Bracciano, un week end all’insegna del medioevo con “Arti Mestieri e Sapori nostrani”

BRACCIANO (RM) – “Sabato 22 e domenica 23 ottobre 2022 ritorna la manifestazione di carattere storico “Arti, Mestieri e sapori nostrani” realizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione Compagnia del Castello e la partecipazione dell’associazione Rione Monti, grazie al contributo della Regione Lazio. L’iniziativa è caratterizzata da eventi a tema che si svolgono nell’arco del fine settimana.
 
Con un tuffo nel passato e nelle tradizioni enogastronomiche ed artigiane locali  il centro storico di Bracciano si trasforma in un villaggio medievale per rivivere l’atmosfera del tempo.
 
L’apertura dell’evento è prevista alle 15,00 di sabato   con un corteo in costumi medievali, accompagnato da sbandieratori, che attraversano il centro storico, cuore della manifestazione. La giornata successiva inizierà alle ore 10,00 con i mercati e proseguirà durante tutto il giorno con i rievocatori storici ed alle 15,00 si ripeterà lo spettacolo del corteo con i costumi d’epoca che accompagnano i visitatori all’interno del villaggio medievale, allestito nel centro storico con banchi di arti e mestieri, locande  e veri e propri accampamenti militari.
 
Per le vie del borgo si esibiranno maestri d’armi e artisti di strada, mentre nei vicoli e nelle piazze verranno inscenati duelli di cavalieri ed improvvisate pantomime a tema. Presso piazza degli Olmi verrà allestita una taverna  dove degustare menù tipici dell’epoca. Un weekend per rivivere la storia e per riscoprire il nostro territorio.” Lo dichiarano in una nota congiunta l’assessore al turismo Maddalena Coletta e l’assessore alle politiche culturali Emanuela Viarengo




Roma, Radio Motown all’ “Asino che Vola”: si canta e balla sulle note del black pop di Detroit

Domenica 16 ottobre a partire dalle 21,00 la serata de L’Asino che Vola, storico locale di via Antonio Coppi 12 a Roma si trasformerà in una sorta di grande studio radio. In scena lo show di Radio Motown. A proporre il viaggio dentro la storia della leggendaria casa discografica di Detroit che ha unito per la prima volta la black music con il pop, portando alla ribalta artisti del calibro di Stevie Wonder, Marvin Gaye, Diana Ross & The Supremes, Lionel Richie, The Jackson 5 e tanti altri sarà la band capitanata dal performer Luigi Restivo (voce) assieme a Halyna Gaia Tupys, Fulvio Epifani alle tastiere, Andrea Ravoni alla chitarra, Emanuele Rizzi al basso e Claudio D’Arrigo alla batteria. LO SPETTACOLO – Un mix di ritmo tra musica soul, pop, r&b, dance unita a un pizzico di storia della musica. Brani che, velati nella loro apparente leggerezza hanno aperto e percorso strade di integrazione e passione grazie a una sfida ai tempi impensabile: unire due mondi distanti come quello della black music e del pop bianco. Lo show propone un percorso cronologico dagli anni 60′ fino ai 90′ in cui celebrare i tanti successi dell’etichetta, da My girl a I heard it trhough the grapevine, da Higher Ground a I want you back, All night long e tanti altri, in un concerto spettacolo tutto da ascoltare e ballare. L’AUTORE – Il maestro Luigi Restivo, messinese, classe ’83 ma da oltre quindici anni a Roma, è ideatore e principale interprete di Radio Motown. Restivo è laureato in Canto Pop presso il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone con 110 e lode, con una tesi inerente “La lezione psicologica” di Gaber, interessante parallelismo tra le canzoni e la psicologia umana in una sorta di percorso interiore dell’individuo dalla crisi alla guarigione. E’ in progetto prossimamente la trasformazione dello studio in un format musico-teatrale da sottoporre alla prova della scena. Con lo spettacolo CantoAutori, viaggio nella grande tradizione cantautorale italiana, da oltre dieci anni in scena nei teatri, nelle piazze e nei club di tutta Italia, ha ottenuto numerosi successi riconosciuti dal pubblico e dalla critica. E’ cultore degli studi legati alla voce nel musical theatre con i docenti dell’“American Musical Theatre Academy” di Londra e segue seminari tenuti da Maria Pia De Vito, Silvia Mezzanotte ed Elisa Turlà. Come attore ha frequentato la scuola Auroville diretta da Augusto Zucchi, e corsi e laboratori tenuti da Beatrice Bracco e Mario Grossi (Centro Sperimentale di Cinematografia). Tra il 2006 e oggi ha lavorato in musical importanti come “Jesus Christ Superstar” e Reefer Madness (musical off-broadway rappresentato per la prima volta in Italia), ma anche testi di prosa che vanno da Ionesco (in una rielaborazione dal titolo Ionescando) fino a Goldoni (L’impresario delle Smirne) e Shakespeare (Riccardo III), passando anche tra testi inediti come Delitto in palcoscenico, Il codice Sacripante, Love’s Anatomy e molti altri. Insegnante, segue singolarmente allievi dai 5 agli oltre 70 anni d’età, dirige inoltre laboratori sul musical con spettacolo finale. E’ vocal coach di numerose band emergenti tra le quali negli anni ha collaborato con i Sensuth, i Montreal (prodotti dai Velvet) e i The Wir. INFO E PRENOTAZIONI – Ingresso a pagamento (10 euro) inclusa consumazione .Per prenotare è possibile mettersi in contatto con il locale al numero di telefono 067851563




Montefiascone, “Passio Christi”, la mostra d’arte di Sidival Fila aperta fino al 6 novembre

L’esposizione è visitabile nella basilica superiore di San Flaviano, tutti i giorni, dalle 9,30 alle 12,30
 
MONTEFIASCONE (VT) – Rimarrà aperta fino al 6 novembre ed è vistabile tutti i giorni, dalle 9,30 alle 12,30, “Passio Christi”, la mostra d’arte contemporanea di Sidival Fila, inaugurata il 29 settembre a Montefiascone, nella suggestiva cornice della basilica superiore di San Flaviano. L’originale esposizione si inserisce nell’ambito delle iniziative intraprese per il 2022 dall’Associazione Rocca dei Papi per una ecologia integrale, nata nel 2019 ispirandosi alla lettera enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco, di cui l’arcivescovo titolare di Montefiascone Fabio Fabene è presidente. Lo stesso monsignor Fabene, appassionandosi all’opera del frate francescano dell’Ordine dei Frati Minori, ha promosso l’iniziativa in collaborazione con la Fondazione Filantropica Sidival Fila. La mostra è a cura di Lydia Saraca Colonnelli, con il supporto di Cristiano Grisogoni, membro della Fondazione Filantropica Sidival Fila. Ideale lo spazio che ha accolto l’installazione nella basilica superiore di San Flaviano.
 
“Le antiche pareti della basilica romanica, nude per secoli, hanno accolto le tele, pronte a fare da supporto, a divenire materia vivente, a fondersi con le opere d’arte, a ritrovare la loro storia, a riprendere una vita dimenticata – dichiarano gli organizzatori dell’esposizione – È come se fossero state create nel momento dell’installazione”. In mostra una Passio Christi interpretata utilizzando vecchi tessuti, impiegati per derrate alimentari nell’ambito del Piano Marshall nella seconda guerra mondiale; due Sindoni appartenenti al gruppo di opere presentate in giugno nel battistero di San Giovanni in Laterano in occasione della Giornata Mondiale della Famiglia; la Madonna del Divino Amore realizzata nel 2012 e un Crocifisso ligneo appoggiato e trattenuto da fili, tra trama e ordito, su tele rattoppate.
 
“Di grande effetto l’installazione del Crocifisso ancorato con sottili fili d’acciaio alle travature delle capriate della chiesa superiore – proseguono i promotori della mostra -. L’artista lo ha fatto scendere al di sopra dell’antico altare costruito per volere di Urbano IV nel 1262 e, grazie allo spazio che si apre tra la basilica inferiore e quella superiore, appare nel vuoto come una improvvisa visione per coloro che, stando al di sotto, sollevano lo sguardo. Una specchiatura sul retro del Crocifisso riflette la cattedra medievale di Urbano IV (1262). Tutto suggerisce una profonda meditazione”.
 
L’arte di fra Sidival ha in pochi anni attirato l’attenzione di critici d’arte e collezionisti. Le sue opere sono state presentate in mostre personali in Francia, Spagna, in Germania e in fiere internazionali tra le quali: Arco Madrid, Fiac Parigi, Art Basel Miami, ArtBO Bogotà. L’artista ha esposto in importanti gallerie, centri di cultura e musei. Una sua installazione ha fatto parte della Biennale d’Arte di Venezia nel 2019 (primo artista religioso nella storia della Biennale) ed è inoltre presente nella collezione permanente di Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani. Con le sue opere originali, Sidival Fila entra tra i più grandi dello Spazialismo contemporaneo, senza perdere mai il contatto con il vangelo.
 




Santa Severa, al Castello una magia di musica tra Medioevo e Rinascimento della Bassadanza 

Sabato 15 ottobre, a partire dalle ore 16,30 al Castello di Santa Severa, spazio della Regione Lazio gestito da LAZIOcrea in collaborazione con il Comune di Santa Marinella, l’ensemble Musicale La Bassadanza, porta all’attenzione del pubblico la migliore musica strumentale e vocale di origine profana prodotta durante il Medioevo ed il Rinascimento. 

A partire dall’Alto Medioevo la musica profana, pur non essendo ufficialmente riconosciuta dall’establishment colto, continua ad esistere nella cultura popolare divenendo il luogo dove la musica occidentale e quella mediorientale si fondono. Da questa fusione derivano un insieme di forme, ritmi, strumenti e formule musicali che sono sopravvissute nella tradizione orale ed in alcuni importanti documenti in notazione come le Cantigas di Santa Maria.  

Agli albori del 1300 la musica profana riprende vigore tornando alla luce del sole nella musica polifonica e nell’intrattenimento di corte con ritmi di danza e l’uso degli strumenti musicali. In questa maniera a partire dall’epoca di Dante e Petrarca assistiamo ad un progressivo aumento delle forme vocali e strumentali fino ad arrivare al 1507, anno della prima stampa musicale (Intavolatura per Liuto, Libro Primo) ad opera del tipografo veneziano Ottaviano Petrucci. 

Attraverso il repertorio dell’Ensemble La Bassadanza, composto daLuca Caputo, Fabrizio D’Anna, Leonardo Fauci, Francesca Romana Iorio, Emiliano Manna, Ernesto Pianella, Giuseppe Tidei è possibile vivere in prima persona aspetti musicali “antichi”,  dalle Cantigas de Sancta Maria alle Canzoni di Landi attraverso colori, danze, suoni e strumenti di una storia sommersa che torna alla luce nelle sale dell’antico maniero baciato dal mare. 

Programma di sala 

Galilei – Holborne: La Gagliarda
G. Sanz: Canarios
G. Del Biabo: Fuggi Fuggi da questo Cielo
J. Desprez: El Grillo è Buon Cantore
C. Negri: Biancofiore
A. Falconieri: O Bellissimi Capelli
G. Sanz: Folias
J. Desprez: Dindirindin
Anonimo: Greensleves
M. Cazzati: Ciaccona
P. Attaignant: Tourdion
T. Arbeau: Belle Qui Tiens ma Vie
T. Merula: La Gallina
G. Mainerio: Schiarazula Marazula
J. Dowland: The Earl of Essex
S. Landi: A Che Più l’Arco Tendere
A. Kirchner: Antidotum Tarantulae 




Catania e Acireale: un weekend per “le vie dei tesori”

Muoversi sulle tracce dei viaggiatori del Grand Tour, affascinati dai colori e dalla naturalezza di questo lembo di Sicilia: sarà un’esperienza speciale quella in programma questa domenica (16 ottobre) per il terzo weekend delle Vie dei Tesori Catania. Siamo nei pressi in effetti,  davanti alle Isole Ciclopi di Aci Trezza: qui, a Villa Fortuna, è stato ideato un percorso immersivo multimediale attraverso le riproduzioni fedeli di acquerelli, tele, disegni  realizzati dai viaggiatori che da fine Settecento sono giunti in Sicilia. Rivivono scene di vita quotidiana, scorci di un tempo che ormai non esiste più, ma che gli occhi e la matita dei viaggiatori registrarono con attenzione. Il percorso proposto domenica inizierà dall’antico scalo dei Malavoglia, per poi passare tra le barche in legno dei mastri d’ascia, sostare nel giardino spontaneo sul mare per ammirare le formazioni rocciose dei basalti colonnari. Si chiude vicino all’edicola della Madonna della Provvidenza, citata da Verga, con la Torre dei Faraglioni, e il museo dedicato a Salvatore Valastro, fotografo del secolo scorso che ha scattato tante immagini dell’antica Aci Trezza.

Ma non sarà l’unica esperienza proposta, anzi: nel cuore del centro storico sarà possibile (sia sabato alle 18 che domenica alle 11 e alle 17) entrare dietro le quinte del teatro dei pupi della famiglia Napoli, accedere al laboratorio dove nascono i pupi, carpire qualche segreto che si tramanda di padre in figlio.

E mentre Catania si prepara al suo terzo weekend, Ragusa, Scicli e Alcamo sono invece pronte a varare l’ultimo: a Ragusa la devozione popolare si stringe attorno alla Madonna di san Filippo Neri, che dopo sessant’anni ritorna tra la gente; a Scicli si va per chiese rupestri e sulle tracce dell’inossidabile commissario Montalbano; e a Alcamo è stata aggiunta una degustazione di vini del territorio che permetterà di scoprire le cantine e i vitigni più importanti.

Catania dunque: tra antichi palazzi (lo Scuderi Libertini è un capolavoro prezioso in stile rinascimentale e conserva ancora intatti gli arredi d’epoca), chiese che grondano storia e cappelle bizantine, cripte e antiche mura (il Bastione degli Infetti voluto da Carlo V  è aperto solo sabato ma c’è anche il castello Ursino costruito da Federico II che ha resistito ad ogni calamità),  grotte e piccoli musei. Sabato mattina si potrà visitare Cartura, bottega d’arte dedicata alla carta, ma anche l’ex calzaturificio Ega con il suo passaggio segreto verso il teatrino Dusmet. E se raggiungete piazza Scammacca, troverere un bellissimo esempio di rigenerazione urbana di un intero quartiere. Ma è fuori porta che assiste ad una maratona creativa straordinaria: a Montatagrande, a 615 metri d’altezza, a Trecastagni si va per filari e frutteti e si accarezzano le asinelle di famiglia; ma si proverà anche l’introvabile Donnavita, il liquore dell’Etna; a Viagrande si visitano anche gli ambienti agricoli di quella che fu la residenza di campagna dei marchesi di San Giuliano, oggi un relais. Si andrà per mare, per tentare i fondali con un sub esperto o veleggiare guardando Ognina. Si potrà scoprire un angolo di paradiso sulla lava (il Parco Paternò) a Sant’Agata Li Battiati; visitare un parco esotico calato tra reperti antichi a Mascalucia o scoprire un orto sostenibile.

ACIREALE

Inserito quest’anno nel programma di Catania, ecco Acireale dove sabato si potrà seguire un laboratorio della maestra della cartapesta: Laura Laudani spiegherà tecniche e materiali ai visitatori che poi verranno invitati a “mettere le mani in pasta”. Domenica invece un percorso tra fitness e storia si srotolerà tra i sentieri delle Chiazzette, fino alla Fortezza del tocco, seguendo l’istruttrice Francesca Russo. E non mancherà di intrigare anche un mestiere antico come è quello dei nevaroli: Franco Patanè, mastro gelataio aprirà le porte del suo laboratorio per spiegare come un tempo nascevano le granite, tanto amate nei salotti nobiliari settecenteschi.

Tra i luoghi che aprono le porte,la biblioteca Zelantea con i suoi 250 mila volumi, incunaboli, manoscritti, edizioni rare; la chiesa di San Benedetto con le rifiniture in oro sulle pareti e sul soffitto; ultima occasione per la barocca San Francesco di Paola,  costruita anche grazie al lavoro forzato dei carcerati; l’antichissima Sant’Antonio di Padova dove si salirà sul campanile e sarà anche possibile suonare le campane. Due siti diversi: un presepe in stile partenopeo, con ben 150 personaggi tra le caratteristiche rovine pompeiane; e il Museo del Carnevale dove ogni singolo pezzo, maschera, calco, prevede la lunga opera dei maestri.

Grande novità dell’anno, una App agile e funzionale, scaricabile gratis, dove avere tutte le informazioni per vivere il festival, acquistare i coupon, avere in tempo reale le notifiche sull’ultimora.

Scelto quest’anno dall’assessorato regionale al Turismo tra le manifestazioni che promuovono SeeSicily, Le Vie dei Tesori, con il supporto del main sponsor Unicredit, ha saputo creare sinergie e dialogo, e attivato un progetto che si compie grazie alla collaborazione di oltre 200 partner: Regione, Atenei, Comuni, Diocesi, gestori privati, istituzioni dello Stato, proprietari di palazzi nobiliari, col sostegno di Poste Italiane.




Trento, i rapper in Comune. Bozzarelli: «Sinergia sul territorio»

L’assessora Bozzarelli ha incontrato i rapper della scena trentina. Questo pomeriggio, nella sala Falconetto di palazzo Geremia, l’assessora alla Cultura Elisabetta Bozzarelli ha accolto alcuni gruppi di rap e trap della scena di Trento convocati tramite instagram.Una dozzina i ragazzi che hanno partecipato all’incontro informale per conoscersi e per far conoscere loro quello che il Comune, soprattutto con le Politiche giovanili, può metter loro a disposizione. Alcuni di loro erano già stato al Centro musica a registrare alcuni pezzi.I ragazzi – ognuno col suo nome d’arte – appartengono a tre crew cioè tre gruppi dei quartieri di Spini, San Pio X e Madonna bianca.Tra loro c’erano anche – Sofian, Cobra Erre e Gamefoul, questi i loro nomi d’arte – che hanno creato il gruppo “Settore F” dal nome del quartiere della zona industriale di Spini in cui è nata la loro amicizia. Il loro primo singolo rap Estate in quartiere sta riscuotendo un ottimo successo su youtube. “Ho visto i vostri video che raccontano come ci avete spiegato la vostra verità – ha sottolineato l’assessora – e mi sono piaciuti perché non ho trovato quegli eccessi che certe volte caratterizzano questo genere musicale. Penso che la vostra passione possa far scoprire a noi adulti lati di voi ragazzi che non sempre vengono colti”.Quello di oggi è stato solo un primo incontro per conoscersi e prendere contatto; l’idea è quella che in futuro una sinergia dei ragazzi con il Comune possa portare alla realizzazione di eventi musicali sul territorio.




Cori, “Città della Bandiera”: sorgerà un monumento allo Sbandieratore

L’Amministrazione comunale di Cori si è attivata per realizzazione di un ‘Monumento allo Sbandieratore’, idea nata dall’antica tradizione della bandiera portata avanti con maestria nel centro lepino, progetto dell’artista corese Alessio Pistilli, egli stesso sbandieratore, che il Comune ha fatto proprio.

Da tempo è stato avviato un percorso condiviso tra le tre associazioni di Sbandieratori, l’Ente Carosello Storico e il Comune di Cori per definire la realizzazione di un monumento dedicato a una figura che a Cori nasce con le prime edizioni del Carosello nella forma dei “bandierai” per poi evolversi in quella di “sbandieratore” fino a divenire una figura emblematica di Cori che può definirsi a tutti gli effetti “Città della Bandiera”.

Il monumento sarà collocato in piazza della Croce, all’ingresso del paese, in segno di benvenuto per turisti e passanti e rappresenterà la figura dello Sbandieratore che innalza la bandiera al cielo, rivolta verso il paese, come simbolo dell’appartenenza alla comunità, del rispetto delle radici e dell’orgoglio di esserne fulcro culturale.

Dunque, un segno tangibile per dare alla tradizione della bandiera corese il giusto merito tramite una scultura dedicata agli sbandieratori e alla loro storia.

La scultura sarà in bronzo, a grandezza naturale, circa 2 metri di altezza, esposta su un basamento di 120cm in cui saranno collocati i tre loghi dei gruppi, quello del Comune di Cori e quello dell’Ente Carosello. Ci sarà poi un codice QR che informerà gli interessati sulla storia della bandiera, dei tre gruppi e sulla realizzazione dell’opera.

La bandiera sarà quella solitamente usata dai gruppi per le loro attività, cioè sarà una vera e propria bandiera con asta in legno e drappo per sottolinearne l’unicità nella storia della tradizione folklorica italiana (che usa in genere bandiere con aste piombate).

Sarà una bandiera realizzata su commissione dai tre gruppi coresi di sbandieratori e che dovrà essere rinnovata e riposizionata sulla statua ogni qual volta ce ne sarà bisogno per via dell’esposizione agli agenti atmosferici.

“La realizzazione di un monumento dedicato agli sbandieratori – così il sindaco di Cori, Mauro De Lillis – credo sia quanto mai giusta per tutto ciò che i nostri tre gruppi hanno dato a Cori, portandone il nome e le tradizioni praticamente in tutto il mondo. Cori, “Città della Bandiera”, renderà così onore agli sbandieratori e alla loro storia, al proprio folclore legato all’antico giuoco della bandiera, al proprio passato, come sempre, guardando al futuro”.




Sermoneta, al Castello Caetani musiche, canti e danze dagli antichi trattati del M° Fabritio Caroso

Oggi presso la prestigiosa Sala del Cardinale, con inizio alle ore 17:00
 
SERMONETA (LT) – Prosegue questo pomeriggio a Sermoneta, presso il Castello Caetani (XII sec.), la tournée di concerti/spettacolo programmati dalla Compagnia Rinascimentale “Tres Lusores” nell’ambito del progetto “Chiese, palazzi e castelli in musica” – Soavi melodie, canti, balli, sapori e arti del Rinascimento lungo i cammini dei pellegrini – Edizione 2022 – un concerto spettacolo di musiche, canti  e danze riprese e ricostruite fedelmente dagli antichi trattati del M° Fabritio Caroso da Sermoneta (1526-1605), un progetto per la valorizzazione del Patrimonio Culturale dei monti Lepini e della regione Lazio attraverso lo spettacolo dal vivo.
 
Con ingresso gratuito nella piazza d’armi e al Castello dalle 16:30, il concerto/spettacolo sarà presentato presso la prestigiosa Sala del Cardinale, con inizio alle ore 17:00.
Un progetto “Chiese, palazzi e castelli in musica” che, grazie alla continua disponibilità della Fondazione “Roffredo Caetani” di Sermoneta, coinvolge tutti gli anni sia Ninfa che il Castello di Sermoneta, in onore del Maestro Caroso visto che nacque e crebbe in questi luoghi ed ebbe modo di dedicare diverse musiche e danze ad alcune nobildonne della Famiglia dei Caetani.
 
Obiettivo principale del progetto la presentazione della Rievocazione Storica de “L’Arte del Ballare ò de i Balletti”, melodie e danze tratte dai Trattati del maestro sermonetano, “Il Ballarino” del 1581 e “Nobiltà di Dame” del 1600, ma anche di altri maestri dell’epoca.
Un’occasione questa sermonetana dove verranno messi in mostra i Trattati del maestro sermonetano.
 
La Compagnia e gli spettatori saranno accolti dal Presidente della Fondazione, Tommaso Agnoni, che ha aperto nuovamente le porte a questo straordinario spettacolo.
La Fondazione per finalità statutarie apre da sempre all’attività concertistica tra il Castello ed il Giardino medievale, soprattutto per il fatto che Roffredo Caetani e la Famiglia ebbero tra le principali vocazioni la musica, volontà tramandate attraverso la Fondazione in particolare dagli ultimi eredi della Famiglia Caetani, Donna Lelia e Mister Hubert Howard.
 
Una tournée di concerti/spettacolo programmati dalla Compagnia in questo anno 2022 che si sta svolgendo in diverse Città e luoghi della regione Lazio: Cori, Roma, Paliano, Priverno, Fondi, Collepardo, Palombara Sabina, Sermoneta, Tivoli e il Giardino botanico e Rovine Medievali di Ninfa.
Un Progetto “Chiese, palazzi e castelli in musica” che, all’insegna della rinascita dopo il COVID-19, quest’anno è stato organizzato con il patrocinio del MiC – Ministero della Cultura, MiC – Istituto Villa Adriana e Villa D’este – Villae, Del Mic – Direzione Regionale Musei Lazio, della Regione Lazio, di Laziocrea, della Provincia di Latina, dell’Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani -, della Fondazione “Roffredo Caetani” di Sermoneta, dell’associazione Europea delle Vie Francigene, del Comitato Via Francigena del Sud, della Pro Loco Cori e dell’associazione A.R.T.eS.I.A. di Roma (Associazione Ricerca Tradizioni e Scambi Internazionali Artigianali) e dei diversi Comuni aderenti al progetto.
Una Tournée di concerti dedicati al repertorio vocale e strumentale del ‘500, che offriranno una raffinata e ricercata scelta di programmi tematici, soprattutto del tardo Rinascimento, rimanendo fedeli ai suoni e alle interpretazioni originali, dando un’immagine viva e suggestiva del repertorio eseguito.
 
La Compagnia si esibirà con strumenti e costumi d’epoca in un programma di brani musicali e danze antiche che condurranno gli spettatori mirabilmente nel mondo della Rinascenza.
Scopo essenziale della Compagnia è quello di andare a riscoprire le musiche e le danze rinascimentali, attraverso uno studio attento delle melodie e delle coreografie coreutiche dell’epoca, in particolare quelle eseguite dai menestrelli e dai maestri di danza nelle corti nel tardo Medioevo e nel Rinascimento.
 
Nello spettacolo presso il Castello Caetani la Compagnia Rinascimentale “Tres Lusores” sarà coadiuvata dal Complesso Strumentale “Fanfarra Antiqua” con l’importante collaborazione di maestri di musica antica come Carlo Vittori (clavicembalo), Mauro Salvatori (flauto), Carlo Marchionne (flauto), Anna Maria Gentile (viola da gamba), Laura Fabriani (percussioni) e del soprano Roberta Polverini.
Il suono e le danze esalteranno e favoriranno la comprensione della splendida location, regalando al visitatore un’esperienza emozionante, immergendolo nel pieno della raffinatissima estetica del tardo Medioevo e del Rinascimento.
Al termine del concerto sarà offerto un banchetto di pietanze e dolcetti rinascimentali locali preparati dalle Trattorie “Jo Botto”, “Zampi” e “Metardo” di Cori, e dal Biscottificio “Trifelli e Martufi”.




Cori, “Pasolini, buio e luce”: sabato l’evento

In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, sabato 1 ottobre 2022 a partire dalla ore 16.30 a Cori (LT), al teatro ‘Luigi Pistilli’ e a Palazzetto Luciani avrà luogo l’evento PASOLINI, BUIO E LUCE. L’evento – a cura di Mauro Carrera, Angelo Bianchi e Paolo Fantini – è realizzato in collaborazione da Comune di Cori, Pro Loco Cori e dalla Scuola di Arti e Mestieri “F. Bertazzoni” di Suzzara (MN). Intellettuale poliedrico, non facilmente etichettabile, scrittore, poeta, drammaturgo, saggista, polemista e regista Pier Paolo Pasolini è stato una delle figure più rappresentative del panorama culturale e politico dell’Italia del secondo dopoguerra.Il programma di PASOLINI, BUIO E LUCE vedrà alle 16.30 presso il teatro ‘Luigi Pistilli’ i saluti istituzionali del sindaco di Cori Mauro De Lillis e del delegato alla Cultura Michele Todini e proseguirà alle ore 17.00 con alcune letture di testi di Pasolini da parte di Mariano Macale (Collettivo Cardiopoetica) accompagnato alla chitarra da Fabio Perciballi.Al termine delle letture pasoliniane, avrà luogo una tavola rotonda dal titolo “Pasolini, buio e luce”, che vedrà confrontarsi sulla figura del grande poeta lo scrittore e critico d’arte Mauro Carrera, lo studioso delle avanguardie Guido Andrea Pautasso e il bibliofilo Alessandro Zontini.A seguire, alle 18.30, si potrà assistere a “Eredità Pasolini”, proiezione di cortometraggi in omaggio al Poeta: “Caro Pier Paolo…” del Gruppo Sinestetico, “Amacangià” di Eleonora Deligio, “La ballata degli Orfani” del Collettivo Cardiopoetica e “Sentieri Pasolini” di Angelo Bianchi.Al termine di questa sessione al teatro Luigi Pistilli ci si sposterà negli spazi del vicino palazzetto Luciani, dove alle 19.15 avrà luogo l’inaugurazione di “Mondo Pasolini”, esposizione di fotografie originali e locandine di film di Pasolini a cura di Mauro Carrera. L’esposizione di locandine originali dei film, spesso considerati scandalosi, e rare fotografie d’epoca evidenzia la sensibilità del poeta/regista per il dialogo fra letteratura, cinema, arti figurative. Alle 20.00 seguirà buffet. L’esposizione resterà aperta per tutto il mese di ottobre, dal lunedì alla domenica con i seguenti orari: 10 -13 e 15-18.




Velletri, un libro in ricordo di Romina Trenta

Velletri, il libro “Con le braccia larghe – Romina Trenta appunti a margine di una vita” sarà presentato Sabato 8 Ottobre ore 11.00, all’Auditorium della Casa delle Culture e della Musica, di Velletri. L’A.N.D.O.S. Comitato veliterno (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno), dopo la scomparsa il 2 gennaio 2022, a causa di una forma acuta di leucemia, della compianta assessore al Bilancio e alla Cultura del Comune di Velletri Romina Trenta, ha voluto non disperdere le sue parole, le sue immagini, i suoi pensieri. Così con un lavoro certosino sono stati raccolti e pubblicati in suo ricordo in una composizione di testi e foto che è diventato un libro. ” Per tanti motivi è nata l’idea di raccogliere questi suoi pensieri e molte sue immagini, e idearne un libro che in parte è anche la biografia di una donna, di un amministratore pubblico che ha profuso impegno e passione per la propria città fino alla fine dei suoi giorni “, dicono gli organizzatori dell’evento.Il libro, è stato scritto a quattro mani da Vladimyr Martelli e dalla giornalista Raffaella Feraco (direttore del quotidiano online lanotiziaoggi.it) rispettivamente compagno e amica intima di Romina Trenta. Il libro verrà presentato (come scritto sopra) il prossimo 8 ottobre a Velletri presso l’Auditorium della Casa delle Culture e della Musica alle ore 11.00, immediatamente dopo la cerimonia di intitolazione dell’Auditorium proprio a Romina Trenta come voluto dall’amministrazione comunale . L’8 ottobre quindi sarà un giorno speciale in un mese speciale: da sempre il primo mese d’autunno è dedicato alla prevenzione del tumore al seno, l’Ottobre Rosa, nel quale si moltiplicano le iniziative volte alla tutela della salute delle donne. L’8 ottobre è anche il giorno di nascita di Romina Trenta, che negli anni, durante i quali è stata amministratore locale, ha collaborato attivamente con l’A.N.D.O.S. Comitato di Velletri soprattutto nelle campagne di sensibilizzazione sociale. Un libro il cui ricavato verrà interamente devoluto all’AIL (Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma) Sezione di Roma




Viterbo, sesto festival di musica classica “I Bemolli sono blu”: grande successo per la serata inaugurale

VITERBO – Il sesto Festival di musica classica “I Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica” (24 settembre -12 novembre), promosso dall’associazione musicale Muzio Clementi con la direzione artistica del maestro Sandro De Palma ha iniziato il suo percorso di successo. Dopo la grande serata inaugurale dedicata ai grandi compositori Franck e Dvořák, svolta presso l’auditorium dell’Università degli studi della Tuscia, con applausi a scena aperta rivolti sia alla straordinaria esecuzione pianistica di Sandro De Palma che all’Orchestra d’Archi I Solisti Aquilani, gli appuntamenti in cartellone di questa nuova stagione continuano con altre musiche del XIX secolo e autori barocchi francesi.
I prossimi appuntamenti:

venerdì 30 settembre (ore 18.00) nell’antica chiesa di San Silvestro, che si affaccia su piazza del Gesù, entra in scena la versatilità e l’originalità interpretativa dell’ensemble Quartetto Noûs, con Tiziano Baviera e Alberto Franchin, violino, Sara Dambruoso, viola, Tommaso Tesini, violoncello, che propone un godibile programma dal titolo “Quartetti romantici” con musiche di Felix Mendelssohn (1809-1847)-
Quartetto per archi n. 6 in fa minore op. 80 (Allegro vivace assai, Allegro assai, Adagio, Finale. Allegro molto) e Johannes Brahms (1833-1897) – Quartetto per archi in do minore op. 51 n. 1 (Allegro, Romanza. Poco Adagio, Allegro molto moderato e comodo. Trio: Un poco più animato, Allegro);

sabato 1 ottobre (ore 18.00), sempre alla chiesa di San Silvestro, in piazza del Gesù, è atteso l’eclettico musicista Simone Vallerotonda, liuto a 13 cori, che propone ed esplora, con un programma innovativo, la musica francese del XVII secolo, quattro suites in quattro diverse chiavi, ognuna associata ad una stagione dell’anno, dal titolo “Méditation: Les quatre saisons du luth”. Inverno – Malinconico -Terra – Bile nera – Milza – Charles Mouton (1626-1699) – Prélude; Ms. Pra. Kk 80 La Belle Espagnole; Robert De Visée (1650-1725) Tombeau Mazarin, Ms. Vaudry de Sayzenay, Paris 1699 ; Charles Mouton (1626-1699) La
Mélancolique; Ms. Pra. Kk 80 -La Volage; Jacques Gallot (1625-1695)-La Comete; Ms. Leipzig II – 6. 14. Estate – Collerico – Fuoco – Bile gialla – Fegato – Pierre Dubut le fils (1642-1700), Rondeau, Ms. Vaudry de Sayzenay, Paris 1699 – Germain Pinel (1600-1661) L’Enchantement, Ms. Barbe, 1680; Jean-Philippe Rameau (1683-1764)- Air pour les
escalves africains (da Les Indes Galantes, Paris 1735); Robert De Visée (1650-1725) Courante – Ms. Vaudry de Sayzenay, Paris 1699. Autunno – Flemmatico – Acqua – Flegma – Testa – Robert De Visée (1650-1725)
Prélude; Ms. Vaudry de Sayzenay, Paris 1699 Allemande; Pierre Dubut le pére (1610-1681) Courante Ms. Vaudry de Sayzenay, Paris 1699; Jacques Gallot (1625-1695), L’Altesse royale, Ms. Berlin SA 4060; Valentin Strobel (1610-1669) Canaries ou Gigue, M.s
Vaudry de Sayzenay, Paris 1699. Primavera – Sanguigno – Aria – Cuore – Jacques Gallot (1625-1695) Les Castagnettes, Ms. Vaudry de Sayzenay, Paris 1699; Robert De Visée (1650-1725) Tombeau du vieux
Gallot, Ms. Vaudry de Sayzenay, Paris 1699; Jacques Gallot (1625-1695) Courante “La Cicogne”, Ms. Vaudry de Sayzenay, Paris 1699; Charles Mouton (1626-1699) “My Mistress is pretty”, Ms. Pra. Kk 80

Il Quartetto Noûs (nùs), antico termine greco che significa mente, si è formato nel 2011.
Le sue coinvolgenti interpretazioni sono frutto di un percorso formativo nel quale la tradizione italiana si fonde con le più importanti scuole europee. Riceve dal Teatro La Fenice di Venezia il Premio “Arthur Rubinstein-Una Vita nella Musica”. Il repertorio quartettistico e l’attenzione ai nuovi linguaggi compositivi lo spingono a cimentarsi in
performance innovative come suonare a memoria e totalmente al buio. Diverse le collaborazioni con compositori contemporanei e le partecipazioni a progetti trasversali con compagnie teatrali e di danza. Nel 2020 realizza per Brilliant Classics un progetto discografico interamente dedicato ai quartetti della compositrice italiana Silvia Colasanti e nel 2021 inizia per la stessa etichetta l’incisione dell’integrale del quartetti di Shostakovich.
Simone Vallerotonda – Nato a Roma nel 1983 ha iniziato gli studi musicali sulla chitarra classica. Affascinato dalla musica antica a 18 anni acquista un liuto senza minimamente saperlo suonare. Ha iniziato così a studiarlo con Andrea Damiani al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, dove si è diplomato col massimo dei voti. Ha successivamente conseguito il diploma di Master su Tiorba e Chitarra barocca con il massimo dei voti
presso la “Staatliche Hochschule für Musik” di Trossingen, sotto la guida di Rolf Lislevand.
Si è laureato in Filosofia col massimo dei voti presso l’Università “Tor Vergata” di Roma e si è specializzato in Estetica col massimo dei voti e la lode, dedicandosi ai rapporti tra la musica del ‘700 e gli Enciclopedisti. Nel 2011 è risultato miglior classificato, nella sezione solisti, al Concorso Internazionale di Liuto “Maurizio Pratola” e vincitore del concorso
REMA (Rèseau Européen de Musique Ancienne) nella sezione musica da camera. Ha suonato nei teatri e nelle sale più prestigiose in USA, Australia, Sud America, Sud Africa, Cina, e in tutta Europa, tra cui: Carnegie Hall di New York, Sydney Conservatorium, Teatro de la Ciudad a Città del Messico, Teatro Municipal di Santiago del Chile, Singapore Lyric Opera, Concertgebouw di Amsterdam, Wigmore Hall di Londra, Theater an der Wien, Theatre des Champs Élysées di Parigi, Casa da Musica di Oporto, Liszt Academy di Budapest, Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma. Ha registrato per importanti emittenti radio e televisive quali: RAI, ABC, BBC, Mezzo, France Musique, Radio4, Arte,
Polskie Radio, Kulturradio, RSI, Radio Classica, Radio Vaticana e ha inciso per Naïve, Sony, Erato, EMI, Decca, Amadeus, Brilliant, Aparté, E Lucevan Le Stelle Records, Arcana /Outhere Music. Oltre alla sua attività di solista, collabora come continuista con vari ensembles tra cui: Modo Antiquo, Rinaldo Alessandrini & Concerto Italiano, Imaginarium
Ensemble, Cantar Lontano, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Ottavio Dantone & Accademia Bizantina. A 38 anni vince la nomina di ruolo come docente di Liuto al Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza. Aperto alla sperimentazione e alle contaminazioni, ha suonato con Vinicio Capossela.
È fondatore de “I Bassifondi“, suo ensemble con cui propone il repertorio per Chitarra, Tiorba e Liuto del ‘600 e ‘700 con il basso continuo. È sostenuto dal CIDIM – Comitato Nazionale Italiano Musica, sia come solista che con il suo ensemble. La rassegna concertistica “I Bemolli sono blu-Viterbo in Musica 2022” è ideata e promossa
dall’Associazione Musicale Muzio Clementi, ha il sostegno della Regione Lazio, del Fondo Unico per lo Spettacolo del Ministero della Cultura, del Comune di Viterbo, della Fondazione Carivit, di Unindustria Viterbo e si svolge in collaborazione con il Touring Club Italia, sezione di Viterbo, l’Università degli Studi della Tuscia, il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Carramusa Group, Alfonsi Pianoforti, associazione Amici di Bagnaia, il B&B Piazza del Gesù, Abbazia Cistercense di San Martino al Cimino-Parrocchia di S.Martino Vescovo, Parrocchia Santa Maria della Verità, Bruno Fini fotoreporter e con media partner RAI Radio3, che manderà in onda alcuni concerti della rassegna.

L’iniziativa è inserita nell’Almanacco degli investimenti culturali del Comune di Viterbo.