FANFARA DELL'ARMA DEI CARABINIERI: EMOZIONANTE IL CONCERTO IN OCCASIONE DELLA SAGRA DELLE FRAGOLE E MOSTRA DEI FIORI A NEMI (RM)

Redazione

Nemi (RM) – Le celebrazioni dell'81esima Sagra delle Fragole e Mostra dei Fiori di Nemi, quest'anno è dedicata al bicentenario dell’Arma dei Carabinieri. Emozionante l’esibizione della Fanfara dell’Arma dei Carabinieri a Nemi, che ha aperto le celebrazioni di questa 81 Sagra. Per l’occasione erano presenti vari sindaci dell’area castellana e rappresentanti dell’Arma.




SAN PIETRO IN CASALE: TROVATO CADAVERE IN PARCO PUBBLICO

Redazione

San Pietro in Casale (BO) – Alle ore 8:50 una squadra di operai che stava lavorando alla manutenzione di un giardino pubblico situato in via Giulio Pastore, in una zona adiacente alla linea ferroviaria, ha rinvenuto il corpo senza vita di un uomo adulto. I sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso sopraggiunto due giorni fa per cause apparentemente naturali, ma che saranno meglio chiarite coni risultati dell’esame autoptico. La salma, identificata dai Carabinieri del posto, è O.N., 53enne nato ad Ercolano e residente in provincia di Salerno. Dai primi accertamenti è emerso che il soggetto si era trasferito a San Pietro in Casale dal fratello, artigiano nel settore edilizio, per trovare un lavoro.
 




PAESE SERA: ALLARME CHIUSURA

di Marta Bonafoni*
Roma – Paese sera, ‘la voce di Roma’, è una testata giornalistica fuori dal coro che ha dato spazio all’approfondimento, attraverso reportage e inchieste, a temi di grande interesse per questa Regione. La sua chiusura provocherà un grave vuoto nel panorama dell’informazione libera, e lo dico sia da lettrice che da giornalista che ha avuto il piacere di collaborare con la testata mensile. Una testata d'informazione che chiude è sempre una cattiva notizia, una testata che chiude nel corso di una crisi economica e di rappresentanza è addirittura una notizia allarmante. Per questo spero che si possano trovare i margini per riaprire le trattative e scongiurare che un organo di informazione che negli anni è stato una vera scuola di scrittura e un esempio di denuncia sociale possa scomparire. Alle lavoratrici e ai lavoratori la mia vicinanza e solidarietà”.
*Consigliera e vice capogruppo del Gruppo Per il Lazio al Consiglio regionale


La redazione de “L’osservatore d’Italia”, associandosi a quanto   espresso dalla Consigliera Bonafoni, desidera esprimere la propria solidarietà ai colleghi di “Paese Sera”. L’auspicio che si possa trovare una soluzione che eviti la chiusura del giornale e che tuteli il lavoro di giornalisti con la maiuscola. 




MILANO MOVIDA: ARRESTATI 9 SPACCIATORI E 2 RAPINATORI IN FLAGRANZA DI REATO

Redazione

Milano – Durante il fine settimana appena trascorso il Comando Provinciale Carabinieri di Milano ha focalizzato l’attenzione sui principali luoghi di aggregazione della “movida” milanese. L’attività è stata pianificata a seguito delle determinazioni assunte in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, allo scopo di porre un freno allo spaccio diffuso delle sostanze stupefacenti, al consumo delle bevande alcoliche e ai reati di natura predatoria.

Il bilancio dell’attività è positivo: al termine del controllo si contano 9 arresti per detenzione ai fini di spaccio ed altrettante denunce in stato di libertà, di cui due per guida in stato di ebbrezza, sei per guida senza patente ed una per impiego di manodopera non regolarizzata. Sono stati sequestrati: 500 euro in contanti nonché 55 gr. di marijuana, una pianta ed alcuni semi nonchè 1 gr. di eroina ed 1 di cocaina per oltre 50 dosi.

E’ stato, poi, chiuso un esercizio pubblico ubicato in via Schievano le cui condizioni igienico sanitarie erano carenti ed al cui interno erano presenti lavoratori non regolarizzati e dove i militari hanno sequestrato 70 kg di carni e prodotti ittici avariati. Nella tarda serata, inoltre, personale del Nucleo Radiomobile, in servizio perlustrativo nella zona di corso di Porta Venezia, allertato da passanti, procedeva all’arresto in flagranza di reato di due cittadini albanesi che, all’interno del parco Montanelli, dopo aver gettato a terra e percosso violentemente una donna trentottenne residente a Milano, le asportavano una catenina in oro.

Complessivamente, nel corso dell’intero servizio, sono state controllate 90  persone di cui 19 straniere e 54 automezzi. 45 i Carabinieri impiegati.
 




PALERMO: MAFIA NEL SETTORE DEL METANO

Redazione

Palermo – Nuovi sviluppi nell'ambito del filone investigativo portato avanti dalla Guardia di Finanza di Palermo sotto il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – del capoluogo siciliano e che un anno fa aveva portato al sequestro di un ingente patrimonio, del valore complessivo di oltre 50 milioni di euro, nei confronti di un gruppo imprenditoriale di Palermo che ha curato, a cavallo fra gli anni '80 e '90, la metanizzazione di diverse aree del territorio siciliano.
Le indagini si erano concentrate, in primo luogo, sulla genesi del gruppo, costituito negli anni ‘80 da un ex dipendente pubblico, successivamente divenuto "imprenditore", grazie all'investimento di ingenti risorse finanziarie di dubbia provenienza, che si è presto sviluppato con la protezione di "Cosa Nostra" e degli appoggi politici – in particolare dell'ex sindaco di Palermo – arrivando ad ottenere ben 72 concessioni per la metanizzazione di Comuni della Sicilia e dell'Abruzzo, i cui lavori di realizzazione sono stati in più occasioni affidati in sub appalto ad imprese direttamente riconducibili a soggetti con precedenti specifici per mafia e ad altre comunque vicine alla criminalità organizzata, in una logica di costante e reciproco vantaggio fra il gruppo e l'organizzazione criminale.
In tale contesto, nel dicembre 2013, il Tribunale di Palermo aveva disposto un ulteriore sequestro, per un valore di circa 7,6 milioni di euro, di quattro società nei confronti di una famiglia di imprenditori di Belmonte Mezzagno (Pa), operanti da diversi anni nel settore edilizio e della manutenzione delle reti di gas metano.
Secondo le risultanze indiziarie, i soggetti interessati dal provvedimento avrebbero coinvolto familiari e collaboratori, alcuni dei quali privi di condizioni reddituali compatibili con l'entità degli investimenti necessari per l'avvio delle attività imprenditoriali, nell'intestazione di aziende operanti nel medesimo settore, per continuare a gestire i contratti acquisiti e le attività avviate nonostante i precedenti provvedimenti cautelari a carico delle altre società a loro direttamente o indirettamente riconducibili.
A questo scenario si collega l'esecuzione del provvedimento ora emanato dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica – D.D.A. – con cui è stata disposta l'amministrazione giudiziaria con conseguente sospensione temporanea dell'amministrazione ai sensi del'art.34 del decreto legislativo n.159 del 2011 nei confronti di due importanti realtà imprenditoriali, operanti nel settore della vendita e distribuzione del gas metano sul territorio nazionale e di una società di manutenzione con sede in Calabria.
Dalle ulteriori indagini è infatti emerso il possibile coinvolgimento di queste ultime società nell'agevolazione di imprenditori già sottoposti ad indagini di polizia giudiziaria e misure di prevenzione ai sensi della normativa antimafia, mediante condotte reiterate nel tempo che in alcuni casi avrebbero consentito ad imprese considerate vicine ad ambienti criminali di neutralizzare i provvedimenti cautelari inflitti e di continuare a consolidare la propria espansione in alcune regioni della penisola nel settore del gas metano.
Con l'emissione del Decreto che impone l'amministrazione giudiziaria o "sospensione temporanea dell'amministrazione", il Tribunale di Palermo ha, di fatto, sollevato dalla gestione i rappresentanti della citata società per un periodo di sei mesi.
Tale misura ha la finalità di impedire che la criminalità organizzata strumentalizzi attività economiche esercitate da aziende lecite per realizzare propri interessi illeciti; in pratica, i responsabili delle diverse sedi locali dell'azienda dovranno temporaneamente cedere la gestione agli amministratori giudiziari, ponendosi sotto "tutela" dell'Autorità Giudiziaria, la quale, al termine del periodo, valuterà la sussistenza dei presupposti per restituire o meno la gestione "bonificata".
Si tratta di una misura preventiva antimafia che permette di perseguire obiettivi diversi ed ulteriori rispetto alla confisca dei beni come frutto di attività illecite, poiché è in grado di agire nelle realtà aziendali di particolare complessità, con l'intento di colpire solo l'area ritenuta influenzata da interessi mafiosi e fortificarne al contempo il "sistema immunitario", salvaguardando l'attività economica nel suo complesso ed il conseguente aspetto occupazionale, nonché l'indotto, i clienti e i fornitori.




NAPOLI: SCOPERTA STAMPERIA DI BANCONOTE FALSE

Redazione

Napoli – I finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma e del Comando Provinciale di Napoli, sulle tracce dei falsari da tempo, hanno scoperto, nel seminterrato di un'officina adibita a riparazioni auto, un laboratorio clandestino per la produzione di euro falsi, attrezzato con sofisticati macchinari off set altamente performanti.
I responsabili, quattro campani (G.R. classe 1972, P.V. classe 1959, G.S. classe 1957, C.D. classe 1960), sono stati arrestati mentre cercavano di darsi alla fuga precipitosamente, lasciando, peraltro, le macchine tipografiche in funzione e 160.000 banconote da 50 euro, di ottima fattura, già stampate su fogli di carta filigranata e pronte per essere tagliate.
All'avanguardia le misure di sicurezza adottate dagli arrestati, per non essere scoperti: microtelecamere posizionate all'esterno del perimetro dell'opificio permettevano, real time, di tenere sotto controllo la situazione dall'interno; inoltre, una fitta schiera di "pali" vigilava durante la notte a tutela del caveau.
I militari hanno fatto irruzione nella stamperia contemporaneamente attraverso le scale interne dell'autofficina e dalla porta blindata esterna del fabbricato, tagliata a tempo di record con l'aiuto dei Vigili del Fuoco.
È già la seconda stamperia sequestrata, dall'inizio dell'anno, dalla Guardia di Finanza nell'hinterland napoletano.




DRONI E SICUREZZA: LA POLIZIA AL SALONE AERONAUTICO

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Il Servizio aereo della Polizia di Stato partecipa al workshop "Droni e sicurezza" durante la manifestazione "Roma Drone Expo&Show" che si tiene allo stadio "Alfredo Berra" oggi e domani. Si parlerà delle prime applicazioni degli Uav (Unmanned aerial vehicle, letteralmente: veicolo aereo senza pilota) in Italia, per le attività investigative nella lotta alla criminalità e ai traffici clandestini, per la ricerca e soccorso delle persone in mare e in montagna.

Le prospettive di impego sono molte come ad esempio il "drone" impiegato per servizi di pattugliamento delle coste e dei tratti di mare per l'individuazione e soccorso di imbarcazioni o impiegato per servizi di ordine pubblico nel sorvolo di piazze ma anche in caso di ricerca di latitanti o in caso di rapimenti.

Ovviamente le caratteristiche, anche tecniche, di questi veicoli devono esser diverse per i diversi impieghi: per le ricerche di dispersi si dovrebbe prevedere una grande autonomia mentre invece, per le attività di polizia giudiziaria, andrebbe privilegiata la silenziosità del drone; per l'ordine pubblico è evidente che più di ogni altro sarebbe da favorire l'aspetto di controllo di piccole aree con grande densità di persone e quindi bassa la velocità senza inconvenienti legati allo stallo del mezzo.

Insomma un mondo in evoluzione. Anche da un punto di vista giuridico, infatti, verranno affrontati i temi della sicurezza dei cieli e delle aree sorvolate.

Il "Roma Drone Expo&Show" è il primo salone aeronautico sui droni in Italia, al quale partecipano esperti delle Forze armate, delle Forze dell'ordine e della Protezione civile.

Alla manifestazione partecipa come media partner anche la rivista ufficiale della Polizia di Stato "Poliziamoderna" che sul numero di giugno pubblicherà uno speciale sull'evento.




MOLFETTA: SVENTATA RAPINA IN UN SUPERMERCATO

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Molfetta (BA) – Sono stati intercettati da una "gazzella" dell'Arma mentre si aggiravano sospetti, a bordo di un'autovettura e armati di una pistola, nei pressi di un supermercato. Alla vista dei Carabinieri si sono dati alla fuga venendo bloccati e tratti in arresto. E' accaduto a Molfetta dove i Carabinieri della locale Compagnia nel corso di un servizio antirapina hanno arrestato un 29enne di Modugno e due 22enni di Bari e di Cassano delle Murge, con le accuse di resistenza a P.U. e detenzione e porto abusivo di armi.
I militari hanno intercettato i tre nei pressi di un supermercato di via Madonna delle Rose a bordo di una Lancia "Musa" condotta dal 29enne che si dava immediatamente alla fuga. Ne nasceva un inseguimento lungo le vie cittadine che terminava dopo qualche chilometro. Sottoposti a controllo i tre venivano trovati in possesso di una pistola a salve modificata calibro 9 completa di caricatore, due scanner sintonizzati sulle frequenze delle Forze dell'Ordine e due paia di guanti sottoposti a sequestro unitamente all'autovettura a loro in uso. Tratti in arresto i tre, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, sono stati associati presso la locale casa circondariale.




BARI, GIOIA DEL COLLE: MINACCIA INFERMIERE E PRENDE A CALCI UNA PORTA

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Gioia del Colle (BA) – A Gioia del Colle i Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato un 44enne pregiudicato del luogo con le accuse di violenza e minaccia ad incaricato di pubblico servizio e danneggiamento. L'uomo, presentatosi presso gli uffici del locale S.E.R.T. ha minacciato l'infermiere pretendendo la consegna del metadone che avrebbero dovuto somministrargli il giorno successivo. Di fronte alla reticenza dell'operatore sanitario è andato su tutte le furie prendendo a calci e danneggiando la porta di accesso all'infermeria. Sul posto, su richiesta al numero di emergenza "112" effettuata da alcuni testimoni, sono prontamente intervenuti i carabinieri che sono riusciti a bloccare e trarre in arresto l'uomo. Tratto in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, il 44enne è stato collocato ai domiciliari.




BUSTO ARSIZIO: FURTO IN UN CENTRO ESTETICO, DENUNCIATA

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Busto Arsizio – I militari del N.O.R. (Nucleo Operativo e Radiomobile) della Compagnia Carabinieri di Busto Arsizio hanno deferito in stato di libertà con l'accusa di furto aggravato una donna di nazionalità italiana, 51enne, residente a Legnano (MI), incensurata. La donna, infatti, dopo essersi recata in un centro estetico di Busto Arsizio, approfittando dell'attesa del proprio turno e avendo notato una borsa lasciata incustodita, avrebbe asportato furtivamente il portafoglio della titolare dell'esercizio commerciale tentando, successivamente, di occultarlo nella propria borsa. Tuttavia, la vittima si è immediatamente accorta della strana sparizione e, immediatamente, ha contattato i Carabinieri che, giunti sul posto, non hanno potuto che constatare la presenza della refurtiva all'interno della borsa dell'inesperta ladra, deferita in stato di libertà presso la competente A.G.




STRAGE CAPACI: I GIOVANI E IL RICORDO

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Capaci – Una strage compiuta nel 1992 e precisamente il 23 maggio è ancora oggi ricordata come simbolo della legalità e della lotta alla mafia. Un simbolo che non è solo storia ma anche presente e futuro, un evento drammatico costato la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e a tre agenti di scorta: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.

Sono le nuove generazioni che valorizzano ogni anno il sacrificio di questi uomini dello Stato. La "Nave della legalità" con a bordo 1.500 studenti è infatti arrivata questa mattina a Palermo dove ad attenderli c'erano anche altri studenti arrivati da New York con "L'aereo delle legalità" per partecipare alla commemorazione per il 22° anniversario della strage di Capaci.

"Non è assolutamente la solita passerella, soprattutto quando c'è tutta questa partecipazione di giovani, che aderiscono a queste manifestazioni con tanta passione e coinvolgimento. Questa è la base principale per un rinnovamento, per una nuova voglia di lottare contro il crimine organizzato. Questa è una giornata attraverso la quale questo rinnovamento si rafforza, quindi credo che la partecipazione sia sentita e non sia una passerella". A pronunciare queste parole il capo della Polizia Alessandro Pansa, al suo arrivo nell'aula bunker dell'Ucciardone di Palermo.

"Oggi non c'è solo il dovere della memoria. Quello è per chi vuole fare un rito stanco. Per chi come noi invece vuole continuare a rappresentare l'Italia migliore, il dovere è quello di continuare a battersi per quelle donne e uomini in divisa il cui prestigio e il cui ruolo nella nostra società nessuno può dimenticare". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che ha deposto una corona di fiori alla stele che commemora la strage di Capaci, sull'autostrada che porta da Punta Raisi a Palermo.

Nel pomeriggio il prefetto Pansa sarà nella caserma "Lungaro" insieme al presidente del Senato Pietro Grasso e al ministro dell'Interno Angelino Alfano per la deposizione della corona d'alloro in onore dei caduti.

Infine alle 18.30 il ministro dell'Interno, il capo della Polizia e le altre autorità parteciperanno alla messa in memoria delle vittime della mafia presso il Centro educativo ignaziano.