“Crush, la storia di Tamina”: la serie che tratta di inclusione e accoglienza su Rai Play e Rai Gulp

La fiction su una ragazza afghana di 13 anni, rifugiata in Italia con la sua famiglia dopo la conquista del potere da parte dei Talebani

Lo sport come strumento di integrazione e crescita personale è il tema al centro della serie che racconta la storia di riscatto sociale e personale di Tamina, una ragazza afghana fuggita con la famiglia dal suo Paese e rifugiatasi in Italia al momento del ritorno al potere dei Talebani.

La serie è stata presentata in anteprima martedì 21 febbraio al Cinema Farnese di Roma alla presenza della scuola secondaria “Donato Bramante” di Roma (Istituto comprensivo Largo San Pio V 20), con la partecipazione della Presidente Rai Marinella Soldi, del Direttore di Rai Kids Luca Milano, di Simona Ercolani, AD e Direttore Creativo Stand By Me, del cast, di Mahdia Sharifi, atleta della nazionale afgana di Taekwondo, e di Nazira Khair Zad, atleta della nazionale giovanile afgana di calcio, ora nella primavera del Milan.

“Quella di Tamina è una storia che parla di inclusione e di accoglienza. Ogni differenza è un arricchimento. Lo sport è uno degli strumenti che fa da collante tra i ragazzi e aiuta a superare le barriere”, così la presidente della Rai Marinella Soldi alla presentazione della serie, “La Rai come servizio pubblico vuole continuare a parlare ai giovani con un linguaggio diretto e inclusivo”.

“Tamina è una ragazza afghana che deve fuggire dal suo Paese con la famiglia per salvarsi e poter continuare a studiare, vivere insieme agli altri, fare sport. Essere rifugiati ed integrarsi non è facile, ma l’amicizia, l’impegno e la squadra di calcio della scuola, la aiuteranno ad aprire la nuova pagina della sua vita”, spiega Luca Milano, direttore di Rai Kids.

Attraverso il linguaggio tipico delle serie kids & teen, la serie pone al centro della narrazione un personaggio femminile forte e contemporaneo come quello di Tamina (Ludovica Porreca), una ragazza afghana di 13 anni con la passione per il calcio, che ha dovuto lasciare improvvisamente il suo Paese, la sua vita e la sua amica del cuore per ritrovarsi in un mondo lontano e diverso. Grazie allo sport, alle nuove amicizie e alla nuova scuola, Tamina avrà modo di rivendicare quei diritti che in Afghanistan le erano stati vietati e, allo stesso tempo, si troverà a fare i conti con un’altra cultura, sperimentando un modo di relazionarsi con gli altri – in particolare con i ragazzi – diverso da quello a cui era abituata.

Non solo: Tamina deve affrontare le prepotenze di un gruppo di bulli capeggiato da Frank (Manfredi Orfei Nones), che non vuole farla entrare nella squadra di calcio della scuola. Con la stessa tenacia e determinazione del suo idolo Farkhunda Muhtaj, capitana della nazionale di calcio femminile afghana di cui ha un poster nella sua cameretta, Tamina non si arrende e dopo inciampi, peripezie e ostacoli, riesce a formare una squadra mista di calcio, i “Golden Eagles”, composta dagli “esclusi” della scuola, ragazzi come lei che in un modo o nell’altro sono stati sradicati dalle proprie origini o che per qualche motivo non si sono mai sentiti accettati fino in fondo e sono alla ricerca del proprio posto nel mondo. In questo percorso Tamina scopre anche l’amore, quello per il suo compagno di scuola Roberto (Alessandro Giovanni Cartenì), e stringe nuove amicizie, come quella con Elena (Federica Pala), Marie Jeanne (Nathalie Gabrieli), Jacopo (Filippo Romano), Giorgia (Eleonora Simonelli) e Sabrina (Lucilla Caliciotti).

“Crush – La Storia di Tamina” fa parte dell’originale collana “Crush”, ideata da Simona Ercolani, che riflette sui cambiamenti profondi provocati nei preadolescenti dalla prima cotta, una vera tempesta emotiva e un’altalena di emozioni con cui si trovano a fare i conti mentre cercano di affermare la propria identità e conoscere sé stessi.

“Crush – La storia di Tamina” (otto episodi da venticinque minuti) è una produzione Stand By Me in collaborazione con Rai Kids. Soggetto di serie: Simona Ercolani. Sceneggiature: Filippo Gentili, Angelo Pastore, Serena Cervoni, Olimpia Sales, Eleonora Ghezzi. Regia di Valentina Bertuzzi. Musiche di: Filadelfo Castro. Prodotta da: Simona Ercolani. Produttore esecutivo: Grazia Assenza. Produttori Rai: Annita Romanelli e Cecilia Quattrini.

“Crush – La Storia di Tamina”, secondo capitolo della collezione “Crush”, prodotta da Stand by me con Rai Kids, va in onda da mercoledì 1° marzo tutti i giorni su Rai Gulp alle ore 14.10 e 19.10 ed è disponibile in anteprima su RaiPlay venerdì 24 febbraio con tutti gli otto episodi da venticinque minuti




Sanremo 2023, vince Mengoni. Amadeus: “La forza della gente zittisce qualsiasi polemica”

Su Sanremo cala il sipario e si chiude un Festival ad alta tensione tra il nuovo governo e la Rai.Tra foto strappate, presenze video annunciate e poi ritirate, e appelli alla cannabis libera, l’evento ha suscitato un vespaio di polemiche che sembrano destinate a non stemperarsi troppo presto. All’indomani della serata finale, a buttare benzina sul fuoco è Matteo Salvini che, alla richiesta di un commento, dice: “Ho scoperto chi ha vinto solo stamattina, auguri al vincitore. Non commento altro, sicuramente una riflessione sulla gestione Rai nel suo complesso andrà fatta. Non ho visto la finale. Ero con mia figlia, ho fatto due passi per Firenze. È molto più bello il centro di questa città che altro…”. Ma Amadeus cerca di sopire i contrasti dicendo che “la forza della gente zittisce qualsiasi polemica”.

Si è chiuso il Festival di Sanremo 2023 

La classifica finale vede il trionfo di Marco Mengoni davanti a Lazza e Mr. Rain, con i voti assegnati alla Top 5 finale da giuria demoscopica (34%), televoto (34%) e sala stampa (33%). Assegnati anche i premi della critica e quelli per il miglior testo e la miglior composizione.




Fiumicino, il Museo del Saxofono dedica una mostra a Fausto Papetti

L’inaugurazione alla presenza degli eredi Papetti e del vicesindaco della città di Fiumicino, Ezio di Genesio Pagliuca e del regista Paolo Campana

Che cos’è un Mark VI? Quanti sono stati i dischi venduti in tutto il mondo? Quante le raccolte realizzate? Quale è stato il cammino artistico nel contesto storico dell’epoca d’oro delle incisioni discografiche? Come si è formato musicalmente? Da dove è iniziata e come si è sviluppata la sfolgorante carriera del primo Sax Crooner? Queste sono solo alcune delle domande che troveranno risposta nella mostra che il Museo del Saxofono di Fiumicino dedica a Fausto Papetti in occasione del centesimo anniversario dalla nascita e che, proprio il 28 gennaio, giorno del suo compleanno, aprirà una serie di iniziative – tra concerti e visite guidate – nella location che ospita a Fiumicino la più grande collezione di saxofoni del mondo.

L’apertura dell’esposizione al pubblico alle ore 11:00 e la cerimonia di inaugurazione ufficiale alle ore 19:00, alla presenza degli eredi Papetti e del vicesindaco della città di Fiumicino, Ezio di Genesio Pagliuca e del regista Paolo Campana segneranno dunque l’avvio di un itinerario storico che intende celebrare la figura di un artista estremamente apprezzato dal pubblico italiano e che ha sostanzialmente contribuito alla divulgazione e conoscenza dello strumento e al suo appeal nella cultura italiana.

Con numerosi vinili, Stereo 8, musicassette, partiture originali oltre a premi, dischi d’oro, articoli giornalistici e una collezione di foto d’epoca – tutti materiali appartenenti all’archivio di famiglia – il percorso espositivo – su cui svetta il sax alto Selmer del 1958 e l’imboccatura Selmer Soloist appartenuti all’artista – racconta l’evoluzione professionale di un maestro della musica confidenziale. Un artista che ha riscosso un successo strepitoso grazie alla sua rilettura dei classici della canzone italiana ed internazionale dei quali smussava le eventuali asperità lasciando prevalere su tutto la melodia, per la gioia dell’ascolto più disimpegnato. I suoi più grandi successi discografici venivano da celebri brani del periodo arrangiati in versione strumentale, scelti soprattutto fra le musiche per il cinema, e che molto spesso addirittura superavano le vendite delle colonne sonore originali. Il suo primo album è del 1960 e si intitolerà semplicemente “Raccolta”, un LP che, senza ombra di dubbio, può essere considerato la prima “compilation” nella storia della musica leggera italiana che propone i primi arrangiamenti in versione strumentale delle canzoni più famose che passavano alla radio e in TV. Apparso raramente in video, la sua notorietà discografica a livello mondiale e il suo stile esecutivo lo trasformarono nel capostipite di un nuovo genere, tant’è che, già negli anni ’70, furono molti i valenti musicisti che vollero ricalcare le sue orme cimentandosi in produzioni analoghe. Fausto Papetti primeggiò anche per il record numerico di vendite e piazzamenti nella Hit Parade Italiana, davanti ad artisti del calibro di Mina, i Pooh e Lucio Battisti.

All’esposizione, corredata di un booklet realizzato per l’occasione e offerto gratuitamente ai visitatori, sono correlati anche tre concerti. Ad esibirsi, il 28 gennaio, alle ore 21:00, sarà l’Italian Jazz Quintet, formato da Attilio Berni ai sax, Alessandro Crispolti al pianoforte, Christian Antinozzi al contrabbasso, Alfredo Romeo alla batteria e, per questa occasione, Danilo Pierini alle tastiere elettroniche. Un evento in pieno stile edutainment, una performance ricca di musiche, storie e incredibili strumenti, per raccontare musicalmente la straordinaria carriera dell’artista Papetti e le stupefacenti metamorfosi del saxofono. Un’occasione unica per vedere in azione dal vivo il sax alto di Fausto Papetti oltre ad alcuni tra gli strumenti più rari e unusuali del museo appartenuti a grandi artisti come Gil Ventura, Sonny Rollins, Ross Gorman, Ralph James e Rudy Wiedoeft…

I concerti a seguire sono programmati per il 18 e 25 febbraio, rispettivamente con il Venanzio Venditti quartet e l’Original Saxie Band.

Fiumicino: il Museo del sax

Il Museo del Saxofono di Fiumicino, l’unico nel panorama internazionale dedicato a questo strumento, ospita la più grande collezione del mondo di saxofoni. Dal piccolissimo soprillo di 32cm al gigantesco contrabasso di 2mt, dal Grafton Plastic agli strumenti dell’inventore Adolphe Sax, dal mitico Conn O-Sax al Selmer CMelody di Rudy Wiedoeft, dal Jazzophone, tromba-sax con doppia campana, ai grandiosi Conn Artist De Luxe, dai sax a coulisse ai saxorusofoni Bottali, dal mastodontico sub-contrabasso J’Elle Stainer, il sax più
grande del mondo agli strumenti appartenuti a Sonny Rollins, Tex Beneke, Rudy Wiedoeft, Gil Ventura, Benny Goodman, Ralph James, Ross Gorman e molti altri ancora. Un’esposizione di stupefacenti strumenti che permette di districarsi nelle innumerevoli metamorfosi del saxofono tramite l’incontro diretto con i grandi capolavori delle più importanti case costruttrici seguendo un connubio tra arte e artigianalità, creatività e tradizione che dalla bottega dell’inventore Adolphe Sax giunge fino ad oggi.




Rocca Priora, si apre la Festa di Sant’Antonio Abate

172° Festa di Sant’Antonio Abate. La benedizione degli animali in piazza, il paese in festa al ritmo della banda che attraversa strade e i vicoli, la distribuzione del pane benedetto, i carri, il formaggio Scottone caldo servito in ciotola e lo spirito di accoglienza che caratterizza da sempre il paese più alto dei Castelli Romani. Festa di Sant’Antonio Abate in edizione speciale quest’anno a Rocca Priora: a organizzare la 172° celebrazione della festa più antica la Confraternita di Sant’Antonio Abate col patrocinio del Comune.

Dalle tradizioni alla promozione del territorio, delle sue bellezze e dei prodotti tipici. Martedì 17 gennaio il via ai festeggiamenti, proseguirà il 21 con il pellegrinaggio alla cappella di via Savelli dedicata al Santo e si chiuderà domenica 22 gennaio con un’intensa mattinata di antichi riti abbinati alla 23esima Festa dello Scottone, una specialità casearia di Rocca Priora prodotta con il latte di pecora genuino degli allevamenti locali.

“Le tradizioni che si rinnovano rafforzano l’identità di un borgo antico come il nostro – spiega la Sindaca, Anna Gentili – ma diventano anche l’occasione per la promozione dei prodotti che hanno sempre caratterizzato il territorio legati strettamente alla natura. E’ il concetto di tutto ciò che è genuino: inalterato negli elementi costitutivi originali, autentico e schietto”. “Ringraziamo – aggiunge la Sindaca – la Confraternita di Sant’Antonio Abate che, dopo lo stop forzato della pandemia, ha fortemente voluto il ritorno di questo evento amato da tutta la popolazione”.




Milano, tutto pronto per la Fashion Week Men’s: insieme ai grandi marchi sfileranno i nuovi talenti

21 sfilate, 31 presentazioni, 5 presentazioni su appuntamento, 4 contenuti digitali e 11 eventi per un totale di 72 appuntamenti

Tornano a Milano, dal 13 al 17 gennaio 2023, le sfilate moda uomo dedicate all’autunno inverno 2023/2024.

Creatività, innovazione, qualità e sostenibilità continuano ad essere le leve principali dello sviluppo del sistema della moda maschile italiana.

Per quest’edizione la ricerca della location si è focalizzatala sul racconto di una Milano inusuale per il mondo del fashion: quella della Balera dell’Ortica.

Scattata dal fotografo Paolo Zerbini, la campagna vede come protagonisti i look di Federico Cina, Çanaku, MTL Studio e Bonsai.

Anche per questa edizione Milano porta in città i protagonisti del Settore e l’eccellenza del Made in Italy in un palinsesto ricco di appuntamenti e di collaborazioni: insieme ai grandi marchi sfileranno i nuovi talenti.

La settimana della moda milanese sarà aperta dalla sfilata di Gucci mentre a chiudere il calendario delle sfilate sarà Zegna.

Tra i debutti in passerella ci sarà il marchio londinese Charles Jeffrey Loverboy e nel calendario delle presentazioni per la prima volta saranno presenti ADD, Bonsai, Charles Philip, Iuter, Sestini, Tagliatore e Valsta.

Il programma prevede 21 sfilate, 31 presentazioni, 5 presentazioni su appuntamento, 4 contenuti digitali e 11 eventi per un totale di 72 appuntamenti.

Anche per questa stagione, CNMI offrirà la possibilità di seguire l’evento su milanofashionweek.cameramoda.it, la piattaforma che l’associazione mette a disposizione per fruire in modalità digitale di tutti i contenuti della Milano Fashion Week, tra cui sfilate e presentazioni, consentendo di coprire l’evento su scala mondiale.

Non mancherà neppure la possibilità di vedere le sfilate in diretta streaming attraverso il maxi led posizionato sul Duomo di Milano.

Gli altri contenuti, inclusa la campagna della MFW, saranno trasmessi sul maxi led di Corso Vittorio Emanuele.

Inoltre grazie a Fashion Channel sarà possibile visualizzare i contenuti della Fashion Week in playback  su YouTube

CNMI continua a promuovere le tematiche legate alla valorizzazione dei talenti e agli incentivi alla sostenibilità ambientale e alla giustizia sociale attraverso progetti mirati.

In quest’ottica, ha annunciato l’apertura del bando per l’assegnazione dei CNMI Fashion Trust Grant 2023, iniziativa creata per sostenere e promuovere la nuova generazione dei marchi indipendenti del Made in Italy, che per la prima volta apre anche ai brand della moda uomo.

Camera Nazionale della Moda Italiana lancerà anche un nuovo progetto a supporto delle donne in partnership con Salesforce e in collaborazione con D.i.Re (Donne in Rete contro la violenza).

Si tratta del progetto dal titolo Empowering Women in Fashion Retail, che prevede dieci sessioni di mentoring, tenute da esperti del settore dedicato a donne provenienti da tutta Italia con background professionali diversi, con l’obiettivo di fornire le competenze necessarie per iniziare a intraprendere un percorso lavorativo nel settore del fashion retail.




Miss Italia torna a scuola con la corona

Tornare a scuola dopo le vacanze natalizie e scoprire che una tua compagna di classe è stata nel frattempo eletta Miss Italia 2022: è stata davvero una bella sorpresa per gli studenti dell’Istituto “Salvini” di Roma. Lavinia Abate, 18 anni, quinta Liceo scientifico, ha infatti vinto il titolo nella finale svoltasi lo scorso 21 dicembre nella Capitale. I compagni l’hanno festeggiata prima della ripresa delle lezioni e anche la preside si è complimentata con lei.
Lavinia, dopo le interviste, le foto e le apparizioni televisive, può ora dedicarsi al diploma. Da quando il concorso, agli inizi degli anni duemila, ha consentito la partecipazione alle sole ragazze maggiorenni, Lavinia è la seconda Miss più giovane. Più piccola di lei la Miss del 2009, la calabrese Maria Perrusi, che compì 18 anni proprio durante la finale.



Al teatro Golden la nuova stagione riparte con “Cocktail x 3”

Riparte la nuova stagione 2023 al Teatro Golden con una storia d’amore tutt’altro che scontata. Dall’11 al 22 gennaio sul palco il debutto di “Cocktail x 3” con Maurizio Martufello, Miriam Mesturino, Luca Negroni, di Santiago Moncada per la regia di Marco Belocchi con traduzione di Pino Tierno e produzione di Genta Rossell e DianAct. Uno spettacolo divertente che mette a nudo alcune dinamiche di coppia e, basandosi sui concetti di fedeltà, amore, tradimento, riesce a miscelare abilmente i movimenti dei personaggi rendendo la commedia godibile e intelligente.
 
Questa la trama: La quarantenne Cristina è un’attrice di successo, ma con una vita privata piuttosto problematica. Separata da Gianni, un uomo ormai sulla sessantina, ma sempre giovanile, simpatico e donnaiolo, con cui è stata sposata cinque anni e dal quale ha avuto una figlia, intrattiene da qualche tempo una relazione clandestina con Vittorio, uomo politico al parlamento europeo, a sua volta sposato. Mentre questi è via per una delle sue missioni all’estero, Cristina riceve la visita del suo ex-marito, e in qualche modo ci finisce di nuovo a letto. Al mattino mentre Gianni sta lasciando l’appartamento, torna inaspettatamente Vittorio. I due si incontrano e certamente, nella loro assoluta diversità, non si trovano simpatici. Nell’imbarazzo generale, Cristina comunque confessa di aver passato la notte con l’ex-marito e Vittorio, pur se rammaricato, decide di troncare una relazione e una donna in cui credeva ciecamente. Cristina, distrutta e in preda ai sensi di colpa, esce lasciando soli i due rivali. A questo punto l’autore, con un coup-de-théâtre, capovolge la situazione e la commedia si avvia verso un finale inaspettato.
 
 
 




Rai Gulp, la Juventus a Offside Racism: venerdì 6 gennaio 2023

La Juventus apre le porte del proprio spogliatoio a “Offside Racism”. Protagonista della puntata in onda venerdì 6 gennaio, alle ore 17.45 su Rai Gulp e RaiPlay, è Luis, diciotto anni, trequartista della squadra Primavera.
La passione per il calcio è nata in Luis guardando il fratello più grande giocare. Ha soli cinque anni quando comincia il suo percorso sportivo che lo porterà, due anni dopo, nella Juve. La sua maglia è la numero 10, un numero importante che all’inizio lo spaventava, ma che adesso indossa con orgoglio e sicurezza, conscio del suo ruolo in campo e di come un dribbling riuscito, un buon passaggio o un tiro in porta possano cambiare le sorti della partita. Giocare nella Primavera della Juventus per Luis è un traguardo, ma anche il punto di partenza di un percorso che ha come obbiettivo la Prima Squadra. Il ragazzo confida alle telecamere di Offside Racism di dover ancora migliorare su vari aspetti come l’accettazione dei propri errori sul campo da gioco. Ma con l’aiuto del mister e della squadra ogni ostacolo sembra più semplice da superare.
Per Luis ogni allenamento e ogni partita con la Juventus non sono solo tappe di un percorso sportivo, ma un vero e proprio cammino di crescita personale. Un’occasione per conoscere nuove persone e nuove culture e per confrontarsi con gli altri con rispetto e curiosità. Due aspetti che stanno molto a cuore al ragazzo che ha sempre visto nelle sue origini albanesi una ricchezza da coltivare e condividere. E per questo motivo mal sopporta quando in campo, o fuori dal rettangolo verde, avvengono episodi di razzismo che considera figli semplicemente dell’ignoranza di chi li realizza. Una posizione che condivide anche il difensore della Prima Squadra Danilo Luiz Da Silva nel consegnare a Luis la maglia “Keep Racism Out”, simbolo della campagna di sensibilizzazione di Lega Serie A contro ogni forma di razzismo e discriminazione, a indicare il ruolo di ogni calciatore che con il suo comportamento deve testimoniare sempre il suo impegno contro il razzismo e contro ogni tipo di discriminazione.
La storia di Luis e quella degli altri ragazzi che militano nei settori giovanili dei Club della Lega Serie A sono chiari esempi dei valori che il calcio trasmette a chi lo pratica e deve veicolare a chi lo guarda. Valori in netto contrasto con il razzismo, il bullismo e qualunque tipo di comportamento discriminatorio. “Offside Racism” raccoglie queste storie per sensibilizzare i telespettatori su queste tematiche importanti, evidenziando in ogni puntata la presa di consapevolezza da parte del “calciatore di domani” delle responsabilità che lo attendono attraverso la consegna al ragazzo della maglia ideata dalla Lega Serie A, con la scritta “Keep Racism Out”, cui seguirà lo spot che contrassegna la campagna dedicata alla lotta al razzismo.



Cheesecake: storia e varianti di un dolce di fama mondiale

La cheesecake è una torta tipica della cucina anglosassone che negli ultimi anni, grazie al suo sapore inconfondibile, si è diffusa anche nel resto del mondo.

È possibile preparare questo gustoso dolce in molte versioni, tutte accomunate dalla presenza di una base realizzata con biscotti e burro, una farcitura di formaggio fresco zuccherato e un topping di frutta o di cioccolato.

Nonostante la cheesecake venga gustata sulle tavole di molte famiglie, sono in pochi a conoscere le sue origini.

Le origini della cheesecake

La cheesecake è molto diffusa a New York, per cui sono in tanti a credere che la ricetta di questa torta sia originaria dagli Stati Uniti.

In realtà, questo dolce a base di formaggio nasce in Europa e le prime fonti storiche che ne parlano risalgono al periodo dell’Antica Grecia.

Alcune annotazioni affermano che, nel 776 a.C., anno delle Olimpiadi, gli atleti di Delo gustassero un dolce a base di formaggio di pecora e miele dopo le prestazioni sportive.

Anche il filologo Callimaco racconta che in questo periodo storico un uomo di nome Egimio si dedicò alla stesura di un manuale in cui descriveva i procedimenti per realizzare questa particolare torta.

Catone il Censore – nella sua opera De Agri Cultura – afferma che i Romani apportarono delle modifiche alla ricetta greca, fino a creare la placenta, un dolce formato da due dischi di pasta con un ripieno di formaggio dolce.

Una variante della tradizionale cheesecake

Anche se la cheesecake più famosa è la versione newyorkese, esistono molte varianti di questo dolce, altrettanto gustose, come la cheesecake banane e cioccolato, di cui saranno forniti i dettagli all’interno di questo articolo.

Prima di iniziare con la procedura, è bene reperire gli ingredienti indispensabili:

  • per la base, sono necessari 200 g di biscotti secchi al cioccolato e 100 g di burro;
  • per la crema, serviranno 400 g di formaggio fresco spalmabile, 300 ml di panna fresca liquida, 250 g di banane, 160 g di zucchero, 30 g di burro, 10 g di colla di pesce, il succo di mezzo limone e l’estratto di vaniglia;
  • per guarnire la torta basteranno una banana e del cioccolato fondente a piacere.

È bene ricordare che, quando si parla di ingredienti, è necessario scegliere prodotti di alta qualità come le banane Fratelli Orsero, ad esempio, oppure del buon cioccolato; in questo modo si potrà realizzare un dolce dal gusto irresistibile, che potrà lasciare a bocca aperta tutti coloro che lo assaggeranno.

Per preparare la cheesecake banane e cioccolato bisogna partire dalla base, tritando finemente i biscotti all’interno del mixer. Come secondo passaggio è necessario sciogliere il burro in un pentolino e unirlo ai biscotti in una ciotola.

Dopo aver imburrato una tortiera, si consiglia di utilizzare la carta forno da porre sui bordi e sul fondo del contenitore e di inserire il composto di biscotti e burro, che necessita un riposo di 30 minuti nel frigorifero.

Per creare il ripieno, bisogna tagliare a fette sottili le banane e porle in una pentola con burro, succo di limone e 40 g dello zucchero a disposizione, fino a ottenere un composto cremoso, da unire al formaggio fresco e a 60 g di zucchero, versando a filo 100 ml di panna fresca.

A questo punto, è necessario ammorbidire la gelatina in acqua fredda per 10 minuti, scaldare la restante parte della panna e usare un cucchiaio di quest’ultima per sciogliere la colla di pesce. La panna rimanente, dopo essersi raffreddata, va montata insieme alla parte restante di zucchero e unita alla crema di banane, procedendo con movimenti dall’alto al basso.

L’ultimo passaggio prevede di versare la crema nella tortiera e di lasciare risposare la torta per 4 ore nel frigorifero, periodo dopo il quale la cheesecake è pronta per essere guarnita con il cioccolato fondente e con le fettine di banana. Terminata questa ultima operazione, il dolce sarà pronto per essere gustato.




Team building aziendale: 3 sport ideali per migliorare il lavoro di squadra

Con il termine team building si intende un insieme di attività che hanno l’obiettivo di far confrontare un gruppo di individui per stimolarli e migliorare la loro capacità di lavorare in gruppo.

Il team building è molto diffuso a livello aziendale, ma in virtù dei suoi numerosi vantaggi può essere utilizzato in qualsiasi ambito in cui sono coinvolte più persone che devono raggiungere lo stesso obiettivo. Perciò, negli ultimi anni, queste attività si sono affiancate allo sport, in modo da creare unione tra i partecipanti e creare un sano spirito competitivo nel gruppo.

Perché lo sport porta buoni risultati

I benefici delle attività di team building sportive sono molteplici, tra questi il più importante è quello di sentirsi parte di una squadra. Un gruppo unito, infatti, lavora meglio e può ottenere performance migliori, grazie all’empatia ed alla fiducia che si sviluppa al suo interno.

Inoltre, riesce a dare vita ad una sana competizione che, sommata alla collaborazione che nasce tra i componenti del team, porta ad un incremento della produttività.

Infine, riesce a sensibilizzare gli individui riguardo al loro benessere fisico, in quanto il loro benessere generale è fondamentale per sviluppare un ambiente lavorativo armonioso e più produttivo, favorendo la collaborazione tra persone professionalmente distanti.

Le attività migliori

Non tutte le attività riescono a conseguire gli stessi risultati; infatti, solamente alcuni sport si distinguono per essere particolarmente predisposti al team building. Tra questi i più importanti da citare sono il calcio, il paintball e la pallavolo. Vediamo in che modo possono portare dei buoni risultati.

Torneo di calcetto aziendale

Organizzare un torneo di calcetto aziendale è molto diverso che giocare una partita tra amici; infatti, nel gruppo di lavoro c’è un obiettivo chiaro e condiviso da tutti membri del team. Inoltre, permette di assegnare dei ruoli specifici che ben si adattano ai caratteri dei propri colleghi o delle proprie colleghe.

Per dare maggiore solennità all’evento, una buona idea potrebbe essere quella di realizzare dei completini personalizzati, con calzettoni, pantaloncini e magliette con logo aziendale, servendosi di alcune piattaforme presenti sul web, che permettono di realizzarne diversi tipi, a seconda del numero delle squadre partecipanti. In questo modo, si incrementerà il senso di appartenenza al proprio team aziendale e alla propria squadra di calciotto.

Paintball

Questa attività presenta numerosi benefici per il team di lavoro; infatti, per avere successo è necessario rispettare una strategia comune, comunicare in maniera efficace, essere consapevoli del proprio ruolo, fidarsi del leader, rispettare le regole comuni ed unirsi per combattere il nemico comune, non dimenticando mai di dover riuscire a sopravvivere e proteggere il resto della squadra.

Pallavolo

È uno sport in cui i componenti della squadra devono mostrarsi intercambiabili ed intraprendenti, in quanto tutti entrano nel vivo dell’azione, o in attacco in difesa. Inoltre, permette di mettere in mostra le capacità di problem solving dei diversi individui, che devono mantenere la lucidità nei momenti di sforzo e stress. Infine, riesce a creare uno spirito di gruppo particolare, in quanto per raggiungere l’obiettivo deve sopportare sforzi e mettere in gioco anche le proprie emozioni.




“Farina” di grillo? L’Europa dice si

Ue autorizza polvere di grillo in pane, pizza, grissini, biscotti e molti altri alimenti e preparazioni

La Commissione aveva chiesto, l’8 luglio 2020, all’Autorità europea per la sicurezza alimentare di effettuare una valutazione in merito. Il 23 marzo 2022 l’Efsa ha adottato un parere scientifico sulla sicurezza della polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (il grillo domestico) intero quale nuovo alimento.

Per un periodo di cinque anni, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, cioè dal 24 gennaio 2023, solo la società Cricket One Co. Ltd è autorizzata a immettere sul mercato dell’Unione il nuovo alimento a base di polvere di grillo domestico, come precisato nel Regolamento pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Ue. Altri richiedenti potranno però chiedere l’autorizzazione al commercio.

Che ne pensano gli Italiani

La grande maggioranza degli italiani non porterebbe mai a tavola gli insetti, considerati estranei alla cultura alimentare nazionale. Il 54% degli italiani sono proprio contrari agli insetti a tavola, mentre sono indifferenti il 24%, favorevoli il 16% e non risponde il 6%. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe’.

In quali cibi potrà essere usata la “farina” di grillo

La commercializzazione di insetti a scopo alimentare è resa possibile in Europa dall’entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui “novel food” che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da paesi terzi. La società vietnamita Cricket One Co. Ltd ha chiesto l’autorizzazione per l’uso della “farina di grillo” nel pane e nei panini multi cereali, nei cracker e nei grissini, nelle barrette ai cereali, nelle premiscele secche per prodotti da forno, nei biscotti, nei prodotti secchi a base di pasta farcita e non farcita, nelle salse, nei prodotti trasformati a base di patate, nei piatti a base di leguminose e di verdure, nella pizza, nei prodotti a base di pasta, nel siero di latte in polvere, nei prodotti sostitutivi della carne, nelle minestre e nelle minestre concentrate o in polvere, negli snack a base di farina di granturco, nelle bevande tipo birra, nei prodotti a base di cioccolato, nella frutta a guscio e nei semi oleosi, negli snack diversi dalle patatine e nei preparati a base di carne, destinati alla popolazione in generale.

Altri insetti già autorizzati e la chiarezza sui metodi di produzione

Al momento la Ue – evidenzia Coldiretti – ha già autorizzato per la vendita, come cibo da portare in tavola oltre ai grilli domestici, la larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e la Locusta migratoria. “Al di là della normale contrarietà degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla cultura nazionale, l’arrivo sulle tavole degli insetti – conclude la Coldiretti – solleva dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come il Vietnam, la Thailandia o la Cina, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari”.