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Cronaca

CASTELVETRANO: UN MEMORIAL PER IL FIGLIOCCIO DI MATTEO MESSINA DENARO

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Tempo di lettura 2 minutiForte risultava inoltre coinvolto in diverse indagini di mafia ed era ritenuto dagli inquirenti un uomo d’onore della temuta famiglia mafiosa di Castelvetrano

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di Andrea Li Causi

Castelvetrano – E’ finita l’epoca in cui il mafioso si nascondeva e faceva di tutto per non dare nell’occhio. In un periodo in cui le forze dell’ordine sono alla ricerca del superlatitante Matteo Messina Denaro, in un periodo in cui sono stati eseguiti numerosi arresti per arrivare al boss ed è stata smantellata la sua rete di protezione, a Castelvetrano viene organizzato un memorial al figlioccio di cresima del boss. Il primo memorial dedicato a Paolo Forte avrà luogo il 13 agosto alle 17.30 presso lo stadio locale e giocheranno: la squadra di Castelvetrano, la Folgore e la squadra di Marsala, il Marsala 1912. Chissà se il boss guarderà la partita dalle gradinate dello stadio. Ma chi era Paolo Forte? Era uno degli amici più intimi del super boss, Forte risultava inoltre coinvolto in diverse indagini di mafia ed era ritenuto dagli inquirenti un uomo d’onore della temuta famiglia mafiosa di Castelvetrano. Paolo Forte è morto a 54 anni nell’ottobre del 2012 a seguito di un infarto fulminante, prima di morire era monitorato giorno e notte dai carabinieri poiché erano sicuri che di li a poco li avrebbe condotti nella tana del superlatitante. La morte lo ha sottratto al maxiblitz che ha smantellato in quel periodo parte del mandamento di Castelvetrano. L’uomo era un imprenditore e aveva un distributore di benzina sullo svincolo A29. Era finito in carcere nel 1996 per i suoi rapporti con Matteo Messina Denaro ma non solo, Paolo Forte aveva dato il suo contributo alle stragi del 93 dando una mano ad un affiliato, Antonio Scarano; un pugliese che risiedeva a Triscina. Nell’ordinanza si apprende inoltre che i suoi rapporti con le cosche non si erano mai interrotti e lui si adoperava in prima persona sul business dell’eolico in Sicilia e a Castelvetrano era uno dei mafiosi di spicco. Al suo funerale avrebbero partecipato, oltre  semplici conoscenti, anche esponenti mafiosi della provincia di Trapani.