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Cronaca

CATANIA: MORTE NEONATA, L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITÀ ANNUNCIA DIMISSIONI

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LEGGI ANCHE: RAGUSA: NEONATA MUORE PER MANCANZA DI POSTI NEGLI OSPEDALI / CATANIA, NEONATA MORTA: PRIMI INDAGATI

 

di Cinzia Marchegiani

Catania – E’ accaduto di nuovo…purtroppo! La morte della neonata Nicole nel tragitto tra Catania a e Ragusa, in cerca di un posto in ospedale attrezzato con un'nità di trattamento intensivo neonatale, ha trovato laporta in faccia di ben tre ospedali, i quali avrebbero rifiutato il ricovero perché non avevano disponibili i posti letto. La piccola Nicole infatti era stata trasferita d’urgenza dopo la sua nascita avvenuta in una clinica privata di Catania ma ora questa morte senza senso solleva rabbia e incredulità, tragedie troppo spesso annunciate da chi la sanità purtroppo la vive a proprie spese.

Così inizia la passerella dei comunicati. Inizia Lucia Borsellino, Assessore sanità della Regione Sicilia:” E' inaccettabile. Quello accaduto oggi è un fatto che non ha alcuna spiegazione e non potrà avere alcuna giustificazione. Adesso bisognerà solo capire di chi sono le responsabilità, è un evento terribile, ma sul quale faremo presto luce. E' una cosa che non sta ne' in cielo ne' in terra. I posti letto per quel tipo di urgenze sono ben al di sopra degli standard nazionali.” La Borsellino affermava sin da subito che è ingiustificabile il rifiuto da parte delle aziende e si era attivata per far luce su quanto accaduto: "Stiamo raccogliendo tutti gli elementi utili a ricostruire i livelli di responsabilità. Ascolteremo anche le chiamate giunte alla centrale operativa. Ogni elemento verrà comunque trasmesso alle Procure di Ragusa e Catania che ho già io stessa sollecitato".

Scende in merito Enzo Bianco il sindaco di Catania che senza giti di parole parla di episodio gravissimo: “questa tragedia conferma come sia assolutamente indispensabile un coordinamento non soltanto tra le strutture catanesi, che da tempo abbiamo avviato, ma tra quelle dell'intera città metropolitana. Non possiamo permettere che si verifichino simili tragedie. Quando i posti in determinati reparti specialistici si esauriscono, deve immediatamente scattare un piano alternativo che consenta di trasportare il paziente nella struttura più vicina e nel più breve tempo possibile. Non si può giocare con delle vite umane e bene ha fatto l'assessore Borsellino ad avviare immediatamente un'indagine annunciando che non si guarderà in faccia nessuno. Ed è quello che chiedo anch'io".
Ma arriva la bacchetta del Ministro Lorenzin e lo stesso assessore regionale allla sanità Borsellino annuncia le dimissioni: “Le parole del ministro Lorenzin sono state particolarmente dure e io ritengo che non ci siano più gli elementi minimi perché io possa proseguire il mio mandato, ecco perché annuncio le mie dimissioni.Ho già fatto presente questa mia posizione al Presidente Crocetta e nei prossimi giorni rassegnerò le mie dimissioni. Contribuirò anche da dipendente dell'Assessorato Sanità all'accertamento della verità sul caso della piccola Nicole. Non voglio aggiungere altro.”

La Lega Nord, tramite il deputato Attaguile
fa sapere che Il ministro Lorenzin ha risposto ai loro solleciti, e si augurano che si faccia totale chiarezza sulla vicenda della neonata morta a Catania e che chi ha sbagliato paghi in maniera esemplare:”Continueremo a sollecitare il ministro affinché fornisca tutte le risposte, doverose e necessarie, su quanto accaduto e affinché casi di questo tipo – gravissimi e indegni di un paese che si dice civile – non si ripetano”. Il deputato leghista Angelo Attaguile, proprio ieri in aula aveva spronato il ministro a un intervento, e il collega del Carroccio Marco Rondini, della commissione Sanità: “Quanto accaduto è uno dei più abnormi casi di malasanità di questo paese. Le cronache riportano costantemente gravi episodi di carenze, mancanze, lacune del sistema pubblico. Di fronte alla morte di una bambina e ai rischi per la salute dei cittadini non ci può essere alcuna clemenza: il ministro deve mettere in campo ogni iniziativa affinché simili abomini non si verifichino più e per colpire duramente i responsabili. Vigileremo affinché questo sia fatto e continueremo a presidiare i territori e a denunciare tutti i casi di malasanità che, purtroppo, si ripetono con frequenza allarmante, degna solo di un paese del terzo mondo”.

Numerosissime  inchieste sulla malasanità e sulla gestione delle aziende ospedaliere, prima un vanto italiano, e ora troppo spesso in notizie di cronaca. In un contesto dove si sta riducendo all’osso nel piano nazionale degli ospedali anche i posti letto, chiediamoci davvero dove quest’Italia sta naufragando…. Questa terribile notizia, per molti domani sarà dimenticata, ma non dai famigliari toccati da questa perdita immensa. Possibile che queste morti spesso bianche non diventino un monito per il nostro governo e i nostri amministratori!? Di fatto si assiste all’incapacità di monitorare i territori e attivare gli strumenti d’indagine solo quando è accaduto l’irreparabile…

E ora rimangono solo le parole di una madre che scrive su Fb il suo grande dolore, che non dovrebbe esserci, ma solo foto di gioia e amore.

Tania scrive: ”Ci sono tanti tipi di amore e noi abbiamo avuto la fortuna di provarli tutti, il più grande è senza dubbio quello per i propri figli ed io e Andrea lo proveremo per sempre per la nostra piccola Nicole che fin da subito dentro me ci ha regalato una gioia immensa e un amore infinito…….poi c è il dolore quello non vorresti mai provarlo sotto nessuna forma, ma lui ti insegue..e noi siamo stati inseguiti e presi da quello più brutto, il dolore della perdita di un figlio..un dolore che ti spezza il cuore in mille pezzi, un dolore che ti svuota, ti toglie la voglia di vivere, perché la tua vita era la sua vita. La nostra bambina non c è più. . .e non per cause naturali, ma per un errore umano, tanti errori umani…quello che dicono i TG è solo una parte di verità…ma presto si avrà giustizia, presto tutto verrà alla luce e la mia bambina avrà pace.
Non mi hanno permesso di vederla, di stringerla a me, di accarezzarle la manina e farle sentire che io le ero vicino, me l hanno portata via, senza averle potuto dare il suo primo e ultimo saluto.
Piccola mia tu vivrai per sempre nei nostri cuori…. ricorderò ogni piccolo movimento che facevi dentro me fino a poco prima della tua nascita eri e sarai per sempre la mia piccola ballerina scatenata..
Ti amo amore di mamma.”

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Castelli Romani

Tragedia sul Lago di Castel Gandolfo: due ragazzi perdono la vita nel tentativo disperato di salvarsi

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Castel Gandolfo (RM) – Un dramma si è consumato ieri pomeriggio sul Lago Albano di Castel Gandolfo, dove due giovani hanno perso tragicamente la vita. L’incidente ha lasciato sotto shock la comunità locale e i numerosi turisti presenti, suscitando un profondo senso di tristezza e smarrimento.

I due ragazzi, stavano trascorrendo una giornata di relax al lago quando è avvenuto l’incidente. Secondo le prime ricostruzioni, uno dei due giovani si sarebbe allontanato dalla riva per una nuotata, ma sarebbe stato colto da un malore o dalle correnti improvvise, che in quel punto del lago sono particolarmente insidiose. Il secondo ragazzo, vedendo l’amico in difficoltà, non ha esitato un attimo e si è gettato in acqua nel disperato tentativo di salvarlo. Purtroppo, però, nessuno dei due è riuscito a tornare a riva.

I bagnanti presenti hanno lanciato subito l’allarme, ma nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, per i due ragazzi non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti immediatamente i Carabinieri di Castel Gandolfo, i Vigili del Fuoco di Marino e un’unità della Protezione Civile, supportati da un gommone in servizio sul lago. È stato richiesto anche l’intervento di un’ambulanza e di un elicottero del 118, ma purtroppo, quando i soccorritori sono riusciti a recuperare i corpi, i giovani erano già privi di vita.

“Siamo devastati,” ha dichiarato un residente di Castel Gandolfo, visibilmente commosso. “Conosciamo bene il lago e sappiamo quanto possa essere pericoloso. Ogni anno si ripetono tragedie come questa, nonostante tutti gli sforzi per garantire la sicurezza.”

Il Lago Albano, famoso per le sue acque cristalline e il paesaggio incantevole, nasconde insidie che spesso vengono sottovalutate. Le correnti, i fondali scoscesi e i repentini cambi di profondità lo rendono particolarmente pericoloso, soprattutto per chi non è un nuotatore esperto. Negli ultimi anni, le autorità locali hanno adottato diverse misure di sicurezza, tra cui l’attivazione di un servizio di sorveglianza durante la stagione estiva e l’adozione di protocolli specifici per le emergenze in acqua. Tuttavia, nonostante questi sforzi, gli incidenti continuano a verificarsi.

“Ogni estate ci troviamo a piangere giovani vite spezzate da questo lago,” ha aggiunto un altro abitante del posto. “È una bellezza naturale che purtroppo si trasforma spesso in un pericolo mortale.”

Le forze dell’ordine stanno ora indagando sulle circostanze precise dell’incidente, anche se al momento sembra trattarsi di una tragica fatalità. Nel frattempo, la comunità di Castel Gandolfo si stringe attorno alle famiglie delle vittime, colpite da un dolore immenso e inconsolabile.

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Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

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ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
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Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

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I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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