cerchio: viaggio dalla Terra all’Universo. Personale di Chiara Montenero

Iniziata il 19 novembre fino al 20 dicembre 2019, presso la Galleria SpazioCima di Roma, Via Ombrone, 9, la pittura dell’artista rende omaggio ad Alessandro Barricco, le cui immagini narrate costituiscono il punto di partenza del processo creativo di Chiara Montenero che, con una natura fortemente visionaria, si nutre della sua scrittura.

Dalla prosa visionaria ed evocatrice di stati d’animo di Baricco, che per Chiara Montenero è pura poesia, ne trae ispirazione per ascoltare la propria voce interiore, il suo “io d’inchiostro” che deriva dall’essere ella stessa poeta.Per l’artista tutto comincia con l’inchiostro, quale mezzo primario di espressione delle proprie emozioni, alle quali indissolubilmente lega la sua pittura.

Dal quadrato, simbolo della terra, che ritrae l’elemento
distintivo di tutte le sue opere, Chiara Montenero, per la prima volta utilizza
il cerchio, simbolo del celeste, del trascendente, nel quale colloca l’Oceano, come
elemento che, seppur terreno, considera Eterno e Sublime. Il quadrato ed il
cerchio si fondono, proponendo un intenso ed esaltante viaggio dalla terra
all’universo.

I quadri si presentano nella loro disarmante spontaneità,
dove lo schema compositivo è ricco di elementi pittorici e materici che a volte
esplodono nei colori, altre, come nelle tele monocromatiche, si nutrono di
dettagli accurati.  Cosi è fatto l’atto
della creazione che azzera l’inquietudine e il turbinio delle emozioni sempre
in agguato in Chiara, per restituirci una calma, una serenità apparente.

Di fronte ai dipinti di Chiara si ha l’impressione che
dietro l’eleganza dei colori e sotto queste superfici così contenute ed
equilibrate, ci sia lo stesso rapporto che si stabilisce quando si guarda il
mare che, anche quando è calmo in superfice, nel sommerso mantiene il suo
costante lavorio di lotta e di sopraffazione, perché la natura – come fa dire
Baricco ad un suo personaggio – è imperfetta.




Turismo, Natale alle porte: la Lega spinge sul codice identificativo delle strutture ricettive

Il gruppo Lega in Commissione Attività Produttive e Turismo insiste sulla necessità che le strutture ricettive abbiano un codice identificativo. Che significa? Ha lo scopo di “mappare” e regolamentare le case e gli appartamenti per le vacanze, nonché gli alloggi in locazione per finalità turistiche.

In sintesi il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo dovrebbe istituire una banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati alle locazioni brevi presenti sul territorio nazionale, individuati appunto da un “codice identificativo”, da utilizzare in ogni comunicazione inerente all’offerta e alla promozione dei servizi all’utenza.

Codice dovrà essere indicato su tutti gli strumenti pubblicitari e di promozione e commercializzazione dell’offerta, online e non, con l’obbligo di esposizione a carico di chiunque pubblicizzi, promuova o commercializzi.

Per il deputato Lino Pettazzi e il gruppo Lega in Commissione Attività Produttive e Turismo è un provvedimento, dunque fondamentale: “É urgente e necessario – fanno sapere in una nota – che la maggioranza di Governo comprenda definitivamente l’importanza per gli operatori del settore turismo di realizzare un’ apposita banca dati delle strutture ricettive e di tutti gli immobili destinati alla locazione a breve termine, che le collochi in un preciso codice identificativo. É evidente, che l’urgenza sia maggiore in vista del periodo Natalizio data l’affluenza turistica prevista nelle maggiori città d’arte in Italia. L’ordine del giorno presentato la settimana scorsa alla Camera dal gruppo Lega della x commissione ( Attività Produttive e Turismo) é stato maldestramente bocciato dall’accoppiata M5S- PD. Lo abbiamo rimarcato mercoledì in commissione, durante il question time al Sottosegretario, dopo aver ascoltato tutte le categorie del settore turismo che ci hanno esternato l’urgenza di questo CODICE IDENTIFICATIVO entro i primi giorni di dicembre in vista, appunto, del Natale. La nostra Italia necessita di questo strumento al fine di ottimizzare l’offerta turistica e contrastare eventuali irregolarità a danno dei turisti. Il Governo risponde che “sarà sua cura verificare”, non c’è tempo! Il turismo italiano é un settore perennemente in crescita e ha un’incidenza significativa nel Pil del Paese. Serve immediatamente il decreto attuativo e una risposta concreta agli operatori”.