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di Matteo La Stella
Catania – Sono 9 le persone indagate per omicidio colposo in seguito alla morte in ambulanza della neonata di Catania, che, a poche ore dalla nascita, presentava gravi problemi respiratori per i quali doveva essere trasferita in un'Unità di terapia intensiva neonatale (Utin) disponibile solo a Ragusa, a 100 chilometri da Catania dove, le strutture, pare non avessero posti letto per accoglierla. Iscritti nel registro degli indagati sono 4 medici della casa di cura Gibiino e 5 medici di guardia nelle Utin di Catania, consultati senza successo prima di tentare la corsa verso Catania. I medici di guardia coinvolti presterebbero servizio al Policlinico di Catania, negli ospedali Cannizzaro, Nuovo Garibaldi e Santo Bambino e all' Umberto Primo di Siracusa.
La procura guidata da Giovanni Salvi sta allargando l'inchiesta sulla morte della piccola Nicole. Da una parte si indagano le responsabilità nel decesso della bambina, comprese le possibili omissioni relative a comportamenti che hanno determinato le condizioni della piccola Nicole, tanto da farle avere immediato bisogno della terapia intensiva. Dall'altra parte si guarda all'omissione di disponibilità delle Utin e ai meccanismi che dovevano far fronte ad un'emergenza dai seguenti connotati. Intanto le caratteristiche dell'ambulanza su cui viaggiava la neonata, assicura la procura, sono risultate idonee. Per la piccola salma invece, si attende l'autopsia mentre, questa mattina a Catania, è giunta la task force inviata dal Ministro della Salute Lorenzin per individuare le cause del decesso.
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