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Redazione
Castelvolturno (CE) – Si preparava a festeggiare il nuovo anno con la famiglia in una villa a Castelvolturno (Caserta): il reggente del clan camorristico Marino è stato arrestato, all'alba di oggi, dalla polizia. Angelo Marino, latitante dal luglio scorso deve rispondere di associazione per delinquere di stampo mafioso e di duplice omicidio.
Il quarantaduenne, inserito nella lista dei latitanti più pericolosi, al momento dell'arresto era insieme alla compagna e ai 5 dei suoi 7 figli e si è arreso senza opporre resistenza.
"È un'operazione importante che rafforza la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, rendendo più sicuro il nostro territorio". Sono le dichiarazioni del vice premier e ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che oggi al Viminale ha incontrato il Capo della Polizia, Alessandro Pansa, per complimentarsi dell'arresto.
L'uomo conduceva una vita agiata beneficiando di connivenze e complicità dei clan e dopo la morte del cugino, Gaetano Marino, assassinato sul lungomare di Terracina lo scorso anno, aveva preso a pieno titolo il ruolo di reggente del gruppo camorristico Marino, operante nella zona di Secondigliano.
Scissionista del clan Di Lauro ai tempi della prima faida del 2004 con i gruppi Amato-Notturno-Abbinante, nel 2012 si era schierato a fianco dei Vinnella-Grassi che a tutt'oggi hanno il controllo e l'egemonia sullo spaccio della droga nel rione Case Celesti di Secondigliano.
Marino era ricercato anche per episodi legati alla prima faida di Scampia.
L'arresto è stato effettuato dagli uomini della Squadra mobile di Napoli e da quelli del Servizio centrale operativo (Sco).
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