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Castelverde calcio (I cat.), un altro successo esterno. Corsetti: «Che bello tornare titolare»

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Roma – Il Castelverde ha cambiato passo anche in trasferta e ora è al quinto posto del girone D della Prima categoria (assieme al Futbol Montesacro). I ragazzi di mister Damiano Casarola hanno violato con un prezioso 1-0 il campo della Spes 1908, in uno scontro tra squadre che prima del match avevano collezionato entrambe 20 punti. Tra i protagonisti dell’incontro c’è stato anche Ludovico Corsetti, centrocampista centrale classe 1996 al rientro da titolare dopo una brutta lussazione alla spalla capitata a metà settembre che gli aveva fatto perdere tutta la prima parte di stagione. «Dal punto di vista personale, sono davvero contento di essere tornato in gruppo: il campo mi mancava troppo. Fisicamente sto benissimo anche se questo tipo di infortuni portano sempre qualche strascico nel tempo. Non mi aspettavo di poter rimanere in campo per tutti i 90 minuti, ma è andata bene e non ho accusato nemmeno troppa stanchezza nel finale di gara». Sulla partita, l’analisi di Corsetti è abbastanza eloquente. «Abbiamo dominato nonostante di fronte avessimo un’ottima squadra, giovane come la nostra. Nel primo tempo ci è stato annullato un gol realizzato da Grò, poi nel secondo tempo è arrivato il gol nato da un gran bel lancio di Alessio Talevi in profondità e poi da una super azione di Christian Orsini che ha dribblato alcuni difensori avversari e ha servito l’assist vincente per Silvestri. Rispetto all’avversario ci abbiamo messo tanta voglia in più, la vittoria è assolutamente meritata». Corsetti prova a spiegare così il cambio di ritmo del Castelverde anche in versione esterna. «Penso sia una questione di mentalità e di amalgama. La squadra è in crescita costante, ma è inutile ora parlare di obiettivi». Nel prossimo turno il Castelverde ospiterà il Real Tuscolano terz’ultimo del girone. «Non dobbiamo guardare la classifica, ma avere lo stesso rispetto per ogni tipo di avversario. Dovremo scendere in campo dando il massimo di quello che abbiamo e poi vedremo cosa saremo stati in grado di raccogliere» conclude Corsetti.

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