Palermo, Vucciria: arrestati due spacciatori

I Carabinieri della Stazione Palermo Centro hanno arrestato due persone, un 63enne e un 37enne, entrambi palermitani e già noti alle forze dell’ordine, con l’accusa detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
I militari, nel corso di uno specifico servizio antidroga nel quartiere vucciria, hanno notato i due uomini cedere un involucro, che si è rivelato essere una dose di cocaina, ad un 44enne palermitano.
Effettuato quindi un controllo anche nelle abitazioni degli indagati sono state recuperate altre 10 dosi di cocaina e oltre 400 euro in contanti.
Gli arrestati, su disposizione del Pubblico Ministero, sono stati ristretti “ai domiciliari” in attesa dell’udienza di convalida; l’acquirente è stato segnalato alla Prefettura di Palermo quale assuntore di stupefacenti a scopo non terapeutico.
La droga sequestrata sarà ora analizzata dal laboratorio del Comando Provinciale per le verifiche qualitativo – ponderali.
Gli arresti sono stati convalidati dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo.
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Villabate, funzionario del Comune minacciato con metodi mafiosi da un ristoratore del posto

I Carabinieri della Compagnia di Misilmeri hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 54enne, palermitano, già noto alle forze dell’ordine, con le accuse di violenza e minacce a pubblico ufficiale aggravate dal metodo mafioso.

Il quadro indiziario raccolto dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo e della Stazione di Villabate, sostanzialmente condiviso dalla Procura e dal G.I.P., avrebbe permesso di ricostruire una vicenda che negli ultimi mesi ha visto un funzionario del Comune di Villabate rimanere vittima di diversi episodi di violenza e di minaccia ad opera dell’indagato, un imprenditore nel settore della ristorazione, in relazione al rilascio di autorizzazioni amministrative riguardanti un’attività commerciale gestita dallo stesso.

Il 54enne avrebbe posto in essere le sue condotte con l’aggravante del cosiddetto “metodo mafioso”, esercitando una pressione psicologica maggiorata dal fatto che i reati sarebbero stati compiuti tutti all’aperto, in pieno giorno e con modalità tali da indurre i presenti a ritenerlo appartenente o contiguo ad ambienti “mafiosi”.

L’indagato è stato condotto presso la Casa Circondariale “Lorusso-Pagliarelli” in attesa dell’interrogatorio di garanzia.




Settebagni, rubano 150 litri di gasolio: in manette due persone

I Carabinieri della Stazione di Settebagni e della Sezione Radiomobile del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Cassia hanno arrestato due cittadini italiani, un 35enne e una 21enne, gravemente indiziati del reato di furto aggravato in concorso.
Gli indagati si sarebbero introdotti, nella serata, all’interno di un noto stabilimento di produzione laterizi in zona Settebagni e avrebbero asportato, mediante un tubo in gomma, il carburante da alcuni mezzi da lavoro e da un distributore di rifornimento di proprietà della società. I Carabinieri, in transito, hanno notato i due a bordo della loro autovettura, pronti ad allontanarsi, e li hanno fermati per una verifica.
I militari hanno trovato a bordo del veicolo svariate taniche contenti gasolio agricolo per un ammontare complessivo di ben 150 litri e il tubo in gomma utilizzato. Il carburante, dapprima sottoposto a sequestro, è stato poi restituito ai proprietari che hanno presentato regolare denuncia querela.L’arresto dei due è stato convalidato presso le aule del Tribunale di Roma.



Clima, Italia verso il World Water Forum 2027

A margine di un convegno svoltosi a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, il Presidente di ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue), Francesco Vincenzi, ha incontrato il VicePremier e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani
 
“Quando parliamo di cambiamento climatico è necessario distinguere tra  mitigazione e adattamento: di fronte alle incertezze ed contraddizioni internazionali ancora una volta evidenziate dai lavori della Cop 28 in corso di svolgimento a Dubai, adattarci ai cambiamenti climatici diventa sempre più un’esigenza esistenziale – dichiara il Presidente di ANBI – Il sistema dei Consorzi di bonifica ed irrigazione, in collaborazione con il M.A.S.A.F. ed il M.I.T., sta investendo oltre 4 miliardi di euro per trasformare l’irrigazione ed efficientare la distribuzione della risorsa idrica, perchè la nostra agricoltura dipende per oltre l’85% dalla disponibilità d’acqua, che genera anche servizi ecosistemici, di cui beneficiano i territori, dalle imprese tutte ai cittadini, all’ambiente. In un quadro complessivo, però, la crisi climatica sta compromettendo il 30% della produzione di cibo mondiale a fronte dell’incremento di popolazione, annunciato sul Pianeta.  Questi temi – conclude Vincenzi – sono parte del percorso avviato col VicePresidente del Consiglio, Tajani, attraverso la candidatura dell’Italia ad ospitare il World Water Forum 2027, un obiettivo ora ancora più significativo per il Paese.”
 

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Sanità, martedì 5 dicembre sciopero dei medici: a rischio 30mila interventi

Sono 1,5 milioni le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare per lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari e degli infermieri indetto per domani, 5 dicembre.

Lo stima il sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed, precisando che sono a rischio tutti i servizi, compresi gli esami di laboratorio, gli interventi chirurgici (circa 30mila quelli programmati che potrebbero essere rinviati), le visite specialistiche (180mila) e gli esami radiografici (50mila). Saranno in ogni caso garantite le prestazioni d’urgenza.

Lo sciopero, proclamato da Anaao Assomed e Cimo-Fesmed, e per il comparto dal sindacato Nursing Up, inizia alle 00.00 del 5 dicembre e coinvolgerà il 50% dei sindacalizzati. Sono almeno cinque le ragioni della protesta: assunzioni di personale, detassazione di una parte della retribuzione, risorse congrue per il rinnovo del contratto di lavoro, depenalizzazione dell’atto medico, cancellazione dei tagli alle pensioni.

In occasione dello sciopero si svolgeranno manifestazioni in tutta Italia. I leader delle associazioni parteciperanno al Sit-in previsto a Roma in Piazza Santi Apostoli alle ore 11.30.




Covid, aumentano i ricoveri ma solo il 3% va in terapia intensiva

Ricoveri Covid ancora in crescita negli ospedali: in una settimana il numero dei pazienti è salito del 25,3%, secondo la rilevazione degli ospedali sentinella aderenti a Fiaso.

Si tratta per la stragrande maggioranza di pazienti ricoverati nei reparti Covid ordinari; solo il 3% del totale degli ospedalizzati, infatti, è in terapia intensiva. 

I dati rivelano ancora una volta come negli ospedali solo il 26% sia ricoverato per Covid ovvero con sindromi respiratorie e polmonari mentre il 74% è ricoverato con Covid cioè in ospedale per curare altre malattie ma trovato positivo al coronavirus.

“I numeri dell’ultima rilevazione confermano il trend in crescita – spiega il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore -. Assistiamo a una maggiore circolazione del virus che impatta, seppur in minima parte, sugli ospedali incrementando i ricoveri. L’età media dei pazienti, tuttavia, rimane elevata, pari a 76 anni, questo evidenzia come il Covid in questa fase sia pericoloso soprattutto per anziani affetti da altre patologie che il virus contribuisce ad aggravare. Di contro, la campagna vaccinale registra ancora una adesione molto bassa: a essersi vaccinati poco più di un milione di persone”.

“Solo il 7% degli ultrasettantenni è stato vaccinato contro il Covid-19 e, tra i malati fragili, le percentuali sono ancora più basse. Questa settimana la mortalità per Covid è ulteriormente aumentata del 24% rispetto alla settimana precedente con una proiezione su base annua di più di 15mila morti, destinata purtroppo ad un progressivo sensibile aumento”. È l’allarme lanciato dal presidente della Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi (Foce) Francesco Cognetti.

“Nonostante vi siano ben 7 milioni e mezzo di dosi già disponibili da circa due mesi e molte altre in arrivo, in tutto il Paese le vaccinazioni sono state solo circa un milione, con le Regioni del Sud e il Lazio che fanno registrare numeri molto bassi”, aggiunge Cognetti, secondo cui “le cause di questi risultati fallimentari sono la completa assenza di qualsiasi programmazione ed organizzazione, da parte del sistema di prevenzione del nostro Paese, di una vera e propria campagna di vaccinazione rivolta a diverse decine di milioni di cittadini italiani e la completa assenza di una campagna informativa su questa vaccinazione di massa”.

Il presidente Foce punta inoltre il dito contro” la diffusione, purtroppo anche da parte di alcune autorità sanitarie del Paese, di messaggi confusi e spesso contraddittori sulle dimensioni del contagio e sulla sua letalità, quindi con l’effetto di ulteriormente demotivare e scoraggiare una popolazione già parzialmente restia”. Per gli esperti Foce è necessario che “tutte le autorità sanitarie del Paese, governative e regionali” imprimano “una rapida e decisa svolta alla campagna vaccinale con un concreto rafforzamento strutturale e organizzativo, accompagnato da un vero e proprio sistema di diffusione capillare dell’informazione sulla sua enorme utilità”.




Puglia, a caccia di talenti con l’aiuto UE

La Commissione europea ha segnato una pietra miliare significativa per l’iniziativa Harnessing Talent nelle regioni europee con il recente  evento ufficiale di lancio della piattaforma Harnessing Talent, accompagnato dall’annuncio delle 10 regioni selezionate nell’ambito dell’invito al pilastro 1 del meccanismo di potenziamento dei talenti.
 
Il 12 settembre scorso la Commissione aveva lanciato un invito a presentare candidature rivolto a 46 regioni per uno strumento per lo sviluppo di talenti e ne aveva ricevute 24; tra queste, ne ha selezionato 10 per ricevere assistenza tecnica per sostenere le regioni nella creazione di progetti attuabili per attrarre, sviluppare e trattenere talenti e per affrontare l’impatto dei cambiamenti demografici. Li sosterrà nell’individuazione delle esigenze e delle priorità e nell’offrire consulenza e sostegno metodologico. I lavori inizieranno nel gennaio 2024 e proseguiranno fino a maggio 2026.
 
Le regioni selezionate sono:
 
  Alentejo, Portogallo
  Champagne-Ardenne, Francia
  Dél-Dunántúl, Ungheria
  Kontinentalna Hrvatska, Croazia
  Łódzkie, Polonia
  Peloponnisos, Grecia
  Puglia, Italia
  Sachsen-Anhalt, Germania
  Gilet, Romania
  Yugoiztochen, Bulgaria
 
L’assistenza tecnica prevista nell’ambito del primo pilastro del meccanismo di potenziamento dei talenti aiuterà le autorità regionali e locali ad affrontare il loro potenziale inutilizzato per la forza lavoro istruita terziaria e a mitigare le sfide legate al cambiamento demografico e alla fuga di cervelli, sostenendo l’individuazione delle esigenze e delle priorità e fornendo consulenza e sostegno metodologico al fine di attrarre, trattenere e sviluppare talenti.
 
L’erogazione dell’assistenza tecnica sarà adattata alle esigenze di ciascuna regione e può includere visite, seminari, supporto alla ricerca, corsi di formazione, sessioni di sviluppo della strategia e supporto pratico di esperti. L’obiettivo è identificare le esigenze e le priorità, fornire consulenza e offrire supporto metodologico alle regioni. Al termine dell’esercizio, ciascuna regione riceverà una tabella di marcia strategica specifica sotto forma di una relazione comprendente un piano d’azione. Oltre alla relazione, le regioni selezionate avranno anche la possibilità di consultare un helpdesk interattivo con domande specifiche, di richiedere documenti analitici su questioni che richiedono un’analisi più approfondita e di discutere le loro particolari sfide nel contesto dei quattro gruppi di lavoro dedicati alla piattaforma di raccolta dei talenti.
 
La Puglia è stata selezionata da parte della Commissione Europea come unica regione italiana a ricevere il supporto di esperti attraverso il progetto ed è stata altresì selezionata con apposito bando come componente principale e unica regione italiana del Working Group – Digital Sector, un gruppo di lavoro composto da 20 membri per affrontare il tema della valorizzazione dei talenti in Europa e le conseguenze territoriali delle dinamiche demografiche ad esse legate, per promuovere buone pratiche e tradurre i risultati in raccomandazioni politiche e orientamenti tecnici. “Le politiche della Regione Puglia – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – per attrarre talenti e contrastare la perdita di capitale umano sono state riconosciute a livello europeo. L’annuncio della Commissaria europea per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira premia il lavoro di questi mesi e ci motiva a proseguire con maggiore decisione nella strada intrapresa. Così, nell’anno dedicato dall’UE al tema delle competenze, la strategia di attrazione dei talenti #mareAsinistra – presentata proprio a Bruxelles all’inizio di ottobre – raccoglie oggi un primo e importante risultato. La Commissione europea, infatti, riconosce la chiarezza e la lucidità delle idee che la Regione Puglia ha presentato per valorizzare, trattenere e attrarre persone e competenze, anche al fine di contrastare gli effetti negativi della transizione demografica, che impattano in particolare nelle regioni del Mezzogiorno. L’Assistenza tecnica prestata dagli esperti della Commissione sarà fornita a 10 regioni europee nell’ambito di un progetto pilota: la Puglia, unica regione italiana, è tra queste. Dobbiamo essere felici di questo risultato, che ci consentirà, con il supporto dell’Unione europea, di testare nuove soluzioni per uscire dalla cosiddetta “trappola dei talenti” e, anche attraverso il ricorso a fondi UE, per adottare politiche su misura, basate sul territorio e multidimensionali. Naturalmente, potremo dirci pienamente soddisfatti solo se e quando avremo raggiunto l’obiettivo che tutti abbiamo in mente: rendere la Puglia, sempre di più, una terra di attrazione, dove è possibile realizzare le proprie aspirazioni, capace di offrire opportunità di vita a tutte le persone desiderose di mettersi o rimettersi in gioco”.
 
“La Puglia – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci – ha dimostrato di essere una regione con un’economia moderna e diversificata, che punta ad un alto livello di innovazione e che ha costruito negli anni un solido ecosistema dell’innovazione di cui sono parte integrante le imprese, gli enti locali, le università, i centri di ricerca e i distretti tecnologici. Di contro, la Puglia sconta un calo demografico consistente e una forte mobilità passiva di cittadini, lavoratori, studenti, laureati. La migrazione contrasta anche con la presenza in Puglia di numerosi distretti tecnologici (meccatronico, aerospazio, per citarne alcuni), distretti produttivi, multinazionali, PMI che richiedono laureati, artisti, creativi, dottori di ricerca in numerosi settori strategici per la Puglia. Da qui nasce la strategia #mareAsinistra, la strategia di sviluppo finalizzata ad attrarre i migliori talenti creativi e tecnologici a livello internazionale. Per tutte queste ragioni, essere oggi destinatari di questa misura che prevede l’assistenza tecnica da parte della Commissione Europea, non solo ci rende orgogliosi perché significa che l’Europa apprezza il grande lavoro già avviato in questa direzione e le grandi potenzialità della Puglia ma anche perché questo può meglio indirizzare le azioni strategiche previste in #mareAsinistra. Voglio ringraziare gli uffici che con impegno intercettano misure finalizzate e perseguire uno dei nostri principali obiettivi: attrarre, trattenere e sviluppare i talenti”.

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Marino, con “Luci in Allegria” inizia il Natale di Santa Maria delle Mole

Ha preso ufficialmente il via il Natale di Santa Maria delle Mole, frazione di Marino, dove ieri pomeriggio è iniziata la 2a edizione di “Luci in Allegria”, evento organizzato e ideato da Andrea Paciotti, presidente dell’UCF Marino, insieme ai commercianti e alle imprese del territorio e all’amministrazione comunale.
 
La serata, che si è svolta in una piazza Palmiro Togliatti piena di famiglie e bambini e che è stata presentata dal giornalista Luca Rossetti, ha visto, in primo luogo, la benedizione dei rappresentanti istituzionali e di tutti i presenti da parte di don Jomcy Mathew, alla quale ha fatto seguito l’intervento del sindaco Stefano Cecchi e dell’assessore alle Attività Produttive Rinaldo Mastantuono.
 
“Ci auguriamo che questo possa essere un Natale sereno, pieno di speranza e di umanità – ha detto il primo cittadino –. Il mio augurio è che nel mondo possa tornare finalmente la pace. Basta guerre, basta violenza, basta morte!”. “Un ringraziamento speciale a tutti i cittadini presenti – ha aggiunto l’assessore –. È bello vedere questa piazza piena di persone, unite dalla voglia di festeggiare il Natale. Come amministrazione sottolineiamo il grande lavoro di Andrea Paciotti e di tutti i commercianti dell’UCF Marino, una squadra davvero vincente”.
 
È salito l’entusiasmo, subito dopo, per l’esibizione della cantante Lavinia Fiorani, che ha interpretato “Luci in Allegria”, la canzone-simbolo dell’evento, da lei composta. Il brano era stato proposto già nell’edizione del 2021 e ha fatto scatenare, ancora una volta, grandi e bambini.
 
È arrivato, quindi, il momento più atteso: l’accensione del grande Albero di Natale posto dietro il palco allestito in piazza Palmiro Togliatti. L’albero, alto circa 15 metri, si è illuminato al termine di un fantastico gioco di luci e ombre, perfettamente preparato e coordinato nei minimi dettagli dai tecnici della Cristiano Consoli Service, regalando allegria e grandi emozioni, soprattutto ai più piccoli.
 
La serata si è, infine, conclusa con lo show di Diego Brunetti, in arte “La Signora Gilda”, che ha strappato diverse risate al pubblico con i suoi divertentissimi sketch in dialetto roccheggiano. La giusta conclusione per il primo grande appuntamento previsto all’interno de “La Magia delle Feste”, il ricco calendario di eventi ideati dall’amministrazione comunale di Marino che faranno brillare tutto il territorio fino al termine delle festività natalizie.
 

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Regione Lazio, l’Assessore Righini presente al Cda di Anbi Lazio: “Occorre un nuovo corso per i Consorzi di Bonifica”.

Finanziate le manutenzioni con 10 milioni di Euro
 
“Ringrazio l’Assessore Righini per la sensibilità dimostrata e l’impegno mantenuto con la visita, quest’oggi, alla nostra sede di ANBI Lazio dove è presente uno degli impianti più antichi ed importanti dell’intera regione che garantisce la sicurezza idraulica dell’aeroporto di Fiumicino oltre che della zona dell’importante cittadina. La sua presenza – ha aggiunto Sonia Ricci, che con il Direttore di Anbi Lazio, Andrea Renna, ha accolto l’Assessore Righini – e la recente approvazione della delibera sulla manutenzione dei fossi e dei canali, presenti nella DRG 53/98, della Regione Lazio,  sono testimonianza del forte impegno nei confronti delle sfide che i Consorzi di Bonifica affrontano quotidianamente sulla sicurezza idraulica,” Così Sonia Ricci ha commentato la presenza dell’Assessore della Regione Lazio al Bilancio, Programmazione Economica, Agricoltura e Sovranità Alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste, Giancarlo Righini, ai lavori del consiglio di  ANBI Lazio.
 
Durante l’incontro tenutosi davanti una numerosa ed attenta platea, l’Assessore Righini ha tra l’altro sottolineato l’importanza di coinvolgere i Consorzi di Bonifica quali attori chiave nella risposta ai cambiamenti climatici esprimendo profonda ammirazione per un impianto idrovoro suggestivo, che testimonia di quanto la bonifica sia radicata nello sviluppo del Lazio “I Consorzi di Bonifica devono essere protagonisti nel governare la difesa del suolo dal rischio idrogeologico oltre che per garantire l’irrigazione alle imprese agricole laziali. Per questo, aver deliberato un cronoprogramma pluriennale di manutenzioni è sinonimo di sinergia d’intenti per un fine comune, quello della salvaguardia idraulica del territorio e dei cittadini”.
 
La delibera approvata conferma i criteri di ripartizione del contributo regionale a favore dei Consorzi di Bonifica anche per l’esercizio finanziario 2024. In particolare, si prevede la quantificazione del contributo in € 10.000.000 per le attività di gestione e manutenzione delle opere, degli impianti e delle attività legate alla difesa del suolo presenti nella Dgr.
 
ANBI Lazio si impegna a continuare la collaborazione sinergica con la Regione Lazio per affrontare al meglio le sfide legate alla sicurezza idraulica e per garantire la protezione dei territori, cittadini, imprese  e delle aziende consorziate. L’attività di sistema che come Consorzi di Bonifica stiamo portando avanti  su tutti i fronti continua a dare i suoi risultati anche in termini di attenzione da parte dell’ Ente Regione. All’incontro ha preso parte il Prof. Marco Casini, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale che ha sottolineato la grande coesione e la concertazione in atto con Anbi Lazio e con l’assessore Righini, ringraziando tutti i presenti ed in particolare il Direttore di Anbi Lazio Renna ed il Presidente Ricci. Ha inoltre evidenziato come la sinergia con la Regione ha permesso di recente di poter inoltrare presso i Ministeri competenti delle richieste di finanziamento legate ai fondi del PNISSI (Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza Nel Settore Idrico). Alla riunione hanno preso parte, insieme a Ricci e Renna, i Presidenti dei Consorzi Niccolò Sacchetti (CBLN), Lino Conti (CBLSO) e Gianluca Pezzotti (CBEM) ed i Direttori Natalino Corbo (CBLSO), Vincenzo Gregori (CBEM), Aurelio Tagliaboschi (Consorzi di Anagni e Sora), Remo Marandola (Consorzio Valle del Liri). Il Sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, impossibilitato a partecipare a causa di un precedente impegno fuori di Roma, ha inteso salutare tramite un messaggio l’Assessore Righini e tutta la struttura di  ANBI Lazio. Ha dato atto dell’impegno  al Consorzio di Bonifica Litorale Nord di Roma, competente per il suo Comune, per la preziosa sinergia instaurata con il Presidente Niccolò Sacchetti. Tale collaborazione si sta attivamente orientando verso nuove progettualità, mirate non solo alla difesa del territorio, ma anche al miglioramento delle aree irrigue nella zona di Maccarese.
 
 
 
 



Presepe vivente di Bolsena, uno spettacolo nello spettacolo

L’associazione La Corte dei Miracoli: “I visitatori non sono solo spettatori ma interagiscono con i figuranti e sono immersi nelle scene della rappresentazione”
 
Bolsena – I legionari intenti a catturare i ladruncoli. Il chiassoso mercato. Il palazzo del censimento e il lebbrosario. Gli antichi mestieri artigianali. La Compagnia delle Lavandaie della Tuscia. Gli animali della fattoria per la gioia dei bambini: dalle galline ai conigli, dai cavalli alle pecore e ai vitelli, fino alla cagnolina Isotta, a guardia dell’accampamento dei soldati accanto al suo padrone. E poi pastori, pescatori, contadini, artigiani, agricoltori, per oltre 200 figuranti, che scandiscono con il loro muoversi le 15 scene ricreate con attenzione e cura dei dettagli tra i vicoli e le antiche cantine del quartiere medievale Castello.
 
Il presepe vivente di Bolsena, il 26 dicembre, il 1 e 6 gennaio 2024, dalle 17,30, svelerà ai visitatori tutta la bellezza di una cittadina con il suo lago e il suo territorio, resa ancora più suggestiva dall’atmosfera del Natale. “Uno degli aspetti che rendono speciale la nostra rappresentazione è che i visitatori hanno modo di interagire con i figuranti e di assaggiare qualche prelibatezza preparata sul momento – sottolineano dall’associazione La Corte dei Miracoli -. Sono del tutto immersi nella rappresentazione ed entrano “fisicamente” nelle scene, in modo particolare in quelle che vengono allestite all’interno delle cantine, annullando la distanza tra figurante e spettatore”.
 
Per Gesù bambino, “vero” anche lui, la tradizione vuole che generalmente siano scelti tre bambini, uno per ogni data della rappresentazione, tra quelli nati durante l’anno a Bolsena e che i loro genitori rivestano i ruoli di Giuseppe e Maria. “Li stiamo cercando e ci auguriamo che si possa rispettare come avviene quasi sempre questa consuetudine per rendere l’atmosfera della Natività ancora più particolare – concludono dall’associazione La Corte dei Miracoli -. Saranno i tre bambini i più piccoli figuranti del presepe e i beniamini della manifestazione”. Il presepe vivente è organizzato in collaborazione con il Comune di Bolsena. Per rimanere aggiornati è possibile seguire la pagina Facebook “Presepe Vivente Bolsena” o l’account Instagram “bolsenapresepevivente”.

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Filippo Turetta, il racconto dell’orrore in 9 ore di interrogatorio: Giulia morta dissanguata

Pause lunghe, silenzi, lacrime, lo sguardo spento, ma anche risposte articolate, quelle che non aveva dato al gip tre giorni fa, e alcune incongruenze nel racconto verificate con domande puntuali, di fronte a diversi “non ricordo”.

E quel “mi è scattato qualcosa in testa” per spiegare l’orrore.

Poi la sua verità, il perché dell’omicidio che ha sconvolto tutta Italia, della vita tolta all’ex fidanzata Giulia Cecchettin accoltellata a morte, mentre cercava di difendersi con le mani a parare i colpi.
È stato interrogato per nove ore Filippo Turetta, 22 anni il 18 dicembre e in carcere a Verona con le accuse di omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva terminata e sequestro di persona e che, oltre all’occultamento di cadavere, rischia anche le aggravanti della premeditazione e della crudeltà.

Oggi ha trovato di fronte a sé il pm di Venezia Andrea Petroni, che coordina l’inchiesta dei carabinieri e che gli ha contestato tutte le prove raccolte, tra cui i due coltelli trovati e quel nastro adesivo, comprato on line qualche giorno prima dell’11 novembre e che avrebbe usato per chiudere la bocca e legare le mani alla ragazza che, da almeno un mese, dopo che lei aveva deciso di lasciarlo la scorsa estate, era vittima anche delle sue pressioni psicologiche e dei suoi ricatti.

Lui parlava di “amore”, le diceva che solo con lei stava bene e che altrimenti si sarebbe ammazzato. Nel frattempo, come hanno raccontato anche le sue amiche con cui Giulia si confidava, la pedinava a volte, soprattutto nelle ultime settimane, e faceva crescere in lei “ansia e paura”.

Quella sera di sabato lei ha accettato di andare a cena in un centro commerciale a Marghera. Lui insisteva ancora per recuperare il rapporto, lei era decisa nella sua scelta.

La prima aggressione nel parcheggio a Vigonovo, a meno di 200 metri da casa di lei, al ritorno. “Ho perso la testa, mi è scattato qualcosa”, avrebbe ripetuto Turetta in carcere.

Nel parcheggio di via Aldo Moro i calci quando Giulia è già fuori dall’auto del 21enne, lei che cerca di reagire e un vicino di casa che vede parte della scena, dà l’allarme che resta inascoltato.

Turetta, intanto, l’ha già portata, chiusa dentro la Fiat Grande Punto nera, nella zona industriale di Fossò, deserta il sabato sera. Una telecamera di sorveglianza riprende le fasi finali della seconda aggressione. Non le coltellate, tante, oltre venti.

Le immagini mostrano Giulia, spinta e colpita da dietro mentre tenta di fuggire di corsa, già fuori dalla macchina. Sbatte la testa su un marciapiede e resta a terra e lui la carica sull’auto. Poi, la fuga.

Il corpo di Giulia, già morta dissanguata, l’ex fidanzato lo abbandonerà ad oltre 100 chilometri di distanza, vicino al lago di Barcis, con dei sacchi di plastica neri a coprire il cadavere. Sacchi che aveva già con sé quella sera.

Nel pomeriggio avrebbe fatto pure un sopralluogo a Fossò.

Nell’interrogatorio fiume, andato avanti dalle 11 fino alle 20, Turetta ha dovuto ricostruire passo passo tutto ciò che è avvenuto quella sera, ma anche nei giorni precedenti e nella settimana di fuga fino in Germania, dopo che nelle poche dichiarazioni alla giudice Benedetta Vitolo si era detto “affranto, dispiaciuto”, pronto a “pagare” per le sue responsabilità e a “ricostruire” nella sua “memoria” quello che gli era “scattato” nella testa quella sera.
Avrebbe sostenuto di aver avuto la mente offuscata, un black out, quando ha capito che Giulia non era decisa a troncare.

Mentre attende il trasferimento nella sezione “protetti” del penitenziario, a sua tutela, il giovane potrebbe essere sentito nuovamente dagli inquirenti nei prossimi giorni. Potrebbero servire altre ore di interrogatorio per fare definitiva chiarezza su tutti i dettagli.