La musica attraversa l’oceano e invade il pianeta partendo dalla Casa delle Culture di Velletri

VELLETRI (RM) – La Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri, nella persona del Presidente Tullio Sorrentino e di tutto il CDA, esprime orgoglio e soddisfazione per la prima data dell’evento internazionale “The Bösendorfer Recital” trasmesso in streaming dalla Casa delle Culture e della Musica.

L’Auditorium, e con esso Velletri, è arrivato nelle case, sui computers, sugli smartphone e i tablet di tutto il mondo con centinaia di persone che minuto dopo minuto si sono collegate da ogni parte del globo.

Le opere di Beethoven, un genio che non necessita di ulteriori parole per essere descritto, hanno unito in un momento di forte divisione tutto il pianeta facendo di Velletri il fulcro di questa condivisione non solo virtuale.

Grande merito a Carlo Grante, un professionista ineguagliabile, che ha dato vita a questa connessione anti-pandemica insieme a Bruce Adolphe. Il Maestro Grante, con il suo “fido Bösendorfer”, per parafrasare Fabio Ludovisi, “riesce superbamente a trasferire nell’intimo questo mondo di sensazioni, pur dovendoci accontentare di assistere a questa performance da uno schermo”.

La Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura, nel ringraziare tutti gli attori impegnati nell’organizzazione di questa iniziativa unica nel suo genere, attende con ansia e curiosità i prossimi cinque eventi nel segno di Scarlatti, Mozart. Schubert, Schumann e Brahms.

Velletri nel mondo con le note musicali che attraversano l’oceano e danno un segnale universale in tempi di pandemia: quanto di più bello ci possa essere per allietare queste strane feste.




Meghan Markle: il regalo di Natale speciale per William

Quasi un anno è passato dal giorno in cui è scoppiata la bomba della Megxit. L’8 gennaio 2020, infatti, Meghan Markle e il Principe Harry hanno annunciato la volontà di rinunciare ai ruoli senior a Palazzo e di rendersi indipendenti economicamente.

Da quel giorno, sono cambiate tantissime cose e la Royal Family britannica si è trovata davanti alla necessità di affrontare nuovi equilibri. A metterli a rischio ci ha pensato il libro Finding Freedom, la biografia dei Duchi di Sussex scritta da Carolyn Durand e Omid Scobie. Tra le pagine di questo volume, che ha subito fatto il pieno di vendite, vengono rivelati diversi dettagli del passato della coppia, con un focus, come è chiaro dal titolo, sul processo che ha portato alla Megxit.

Nella biografia dell’ex attrice di Suits e del secondogenito di Carlo si parla anche del primo Natale trascorso da Meghan con la Famiglia Reale. Per raccontarlo bisogna tornare indietro al 2017, anno in cui la coppia non era ancora convolata a nozze. La presenza di Meghan è stata un’eccezione alla regola: per rendersene conto, basta ricordare che Kate Middleton ha trascorso il Natale con la Famiglia Reale solo dopo il Royal Wedding dell’aprile 2011.

Ai tempi, Meghan Markle conquistò William con un regalo davvero speciale. Come ricordato dal sito www.lettoquotidiano.it, l’allora attrice scelse per il cognato un cucchiaio con la scritta “Cereal Killer”.

Per capire bene il significato di questo dono, è necessario fare presente che i reali britannici hanno un’usanza molto particolare, ossia quella di scambiarsi doni particolarmente ironici. Un esempio? La cuffia da doccia decorata con la frase “Ain’t life a [expletive]” donata da Harry a nonna Elisabetta.

Una tradizione antica e molto importante per la Regina Elisabetta

La tradizione di scambiarsi regali ironici e bizzarri è molto importante per la Regina Elisabetta, che ha mantenuto fino ad oggi un’abitudine che ha avuto inizio tanto tempo fa, ossia negli anni in cui sul trono d’Inghilterra sedeva la Regina Vittoria.

Il Natale 2017 è stata una vera e propria audizione per l’allora 36enne attrice americana. Come rivelato al tabloid People da una fonte vicina alla Famiglia Reale inglese, nonostante fosse già una diva affermata e una donna capace di gestire situazioni professionali anche molto difficili, Meghan prese molto seriamente l’occasione del pranzo di Natale a Sandringham. Sempre secondo l’insider, ai tempi l’ex attrice, oggi mamma del piccolo Archie, era seriamente intenzionata a fare una buona impressione sui suoi futuri parenti (a Natale 2017 era già stato ufficializzato il suo fidanzamento con Harry, che avrebbe poi sposato nel maggio 2018).

Da allora, come sopra specificato, tanta acqua sotto i ponti è passata. La coppia si è sposata, Lady Markle è diventata mamma del piccolo Archie nella primavera 2019 e, dopo la Brexit, si è trasferita con il figlio e il marito prima in Canada e successivamente a Los Angeles, in una bellissima villa in località Montecito.

Per il 2021, i suoi progetti sono numerosi e importanti. Tra questi spicca senza dubbio il lancio ufficiale della fondazione filantropica Archewell, intitolata al bimbo nato quasi due anni fa. Si parla inoltre – e le fonti sono testate come il Daily Mail e Hola! – di un ritorno della coppia in Gran Bretagna. Meghan e Harry, infatti, sarebbero intenzionati a rinegoziare con la Regina Elisabetta, Carlo e William i termini dell’addio alla Famiglia Reale. Secondo fonti accreditate, la coppia avrebbe intenzione di chiedere il mantenimento del patrocinio di diverse associazioni che hanno rappresentato nel corso dei mesi in cui sono stati membri senior di The Firm.




Storia dei gratta e vinci, perché hanno segnato un cambio epocale

Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha provato a grattare, con ansia e un po’ di foga, uno dei tanti tagliandi che vengono venduti all’interno di bar e tabaccherie, in modo particolare, con la speranza di poter cambiare completamente la propria vita con una vincita milionaria.

Al giorno d’oggi, tra l’altro, i gratta e vinci sono diventati così diffusi da poter essere “grattati” anche direttamente online, con diverse piattaforme che permettono, in modo chiaramente virtuale, di scoprire il contenuto del gratta e vinci senza averlo fisicamente tra le mani.

In fondo, è proprio il settore del gioco online che ha fatto dei passi da gigante dopo che è stato investito da questa rivoluzione digitale. Prima di provare a vincere con i gratta e vinci online, però, la cosa migliore da fare è sicuramente quella di scegliere una piattaforma che rispetti tutti i requisiti previsti dalla legge in merito alla sicurezza e all’affidabilità. Per questo motivo, è fondamentale optare sempre per un casinò che abbia esposto il marchio AAMS o ADM, garanzia che quell’operatore rispetti in pieno la normativa italiana in tema di gioco online.

I gratta e vinci e una svolta epocale

Il popolo italiano, e questo bisogna metterlo in evidenza tra le varie premesse, è spesso e volentieri alla ricerca di divertimento e un po’ di sfoga. Nel tempo libero, quindi, ha sempre trovato dei passatempi con cui godere di un po’ di relax, che poi sono stati trasmessi di generazione in generazione.

Un esempio su tutti è certamente rappresentato dalla Tombola. Si tratta di un gioco che è stato realizzato nella terza decade del 1700, ma che è particolarmente gettonato durante le festività natalizie, e non solo, tra le famiglie italiane, a dimostrazione di come alcune abitudini e passioni rimangano intatte nella cultura italiana.

Ebbene, un ruolo sempre più importante in tal senso se lo sono ritagliati i gratta e vinci, che sono sempre stati in grado di soddisfare una duplice esigenza: quello del divertimento e, al contempo, quella di poter incassare qualche somma di denaro extra rispetto alle entrate normali.

Se fino agli anni Ottanta il desiderio principale di tanti italiani era quello di mettere le mani sul primo premio del montepremi della lotteria nazionale, alla ricerca spasmodica del biglietto vincente, con l’avvento dei gratta e vinci tutto è cambiato. Si sono alzate le probabilità di vincita grazie all’introduzione, nel 1994, dei gratta e vinci.

Un anno che è stato considerato davvero storico, prima di tutto da un punto di vista politico, per l’avvio di quella che è stata definita come Seconda Repubblica, che portò tra le altre novità anche il lancio di un gioco a premi che oggi conosciamo davvero molto bene: si tratta dei gratta e vinci.

I tagliandi e un boom senza precedenti

Tutti i vari biglietti che facevano parte di questo nuovissimo concorso, infatti, sono stati ribattezzati come “grattini” e gli acquisti hanno cominciato a diffondersi a macchia d’olio un po’ in tutta Italia. Sono tantissime le persone, infatti, che si sono recate in tabaccheria oppure in edicola, nel corso di tutti questi anni, alla ricerca di un gratta e vinci che potesse cambiare definitivamente la loro vita.

In fondo, quando si gratta la parte dorata, c’è la speranza di portare a casa qualcosa, poco importa se si tratta anche solo di una piccola vincita. Un successo davvero incredibile, quello ottenuto dai gratta e vinci nel giro di pochi anni, stimolato dal fatto di poter sapere l’esito del biglietto, quindi, se fosse vincente o meno, in pratica nell’immediato, senza dover aspettare giorni o mesi, come avveniva invece in altri casi.




Puyo Puyo Tetris 2, il puzzle game classico guarda al futuro

Puyo Puyo Tetris è riuscito ad ammaliare tutti gli appassionati, sia per via del suo spirito di conservazione e fascino, sia per via del suo continuo osare e rimescolare le carte in tavola di un genere che, a quanto pare, ha ancora molto da dire.

Con Puyo Puyo Tetris 2 ci troviamo sostanzialmente davanti ad un titolo che, da un lato ripropone tutte le idee migliori del capitolo precedente, e dall’altro ne amplifica l’esperienza con tutta una serie di elementi che inevitabilmente incuriosiscono.

Si tratta di un crossover che però mantiene anche fede alle radici da cui è tratto, mettendo a disposizione del giocatore, fin dalla primissima schermata, la possibilità di potersi immergere nei titoli che costruiscono questa miscela, in maniera separata. Puro Puyo Tetris 2, nel suo menù principale, si divide in: Avventura, Singolo, Multigiocatore, Opzioni e dati, Online e Lezioni. Quest’ultima possibilità si rivela estremamente fondamentale per tutti coloro che non hanno mai messo mano ad uno dei due titoli mescolati e proposti.

Si tratta di una sezione del gioco interamente dedicata all’insegnamento delle basi, ma anche delle fasi avanzate, non soltanto di Puyo Puyo e Tetris, ma anche delle varie modalità qui proposte, offrendo dunque un approccio pseudo-enciclopedico dettagliato e attento a spiegare ogni cosa per bene, avvalendosi di una semplicità diretta e ben snocciolata. Come dicevamo, la prima voce che risalta all’occhio è la modalità Avventura: dotata di un’innovata interfaccia che ricorda quella di un gioco da tavolo, il Sugoroku, e di una corposa quantità di personaggi, la storia non verrà certo ricordata per la componente narrativa. La vicenda, che coinvolge eroi vecchi e nuovi, tende infatti a stancare in fretta: i protagonisti alquanto stereotipati e il susseguirsi di lunghi dialoghi a schermata fissa non aiutano, d’altronde, a favorire il coinvolgimento dell’utente.

L’Avventura, tuttavia, funge da palestra perfetta per avvicinarsi ad entrambi gli stili di gioco presenti nell’opera e alle varie modalità vecchie e nuove contenute nel pacchetto. Nei circa 80 livelli, alcuni dei quali del tutto opzionali, è possibile mettersi alla prova in sfide di livello crescente, che aiutano ad impratichirsi e a sbloccare elementi extra di contorno, come scenari e musiche, ma anche personaggi e oggetti di fondamentale importanza. Sempre a proposito di apprendimento delle regole di base, è sicuramente interessante la presenza della “Difficoltà automatica”, un’opzione legata alla modalità Avventura che plasma l’abilità della CPU in base alla bravura di chi gioca.

In questo nuovo episodio è presente poi una sezione “Lezioni”, perfetta per chi vuole imparare, nonché arricchita con tutte le nozioni sulle modalità inedite e alcune voci extra che fungono da insegnamenti interattivi. La principale novità di Puyo Puyo Tetris 2 risiede però nell’introduzione di una particolare modalità chiamata Battaglia Tecnica che, in parole povere, consiste in una rivisitazione in chiave ruolistica dei due puzzle game. I partecipanti non devono limitarsi a giocare al puzzle game di riferimento selezionato, ma hanno l’obbligo di tenere costantemente sott’occhio un paio di parametri: i punti vita, il cui azzeramento decreta il game over, e i punti magia, grazie ai quali si possono attivare con la semplice pressione di un tasto tre diverse abilità. A stabilire quali sono le skill disponibili e l’ammontare degli attributi è la composizione del team: in un’apposita schermata si possono infatti passare diversi minuti a studiare la combinazione perfetta di personaggi e carte (l’equivalente degli accessori) per avere il giusto equilibrio tra attacco e difesa.

A garantire poi un incremento in termini di longevità è la progressione dei singoli personaggi, che al termine di ogni scontro guadagnano punti esperienza grazie ai quali salgono di livello e diventano sempre più forti. Questa modalità, indirizzata principalmente ad un target che non apprezza la staticità dei puzzle game come il primo Puyo Puyo Tetris, è sicuramente un’aggiunta gradita che, soprattutto ai livelli più alti, riesce a garantire ore di divertimento, aggiungendo un piacevole senso di progressione applicato sia alla componente offline che a quella online.

 Se da una parte la Battaglia Tecnica rappresenta un’assoluta novità di questo secondo capitolo, dall’altra i veterani di Puyo Puyo Tetris, i quali non aspettano altro che confrontarsi con altri giocatori per stabilire a suon di Tetramini o Slime chi sia il più abile, troveranno pane per i loro denti. Il comparto multigiocatore non coinvolge infatti la sola modalità Battaglia Tecnica ma anche tutte le altre già viste nel primo episodio, le quali possono essere affrontate non solo in partite amichevoli ma anche nel competitivo, ovvero la Lega Puzzle. Anche in Puyo Puyo Tetris 2 esiste infatti la possibilità di sfidare altri giocatori in quattro diverse categorie, ognuna con la propria graduatoria: Lega Puzzle (Tetris + Puyo Puyo), Lega Puyo Puyo, Lega Tetris e Lega Battaglia Tecnica, con quest’ultima che incarna l’unica novità per quello che riguarda il comparto competitivo del gioco.

Questa frammentazione delle modalità online non è solo positiva per chi ama la competizione, ma anche per chi è solo in cerca di un po’ di divertimento e vuole rilassarsi con un match amichevole. Oltre alla Lega Puzzle, che ha una maggiore attenzione per chi ama il PvP, il Sonic Team si è concentrato ancora una volta anche sugli amanti del PvE, che potranno godersi pienamente l’esperienza grazie alle modalità Sfida. Nell’apposito menu è presente Fever infinito, Puyo infinito, Puyo mini, Sprint, Maratona e Ultra. Si tratta in tutti e sei i casi di modalità che prevedono la partecipazione di un solo giocatore con l’obiettivo di raggiungere il punteggio massimo entro un tempo limite, oppure di proseguire all’infinito in uno dei due puzzle game. Completando una qualsiasi partita delle modalità Sfida con una connessione internet attiva, il punteggio verrà automaticamente caricato nelle classifiche online, così che anche i giocatori solitari possano provare a ottenere nuovi record con cui scalare le classifiche mondiali. Per quanto riguarda gli elementi di contorno, come la possibilità di modificare l’aspetto delle unità utilizzate in entrambi i puzzle game, il gioco propone una serie decisamente ridotta di “skin”. Alcuni aspetti alternativi sono disponibili sin da subito e altri sono invece acquistabili con i crediti nell’apposito negozio. Purtroppo, però, il negozio è identico a quello del primo Puyo Puyo Tetris e non c’è nulla di nuovo rispetto a quanto visto nella precedente incarnazione della serie. Gli oggetti disponibili non sono solo scarsi in termini numerici, ma sono anche estremamente semplici da ottenere. Basterà infatti qualche ora di gioco e una manciata di vittorie per entrare in possesso di qualsiasi aspetto alternativo di Puyo e Tetramini. Esistono poi dei voice pack e delle icone sempre disponibili all’acquisto ma che, per quanto numerosi, suscitano sicuramente meno interesse verso chi non è intenzionato a sbloccare ogni singolo oggetto.

Tirando le somme, possiamo dire che con Puyo Puyo Tetris 2 il Sonic Team ha deciso di non andare troppo oltre quello che ha decretato il successo del primo capitolo, ma di limitarsi a proporre un prodotto forse troppo simile al predecessore sia dal punto di vista dei contenuti che da quello puramente estetico. Le poche novità possono allettare prevalentemente quella fetta di pubblico competitiva, che grazie alla modalità Sfida e alla Lega Puzzle può finalmente battagliare in maniera impegnativa anche al di fuori del solo PvP. Chiunque sia intenzionato a giocare al titolo per puro diletto e abbia già spolpato a dovere il predecessore si ritroverà sì di fronte ad un ottimo gioco con tanti contenuti, sebbene tutti risultino fin troppo simili a quanto già visto in passato. Insomma, l’acquisto di questo titolo è consigliato prevalentemente sia per chiunque non abbia mai giocato al primo Puyo Puyo Tetris, sia per tutti coloro che vedono nella presenza delle classifiche online del PvE, nella nuova Avventura e nelle Battaglie Tecniche dei contenuti appetibili e stimolanti. Il titolo, lo ricordiamo è disponibile su Pc, su Switch e sulle console della famiglia Xbox e PlayStation di attuale e vecchia generazione.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8

Sonoro: 8

Gameplay: 9

Longevità: 7,5

VOTO FINALE: 8

Francesco Pellegrino Lise




Milano, in fila per un pasto. La politica e i politici italiani hanno fallito

di Biagio Maimone

A Milano, ogni giorno, migliaia di persone sono in fila per un pasto e un pò di cibo presso l’associazione di volontariato “Pane Quotidiano” e presso le mense dei francescani. C’è chi si chiede: “Ma lo Stato dove è? Dove sono tutti quei politici, ben pagati, che in Parlamento litigano per mantenere il proprio fondoschiena su uno scranno? Dove sono i grandi chiacchieroni, anch’essi lautamente retribuiti, che affollano le televisioni per arricchire la propria immagine?”.

La povertà è aumentata e lo si constata amaramente, tuttavia passa in secondo piano in quanto si parla di crisi politiche, di crisi del rapporto tra maggioranza e minoranza. Tali problematiche offuscano il problema dell’aumento spaventoso dei poveri.

E i diritti umani? Abbiamo celebrato una giornata dedicata ai diritti umani, ma a che cosa è servito averla celebrata? Solo per far vedere che esiste la bontà, che esiste la solidarietà. Certo, ma solo a parole!

Vero è che le persone hanno fame, i bambini hanno fame e lo Stato è silente ed immobile.
Non dovrebbero più esserci le fila per poter mangiare, ossia la carità perché la carità parla di dignità sofferente, perchè è vero che la dignità è garantita solo dalla giustizia sociale.

Lo Stato deve impegnarsi di più e risolvere il problema della povertà con azioni mirate, con il lavoro, con l’aiuto che debella la miseria. Ai poveri non interessano il litigi tra Salvini e il M5S o che Berlusconi e Renzi sostengano o meno il Governo Conte. Ai poveri interessa vivere e mangiare, non certo attraverso l’elemosina. Ai poveri sta a cuore poter lavorare!




Transizione di genere e gender fluid, dati in crescita: quali prospettive?

Le persone con grave disforia di genere, spesso sono definite come transessuali

La disforia di genere o disturbo dell’identità di genere indica quella condizione per cui un individuo non si identifica con il proprio sesso biologico, ma con quell’opposto. Una condizione spesso associata ad ansia, depressione, irritabilità e desiderio di vivere come genere diverso dal sesso assegnato alla nascita.

I comportamenti che riguardano il ruolo di genere rientrano in un continuum che va dalla mascolinità alla femminilità tradizionali, con un crescente riconoscimento culturale dell’esistenza di soggetti che non rientrano, o non vogliono necessariamente rientrare nella tradizionale dicotomia maschio-femmina.

Il video servizio sulla disforia di genere trasmesso a Officina Stampa del 17/12/2020

Queste persone possono riferirsi a se stesse come genderqueer, non binarie o gender fluid

Il video servizio sul Gender fluid trasmesso a Officina Stampa del 17/12/2020

Quando la mancata corrispondenza tra sesso di nascita e identità di genere percepita causa disagio significativo o disabilità, una diagnosi di disforia di genere può essere opportuna. Le persone con grave disforia di genere, spesso definite come persone transessuali, possono presentare sintomi gravi e di lunga durata che potranno essere alleviati e “curati” soltanto completando un processo di cambiamento del loro corpo mediante interventi medici e/o chirurgici, cambiamento d’identità sui documenti che potranno rendere la persona più strettamente allineata con la sua identità di genere.

Sempre più spesso oggi la sessualità è fluida: Gender-fluid

Il termine circola già da tempo. Miley Cyrus, ex icona Disney e oggi popstar specializzata nell’arte di scandalizzare, lo riassume così: “Mi va di fare a letto qualunque cosa con chiunque di qualunque sesso e orientamento, basta che siano atti consenzienti”. Sullo stesso fronte si schierano le attrici Kristen Stewart, Lily Rose Depp e Cara Delevingne, che nei loro curricula amorosi alternano fidanzati e fidanzate. C’è anche la app Feeld, una specie di Tinder dedicata agli incontri senza restrizioni di preferenze o legami che conta già 2 milioni di utenti in tutto il mondo. Attenzione però, non si tratta solo di chi va a letto con chi: Il concetto di “fluidità” riguarda l’intera identità sessuale: da quella di genere, fino all’orientamento affettivo che, soprattutto nei teenager, non sempre coincide con quello erotico. Anzi, l’approccio fluido sta proprio nel rifuggire le definizioni: la tendenza sessuale, come ogni altro aspetto della nostra personalità, non è qualcosa di dato ma un processo in continuo divenire.




Google svela la sua classifica delle ricerche sul web nel 2020

Coronavirus e dintorni, elezioni americane, l’incidente ad Alex Zanardi, l’addio a Diego Armando Maradona. Sono gli argomenti che hanno caratterizzato il 2020 degli italiani, almeno secondo Google. Il motore di ricerca ha, come di consueto, diffuso le liste di “Un Anno di Ricerche”. Non sono le chiavi di ricerca più usate in assoluto ma quelle che, per un periodo prolungato, hanno registrato un forte incremento rispetto al 2019.

Pandemia e dintorni

La vetta in diverse categorie spetta alla pandemia. Coronavirus è la parola che, più di ogni altra, ha segnato le ricerche 2020. “Elezioni Usa”, al secondo posto, è l’unico argomento in grado di fare breccia in una top 5 dominata da termini legati al Covid-19: al terzo e quarto posto ci sono Classroom e Weschool, i due servizi online più utilizzati per le lezioni a distanza. E al quinto posto c’è la ricerca delle regole indicate dal governo, con “Nuovo Dpcm”.

Fai da te in cucina e dall’estetista

Gli utenti chiedono a Google istruzioni per l’uso e il significato di alcune parole. E anche queste liste sono segnate da coronavirus. Gli italiani hanno chiesto “come fare” “il pane in casa”, “e mascherine antivirus”, “il lievito di birra” e “la pizza”. Frutto di un ritrovato gusto per la panificazione e la cucina durante il lockdown. Vista la penuria di alcuni prodotti e la chiusura di alcune attività, si sono moltiplicate alcune ricerca sul “fai da te”. Per produrre cosa? “Amuchina”, “maschera capelli”, “scrub viso e corpo e labbra”, “tinta capelli”, “ceretta”. Insomma, oltre ai disinfettanti per le mani, si è sentita la mancanza di parrucchieri ed estetisti. Il “fai da te” ha riguardato anche attività di bricolage. Sono stati infatti molto cercati “pollaio”, “barbecue” e “zanzariere”.

In cerca di spiegazioni su pandemia e Mes

Legati al coronavirus sono anche le ricerche che puntano a capire “cosa significa…” un parola. In vetta ci sono infatti “pandemia”, “mes” (il molto discusso meccanismo europeo di stabilità), “dpcm” e “congiunti” (termine che decretava il primo spiraglio di allentamento del primo lockdown). Solo alcuni eventi e la richiesta di alcuni “perché” infrangono il dominio della pandemia nelle ricerche Google 2020. “Perché si chiama coronavirus” è al secondo posto, preceduto da “perché votare si al referendum” (tenutosi a settembre per ridurre il numero dei parlamentari) e seguito da “perché le scope stanno in piedi” (frivolo tormentone di inizio anno). Gli eventi più cercati sono delle costanti. Gli italiani confermano l’enorme interesse per “Campionato Serie A”, “Elezioni USA” e “Festival di Sanremo”.

Da Alex Zanardi a Maradona

I personaggi che hanno registrato un’impennata di ricerche sono quelli legati all’attualità: “Alex Zanardi” (vittima di un grave incidente e impegnato nel percorso riabilitativo) e “Silvia Romano” (liberata a maggio dopo un anno e mezzo di prigionia). Molto ricercati anche i due protagonisti della corsa alla Casa Bianca (“Donald Trump” e “Joe Biden”) e “Giuseppe Conte”. Nella lista degli addii ci sono i nomi di personaggi morti nel corso dell’anno. In vetta due campioni dello sport: la crescita di ricerche più netta è stata quella di “Maradona”, seguito da “Kobe Bryant”. Alle loro spalle un trio di artisti italiani: “Gigi Proietti”, “Ezio Bosso” ed “Ennio Morricone”, che precede “Sean Connery”. 

F.P.L.




Quali sono state le app di gioco più scaricate durante quest’anno

Mentre il 2020 volge al termine arriva il momento di tirare le fila e trarre un bilancio per quest’anno che volte al termine, da un punto di vista operativo, per quanto riguarda il settore del gioco digitale.

I dati emersi e le classifiche aggiornate all’ultimo mese di novembre indicano come questo sia stato un anno decisamente positivo per il settore della tecnologia digitale, in tutte le sue derivazioni. Come di consueto il mese di dicembre rilascia stime, analisi, bilancio e una nuova classifica che fa riferimento principalmente ai giochi più cliccati, scaricati e praticati durante questi ultimi undici mesi.

Le app più scaricate secondo Google Play Store

Come avviene ogni anno Google Play ha rilasciato la classifica delle app maggiormente scaricate e utilizzate.

  • In risalto appaiono tutte le app di gioco, visto che per questa occasione Google ha deciso di creare delle classifiche in base alle categorie a cui fanno riferimento i giochi.
  • Il sistema operativo Android dei nostri dispositivi mobili è stato utilizzato per scaricare provare e giocare a diverse categorie di gioco disponibile in modalità per smartphone e tablet.
  • Questo dato indica come il 2020 sia stato un anno decisivo per la tecnologia dei dispositivi mobili.

Il gioco online e le app più scaricate per i casinò virtuali

I giochi di casinò online sono tra quelli più cliccati e scaricati per il 2020, dato che emerge dalla nota stampa pubblicata dal portale di informazione di AGIMEG, l’agenzia di riferimento che si occupa del mercato dei giochi nel nostro Paese.

Il dato che è emerso indica come vi sia stata una richiesta in forte aumento come trend per il segmento dei casinò digitali. Tra i giochi più richiesti durante il 2020 troviamo quindi le varie slot machine, i giochi di abilità come baccarat e blackjack e naturalmente le roulette digitali, che già durante gli anni passati avevano ottenuto buoni riscontri da parte del pubblico.

Per quanto riguarda le tipologia di gioco sono disponibili oltre ai videogiochi ci sono anche i giochi d’azzardo come la classica roulette, il blackjack, le slot machine, ma anche giochi di carte come il poker. Le app su Google Play però non consentono di puntare soldi veri,sono però delle ottime soluzioni per imparare i giochi senza farsi male.

 In concreto possiamo depositare soldi veri per giocare alla roulette online su 888  ad esempio,un sito con licenza, che consente di puntare soldi veri, si potrebbe passare a questa opzione dopo aver scaricato una app di giochi di roulette e aver imparato le regole e padroneggiare il meccanismo di puntata.  

Una modalità sempre consigliabile che serve per impratichirsi con i giochi, imparandone le regole di base, i meccanismi e i trucchi in maniera graduale evitando di spendere soldi in una fase nella quale non si padroneggiano le regole.

La classifica dei giochi più scaricati per i principali store digitali

Sono stati scaricati migliaia di giochi in versione disponibile per smartphone, di diverso genere e categoria.

  • Le principali che hanno ottenuto i migliori risultati indicano come il trend attuale per i giochi abbia premiato l’action, i giochi di corse, seguiti da quelli di categoria sportiva.
  • Vi sono poi i giochi di strategia, di ruolo, di simulazione e i vari picchiaduro.

La tecnologia digitale attuale per il settore del gaming

La tecnologia attuale consente agli utenti di poter accedere ai giochi di categoria gaming direttamente dal proprio dispositivo mobile.

  • A questi numeri che sono già importanti, bisogna poi sommare i nostalgici che adoperano ancora device come il proprio PC fisso, il laptop e naturalmente le console di ultima generazione.
  • Un volume d’affari importante che rende l’industria del gioco in Europa tra le più virtuose e con un bilancio in attivo, a differenza di altri settori, come quello del cinema e della musica che mostrano invece di attraversare un momento estremamente delicato e difficile.

Fanno eccezione invece le piattaforme di streaming online, dedicate allo sport, ma soprattutto ai film, alle serie tv e ai documentari

  • Proprio da questo modello ha tratto ispirazione Apple, che ha lanciato la prima piattaforma di gioco in versione cloud.
  • Il futuro per il gioco è infatti quello di giocare in modalità cloud, senza bisogno di un supporto fisico, rendendo il sistema operativo sempre più agile e performante, dove naturalmente è necessario avere una connessione internet stabile e adeguata.

Il futuro per il gioco digitale passa però attraverso il browser game e il sistema cloud.




Arma dei Carabinieri, nuovo look per le divise di servizio nelle Tenenze e Stazioni

Nella continua ricerca di capi di vestiario sempre più aderenti alle necessità del personale impiegato nei servizi operativi, l’Arma dei Carabinieri, dopo un congruo periodo di studio e sperimentazione, ha iniziato a distribuire le nuove uniformi di servizio (al momento, nella versione invernale), che equipaggeranno i militari delle Tenenze e Stazioni Carabinieri, quelli dei reparti che più frequentemente si vedono impegnati nel controllo del territorio, sin nei più piccoli comuni.

La nuova uniforme, esteticamente simile a quella “ordinaria”, da anni indossata nei servizi esterni, è però caratterizzata dall’adozione di capi decisamente più moderni e realizzati con materiali di ultima generazione.

Il completo in tessuto misto lana, con camicia bianca e cravatta nera, con scarpe basse e fondina in cuoio, cui siamo abituati da decenni, è stato sostituito, per le attività operative di quei reparti, da una giacca a vento di nuova foggia, di tessuto tecnico, impermeabile, elasticizzato, dotata di imbottitura asportabile, che garantisce maggiori comfort e agilità, sotto la quale, in alternativa alla camicia bianca e alla cravatta, è possibile indossare un lupetto e uno scaldacollo.

I pantaloni tradizionali sono stati sostituiti da un capo tecnico, simile, a prima vista, al precedente, in fibra mista, sintetica e con apprezzabile elasticità.

Alle scarpe basse in cuoio sono subentrati gli “stivaletti city”, dispositivi di protezione individuale, impermeabili, con suola anti perforazione e antiscivolo. 

La vecchia fondina in cuoio è stata rimpiazzata da un cinturone esterno con fondina a estrazione rapida, con gancio per la ritenzione e possibilità di rotazione, costruita in materiale polimerico.

A tali capi, si aggiungono moderni guanti anti taglio.

Tali uniformi, frutto di sperimentazione e affinamenti suggeriti dagli utilizzatori, sono in fase di progressiva distribuzione. Entro la primavera, tutte le Tenenze e Stazioni dell’Arma saranno dotati dei nuovi capi.




Rai Gulp, arriva la terza stagione di “Penny on M.A.R.S.”: la serie italiana di grande successo internazionale

La ricchezza della diversità è il tema che fa da sfondo alla nuova attesissima stagione che vede l’ingresso nel cast del personaggio di Vicky (Kira Malou), una talentuosa ballerina con una vistosa cicatrice sul volto causata da un incidente stradale. Una storia che coinvolgerà il pubblico di ragazzi e ragazze sul tema della bellezza e dell’apparire, della autostima e del coraggio

Torna, con la terza stagione, in prima tv, dal 14 dicembre su Rai Gulp e RaiPlay, l’acclamata serie per ragazzi Penny On M.A.R.S. Il telefilm, che sarà proposto dal lunedì al venerdì alle 20.20, è prodotto da 3Zero2 e The Walt Disney Company Italia e in collaborazione con Rai Ragazzi, e diretto da Claudio Norza, già regista di un altro grande fenomeno per ragazzi, Alex & Co., di cui Penny on M.A.R.S. è il riuscitissimo spin off.

Girata in Italia, e in particolare a Milano, con cast internazionale e in lingua inglese, la serie ha ottenuto fin dalla prima stagione un immediato successo internazionale in moltissimi Paesi del mondo tra cui Regno Unito, Francia, Svezia, Sud Africa grazie alla sua qualità cinematografica, alla colonna sonora di canzoni originali, ai momenti di grande spettacolo tra danza, musica e recitazione e ai temi universali affrontati dalla serie.

La capacità di affrontare le diversità, valorizzandone la ricchezza, fa da sfondo alla terza stagione della serie che vede l’ingresso tra gli allievi della prestigiosa scuola di spettacolo M.A.R.S. della talentuosa Vicky, interpretata da Kira Malou, una ballerina che porta sul volto i segni di un grave incidente nel quale hanno perso la vita i suoi genitori, che lei tenta di nascondere indossando una maschera. Come in una moderna fiaba del brutto anatroccolo, Vicky imparerà grazie a Penny e agli altri protagonisti ad accettarsi e a mettersi in gioco, trasformandosi in un bellissimo cigno, e portando così all’attenzione dei giovani appassionati della serie un emozionante racconto di resilienza.

A interpretare Penny il pubblico ritroverà la carismatica Olivia Mai-Barrett, mentre la vulcanica Shannon Gaskin tornerà nel ruolo di Camilla e Finlay MacMillan in quello di Sebastian, impegnati in nuove appassionanti sfide, tra cui il nuovo talent musicale e il saggio di fine anno. In un anno scolastico in cui le sue certezze in amore e amicizia vengono messe a dura prova, Penny deciderà di anteporre i bisogni degli altri a sé stessa, non solo spronando la nuova compagna Vicky, ma anche aiutando sua madre Bakia, che ha subito uno shock, a rimettersi in piedi e a lottare per l’affido del piccolo Pete, consapevole che la vittoria va oltre la competizione e i trofei.

Dai suggestivi Navigli al Teatro Continuo Burri nel Parco Sempione, dalla moderna CityLife al Politecnico Bovisa (sede del M.A.R.S), la serie porta al pubblico internazionale gli splendidi scenari di una Milano cosmopolita e metropolitana in 13 inediti episodi realizzati con la collaborazione di un prestigioso cast artistico e tecnico che annovera alcune eccellenze del cinema italiano tra cui il tecnico del suono Roberto Mozzarelli, la costumista Silvia Nebiolo, il Direttore della fotografia Mauro Marchetti e molti altri. Arricchisce la serie una colonna sonora originale che vede coinvolti musicisti italiani ed internazionali, composta da canzoni inedite prodotte da Enrico “Kikko” Palmosi e Max Moroldo e da Federica Camba e Daniele Coro, con la supervisione musicale di Mark Crossland, mentre le coreografie sono a cura di Xu Ruichi.

Penny on M.A.R.S è una produzione 3Zero2 e The Walt Disney Company Italia e in collaborazione con Rai Ragazzi. Prodotta da Piero Crispino, diretta da Claudio Norza. Concept creato da Beatrice Valsecchi, headwriter Mara Perbellini.




Casinò online: il presente e il futuro del gaming

Secondo un recente studio di Research And Markets il mercato europeo del gaming è destinato a registrare un tasso annuo di crescita composto del 9,2% nei prossimi cinque anni. Spinto dalle recenti innovazioni nel campo del software e dell’hardware e dalla penetrazione di internet nei contesti domestici, il settore è uno dei più floridi e promette di rinnovarsi ulteriormente grazie all’aumento degli standard di sicurezza e dell’implementazione di nuove tecnologie come la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale. Proviamo a capire come e i possibili trend di sviluppo.

Una crescita che toccherà anche il mercato italiano, già oggi tra i più interessanti per produttori e investitori. La conferma arriva da una recente ricerca dell’Osservatorio per la Digital Innovation del Politecnico di Milano. Nel nostro Paese il 40% degli utenti ha aumentato nell’ultimo anno il tempo dedicato ai contenuti video in rete, il 20% quello dedicato ai contenuti editoriali e alle news, il 14% ai videogiochi e il 12% alla musica. E in questo quadro è ancora il gaming a farla da padrone a livello di spesa: con 1,13 miliardi di euro (circa il 63% del totale), guida la graduatoria davanti alla fruizione dei digital video, dell’editoria e della musica.

Molti i motivi alla base di un successo che spinge a previsioni ottimistiche per il prossimo futuro, sia per quanto riguarda gli utenti che per le case produttrici.

Oggi i più importanti casinò online si sono conquistati la fiducia dei giocatori grazie alla trasparenza e agli elevati standard di sicurezza. Un processo che potrebbe continuare grazie all’utilizzo delle tecnologie blockchain. Dal loro arrivo sul panorama economico mondiale, le criptovalute si sono ritagliate apprezzamento e uno spazio sempre maggiore offrendo anonimato e trasparenza agli utenti. Facile ipotizzare che ben presto entreranno anche nel mondo delle case da gioco virtuali. Due i motivi: da un lato offrono vantaggi ai giocatori grazie ai loro costi di transazione estremamente bassi. Dall’altro garantiscono a chi gestisce i casinò un prestigio ancora maggiore e una “bandiera” di affidabilità.

Nonostante il successo e gli investimenti nel settore del gaming mobile, nei prossimi anni saranno ancora le postazioni desktop a farla da padrone sul mercato. Oggi i principali casinò games richiedono prestazioni elevate e una fluidità nel caricamento delle pagine che soltanto gli schermi più grandi e i computer più performanti sono in grado di garantire. E finché gli smartphone e i tablet non arriveranno a toccare quei livelli prestazionali vedremo ancora la maggior parte dei giocatori davanti a un pc.

A maggior ragione se dovessero entrare in pianta stabile nel mondo dei casinò online due tecnologie in fortissima crescita: la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale. I giochi in VR e i dispositivi per supportarli in maniera adeguata sono ancora lontani dall’essere sviluppati al massimo delle loro potenzialità e sono ancora relativamente costosi. Ma ben presto potrebbe entrare nelle case di tutti, e soprattutto nei cataloghi dei principali operatori di gaming. Alcuni hanno già iniziato a offrire alcune discipline giocabili con i visori attualmente presenti sul mercato. Probabile che nei prossimi anni l’offerta aumenti e vada a coprire la maggior parte dei giochi disponibili, garantendo un’immersività nell’esperienza di gioco ancora tutta da scoprire.



Strettamente legata alla realtà virtuale, è l’intelligenza artificiale che si sta affacciando solo adesso nel mondo del gioco online ma che è destinata a cambiarlo profondamente in tempi brevissimi. Basti pensare che alcuni studi di settore ipotizzano che entro i prossimi tre anni potremmo trovarci di fronte a croupier guidati da un’AI autonoma. Anche in questo caso sarebbero gli utenti finali, ovvero i giocatori, a beneficiarne maggiormente: l’intelligenza artificiale potrebbe portare a un’esperienza di gioco sempre più soddisfacente e personalizzata e i dati raccolti permetterebbero di fare a meno dell’assistenza clienti, rendendo le partite sempre più snelle e fluide. Alcuni casinò stanno già tentando questa strada con risultati soddisfacenti. La riduzione dei costi hardware e software potrebbe dare una ulteriore spinta all’implementazione in pianta stabile.