CASTELLI ROMANI, VINI DOC ROMA: LA ROMANELLA OGGETTO DI FRODE? ESITO POSITIVO PER IL NUOVO DISCIPLINARE ARSIAL
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Tempo di lettura < 1minutoIn numerosi negozi dei Castelli Romani è commercializzata la Romanella bianco dolce e quella rosso dolce addizionata di anidride carbonica.
Una società di Palestrina sta commercializzando al dettaglio al prezzo di due euro la famosa “Romanella” contraddicendo al disciplinare di produzione Doc Roma che in via esclusiva prevede la denominazione “Romanella Spumante”. Le tecniche di spumantizzazione per l’elaborazione della tipologia “Romanella spumante”, sono quelle consentite per la categoria dei vini spumanti dalla legislazione vigente, sia tramite il metodo Martinotti-Charmat che con il metodo classico Champenoise: questo vuol dire che non è ammessa l’aggiunta di anidride carbonica. Ciononostante, in numerosi negozi dei Castelli Romani è commercializzata la Romanella bianco dolce e quella rosso dolce addizionata di anidride carbonica. “Questo episodio ci da una ennesima conferma – ha detto il presidente Arsial Erder Mazzocchi – di quanto l’istituzione da parte di Arsial della Doc Roma, volta alla tutela e riscoperta dei prodotti del nostro territorio tramite il suo rigido disciplinare, fosse necessaria. Ciò anche a dispetto di coloro che l’hanno giudicata come superflua sovrapposizione delle Doc esistenti”.