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Cronaca

CASTELVETRANO E "COSA NOSTRA": TERRA BRUCIATA ATTORNO MATTEO MESSINA DENARO

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Tempo di lettura 2 minutiIl soggetto che spicca in questa vicenda è Giorgio Provenzano, esponente del clan di Bagheria

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di Andrea Li Causi

Trapani – Stamane i Carabinieri di Trapani hanno tratto in arresto, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, quattro soggetti affiliati alle famiglie mafiose di Bagheria e Corso dei mille (PA), tutti indagati per rapina, ricettazione aggravata dalle finalità mafiose. L’esecuzione del provvedimento costituisce la prosecuzione dell’operazione denominata “Eden 2” che nel 2014 aveva riscontrato il coinvolgimento delle famiglie mafiose di Castelvetrano e Palermo (Corso dei Mille) come responsabili di una rapina presso una ditta di spedizioni di Campobello di Mazara (TP), facente parte del patrimonio aziendale della società A.G. trasporti, che era stata posta sotto sequestro  nell’ambito del procedimento di prevenzione ai danni dell’imprenditore palermitano Cesare Lupo, prestanome dei fratelli Graviano. L’esito finale dell’operazione aveva portato a provvedimenti nei confronti di ben 14 soggetti, tra cui anche Girolamo Bellomo, cognato di Francesco Guttadauro e nipote acquisito del superlatitante Matteo Messina Denaro. I collaboratori di giustizia hanno confermato la presenza degli attuali indagati sulla sopracitata rapina. Il soggetto che spicca in questa vicenda è Giorgio Provenzano, esponente del clan di Bagheria, già tratto in arresto nella precedente operazione “Eden 2”, che è nipote di Vernengo Ruggero, esponente mafioso della famiglia di “Corso dei Mille”. L’uomo si è attivato nel coinvolgere, per il tramite di Francesco Guttadauro, la famiglia mafiosa di Castelvetrano nella realizzazione della citata rapina al deposito di Campobello di Mazara (TP); reperire le autovetture e le pettorine recanti la scritta “polizia”, da utilizzare nel corso della attività criminosa; definire le modalità di spartizione dei proventi della rapina a favore delle famiglie mafiose di Bagheria, Castelvetrano e Corso dei mille. Il provvedimento ha raggiunto due soggetti che facevano parte del gruppo dei rapinatori ovvero Michele Musso e Domenico Amari e Alessandro Rizzo che era incaricato di vendere la merce rubata. L’indagine rappresenta un ulteriore tassello per l’arresto di Matteo Messina Denaro.