REGGIO EMILIA: TRUFFATRICE IN RETE, COMPRAVENDITA "TOCCA E FUGGI"

Redazione

Reggio Emilia – Una truffatrice molto brava a prendersi le caparre e poi svanire nel web per ripresentarsi sotto altre mentite spoglie. Ha "cancellato" la sua identita' denunciando lo smarrimento della carta d'identita' e della sua postapay. E' quindi rinata a "nuova vita" utilizzando documento e postpay per portare a compimento truffe online su siti di compravendita dove piazzava annunci trappola concernenti la vendita di auto e motocicli. Ad ogni vendita portata a compimento corrispondeva il versamento di una caparra. Una volta ottenuta spariva nel nulla per poi comparire con altro nickname e nuovo annuncio sullo stesso sito. A scoprirla i carabinieri della Stazione di Bibbiano che con l'accusa di truffa continuata e falso in atto pubblico commesso da privato hanno denunciato alla Procura reggiana una 22enne di Bibbiano. Le indagini sono partite nel maggio del 2013 e hanno preso spunto da 3 denunce per truffa ai danni di altrettante persone residenti a Ferrara, Roma e Pordenone che credendo di acquistare automezzi (una vespa 50 special, una lambretta ed un Mercedes Sprinter) sono incappati nella truffatrice che dopo le trattative intercorse via mail riusciva a piazzare i mezzi richiedendo il versamento a titolo di garanzia di una caparra. Documento e postpay sono stati sequestrati.




PORDENONE VIOLENZA SESSUALE E PEDOPORNOGRAFIA: TROVATO UN "FAKE" CHE ADESCAVA MINORI SU FACEBOOK

Redazione

Pordenone -Nello scorso mese di ottobre un genitore residente in un comune della Provincia si è rivolto a questa Sezione della Polizia Postale e delle Comunicazioni segnalando di avere scoperto, casualmente, che il figlio minore degli anni 14 intratteneva su facebook una chat con un altro "ragazzo".
Il contenuto delle conversazioni era piuttosto "eloquente" in quanto, quest'ultimo, gli richiedeva informazioni sulle sue attitudini sessuali nonché di inviargli foto e video (sempre di contenuto sessuale) promettendo in cambio soldi, ricariche telefoniche ed altri accessori quali braccialetti e collanine; l'offerta di danaro arrivava anche a 500 euro per foto "particolari".
 

 L'attività investigativa posta in essere dal personale di questa sezione ha permesso di stabilire che il profilo FB utilizzato era un "fake" e che in realtà, il "ragazzo", era una persona di circa quarantanni, residente in Lombardia che fingendosi un adolescente era riuscito ad accattivarsi le simpatie di molti ragazzi (quasi tutti di sesso maschile) arrivando ad avere più di 200 "amici".
D'intesa con il Sostituto Procuratore dottor De Bortoli della D.D.A. di Trieste è stata, pertanto, effettuata una perquisizione domiciliare nel corso della quale è stato sequestrato numeroso materiale informatico (pc, pen drive, hard disk) il cui contenuto è tuttora al vaglio.

Il soggetto in argomento è stato deferito in stato di libertà per il reato di adescamento di minorenni (ai sensi dell'art. 609-undecies della L.172/2012 meglio conosciuta come "Convenzione di Lanzarote") oltre che per violenza sessuale pornografia minorile, detenzione di materiale pornografico e pornografia virtuale. Non si esclude che dall'esame del materiale sequestrato possono emergere ulteriori sviluppi delle indagini pertanto si omettono ulteriori indicazioni anche in considerazione della minor età della vittima.

La notizia è stata divulgata d'intesa con il Sostituto Procuratore dottor De Bortoli della D.D.A. di Trieste al fine di sensibilizzare i ragazzi in special modo i minorenni sui "rischi" in cui possono incorrere quando non vi è un corretto utilizzo di internet nonché per richiamare l'attenzione dei genitori sull'importanza del loro ruolo di "controllo" che devono esercitare nei confronti dei minori quando utilizzano il P.C. ed hanno libero accesso alla rete.




LENNO, GASPARE PUPELLA DA 28 ANNI COMANDANTE DELLA STAZIONE DEI CARABINIERI VA IN CONGEDO

Redazione

Lenno (CO) – Sabato 29 marzo 2014, presso la sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Lenno,  i Carabinieri in servizio ed in congedo della Compagnia di Menaggio hanno salutato festosamente il Luogotenente Gaspare PUPELLA,  che, dopo 41 anni di servizio effettivo, lunedì 31 marzo verrà collocato in congedo.
Il sottufficiale reggeva da ben 28 anni il Comando della Stazione di Lenno, ed era una vera e propria istituzione del luogo, conosciuto e benvoluto da autorità e popolazione. Nato 58 anni fa' a Palermo, il Luogotenente PUPELLA si è arruolato nell'Arma all'età di 17 anni – come si poteva in base alle normative di quell'epoca – e, dopo l'addestramento, ha trascorso i primi quattro anni di carriera in qualità di Carabiniere presso la Stazione di Porta Venezia nel centro di Milano.


Dopo aver frequentato la Scuola Sottufficiali dell’Arma nel biennio 1976/78, veniva assegnato quale sottufficiale in sottordine alla Stazione di Lainate (Mi) ove permaneva fino al 1986. E’ giunto a comandare la Stazione Carabinieri di Lenno il 31 ottobre 1986, ed è rimasto fino ad oggi nel paesino lacustre della Tremezzina.
Sposato con la signora Giusy e padre di due figli, Marcella e Massimiliano – quest’ultimo ha seguito le orme del padre divenendo a sua volta Maresciallo dell’ Arma –  il Luogotenente PUPELLA ha saputo, nel corso degli anni, ritagliarsi una collocazione ben precisa nella comunità della Tremezzina, diventando poco a poco la mente storica della zona, una vera miniera di informazioni sulle vicende che hanno avuto luogo nell’ultimo trentennio sulle sponde del lago di Como.

I cittadini si rivolgevano a lui nella consapevolezza di interloquire con una persona dalla spiccata umanità, oltre che dalla conoscenza profonda della realtà locale. E’ doveroso menzionare il fatto che il Luogotenente PUPELLA ha ricevuto in gioventù ben due encomi solenni del Comando Generale dell’Arma per aver sventato una rapina a Lainate nel 1983 ed aver sostenuto un conflitto a fuoco con dei rapinatori in fuga nel 1984 a Limbiate. Anche a Lenno, naturalmente, non si contano gli episodi in cui è intervenuto personalmente per riportare alla legalità situazioni che stavano degenerando, rimediando anche, in un’occasione, una coltellata al braccio sinistro da parte di una persona in preda a turbe psichiche. Il Comandante e tutto il personale della Compagnia Carabinieri di Menaggio, oltre ai commilitoni della locale sezione dell’ Associazione Nazionale Carabinieri, hanno augurato al loro anziano collega un futuro sereno, nella certezza di potere ancora contare sul suo validissimo apporto di esperienza dalle fila dell'Arma in congedo.
 




MILANO: FALSO TASSISTA MANIACO SESSUALE ARRESTATO QUESTA MATTINA ALL'ALBA

Redazione
Milano
– All’alba di questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Milano Porta Monforte hanno arrestato un cittadino ecuadoreno trentacinquenne, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano per violenza sessuale.
Il giovane, che risiede regolarmente in Italia da almeno otto anni  e vive facendo il tassista abusivo, è conosciuto da molti buttafuori della città cui consegnava un cartoncino pubblicitario recante il logo “Io guido per te”. In questo modo si procurava i clienti tra i giovani “nottambuli” che rincasavano dopo una serata per locali.
La violenza si è consumata la sera del 19 gennaio 2014 quando l’arrestato, dopo avere fatto salire una ventiduenne belga sulla sua auto, l’ha costretta a subire un rapporto sessuale.

I Carabinieri della Compagnia  Milano Porta Monforte, coordinati dalla Procura della Repubblica di Milano, sono riusciti attraverso una minuziosa ricostruzione dei movimenti della vittima ad acquisire elementi inconfutabili a carico dell’aggressore, che è stato accompagnato a San Vittore.
Maggiori dettagli saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle 12.00 presso la Sala Stampa del Comando Provinciale Carabinieri di Milano, via della Moscova 19.
 




ALESSANDRIA POLIZIA STRADALE: MAXI SEQUESTRO DI ORO PER UN VALORE DI OLTRE 200 MILA EURO

Redazione
Alessandria
– L’ultimo fine settimana può ben dirsi “d’oro” per la  Polizia  Stradale di Alessandria: dopo quattro arresti, 10 kg di hashish e 50 chilogrammi di sigarette, ancora un maxisequestro di oro di provenienza illecita.

Nelle prime ore della serata di sabato scorso, una pattuglia della Polizia Stradale di Alessandria in servizio sulla A/21, nei pressi di Felizzano (AL), notava transitare un’autovettura Suzuki che procedeva con andatura incerta dovuta a cambiamenti di direzione, accelerazioni e frenate.

Tale condotta di guida non passava inosservata, pertanto, i due Poliziotti decidevano di procedere al controllo dell’autovettura.
Alla guida si trovava C.M., anni 42 residente a Milano, con al suo fianco T. R., anni 62 di Milano, sua madre.

Mentre i pattuglianti procedevano al controllo, la passeggera, con un gesto fulmineo, lanciava dal finestrino, al di la del guard-rail di destra, due sacchetti in stoffa e la borsa della figlia.

Questa mossa non sfuggiva agli Agenti della Polstrada che subito verificavano il contenuto dei due sacchetti e della borsetta, rinvenendo un ingente quantitativo di monili e preziosi.

Scattava la perquisizione dell’autovettura che permetteva di rinvenire altri contenitori di preziosi e valuta statunitense per oltre $ 6.000.

Le due donne venivano accompagnate presso la Sottosezione autostradale, dove venivano perquisite da personale femminile, rinvenendo tra gli indumenti intimi un totale di circa € 6.000.

Le due donne non sapevano giustificare il possesso dei preziosi, comprendenti numerosi anelli, bracciali, collane ed orologi sia da donna che da uomo; anzi, molti di essi risultavano danneggiati e privi di pietre, verosimilmente pronti per essere fusi in lingotti.

Alcuni gioielli riportavano scritte, dediche ed incisioni estranee alle due e, quindi, da considerarsi sicuramente provento di furti e truffe.

Quanto sequestrato, quasi 8 chilogrammi di oro, è risultato avere un valore di oltre € 200.000,00.

Madre e figlia sono state denunciate in stato di libertà per il reato di ricettazione. Il sequestro è stato convalidato dall’A. G..

Le fotografie dei preziosi saranno pubblicate nell’apposita pagina del sito della Polizia di Stato, per essere riconosciuti dalle persone a cui sono stati sottratti.

Il Dirigente della Polstrada D.ssa Marina Listante ed il Capo di Gabinetto della Questura Dott. Francesco Di Piazza fanno appello alla collaborazione dei cittadini per identificare i proprietari dei valori in sequestro.
 




STRA, VENEZIA: OGGI 28 MARZO SERATA DI BENEFICIENZA "FINALMENTE LIBERI…FINALMENTE LIBERI ONLUS"

Redazione

Venezia – A sostegno dei bambini e delle famiglie, contro il business degli affidi minorili. Questo lo scopo della serata “Finalmente…Finalmente Liberi Onlus” promossa dall’omonima “Associazione Final-mente Liberi Onlus”, recentemente costituitasi, ma da subito attiva nella sua mission. Un grande evento di beneficenza a cui parteciperanno nomi noti dell’imprenditoria e del mondo dello spettaco-lo, ma anche professionisti di ogni settore. Una cena di gala per presentare ufficialmente l’associazione e responsabilizzare l’opinione pubblica verso il business che, in alcuni casi, si è crea-to attorno alla problematica minorile. Ma anche per sostenere attivamente le tante famiglie che ogni giorno combattono un sistema che li penalizza.

L’evento “Finalmente…Finalmente Liberi Onlus”

Organizzato a Villa Foscarini Rossi (Stra, Venezia) per oggi 28 marzo e patrocinato dalla Provincia di Venezia, “Finalmente…Finalmente Liberi Onlus” si propone come il primo di una se-rie di eventi di beneficenza a cui l’Associazione, insieme ai suoi tanti sostenitori, ha intenzione di dar vita.

Una cena di gala a cui parteciperanno diversi nomi noti dell’imprenditoria e dello spettacolo, ma anche professionisti del settore legale e sanitario non solo Veneto. A sostenere l’evento, anche se impossibilitato a partecipare a causa di precedenti impegni, il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia.

La serata vedrà alternarsi momenti informativi, affidati alle massime cariche dell’associazione, ad altri di intrattenimento. Tra i più suggestivi la sfilata di Alta Moda proposta dalla Maison Zitoli Sa-ladino, prestigiosa casa di moda molto apprezzata specie tra le corti europee, e che per l’occasione donerà quattro delle proprie creazioni all’associazione, ambito premio della lotteria che sarà estratta nel corso della serata.

L’associazione Finalmente Liberi Onlus

L’associazione Finalmente Liberi Onlus è nata a Verona e opera su tutto il territorio nazionale. Pre-sieduta dall’avvocato Cristina Franceschini e coordinata da Andrea Zorzella, è rappresentata da di-versi professionisti nell’ambito medico, come lo psichiatra Paolo Cioni, la pediatra e medico legale Maria Serenella Pignotti e la psicologa Elvira Reale, ma anche dal giudice dimissionario Francesco Morcavallo.

Sin dalla Sua costituzione, l’Associazione ha da subito catalizzato l’attenzione di molte istituzioni – anche governative – operanti nel settore della tutela dei minori: “Finalmente Liberi Onlus si è svi-luppata con l’intento di fare luce sul business degli affidi minori, piaga del nostro sistema giudizia-rio – dice l’avv. Cristina Franceschini – Il nostro obbiettivo è quello di sostenere le famiglie nel per-corso che oggi, troppo spesso, le rende vittime delle istituzioni. La nostra associazione interviene nella gestione dei singoli casi, ma intende anche sensibilizzare l’intera opinione pubblica partendo dagli organismi che dovrebbero per primi provvedere alla tutela di chi per età, come nel caso dei minori, o per posizione sociale non ne sarebbe diversamente in grado”.

Nella serata del 28 marzo, alle 21 e 30 circa, saranno inoltrate e messe a disposizione della stampa foto e dichiarazioni di partecipanti e sostenitori dell’evento.

Per informazioni

Paola Toffano Eventi Tel – 338 64 40 357

 




ALESSANDRIA: ARRESTATO PLURIPREGIUDICATO MAROCCHINO

Redazione

Alessandria – Un equipaggio delle Volanti della Questura, a seguito di esposti e segnalazioni giunte in Questura per la presenza di cittadini extracomunitari dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, si è recato presso i Giardini Pittaluga, già oggetto, soprattutto nell’ultimo periodo, di numerosi controlli effettuati anche con l’ausilio di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte” di Torino, al fine di accertare e sanzionare eventuali condotte illegali.

All’interno dei predetti giardini i poliziotti hanno subito notato la presenza di un gruppetto di persone, di cui una seduta su una panchina e le altre in piedi, intorno a quest’ultima.In particolare, quella seduta, identificata poi per l’Essaidi, aveva in una mano una sigaretta artigianale e nell’altra un oggetto di forma rettangolare di colore marrone che, nella circostanza, stava per “passare” ad uno dei presenti. Accortosi della presenza della polizia, il 21enne ha pensato bene di disfarsi dell’oggetto – risultato poi essere un pezzo di hashish del peso di 12,4 grammi – , gettandolo a terra, dietro di sé.
In considerazione di quanto accaduto, gli agenti hanno proceduto all’identificazione di tutti i presenti e uno di questi, un diciannovenne marocchino, alla richiesta dei poliziotti di consegnare eventuale sostanza stupefacente, ha estratto dai pantaloni un sacchetto di nylon contenente cinque dosi di hashish del peso complessivo di 9,6 grammi, pronte per la cessione a possibili acquirenti. L’Essaidi è stato arrestato per il reato di detenzione a scopo di spaccio di stupefacenti, mentre il 19enne indagato in stato di libertà per il medesimo reato.
 




TREVISO, AUTO DI LUSSO: STOP AL RICICLAGGIO

Redazione

Treviso – La loro attività principale era quella di riciclare autovetture di lusso di provenienza illecita verso Paesi esteri tra cui in particolare la Svizzera, ma anche la Germania, l'Ungheria, l'Estonia ed altri Paesi.

La banda, composta da cittadini italiani residenti in particolare nel nord d'Italia ed in Sicilia, è stata fermata stamattina dalla polizia stradale di Treviso che ha arrestato 6 persone.

L'operazione, denominata "D.J.", è stata condotta con il supporto operativo della questura di Treviso e dei colleghi delle squadre di polizia giudiziaria di Padova, Vicenza, Brescia e Siracusa e di equipaggi del Reparto prevenzione crimine di Padova.

L'attività d'indagine nasce dalla presentazione nel mese di agosto 2013, presso una nota agenzia di pratiche automobilistiche di Treviso, delle richieste di radiazione per esportazione di due veicoli di alta gamma.

Tale pratica, che consiste nella cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico (P.R.A.) di un veicolo con il ritiro delle targhe italiane, consente poi la nuova immatricolazione dello stesso veicolo all'estero con il rilascio da parte dello stato estero di un nuovo libretto di circolazione e nuove targhe, di fatto "ripulendo" il veicolo da ogni vicenda pregressa e da qualunque illecito precedente ad esso relativo.

Il titolare dell'agenzia ha denunciato il fatto presso gli uffici della polizia stradale e da qui sono partite le indagini che hanno portato alla scoperta, grazie anche alla collaborazione con la polizia elvetica, del gruppo criminale. I poliziotti hanno potuto documentare il passaggio finale di numerosi episodi di riciclaggio della banda: sono già stati recuperati per la restituzione ai legittimi proprietari, veicoli riciclati per un valore di oltre un milione di euro.




TREVISO: AGGREDITI PER UNA BICICLETTA E UN PAIO DI OCCHIALI

Redazione

Treviso – Sono stati fermati nel centro di Conegliano poco dopo la mezzanotte, picchiati con calci, pugni e testate e derubati di una bicicletta, del portafogli e di un paio di occhiali.

Vittime di questo episodio, due ragazzi di 22 anni: un coneglianese ed un suo amico macedone.

Gli aggressori, tre marocchini ed un italiano, tra i 25 ed i 19 anni che sono stati identificati dagli investigatori del Commissariato di Conegliano: tutti, assidui frequentatori della zona del "Biscione".

Tutti e quattro sono stati denunciati per rapina in concorso.

A dare una svolta alle indagini è stata la collaborazione dello straniero che ha denunciato l'accaduto alla Polizia, nonostante le minacce ricevute dai suoi aggressori affinchè mantenesse il silenzio.




PORRETTA TERME: DONNA 70ENNE NEO TRUFFATRICE VENDE OGGETTI DI LATTA SPACCIANDOLI PER ORO

Porretta Terme (BO) – 

E’ stata incensurata per 70 anni e ha deciso di infrangere la legge negli ultimi due mesi, una donna residente a Viareggio che è “riuscita” a portarsi a casa tre denunce per truffa. Ad attribuirgli la responsabilità del reato sono stati i Carabinieri delle Stazioni di Scandicci, Bari Picone e Porretta Terme per ultima, nel corso di tre indagini nate separatamente ma con un denominatore comune: la vendita di oggetti di latta.

Qualche settimana fa, a finire nella trappola dell’anziana neo-truffatrice è stato il titolare di una gioielleria ubicata in via Mazzini a Porretta Terme che aveva ricevuto una proposta di vendita di gioielli in oro. Nonostante le prove reagenti eseguite su alcuni campioni, il commerciante non è stato abbastanza attento ad accorgersi che la merce che stava acquistando alla somma di 690 euro non era fatta da oro puro, come spacciato dalla 70enne, bensì da un metallo leggermente placcato in oro. Ad accorgersi della truffa, attraverso un indagine sul metallo chiamata: “prova della limatura a fondo con la successiva applicazione dei reagenti” sono stati i titolari di un altro negozio di oggetti preziosi di Pistoia a cui l’esercente di Porretta, ignaro della truffa subita, aveva venduto la merce spacciandola per buona. La donna è stata individuata dai Carabinieri di Porretta Terme e deferita all’Autorità Giudiziaria.
 




IMOLA: I CARABINIERI RITROVANO WALL °E, LO YORKSHIRE TERRIER RUBATO DUE SETTIMANE FA

Redazione
Imola (BO) – Si chiama “WALL•E”, come il titolo del film d’animazione realizzato nel 2008 dalla Pixar Animation Studios, una cane razza Yorkshire Terrier che i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Imola hanno ritrovato nel corso di un’indagine avviata due settimane fa in seguito alla denuncia di furto di animale sporta da un 45enne di Faenza. La vittima aveva riferito ai Carabinieri di aver assicurato l’animale legandolo temporaneamente a una fioriera posta di fronte a una pasticceria sita nel centro di Imola e di essersi recata nel locale per fare colazione. Nel frattempo, altri due clienti avvisavano l’uomo che il suo cane era stato prelevato da due persone che si erano avvicinate all’animale con la scusa di accarezzarlo.

Raccolte le testimonianze di coloro che avevano assistito al reato, gli inquirenti sono riusciti a individuare un 42enne marocchino, gravato da numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e la persona e una 19enne rumena, incensurata, negli autori del furto. Invitati a comparire in caserma per ulteriori accertamenti i due fidanzati hanno ammesso le proprie responsabilità e hanno collaborato con i Carabinieri nella restituzione del piccolo WALL•E che custodivano nel loro domicilio, sito a due passi dalla pasticceria.