Gli spiragli di luce del maestro Stefano Piali illuminano e scuotono la città di Marino

MARINO LAZIALE (RM) Vernissage colmo d’affetto, di presenze e di sorrisi (rigorosamente sotto le mascherine) per la mostra  Spiragli di Luce, personale del Maestro Stefano Piali. inaugurata, venerdì 4 giugno, presso il Museo Civico “Umberto Mastroianni” di Marino, dove le oltre trenta opere tra dipinti e sculture realizzate per lo più negli ultimi dieci anni dall’Artista, resteranno esposte fino a domenica 27 giugno.

A incorniciare idealmente il percorso tra le opere di Piali, nato a Roma ma da quarant’anni residente e operante nella cittadina dei Castelli Romani, sono stati collocati quattro imponenti trittici, due dei quali Fuga dalla storia e Energia in movimento fungono idealmente da alfa e omega di un cammino catartico, al tempo stesso spirituale ma anche visceralmente terreno, dal quale emerge come summa concettuale il dinamismo profondo e la volontà decisa di ricercare nuove illuminazioni.

L’ispirazione rinvenuta dai critici Gabriele Simongini, autore di un intenso scritto pubblicato nel catalogo dell’esposizione e di Franco Campegiani, intervenuto all’evento, richiama i più grandi nomi della storia dell’arte: “con la memoria delle tormentate Prigioni di Michelangelo, delle contorsioni manieriste, degli infiniti spazi barocchi, del drammatico realismo di Caravaggio, dell’energico dinamismo berniniano, della titanica inquietudine plastica di Rodin, dell’aspirazione al sublime di Blake. Prende così corpo un’alternanza dialettica di continuità e di rottura con il passato più lontano o recente messa perpetuamente in atto da Piali”.
“Artista – proseguiva Simongini – che ama allo stesso modo pittura e scultura concependole come arti complementari che si rafforzano ed ispirano reciprocamente”.

Il Maestro ha così potuto salutare il proprio pubblico ed è stato calorosamente accolto dalla presenza della massime autorità cittadine intervenute a sottolineare la centralità dell’evento.

Il direttore del Museo, dottor Alessandro Bedetti ha ringraziato l’artista per la generosità con cui si è prestato e per l’importanza che una mostra tanto preziosa e piena di opere ha conferito alla struttura espositiva marinese che di fatto riapre dopo una chiusura lunga 15 mesi.

Il sindaco Carlo Colizza ha sottolineato come “Il lavoro di Stefano Piali ci abbia coinvolto profondamente in una doccia emozionale positiva. La cultura del bello è quello che salverà il mondo e ci salva ogni giorno. La plasticità delle forme espresse dal maestro Piali rinnova lo spirito”.

Il presidente del Consiglio comunale, Sante Gabriele Narcisi ha sottolineato “l’importanza di un evento realmente atteso dalla città” e particolarmente voluto proprio dal presidente dell’assemblea comunale dopo una visita dello stesso Narcisi all’atelier del Maestro, aneddoto rivelato dallo stesso Piali. Il quale in conclusione, con emozione, ha voluto ringraziare a dovere tutti i convenuti, a partire dalle istituzioni comunali, il sindaco, l’assessorato alla Cultura, la presidenza del Consiglio comunale, i dirigenti e la direzione del museo sede dell’esposizione.

“La mostra ha un duplice aspetto” ha voluto spiegare Piali. “E’ la verifica di un lavoro svolto negli anni, in solitudine, con grande sacrificio, con grande dedizione, con grande gioia. Diventa una verifica perché qui si rivela, si svela, la mia personalità, il mio essere. Il secondo aspetto è la rinascita a 360 gradi che stiamo vivendo. Una rinascita culturale, artistica che deve chiamare in causa davvero tutte le nostre energie. Purtroppo in questo anno e mezzo di pandemia abbiamo conosciuto le nostre fragilità ma anche la nostra forza. Questo è dimostrato dal fatto che siamo tutti qui a ricominciare un percorso con un impegno e una volontà ancora maggiori. Sono davvero onorato dalla vostra presenza e dall’interesse che dimostrate verso le mie creazioni” ha detto ancora il Maestro.

 “Sono trascorsi molti anni dalla prima mostra personale a Marino del 1983. Non me ne sono del tutto accorto sebbene abbia fatto molte cose in giro per l’Italia e nel mondo. Oggi però sono felice di essere di nuovo qui a Marino a celebrare questa ripartenza. Mi auguro – ha concluso –  di poter continuare a interagire con voi attraverso le mie opere perché sono convinto vi sia un filo conduttore che ci collega tutti”.

ORARI D’APERTURA  – La mostra resterà allestita fino al 27 giugno e resterà aperta il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19,30. Nei giorni di martedì, giovedì e venerdì dalle 16 alle 19,30.




Marino, una mostra per uscire dal buio della pandemia

La mostra personale del Maestro Stefano Piali è il primo grande evento che la Città torna a proporre in uscita dal lungo e grave periodo pandemico

MARINO LAZIALE (RM) – Sarà inaugurata domani – venerdì 4 giugno 2021 – alle ore 18,00 presso il Museo Civico “Umberto Mastroianni” di Marino la mostra personale del Maestro Stefano Piali dal titolo Spiragli di luce.

Si tratta del primo grande evento che la Città di Marino torna a proporre in uscita dal lungo e grave periodo pandemico. Oltre trenta saranno le produzioni che costituiranno il percorso proposto dall’artista. Opere imponenti: marmi, bronzi e quadri dalle dimensioni significative (saranno esposti anche alcuni trittici) e dalle tematiche tutte evocative di ricerca e movimento.

Al vernissage, al quale sarà presente l’Artista, interverranno il sindaco di Marino, Carlo Colizza,
il presidente del Consiglio comunale, Gabriele Sante Narcisi, il direttore del Museo Civico, dottor
Alessandro Bedetti, la presidente dell’Accademia Castrimeniense, associazione di artisti marinesi,
la pittrice Marina Funghi e i critici Gabriele Simongini e Franco Campegiani, autori di testi molto
partecipi e appassionati, tutti presenti nel catalogo di presentazione dell’esposizione.

Stefano Piali torna con una mostra personale nella città in cui vive da oltre quarant’anni dopo la
sua prima, risalente al 1983 e la partecipazione a numerosi momenti topici dal punto di vista culturale per il territorio dei Castelli Romani, ultimo tra i quali – prima della mostra oggetto della presente nota – il progetto Dante e il percorso del desiderio, in occasione del settimo centenario della scomparsa del Sommo Poeta, per cui Piali ha prestato un suo profilo d’artista dell’Alighieri.

“E’ un grande onore e un’emozione sincera per me tornare a Marino, in questa fase storico-sociale-culturale complessa ad esporre con una mostra personale che sarà di fatto il manifesto della riapertura al mondo della Città di Marino” fa sapere Piali. “Non casualmente abbiamo scelto un titolo che indica spiragli di luce. Raggi luminosi che spero potranno illuminare il museo e i gentili visitatori che vorranno raggiungerci e osservare, riflettere sulle numerose tematiche e visioni che ho voluto proporre” aggiunge il Maestro.

“Ringrazio sentitamente l’Amministrazione comunale, il sindaco Colizza e il presidente del Consiglio comunale in particolar modo per aver creduto con tenacia nella organizzazione dell’evento che andiamo a inaugurare. Si tratta di una sfida e di un richiamo dopo un anno e mezzo di chiusura. E’ l’Arte che invita a tornare nel mondo e nella società, meravigliosi pur nel loro innato coacervo di complessità che, con molta umiltà, ma anche molto impegno ogni artista si trova dinanzi agli occhi e, ognuno valorizzando la propria visuale, tende a rappresentare” conclude Piali.

CENNI BIOGRAFICI DELL’ARTISTA

Pittore e scultore, Stefano Piali nasce a Roma il 28 gennaio 1956, già dall’adolescenza manifesta l’esigenza di esprimersi attraverso il disegno e la pittura. Frequenta dapprima il Liceo Artistico di via Ripetta, nel 1978 si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, dove approfondisce le tecniche della scultura sotto la guida del maestro Pericle Fazzini. Sceglie di vivere a Marino, dove ha insegnato per molti anni e tuttora insegna nella sezione di discipline plastiche presso l’Istituto d’Arte, oggi liceo artistico, “Paolo Mercuri”.
Ispirandosi da sempre ai grandi maestri del passato, Michelangelo, Caravaggio, Tiepolo e Dalì,
formerà una spiccata personalità artistica ed una propria identità espressiva. L’artista dialoga con le diverse materie espressive spaziando dal marmo, al bronzo, all’argilla, alle resine, per passare alle tecniche pittoriche con altrettanta naturalezza. Dai primi lavori emergono le tematiche su cui si concentra l’interesse e la riflessione dell’artista. La metamorfosi, il movimento e il volo, eroi centauri e cavalieri, sono i protagonisti di un viaggio nell’inconscio, di un cammino verso l’infinito alla ricerca di nuove dimensioni.

La mostra resterà allestita fino al 27 giugno e resterà aperta il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19,30. Nei giorni di martedì, giovedì e venerdì dalle 16 alle 19,30.




Dario Argento: “Al lavoro per un nuovo grande thriller”

“In questi mesi ha prevalso la paura della malattia. Le altre ci sono sempre state e ci saranno sempre”

Dario Argento, cineasta noto a livello internazionale, soprannominato Maestro del brivido, tra i suoi lavori più noti Profondo Rosso e Suspiria, in un’intervista esclusiva a Spraynews, parla della pandemia, di come ha vissuto il lockdown, del suo ottimismo per il futuro del cinema italiano, del suo rapporto con le figlie, ma soprattutto rivela come da giugno inizierà a lavorare per un nuovo grande film. Trattandosi di un thriller, però, non rivela alcuna anticipazione.

Dario Argento, Il Covid ha costretto le sale cinematografiche a essere chiuse per oltre un anno. Cosa significa la ripartenza per chi ha fatto del cinema la sua vita?
“E’ un momento bellissimo, entusiasmante, poter tornare come spettatore e non solo come cineasta in una sala a vedere i film sul grande schermo, dopo che per quasi due anni li abbiamo visti semplicemente in dvd oppure in televisione. Penso che sia un momento molto importante per la nostra professione».
Potrebbe essere l’occasione giusta per le produzioni italiane? «Ritengo che sia un momento interessante. Molti giovani, in questi mesi di lockdown e di chiusure si sono impegnati, hanno studiato, hanno pensato. Le scuole di cinema hanno svolto al meglio il proprio compito. Ci sono tanti ragazzi in gamba che sono pronti alla loro prima prova o alla seconda e quindi noi non possiamo fare altro che aspettarli a braccia aperte”.  
Al momento quali sono i suoi autori preferiti?
“Non ho autori preferiti. Il cinema è cinema. E’ tutto un modo di raccontare. Ritengo, quindi, che ce ne siano tanti sparsi per il mondo”.
Lei ha dichiarato più volte che la Francia scopre i talenti. Oggi è ancora così?
“E’ sempre così o meglio ancora lo è sempre stato. Scopre i talenti dall’ottocento, della pittura, della scultura, del cinema e della letteratura. I francesi hanno questa specie di meraviglioso istinto, ovvero capire quando c’è un talento e quindi individuare prima degli altri i migliori autori e artisti”.
Il cinema si impara guardando tanti film, i giovani di oggi sono disposti a farlo come facevate voi?
“Penso di sì, basterebbe dare la possibilità anche alle scuole non solo di vedere i film, ma anche di discuterli. E’ importante capirli e riflettere”.
Una parola basilare nella sua vita è stata certamente l’arte. Che significato assume questo termine oggi?
“Pur parlando di un discorso complesso che è difficile sintetizzare in poche parole, ritengo, che sia tutto ciò che è fantasia, invenzione. Mai tali parole possono essere più attuali. In tal senso, può essere pittura, scultura, cinema”.  
Cambiando argomento, lei è stato sempre un padre attentissimo. Quanto sono state importanti le sue figlie durante le chiusure?
“Anche se ci siamo visti un po’ di meno rispetto al solito, ritengo che io sia stato importante per loro e loro per me. Ci siamo aiutati l’uno con l’altro. Abbiamo discusso. E’ stato un momento bello della nostra vita”.
Restando sempre sul tema amore, quale è il suo rapporto oggi con questo sentimento?
“E’ una cosa importante senza la quale si vive molto più stupidamente, senza grandi scopi e fini”.

Parlando con il maestro del brivido, possiamo dire che l’isolamento e il lockdown hanno generato un nuovo senso di paura?

“Non saprei dirlo. Non ci ho mai pensato molto. Possiamo affermare, però, che c’è stata una nuova grande paura, quella di ammalarsi. In questi due anni, ritengo che su tutto abbia prevalso la paura della malattia. Le altre paure, invece, c’erano già e sempre ci saranno”.

Lei ha spesso detto che il cinema le dà energia. Ha in mente già un altro lavoro per impaurire gli italiani del terzo millennio?

“Sto preparando un film che comincerò verso la fine di giugno. Finalmente posso tornare a lavorare, come tanti altri miei colleghi”.
Ci può dare qualche anticipazione?

“Sarà un thriller e quindi meglio non parlarne”.




Il mito dei gladiatori rivive all’Anfiteatro Flavio dell’antica Puteoli

Al via il nuovo percorso espositivo al teatro Flavio di Pozzuoli nei Campi Flegrei dal titolo “Percorsi”.  L’Anfiteatro Flavio dell’antica Puteoli è uno dei due anfiteatri romani esistenti a Pozzuoli e risale alla seconda metà del I secolo d.C. secondo solo al Colosseo e all’anfiteatro Campano in quanto capacità di capienza. “Proiezioni” è un percorso espositivo e multimediale organizzato in collaborazione con il Museo archeologico nazionale di Napoli, in stretta connessione con la mostra “Gladiatori”.

L’exhibition propone una narrazione dei luoghi con l’intento di far vivere ai “viaggiatori” un esperienza immersiva a 360 gradi grazie alle suggestioni e delle informazioni veicolate da media diversi e complementari: forme scolpite del marmo, riproduzioni digitali, evocazioni sonore di versi di animali inferociti nella gabbia, rumori assordanti della folla sugli spalti provenienti dall’esterno,  spade che si affilano.

 Un “viaggio” completo  nel mito dei gladiatori e nelle loro abitudini prima dei combattimenti attraverso i reperti e l’ausilio della tecnologia, una doppia dimensione che I “viaggiatori” vivranno: espositiva e multimediale.

I sotterranei del sito puteolano ospitano un percorso fatto di suggestioni visive e sonore, grazie anche monitor in scala reale che proiettano gladiatori armati, diventando una presenza viva.

Le pregevoli sculture originarie del teatro Flaviano sono poste in un allestimento temporaneo realizzato all’interno delle arcate strutturali dell’edificio.

 Tra i reperti vi è anche una delle epigrafi dedicatorie che in antico erano apposte sugli ingressi dell’anfiteatro e che ricordavano come la sua costruzione fosse avvenuta totalmente a spese della colonia romana.

Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti il direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano, il Sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, l’ Assessore alla Cultura, Turismo e Tempo Libero, Stefania De Fraia, e il direttore del Museo archeologico nazionale di Napoli, Paolo Giulierini.




Da New York direttamente a Roma: la storia del fumetto nordamericano con “Women in Comics”

Dal 28 maggio 2021 a Palazzo Merulana. Dal fumetto vintage degli anni ’50 al graphic novel più autoriale

Arriva a Roma, direttamente da New York, in esclusiva europea, la mostra Women in Comics curata da Kim Munson e dalla leggendaria Trina Robbins. La straordinaria collettiva di 25 artiste che “hanno fatto la Storia del fumetto nordamericano”, in programma dal 28 maggio 2021 a Palazzo Merulana, è promossa dall’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia e co-prodotta da ARF! Festival e Comicon.

L’esposizione originale è stata allestita una sola volta nel 2020 alla Galleria della prestigiosa Society of Illustrators di New York, l’Associazione professionale fondata da Henry S. Fleming nel 1901 (oggi diretta da Anelle Miller) che, oltre alle mostre, dal 1959 ogni anno, produce e pubblica Illustrators Annual, considerato uno dei più importanti cataloghi di illustrazione del mondo.

Composta da 90 opere originali la mostra Women in Comics, che aprirà il 28 maggio a Palazzo Merulana, propone una storia di autodeterminazione dei comics nordamericani grazie alle sue 25 protagoniste che, dal fumetto vintage degli anni ’50 al graphic novel più autoriale, esplorando temi come amore, sessualità, creatività, discriminazione, indipendenza, attraversa la psichedelia degli anni ’70 e del fumetto underground, fino alla scena contemporanea mainstream di Marvel e DC Comics.

“Questa mostra” – sottolinea la curatrice Kim Munson – “è una rappresentazione dell’ampia gamma e diversità delle donne che operano nei fumetti e dei tanti generi in cui stanno lavorando, siano esse memorie personali, storie per bambini, di supereroi, di genere epico/fantasy, o ancora nel graphic journalism e nella grafica editoriale.”

Accanto alle tavole di Trina Robbins, vera e propria icona “militante” del fumetto underground e dell’attivismo femminista che nel 1986 è stata la prima fumettista della storia a disegnare Wonder Woman per una major come la DC Comics, saranno presenti opere originali di Afua Richardson e Alitha Martinez (entrambe autrici e attiviste, vincitrici dell’Eisner Award per il loro lavoro su World of Wakanda della Marvel, serie spin-off del già “politico” Black Panther di Ta-Nehisi Coates), di Colleen Doran (che ha disegnato sui testi di sceneggiatori del calibro di Neil Gaiman e Alan Moore), di Emil Ferris, il cui graphic novel La mia cosa preferita sono i mostri (pubblicato in Italia da Bao Publishing) è diventato un vero successo editoriale di critica e pubblico, premiato anche con il Fauve d’Or al Festival Internazionale di Angoulême come “Miglior fumetto dell’anno” del 2018 e di Ann Telnaes Premio Pulitzer come vignettista del Washington Post.

E ancora: Ebony Flowers (autrice di Hot Comb, considerato da Guardian, Washington Post e Believer uno dei migliori libri del 2019), Trinidad Escobar (fumettista e poetessa filippina di San Francisco, dove insegna al California College of the Arts), Tillie Walden (Su un raggio di sole, Bao), Joyce Farmer (Special Exits, Eris Edizioni) e a grande sorpresa, solo per l’edizione italiana, anche le tavole di Raina Telgemeier, la fumettista bestseller con le più alte vendite di libri negli USA (e nel mondo), vincitrice di cinque Eisner Awards, che nei suoi straordinari graphic novel per ragazzi affronta con grande delicatezza le problematiche preadolescenziali.

“Abbiamo accettato davvero con grande piacere e convinzione di ospitare a Palazzo Merulana la mostra “ Women In Comics” perché, come Coopculture (cooperativa formata in prevalenza da donne), condividiamo e ci riconosciamo nei valori incarnati dalle 25 artiste che espongono le loro opere e che hanno fatto la Storia del fumetto nordamericano – afferma Letizia Casuccio, direttrice di CoopCulture – Pensiamo a Trina Robbins (vera e propria icona “militante” del fumetto underground), ad Afua Richardson e Alitha Martinez (afroamericane e attiviste) e a tutte le altre donne che hanno espresso nella loro arte la volontà di autodeterminazione andando oltre una prospettiva solo di genere. Siamo coinvolti dalla loro capacità di farci crescere ed evolvere con la sensibilità del loro racconto e della rappresentazione di temi come l’amore, la sessualità, la creatività, la lotta alla discriminazione e l’indipendenza. Per noi tutti e per il pubblico che la visiterà, questa mostra sarà di certo un’occasione di arricchimento umano e di interrelazione sociale verso il bene comune”.

“Quando l’Ambasciata USA di Roma ci ha proposto di portare in Italia questa mostra, ne siamo stati subito entusiasti. Non solo perché perfettamente coerente alle linee di etica e diritto umano che da sempre esprimiamo con ARF! Festival, ma anche per il livello artistico e culturale delle autrici coinvolte – racconta Stefano “S3Keno” Piccoli, direttore di ARF! e curatore dell’edizione italiana di Women in comics – Inoltre, dopo i seguitissimi talk in diretta dagli Stati Uniti con le artiste americane, siamo davvero felici di poter annunciare, finalmente, anche gli incontri in presenza a Palazzo Merulana con cinque professioniste del fumetto italiano come Katja Centomo, Lorenza Di Sepio, Annalisa Leoni, Maria Grazia Mirabella e Simona Binni e sottolineare come l’affermazione di un’autrice – anche se non esplicitamente schierata in tematiche femministe, di identità di genere, transessualità, etc. – in un ambiente storicamente maschile e maschilista come quello dell’editoria a fumetti, sia già essa stessa un grande segno di cambiamento sociale, un atto politico. Su questo ragionamento, anche la mia scelta curatoriale di aggiungere a sorpresa le tavole di Raina Telgemeier, è un segno fortissimo di questa autodeterminazione femminile!”

Anche Rodney Ford, Cultural Affairs Officer dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia, afferma: “Siamo molto lieti di assistere all’inaugurazione della mostra, che rappresenta il culmine del percorso Women in Comics iniziato a febbraio. Sono stati mesi di incontri e riflessioni condivise tra artiste americane ed italiane con le giovani generazioni che hanno potuto riflettere in modo diverso ed innovativo su temi quali la violenza di genere, la giustizia sociale, le discriminazioni sul lavoro e le pari opportunità”

WOMEN IN COMICS: GLI INCONTRI ON LINE

Continuano gli incontri in streaming, con la curatela della fumettista e illustratrice Rita Petruccioli (Bao Publishing, Il Castoro, Mondadori) e della giornalista Francesca Torre (StayNerd.it, Inside Art), che dal 18 marzo, una volta al mese, hanno visto come protagoniste alcune delle migliori autrici di Women in Comics – in diretta dagli Stati Uniti – a confronto con cinque tra le più rappresentative colleghe italiane, su tematiche di grande rilevanza socio-culturale e attualità legate ai movimenti femministi e l’arte militante, al corpo femminile e la sua rappresentazione nel disegno, all’antirazzismo, il transfemminismo e l’intersezionalità, alla violenza e il rapporto tra generi e identità nel fumetto.
In calendario ancora un incontro, quello di giovedì 10 giugno dal titolo “Drawing Power: raccontare la violenza a fumetti” con Trininad Escobar (dagli USA) e Rita Petruccioli (dall’Italia), con la moderazione a cura della Casa delle donne Lucha Y Siesta.

WOMEN IN COMICS: IL DOCUFILM

Completerà il programma la proiezione di She Makes Comics della regista Marisa Stotter (Respect Films, 2014), un film/documentario – “la storia mai raccontata delle donne nell’industria dei fumetti” – che verrà proiettato per la prima volta in Italia a ciclo continuo nella sala espositiva di Palazzo Merulana e sarà collegato ad un progetto didattico che coinvolgerà le scuole italiane.

WOMEN IN COMICS: GLI INCONTRI IN PRESENZA “PROFESSIONE FUMETTO”

Trina Robbins

Nello stesso periodo della mostra, ARF! Festival a partire dal 3 giugno curerà 5 incontri in presenza dal titolo «Professione Fumetto», per cinque settimane consecutive, aperti a tutti e a ingresso gratuito con prenotazione. Protagoniste alcune tra le più rappresentative artiste italiane del disegno e della scrittura: si parte giovedì 3 giugno alle 18 con Katja Centomo e La scrittura (idea, proprietà, soggetto e sceneggiatura) per proseguire venerdì 11 con Lorenza Di Sepio e Il disegno (analogico e digitale), venerdì 18 con Annalisa Leoni e La colorazione (e le applicazioni creative), il venerdì 25 con Maria Letizia Mirabella e Grafica & lettering per concludersi venerdì 2 luglio con Simona Binni e L’editing (e il graphic novelism).




Bolsena, la festa delle Ortensie inaugura la stagione estiva

Sulle rive del lago la 23esima edizione dell’evento più atteso della Tuscia per gli amanti dei fiori e delle manifestazioni di settore

BOLSENA (VT) – Anche quest’anno ad aprire la stagione estiva saranno i profumi ed i colori della Festa delle Ortensie di Bolsena. Sulle rive del lago vulcanico più grande d’Europa, torna l’evento più atteso della Tuscia per gli amanti dei fiori e delle manifestazioni di settore. Ancora una volta, sarà proprio la Festa delle Ortensie ad aprire le porte alla speranza ed alla rinascita dopo oltre un anno di pandemia.
Come lo scorso anno è, infatti, la prima iniziativa ad essere confermata nel cartellone estivo della provincia viterbese.

L’edizione 2021, la ventitreesima, prevede inoltre, visto il successo delle precedenti, un giorno in più.
L’appuntamento è da venerdì 18 a domenica 20 giugno nella strada principale del caratteristico borgo lacuale, viale Colesanti, caratterizzato da platani secolari e spettacolari piante di ortensie.

La Festa delle Ortensie, organizzata dal Comune di Bolsena e dall’associazione Amici delle Ortensie guidata dal presidente Mauro Di Sorte, ha l’obiettivo di valorizzare e divulgare la conoscenza di questi splendidi fiori conosciuti anche come “hydrangee”, poiché ricondotti, per similitudine, ad una terrificante figura mitologica: Hydra dai capelli ricci a forma di serpente che assomigliano alle asperità presenti sopra la capsula contenente i semi di questa pianta.
Nei numerosi stand presenti, dunque, protagonista assoluta sarà l’hydrangea, in esposizione con molteplici varietà di forma, dimensione e colore.

La manifestazione, ormai diventata un punto di riferimento per appassionati ed espositori, anche a livello internazionale, si terrà, come sempre, nel periodo di massima fioritura delle piante: un’esplosione di colori dal bianco, al rosa e all’azzurro il 20 e 21 giugno riempirà di straordinaria suggestione le rive del lago di Bolsena.




Il Presidente Mattarella ha inaugurato la piattaforma digitale “Dante.Global”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato a Roma, a Palazzo Firenze, alla cerimonia di inaugurazione della piattaforma digitale “Dante.Global”, progettata e realizzata dalla Società “Dante Alighieri” per la promozione della lingua e la diffusione della cultura italiana nel mondo, nel quadro delle iniziative che commemorano Dante Alighieri a 700 anni dalla sua scomparsa.

Dopo il saluto di Andrea Riccardi, Presidente della Società Dante Alighieri, la cerimonia si è conclusa con l’intervento del Presidente Mattarella.

Il Presidente si è detto  molto lieto di effettuare la visita alla ‘Dante Alighieri’ per dare atto e ringraziarla della preziosa attività che da oltre 130 anni viene svolta, sottolineando che l’ incontro suggerisce alcuni temi di riflessione che confermano il ruolo prezioso della ‘Dante Alighieri’. “La prima riflessione è che, pur in presenza di una drammatica pandemia – improvvisa nel suo insorgere e veloce nella sua diffusione in tutto il mondo – è possibile non fermarsi, non chiudersi in se stessi, ma continuare nella propria attività svolgendo la propria missione e trovando strumenti innovativi. Ne è una conferma questa piattaforma Dante.global che consente di affiancare alla rete tradizionale la rete digitale”.

Mattarella ha precisato che la piattaforma non sostituisce le persone – condizione fortunatamente impossibile – e non supera la preziosa formula dei comitati diffusi in tutti i continenti ma, affiancandoli, consente loro strumenti nuovi, un sostegno immediato nell’emergenza sanitaria e uno strumento nella nuova normalità – cui si giungerà, da qui a poco, per svolgere con maggiore efficacia, globalmente, le proprie attività. Secondo il Presidente, il digitale consente di offrire in tempo reale, e in tutto il mondo, un’immagine degli elementi che l’Italia presenta, “con la bellezza dei suoi territori e dei suoi luoghi, con i prodotti e i caratteri del modello di vita italiano, con la sua cultura: sostanzialmente un’offerta a quanti sono aspiranti italiani, a quanti, cioè, apprezzano la nostra cultura e il nostro modello di vita in tutto il mondo. Ed è una platea amplissima, davvero”.

La piattaforma consente di raggiungerli in maniera efficace, affiancando così al legame tradizionale della ‘Dante Alighieri’ con i suoi interlocutori nel rapporto affettivo con la Patria d’origine una dimensione di empatia verso altri soggetti e altri interlocutori.

Vi è anche un altro elemento che la ‘Dante Alighieri’ ha dimostrato di saper cogliere: quello, che può essere sviluppato attraverso la piattaforma, di quel capitale di trasferimento di italianità che le comunità di immigrati nel nostro Paese rappresenta e costituisce. Per il Presidente “sono, in realtà, un veicolo importante di trasferimento dell’immagine del nostro Paese nei tanti loro paesi di origine. Anche questo è un giacimento di rapporti e di ampliamento della propria immagine, della presentazione dell’immagine del nostro Paese e di influenza del nostro Paese che, attraverso la ‘Dante Alighieri’, si può realizzare, si realizzerà e si realizza già. Vi è quindi una quantità di elementi che questa piattaforma consente di sottolineare”. Mattarella ha concluso con un ringraziamento alla ‘Dante’ e ai suoi comitati per quanto fanno, per quanto hanno fatto in questi lunghi decenni, a quanto continuano a fare e a quanto faranno. La  Dante è  uno strumento prezioso per il Paese e “l’apprezzamento verso di essa è tanto più forte quanto ridotto è il sostegno che riceve nel paragone con altre aree linguistiche: basti pensare al francese, allo spagnolo, al portoghese, all’inglese”.

La piattaforma è stata realizzata con il contributo del Ministero degli Affari Esteri. Hanno sostenuto l’iniziativa anche varie aziende e con la collaborazione di RAI Cultura e RAI Italia. In partenariato con Pigna, su Dante.global sarà avviato un primo laboratorio di scrittura internazionale che si avvale della guida artistica e contenutistica della Società Dante Alighieri. Questa,  la cui missione è la diffusione della lingua e della cultura italiane nel mondo, aprendo a un tempo di nuovo Umanesimo globale, ha avviato, su indicazione del presidente Andrea Riccardi, un grande progetto di trasformazione digitale, finalizzato alla realizzazione della piattaforma più autorevole della lingua e della cultura italiane nel mondo, in cui avrà grande rilevanza l’area dedicata all’apprendimento digitale. La rete dei 482 comitati, dei 350 centri certificatori e degli 86 presidi letterari presenti nei cinque continenti promuoverai il nuovo modello di sviluppo integrato “Dante.global” puntando a realizzare un luogo digitale che sia un punto di riferimento per l’Italofonia e per gli Italsimpatici. Qualità della didattica, competenze professionali di alto profilo, strumenti software all’avanguardia sono gli elementi distintivi di questo grande progetto, che si declina lungo le seguenti quattro direttrici:

• Lingua: progettazione, realizzazione ed erogazione di nuovi corsi di lingua italiana per stranieri (parte a pagamento, parte tramite borse di studio), al fine di integrare la proposta tradizionale (in aula) delle 5 scuole della Dante in Italia con percorsi basati su strumenti tecnologici avanzati (piattaforma e-Learning di alta qualità), in modalità 100% online o in aula ibrida, e quella di certificazione tradizionale.

• Formazione: la pluriennale esperienza della Dante nell’aggiornamento professionale dei docenti di italiano L2/LS troverà spazio sulla piattaforma che si configurerà come luogo per lo sviluppo di percorsi di formazione dedicati ai docenti, alle imprese e alle categorie professionali.

• Cultura: promuovere il nuovo progetto turistico-letterario L’Italia di Dante e i prodotti di editoria digitale della Dante (le Pillole, le Pagine di Storia e Letteratura, il docufilm “Viaggio con Dante”, etc.). Sarà messo a disposizione il ricco archivio delle registrazioni degli eventi di Palazzo Firenze e si punterà a creare valore aggiunto per imprese e istituzioni nell’ottica di costruire un modello di rete Dante.global a sostegno del Sistema Paese.

• Servizi digitali: sulla piattaforma saranno disponibili contenuti delle industrie cinematografiche, musicali e editoriali, messi a disposizione dai partner della Dante.

La piattaforma, inaugurata nell’anno delle celebrazioni dantesche per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, si arricchirà man mano di ulteriori contenuti sulla linea dei più prestigiosi istituti linguistico-culturali europei (British Council, Goethe Institut, Instituto Cervantes, Institut Français).

Grazie alle potenzialità del web e all’attuazione di politiche di strategia digitale, la Dante potrà rivolgersi ad un pubblico ancora più vasto degli attuali 135.000 soci e studenti, rafforzando l’azione dei comitati Dante nel mondo, raggiungendo nuovi territori, qualificando le conoscenze professionali dei docenti di italiano, promuovendo prodotti culturali di qualità progettati per la fruizione sui più moderni canali di comunicazione digitale.

Il progetto spererai sotto la supervisione del Segretario Generale Alessandro Masi e di un Comitato Scientifico composto da illustri esponenti del mondo accademico, della cultura e delle imprese: presidente prof. Luca Serianni, ordinario di storia della lingua, Sapienza Università di Roma; prof. Alessandro Zuccari, ordinario di storia dell’arte moderna, Sapienza Università di Roma; dott. Vincenzo Ferragina, presidente di Kon; dott. Maurizio di Robilant, presidente della Fondazione Italia Patria della bellezza; dott. Edoardo Fleischner, docente di scrittura crossmediale, Università Statale di Milano; prof. Marco Mezzadri, ordinario di Didattica delle lingue moderne, Università di Parma.

La piattaforma si rivolge a utenti già presenti all’interno della rete della Società Dante Alighieri (soci, studenti e docenti dei Comitati italiani ed esteri, studenti e docenti delle Scuole di Italiano della Società Dante Alighieri, candidati agli esami di certificazione PLIDA) e punta a raggiungere nuove aree di mercato (nuovi studenti, nuovi docenti, italsimpatici, università, imprese, istituzioni, istituti italiani di cultura, expat, comites, cgie, associazioni, centri linguistici all’estero, ecc.).

Negli ultimi due anni la Società Dante Alighieri ha raggiunto annualmente con la sua rete di scuole e Comitati circa 60.000 studenti, 70.000 soci e 250 docenti. L’obiettivo per il 2021 è far transitare all’interno della piattaforma 1.000.000 di persone tra utenti generici, studenti, docenti. Per la realizzazione della piattaforma la Società Dante Alighieri si è avvalsa della collaborazione di importanti imprese, tra le eccellenze a livello italiano ed europeo nei propri settori di riferimento, che si sono occupate dei diversi aspetti di sviluppo.




Napoli, tutti pazzi per i Gladiatori: al Museo Archeologico Nazionale l’archeologia incontra la tecnologia

Un viaggio nel tempo per adulti e bambini

Al via l’attesissima mostra “Gladiatori” al MANN di Napoli visitabile sino al 6 gennaio 2022. La mostra offre un focus della vita dei Gladiatori attraverso ben 160 reperti archeologici nel Salone della Meridiana ed un percorso espositivo off nel Braccio Nuovo per la “Gladiatorimania”.

Una “narrazione” del mito dei gladiatori attraverso Vasi di inestimabile valore, raffigurazioni, armi per la battaglia o vestiario per le parate, gioielli, ma anche elementi di archeobotamica del MANN (orzo, lenticchie, farro e favino) oppure elementi per la cura della persona e tantissime altre testimonianze.

 L’esposizione offre un viaggio nel tempo per adulti e bambini da poter vivere appena i musei potranno ospitare. A questo proposito afferma il Direttore Giulierini : “L’esposizione racconta non solo il mito, ma anche la dimensione umana dei gladiatori”.

L’exhibition che coniuga archeologia e tecnologia offre una nuova visione del mito dei gladiatori. L’intera esposizione è stata presentata in maniera digitale il 31 marzo.




Videoclip e cinema: Cosimo Alemà a “Officina in Arte” [Intervista esclusiva]

Cosimo Alemà uno dei maestri dei videoclip italiani ospite della trasmissione web “Officina in Arte” condotta dalle giornaliste Valeria De Luca e Chiara Rai.

Alemà: Oltre 700 videoclip per artisti italiani ed internazionali affermandosi negli anni zero come regista più richiesto nel settore.

L’INTERVISTA

Ha realizzato clip musicali per: Skin, Ligabue, Zero Assoluto, Tiziano Ferro, Gianna Nannini, Mina, Alessandra Amoroso, Litfiba, Giorgia, Tiromancino, Giusy Ferreri, Subsonica, Casino Royale, Fabri Fibra, Noemi, Ennio Morricone, Baustelle, Nina Zilli, Pacifico, Afterhours, Carmen Consoli, Caparezza, Chiara Civello, Club Dogo, Le Vibrazioni, Alex Britti, Nek, Verdena, Gianluca Grignani, J-ax, Articolo 31, Finley, Max Pezzali, Syria, Velvet, Anna Tatangelo, Club Dogo, Marracash, Corveleno, Tormento, Marina Rei, Delta V, Niccolò Fabi, Paola e Chiara, Coolio, Neffa, Giuliano Palma, Luca Carboni, Gemelli Diversi, Sergio Cammariere, Renato Zero, Patrizia Laquidara, etc.

Numerosi spot pubblicitari e promo televisivi, vincendo premi e riconoscimenti in tutta Europa tra cui il Promax ed il prestigioso Key Director’s Award nel 2005.

Tra Brand e Tv: Mtv, Wind, Blackberry, Coconuda, Studio Universal, Fox Life, Eurobet, Fox Retro, Steel, Cult Network, Rai, Fao (campagna mondiale 2003), Pringles, Kenwood, Anlaids, Adidas, etc.

Alcuni cortometraggi fiction (1995-2000) che hanno partecipato ad alcuni dei più importanti festivals del cinema (Berlino, Torino, Arcipelago, San Sebastian, Bruxelles, Clermont Ferrand, Cortinametraggio).

“Quiete” del 1996 è uno dei 22 episodi del film collettivo “Intolerance”. Tra gli altri registi del film: Citto Maselli, Paolo Virzì, Marco Puccioni, Gabriele Muccino, etc.

“Tuttintrusi”del 1998 è stato distribuito e venduto in oltre 15 paesi ed è stato presentato al Festival del Cinema di Berlino nel 1999. Ha inoltre vinto numerosi riconoscimenti.

“Gonfiate la Bambola” è stato prodotto nel 2000 da Studio Universal ed è uscito in 100 sale cinematografiche insieme al film “Harry a Pezzi” di Woody Allen.

Ha realizzato il lungometraggio documentario musicale “Showtime 21.30” durante la tournè di Max Pezzali nel 2007. Il film è distrubuito in homevideo per Warner Music Italy.

Ha inoltre curato il Dvd “Extra” degli Zero assoluto, come realizzatore di tutti e 10 i videoclip presenti, compresa una versione cinematografica di “Appena Prima di Partire” di 22min. con la partecipazione di Nelly Furtado.

Ha diretto la mini serie “Room 4 U – Ospite Perfetto” (40 puntate brevi), prima web serie italiana. La serie è stata presentata al Roma Fiction Fest 2008 e prodotta da Fidia Film.

Nell’estate 2009 ha girato il suo primo lungometraggio per il cinema dal titolo “At the End of the Day”, prodotto da The Mob, Frame by Frame, Lock and Valentine, Bmovie e Pines Films Limited. Il film è stato realizzato in lingua inglese con cast interamente anglosassone. Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane nell’estate 2011 (70 sale). Il film è stato distribuito in oltre 30 paesi. In Francia, Uk, Scandinavia e Benelux “At the End of the Day” è distribuito da Universal Pictures.

Festivals: Courmayeur Noir In Festival 2010 (International competition – unico film italiano), Rome FantaFestival 2011 (Evento speciale), RainDance London FilmFestival 2010 (Foreign Films Competition), Fantasy Festival Germany 2011 (Official Competition), Malaga Film Festival 2011, Sitges International Film Festival 2012.

Il suo secondo film lungometraggio dal titolo “La Santa” prodotto da Panamafilm per RaiCinema, è stato presentato in anteprima mondiale come evento speciale al Festival del Cinema di Roma nel 2013 e distribuito da 01 Distribution. La colonna sonora del film include brani di Gianna Nannini, Der Noir, Triace e Ninos du Brasil. Il film ha partecipato a numerosi festival internazionali tra cui il Nifff nel 2014.

Nel 2015 è uscito il film musicale “Una nave in una foresta dal vivo” in occasione del Subsonica Day. Il film è stato presentato in oltre 200 sale italiane distribuito da Nexo Digital.

Nel 2016 nelle sale cinematografiche (distribuito da Koch Media in oltre 250 copie) è uscito il suo terzo lugometraggio dal titolo “Zeta”, primo film italiano sul rap, con la partecipazione di artisti della scena come Fedez, J-Ax, Clementino, Rocco hunt, Baby K, Salmo, Noyz Narcos, Briga, Low Low, Rancore, Shade, Ensi. Il film è prodotto da 999Films, Pananmafilm e Sony Music Italy. Il film ha ricevuto il contributo del Mibac e ritenuto film di interesse culturale nazionale. Ha partecipato a numerosi festival nazionali ed internazionali tra cui il NIFFF, Ischia Global (premiato) e Salento Finibus Terrae.

E’ in sviluppo il suo quarto lungometraggio: il thriller “No Future” prodotto da 999Films per il mercato internazionale; il film è stato finanziato dal Mibac e dal fondo Europeo Media.

Da qualche anno sta girando serie tv e fiction primetime per RaiUno, prodotti dalla società Lux Vide.

Nel 2017/2018 è stata la volta di Don Matteo 11 di cui ha curato la regia di Seconda Unità (18 episodi).

Nel 2018/2019 ha diretto 5 episodi su 10 (da 100’) della fiction “Un Passo dal Cielo” Stagione 5.

Nel 2019/2020 ha diretto 5 episodi su 10 (da 100’) della fiction “Don Matteo” Stagione 12.

Nel 2020 ha diretto 3 episodi su 8 (da 100’) della fiction “I Guardiani del Cielo”.

Un cortometraggio dal titolo “Si Sospetta il Movente Passionale con l’Aggravante dei Futili Motivi”, unico piano sequenza di 16 minuti, realizzato nell’estate del 2018, è stato selezionato come evento di chiusura della 33° Settimana Internazionale della Critica all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.

Nell’anno successivo ha partecipato a circa 70 festival collezionando importanti premi e riconoscimenti.

Tra gli attori con cui ha collaborato: Luca Zingaretti, Marco Giallini, Vincent Gallo, Terence Hill, Nino Frassica, Massimo Ghini, Carlo Cecchi, Antonio Catania, Elena Sofia Ricci, Pilar Fogliati, The Jackal, Serena Iansiti, Dario Aita, Maurizio Lastrico, Maria Chiara Giannetta, Giusy Buscemi, Pamela Villoresi, Serena Autieri, Daniele Liotti, Irene Ferri, Enrico Ianniello, Mino Caprio, Anna Ferraioli Ravel, Massimiliano Gallo, Gianluca Di Gennaro, Salvatore Esposito, Maria Pia Calzone, Alessandro Gasmann, Anna Galiena, Claudia Pandolfi, Sergio Rubini, Carlo Verdone, Paola Cortellesi, Valeria Solarino, Nelly Furtado, Gian Marco Tognazzi, Dario Argento, Sam Cohan, Edmund Purdom, Andy Luotto, Irene Papas, Davide Paganini, Jonis Bashir, Margherita Buy, Maurizio Costanzo, Franco Califano, Kasia Smutniak, Anna Safroncik, Giorgia Surina, Edy Angelillo, Lele Vannoli, Marina Remi, Giulia Bevilacqua, Giulio Berruti, Ela Weber, Renato Marchetti, Lidia Vitale, Marianna Di Martino, Michael Schermi, Stephanie Chapman Baker, Neil Linpow, Michael Lutz, Valene Kane, Federico Moccia, Luisa Ranieri, The Jackal, Stefano Dionisi, Benedetta Mazzini




Quando la batteria suona il Jazz: Lorenzo Tucci ospite a “Officina in Arte”

Lorenzo Tucci, classe 1967, uno dei maggiori batteristi del panorama jazz italiano e internazionale ospite della trasmissione web “Officina in Arte” condotta dalle giornaliste Valeria De Luca e Chiara Rai.

Tucci: 40 album, tra cui quelli con Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Javier Girotto e tanti altri. Il suo jazz moderno e contemporaneo ha già incantato il pubblico, grazie allo stile poliedrico e sempre pieno di energia.

L’INTERVISTA

“Officina in Arte” del 25/03/2021

L’ASSOLO

“Officina in Arte” del 25/03/2021



18 anni compiuti sul set di “Lo chiamavano Trinità”: Marco Tullio Barboni dedica un libro a suo padre E.B. Clucher e a Bud Spencer

Vicende e aneddoti visti con gli occhi di chi si è trovato dietro le macchine da presa di quei “Fagioli Western” inventati da Enzo Barboni Clucher e prima ancora dietro le quinte dei film dei quali lo stesso padre dell’autore è stato operatore alla macchina e direttore della fotografia 

18 anni compiuti sul set di “Lo chiamavano Trinità” primo film come aiuto regista per Marco Tullio Barboni, oggi affermato soggettista, sceneggiatore, regista e scrittore.

E’ in questa ultima veste che ci propone il nuovo libro “Matusalemme Kid. Alla scoperta di un cuore bambino” dedicato a suo padre Enzo Barboni Clucher e a Bud Spencer.

Un libro che racconta tante vicende e tanti aneddoti visti con gli occhi di chi si è trovato dietro le macchine da presa di quei “Fagioli Western” inventati da Enzo Barboni Clucher e prima ancora dietro le quinte dei film dei quali lo stesso padre dell’autore è stato operatore alla macchina e direttore della fotografia. 

Il video servizio trasmesso a “Officina in Arte” del 25/03/2021

E così, scorrendo le pagine di questo libro, si viene proiettati, come per incanto, su set leggendari, da “Vacanze Romane” a “Ben Hur”, dalla commedia all’italiana con De Sica e Toto’ all’avvento del Western Spaghetti.  

“Chi perde il bambino che ha dentro di sé lo rimpiangerà per il resto della vita”. Ne era convinto Pablo Neruda e ne è convinto Marco Tullio Barboni che ricerca ostinatamente quel “bambino dentro di sé” fino a trovarlo e a farlo emergere. Ne deriva dunque un “faccia a faccia” tra puer e senex nel corso del quale i “due” ripercorrono gli anni fino all’adolescenza, le cui “meraviglie” hanno perso progressivamente il loro smalto a causa della crescente incapacità dell’adulto di ascoltare il suo “cuore bambino”.

Le giornaliste e conduttrici Chiara Rai e Valeria De Luca intervistano Marco Tullio Barboni durante il programma webtv “Officina in Arte” del 25/03/2021

Un libro da non perdere per tutti gli amanti del cinema che ci troveranno una miriade di informazioni e di anedotti colti dietro le quinte dal Barboni puer e ritrovati, carichi di nuovi significati, dal Barboni Senex.  Ma anche e soprattutto una originale rilettura, fuori dagli stilemi e dai dettami della psicologia, ma fedele ai medesimi, del rapporto puer senex, insito e ineludibile per ciascuno di noi.