Il palaTrento da settembre diventa Il T quotidiano Arena

Cambia nome il palazzetto di via Ghiaie, il “tempio” dello sport trentino, casa della Trentino Volley e dell’Aquila Basket, oltre che teatro di tante manifestazioni cittadine. Dal primo settembre la Blm Group Arena diventerà infatti Il T quotidiano Arena grazie al nuovo contratto di sponsorizzazione sottoscritto da Synthesis, la società editrice che pubblica il giornale uscito per la prima volta nelle edicole della provincia lo scorso novembre. Emanazione dell’omonima fondazione nata ad aprile 2022 su iniziativa delle principali associazioni di categoria del Trentino, la società editrice Synthesis ha proposto ad Asis, gestore degli impianti sportivi comunali, di associare l’immagine e la denominazione de Il T quotidiano al palaTrento.
 
Il contratto di sponsorizzazione sottoscritto da Synthesis con Asis ha durata biennale, dunque dal primo settembre di quest’anno al 31 agosto 2025, con possibilità di proroga per ulteriori 12 mesi. L’importo annuo della sponsorizzazione è di 100 mila euro più Iva.
 
Alla presenza dei rappresentanti della Trentino Volley e di Aquila Basket, oggi a palazzo Geremia c’è stata una sorta di cerimonia di “battesimo”. Il sindaco Franco Ianeselli ha rivelato: “Terminata la sponsorizzazione della Blm Group Arena, che ringrazio, c’era il timore che si dovesse ritornare al vecchio nome PalaTrento. Sarebbe stata una sconfitta non trovare qualcuno pronto a investire sulle nostre strutture sportive sicché siamo davvero contenti che qualcuno si sia fatto avanti. Per noi non si tratta solo di una sponsorizzazione: chi mette i soldi, diventa per forza  partner di un progetto”.
 
Martino Orler, presidente di Asis, gestore degli impianti sportivi che ha curato tutti i dettagli della sponsorizzazione, ha ringraziato il Comune per la fiducia accordata e ha rivelato che le nuove risorse saranno investite nella promozione dello sport. Per Fausto Manzana, presidente della fondazione Synthesis, è stato quasi naturale abbinare “un’arena virtuale come il giornale a un’arena reale: le due in comune hanno la passione, il batticuore, la tensione verso il risultato”. Per il vicepresidente vicario di Synthesis Roberto Simoni, l’analogia tra lo sport e un quotidiano d’informazione sta “nella capacità di creare unione, identità territoriale, valori condivisi”.
 
La società editrice Synthesis è controllata al 100% dall’omonima fondazione, ente non profit nato ad aprile 2022 dall’iniziativa congiunta di Confindustria Trento e Federazione Trentina della Cooperazione (fondatori e promotori), dell’Associazione Albergatori e Imprese Turistiche della provincia di Trento, dell’Associazione Trentina per l’Edilizia (Ate) – Ance Trento, dell’Associazione Artigiani Trentini e di Confesercenti del Trentino.
 
Diretto da Simone Casalini, Il T quotidiano affianca al giornale, in edicola dal martedì alla domenica, un portale web di informazione attivo sette giorni su sette ricco di podcast e contenuti multimediali.
 




A Roma va in onda “Digital ergo sum”: festival della società e della cultura digitale

Il primo evento a Roma che mette insieme il mondo del digitale e quello del sociale
 
 
Sabato 20 maggio, Technotown, centro della scienza creativa di Roma situato all’interno di Villa Torlonia, ospiterà la  prima edizione di DIGITAL ERGO SUM – Festival della Società e della Cultura Digitale. L’evento, organizzato da Zètema Progetto Cultura in collaborazione con ASSIPOD.org – Associazione Italiana Podcasting e Siamoumani.org – SiamoUmani Business Lab, si rivolge ad appassionati di digitale, studenti, professionisti, docenti e formatori, giornalisti, imprenditori e operatori del sociale che vogliono essere protagonisti del cambiamento e promuovere un approccio consapevole all’utilizzo del      digitale. Le tecnologie digitali fanno sempre più parte della vita quotidiana, con risvolti positivi e negativi, ma con impatto sulla cultura e sulla società.
 
Durante l’evento si rifletterà su come rimettere al centro dell’innovazione tecnologica l’uomo e la società, per promuovere iniziative di inclusione e sostenibilità.
 
Dalle 10.00 alle 13.00 avranno luogo tre tavole rotonde sui temi: Humans of Digital (in lingua inglese), Technology for Peace (in lingua italiana), Dalla comunicazione alla Comunità Digitale.
 
Dalle 15.00 alle 18.30 interverranno numerosi esperti di digitale per condividere esperienze e casi di successo sull’utilizzo virtuoso delle nuove tecnologie e social media parlando di temi come raccolta fondi, narrativa digitale, digitale a scuola,  lavoro digitale, video e podcast, marketing e comunicazione.
 
Dalle 18.30 alle 20.00 l’evento si concluderà con un aperitivo di networking.
 
Con il biglietto di ingresso giornaliero di 1 euro, acquistabile sul posto presso la biglietteria, si potrà partecipare a tutte le iniziative del Festival.




Nella capitale nasce il “Napoli Club Roma Partenopea”

È nato nella capitale un nuovo Napoli Club, aperto a tutti i sostenitori azzurri del territorio e già forte di settanta associati. Presso la Pizzeria “Fantasie di Napoli” si ritroveranno venerdì 26 maggio dalle 19.30 i tifosi del Napoli e non solo per l’inaugurazione di questa nuova realtà sportiva e sociale di Roma. A presiederla Davide De Crescenzo, suo vice Sebastiano Buccheri, insieme a Luca Rallo titolare della Pizzeria.
 
In occasione dell’apertura ufficiale del “Napoli Club Roma Partenopea”, questa la denominazione, interverrà in video un ex calciatore del secondo scudetto degli azzurri, nel 1990. Sarà presente anche un altro ospite, campione del mondo napoletano di pizza, e non mancheranno altre sorprese oltre a una prelibata cena, con la pizza napoletana protagonista.
 
Il progetto del neonato club parte da lontano ed è stato accelerato dalla splendida vittoria dello scudetto, che ha unito e rinforzato il legame dei tifosi verso la squadra. Già nelle partite decisive, come quella contro l’Udinese che ha sancito la conquista del titolo per gli uomini di Spalletti, si sono ritrovati in almeno sessanta ad assistere alla gara in pizzeria colorando l’ambiente di colori e affetto per Oshimen e compagni.
 
L’obiettivo è quello di coltivare uno spirito sportivo che aggreghi e fare del club un punto di riferimento per i tantissimi partenopei – di Roma e provincia – in vista anche della prossima stagione. L’appuntamento per l’inaugurazione è venerdì 26 maggio, dalle 19.30, alla Pizzeria Fantasie di Napoli (via Massa di San Giuliano, 565, a Roma).
 




Sono le api il vero segreto dei 488 formaggi italiani

La cooperazione lattiero casearia celebra il Bee Day e il ruolo degli impollinatori, fondamentali per la qualità e la varietà dei foraggi. E, in occasione del 20 maggio, il progetto “Think Milk, Taste Europe, Be Smart” lancia uno speciale con consigli di abbinamento con il miele
 
 
 
Ci vuole un fiore, anche per produrre un buon formaggio. Il rapporto delle api con l’arte casearia non è scontato, ma è determinante poiché l’alimentazione delle bovine, sia a base di erba fresca (nel caso di animali al pascolo) o di fieno si riflette sulla qualità del latte e, di conseguenza, sulla fase successiva della trasformazione in formaggio. È quindi l’intera filiera lattiero casearia cooperativa a rendere omaggio agli insetti impollinatori in occasione del Bee Day del 20 maggio, riconoscendone l’importanza per la qualità e la varietà della produzione italiana, fra le più ricche al mondo, con ben 488 diverse tipologie riconosciute come prodotti agroalimentari tradizionali (PAT), di cui 52 si fregiano della Denominazione di Origine Protetta europea. 
 
“La produzione casearia, nelle sue varie fasi, modella il paesaggio ed è al tempo stesso figlia di quel paesaggio. Il formaggio si può considerare come la meta finale di un viaggio in cui si sommano saperi, tecniche, osservazioni e tradizioni ma che parte necessariamente dalla terra. L’insieme dei foraggi, cioè le piante intere, utilizzate fresche appena sfalciate o dopo conservazione, è determinante per la qualità del latte ed è quindi la base per la creazione di un formaggio, sia per la sua consistenza, sia per il suo sapore – spiega Giovanni Guarneri, Coordinatore del settore lattiero caseario di Alleanza delle Cooperative Agroalimentari. – Per questo il mantenimento della biodiversità della flora è una nostra priorità e vogliamo unirci a questa giornata di celebrazione per sensibilizzare sul ruolo essenziale che le api e gli altri impollinatori svolgono nel mantenere la salute e la ricchezza del nostro pianeta e quindi anche della nostra produzione agroalimentare”.
 
Le api sono preziosissime anche per la produzione del miele, alimento pregiato e altrettanto legato alla salubrità dell’ecosistema. La combinazione miele e formaggi è stata di recente anche al centro di un’interessante e partecipata Masterclass promossa dal progetto “Think Milk, Taste Europe, Be Smart” durante Vinitaly, che in occasione del Bee Day vi dedica uno speciale sul sito www.thinkmilkbesmart.eu.
 
L’abbinamento miele-formaggio può avvenire, così come per il vino, per contrapposizione o similitudine, avendo cura che il miele non sovrasti mai il gusto del formaggio bensì lo assecondi. Nel primo caso, con formaggi stagionati dal gusto molto deciso o addirittura piccante (pensiamo ad esempio a un Provolone Valpadana DOP o anche un Pecorino Romano DOP) va scelto un miele decisamente dolce, come l’acacia, fra i più conosciuti e amati per il suo aroma floreale e confettato, o un miele di erica, più raro ma con un aroma caratteristico, quasi “caramellato”. Viceversa, su un formaggio fresco, come lo stracchino, il primo sale o la ricotta si abbina molto bene un miele amaro come quello di Castagno oppure di Corbezzolo, fra i più pregiati.
 
Per chi non fosse particolarmente esperto e non voglia avventurarsi in abbinamenti troppo azzardati, la regola da seguire è invece quella della similitudine (o concordanza). Più il formaggio è fresco, più andranno scelti mieli delicati e “leggeri”, come quelli già citati o ancora agrumi, rosmarino o lupinella. Più cresce l’intensità del formaggio (pensiamo al Grana Padano DOP o al Parmigiano Reggiano DOP di grandi stagionature) più anche il miele deve bilanciare con una buona intensità aromatica, come ad esempio quello di tiglio o la melata, dal caratteristico e penetrante aroma. Sugli erborinati (come il Gorgonzola DOP) si abbina bene il “classico” millefiori o anche il miele di Sulla.
 
Il “gioco” degli abbinamenti può diventare l’occasione per scoprire sapori nuovi e approfondire l’enorme ricchezza del nostro Paese non solo in termini di formaggi ma anche di mieli (in Italia ne esistono circa 50 varietà uniflorali oltre a infinite combinazioni di millefiori). Per altri consigli e maggiori informazioni visita il sito del progetto promosso dal Settore Lattiero Caseario dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari realizzato da Confcooperative e cofinanziato dalla Commissione Europea: www.thinkmilkbesmart.eu oppure seguici sui social INSTAGRAM @thinkmilk_tasteeu; FACEBOOK Think Milk, Taste Europe, Be Smart e YOUTUBE Think Milk, Taste Europe, Be Smart.
 
 
 
 
 




3 piccoli elettrodomestici utili in cucina

La cucina è il cuore della casa, il regno di chi ama preparare deliziosi pranzi per tutta la famiglia: è lì che avviene la magia, soprattutto se si hanno gli strumenti giusti. Oltre ai grandi immancabili apparecchi, ci sono diversi piccoli elettrodomestici utili in cucina che permettono di realizzare specifiche pietanze o che comunque danno funzionalità aggiuntive comode e pratiche.

Ecco 3 elettrodomestici piccoli che non possono proprio mancare in cucina.

Tostapane

Il tostapane è diventato un vero must have sin dalla sua invenzione, quando l’elettricità nelle case non era poi così diffusa. La comodità di avere delle croccanti fette di pane tostate in un tempo variabile di 1-3 minuti è innegabile, e questa sua velocità taglia di netto anche i costi. Infatti, anche se di base il tostapane è un elettrodomestico che consuma parecchia energia, impiegando così poco tempo il suo utilizzo non va a impattare in modo eccessivo sulle bollette.

La sua utilità è lampante, ma comprare un tostapane oggi significa anche pensare all’abbellimento della cucina: sul sito Euronics.it, ad esempio, si possono trovare tantissime tipologie diverse di tostapane, molte delle quali dal design accattivante e spesso con colori e forme che richiamano il fascino dello stile vintage.

Se invece si preferisce un elettrodomestico più versatile, allora si può optare per la tostiera, una sorta di griglia su cui tostare il pane, ma anche cucinare carne, pesce o altre pietanze.

Mini robot da cucina

Una mano in cucina non è mai di troppo: a volte le cose da fare sono talmente tante e tutte allo stesso tempo che ci si vorrebbe sdoppiare. Ecco perché l’acquisto di un mini robot da cucina può rappresentare una vera e propria svolta: con le sue multifunzionalità, questo singolo apparecchio può aiutare a tritare, frullare, tagliare, sminuzzare e montare.

Alcuni mini robot di ultima generazione sfruttano la funzione reverse persino per impastare: in pratica, si ha anche una piccola planetaria a disposizione.

Puoi quindi adoperare questo piccolo elettrodomestico da cucina come aiuto per una miriade di preparazioni diverse: dalla maionese all’hummus, dalla panna montata al preparato per soffritto, o persino frullare i fiocchi d’avena per ottenerne la farina e risparmiare sul suo acquisto.

Si tratta anche di una scelta volta al risparmio: comprando un solo elettrodomestico da cucina, grazie agli accessori che ha in dotazione, sarà come aver acquistato una molteplicità di strumenti utili in cucina. Inoltre, il robot da cucina è anche uno strumento piccolo, perciò è possibile “nasconderlo” all’interno di uno sportello della cucina e tirarlo fuori solo quando è necessario. Grazie alla sua forma e alla composizione di corpo principale e accessori, può essere lavato in pochi secondi in ogni sua parte e ricomposto per tornare subito pronto all’uso.

Friggitrice ad aria

La friggitrice ad aria è diventata l’elettrodomestico del momento: tutti la vogliono e chi ce l’ha non fa che parlarne benissimo. Ma perché?

Si tratta di uno strumento innovativo che permette, proprio come si può intuire dal suo nome, di friggere senza bisogno di grandi quantità di olio, e ottenere così dei veri e propri pasti “fritti” ma allo stesso tempo leggeri, più digeribili e con un apporto calorico decisamente inferiore.

Oggi ne esistono tante tipologie, ma per scegliere la friggitrice ad aria più adatta bisogna tenere in considerazione diversi fattori, primo tra tutti la temperatura che può raggiungere. Diciamo che, per un effetto frittura davvero realistico e croccante, ci vuole una friggitrice che arrivi a 250°C e con una ventola molto potente. Inoltre ne esistono di diverse dimensioni, perciò è possibile optare per un elettrodomestico della capacità più adatta alle proprie esigenze familiari. Per una persona o due, ci sono friggitrici ad aria davvero molto piccole che possono essere comode opzioni salvaspazio, mentre per le famiglie più numerose si può raggiungere la capacità di 1,5 kg.




Accademia Italiana della Cucina: una nuova delegazione ad Hammamet

Serata Conviviale speciale presso il Golf Club Citrus di Hammamet per l’inaugurazione della nuova Delegazione estera dell’Accademia Italiana della Cucina

Hammamet – Grande successo di partecipazione alla Conviviale speciale dell’Accademia Italiana della Cucina per l’inaugurazione della nuova Delegazione estera, tenutasi ieri presso il ristorante Tangerine, nella suggestiva cornice del Golf Club Citrus. Designato alla guida della nuova Delegazione l’Accademico Gian Paolo Sessa, Contrammiraglio in congedo, con oltre quaranta anni di servizio in Marina Militare e incarichi presso prestigiosi comandi nazionali ed internazionali. All’evento sono intervenuti l’Ambasciatore d’Italia a Tunisi, il dott. Fabrizio Saggio, il Segretario Generale dell’Accademia, il dott. Roberto Ariani, giunto in Tunisia per l’occasione e il Delegato di Tunisi, il dott. Luigi Collu. Nel suo indirizzo di saluto, l’Ambasciatore Saggio, augurando ogni successo all’Ammiraglio Sessa, ha sottolineato il ruolo dell’Accademia anche a livello internazionale, esprimendo apprezzamento per la nascita della neonata delegazione di Hammamet che, insieme con la Delegazione di Tunisi, rappresenta un ulteriore opportunità di incontro e convivialità per la numerosa comunità italiana in Tunisia che, ad oggi, conta oltre ottomila residenti. Il dott. Ariani, ringraziando l’Ambasciatore per la partecipazione, ha sottolineato quanto il Presidente Petroni e l’Accademia, attraverso una rinnovata collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, siano partecipi delle attività delle Ambasciate e delle reti consolari.

Ne è prova tangibile la pubblicazione della Storia della Cucina italiana a fumetti, redatta in otto lingue. In chiusura, ha formulato i migliori auguri al Delegato e agli Accademici per le future attività della nuova delegazione. La cena a base di pesce, in tradizionale stile italiano, è stata particolarmente apprezzata da tutti i commensali che hanno espresso lusinghieri giudizi, sia sul personale che sulla location. L’Accademia Italiana della Cucina dal 2003 è Istituzione Culturale della Repubblica Italiana, che opera con le sue 225 delegazioni territoriali in Italia, 94 all’estero e più di 7500 associati, affinché siano promosse iniziative idonee a diffondere una migliore conoscenza dei valori tradizionali della cucina italiana. Più in generale, di valorizzazione del patrimonio culturale nazionale e di promozione della conoscenza presso la pubblica opinione degli esercizi, in Italia e all’estero, che operano nel rispetto ed osservanza della cucina nazionale, regionale e locale. E in tale ottica, la nuova delegazione di Hammamet, composta da motivati Accademici provenienti da diverse regioni italiane, dalla Piemonte alla Sicilia, potrà fattivamente contribuire al perseguimento degli obiettivi dell’Accademia in questo lembo d’Africa. In una terra, la Tunisia, alla quale, attraverso il Mare Nostrum, l’Italia rimane indissolubilmente legata, per storia, cultura e tradizioni gastronomiche.




Cervia, successo per la 43esima edizione di Artevento: il Festival Internazionale dell’Aquilone

È da record la 43a edizione di ARTEVENTO CERVIA, il Festival Internazionale dell’Aquilone che si è tenuto sulla spiaggia di Pinarella a Cervia da venerdì 21 aprile a lunedì 1° maggio 2023. Non solo divertimento, il calendario è ricco di eventi adatti a tutte le età per undici giorni in cui Cervia si trasforma nella capitale mondiale dell’aquilone: sono 50 le delegazioni provenienti da 5 continenti e oltre 250 gli artisti per l’edizione 2023.
 
ARTEVENTO CERVIA, organizzato da Caterina Capelli in qualità di direttrice artistica, si conferma l’appuntamento di culto tanto per i promotori dell’arte eolica che per gli amanti del turismo verde e della creatività sostenibile. È la più completa e longeva rassegna di aquiloni d’arte, etnici, storici, giganti, sportivi, acrobatici, per tuffarsi nella magia di una pratica nata oltre 2500 anni fa. Dal 1981 il festival ha favorito un proficuo dialogo fra artisti, attivisti, pensatori e creativi sollecitati dal poetico simbolo dell’aquilone ad una riflessione sul tema della sostenibilità ambientale e delle responsabilità sociale. Sulla spiaggia di Cervia si dirigono migliaia di persone per vedere il cielo colorarsi di centinaia di forme e non solo. Il pubblico è affascinato da esibizioni di volo, esecuzioni multidisciplinari, eventi notturni, mostre, laboratori didattici per grandi e piccini, parate, musica, sculture in aria e molto altro.
 
“ARTEVENTO è un festival unico e prestigioso che caratterizza Cervia fin dal 1981 ed ogni anno apre la stagione balneare colorando il cielo con meravigliose opere volanti. – dichiara il Sindaco di Cervia Massimo Medri.
 
ARTEVENTO CERVIA: UN FESTIVAL INTERNAZIONALE
 
ARTEVENTO CERVIA per il 2023 accoglie come Ospiti d’Onore i giovani ambasciatori della cultura maori nel mondo del gruppo Kaimatariki Trust & Te Kura O Hirangi, in arrivo a Cervia dalla Città di Turangi. Accolta in Italia con il patrocinio della ambasciata della Nuova Zelanda in Italia, la delegazione maori composta da 30 artisti  coordinata dallo studioso di cultura maori John Ham, è protagonista, sulla spiaggia di Pinarella, di uno spettacolo straordinario, che comprende anche esibizioni di kapa haka (tipica “danza” maori) e canti waiata sul palco centrale del Villaggio del Festival e l’incontro con il pubblico presso la Tenda Maori, situata al centro della Fiera del Vento. Daniel Wai-Poi, Vice Ambasciatore della Nuova Zelanda dichiara “Aotearoa Nuova Zealanda è lieta di far parte di Artevento ed è entusiasta che il gruppo kapa haka Te Kura o Hirangi partecipi a questo colorato evento culturale. Questa collaborazione è nello spirito di whanaungatanga, un importante valore Māori che riconosce il calore dato da relazioni strette e dallo stare insieme.  Ci auguriamo che i tanti aquiloni provenienti da tutto il mondo che voleranno nei cieli di Cervia portino un messaggio di diversità, libertà e speranza”. Dal Giappone arriva Masaaki Sato, insignito del Premio Speciale per Meriti di Volo 2023 di ARTEVENTO CERVIA e ospite d’onore con il patrocinio dell’Istituto Giapponese di Cultura, autore insieme all’artista viennese Hundertwasser dello straordinario aquilone insetto realizzato per il progetto Immagini per il Cielo del Goethe Institut di Osaka, in arrivo da Nagoya insieme a Kengo Nagata. Con loro torna a Cervia lo straordinario Makoto Ohye, giardiniere e paesaggista dalla Città di Daimon (Toyama), autore di aquiloni di carta washi e bambù ispirati ai simboli della cultura giapponese all’equilibrio di consapevolezza, armonia e calma acquisiti attraverso lo studio della “cerimonia del tè”. Tra i 200 Maestri del Vento ospiti della 43esima edizione segnaliamo alcuni grandi nomi, conosciuti in tutto il mondo: l’indonesiano Kadek Armika, vincitore del primo premio per la miglior opera originale al Festival di Dieppe, attualmente impegnato in un monumentale pannello scultoreo per l’Aeroporto di Bali e nella creazione di aquiloni d’Arte per le campagne pubblicitarie e gli allestimenti della maison di moda Hermès; gli americani George Peters e Melanie Walkers, autori di oltre 80 interventi nazionali e internazionali commissionati da istituzioni private, pubbliche ed aziendali e curatori dell’immagine della campagna di Barack Obama per lo Stato del Colorado. Dalla Francia partecipa Michel Gressier, firmatario insieme a Jackie Matisse nel 1995 del Manifesto dell’Arte Eolica oggi esposto alla Fondazione Mirò di Palma de Majorca e autore degli aquiloni dipinti per la produzione Toruk del Cirque du Soleil; insieme a lui arriva dalla Francia Gerard Clement, storico organizzatore del festival internazionale di Berck sur Mer, artista eolico ed esperto della storia e delle culture del vento, dalla fine degli anni ‘70 rappresenta la Parigi degli aquiloni grazie alla sua mitica boutique La Maison du Cerf Volant, alle mostre organizzate per il Louvre ed altre istituzioni nazionali e alle collaborazioni con celebri maison di moda. E ancora accoreranno ad ARTEVENTO artisti dalla Thailandia, Inghilterra, Canada, Germania, Italia, Finlandia, Olanda, Kuwait, Israele, India, Russia, Ucraina, Pakistan, Tasmania, Svezia, Vietnam, Messico, Grecia, Corea, Filippine, Portogallo e molti altri Paesi.
 
Storicizzano questa edizione due annulli postali celebrativi dedicati ad ARTEVENTO CERVIA e realizzati presso la reception ARTEVENTO da FILATELIA.
 
Durante i giorni di ARTEVENTO inoltre il Maestro giapponese Masaaki Sato si esibirà diverse volte con l’aquilone insetto di Nagoya. Lo stesso Sato sarà protagonista della mostra al Magazzino del Sale di Cervia nella Sala Rubicone dove saranno esposti circa 20 dei suoi aquiloni più famosi.
 
Ogni giorno inoltre sarà possibile visitare i GIARDINI DEL VENTO, una delle principali attrazioni del festival: la più grande mostra all’aria aperta di sculture e installazioni eoliche dal mondo per celebrare l’arte ambientale e promuovere l’eolico come inesauribile fonte di energia rinnovabile. Accanto ai giardini più famosi, vicino alle meduse di Fausto Marrocu, alle formiche rosse di Eric Aouara Ott e ai giardini di papaveri di Vita Giacopelli, lungo un percorso dedicato alla natura e alla fantasia, straordinarie creazioni nuove fioriscono questa primavera in riva al mare: dalle opere di Kevin & Linda Sanders dall’Australia fino al giardino di farfalle di Kati Singhasaneh dalla Thailandia passando per l’omaggio all’indimenticato Ray Bethell in arrivo dal Canada grazie al pilota acrobatico erede del nostro BigDaddy, Mario di Lucca. Dalla Finlandia, partecipazione da record quella dell’’architetto Mårten Bondestam, il più anziano partecipante , coi suoi 88 anni e le 30 edizioni al suo attivo.
 
Il programma dettagliato di ARTEVENTO CERVIA è disponibile su www.artevento.com/
 
ARTEVENTO CERVIA Festival Internazionale dell’Aquilone è realizzato da ARTEVENTO con il patrocinio e la collaborazione di Regione Emilia Romagna, Comune di Cervia, New Zealand Embassy, Istituto Giapponese di Cultura, APT Servizi, Consorzio Aquiloni, BPER Banca, Cooperativa Bagnini Spiagge Cervia. Media partner: Rai Pubblica Utilità.
 
 
 
 
 
 
 
 
 




Arte fotografica, Marcello Nitti da Taranto in Svezia con l’‘Infinito all’orizzonte’

Marcello Nitti, noto fotografo ed operatore culturale pugliese ritorna in Svezia, per una nuova mostra presso la prestigiosa galleria d’arte fotografica, Artphotocollection  di Göteborg, la seconda città più importante del Paese nordico.
 
Così Nitti spiega in poche parole le motivazioni essenziali della sua ispirazione d’arte fotografica: “poiché sentivo l’esigenza di cogliere l’attimo, mi sono sentito spinto a trasferire la mia visione su un foglio di carta. Un’attrazione fatale, si potrebbe dire… Ogni mia foto è un momento misterioso e magico, anche se tecnicamente spiegabile. Mi ha sempre entusiasmato la ricerca e la scoperta di nuovi linguaggi della fotografia. Le mie foto sono i miei sogni, la mia musica, le mie influenze cinematografiche e le mie conoscenze messe insieme. Attraverso questo curioso rapporto con la macchina fotografica, ho trovato me stesso. Mi sento costantemente spinto a esplorare nuovi orizzonti nella fotografia per sfidare i suoi limiti ed espandere le mie possibilità. Con un solo clic della mia macchina fotografica, mi trovo in un altro mondo dove la passione abbraccia la vita e il desiderio. Spingendo e azionando la macchina fotografica, mi trasporterò in molti mondi immaginari. Le mie foto sono cartoline del mio viaggio. Questo mi aiuta a migliorare e a crescere spiritualmente. Tutto questo è come un sogno ed un agganciarsi all’infinito che confina con l’orizzonte”.
 
Marcello Nitti è nato e cresciuto a Taranto, in Puglia. Continua a vivere nella città natia, importante insediamento urbano fondato dai Greci nell’VIII secolo a.C. lungo il Mar Ionio. Per oltre 30 anni ha sviluppato il suo rapporto con la fotografia, sfidando la sua pazienza e ampliando i suoi limiti e continuando a sperimentare. Una volta soddisfatto di aver catturato la visione, che può richiedere anche un anno e che lo impegna anche a posizionarsi in posizioni scomode per lunghi periodi di tempo, con un solo clic ferma l’immagine. Poi, senza alcuna manipolazione digitale, la traspone su carta fine art con inchiostro di alta qualità in vari formati. Ha al suo attivo varie mostre in Puglia e già 4 mostre in Svezia, a Stoccolma e Göteborg, tra il 2015 ed il 2020. Ogni foto è numerata, firmata, autenticata e garantita. (ng)
 
 
La mostra è stata inaugurata lo scorso 29 aprile e si concluderà il 31 maggio 2023
 
Galleria ArtPhotoCollection, Alfhemsgatan 5 , Göteborg, Svezia,
 
tel. +46 70 833 81 82;  info@artphotocollection.com    artphotocollection.com
 
 




Torna Fotoantiquaria: Arezzo celebra la fotografia “vintage”

Domenica 30 aprile appuntamento con la storica mostra-mercato di fotocamere, cineprese e attrezzature fotografiche d’epoca, imperdibile per appassionati e collezionisti
Fotocamere, cineprese e attrezzature fotografiche antiche protagoniste di una mostra che è un vero e proprio paradiso per chi ama la fotografia d’epoca: domenica 30 aprile ad Arezzo torna l’appuntamento con FOTO ANTIQUARIA, la storica mostra-mercato – organizzata dalla Fondazione Arezzo Intour in collaborazione con Foto Club “La Chimera” di Arezzo – che è appuntamento imperdibile per appassionati e collezionisti. Dalle ore 9.00 alle ore 18.00 sotto le suggestive Logge del Vasari, in Piazza Grande, in mostra le rarità proposte da oltre 30 espositori provenienti da ogni parte d’Italia
Sotto le suggestive Logge del Vasari che incorniciano la monumentale Piazza Grande, dalle ore 9.00 alle ore 18.00, oltre 30 espositori provenienti da ogni parte d’Italia daranno vita a una singolare fiera dove sarà possibile acquistare o scambiare apparecchiature sia analogiche che digitali usate o fuori produzione e ci si potrà muovere alla ricerca di pezzi rari e introvabili per arricchire la propria collezione o per riparare una antica fotocamera.
Non mancherà una sezione dedicata alla vendita di cartoline, libri e pubblicazioni varie di carattere fotografico.
“Fotoantiquaria – commenta Simone Chierici, presidente della Fondazione Arezzo Intour e assessore al turismo del Comune di Arezzo – è una delle tante manifestazioni che, come la Fiera Antiquaria, sono ormai parte del calendario degli appuntamenti immancabili della nostra città. Una mostra mercato unica e particolarissima che, nel cuore di uno dei centri storici più suggestivi e belli d’Italia, omaggia la fotografia vintage conquistando appassionati e curiosi. Un evento che, celebrando una particolare passione, contribuisce a rendere Arezzo un punto di riferimento per il mondo dell’antiquariato e del collezionismo”.
Nata nel 1986 e prima in Italia, FOTO ANTIQUARIA propone due appuntamenti annuali (uno in primavera e uno a fine estate) ed è visitata da migliaia di appassionati in cerca di occasioni uniche.
Un motivo in più per visitare Arezzo e il suo straordinario centro storico, magari dedicando qualche scatto anche alle bellezze storico artistiche che la città e il suo territorio presentano.




Milano, partita la 61esima edizione del Salone Internazionale del Mobile

Dal 18 aprile per 6 giorni. Quasi duemila espositori, di cui oltre 550 giovani talenti sotto i 35 anni e 27 scuole di design
Questa 61ª edizione del Salone Internazionale del Mobile vuole essere un momento, un luogo e uno strumento per riflettere sul ruolo e sull’evoluzione del sistema fieristico. Così, il Salone dimostra di essere un laboratorio globale di sperimentazione e contaminazione, luogo di creazione di cultura e generatore di pensiero, spazio inclusivo di incontro e confronto e produttore di valore aggiunto Ritorna dunque il “bello” e il “ben fatto” su un palcoscenico di importanza internazionale. Un ritorno che ha in sé un carattere di eccezionalità, non solo per la qualità delle proposte e delle aziende protagoniste, ma anche per l’accelerazione che la Manifestazione dimostrerà di aver dato al processo di trasformazione ed evoluzione dell’evento fieristico.
Il Salone ha sempre dato prova di una straordinaria curiosità, disponibilità e apertura al confronto e di una grande volontà e capacità di migliorarsi, innovando formule consolidate. In questi anni così complessi, riflessioni, ricerche, domande sul futuro delle fiere sono state all’ordine del giorno e hanno portato a una concreta revisione del modello espositivo con l’obiettivo di poter continuare a generare valore per tutta la comunità della progettazione.
“Come saranno le fiere di domani? Il Salone del Mobile oggi ha già provato a dare una risposta. Presentiamo una 61ª edizione rinnovata, fruibile e fresca, vitale e vivace, che guarda al futuro dell’esperienza fieristica con la fiducia e l’impegno di chi ne conosce il valore e lo vuole preservare. Sarà un Salone ricco di novità, aperto a contaminazioni. Design e arredamento si nutrono di scienza, ricerca tecnologica, arte, fotografia, comunicazione digitale, editoria e tanto altro. Il nuovo format della Manifestazione mostrerà questa relazione proponendo una nuova profondità di orizzonte” ha commentato Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile Milano.
Le Manifestazioni del 2023 raduneranno, complessivamente, quasi duemila espositori, di cui oltre 550 giovani talenti sotto i 35 anni e 27 scuole di design. Il Salone coordina sezioni − il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0, S.Project, Euroluce, il SaloneSatellite −, ne gestisce le regole – distribuzione e organizzazione su un unico livello, percorsi estetici e culturali, spazi esperienziali e aree di sosta e riposo –, suggerisce partecipazioni a conferenze, seminari, mostre tematiche, librerie, installazioni, per dare ai visitatori la possibilità di un’esplorazione appassionante, soggettiva, memorabile, la sola in grado di creare connessioni (anche di affari) di lungo periodo.
I Numeri
Salone del Mobile Milano    www.salonemilano.it/
170.308,50 mq di superficie netta espositiva e 1.962 espositori di cui 550 i designer del SaloneSatellite – con un 30% di aziende estere (escluso SaloneSatellite).
Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0, S.Project 1.091 espositori di cui 26% esteri per 136.058 mq
Euroluce 321 espositori di cui 45% esteri su oltre 30.250,50 mq
SaloneSatellite 550 designer e neo-laureandi, 27 scuole internazionali di design su 4.000 mq
La Finlandia, una presenza di qualità
Un paese come la Finlandia non poteva mancare a questa edizione in rilancio, E lo fa con tre espositori di grande qualità e suggestione: Secto Design, Nikari e Woodnotes.
Secto Design oy,produzione di apparecchi per illuminazione da parete; Apparecchi per illuminazione da soffitto; Apparecchi per illuminazione da tavolo; Apparecchi per illuminazione da terra. Secto Design è un’Azienda specializzata in moderne lampade, realizzate a mano, in betulla locale ad alta qualità certificata. Le autentiche lampade in legno Secto Design vengono prodotte in Finlandia in modo ecologico e sostenibile. Il designer dell’intera collezione di lampade é l’architetto Seppo Koho che dichiara  “Mi piace molto trasformare gli schizzi in prototipi in legno con le mie mani. Trovare una soluzione concreta per realizzare un dettaglio dopo una sperimentazione persistente è un momento affascinante! “
https://www.youtube.com/watch?v=pT-fKgdt1F0
Nikari è specializzato in proposte e soluzioni decorative, d’arredo e tecniche per l’architettura di interni ed esterni. Nikari è uno studio di design del legno e produttore di mobili con uno stile pluripremiato. Fondata nel 1967, già i primi anni dell’azienda sono stati contrassegnati da una stretta collaborazione con i maestri dell’architettura e del design finlandesi. Le fondamenta di Nikari si basano sull’idea di trasmettere la conoscenza dell’artigianato tradizionale alla generazione successiva per far emergere il meglio del legno nel design contemporaneo di alta qualità; si impegna continuamente nel migliorare lavorando con dedizione sulle cose che ritiene essenziali per un futuro migliore: materiali reali, produzione sostenibile, vita pacifica e autentica; ricerca del vero equilibrio con la natura.
https://www.youtube.com/watch?v=Z29pLqzuPmc&embeds_euri=https%3A%2F%2Fwww.salonemilano.it%2F&feature=emb_imp_woyt
Conosciuto per la sua filosofia senza compromessi, Woodnotes è un design acclamato a livello internazionale; azienda che produce oggetti per interni ispirati alla bellezza naturale del filato di carta e destinati all’uso in abitazioni e spazi pubblici. La filosofia di Woodnotes si basa sull’estetica di design raffinato e puro. I prodotti di alta qualità sono di lunga durata e, quindi, rispettosi dell’ambiente. I materiali puri e privi di polvere sono sicuri e di facile manutenzione. Fondata nel 1987 da Ritva e Mikko Puotila, Woodnotes è cresciuta da una linea di tappeti in filato di carta in un concetto totale di interior design. Attualmente, viene esportato circa il 70% della sua produzione in più di 30 paesi. La collezione comprende disegni di Ritva Puotila, Minna Ahokas, Tapio Anttila, Mia Cullin, Ilkka Suppanen, Raffaella Mangiarotti, Harri Koskinen e Ulla Koskinen.




Sicily Fest 2023, i sapori della Sicilia diventano British e fanno impazzire Londra

Dal 20 al 23 aprile torna a Londra l’ottava edizione di Sicily Fest, l’unica fiera enogastronomica londinese interamente dedicata alla Sicilia. Quattro giorni ricchi di contenuti e appuntamenti dedicati alle eccellenze enogastronomiche e culturali che rendono la regione famosa in tutto il mondo. L’appuntamento sempre al Business Design Centre, cuore pulsante del caratteristico quartiere Islington, prevede decine di stand esclusivamente dedicati al food, 5 cantine, 1 birrificio, 2 bar, 6 chef e sommelier, 16 masterclass comprensive di wine experience, 5 concerti di musica dal vivo e 6 DJ set.
 
L’evento
 
Nei 2mila MQ che occupano la parte centrale della venue, centinaia di prodotti caratteristici siciliani come capperi, mandorle, arance, pistacchi, sale, verdure e molto altro ancora, saranno presentati al pubblico nelle varie aree in cui è suddivisa la fiera. Decine di stand enogastronomici offriranno i tipici piatti dell’isola come gli gnocchi al pesto trapanese, pane e panelle, arancini, pane cunzato, panino con milza, pasta al nero di seppia e pasta pesce spada e melenzane. Spazio anche ai grandi classici della pasticceria dell’isola come cannoli, cassate, granite, crema di caffè, tiramisù al pistacchio e paste di mandorle. L’intera offerta prevede sempre prodotti per vegani, vegetariani, celiaci e kids.
 
La mission
 
Promuovere le eccellenze siciliane a Londra è una vera e propria mission, rivelatasi, edizione dopo edizione, una scelta apprezzata dal pubblico e non solo. Sicily Fest è diventata negli anni una piattaforma strategia tra B2B e B2C rivolta da un lato ai numerosi expat italiani e siciliani, ma anche a inglesi ed europei. Il “sicilian food” diventa al contempo un’attrattiva culturale e turistica per il pubblico, ma anche un’occasione di business per gli addetti ai lavori del settore ristorazione.
“Se lo scorso anno abbiamo rialzato la testa dopo l’emergenza pandemica, -dichiara Sarah Spampinato, fondatrice e project manager dell’evento- quest’anno sarà l’edizione del consolidamento: puntiamo alle 50mila presenze. E non ci fermiamo qui, siamo al lavoro per portare il format in tutta Europa”.
Si rinnova anche quest’anno la partecipazione ufficiale della Regione Sicilia. Sarà presente infatti lo stand istituzionale dell’Assessorato al Turismo, una partecipazione che rientra nel progetto See Sicily e ritenuta strategica dall’assessore Elvira Amata, che dichiara: “La Sicilia a Londra, protagonista di uno dei più importanti street food europei. Un plauso agli organizzatori del Sicily Fest. Sono orgogliosa di appoggiare questo tipo di iniziative che riescono a condividere con il mondo tutti i prodotti tipici di questa nostra straordinaria isola: vino, pasta, frutta secca, cous cous, liquori, cannoli, arancini, sfince, pizza fritta, cassate saranno protagonisti per un intero week end nella metropoli più cool d’Europa. Turismo è anche lasciare tracce delle nostre tradizioni fino a diventare, conoscenza e identità anche negli altri paesi”. Nello stand della Regione, oltre all’assessore, sarà presente l’Associazione Florio per la valorizzazione del territorio attraverso, l’arte, la musica, la gastronomia, la cultura e il turismo come il Taormina Film Fest o il Sicilia Jazz Festival.
“In un momento storico, dove la cucina italiana è stata candidata come patrimonio immateriale dell’UNESCO, e dove, nei prossimi due anni si dovrà promuovere il nostro cibo in Italia e nel mondo, eventi come il Sicily Fest diventano veicoli fondamentali e di grandissima importanza -commenta Francesca Dassori (Direttrice APCI-UK)-. Come associazione professionale di categoria siamo orgogliosi di essere parte integrante di questo evento e di poter collaborare con i nostri chef, per portare avanti cultura e tradizioni culinarie all’estero”.
Non è scontato. In Sicilia si mangia benissimo. Il “sicilian food” è un must per chiunque voglia avere a che fare con questo territorio ricco di tradizione e cultura millenarie. Street food autentico, non è solo buon cibo, è un pezzo di Sicilia, della sua tradizione, delle tante culture che l’hanno attraversata lasciando una traccia che si è stratificata fino a diventare reperto, conoscenza e identità. Una qualità che si estende dalle fertili pendici dell’Etna fino alla punta occidentale dell’isola in un viaggio del gusto, attraverso le eccellenze artigianali che preservano negli anni la qualità delle materie prime e dei prodotti. Tra le più significative rappresentanze L’Antica Dolceria Bonajuto, che da sei generazioni e da più di 150 anni produce artigianalmente cioccolato, dolci e torroni della tradizione modicana e siciliana, per lo più d’origine araba o spagnola, inserita anche dall’Eurispes tra le 100 eccellenze d’Italia.
 
Masterclass e Wine Experience
 
Completano l’evento 16 masterclass abbinate a una wine experience. Il pubblico potrà partecipare a una serie di appuntamenti condotti da chef e sommelier, dove poter assistere alla preparazione di varie ricette e successivamente degustare i piatti in abbinamento a una selezione di vini. Tra i contenuti caponata e piatti vegetariani, antipasti, pasta fresca, macco di fave e uno speciale focus dedicato al pistacchio tra dolce e salato in collaborazione con Pistì.
 
Gli chef e i sommelier
 
Tra gli chef che prenderanno parte all’evento ci sarà Theo Randall, inglese specializzato in cucina italiana. È il proprietario di Theo Randall all’InterContinental Hotel London Park Lane, premiato con una stella Michelin al The River Café di Londra. Loredana Crisafi docente chef e Fondatrice presso Myda Scuola di Cucina, lo chef executive direttore di produzione presso Bracco gastronomia italiana Rosario Matina. Vittorio Meli Head Chef presso Hyatt Place London City East e Carmelo Carnevale Presidente delegato dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani nel Regno Unito. Saranno poi presenti i sommelier di AIS (Associazione Italiana Sommelier) coordinati da Marco Oliveri.
 
Le cantine, la birra e gli spirits
 
Quattro prestigiose cantine siciliane porteranno i loro vini in fiera, dai rossi Nerello Mascalese ai bianchi Carricante, ma anche rosè e spumanti. Tra queste Baglio Oro da Trapani, Pietradolce da Catania, Tenute Lombardo da Caltanissetta, Tenute Foti Randazzese da Catania e Principi di Butera da Caltanissetta. Anche la birra protagonista di questa edizione con il birrificio artigianale catanese Sikulí che proporrà una selezione di bionde, rosse, imperial e molto altro. Passando alle gradazioni più importanti non mancheranno il gin e la vodka di Aquamaris, gli amari di Paesano e Picciriddu, e i liquori di Battiato Wine & Spirits.
 
La musica
 
Il programma musicale poi completa la manifestazione con un tocco di note siciliane. Nei quattro giorni dell’evento si susseguiranno i concerti di Sud Sound System, Vincenzo Spampinato, Lello Analfino (Tinturia), Sarah Jane Morris con Daria Biancardi e Davide Shorty. Mentre per i DJ set sono previste le esibizioni di Licht e 180gr Xperience.
 
Le partnership
 
Per l’edizione 2023 oltre alla prestigiosa partnership con la Regione Sicilia, Sicily Fest ha ricevuto anche il patrocinio da parte del Consolato Italiano a Londra, la collaborazione con APCI UK – Associazione Professionale Cuochi Italiani delegazione Regno Unito e il ramo britannico di Confassociazioni UK Confederation.
 
giovedì 20 aprile dalle 18:30 alle 23
venerdì 21 aprile dalle 12:00 alle 23
sabato 22 aprile dalle 12:00 alle 21
domenica 23 aprile dalle 11:00 alle 18:30