Velletri, iniziato il count down per la 92esima edizione della Festa dell’Uva e dei Vini

La Festa dell’Uva e dei Vini di Velletri si svolgerà sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre, a seguito del rinvio di una settimana. È stato aggiornato il programma completo della due giorni che onorerà i prodotti tipici di Velletri nel week end, quando tutto il centro storico sarà interessato dall’allestimento della festa, a partire da Piazza Garibaldi (antica Porta Romana, detta “porta dammonte”) e fino a Porta Napoletana (detta “porta dabballe”). Lo spirito della manifestazione è infatti quello di coinvolgere e aggregare tutte le componenti – associative, civiche, commerciali, turistiche, enogastronomiche – della città di Velletri e offrire al turista e al visitatore un percorso snodato lungo tutto il centro, con il Corso della Repubblica protagonista assoluto insieme alle piazze e alle vie limitrofe.
 
Sabato 30 settembre sono previsti un convegno tecnico alla Casa delle Culture e della Musica alle 10.30 (“Uva, futuro tra cambiamenti climatici e nuove opportunità”, i tour nelle cantine vinicole e l’apertura di stand enogastronomici, di artigianato e associazioni lungo tutto il percorso della festa. Nel dettaglio, l’inaugurazione ufficiale si terrà alle 16 a Piazza Garibaldi: interverranno le autorità e partirà il Corteo con l’Associazione Sbandieratori e Musici di Velletri. Dalle 17.00 aprirà il Salotto del Vino, mentre alle 18 ci si tufferà nel passato con i giochi ludici con le botti. Alle 18.00 musica con The Italian Dixie Band.
 
Nel Giardino del Camelieto (angolo via Pia) dalle 16 alle 21 letture, laboratori e attività per bambini a cura della Mondadori Bookstore di Velletri. In Piazza Cairoli – sempre alle 17 – aprirà il Salotto del Vino, mentre alle 17.30 si terrà il brindisi alla pigiatura. Alle 18.30 esibizione/concerto di batteria con il maestro Alessandro Sanna e Giuseppe Consoli, alle 19.30 commedia dialettale con i Grezzi per Caso e alle 21.30 spettacolo con Geppo Show e Lele Sarallo.
 
Le strade limitrofe al Corso ospiteranno molteplici attività, con inizio dalle ore 17: stand e degustazioni in via Cannetoli, collettiva di pittura e Premio “Grappolo d’oro” in via Guido Nati, “Velletri Wine Festival Nicola Ferri” in via Luigi Novelli, apertura de “O Cafariello Storico” con mostra e degustazioni in via del Comune, rievocazione storica a San Martino, “Velletri comm’era ‘na vota” in via Furio, musica popolare con Bruno Moroni a partire dalle 19 in Piazza Metabo. Piazza Mazzini sarà teatro della pigiatura alle 16.30, del Salotto del Vino dalle 17 e dell’esibizione delle scuole di ballo alle 19.30. Dalle 20.30 in poi, invece, intrattenimento con gruppi Folk. Musica a Piazza Caduti sul Lavoro alle 20 con il concerto musicale “Bella Epoca”. Porta Napoletana, infine, ospiterà le degustazioni enogastronomiche e una mostra fotografica sulla Velletri antica (dalle ore 17).
 
Domenica 1 ottobre si ripeteranno i tour nelle cantine vinicole e gli stand enogastronomici, di artigianato e associazioni apriranno alle ore 10. Piazza Garibaldi ospiterà i giochi per bambini con botticelle (ore 10), la pigiatura dell’uva (ore 10.30) e la gara di pigiatura e il riempimento botti, a seguire. Alle 16 nuova sfilata dell’Associazione Sbandieratori e Musici di Velletri. Alle 17 si svolgerà la corsa alle botti, alle 18 esibizione di Corrado Amici e Company con canzoni a tema, mentre dalle 19.30 in poi iniziative con Swing e Drink e “Il vino, il cibo, la festa”.
 
Al Camelieto le attività per bambini saranno presenti per tutta la giornata, così come proseguiranno le mostre e le iniziative in via Guido Nati, via Luigi Novelli, via del Comune, via Furio, Porta Napoletana. Via Cannetoli e via Alfonsi daranno vita alla II edizione del “Tronchetto al mosto più lungo del mondo”, insieme agli stand e alle degustazioni nel quartiere. Il Salotto del Vino sarà operativo dalle 10 – oltre che a Piazza Garibaldi – anche in Piazza Cairoli, Piazza Metabo e Piazza Mazzini. Nel dettaglio, a Piazza Cairoli sono in programma lo spettacolo con le Pigiarelle (ore 10), il brindisi alla pigiatura e lode al Dio Bacco (ore 16). Intrattenimento con Dj Set Msystem alle 19.30 mentre alle 21 chiuderà virtualmente la festa il concerto dell’Orchestra del Paese Immobile. Piazza Mazzini, invece, alle 10 ospiterà i gruppi di musica popolare mentre alle 16 diverrà il palcoscenico per gli spettacoli di danza folkloristica e popolare a tema uva e vino e per la pigiatura. A Piazza Caduti sul Lavoro, invece, alle 9 si taglierà il nastro per inaugurare il I raduno d’auto d’epoca mentre alle 18 è in calendario l’esibizione della Scuola di Batteria Professional (Drum School). Ultimo appuntamento alle 20 il concerto di Corrado Amici Band.
 
L’evento, organizzato dal Comune di Velletri con il patrocinio di Ministero dell’Agricoltura e con il contributo di Regione Lazio e Arsial, è realizzato grazie a Fondazione De Cultura e Gruppo Lavoro Omnia e supportato dagli sponsor Banca Popolare del Lazio, AutoVelletri, CS Impianti. Saranno due giorni dall’atmosfera magica, con una città viva e pulsante in ogni suo angolo e tanta gente per le strade che potrà degustare uva e vino di Velletri, scoprire le bellezze di un centro storico grande e popolato, apprezzare i monumenti e tuffarsi nelle iniziative che prevedono un percorso enogastronomico e culturale adatto a tutte le esigenze di turisti e visitatori. Non resta che appuntarsi sul calendario le date di sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre e approdare a Velletri.
 

Privo di virus.www.avast.com




Rai Gulp, arriva la trasmissione “Le ricette di Niccolò”: un divertente e istruttivo cooking show a misura di bambino

I bambini non vogliono mangiare le verdure? Non mangiano frutta? Ci pensa Niccolò! Da mercoledì 27 settembre, alle ore 11.45 e 17.45
 
Niccolò, giovanissimo Chef in erba risponderà agli “SOS” di alcune famiglie per risolvere le problematiche culinarie legate ai loro figli. Dopo aver letto la segnalazione, che sarà visualizzata su un tablet, Niccolò si preparerà e correrà in soccorso del suo “nuovo amico” munito di trolley e degli attrezzi del mestiere. Arrivato a casa della famiglia, Niccolò si metterà ai fornelli insieme al suo nuovo amico e proporrà la ricetta che ha pensato per lui, affinché alcuni alimenti non siano più un tabù, superando anche le possibili intolleranze.
 
I genitori seguiranno l’intera realizzazione del piatto in un salotto adiacente, non visti dai bambini, e potranno commentare liberamente tutto quello che accadrà in cucina. I due bambini saranno liberi di cucinare e di pasticciare e il cibo diventerà divertimento e non costrizione.
 
Un programma per avvicinare i bambini non solo alla cucina ma anche a una corretta alimentazione e al gusto per la varietà e la creatività a tavola.
 
Niccolò Magistri, nato a Roma nel 2012, è amante della cucina e della scuola. Passa molto tempo con gli amici dopo aver fatto i compiti, ama il momento della ricreazione, la playstation, cantare a messa e fare sport, soprattutto nuoto e bici. Insomma, un bambino molto attivo a cui piace fare molte cose, ma la sua passione è la cucina! Gli piacciono l’insalata, i ravanelli, i cetrioli, le polpette al sugo e anche il sushi. Nel periodo di lockdown ha movimentato le giornate noiose cucinando insieme a suo papà, creando video ricette gustose e semplici da mandare ai suoi amici, che per il successo riscosso sono diventate un fenomeno sui social.
 
La promozione di una buona alimentazione rientra pienamente nella linea editoriale della RAI verso i ragazzi. Alle premiate serie a cartoni animati, “I trullalleri” e “Food Wizard”, entrambe prodotte in Italia, si aggiunge adesso anche un cooking show con riprese dal vivo.
 
“Le ricette di Niccolò” è un programma di Rai Kids realizzato in collaborazione con A.F.Project srl. La regia è di Mario Maellaro.
 

Privo di virus.www.avast.com




Come illuminare una stanza da gaming

Una stanza da gaming degna di questo nome non può certamente fare a meno di un’illuminazione adeguata. Per allestire correttamente un angolo o un’intera camera da dedicare ai videogiochi, infatti, occorre creare un’illuminazione ideale per la vista e, al contempo, un qualcosa che decori l’ambiente, rendendolo coinvolgente e colorato. A prescindere che si intenda giocare con uno sparatutto o con la roulette casino, ecco alcuni suggerimenti su come illuminare una stanza da gaming.

L’illuminazione della scrivania

Una buona diffusione della luce sulla scrivania migliora notevolmente l’esperienza di gioco: ciò accade perché lo sforzo richiesto alla vista risulta minore, di conseguenza è possibile sostenere lunghe sessioni senza avvertire fastidi. Per quanto riguarda la scrivania, può essere utilizzata una barra a LED da applicare sulla parte superiore del monitor, così da illuminare perfettamente la tastiera e tutti gli oggetti che si desidera tenere a portata di mano. Ottima alternativa è una classica lampada da tavolo, possibilmente compatibile con la regolazione della luminosità. I gamer più esigenti, inoltre, ricorrono frequentemente a tastiere e a mouse retroilluminati: la tastiera è particolarmente importante, in quando facilita il riconoscimento dei tasti, massimizzando le performance.

Il case

L’illuminazione del case è sostanzialmente di tipo estetico. Un’alta percentuale dei cabinet delle ultime generazioni presenta all’interno delle ventole RGB, le quali erogano un’accattivante luce colorata, la quale può essere settata a piacimento dall’utente sia per quanto riguarda il colore sia per quanto concerne la luminosità.

I faretti

Si tratta di oggetti che abbinano estetica e utilità. I faretti vengono spesso installati ai lati del monitor, con lo scopo di illuminare l’area circostante e generare un bell’effetto luminoso. Di solito, i faretti sono di tipo RGB, per cui è possibile scegliere tra milioni di differenti colorazioni per personalizzare l’ambiente.

Le strisce LED

Un prodotto estremamente versatile sono le strisce LED. Facili da installare e dalla grande resa, possono essere piazzate nella parte posteriore del monitor oppure nella scrivania, creando uno spettacolare effetto scenico sulle pareti. Le strisce LED, inoltre, sono un vero e proprio arricchimento per l’arredo: molti gamer le utilizzano per mettere in risalto mensole, vetrine e pareti attrezzate, così da offrire visibilità a tutti quegli oggetti dedicati al gioco, dalle cuffie alle action figure.

Gli elementi esagonali

Tali elementi sono presenti nelle camere dei gaming da molti anni, con il compito di decorare la parete. Nell’ultimo periodo, il loro successo è ulteriormente aumentato, poiché sul mercato hanno debuttato gli elementi esagonali a LED. Gli elementi esagonali, quindi, rivestono il doppio ruolo di decorare l’ambiente durante il giorno e di illuminarlo di sera, dando vita a degli effetti di grande rilievo, paragonabili a quelli dei migliori casino italia.

Le lampadine

Le moderne lampadine WiFi consentono, nella maggior parte dei casi, di personalizzare il colore e l’intensità della luce. Si tratta di un’ottima scelta per i gamer, poiché siamo di fronte a un dispositivo estremamente versatile, utilizzabile come una normale lampadina per illuminare la stanza e, al tempo stesso, come valido prodotto per completare l’estetica della camera.




RAI Gulp, Cuore di Farfalla: in prima visione il film che affronta il tema delle malformazioni cardiache

In occasione della Giornata Mondiale del Cuore, domenica 24 settembre, la Rai presenta “Cuore di farfalla”, una produzione lituana per incoraggiare con tutta la leggerezza possibile l’accettazione della malattia, delle malformazioni e del diverso.
Il film – rivolto a ragazzi e famiglie – andrà in onda domenica 24 settembre alle ore 21.05 su Rai Gulp e sarà disponibile già dalla mezzanotte tra sabato 23 e domenica 24 settembre su RaiPlay. Inoltre, sarà replicato anche domenica 30 settembre, alle ore 14:35 su Rai Gulp.
 
Tratto dal libro di Modesta Jurgaitytė, che ne firma la regia insieme alla regista lituana Inesa Kurkietyte, impegnata nella produzione di documentari e contenuti per bambini, il film segue l’estate di Josef Luozapas fino all’inizio dell’anno scolastico che dovrà cominciare in una nuova scuola.
 
Nulla è stato mai facile per lui perché di bambini come Josef, nato con una rara malformazione cardiaca, ce n’è uno su un milione… e la solitudine sembra l’unico rifugio alla vigilia di un nuovo anno pieno di difficoltà che appaiono insormontabili: la costrizione del busto che deve portare per proteggersi, le larghissime maglie che indossa per coprirlo e l’offensivo soprannome “palloncino” che gli dà una banda di ragazzini capeggiati dal prepotente Benas. Josef sta crescendo, il conforto e gli incoraggiamenti dei suoi genitori non gli bastano più e così si rifugia nella sua grande passione, l’osservazione degli insetti. In una vecchia casa abbandonata crea per loro un piccolo mondo su misura e se ne prende amorevolmente cura, rinunciando a ogni contatto con i suoi coetanei. Finché, per caso, la sua solitudine incrocia quella più spensierata di Rugilė: anche lei si è da poco trasferita in quella cittadina e abita insieme alla madre nella vecchia casa che era della nonna.
 

Privo di virus.www.avast.com




Auto elettriche,acquisti in aumento +20%

l mese di agosto si è chiuso in modo positivo per il mercato europeo dell’auto, grazie al forte balzo delle elettriche.

In Ue, Paesi Efta e Regno Unito – secondo i dati diffusi oggi dall’Acea – sono state immatricolate 904.509 auto, il 20,7%in più dello stesso mese del 2022.

Nei primi 8 mesi sono state vendute 8.516.943 auto, in crescita del 17,9% sull’analogo periodo del 2022. Le immatricolazioni di auto elettriche nell’area sono state in agosto 165.165, in aumento del 118,1% con una quota del 21%. Tutti i mercati tranne Malta (-22.6%) hanno registrato una crescita a doppia o tripla cifra, in particolare la Germania (+170.7%). Il gruppo Stellantis ha venduto 145.392 auto nel mese di agosto in Ue, Paesi Efta e Regno Unito, il 6,3% in più dello stesso mese del 2022. La quota di mercato scende dal 18,2% al 16,1%. Nei primi 8 mesi le immatricolazioni del gruppo sono state 1.450.361, in crescita del 4,3% sull’analogo periodo dell’anno scorso, con la quota di mercato al 17% a fronte del 19,2%.  

Promotor, volano elettriche in Europa ma frena domanda privati

“Il mercato dell’Europa Occidentale appare sostenuto dalla domanda delle flotte e dalla domanda di auto elettriche: in agosto hanno toccato quota 196.647 con una crescita di ben il 101,6% rispetto alle 97.556 immatricolazioni dell’agosto 2022”. Lo sottolinea il Centro Studi Promotor. Considerando il periodo gennaio-agosto il tasso di incremento delle auto elettriche – spiega – si ridimensiona, ma rimane comunque molto significativo in quanto è del 53,6% con 1.284.920 auto elettriche immatricolate contro le 836.802 dello stesso periodo del 2022. Ovviamente la domanda di elettriche è fortemente sostenuta da incentivi generosi che in qualche caso scadevano in agosto, il che spiega la forte crescita in questo mese in Germania in particolare. Nel periodo gennaio-agosto la quota delle auto elettriche sulle immatricolazioni è salita al 15,1% contro l’11,6% dello stesso periodo 2022. L’incremento interessa tutti i 31 mercati dell’Europa Occidentale con la sola modesta eccezione di Malta in cui la quota scende dal 14,9% al 14,2%.La quota più elevata è quella della Norvegia (83%), seguita da Islanda (39,9%) e Svezia (37,8%), mentre la Germania registra una quota del 18,6%, il Regno Unito del 16,4% e la Francia del 15,4%. Una delle quote più modeste è quella dell’Italia che, pur crescendo dello 0,3% rispetto al 2022, non va oltre il 3,9%. Peggio fanno solo Polonia (3,5%), Croazia (2,8%), Repubblica Ceca (2,7%) e Slovacchia (2,4%). “La domanda dei privati è fortemente ostacolata da due fattori. Il primo è costituito da incertezze sul tipo di alimentazione per la nuova auto da acquistare legate alla transizione energetica, il secondo è la forte crescita dei prezzi delle auto e l’aumento del costo del denaro che ha determinato significativi incrementi anche del costo del finanziamento per l’acquisto di auto”, commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor.




Carlo Mazzone, curiosità di un mister entrato nella storia

Tra gli allenatori ed icone del calcio italiano si è nel 2023 spenta la luce di un grandissimo: stiamo parlando di Carlo Mazzone. Un tecnico sempre sopra le righe nei modi, ma incredibilmente amato dai suoi calciatori e da chi lo ha conosciuto. Una persona carismatica e di grande personalità, schietta e sincera fin quasi all’estremo. Un mister che è entrato nella storia del rettangolo verde nostrano travalicando anche i confini italiani per esser ammirato un po’ in ogni angolo del globo pallonaro. Scopriamo alcune curiosità e dettagli della vita del “Carletto” nazionale.

Quali squadre ha allenato Mazzone?

Come anticipato, mister Mazzone è stato amato da tanti suoi calciatori nel corso degli anni, nonostante il carattere burbero e a volte eccessivamente duro. Molte le squadre allenate nella lunga carriera da allenatore: dalla Fiorentina al Catanzaro, dall’Ascoli al Bologna, passando per le piazze di Lecce, Cagliari, Napoli e la storica Brescia. E poi ovviamente l’amata Roma, forse una delle squadre entrate maggiormente nel cuore di Carlo Mazzone, che è rimasto alla guida della compagine giallorossa per ben tre anni. Insomma un percorso longevo sulla panchina che ha attraversato in lungo ed in largo la gran parte dello stivale calcistico. In ciascuno dei posti toccati mister Mazzone ha lasciato un pezzo di sé, che è ancora oggi impresso nella memoria locale dei vari posti in cui ha militato come tecnico.

Quando ci sono stati i funerali di Carlo Mazzone?

Purtroppo la luce di Carlo Mazzone si è spenta di recente, nello specifico il 19 agosto 2023. Una giornata cupa ed indelebile nella storia del calcio italiano, che ha vissuto quindi il lutto e la perdita di un’icona di tale settore. I funerali si sono tenuti due giorni dopo, il 21 agosto alle 16.30 presso la chiesa di S. Francesco ad Ascoli. Numerose figure e volti noti del pallone si sono avvicendati per rendere omaggio e cordoglio all’eterno mister. Un susseguirsi di tifoserie e amministrazioni locali ha poi riempito la piazza antistante la chiesa e la località delle esequie. Tutto il mondo del calcio (calciatori, mister, dirigenti e addetti ai lavori) si è stretto intorno a Carlo Mazzone, per ricordare un profilo controverso ma tanto amato da tutti.

Quanti anni aveva Carlo Mazzone?

Al momento della tragica scomparsa l’ex tecnico italiano Carlo Mazzone aveva l’età di 86 anni. Una vita comunque sufficientemente lunga ha accompagnato le gesta memorabili dell’allenatore in questione. Una parabola impareggiabile per esperienze vissute e fatte vivere a chi ha osservato con passione il fare colorito del mister di Ascoli Piceno.

Carlo mazzone corse sotto la curva atalantina: cosa successe?

Proprio a proposito di gesta colorite, una di quelle che è rimasta maggiormente impressa nella mente degli appassionati di calcio è la famosa corsa sotto la curva atalantina di Carlo Mazzone. Un evento che è diventato anche virale grazie a meme e gif che riprendono appunto questo frame pallonaro nonché un frame di una puntata di ‘Sfide’ dedicata al Divin Codino. Evento che fece seguito al match tra Brescia e Atalanta terminato con il risultato di parità, 3-3, il 30 settembre 2001. Uno scatto da centometrista, quello del “Carletto” nazionale, in risposta agli insulti (con oggetto la mamma di Mazzone) che per tutta la durata della gara il tecnico aveva subito da parte della curva orobica. Corsa di gioia per glorificare in maniera plateale, andando ad esultare sotto la curva rivale, il pari strappato nei 15 minuti finali di gioco. Infatti dal 3-1, il suo Brescia riuscì a pareggiare grazie alla doppietta del “divin codino” Roberto Baggio. Momenti di pura passione per la professione svolta e l’attaccamento ai colori rappresentati dal mister piceno. Da notare come, nel post-partita, Carlo Mazzone sostenne che il calcio aveva ben altri problemi da risolvere, tra cui il calcio scommesse.

Sì, perché all’epoca eravamo agli albori della tecnologia con una regolamentazione sul gioco non proprio restrittiva, che non poneva paletti ai calciatori, con una serie di problematiche che hanno spinto molti professionisti a truccare le partite. Per fortuna, per la nuova generazione di calciatori le regole sono ben diverse e rigide, visto che hanno il divieto assoluto di scommettere su eventi sportivi, ma possono passare le proprie ore libere con slot machine e i molti tavoli verdi di gioco. Nell’ultimo anno, le piattaforme digitali sono esplose, diffondendosi a macchia d’olio sul web, attirando l’attenzione anche delle star del calcio italiano e internazionale, desiderosi di divertirsi con i tantissimi casino online con bonus immediato senza deposito alla registrazione. Gli esempi di Neymar, Buffon, Totti e di moltissimi altri campioni dimostra come il settore vanti ospiti importanti.

Quali sono state le parodie di Mai dire Goal per Carlo Mazzone?

Mai dire Goal, celebre trasmissione televisiva targata Mediaset, ha sempre avuto la capacità di ironizzare e creare parodie ad hoc dei volti principali del mondo del calcio nostrano. Ovviamente anche Carletto Mazzone non poteva restare fuori da questo discorso: non a caso molte sue interviste e riprese sul campo di gioco fatte di gesta e parole colorite, hanno riempito intere puntate del programma diretto dalla Gialappa’s Band. Del resto si sa, è proprio quando si inizia ad ironizzare e fare parodie su una data figura che la si celebra ed innalza a personaggio. E Mazzone ha fornito in questo senso molto materiale a Mai dire Goal per renderlo indelebile come parte integrante della trasmissione tv.

Come si chiama il film su Carlo Mazzone?

Pochi mesi prima della sua dipartita, è stato sviluppato e prodotto un film che ripercorre la carriera e la vita di Carlo Mazzone ad opera del regista Alessio Di Cosimo, dal titolo “Come un padre”. Una pellicola veicolata sulla piattaforma Amazon Video, che omaggia la figura calcistica ma soprattutto l’uomo dietro al mister. Una persona di gran cuore che proprio per questo motivo è stata vista da tanti calciatori come un padre, una figura di riferimento da seguire. Un attaccamento familiare e viscerale con i giocatori di volta in volta allenati, segnati dal tecnico piceno rimasto impresso nella mente di questi ultimi.

Come fu la carriera di Carlo Mazzone giocatore?

Carletto Mazzone è da tutti conosciuto come allenatore, ma non in molti sanno della sua precedente esperienza come calciatore. Iniziò nelle giovanili della Roma, la sua squadra del cuore, per poi passare al Latina. Fece il proprio esordio in Serie A nel 1959, proprio con la maglia giallorossa prima del trasferimento la stagione successiva alla Spal. Poi ha indossato le casacche di Siena e Del Duca Ascoli, in serie C. Qui collezionò ben 219 presenze complessive, con la fascia al braccio di capitano. Poi la carriera da allenatore proprio partendo dall’ultima società in cui aveva militato: l’Ascoli. La sua seconda casa insieme a quella romana, tra le quali è parimenti suddiviso il cuore di Carletto, un’icona del rettangolo verde dentro e fuori dal campo. Un idolo che ha unito di fatto le varie tifoserie in cui ha recitato un ruolo da protagonista prima in qualità di calciatore e poi di tecnico.




Albano Laziale, 103 candeline per la signora Miranda

Il sindaco Massimiliano Borelli ha consegnato all’ultracentenaria un attestato con le felicitazioni dal parte della Città

103 candeline per la signora Miranda, trentina doc e residente ad Albano Laziale dal 1956.

Originaria della provincia di Trento, legata alla famiglia conosciuta per il birrificio Orsingher vicino a San Martino di Castrozza. Si trasferisce ad Albano nel 1956 insieme al marito Arcangelo che lavorava in Alitalia, e le tre figlie Flavia (scomparsa da tempo), Loredana e Letizia.

La signora Miranda, fiera delle sue origini, ha cresciuto le figlie con la tempra di chi vive vicino alle montagne e la dolcezza di quei posti che non ha del tutto abbandonato visto che
per tanti anni ha continuato a gestire la struttura del birrificio trasformata in hotel.

Questa mattina Massimiliano Borelli, sindaco di Albano Laziale, ha portato un saluto alla signora Miranda alla quale ha consegnato un attestato con le felicitazioni dal parte della Città.




Colle di Fuori, l’appuntamento da non perdere con i funghi porcini: la sagra è nel bosco

Un fine settimana che sarà caratterizzato da tanti eventi, musica, intrattenimento, stand gastronomici e prodotti tipici dei Castelli Romani

Torna l’appuntamento con la sagra del fungo porcino a Colle di Fuori, frazione di Rocca Priora.
Colle di Fuori è una frazione del Comune di Rocca Priora, in provincia di Roma, un luogo che si è fatto conoscere per i prodotti di qualità e le prelibate portate legate al fungo porcino e non solo.

La sagra del fungo porcino a Colle di Fuori, arrivata alla 29esima edizione, ha radici antiche e ogni anno porta il visitatore alla scoperta delle ricette più prelibate del Lazio dove il fungo porcino è il Re indiscusso.

L’appuntamento ha radici profonde con la tradizione agricola della stessa comunità, infatti fino a pochi anni fa molti suoi abitanti svolgevano l’attività di raccoglitore di funghi come impegno di lavoro principale.

Adesso la sagra dopo quasi trent’anni di celebrazioni conta migliaia di visitatori e turisti ogni anno con un’area fornita di quattro ristoranti, due enoteche e 2 mila posti a sedere, sempre e rigorosamente all’ombra del Parco regionale dei Castelli Romani.

Tante le bontà dalla tradizionale pasta all’uovo in vari formati agli gnocchetti e al risotto, vari secondi, porcini alla piastra e fritti fino a proposte in stile street food con i porcini proposti in gustosi panini. I duemila posti a sedere allestiti nel bosco illuminato con suggestive luminarie hanno accolto già i primi due fine settimana quanti sono intervenuti per gustare le prelibatezze a base del re dei funghi.

Su Piazza Capranica, allestita a festa, si trovano diversi stand che propongono la vendita di vini del territorio e funghi freschi mentre nel parco pubblico il concerto de “I figli delle stelle”, rinomata band che ha origine proprio a Colle di Fuori e che ha curato la direzione artistica delle varie serate, ha allietato gli ospiti della fresca serata settembrina. Questo fine settimana altre novità.




Alessio e Claudia lasciano il lavoro per fare il giro del mondo con i figli: “Investiamo sulla famiglia”

A 36 e 35 anni lasciano il lavoro e partono per fare il giro del mondo con i i due figli piccoli. E’ la storia di Alessio Sacchi e Claudia Casisa, di Civitanova Marche (Macerata). Lui ha dato le dimissioni da dirigente del Comune di Porto San Giorgio (Fermo), lei è in aspettativa dal lavoro come maestra d’asilo.

    Il 29 settembre, assieme a Leonardo e Lorenzo di 2 e 6 anni, partiranno alla volta del Messico, che sarà la prima tappa di un lungo viaggio. “L’obiettivo è toccare i cinque continenti, iniziamo col Messico, poi il Costa Rica, il Sud America e poi vedremo, strada facendo, dove spostarci”, raccontano Claudia e Alessio.

    In era post covid c’è stato chi ha lasciato lavori, anche sicuri, alla ricerca di occupazioni più soddisfacenti o di uno stile di vita che desse maggiore appagamento. Per la coppia di Civitanova Marche “la decisione di mollare tutto e partire è stata dettata dalla volontà di trascorrere un lungo tempo di qualità con i nostri bambini e sentiamo che questo è il momento giusto per farlo. Non è un fuga, ma un investimento sulla famiglia”.
    Il più grande dei due bambini in questi giorni sarebbe dovuto andare in prima elementare: “Alle sua formazione scolastica penseremo noi – spiega la mamma – anche perché siamo stati sempre convinti che la scuola migliore sia il mondo e non quella che si svolge tra 4 mura”.
    Intanto la coppia ha già aperto un blog – 4 Vite in Vacanza – e le rispettive pagine social su Facebook e Instagram, dove racconterà il loro giro del mondo. 




Intelligenza Artificiale: l’inizio di una nuova era

Le riflessioni a margine della prima giornata di lavori nell’hub pugliese del Forum The European House – Ambrosetti ospitato da BPPB ed Exprivia per il terzo anno consecutivo
 
L’intelligenza artificiale affiancherà o sottometterà l’uomo? Questa la domanda da cui è partita la tavola rotonda organizzata nella prima giornata di lavori all’Hub regionale del Forum The European House – Ambrosetti, ospitato per il terzo anno consecutivo in Puglia da Exprivia e Banca Popolare di Puglia e Basilicata. In concomitanza con l’evento nazionale che si tiene in questi giorni a Cernobbio e giunto alla 49esima edizione, imprenditori ed esponenti del mondo istituzionale ed accademico locale hanno seguito i lavori della prima giornata del Forum in diretta streaming nella sede di Exprivia a Molfetta.
 
Il primo incontro è stato occasione anche per affrontare, nella tavola rotonda dedicata, un tema di forte attualità, ossia l’impatto che l’Intelligenza Artificiale (AI) sta avendo e avrà nei prossimi anni sul mondo del lavoro, delle imprese e della società civile. L’AI è una tecnologia pervasiva che sta accelerando lo sviluppo digitale dei sistemi produttivi, della sanità, del mondo bancario e assicurativo, della giustizia civile e penale, e che sta modificando la vita delle persone anche negli aspetti più quotidiani. In essa convergono tutte le tecnologie che stanno caratterizzando la digitalizzazione della nostra era, con lo sviluppo di algoritmi e sistemi intelligenti sempre più evoluti in grado di eguagliare l’intelligenza umana, aumentare le potenze di calcolo, la raccolta e l’analisi dei dati, ma anche di individuare terapie personalizzate o migliorare l’assistenza sanitaria. I campi di applicazione sono eterogenei e integrati; l’AI è una tecnologia che ha un enorme potenziale, può essere plasmata sui bisogni specifici e consentire un’ottima interazione tra l’uomo e la macchina. Serve diffondere conoscenza sull’AI e promuovere la formazione professionale, come hanno avuto di ricordare i relatori durante l’incontro, e soprattutto non sottovalutare gli aspetti etici, ambientali e di protezione della privacy. “Anche quest’anno ospitare l’Hub pugliese del Forum Ambrosetti insieme a BppB ci dà la possibilità di confrontarci su temi cruciali a livello mondiale che influenzano in modo rilevante le nostre strategie di business – afferma Domenico Favuzzi, presidente e amministratore delegato di Exprivia. Parlare degli impatti dell’Intelligenza Artificiale in questo contesto ci ha fornito diversi spunti di riflessione e siamo certi che questo è solo l’inizio di una nuova era. L’AI non sostituirà l’uomo, ma dipenderà da come saremo capaci di usarla e quanto saremo in grado di conoscere questa tecnologia, integrarla con le nostre capacità, ecco perché è fondamentale acquisire le giuste competenze. Per gli attori del settore è fondamentale agire in una logica di collaborazione e co-generazione per fare in modo che l’AI non rimanga ad appannaggio dei super tecnici, ma sia facile da adottare e semplice da utilizzare. Exprivia ha l’obiettivo di estendere le applicazioni dell’AI in vari settori, dalla sanità all’aerospazio, dalla cybersecurity all’agricoltura, dall’edilizia all’automotive. Diversi i progetti in cui siamo impegnati, come quelli per la diagnosi precoce delle malattie neurodegenerative, la raccolta di dati da oltre 30 satelliti nello spazio per studiare i fenomeni naturali, l’identificazione per tempo di anomalie nei dispositivi connessi per aumentarne la sicurezza; o ancora, nelle infrastrutture critiche del settore energia, abbiamo sviluppato un modello di manutenzione predittiva integrando varie tecnologie come IoT, droni, computer vision e modelli predittivi. Lo sforzo ulteriore che siamo chiamati a fare in questa fase è tracciare il perimetro delle responsabilità dell’AI per evitare usi impropri e scorretti, tutelare i diritti e preservare soprattutto i dati personali”.
 
“Si è conclusa ieri la prima giornata della 49° edizione del Forum Ambrosetti. Nell’Hub pugliese a Molfetta si è parlato di intelligenza artificiale, di come impatterà sul mondo delle professioni e delle imprese per consentire lo sviluppo di una nuova generazione di prodotti e servizi, anche in settori in cui le aziende europee sono già in una posizione di forza come l’economia circolare, l’agricoltura, la sanità, la moda e il turismo – dichiara il presidente BPPB Leonardo Patroni Griffi. L’evoluzione tecnologica ha investito anche il sistema bancario che deve necessariamente aggiornarsi e offrire ai propri clienti prodotti e servizi sempre più competitivi e al passo con i tempi e necessità. In primis, la tecnologia potenzia il consumer care, perché garantisce un servizio attivo 24/7 su diversi canali in più lingue. Ma non solo, grazie a nuovi generative models il settore bancario impiega l’intelligenza artificiale per diverse applicazioni, quali acquisire nuovi clienti, sviluppare pagamenti digitali biometrici e analizzare il rischio di credito. In questo, la BPPB, seppur ancorata alle sue radici, guarda ad un mercato nuovo e più dinamico, al rapporto privilegiato e attento con i clienti”. Al dibattito erano presenti: Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia (collegato da remoto), Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia, Marco Bentivogli, co-fondatore di BASE Italia, Emilio Billi, Founder, Chief Development Officer and Chairman presso A3CUBE INC, Gigia Bucci, segretaria generale della CGIL Puglia, Paolo Crosta, Innovation & Technology Director di Exprivia, Giuseppe De Pietro, direttore dell’ICAR-CNR di Napoli, Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni, Antonio Gioia, direttore mercato Corporate di Google Cloud Italia, Luca Magnoni, CIO CNP di UniCredit Vita S.p.A.. A moderare i lavori Giusy Secundo, professore ordinario di Ingegneria Economico Gestionale, dipartimento di Management, Finanza e Tecnologia dell’Università LUM.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Privo di virus.www.avast.com




Cittareale. alla festa dei cavalli sfila la fanfara dei carabinieri

A Cittareale, in occasione della annuale e ormai tradizionale festa dedicata alle razze equine, sabato pomeriggio, ha sfilato la Fanfara del 4° Reggimento Carabinieri a Cavallo.
I musicisti dell’Arma, diretti dal Maestro Luogotenente Fabio Tassinari, in sella ai loro stupendi esemplari, hanno fatto ingresso nell’arena dedicata al suggestivo evento, allietando il numeroso pubblico con l’esecuzione di articolate e complesse figure abbinate a musiche militari, classiche e popolari, eseguite al trotto e al galoppo.
 
Come lo scorso anno, una pattuglia ippomontata del Reparto Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga di Assergi, ha pattugliato l’area fieristica durante tutto il weekend.
Oltre ad avere un ruolo attivo nel garantire la sicurezza faunistica, in Cittareale i Carabinieri a cavallo sono stati, in tale occasione, un bello spettacolo per turisti, addetti ai lavori e curiosi che hanno partecipato in questi giorni alla bella manifestazione organizzata dalla Pro Loco di Cittareale con il supporto del Comune di Cittareale, della Regione Lazio, degli Allevatori di Cittareale e dei comuni limitrofi. Anche quest’anno tradizione rispettata!

Privo di virus.www.avast.com