VIAREGGIO: INIZIATO IL CONTO ALLA ROVESCIA PER IL CARNEVALE 2015

Redazione

Viareggio (LU) – Inizia domenica prossima, 1 febbraio, il Carnevale di Viareggio 2015. I grandi carri allegorici sfileranno sui Viali a Mare a partire dalle ore 15, le sfilate successive sono in programma l’8, 15, 22 e 28 febbraio. Tra i protagonisti della satira dei maghi della cartapesta: il premier Renzi, raffigurato nei panni di Pinocchio, mega robot, illusionista e a cavalcioni della tartaruga delle riforme. La Merkel è caricaturata mentre partorisce tanti piccoli “renzini”, Papa Francesco ai fornelli e in braccio a Putin, mentre Berlusconi sogna la scalata al Colle. Ecco come i costruttori viareggini raccontano la situazione politica italiana e internazionale, affrontando anche temi sociali e ambientali, come la violenza sui minori e l'uccisione degli elefanti per l'avorio.

I CARRI
Sui Viali a mare di Viareggio si potranno ammirare 10 carri di prima categoria, 4 di seconda 9 mascherate in gruppo, 10 maschere isolate. A bordo di ogni carro di prima categoria ballano fino a 250 figuranti in maschera.

Il premier Renzi è rappresentato nei modi più divertenti e satirici. Per Alessandro Avanzini è un illusionista in precario equilibrio sulla scheletrica tartaruga Italia, lenta come le riforme. Per Simone Politi e Priscilla Borri è Trasformers, o meglio Riformers, mega robot pronto alla rottamazione. Secondo Daniele Chicca è Luke Skywalker, anche se dietro la maschera del padre Dart Vader c’è Silvio Berlusconi.
Tra i protagonisti delle sfilate la Merkel che dà alla luce tanti piccoli Renzi. Debutta in cartapesta anche Papa Francesco, ai fornelli della cucina di Expo mentre, secondo Luca Bertozzi, prepara la ricetta giusta. Guardano alla crisi economia i costruttori Gilbert Lebigre e Corinne Roger con il carro “Il grande freddo”, in cui la finanza mondiale congela l’animo degli esseri umani. Il gigantesco elefante dei fratelli Bonetti è una denuncia contro lo sterminio per il mercato di frodo dell’avorio.

GLI SPETTACOLI PIROTECNICI

Due i grandi spettacoli pirotecnici sull’arenile di piazza Mazzini. Domenica 1 febbraio, al termine della prima sfilata dei carri, in anteprima mondiale il nuovo spettacolo piromusicale della ditta Morsani di Rieti. Sabato 28 febbraio, al termine della sfilata notturna (che inizierà alle ore 18,30) lo spettacolo pirotecnico di chiusura, firmato dalla ditta Mazzone di Orbetello.

GRANDI CORSI MASCHERATI

Domenica 1 febbraio – ore 15
1° CORSO MASCHERATO
Al termine, in anteprima mondiale il nuovo
Grande Spettacolo piromusicale di Apertura- ditta Morsani di Rieti

Domenica 8 febbraio – ore 15
2° CORSO MASCHERATO

Domenica 15 febbraio – ore 15
3° CORSO MASCHERATO

Domenica 22 febbraio – ore 15

4° CORSO MASCHERATO

Sabato 28 febbraio – ore 18,30
5° CORSO MASCHERATO NOTTURNO
Al termine lettura dei verdetti delle giurie
Grande Spettacolo pirotecnico di Chiusura – ditta Mazzone di Orbetello

 




VERDI IN BLUE: LE MUSICHE PIU' BELLE DI GIUSEPPE VERDI IN CHIAVE JAZZ

Redazione
A partire da oggi lunedì 26 gennaio 2015 potrete collezionare gratuitamente le musiche più belle di Giuseppe Verdi rivisitate in chiave jazz da un quartetto d'eccezione. Si tratta di una raccolta di brani più unica che rara.

Potrete scaricare gratuitamente la prima delle 11 tracce audio che comporranno il Vostro cd intitolato "VERDI IN BLUE" semplicemente sfogliando L'Osservatore d'Italia virtual paper (all'indirizzo http://www.osservatoreitalia.com) e andando a pagina 7 (ultima pagina) dove troverete la traccia pronta per essere ascoltata e scaricata. (Per scaricarla basta semplicemente cliccare con il tasto destro del mouse mentre si ascolta e selezionare "salva audio come"

Ogni Lunedì sarà disponibile una traccia diversa che verrà riproposta anche nei giorni successivi, fino al lunedì successivo quando sarà proposta la seconda traccia, e così via…

OGGI LUNEDI' 26 GENNAIO 2015 CON L'OSSERVATORE D'ITALIA "VIRTUAL PAPER" WWW.OSSERVATORE ITALIA.COM LA PRIMA USCITA:  "OH BELLA FIGLIA DELL'AMORE" (RIGOLETTO) 

Specifiche della collezione:

Titolo CD: VERDI IN BLUE

Artisti interpreti: Mario Donatone (piano), Luca Velotti (sax tenore & soprano, clarinetto), Mauro Battisti (contrabasso),  Carlo Battisti (batteria).
Etichetta: ISMA RECORD – WWW.ISMARECORD.IT

Elenco delle tracce in programmazione con le uscite su L'osservatore d'Italia virtual paper a pag. 7 (www.osservatoreitalia.com):

1) TACEA LA NOTTE (TROVATORE)
2) PRELUDIO (LA TRAVIATA)
3) CORTIGIANI, VIL RAZZA DANNATA (RIGOLETTO)
4) QUESTA O QUELLA PER ME PARI SONO (RIGOLETTO)
5) OH BELLA FIGLIA DELL'AMORE (RIGOLETTO)
6) GUERRA ALL'EGITTO. MARCIA TRIONFALE (AIDA)
7) DIO DELLA BUFERA (OTELLO)
8) VERGINE DEGLI ANGELI (LA FORZA DEL DESTINO)
9) VA PENSIERO (NABUCCO)
10) PRELUDIO (RIGOLETTO)
11) LIBIAM NEI LIETI CALICI (LA TRAVIATA)
 
Buon ascolto.




CAMPOBASSO: IL TEATRO SANNITA PRESENTA FILUMENA MARTURANO

di Silvio Rossi

Campobasso – La rappresentazione di Filumena Marturano, celebre opera partorita dalla penna di Eduardo de Filippo, e resa celebre, oltre che dalle interpretazioni dell’autore e dalla sorella Titina, dall’adattamento cinematografico di Vittorio de Sica, con Marcello Mastroianni e Sofia Loren nella parte di Don Mimì e Filumena, è stata presentata la scorsa estate nell’ambito del 40° SANNITA TEATRO FESTIVAL, nello splendido scenario del teatro sannita di Pietrabbondante.
Proprio dal paese dell’alto Molise proviene la compagnia “Amici del teatro di Pietrabbondante”, che ha affrontato la sfida di portare in scena una rappresentazione intensa, che se da un lato ha il vantaggio di essere conosciuta da molti, per cui non necessita per lo spettatore di un impegno particolare per conoscere la trama, pone però gli attori in confronto con modelli difficilmente imitabili.
Domenica prossima, alle ore 18:00, gli attori di Pietrabbondante presenteranno la commedia nel teatro Savoia, nel centro del capoluogo molisano. Un degno riconoscimento per un impegno nella valorizzazione della cultura nella piccola regione.
L’opera
Nel dramma di Filumena, che rifiuta di rivelare all'amante quale dei tre figli da lei messi al mondo sia il suo, De Filippo dichiarava di aver inteso rappresentare un'allegoria dell'Italia lacerata e in larga misura depauperata anche moralmente, e prefigurarne la dignità e la volontà di riscatto. Forse la commedia italiana del dopoguerra più conosciuta e rappresentata anche all'estero, ha un ruolo centrale nella produzione di Eduardo De Filippo, collocandosi tra i primi testi di quella Cantata dei giorni dispari che, a partire da Napoli milionaria, raccoglie le opere più complesse e problematiche in cui si riversano i drammi, le ansie e le speranze di un paese e di un popolo sconvolti dalla guerra.
La trama
Filumena Marturano è un’ex prostituta che da molti anni vive come serva e concubina di Domenico Soriano. Stanca della sua condizione, vuole farsi sposare e ci riesce fingendosi morente. Domenico, accortosi dell'inganno, fa annullare le nozze. Ma Filumena nasconde un segreto, anzi due: ha tre figli ed uno di questi è di Domenico. È riuscita a tirarli su dignitosamente grazie ai soldi che nel tempo ha sottratto a Domenico, senza che lui se ne sia mai accorto …….

Personaggi ed interpreti
Adriana Palmisano Filumena Marturano
Giovanni Palladino Domenico Soriano, ricco dolciere
Aldo Cutone Alfredo Amoroso, 'O cucchieriello
Irene Di Carlo Rosalia Solimene, confidente di Filumena
Concetta Magnanti Diana, giovane «fiamma» di Soriano
Alessia Tesone Lucia, cameriera
Francesco Colaianni Umberto, studente
Fabio Capaldi Riccardo, commerciante
Fabrizio Massaro Michele, operaio
Feliceantonio Di Schiavi L'avvocato Nocella
Arianna Tesone Teresina, sarta
Prodotto dall’Associazione “Amici del teatro di Pietrabbondante”
Regia di Mario Baldini




MOLISE: AD AGNONE FULL IMMERSION SU TEATRO E DRAMMATURGIA NEL SANNIO ANTICO

di Silvio Rossi

Agnone – Si svolgerà oggi, presso la sala consiliare di Palazzo San Francesco, ad Agnone in Molise, un interessante incontro su: “Teatro e drammaturgia nel Sannio Antico”.

La conferenza è organizzata dalla Biblioteca Labanca, centenaria Istituzione tra le più importanti del suo settore fra Abruzzo e Molise, in collaborazione con l'Istituto omnicomprensivo di Agnone e il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune alto molisano e della Regione Molise.
All’incontro, molto atteso dagli appassionati e studiosi di cose sannite di Molise, Abruzzo e Campania e oltre, parteciperà anche Nico Ioffredi, Consigliere delegato alla Cultura della Regione Molise.

Curatore dell’evento è Nicola Mastronardi, giornalista e scrittore, autore del primo fortunato romanzo storico sull’epopea italica, “Viteliu. Il nome della Libertà”. Il libro ha illuminato un periodo storico colpevolmente dimenticato da parte della storiografia tradizionale. Viteliu ha permesso di conoscere, con una storia mediata dalla trama romanzesca, un popolo che è stato fondamentale nell’origine dell’identità italiana.

La conferenza, assoluta novità dunque nel panorama scientifico dell'Archeologia sannita e italica, è resa possibile anche grazie ai risultati e alle nuove scoperte conseguenze degli scavi in corso a Pietrabbondante, in Alto Sannio, da alcuni anni diretti proprio da La Regina, Presidente dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte. Proprio Adriano La Regina, intervistato da Mastronardi, parlerà di “Sanniti, Italici e il loro ruolo nella storia di Roma”, un tema molto dibattuto negli ultimi tempi.




JOE COCKER MORTO A LONDRA

di Silvio Rossi

Nuovo meraviglioso amico. Così Adelmo Fornaciari, in uno dei primi dischi che l’ha reso famoso in Italia, e anche fuori confine, aveva appellato uno dei cantanti che sono stati sua fonte d’ispirazione. John Robert Cocker, nato a Sheffield il 20 maggio del 1944, conosciuto con l’abbreviativo “Joe”, era un interprete particolare.

Interprete, perché a differenza di molti altri cantanti arrivati al successo in quegli anni, che si caratterizzavano per la composizione dei brani, Joe era specializzato in cover. Il suo primo successo è stato la reinterpretazione di un brano dei Beatles (I'll Cry Instead), seguito dalla più famosa With a Little Help from My Friends, con cui giunse al vertice delle classifiche inglesi.
La sua presenza fisica, il suo modo di personalizzare i brani, il suo gesticolare, che l’hanno reso popolare al grande pubblico, e bersaglio dell’ironia tagliente di John Belushi, che ne interpretava un’esilarante parodia nel Saturday Night Live, famosa trasmissione di seconda serata che da metà anni settanta ha lanciato generazioni di comici.
Dopo il grande successo avuto sul palco di Woodstock nel 1969, una vita trasandata, caratterizzata dall’abuso di alcool, lo aveva allontanato dalle scene. Allontanamento però non definitivo, nei primi anni ottanta ha ritrovato l’amore del grande pubblico, con due brani tratti dalle colonne sonore di due film famosi, Ufficiale e Gentiluomo, il cui brano Up Where We Belong vinse l’oscar e i due cantanti (Joe era assieme alla voce femminile di Jennifer Warnes), e tre anni dopo Nove settimane e ½, col brano You can leave your hat on, che immortalava la scenda dello spogliarello di Kim Basinger.
Zucchero, l’artista italiano che era più legato a Cocker, ha appreso la notizia al ritorno da Berlino, dove ha tenuto un concerto. Ha ricordato i molti momenti insieme, come grazie a lui ha amato il blues.




LECCO: LA MOSTRA FOTOGRAFICA CHE RIPERCORRE LA VITA DI RONCALLI E WOJTYLA

di Giuseppa Guglielmino

Lecco – E' stata inaugurata sabato 13 dicembre alle 15.30 la mostra fotografica “Due Papi che hanno cambiato la nostra storia” dedicata a Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, organizzata dagli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi (Via Airoldi e Muzzi 2, Lecco).

La rassegna sui due Papi molto amati, già proposta lo scorso aprile a Roma dai Musei Vaticani in occasione della doppia canonizzazione, gode del patrocinio del Comune di Lecco e di Confartigianato Imprese Lecco e mette in luce, attraverso oltre 100 scatti, la ricchezza del loro messaggio spirituale e la normalità della loro vita da Pontefici.

Il pubblico avrà la possibilità di ripercorrere i momenti salienti dei due pontificati: quello di Angelo Giuseppe Roncalli, il papa che ideò e aprì il Concilio, morto nel 1963, e di Karol Wojtyla, il Papa che in 27 anni di pontificato ha contribuito a cambiare la storia del mondo, proclamati santi nello stesso giorno, il 27 aprile scorso, per volontà di Papa Francesco.

«I due Pontefici santi, i più amati dal popolo, grazie al loro carisma hanno lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa e dell’umanità – afferma il presidente degli Istituti Giuseppe Canali –. Avere la possibilità di ospitare a Lecco, e all’interno degli Istituti riuniti Airoldi e Muzzi, la mostra fotografica dedicata a Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II è per noi motivo di grande gioia. Gli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi offrono alla città di Lecco una duplice occasione: vedere delle immagini straordinarie che ripercorrono oltre 50 anni della nostra storia, e aprire le proprie porte alla città per rendere ancora più evidente la presenza di una realtà che dal 1594 offre i suoi servizi al territorio lecchese».

La mostra è articolata in due sezioni. La prima raccoglie le foto, in bianco e nero, relative al pontificato di Giovanni XXIII. Sarà possibile ammirare il “Papa Buono” mentre benedice le folle e visita i piccoli malati dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù o è impegnato nei lavori di apertura del Concilio Vaticano II.

La seconda sezione della mostra è dedicata a Giovanni Paolo II. Gli scatti, tutti a colori, testimoniano come il pontificato di Papa Wojtyla, il più lungo del XX secolo, abbia cambiato la storia del mondo. Le immagini mostrano i grandi incontri con gli esponenti politici più influenti del secolo scorso, da Gorbaciov a Fidel Castro, e gli innumerevoli viaggi di Giovanni Paolo II in ogni angolo del pianeta, fino ai luoghi abitati dai più poveri. Esclusive alcune fotografie che ritraggono il Papa in aereo, sugli sci, durante momenti di solitudine e meditazione e a passeggio sulle montagne. Toccanti anche le fotografie dell’ultimo venerdì santo di Papa Wojtyla, quando prega nella cappella privata, e lo scatto che ritrae il feretro del Pontefice tra una folla oceanica accorsa in piazza San Pietro per l’ultimo saluto.

All’inaugurazione, oltre agli esponenti istituzionali e il vicario episcopale monsignor Maurizio Rolla, saranno presenti Arturo Mari, per oltre 50 anni fotografo ufficiale dei Pontefici, e monsignor Edmond Farhat, arcivescovo di Biblo e nunzio emerito in Austria.

L’esposizione rimarrà aperta dal 14 dicembre 2014 al 31 gennaio 2015 e sarà visitabile nei seguenti orari:

dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 20.00;

il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 20.00.

È possibile organizzare visite guidate.

Per le scuole l’ingresso è dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 14.00.




CUGINI DI CAMPAGNA: NICK LUCIANI SBATTE LA PORTA E SE NE VA

Redazione

Nick Luciani, la voce inconfondibile dei Cugini di Campagna lascia lo storico gruppo, e lo fa in malomodo. Luciani, infatti, se ne è andato sbattendo la porta e in una nota dai toni polemici nei confronti di Ivano Michetti, uno dei due fratelli gemelli fondatori della band, rinfaccia di non aver mai tenuto conto delle sue "idee e esigenze interpretative" e di non averlo mai reso partecipe delle scelte. Nick Luciani ha da ridire anche sulle modalità di gestione della band, denunciando "mancanza di collaborazione, mancanza di prove, allestimento" tutte problematiche che avrebbero prodotto "spettacoli sempre più scadenti, togliendo man mano al gruppo quella magia con la quale era nata negli anni Settanta e su cui si basava, snaturando e facendo scivolare il gruppo sempre di più nel ridicolo sia dal vivo che in tv".  Si prospetta quindi una guerra aperta tra il biondo e il gruppo. 

La storia dei Cugini di Campagna

Nel 1970 viene fondato il gruppo, scritturato dalla Pull di Bruno Zambrini e Gianni Meccia, e la loro prima canzone è Il ballo di Peppe, lanciata dalla trasmissione Alto gradimento, condotta da Gianni Boncompagni e Renzo Arbore.

Nel 1973 ottengono il successo con la prima canzone di loro composizione, Anima mia, poi con Innamorata, Un'altra donna nel 1974, 64 anni, Preghiera, È lei, Conchiglia bianca, Tu sei tu.

Nel 1978 ottengono lo stesso successo con altri singoli: Dentro l'anima, nel 1979 Solo con te e Meravigliosamente, nel 1980 Metallo, No tu no, nel 1981 Valeria, nel 1982 Uomo mio, Cucciolo.

Nel 1980 il 33 giri Metallo supera nelle vendite gli album più famosi del gruppo.

Nel 1990 i Cugini di campagna portano i loro successi in giro per il mondo. Sono infatti numerose le tournée che il gruppo compie confermando il loro successo.

Nel 1997 ritornano alla ribalta discografica grazie alla trasmissione televisiva Anima mia, condotta da Fabio Fazio e Claudio Baglioni. Il grande successo è riscontrato dal rientro nella Hit Parade di due loro album.

Il 12 dicembre 2014 Nick Luciani, dal 1994 voce del gruppo, ne esce annunciando l'addio con una nota polemica nei confronti di Ivano Michetti, uno dei due fratelli gemelli fondatori, puntando il dito anche sulla gestione del gruppo, denunciando «mancanza di collaborazione, prove, allestimento» problemi che avrebbero portato a «spettacoli sempre più scadenti»




RAI E TELETHON: UN RAPPORTO CON PIU’ OMBRE CHE LUCI

La denuncia del PAE:”la RAI non garantisce la libera e corretta informazione, sponsorizza la sperimentazione animale, dice sì a Telethon ma non alla ricerca con metodi alternativi avanzati”

di Cinzia Marchegiani

Come ogni anno Telethon è ritornata fare cassa in Rai, tra volti di bambini e storie delicatissime di malattie genetiche e rare si esorta il pubblico a fare donazioni che in tantissimi anni hanno fatturato un vero tesoro, denaro che viene gestito per studi e sperimentazioni che dovrebbero portare un raggio di luce per tante famiglie che nell’ombra vivono drammi quotidiani insormontabili. La venticinquesima edizione della maratona televisiva Telethon è già iniziata dall’8 dicembre sulle reti Rai e terminerà il giorno 14 dicembre. Anche quest’anno non mancano le forti polemiche intorno a questo evento da parte del Partito Animalista Europeo che è sceso in campo ed è critico verso il servizio pubblico. Per questo Stefano Fuccelli, il suo presiente rivolge un appello non solo verso le persone sensibili alla causa animalista ma anche a tutti coloro che vedono negato il diritto ad una corretta e libera informazione, ed esorta a non pagare il canone Rai: ”La RAI, se da un lato invita noi contribuenti a versare obbligatoriamente il canone con proposte sempre più aberranti (come inserirlo direttamente sull'energia che paghiamo), dall'altro tende ad evitare di rispondere alle pesanti accuse legate a tangenti, a presunte assunzioni dirigenziali poco chiare e torbide situazioni. In riferimento alle iniziative televisive di servizio pubblico e impegno sociale orientate alla raccolta fondi destinati alla ‘mission’ della fondazione Telethon, che da oltre venti anni coinvolge il pubblico a sostenere con una donazione il lavoro dei ricercatori, è stato richiesto di inserire all'interno del palinsesto televisivo e radiofonico Rai programmi di divulgazione ed informazione circa i metodi di ricerca scientifica alternativi/sostitutivi ed avanzati senza uso di modelli animali, quegli stessi metodi che negli USA vengono finanziati con 200 milioni di dollari dal Governo americano. Mentre altrove si investe sul futuro della ricerca, in Italia si persevera nello studiare la risposta sul topo, nonostante il modello animale sia assunto come gold standard sulla base di un'ipotesi di predittività mai verificata.”
Quello che il PAE evidenzia è il dato oggettivo che vede l'azienda di Stato sponsorizzare soltanto ed unicamente Telethon e similari con i soldi pubblici provenienti quindi anche da chi, come confermato dall'oltre l'80% degli italiani, è contrario alla sperimentazione animale. Stefano Fuccelli dichiara: ”La Rai ha il dovere di garantire la libera e corretta informazione senza omissioni o censure, soprattutto quando è la maggioranza democratica a richiederla. Più che servizio pubblico la Rai è al servizio dei pochi potenti collusi con la solita lobby del farmaco.”
Fuccelli fotografa un dato allarmante che riguarda i fondi che vengono investiti sulle le ricerche scientifiche:”Laddove gli Stati Uniti ed i più importanti Stati membri dell' UE investono ingenti capitali sui metodi alternativi classici e sulla nuova frontiera dell'innovazione come il progetto Human-on-a-chip, Tessuti Umani Artificiali sponsorizzato dalle agenzie Usa per la difesa con 200 milioni di dollari, o il programma US ToxCast generazioni di dati tramite tecnologie robotica ad alta produttività, con soli 80 mila euro destinati alle alterative l'Italia è il fanalino di coda circa la ricerca scientifica avanzata. In Europa, con il successo di Stop Vivisection, l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ECI), che ha raccolto più di 1.200.000 firme certificate e di cui il PAE è il maggiore sponsor, indicherà alla Commissione Europea la strada legislativa da seguire per rendere obbligatori i metodi sostitutivi e proprio lo scorso 26 novembre è iniziato ufficialmente l'iter normativo.”
Insomma, si vuole e si pretende che sia dato spazio nella stessa egual forma a circa l'80% degli italiani che è favorevole alla ricerca senza l'uso degli animali, un dato quest’ultimo che emerge dall'ultimo Rapporto Italia Eurispes. Indipendentemente dal profilo tecnico-scientifico, anche l'opinione pubblica ha espresso un netto parere di condanna alla vivisezione, e Fuccelli va dritto con la sua denuncia:”La Rai ha il dovere di garantire la libera e corretta informazione senza omissioni o censure, soprattutto quando è la maggioranza democratica a richiederla. Più che servizio pubblico la Rai è al servizio dei pochi dove vince sempre la lobby del farmaco."
Critico anche Memento Naturae che al fianco del PAE ricorda come moltissime associazioni contrarie alla vivisezione denunciano e comprovano come siano troppi gli studi effettuati su animali per curare malattie genetiche umane, la Ricerca senza Animali, una voce fuori dai ritornelli mediatici, ma che sta prendendo sempre più piede con investimenti anche molto consistenti, sopratutto in Germania e negli Usa, atta a sostituire una pratica ormai ottocentesca a detta della stragrande maggioranza delle menti più esperte e più libere da certi condizionamenti e dogmi della cosiddetta "comunità scientifica".
Memento Naturae, in perfetto accordo ed in stretta sinergia con il Partito Animalista Europeo ha annunciato un presidio che si terrà il 12 dicembre davanti al Charity Show, qualora la Rai non accogliesse la richiesta di dare altrettanto spazio anche per la raccolta fondi  e informazione per ricerche che si avvalgono dei metodi alternativi:”Se la RAI però decidesse di tacere, come già ha fatto lo scorso anno dopo gli scontri avvenuti sempre in merito al Charity Show e tenuti ben nascosti, dimostrerebbe ai più di non essere un servizio pubblico ma di essere solo una delle tante altre aziende affaristiche. In secundis, ci preme sottolineare come sia piuttosto strano che le banche che non ci sembra brillino di filantropia quando si tratta di chiedere dei rientri forzati per mandare sul lastrico una famiglia o per far suicidare un imprenditore utilizzando Equitalia o Gerit, siano così accondiscendenti nell'ottenere fondi da donare a Telethon, che nel frattempo per le sue terapie geniche stringe sodalizi con multinazionali farmaceutiche come la GlaxoSmithKline che insieme alle più note Novartis e Roche, sempre più sotto i riflettori dopo gli avvenimenti legati al vaccino Fluad e il caso Avastin Lucentis, in un caso di sentenza da parte di un tribunale di Milano che accusa GSK di essere responsabile di un bambino autistico per via del vaccino Infanrix Hexa.”

Il telespettatore dovrebbe avere la possibilità di poter scegliere come investire il proprio denaro, ma se non ha alternativa, il pluralismo e l’obiettività si va a far benedire. Gli studi che emergono dalla sperimentazione animale, dovrebbero essere profusi anche a chi nella propria quotidianità è lontano dalla pratica medica e dalla ricerca scientifica….e il dato oggettivo in merito si evince anche dai tomi di farmacologia, anche quelli datati che qui riportiamo: ”E’ importante riconoscere i limiti delle prove precliniche (SUGLI ANIMALI) che comprendono tre punti in particolare 1) sugli animali si valuta la tossicità, ed è lunga e costosa; 2) si devono usare un gran numero di animali per ottenere dati preclinici; 3) l’estrapolazione dei dati di tossicità dagli animali all’uomo non è completamente attendibile….per questo meno di un terzo dei farmaci che vengono sottoposti a sperimentazione clinica (quindi sull’uomo) ottengono l’approvazione alla vendita. Interessante sarebbe capire come gli animali possono essere predittivi per le malattie genetiche…. 




MORTO MANUEL DE SICA: A DARNE L'ANNUNCIO E' IL FRATELLO CHRITIAN SU FACEBOOK

Redazione

Il mondo del musica da l'addio a Manuel de Sica, compositore, autore di colonne sonore e fratello maggiore di Christian. E proprio quest'ultimo che ha dato la notizia sul social network Facebook: "mio fratello Manuel non c'e' piu'" ha scritto, corredando il post con una foto in cui e' ritratto con il padre Vittorio. Manuel de Sica aveva 65 anni ed e' stato stroncato da un attacco cardiaco. Si era dedicato alla musica fin da giovane, raggiungendo un successo internazionale. Autore e compositore di molte colonne sonore, tra le piu' famose quella del film "Il giardino dei Finzi-Contini" per la quale ricevette una nomination agli Oscar.

Vinse il Globo d'oro per "Ladri di saponetta" di Maurizio Nichetti, il Nastro d'argento per "Al lupo, al lupo" di Carlo Verdone e il David di Donatello per "Celluloide" di Carlo Lizzani. Ma la sua passione per la musica non ha riguardato solo il cinema: ha anche composto musiche per grandi maestri di orchestra come Salvatore Accardo e musica sinfonica e da camera. Manuel, figlio di Vittorio e Maria Mercader ha voluto mantenere vivo il ricordo del padre scrivendo il libro: "Di padre in figlio", un autobiografia congiunta e un omaggio al regista e al padre.




TI SI QUE VALES STASERA CON LE CHILDREN TAPPERS UNA FINALE CON LE SCARPETTE CHE VALGONO ORO MONDIALE

Bambine straordinarie, professioniste della Tap Dance e campionesse del Mondo 2013 sono arrivate tra i sedici finalisti del programma che Tu Si Que Vales, stasera su Canale 5 una gara combattattussima

di Cinzia Marchegiani

Un sabato sera davvero importante per le Children Tappers al programma targato Mediaset, Tu Si Que Vales. Sono sette bambine tra i 10 e 11 anni che hanno fatto completamente impazzire il pubblico di questo programma che le ha amate sin da subito…come potrebbe essere altrimenti? Le loro esibizioni di Tit Tap hanno fatto scoprire una disciplina olimpionica a molti sconosciuta la Tap Dance. Ma loro al pubblico sono abituate, sono campionesse che valgono oro mondiale. Un orgoglio italiano forse troppo poco visibile, che dovrebbe invece trovare più spazi dedicati nelle trasmissioni sportive, perché questa è la Tap Dance che porta alto il nome dell’Italia ai campionati mondiali, con infiniti medaglie d’oro frutto di fatica, passione e costanza che vale tanti anni di allenamenti. Le Campionesse del Mondo 2013 di Tap Dance che stasera si esibiranno sono Federica Agostino,Valeria Ceccarelli, Asia D'Anna,Benedetta Petrazzuoli, Alice Pietrella, Arianna Riva e Ilaria Savina e dovranno competere con cantanti comici, mangiatori di spade e marionettisti nella prima finalissima di questo sabato sera per raggiungere la vittoria, di fronte al televoto e alla giuria del trio "Italia's Got Talent" Gerry Scotti, Maria De Filippi e Rudy Zerbi.

Le Children Tappers fanno parte di un rinnovato successo che non piove dal cielo, ma un impegno straordinario della scuola di Full Dance che si trova alle porte di Roma, dove la maestra e coreografa Graziella Di Marco insegna disciplina, sudore e rispetto, una nota fuori dal coro verrebbe da dire, perché quando si raggiungono livelli altissimi di prestazioni e riconoscenze mondiali, il lavoro e la passione sono semplicemente il risultato di una combattente che ha con determinazione messo al centro del suo mondo non solo l’atleta, ma quella ricchezza di valori che parlano di solidarietà, altruismo, e abnegazione. Gli ori sono la cornice finale di un percorso di vita e i numeri sono lodevoli, titoli mondiali nella Tap Dance sono 16 ori, 2 argenti 1 bronzo. Graziella Di Marco raggiunta dall’Osservatore d’Italia, ci parla di una vita dedicata a questa disciplina che non risparmia in gioie e sacrifici. Poi ci sono le collaborazioni internazionali con Jim Doubtfire dei Tap Dogs, Ruben Sanchez dell'Accademia Luthier di Barcellona, Nico Rubio Chicago. Graziella Di Marco, una stacanovista ma non solo negli allenamenti,  è il cuore pulsante della Full Dance e parla con quell’orgoglio dei suoi ragazzi:” gli allievi della Full Dance sei volte campioni del mondo Emanuele e Leonardo D’Angelo sono ospiti da due anni alla Tap United a Boston insieme a dieci altri ballerini di Tap considerati i più talentuosi al mondo.” La stessa Di Marco è stata premiata più volte dal Comitato Olimpico per i risultati conseguiti come coreografa e allenatrice della nazionale italiana Tap Dance, attualmente è tecnico e giudice federale per la FIDS ed è stata rinominata responsabile nazionale per le danze e.p.o.c.a.
La  Di Marco in poche parole esprime stima che profuma di affinità elettive, che la lega in modo indissolubile ai suoi assistenti presso la Full Dance. Loro sono Francesco Gargamelli di House e Hip Hop, Vilma Battafarano per la danza classica e preparazioni per provini all’accademia nazionale di danza e Ludovico Durst ospite di eccezione ballerino che ha trascorso più di quaranta anni in tournee mondiali dei quali venticinque come partner di Carla Fracci:”Non sono solo professionisti ad alto livello, ma persone che arricchiscono la mia vita, mi piacerebbe poter trasmettere questi valori ai miei allievi, perché questa disciplina olimpionica molto dura, lo diventa ancora di più se non si comprende il senso di gruppo, ogni atleta è parte di un ingranaggio, dove l’individualismo non paga.”
Per chi non conosce questa straordinaria disciplina ormai diventata olimpionica, può confutare la sua bellezza, eleganza e doti stasera alle 21:00 al Qui Tu Si Que Vales e saranno spettacolo puro, talenti eccezionali in sette bambine che non hanno bisogno di conferme, ma la gioia di condividere con il pubblico italiano, gli applausi e i meriti che troppo spesso sono riconosciuti solo all’estero….La prossima gara mondiale che dovranno disputare è in Germania a Riesa, ma evidentemente ricevere i riconoscimenti dai propri connazionali riempie di orgoglio atleti che portano alto il valore della bandiera italiana….forse non adeguata cassa di risonanza delle testate nazionali del nostro Bel paese.

Graziella Di Marco invita a votare questa sera Canale 5 mandando un SMS AL 47300 CON CODICE 01 o dal fisso al 8943000 con CODICE 01- e spiega di fare attenzione poiché essendo in diretta potrebbe cambiare il codice stesso”Una fantastica scarica di adrenalina prima del mondiale”

Signore e signori, le Children Tappers, garantito, spettacolo puro!




LA VIDEOARTE DI “THE LACK” SELEZIONATA PER I PRINCIPALI FESTIVAL EUROPEI: ISTANBUL, BARCELLONA, BRATISLAVA E LONDRA

Redazione

Il lungometraggio The Lack è stato selezionato per rappresentare l’Italia nei principali festival europei. Il film, frutto del connubio tra la video-arte dei Masbedo e il linguaggio cinematografico, andrà in onda martedì 25 novembre su Sky Arte HD, alle ore 23:15. Proiettato alla 71ma Mostra del Cinema di Venezia, porta in scena il vissuto di sei personaggi femminili, immersi in una natura sublime e primitiva, che affrontano un viaggio nella loro interiorità vivendo il distacco, l'abbandono e riscoprendo il coraggio di ricomporre i pezzi della propria vita per colmarne il senso di vuoto.

Il film è stato selezionato per la rassegna Appuntamento con il cinema italiano ad Istanbul  2014, dal 29 novembre al 4 dicembre; per la Mostra de cinema Italia de Barcelona 2014, che propone titoli selezionati ai Festival di Cannes, Locarno, Venezia, Toronto e Londra, dal 12 al 18 dicembre; per il Mittelcinemafest Bratislava 2014 organizzata dal Mittel Cinema Fest, dall’1 al 6 dicembre; per Cinema Made in Italy London 2015, dal 5 al 9 marzo 2015. 

Il film dopo essere stato presentato alle Giornate degli Autori Venice Days, Mostra del Cinema di Venezia 2014, ha partecipato anche ai seguenti festival:  RIFF – Reykjavík International Film Festival / New Visions, CPX:DOX – Copenhagen Documentary Film Festival / New Vision Award, MITTELCINEMAFEST 2014 Budapest.  

“Spero che The Lack sia un contributo che serva da stimolo a non arenarsi su logiche produttive cinematografiche classiche – dichiara Beatrice Bulgari, produttore del film – Si può e si deve sperimentare attraverso nuovi linguaggi dando la possibilità ad un artista/regista di restare tale. Artigiano della propria opera. Moltissimi i festival internazionali a cui The Lack è stato invitato a partecipare. Qualcosa si muove. Le donne di The Lack rappresentano l’umanità intera. Sono portatrici della forza d’animo e coraggio nell’affrontare la mancanza interire che è in ogni essere umano”.

SINOSSI DEL FILM – The Lack, quattro variazioni sul tema la "mancanza", è un film rappresentato da sei personaggi femminili. Ognuna di queste donne è immersa in una propria natura silenziosa e primitiva. Non ci sono comparse, nessuno accompagna la solitudine di queste donne. Eve affronta il dolore dell’abbandono. L’ossessione d’amore lascia spazio a una ribellione in cui il gesto violento trova la sua capacità di rinascita in una natura sublime, bellissima e matrigna. Nella seconda storia, il viaggio reale e onirico di Xiù, culmina nel momento in cui riporta con fatica e coraggio un faro proiettore nell’isola disabitata che un tempo fu testimone di una famosa sparizione cinematografica. La terza storia si svolge in una terra lunare, un paesaggio immerso in scenari apocalittici, nel quale convivono centrali geotermiche e territori arcaici. Due donne affrontano il sentimento difficile e necessario del distacco, compiendo il passaggio da uno stato conosciuto verso una dimensione inesplorata. Una deriva che lascia aperto uno spiraglio di rinascita e speranza. Nella storia finale, Sarah ripercorre il suo viaggio interiore, attraverso le sue visioni. In una seduta psicanalitica, cerca di ricomporre i pezzi della sua esistenza frantumata e di colmare il suo vuoto.

SCHEDA TECNICA – Un film di Masbedo. Con Lea Mornar, Xin Wang, Giorgia Sinicorni, Ginevra Bulgari, Emanuela Villagrossi, Cinzia Brugnola, Sofia Di Negro. Drammatico – Italia 2014, 76', colore. Sceneggiatura di Beatrice Bulgari, Mitra Divshali e Masbedo; fotografia di Giuseppe Domingo Romano, Gherardo Gossi; montaggio e suono Benni Atria; musica Vittorio Cosma e Gianni Maroccolo; scenografia Masbedo e Francesca Tessari; costumi Beatrice Bulgari e Agnieska Baranowska; produttore Beatrice Bulgari; produzione In Between Art Film; produttori associati Marta Donzelli e Gregorio Paonessa; in associazione con Vivo Film.

NOTE DI REGIA – “Nel film non ci sono comparse – spiega il duo Masbedo, composto da Nicolò Massazza e Jacopo Bedogni – nessuno accompagna la solitudine di queste donne, nessuno prova a temperare, estirpare , addomesticare la voce di quella mancanza. The Lack è nato da un sodalizio che ci ha coinvolti in un’avventura artistica entusiasmante che ci ha dato la possibilità di sperimentare oltre la esperienza videoartistica. Il nostro incontro con Beatrice Bulgari e Mitra Divshali è stato fondamentale perché dopo averci proposto la loro idea ed il soggetto del film abbiamo aperto un laboratorio di sceneggiatura che ci ha permesso di scrivere il film insieme e nel suo divenire di vivere un confronto continuo con due donne, creando così una scrittura artistica a otto mani. Il film è stato quindi un territorio continuo di creatività senza limiti, dove ognuno portava uno stimolo e ogni suggestione generava discussione, sceneggiatura, idee. Questa condizione di scrittura continua si è manifestata sino all' ultimo ciak, nel montaggio, nella post produzione.. Oltre a impostare il film su un impatto visivo dominante abbiamo effettuato una ricerca del suono come matrice percettiva degli ambienti. Volevamo che la voce delle scene fosse radicale in tutto e per tutto, che ci fosse una dinamica snervante tra un silenzio molto malinconico e la presa diretta della natura circostante. La lava suona, il ferro suona, la pietra suona, il mare suona, il fumo suona, la fabbrica suona. Anche le musiche di Gianni Maroccolo e di Vittorio Cosma sono fondate sul battito corale della natura, sulla registrazione maniacale nel dettaglio della presa diretta.”