Cambiamenti climatici, Papa Bergoglio: “La devastazione del creato è un’offesa a Dio, l’ora è urgente”

“Purtroppo non posso essere insieme a voi, come avrei desiderato, ma sono con voi perché l’ora è urgente. Sono con voi perché, ora come mai, il futuro di tutti dipende dal presente che scegliamo. Sono con voi perché la devastazione del creato è un’offesa a Dio, un peccato non solo personale ma strutturale che si riversa sull’essere umano, soprattutto sui più deboli, un grave pericolo che incombe su ciascuno e che rischia di scatenare un conflitto tra le generazioni”. Così il Papa nel suo discorso alla Cop28 sui cambiamenti climatici, letto alla Expo City di Dubai dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. 

   “È acclarato che i cambiamenti climatici in atto derivano dal surriscaldamento del pianeta, causato principalmente dall’aumento dei gas serra
nell’atmosfera, provocato a sua volta dall’attività umana, che negli ultimi decenni è diventata insostenibile per l’ecosistema”, ha detto il Papa, secondo il quale “l’ambizione di produrre e possedere si è trasformata in ossessione ed è sfociata in un’avidità senza limiti, che ha fatto dell’ambiente l’oggetto di uno sfruttamento sfrenato. Il clima impazzito suona come un avvertimento a fermare tale delirio di onnipotenza. Torniamo a riconoscere con umiltà e coraggio il nostro limite quale unica via per vivere in pienezza”.

   “Che cosa ostacola questo percorso? – chiede il pontefice – Le divisioni che ci sono tra noi. Ma un mondo tutto connesso, come quello odierno, non può essere scollegato in chi lo governa, con i negoziati internazionali che non possono avanzare in maniera significativa a causa delle posizioni dei Paesi che privilegiano i propri interessi nazionali rispetto al bene comune globale. Secondo il Papa, “assistiamo a posizioni rigide se non inflessibili, che tendono a tutelare i ricavi propri e delle proprie aziende, talvolta giustificandosi in base a quanto fatto da altri in passato, con periodici rimpalli di responsabilità. Ma il compito a cui siamo chiamati oggi non è nei confronti di ieri, ma nei riguardi di domani; di un domani che, volenti o nolenti, o sarà di tutti o non sarà”.

   “Quante energie sta disperdendo l’umanità nelle tante guerre in corso, come in Israele e in Palestina, in Ucraina e in molte regioni del mondo: conflitti
che non risolveranno i problemi, ma li aumenteranno! Quante risorse sprecate negli armamenti, che distruggono vite e rovinano la casa comune!”, ha aggiunto, prima di rilanciare una sua proposta: “‘con il denaro che si impiega nelle armi e in altre spese militari costituiamo un Fondo mondiale per
eliminare finalmente la fame e realizzare attività che promuovano lo sviluppo sostenibile dei Paesi più poveri, contrastando il cambiamento climatico”.

   “E’ essenziale un cambio di passo che non sia una parziale modifica della rotta, ma un modo nuovo di procedere insieme”, ha aggiunto, sottolineando che “se nella strada della lotta al cambiamento climatico, che si è aperta a Rio de Janeiro nel 1992, l’Accordo di Parigi ha segnato ‘un nuovo inizio’  bisogna ora rilanciare il cammino. Occorre dare un segno di speranza concreto”. “Questa Cop sia un punto di svolta – è l’appello del pontefice -: manifesti una volontà politica chiara e tangibile, che porti a una decisa accelerazione della transizione ecologica, attraverso forme che
abbiano tre caratteristiche: siano ‘efficienti, vincolanti e facilmente monitorabili’). E trovino realizzazione in quattro campi: l’efficienza energetica; le fonti rinnovabili; l’eliminazione dei combustibili fossili; l’educazione a stili di vita meno dipendenti da questi ultimi”.

   “Per favore: andiamo avanti, non torniamo indietro”, invoca Francesco: “Qui si tratta di non rimandare più, di attuare, non solo di auspicare, il bene
dei vostri figli, dei vostri cittadini, dei vostri Paesi, del nostro mondo (…) La storia ve ne sarà riconoscente”. “Il 2024 segni la svolta – conclude: “lasciamo alle spalle le divisioni e uniamo le forze! E, con l’aiuto di Dio, usciamo dalla notte delle guerre e delle devastazioni ambientali per trasformare
l’avvenire comune in un’alba di luce”.




Capranica, domenica l’inaugurazione del villaggio di Natale in miniatura

Francesco Virgili “Da undici anni allietiamo le feste natalizie di grandi e piccini.”
 
 
Sarà inaugurato domenica 3 dicembre 2023, alle ore 16, a Capranica (VT), in via Valle Santi 3, il Villaggio di Natale in miniatura realizzato da Francesco Virgili.
 
Il consigliere comunale non ha fatto tutto da solo, ma si è avvalso della preziosa collaborazione di Maria Giuseppina Rossi, Claudio Concordia, Danilo Di Giuseppe, Roberto Mazzolini, Graziella Platti, Luigi Jaculli, Manuela Meloni, Massimo Barbarani e Mario Sortino.
 
“Anche quest’anno l’allestimento è particolarmente ricco – dichiara Francesco Virgili – con negozi, aree di svago e parchi giochi, sciatori, due mongolfiere, un trenino elettrico della Lionel, una pista delle automobili, Babbo Natale a bordo della sua slitta magica. Il villaggio in miniatura ha un quadro dedicato alla famosa base di lancio statunitense di Cape Canaveral.
 
Invito tutti i cittadini di Capranica a partecipare all’inaugurazione e a visitare assieme alle famiglie il villaggio in miniatura – conclude Virgili – abbiamo iniziato ad allestirlo il 20 settembre per terminare il 15 di novembre. Sono undici anni che allietiamo le festività natalizie di grandi e piccini e questo per noi è una grande gioia.”
 
Sono stati invitati all’inaugurazione il presidente della provincia Alessandro Romoli, il Sindaco di Capranica Pietro Nocchi, il primo cittadino di Vetralla Sandrino Aquilani, il sindaco di Morlupo Ettore Iacomussi e quello di Vejano Teresa Pasquali, il vice Sindaco di Tessennano Giorgio Gentilini, il presidente del consiglio comunale di Sutri Vincenzo Petroni, con l’assessore Antonio Tosi e il consigliere Roberto Zocchi.
 
Il villaggio di natale in miniatura, a ingresso gratuito, è visitabile tutti i sabati e le domeniche, fino al 10 gennaio 2024, con orario 10-13 e 16-19.
 
 

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Frosinone, il Conservatorio di Musica inaugura l’anno accademico

Un ricco programma musicale rigorosamente ad ingresso libero animerà il fine settimana della città di Frosinone grazie al suo Conservatorio che offrirà alla cittadinanza due concerti di straordinaria bellezza. Il 30 novembre alle ore 18 presso l’Auditorium Daniele Paris della prestigiosa istituzione AFAM si terrà la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2023-24; in programma l’ouverture Egmont di Ludwig van Beethoven la Ballata n.4 di Fryderyk Chopin e soprattutto il sontuoso primo Concerto per pianoforte e orchestra Pëtr Il’ič Čajkovskij affidati al giovane quanto talentuoso pianista Lorenzo Marigliani, allievo del M° Giorgia Tomassi,  ed all’Orchestra Sinfonica del Conservatorio diretta dal M° Simone Genuini.

 

Un appuntamento imperdibile cui ne seguirà immediatamente un secondo altrettanto intenso il 2 dicembre sempre alle 18 con il Concerto in Omaggio al M° Mauro Paris, indimenticato docente: protagoniste le stagioni di Astor Piazzolla e la Misatango di Martin Palmeri affidate ad un ensemble d’eccezione composto da Mezzosoprano – Fabiola Mastrogiacomo, Bandoneon – Adriano Ranieri, Pianoforte – Pietro Liberati, Sax – Massimo Bettazzi, Violini – Alessio Gizzi, Brunella Bruni, Viola – Ettore Belli, Violoncello – Maurizio Simonelli, Contrabbasso – Valerio Di Lelio, Ensemble Vocale Thesaurus ,Coro dell’Accademia Gandolfina, Direttore: Alberto Galletti

 

Alle parole del Direttore del Conservatorio il  M° Mauro Gizzi è affidata la presentazione del programma che apre splendidamente la stagione didattico-artistica: “è particolare l’emozione che oggi mi pervade al termine del mio primo anno da Direttore di questa nobile istituzione Afam. E’ stato un anno intenso, ricco, anche complesso, ma foriero di soddisfazioni e di nuove sfide da abbracciare. Convegni, congressi, festival, l’open day, masterclass, una stagione concertistica sul territorio fitta di appuntamenti ed una instancabile attività didattica in forme tradizionali e rinnovate hanno animato l’anno del cinquantesimo. Tra le novità più gradite dalla cittadinanza spiccano in quest’ultimo scorcio stagionale le lauree in forma di concerto pubblico, ed ecco perché abbiamo deciso di inaugurare la nostra programmazione accademica ed artistica proprio con questo tipo di evento.

 

Dopo gli ultimi sofferti anni di crisi globale il Conservatorio sembra aver nuovamente intrapreso la strada di una nuova fioritura artistica e didattica, come testimoniato dai nostri concerti, affettuosamente frequentati da un pubblico sempre più ampio e dalle numerose richieste per le nuove ammissioni. Questo risultato è a mio avviso merito anche di una profonda sinergia e reciproca disponibilità tra le diverse componenti dell’istituzione che desidero ringraziare: il Presidente Gualdini, il Consiglio Accademico ed il Consiglio di Amministrazione, i docenti, il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, ma soprattutto gli allievi e le loro care famiglie; così ringrazio le istituzioni cittadine che spero vorranno continuare a sostenerci con sempre maggiore partecipazione e tutti gli amici del Conservatorio che ci seguono con affetto. Ci siamo salutati lo scorso anno con la promessa di risaldare sempre più quel legame tra il Conservatorio ed il suo territorio; abbiamo ancora tanta strada da fare ma da quel che vedo, mi concedo di credere che davvero siamo sulla strada giusta.”

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Zagarolo e Monte Compatri: sgominata rete di spaccio. Un boss sinti nel giro della coca

I Carabinieri del Gruppo di Frascati hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 13 persone (di cui 9 in carcere e 4 agli arresti domiciliari), gravemente indiziate dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, spaccio di sostanze stupefacenti ed autoriciclaggio, nel territorio di Zagarolo, nella località Valle Martella e Montecompatri, a sud est della Capitale.
Le indagini, condotte da settembre a dicembre 2021 dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frascati e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, traggono origine da una serie di singoli arresti, effettuati a Valle Martella, per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti che hanno spinto gli inquirenti ad approfondire la provenienza e la gestione dello stupefacente nell’area.
I successivi approfondimenti investigativi, svolti tramite pedinamenti, servizi di osservazione e attività tecniche, hanno consentito di raccogliere elementi indiziari  in ordine all’esistenza di un’associazione diretta e gestita, quale capo promotore, da un ragazzo di origine sinti di 21 anni, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina. Il ragazzo si avvaleva della stretta collaborazione della cognata, anche lei di origine sinti di 33 anni, nonché di altri soggetti per la cessione a terzi. L’attività di spaccio veniva svolta dalla tarda mattinata fino a tarda notte.
Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frascati, rese difficoltose dal contesto territoriale e dall’impiego di “vedette” che con il “passa parola” informavano della presenza di forze dell’ordine in zona, hanno consentito di documentare l’organizzazione in turni dello spaccio da parte dei sodali, a cui oltre allo “stipendio” era garantito il pagamento delle spese legali in caso di arresto.
L’attività di spaccio, pur avvenendo in diverse zone, si concentrava soprattutto in due piazze di spaccio di Valle Martella e Zagarolo.
I due soggetti a capo dell’associazione, inoltre, avevano reinvestito parte dei proventi derivanti dall’attività illecita in una pizzeria, anch’essa sequestrata preventivamente dai Carabinieri.
Si precisa che il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari per cui gli indagati devono ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.




Maltempo, a Roma crolla un albero e uccide una donna

Centinaia gli interventi dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine a causa del maltempo di questi giorni. A Roma, a causa anche della tempesta di vento che ha colpito la Capitale già dalla tarda serata di venerdì, un albero è crollato nella zona di Monteverde travolgendo e uccidendo una donna di 81 anni. Il dramma si è consumato in via di Donna Olimpia, la vittima era in compagnia del figlio, rimasto illeso, ma soccorso in stato di shock. Inutili i tentativi di rianimarla da parte del 118. In via precauzionale il tratto è stato chiuso al transito dei pedoni su entrambi i lati per effettuate le verifiche sugli altri alberi. Sulla vicenda la Procura ha avviato una indagine per omicidio colposo e il pm ha effettuato un sopralluogo disponendo l’autopsia e il sequestro dell’albero.

 “Mi sono recato immediatamente sul posto e stiamo facendo tutte le verifiche per capire bene come sia potuto accadere”, ha commentato il sindaco, Roberto Gualtieri, esprimendo il proprio dolore per “l’atroce tragedia”. Sempre nella Capitale, dove negli ultimi anni si è registrato un calo dei crolli di alberi (da 143 nel 2018 a 36 nel 2022), paura nel quartiere Prati dove un albero si è abbattuto in un parco giochi per bambini senza causare per fortuna feriti mentre una donna è rimasta contusa nel quartiere Alessandrino per la caduta di rami.

Le condizioni meteo hanno creato disagi anche in molte regioni. Temperature in picchiata e prime nevicate in provincia di Arezzo. La neve è comparsa in Casentino nella zona del santuario della Verna, all’Alpe di Catenaia, sul Pratomagno e sulle cime più alte della Valtiberina.

Primi fiocchi anche in Abruzzo dove si è registrato un sensibile calo termico. A cause delle raffiche sulla strada statale 16, tra Silvi e Pineto (Teramo), nei pressi della Torre di Cerrano, un albero è caduto in strada, travolgendo un’auto in transito. L’automobilista alla guida è rimasto lievemente ferito.
A Napoli la neve ha ricoperto la cima del Vesuvio mentre nelle Marche, dove era stata disposta l’allerta gialla, ci sono stati temporali in provincia di Pesaro Urbino e sono stati decine gli interventi dei vigili del fuoco per rami e piante cadute sulle strade e per grondaie e cornicioni pericolanti. In Molise imbiancate le zone di montagna, a Campitello Matese, frazione di San Massimo (Campobasso) e a Capracotta (Isernia), fiocchi anche in collina e a Campobasso. Nelle altre zone della regione piogge abbondanti e vento forte hanno causato anche qualche danno e disagi. In Puglia, nel Foggiano, fiocchi bianchi nel Subappennino dauno e nel Gargano.

Mare forza 9 e onde di 3 metri con i collegamenti tra Sardegna e Corsica interrotti per tutta la giornata sulla tratta Santa Teresa Gallura-Bonifacio. Il vento ha raggiunto i 100 km/h e una frana sulla statale 125 in Ogliastra ha causato il blocco del traffico.
    Palermo e tutta la Sicilia sono stati investiti da raffiche che hanno superato i 40 nodi. Nel capoluogo sono caduti alberi anche nel centro cittadino, per fortuna senza provocare feriti.
    A Catania diversi voli sono stati dirottati dallo scalo internazionale e il mancato arrivo degli aerei ha provocato ritardi anche nelle partenze. Disagi anche sulle isole di Lampedusa e Pantelleria: cancellati i voli diretti all’aeroporto di Punta Raisi. 




Milano, Gallarate: minaccia di buttarsi dal cavalcavia. Salvato dalla Polizia

Sono le 12 meno un quarto del mattino quando iniziano ad arrivare le prime telefonate al numero di emergenza 112: un uomo è appeso alla rete di un cavalcavia sulla Strada Statale 336 che da Malpensa porta a Busto Arsizio e minaccia di buttarsi nel vuoto.
 
Sul ponte arrivano due volanti del Commissariato di Gallarate, un equipaggio dei Carabinieri e i Vigili del Fuoco.; a bloccare il traffico intenso che scorre sulle due carreggiate della S.S. 336, il Centro Operativo della Polizia Stradale manda una pattuglia della Sottosezione di Busto Arsizio e una del Distaccamento di Magenta.
 
Mentre i colleghi sul ponte tentano di far desistere dagli intenti suicidi l’ uomo che non sembra volerli ascoltare, Vincenzo, Agente Scelto della Polizia di Stato, si arrampica sul telone di  un autocarro e da lì, con un balzo di circa un metro e mezzo, raggiunge la rete del ponte  riuscendo a cingere saldamente l’ uomo che non può più divincolarsi. E’ pronto, a quel punto, l’ intervento dei colleghi che lo agganciano riuscendo a portare in salvo entrambi proprio mentre la rete si stacca dal supporto a causa del peso eccessivo dei corpi dei due uomini.
 
Un applauso si sente provenire dalla strada per questo generoso spiderman che indossa una divisa blu. L’uomo che ha tentato il gesto disperato chiede che gli stiano accanto in attesa dell’ arrivo dell’ ambulanza e ringrazia coloro che sono intervenuti: vorrebbe essere abbracciato. Vincenzo gli tende la mano. Non lo lascia. In sala operativa si tira un sospiro di sollievo. Il traffico e la vita riprendono a scorrere. 
 
 
 
 
 
 

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Omicidio Giulia Cecchettin: Filippo Turetta arrivato in Italia e trasferito al carcere di Verona

Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, è arrivato nel carcere Montorio di Verona, scortato dai carabinieri, proveniente dall’aeroporto di Venezia.

Gli è già stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare per omicidio volontario aggravato e sequestro di persona.Turetta, trasportato a bordo di una Lancia Delta con i vetri oscurati, preceduta e seguita da automobili di scorta, è entrato nel carcere Montorio di Verona dopo quasi una settimana dal suo arresto in Germania, in autostrada vicino a Lipsia, dove è finita la sua fuga dopo l’omicidio dell’11 novembre.

L’area di accesso al carcere è stata transennata dalla Polizia penitenziaria poco prima del suo arrivo, data la presenza di numerosi cronisti e troupe tv, e anche di alcuni curiosi, che hanno anche commentato il suo arrivo con espressioni come “maledetto”. In carcere incontrerà il suo legale, l’avvocato Giovanni Caruso, che era già arrivato nell’istituto penitenziario. Dopo la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare nell’aeroporto di Venezia, il 22enne dovrà essere interrogato dal gip all’inizio della prossima settimana. 

Filippo Turetta, appena arrivato nel carcere di Verona, farà un primo passaggio nel reparto infermeria dell’istituto penitenziario di Montorio per valutazioni da parte dell’equipe psicologica e psichiatrica. Reparto dove potrebbe stare qualche giorno prima di essere trasferito nella sezione “protetti”, dedicata ai detenuti accusati di reati a “forte riprovazione sociale”, come i “sex offender” che prevede che non abbiano alcun contatto, a loro tutela, con detenuti per altre tipologie di reati. Turetta sarà anche sorvegliato a vista 24 ore su 24 in cella singola, per evitare gesti autolesionistici.

 Il legale di Turetta: ‘Rassegnato? presto per dirlo’

Il legale di Turetta, Giovanni Caruso è appena arrivato nel carcere di Verona, dove si attende anche l’arrivo di Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Rispondendo ai giornalisti, il legale ha spiegato che non ha ancora avuto modo di parlare con il giovane. A chi gli ha fatto presente che Turetta è apparso rassegnato durante la consegna alle autorità italiane, Caruso ha risposto: “Sono valutazioni premature”. Sarà soltanto lui come legale ad incontrare oggi Filippo. L’avvocato Caruso ha chiarito ai cronisti che non ha avuto modo di incontrare ancora Turetta, nemmeno in aeroporto a Venezia. “Oggi sarà la prima volta che lo incontro, non è possibile ora dare indicazioni o fare valutazioni”, ha spiegato in sostanza il difensore.




Giulia Cecchettin, un delitto di inaudita ferocia

Giulia Cecchettin è stata accoltellata a 150 metri da casa, poi finita nella zona industriale di Fossò, dove la scena ripresa da una telecamera di videosorveglianza mostra i suoi ultimi istanti di vita.

Questo quanto è stato ricostruito dagli inquirenti che stanno indagando sull’omicidio della ragazza e quanto scritto nell’ordinanza di custodia cautelare contro l’ex fidanzato Filippo Turetta, arrestato in Germania per omicidio.

L’ordinanza è stata firmata dal gip di Venezia Benedetta Vitolo che nel dispositivo spiega come l’ipotesi che una volta che l’ex coppia si ferma nel parcheggio di via Aldo Moro a Vigonovo, “a 150 metri” da casa Checchettin, Giulia viene aggredita da Filippo “probabilmente servendosi di un coltello”, ma la morte sarebbe avvenuta nella zona industriale, quando il ragazzo la spinge con violenza a terra e la 22enne studentessa sbatte la testa.

Il gip: “Un delitto di inaudita ferocia”

Filippo Turetta ha compiuto un delitto di “inaudita ferocia”. Lo scrive il gip di Venezia nell’ordinanza di custodia cautelare. “Con questa aggressione di inaudita ferocia ai danni della giovane fidanzata prossima alla laurea – sono le parole contenute nel documento – ha dimostrato una totale incapacità di autocontrollo”.

Benedetta Vitolo sottolinea nell’ordinanza di custodia cautelare a carico di Filippo Turetta che “i femminicidi sono all’ordine del giorno”. Lo fa nel passaggio in cui evidenzia “l’estrema pericolosità” del ragazzo, alla luce di quello che avrebbe commesso, e la possibilità che “reiteri condotte violente nei confronti di altre donne”. Inoltre Turetta era “evidentemente ben consapevole della gravità delle sue azioni” dal momento che, dopo aver scaraventato Giulia Cecchettin a terra “causandole una lesione alla testa con perdita di sangue, è fuggito”.




Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.

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Partito Democratico;costituito il coordinamento litorale Roma nord;

Un incontro per rilanciare l’azione di protagonismo del Partito Democratico all’interno della Città Metropolitana di Roma Capitale quello che si è tenuto a Bracciano lo scorso venerdì 18 novembre che ha visto riunirsi, all’interno di una Conferenza Programmatica, i 12 Circoli dei Comuni costituenti il quadrante nord-ovest della Provincia di Roma.
 
L’assemblea, svoltasi nel Teatro C. De Faucauld, ha visto il suo evolversi sotto la supervisione di Rocco Maugliani, Segretario provinciale, Michela Califano, consigliera regionale PD, Emiliano Minnucci, componente dell’assemblea nazionale, e Chiara Mango, Segretaria della sezione locale, come moderatrice.
 
“Un primo passo per rendere efficiente un organo – dichiara Emiliano Minnucci – , istituito dalla segretaria provinciale nel 2014, la cui gestione ed organizzazione integrerà l’azione dei circoli, operando a 360 gradi su temi riguardanti un territorio molto peculiare per la sua composizione, dove spiccano l’Aeroporto di Fiumicino, il Porto di Civitavecchia e l’entroterra con le sue caratterizzazioni storiche e paesaggistiche.”
 
Folta la presenza dei Giovani Democratici, ma anche tante e tanti iscritti che sono intervenuti nel dibattito per esprimere proposte, portare all’attenzione problematiche di zona ed esternare criticità, quale momento vero per sancire l’inizio del cammino comune.
 
“In questa giornata – afferma Rocco Maugliani – partiremo dal documento programmatico, dal titolo “Diversamente…”, emerso dall’VII Conferenza Programmatica della Provincia di Roma, per costruire assieme ai circoli un percorso partecipativo dove poter scrivere, per la prima volta, le politiche del territorio”.
 
Culmine del momento, la votazione per eleggere ad alzata di mano il coordinatore del costituendo coordinamento, che l’assemblea ha designato nella figura di Giuseppe Zito, attuale Consigliere Comunale e Segretario del Circolo di Cerveteri con una lunga esperienza amministrativa e politica.
 
“Seguendo le indicazioni giunte da Piazza del Popolo – dichiara Michela Califano –, siamo chiamati a dare nuovo senso alla vita di partito, con una revisione della partecipazione rivolta in questa circostanza verso un territorio importante, volano non solo di Roma e del Lazio ma del Paese nel suo insieme, rivedendo contemporaneamente anche struttura e regole di produzione politica.”
 
Poi la chiusura, il completamento di scrittura di una pagina che segna la stesura iniziale di un capitolo concepito per intendere in maniera innovativa e partecipativa un’area dalle grandi potenzialità.
 
“Con grande emozione e dedizione – afferma Giuseppe Zito – accetto questo incarico, consapevole della dimensione di interesse, oggi inizia un percorso di costruzione dal basso delle nostre politiche territoriali che culminerà a gennaio con la prima assemblea dei circoli che ratificherà il documento programmatico. C’è da fare un lavoro importante, e lo faremo assieme a tante donne e uomini  che si sono già messi a disposizione per supportarmi.”.
 
 

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Omicidio Giulia Cecchettin, i genitori di Filippo Turetta: “Sembrava il figlio perfetto”

La più drammatica delle ipotesi possibili è diventata una tristissima realtà: Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo (Ve) scomparsa sabato 11 novembre in compagnia dell’ex fidanzato Filippo Turetta, è stata trovata senza vita in un canalone vicino alla lago di Barcis (Pordenone). Ventiquattr’ore dopo Turetta è stato fermato in Germania. Su di lui un mandato di cattura internazionale.

La sua auto era stata avvistata nei giorni scorsi tra Veneto e Austria. Il giovane ha lasciato cadere nel vuoto gli appelli di magistrati e familiari a costituirsi. La vicenda di Giulia Cecchettin ha tenuto tutto il Paese con il fiato sospeso.

Dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin, massacrata dall’ex fidanzato Filippo Turetta, il padre del ragazzo spiega che tutta la famiglia è “ancora sotto shock per quello che ha combinato nostro figlio”.

Nicola Turetta aggiunge che “non capiamo come possa essere successa una cosa del genere, e porgiamo le massime condoglianze, siamo vicinissimi alla famiglia di Giulia, perché le volevamo bene”. Giulia, prosegue l’uomo, “l’abbiamo conosciuta bene. Veniva qua con Filippo, ci vedevano. Sembrava una coppia perfetta; nessuno riporterà più Giulia. Siamo molto vicini a questa famiglia, e non riusciamo a capire come possa aver fatto una cosa così un ragazzo a cui abbiamo cercato di dare tutto”.

Secondo Nicola Turetta, Filippo “sembrava il figlio perfetto: mai problemi a scuola, nessun litigio con i compagni, neppure con il fratello. Non è concepibile trovarmi in una cosa del genere, gli è scoppiato qualcosa nel cervello”.