Cantagiro 2020, vince Alberto Giovinazzo: premio Bardotti a Lamarca. Jonio e Stefania Misurelli “spaccano”

Alberto Giovinazzo è il vincitore dell’edizione 2020 del Cantagiro con il brano “Pastori di Greggio” di cui è anche autore.

A conquistare invece l’ambito premio Sergio Bardotti, consegnato direttamente dalla moglie e dalla figlia del grande compositore e autore italiano Carmen Di Domenico e Fiore Bardotti è stata la canzone “Bambini nascosti” scritta e interpretata da Lamarca. Un testo che affronta il tema storico dell’emigrazione italiana verso la Svizzera attraverso “il silenzio” dei bambini dell’epoca costretti a non farsi sentire per non essere cacciati.

Di particolare bellezza il brano “Scusami” scritto e interpretato dal cantautore Jonio di Roma. Una di quelle canzoni che appena si ascolta si pensa “questa vince sicuramente”. Un brano eccezionale degno della migliore tradizione musicale italiana. Un brano, per intenderci, alla pari di un mostro sacro della canzone italiana come “Ti lascerò” interpretata da Oxa/Leali e che Jonio ha cantato dimostrando grandi doti di interprete oltre che di autore. Una canzone alla quale è andato comunque il premio “Due righe”.

Da segnalare la grande presenza scenica e il sound graffiante della cantante milanese Stefania Misurelli con il brano “Tutto così semplice”. Il classico pezzo radiofonico che una volta ascoltato ci si ritrova a fischiettarne il ritornello sotto la doccia.

Stefania Misurelli

Una edizione del Cantagiro che ha visto tante canzoni di qualità e tanti bravi giovani artisti che si sono visti assegnare tanti premi di cui ricordiamo:
Premio Little Tony – Daniele Giammusso
Premio Universo – Massimo Bussoli
Premio Emozione – Kate
Premio Opportunità – Luna Masarà
Premio Sergio Bardotti – Lamarca
Premio Radio Italia anni 60 – Antarten
Premio Interpretazione – Infelise Mariateresa
Premio Mio – Vincenzo Muscetta
Premio 2duerighe – Jonio

Un Cantagiro condotto da Claudio Lippi con Giulia Carla De Carlo e Marco Zingaretti nella slendida cornice delle Terme di Bonifacio VIII a Fiuggi e che rispetto alle scorse edizioni ha fatto un salto qualitativo di grande evidenza. I ragazzi che si sono alternati sul palco hanno dimostrato grandi doti canore.

Claudio Lippi con Giulia Carla De Carlo e Marco Zingaretti

Un mix di leggerezza ed impegno dunque hanno caratterizzato questa edizione, per certi versi non facile, visto il delicato momento della pandemia. Sia il Patron Enzo de Carlo che il Direttore Generale ed Artistico Elvino Echeoni sono molto soddisfatti per il gran lavoro fatto da tutto lo staff , che ha organizzato la manifestazione in maniera impeccabile nonostante le oggettive difficoltà. Tutto il team ha lavorato duramente in particolare per le selezioni, che per la prima volta si sono svolte anche via web. La scelta del vincitore, e dei vincitori delle varie categorie, è stato un compito arduo visto l’alto livello artistico degli artisti presenti. Un doveroso ringraziamento è poi andato all’Assessore al Turismo Simona Girolami, al comune di Fiuggi, all’amministrazione pubblica, la Camera di Commercio di Frosinone e all’ATF Fiuggi.

L´appuntamento per tutti è rinnovato come sempre all’anno prossimo, prontissimi per rivivere le emozioni uniche che solo Il Cantagiro sa offrire.




Grottaferrata, all’Abbazia di San Nilo i “vignaioli” del territorio riscoprono le radici culturali per un progetto comune

GROTTAFERRATA (RM) – Il 14 settembre 2020, presso la magnifica Abbazia di San Nilo, con il patrocinio dell’amministrazione comunale e alla presenza di autorità civili e religiose, si terrà un percorso di riscoperta delle radici culturali di un territorio prezioso e antico, attraverso il racconto di sei viticoltori.

Sarete accolti per la presentazione ufficiale dell’”Associazione Vignaioli in Grottaferrata”, un evento ad inviti, riservato ad operatori del settore di Roma e Castelli Romani, alle Associazioni attive nel territorio, alle istituzioni ed ai referenti del mondo scientifico e della cultura della nostra regione.

L’evento verrà arricchito da un programma di iniziative volte a promuovere ed approfondire il progetto, gli intenti e gli obiettivi dell’associazione.

Si porrà focale attenzione sul recupero dell’identità culturale e storica del territorio di Grottaferrata nella meravigliosa Abbazia di San Nilo, pietra fondante della Città, scegliendo il vino quale prodotto messaggero, che unisce e conduce alla riscoperta delle sue origini e radici antiche.

Verranno anche messe in risalto le identità delle singole aziende attraverso il loro racconto, al fine di fornire complete ed esaustive le informazioni relative alle produzioni di ciascuno, che hanno portato ad un progetto comune.

Saranno creati, inoltre, momenti e spazi adatti a presentare e raccontare il territorio, le tradizioni, i prodotti, il patrimonio identitario e tutto ciò che valorizza l’unicità di Grottaferrata, anche attraverso un‘esperienza enogastronomica.

Le sei aziende associate: VILLA CAVALLETTI, EMANUELE RANCHELLA, GABRIELE MAGNO, LA TORRETTA di Riccardo Magno, CAPODARCO, CASTEL DE PAOLIS.

L’evento sarà gestito in tutta sicurezza e nella completa ottemperanza delle norme anti Covid19 in vigore.




Musica d’autore, Cristian Melis: da Rocca di Papa a Sanremo Rock (L’intervista)

Cristian Melis, 34 enne, cantautore di Rocca di Papa si esibirà sul palco dell’Ariston in occasione della prossima edizione di Sanremo Rock, manifestazione musicale che si terrà nella città ligure dal 7 al 12 settembre.

Una chitarra tra le mani e una carica di energia non indifferente ha spinto Melis e la sua band a cercare sempre nuove esperienze.



Cristian scrive i testi delle sue canzoni da quando aveva 16 anni e da qualche tempo ha intrapreso un percorso che lo vede protagonista di pezzi inediti e molto apprezzati: Orgoglioso della cittadina in cui vive, molto attivo nella tutela dell’ambiente e sempre pronto a spronare i giovani a scommettere nei loro sogni.

I suoi maestri ispiratori sono italiani, lui stesso li definisce dei poeti dal sound graffiante e coinvolgente: Ligabue, Vasco, Fabrizio Moro e Rino Gaetano sono i fari che hanno dato linfa alle sue prime note.

E dalle note arricciate, incalzanti e spontanee sono arrivate anche parole profonde, nuove ma che raccontano sentimenti, odori e sapori antichi come la sua bella Rocca di Papa che specialmente sotto Natale sembra un presepe a cielo aperto.




“And love finds a voice of some sort”, il nuovo libro di Michele Stanco: l’intervista

È uscito il nuovo libro di Michele Stanco dal titolo: “And love finds a voice of some sort”, omosessualità e (auto) censura nella letteratura inglese e francese tra il 1870 e il 1930. Michele Stanco è professore di Letteratura inglese all’Università di Napoli Federico II ed ha concesso a noi de L’Osservatore d’Italia un’intervista in merito al suo nuovo libro.

Com’è nata l’idea del libro?
L’idea del libro è nata da un seminario sulla Censura nella Letteratura inglese e francese tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento rivolto agli studenti del corso di laurea in Lingue dell’Università di Napoli “Federico II”. Abbiamo poi constatato che tutti gli studiosi invitati a proporre una relazione (Tiziano Mario Pellicanò, Paola Di Gennaro, Raffaella Antinucci, Aureliana Natale) si erano interessati, in particolare, di scrittori omosessuali: da Wilde a E.M. Forster, ai poeti uraniani, a Marcel Proust. Abbiamo quindi stabilito in un secondo momento di circoscrivere ulteriormente il campo d’indagine al rapporto tra letteratura e omosessualità. L’omosessualità è stata sempre considerata un peccatum mutum e gli omosessuali definiti innominabili. Dunque, tra omosessualità e censura c’è sempre stato un legame fortissimo, legame che è così diventato lo specifico oggetto d’indagine del nostro libro.

Il titolo è già un programma, viviamo in una società libera da ogni discriminazione?
Il titolo del libro nasce da una frase di J.A. Symonds, autore tardovittoriano: “I am sure that I love […] and love finds a voice of some sort” (Letters, 1892). La frase mi è piaciuta subito perché esprimeva, consapevolmente, la necessità di superare qualsiasi forma di censura. Symonds rivendicava, con forza, la necessità di dar voce a quell’amore che i suoi contemporanei ritenevano innominabile. Fu anche il primo, o uno dei primi, a usare il termine “homosexual” in ambito inglese (termine che, ricordiamo, cominciò a diffondersi solo nel tardo Ottocento, all’interno di studi medici e legali). Cionostante, lo stesso Symonds non poté mai esprimersi liberamente: la sua volontà di dar voce a un amore innominabile si scontrò inevitabilmente con la legislazione del tempo, in base alla quale il reato di “gross indecency” era severamente punito. Per tale motivo, i suoi Memoirs hanno potuto vedere la luce, dopo complicate vicissitudini, solo nel 2016, in un’edizione critica curata da Amber K. Regis (editore Palgrave). Per quanto riguarda il presente, la nostra società ha superato solo parzialmente, e dopo molte lotte, le discriminazioni dell’età vittoriana. A noi oggi può sembrare incredibile, ma fu solo nel 1967 che l’Inghilterra depenalizzò il reato di omosessualità. Il cammino, però, è ancora lungo perché – in Inghilterra come altrove – la depenalizzazione del reato non ha totalmente annullato lo stigma sociale. E, come dimostra la presenza di partiti di estrema destra non solo in Inghilterra, ma in tutto l’Occidente (si veda, per esempio il caso della Polonia), sui diritti conquistati occorre mantenere una vigilanza continua. Perché i diritti sono fragili e ciò che è stato conquistato può essere perso di nuovo.

Lei è uno scrittore ed è anche Professore all’u Università ed è molto presente sui social, ma con discrezione, come vede questo medium?
Facebook, come altri media, se bene usato, può essere una risorsa valida. Thomas Mann, nel parlare del nazismo, usò l’espressione “arcaismo dell’anima”. Il punto è proprio questo: la tecnologia può essere un ottimo supporto, ma se finisce nelle mani sbagliate, se viene usata da chi ha un’anima arcaica può produrre effetti devastanti – come fu per il nazismo, appunto. Attualmente il libro è disponibile nella versione cartacea.




Cantagiro 2020, le serate finali nella suggestiva location delle Terme di Bonifacio VIII con la conduzione di Claudio Lippi

Un’edizione che oltre al patrocinio del Comune di Fiuggi è promossa dall’UNICEF

Grande fermento ed ultimi preparativi per l’imminente partenza dell’edizione 2020 de Il Cantagiro, la storica manifestazione canora simbolo dell’evoluzione della musica italiana. Con un entusiasmo ancora più convinto e grande lavoro di tutta la squadra, anche in quest’anno così difficile, si accenderanno le luci presso la splendida location delle Terme di Bonifacio VIII a Fiuggi, una vasta area all’aperto che consentirà lo svolgimento della kermesse in piena sicurezza.

Si parte il 2 settembre con le semifinali, il 3 Settembre ci sarà la finale della categoria New Voice, per poi giungere sabato 5 Settembre alla serata della Finalissima Nazionale ed in chiusura il 6 Settembre la finale della sezione Junior-Baby. Tantissime le novità di questa edizione, che ha visto svolgersi le selezioni per la prima volta anche sul web, con la supervisione del Patron Enzo De Carlo e del Direttore Generale ed artistico Elvino Echeoni.

La serata della finalissima, in particolare, sarà ricca di sorprese ed ospiti a cominciare dal presentatore d’eccezione, il carismatico Claudio Lippi

Personaggio amatissimo dal pubblico, con una lunga carriera artistica che lo vede nascere prima come cantante per poi virare allo spettacolo ed alla tv. Sagace ironia e battute divertenti sono i suoi punti di forza, riconosciuti dal grande pubblico. Nella serata finale inoltre Lippi si esibirà con un tributo a Domenico Modugno, tornando in questo modo agli esordi della sua carriera.

Nella stessa serata verrà assegnato il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo, consegnato dalla moglie Carmen Di Domenico (anche lei autrice) ed il Premio Little Tony per la migliore interpretazione, consegnato dalla figlia Cristiana che per l’occasione presenterà con la Little Tony Family l’ultimo brano inciso dal titolo “Wow”.

Ad affiancare la conduzione della serata, ed anche nelle altre due, ci saranno due volti ormai di casa della kermesse, Giulia Carla De Carlo ed il presentatore Marco Zingaretti. Durante la serata del 3 Settembre sarà ospite invece Massimiliano Polato, in arte Massy, che presenterà il suo nuovo singolo “Big Blu”, brano che vedrà sul palco il balletto coreografato dalle influencer Ilenia De Sena e Chiara Trincanato. Tre serate all’insegna del divertimento e della musica di qualità, come è da sempre lo stile di questa manifestazione, concepita per portare alla ribalta talenti e voci nuove da tutta Italia. Ancora oggi le selezioni si svolgono in diverse tappe, con numerosi agenti e collaboratori, nonché esperti del settore che svolgono un ruolo determinante per la selezione delle nuove voci.

La formula ideata nel lontano 1962 dall’allora fondatore e patron Ezio Radelli è ancora vincente

l’idea di un festival itinerante, una sorta di “Giro d’Italia canoro” dove artisti già noti ma soprattutto sconosciuti, venivano reclutati lungo le tappe dislocate in tutta Italia. Molte cose sono cambiate dagli esordi di cantanti come Lucio Battisti, Adriano Celentano, Gino Paoli, Domenico Modugno tra i tanti nomi eccellenti che si sono esibiti qui. E’ per questo motivo che il Cantagiro riesce a trasmettere ancora oggi un immutato fascino “vintage” legato agli anni ’60 e ’70 ed è con questa forza di un trascorso glorioso che si è saputa reinventare e stare al passo con i tempi. La capacità di innovarsi ed adattarsi perfettamente alle nuove generazioni si concretizza con la presenza costante sui principali canali Social con gli hashtag #iostoconilcantagiro #ilcantagiro2020 #unatempestadiemozioni #ilcantagiro ed i giovani artisti emergenti sono consapevoli della grande opportunità che una manifestazione del genere può regalare loro.




Ariccia, Parco Romano Biodistretto: un settembre ricco di eventi

Settembre a Parco Romano Biodistretto: Mercato contadino, Magnificent the Camp e Foresta Sonora, concerti per un grande distretto green

Prossimi imperdibili appuntamenti a Parco Romano Biodistretto ad Ariccia lo spazio COVID FREE dei Castelli Romani. Oltre la consueta attività del Mercato Contadino (tutti i mercoledì, sabati e domeniche dalle 8 alle 13,30) e quella della palestra Magnificent the Camp con la direzione sportiva del campione del mondo di thai box Gabriele Casella, continuano gli appuntamenti di Foresta Sonora con la direzione artistica di Andrea Giulio Casella nell’ambito del progetto Distretto Green per la promozione e valorizzazione degli artisti e musicisti del territorio.

Il vasto spazio all’aperto di Parco Romano (oltre 10.000 mq2) consente la prosecuzione delle attività in totale sicurezza anticovid e nel totale rispetto delle prescrizioni dell’ultima ordinanza governativa.

Musica dal vivo tra querce secolari che per l’occasione si trasformano in quinte sceniche di performance musicali che nel teatro della natura declinano nuovi scenari sonori.

Incantevole e suggestiva la location della Foresta Sonora dove l’etica e il rispetto per l’ambiente compongono lo spartito di un grande progetto per la sostenibilità ambientale, musicale e sociale, per la ricostruzione di uno spazio comunitario in cui, dopo il coprifuoco del lockdown, il distanziamento fisico non vuole essere distanziamento sociale. Anche questo un modo per sconfiggere il virus.

Notti di musica e cibo di qualità nel parco in cui vive di giorno il mercato contadino. Un connubio indissolubile.

Produzione propria nel cibo e produzione propria nella musica. Senza compromessi e senza tribute band, per ospitare tutti gli appassionati gourmet della buona musica che la sera vogliono cenare e degustare birre artigianali nello scenario unico della foresta sonora. La prima tessera del grande mosaico Distretto green, il festival sulla sostenibilità in cui accanto a produttori agricoli e musicisti hanno sfilato e continueranno a sfilare laboratori e tecnologie della sostenibilità.

Venerdì 4 settembre 2020

Guitar Festival

Seconda Edizione del ” Guitar Festival” – organizzato dall’associazione culturale

“il tarlo nel borgo” – un concerto dedicato alla chitarra acustica e classica. Ci saranno 5 musicisti emergenti che divideranno il bellissimo palco immerso nel verde con Davide Lomagno Lorenzo Federici, Lorenzo Fiorentino, Stefano Benni Damiano De Santis nell’ambito del progetto “Distretto Green”.

Sabato 5 settembre 2020

Gipsy Rufina

Cantautore che da circa venti anni, assieme alla sua fedele chitarra, gira il mondo raccontando narrazioni in musica. Ad esser precisi si accompagna sovente anche con una cigar-box a tre corde, un banjo e l’armonica. É un songster di qualità, che con delicatezza e buon gusto fonde la tradizione leggiadra del folk con l’ardore del blues, raccontando storie che sono figlie del suo viaggiare in lungo e largo.

Domenica 6 settembre 2020

Nando Citarella e i Tamburi del Vesuvio

“MUSECA” il viaggio, il ritmo, il canto per un futuro a sud.

“Verso la terra mia prima,verso sud migrai e trovai nudi e in miseria e fino ai fianchi nel mare, Castello e Città. Là dove il rosmarino fiorisce e dove acqua ancora scorre dalle sorgenti, frutti ombra cadono dai muri, luce di luna imbianca la casa, e cenere di crateri ormai freddi trasportano vento di mare nelle stanze”.

Altre Attività:

sabato 5 settembre 2020 (ore 15 – 19)

Seminario sulle Geometrie Sacre con Laboratorio di costruzione del Genesa Crystal con Marco Chiari – Primotempo Associazione CreAttiva

Il Corso si svolgerà nel meraviglioso Parco Romano Biodistretto, immersi nella natura fra querce, carpini, lecci secolari.

Domenica 6 settembre

Laboratorio di ecoprinting (dalle ore 10)

“Pittura su seta, dipingiamo la pashmina” info 0693896738 3333210610

Domenica 6 settembre (dalle ore 18 alle 19:30)

Laboratorio tradizioni popolari

“Se vuol ballare – Eine kleine folk workshop”

Con Nathalie Leclerc e Nando Citarella

Per gli appassionati delle Tradizioni Popolari che vogliano avvicinarsi a questo mondo così arcaico attraverso la matrice popolare relativa alle Musiche e alle Danze del mondo partendo proprio da quelle dell’Italia Centro-Meridionale e ponendo attenzione su analogie e sincretismi.

Contributo partecipazione Euro 15,00

ore 21:00 CONCERTO LIVE da non perdere!

Nando Citarella e i Tamburi del Vesuvio

Ingresso Euro 10,00 SPECIALE Laboratorio più Concerto euro 20,00




Roma, tutti pazzi per lo swing: a Celimontana è standing ovation per Emanuele Urso e la sua orchestra

ROMA – Villa Celimontana ha riaperto la sua stagione il 7 agosto e lo ha fatto alla grande: bellissima la programmazione che accompagnerà gli amanti della buona musica fino al 31 di ottobre.

Emanuele Urso, The King of swing, inaugura la stagione

Il video servizio di Valeria De Luca trasmesso a Officina Stampa del 27/08/2020

A riaprire la stagione the king of swing, Emanuele Urso, clarinettista e batterista d’eccellenza insieme alla sua band, così composta: il virtuosistico Adriano Urso al pianoforte, lo splendido sax di Patrizio Destriere, la magnifica coloritura della tromba di Lorenzo Soriano, Stefano Napoli al contrabbasso che sotto le sue mani diventa infuocato, la sapienza di Fabrizio Guarino alla chitarra, l’inconfondibile Luca Ingletti alla batteria e la bellissima voce di un giovane talento, Clara Simonoviez, anche co-organizzatrice della stagione del village Celimontana insieme a Francesco Ottavi, direttore artistico del rinomato Cotton club di Roma.

“Chi ve lo fa un jazz così!” – è il grido divertito di Emanuele tra un pezzo e l’altro e in effetti ogni sua promessa ante concerto viene mantenuta: lo spettacolo è un vero e proprio show, montato sapientemente da musicisti di grandissima qualità e condito con una gran dose di coinvolgimento e di simpatia. “Un musicista non dovrebbe salire sul palco per far vedere quanto è bravo, ma far passare un paio d’ore di felicità alle persone che lo ascoltano”.

Questa è la magia che si crea quando the King e la sua band sono sul palco. Per un momento possiamo dimenticare la crisi mondiale, la fatica e l’incertezza di questo momento per tuffarci nella magica atmosfera dello swing americano degli anni 30/40 – “ma come suona il jazz un italiano non c’è n’è per nessuno”, commenta Emanuele, “perché i musicisti italiani mettono nella musica il cuore”. Proprio quello che serve in questa fase così delicata, poter imparare di nuovo a sorridere e a guardare avanti con ottimismo e allegria.

“Tutto quello che rallegra il cuore permette di trovare nuove soluzioni anche in situazioni difficili come quella che stiamo vivendo”, aggiunge Luca Ingletti, batterista jazz dal tocco inconfondibile “Miles Davis chiamava il jazz musica popolare, proprio perché nasceva per le persone. È questo il jazz che vogliamo fare, quello che fa star bene la gente”. Comunicare senza perdere la qualità, questa è la formula della band, che riesce perfettamente nel suo intento. Ed è difficile non ballare tutto il tempo del concerto, come hanno fatto i bambini presenti alla manifestazione, fino a notte fonda.

Tutti i lunedì e i venerdì, dalle 22 in poi, un bello spettacolo e tanta buona musica assicurate, nella cornice sempre meravigliosa del village Celimontana, attrezzato con tutte le misure di sicurezza per far godere in serenità una splendida serata a tutti quelli che si affacceranno.
Come sarebbe se la musica e l’arte riprendessero il loro posto e potessero nuovamente offrire a tutti uno spazio di benessere dal quale ripartire? Ce lo auguriamo, e vi invitiamo calorosamente a prendere parte alla festa swing di Celimontana.




Bracciano, attesa per il concerto del trio Mariella Nava, Grazia Di Michele, Rossana Casale: tre donne, tre mondi musicali, tre voci, tre storie

BRACCIANO (RM) – Grande appuntamento questo venerdì 28 agosto in piazza IV Novembre a Bracciano per il concerto delle tre cantautrici Mariella Nava, Grazia Di Michele, Rossana Casale. L’evento rientra nel calendario estivo delle manifestazioni promosse dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Armando Tondinelli. L’ingresso al concerto, previsto per le ore 21, è gratuito ma con posti limitati per evitare assembramenti e per rispettare la normativa anti – Covid che impone di garantire il distanziamento tra le persone. Per prenotare i posti occorre chiamare il punto informazioni turistiche al numero 0699816262

Tre donne, tre mondi musicali, tre voci, tre storie. Accomunate da un invidiabile orgoglio femminile, da oltre trent’anni hanno affermato una musica d’autore lontana dai condizionamenti culturali dominanti e da quelli commerciali, dedicandosi a un percorso artistico libero e sincero, fatto di espressione pura e sperimentazione.

Dalla loro amicizia, che le ha portate a collaborare più volte in questi anni, nasce un tour speciale, che coniuga la canzone d’autore italiana con i ritmi del Sud del mondo e del jazz.

Dopo l’emozionante debutto al Blue Note di Milano e quello sold-out all’Auditorium Parco della Musica di Roma, prosegue il suo viaggio ‘Cantautrici’. Un concerto che le vede condividere un originalissimo ‘trialogo’ con brani del loro repertorio in versioni inedite e coinvolgenti a partire dai loro brani più noti scritti per se stesse o per altri grandi interpreti della musica italiana (tra cui, solo per citarne alcuni, Renato Zero, Ornella Vanoni, Massimo Ranieri, Gianni Morandi, Mina).

Tra questi si potranno ascoltare: Le ragazze Di Gauguin, Brividi, Così è la vita, Destino, Io e mio padre, Gli amori diversi, Il cuore mio, Semplice, Solo i pazzi sanno amare, A che servono gli dei, Io sono una finestra, Mendicante, Terra, Spalle al muro, Come mi vuoi, Per amore, e tanti altri.

Ad accompagnare le artiste dal vivo, in un concerto ricco di energia e poesia, ci saranno sei grandi musicisti, provenienti da esperienze eterogenee: Ermanno Dodaro al contrabbasso, Emiliano Begni al pianoforte, Francesco Consaga al sax soprano e al flauto traverso, Fabiano Lelli alla chitarra e Andy Bartolucci alla batteria e alle percussioni.

Ad aprire i concerti e nell’ambito della performance, saliranno sul palco giovani cantautrici esordienti che le tre artiste hanno conosciuto nell’ambito delle loro attività di insegnanti e talent scout, un’esperienza formativa che continua a coinvolgere in maniera appassionata e determinata: Rossana Casale insegna in Conservatorio da più di 10 anni, Mariella Nava da vari anni ha intrapreso un percorso da discografica mentre Grazia Di Michele, di cui è nota la sua attività di coach ed insegnante, è anche produttrice di giovani talenti e direttrice artistica di Rassegne cantautorali.




Torvaianica, si conclude Ugo Pari 30 il festival omaggio a Ugo Tognazzi: tanti nomi del cinema e della televisione

Tra i premiati, Michele Placido, Alessandro Haber e Lucia Mascino

L’appuntamento, che si è tenuto dal 21 al 23 agosto presso piazza Ungheria, in collaborazione con il Comune di Pomezia, ha avuto la direzione artistica a cura dei quattro figli di Ugo: Gianmarco, Ricky, Maria Sole e ThomasRobsahm

Si conclude a Torvaianica “Ugo Pari 30”, il festival che ha ricordato il grande Ugo Tognazzi a 30 anni dalla sua morte. L’appuntamento, che si è tenuto dal 21 al 23 agosto presso piazza Ungheria, in collaborazione con il Comune di Pomezia, ha avuto la direzione artistica a cura dei quattro figli di Ugo: Gianmarco, Ricky, Maria Sole e ThomasRobsahm. 

I PREMI – Tra i momenti più applauditi del festival, l’assegnazione del Premio Tognazzi alla carriera a Michele Placido, in apertura della prima serata, che con lui aveva lavorato in Romanzo popolare. Sabato, invece, è stata consegnata un’edizione speciale dello Scolapasta d’Oro ad Alessandro Haber, che aveva partecipato (e vinto) ai tornei di tennis organizzati dello stesso Ugo, con lui sul set di Amici miei, atto II. Domenica, infine, è stata premiata come migliore attrice di commedia Lucia Mascino.

GLI ALTRI OSPITI – Sul palco hanno raccontato il loro rapporto con il padre anche Ricky, Gianmarco e Maria Sole, svelandone curiosi e toccanti aneddoti, intervistati dalla giornalista e scrittrice Laura Delli Colli e dalla regista Simona Izzo. A salire sul palco anche tanti altri nomi del cinema e della televisione: il conduttore Beppe Convertini, gli attori Filippo Timi ed Emanuele Salce, il regista e sceneggiatore Ivan Cotroneo.

I FILM – Durante le serate, al termine dei talk e della consegna dei premi, sono stati proiettati anche alcuni film che esaltano i due grandi interessi di Ugo Tognazzi: il cinema e il cibo. Ad aprire la rassegna è stato il documentario “Ritratto di mio padre” di Maria Sole Tognazzi. Durante le altre serate, invece, sono stati proiettati i film “Amici miei” e, per il gran finale, “Anatra all’arancia”.

LE MOSTRE FOTOGRAFICHE – Focus anche sull’arte, con una duplice mostra fotografica “diffusa”, con totem sparsi per le vie della Città a documentare la sua attività sui set, con gli scatti di alcuni grandi fotografi di scena. Nella mostra sarà ricordata anche l’altra grande passione di Ugo Tognazzi: lo sport, con le foto relative allo storico torneo di tennis che per oltre 25 anni ha visto Torvaianica protagonista dello Scolapasta d’oro.

“L’ABBUFFONE” – Nel cartellone anche una interessante proposta culinaria che ha coinvolto alcuni ristoranti del territorio che hanno riproposto le ricette ideate da Ugo, dal risotto al melone allo stinco di santo, tratte dai volumi “La mia cucina” e “L’abbuffone”.

IL PROSSIMO APPUNTAMENTO – Il Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà e il Vice Sindaco Simona Morcellini, ma anche i figli dello stesso Ugo, hanno confermato dal palco l’interesse per lo svolgimento di una seconda edizione, prevista per l’estate 2021, in vista di un appuntamento ancora più grande, magari anche di natura sportiva, per il 2022, in occasione dei 100 anni dalla nascita dell’attore. 




Stresa Festival: attesa la serata di apertura della parte classica

Giovedì 20 luglio 2020, programma: L. V. Beethoven, Concerto per Pianoforte e Orchestra N. 3 Op. 37 – F. Schubert, Sinfonia N.3 D. 200. Pianoforte: Beatrice Rana – Direttore d’Orchestra: Gianandrea Noseda

La serata di apertura di Stresa Festival – parte classica – presenta il primo appuntamento con l’integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven, per le celebrazioni del 250° anniversario della nascita.

Il Terzo Concerto ebbe la sua prima esecuzione a Vienna nel 1803, suonato dal compositore stesso e presto diventò una delle composizioni più eseguite e apprezzate del genio di Bonn. 

Trait d’union tra la forma tardo settecentesca e una concezione più sinfonica del concerto, il Terzo rappresenta un punto di svolta nello sviluppo dialogico tra solista e orchestra contribuendo a innalzare la già robusta fama del compositore e delineando una nuova articolazione espressiva destinata a durare nel tempo. 

Beatrice Rana è la pianista a cui è affidata l’esecuzione diretta da Gianandrea Noseda alla testa dell’Orchestra Giovanile della Comunità Europea (EUYO).

Il Direttore d’Orchestra Gianandrea Noseda
La pianista concertista Beatrice Rana

Completano il programma la Sinfonia n. 3 in re maggiore composta da un giovanissimo Schubert.




Tarquinia, nonostante tutte le difficoltà il Divino Etrusco 2020 si terrà

Un’attenzione particolare alla sicurezza e al rispetto delle norme, avendo ben chiara in testa l’assoluta necessità di ridurre al minimo qualsiasi possibilità di rischio: l’edizione 2020 del DiVino Etrusco era già stata pensata e organizzata con questa filosofia, e le ulteriori disposizioni di ieri
del Ministero della Salute non fanno che andare nella stessa direzione.
Sorveglianza, segnaletica per indicare il distanziamento di sicurezza, un’estensione maggiore dal punto di vista degli spazi (in tutto il centro storico della città) e dei tempi (con ben cinque giornate di evento), un maggior numero di postazioni per le casse (con opportunità di prenotazione online tramite App InSpiaggia- Sezione Eventi ) e percorsi differenziati per diluire le presenze: il piano predisposto assieme alle autorità competenti in tema di sicurezza mira a garantire la massima tutela dei visitatori ma anche di operatori e protagonisti della kermesse.
A questo si aggiunge ora, come in molti avranno appreso dalle cronache, l’obbligo di utilizzo della mascherina a partire dalle 18.00 nei luoghi a rischio assembramento, mascherina che l’Amministrazione Comunale aveva già deciso di acquistare per l’evento.
Mercoledì sera, 19 agosto, il via alla kermesse con l’inaugurazione ufficiale, poi cinque giorni – sino a domenica 23 agosto – tra degustazioni, street food, arte, intrattenimento e altro ancora: un evento ricco che dall’enogastronomico sfocia, anno dopo anno, nel culturale.
Per quanto riguarda l’aspetto enologico, per gustare i vini della Dodecapoli Etrusca possibilità di un ticket giornaliero da 15 euro, con consegna di calice e tracolla omaggio e possibilità di degustare tutti gli
oltre 60 vini del percorso, con 32 cantine rappresentate, oppure ticket da tre assaggi (7 euro con tracolla e calice omaggio), con possibile ricarica di altri tre assaggi a 5 euro.

L’edizione 2020 del Divino Etrusco, inserita nell’ambito di “Lazio delle Meraviglie” della Regione Lazio, è organizzata dal Comune di Tarquinia con la collaborazione della Proloco Tarquinia e la Direzione museale del Lazio e con il patrocinio della Provincia di Viterbo e della Camera di Commercio di Viterbo.