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Roma

CASTELLI ROMANI TASSA SUI RIFIUTI: COMUNI A CONFRONTO

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Tempo di lettura 3 minutiIl problema della gestione dei rifiuti in alcuni comuni

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Incrementi della TARSU superiori al 14% per i residenti di Genzano di Roma , di Grottaferrata e di  Marino

 

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo dal portavoce dell’associazione “gruppo di presenza – mons. G. Grassi” di Marino: Corrado Colizza

"L’analisi, o più semplicemente il confronto, ha riguardato sia l’aumento della spesa che i residenti di alcuni Comuni dei castelli romani hanno subito nel pagamento della Tassa dei rifiuti (TARSU) tra il 2011 ed il2012;  sia alcune considerazioni sui dati riportati nei consuntivi – così come approvati dai consigli comunali per l’anno 2011 – relativi agli incassi ed ai pagamenti riscossi e pagati dai tesorieri.

Dai bilanci di previsione per l’anno 2012, per esempio, hanno subito incrementi della TARSU superiori al 14% i residenti di Genzano di Roma , di Grottaferrata e di  Marino raggiungendo rispettivamente circa 4.169.000, 4.480.000 e 7.614.000 euro.


Per i  consuntivi dell’anno 2011, occorre articolare la considerazione vedendo separatamente:
a) quanto stanziato dalle amministrazioni (cioè quanto gli utenti avrebbero dovuto pagare per gli anni precedenti al 2011 – come residui – e per il 2011 – per competenza ) e quanto di fatto il Tesoriere ha incassato;  

b) quanto l’amministrazione aveva deciso di pagare tramite il tesoriere alle imprese che gestiscono la raccolta con il trasporto/smaltimento e quanto di fatto il tesoriere ha pagato.

Per il punto a)
Grottaferrata, mette in bilancio la riscossione di 4.852.000 come residui più un importo per competenza pari a 3.867.000, per un totale di 8.719.000 €. Il suo tesoriere rispettivamente incassa il 12,4% ed il 63,3% per un totale di 3.052.000€ equivalente al 35%  del totale previsto;
Marino, mette in bilancio la riscossione di 13.098.000 €, come residui, più un importo per competenza pari a 4.460.000, per un totale di 19.558.000€. Il suo tesoriere incassa rispettivamente l’8.4% ed il 58% per un totale di 4.864.000€, equivalente al 24,8%.
La considerazione che scaturisce è che la riscossione della TARSU, in particolar modo a Marino è assurdamente bassa, per cui o la previsione di incasso è troppo elevata rispetto alla realtà o viceversa troppi sono coloro che non pagano.
Per il punto b) 
Grottaferrata riporta uno stanziamento di circa 2.992.000€, come importo che residua dagli anni precedenti, e 4.336.000€ come importo dovuto per l’anno 2011, il tutto assomma a circa 7.328.000€. Di fatto il tesoriere ha pagato rispettivamente l’88,8% ed il 28,4% per un totale di 3.888.000€, pari al 53,0% del totale previsto;
Marino, riporta uno stanziamento per lo smaltimento dei rifiuti pari a 1.807.000€, come importo che residua dagli anni precedenti, e 6.444.000 come importo dovuto per l’anno 2011 per un totale di 8.251.000€. In corrispondenza il tesoriere comunica di aver pagato nell’anno 2011 il 64,0% dei residui ed il 70,7% di quanto previsto per l’anno 2011, per un totale di 5.717.000€, che rappresentano il 69,2% del totale previsto.   
Sostanzialmente dai due punti risulta evidente che Marino riscuote più difficilmente, mentre gli è più facile pagare lo smaltimento, seppur in parte. Occorre ricordare che Grottaferrata pratica la raccolta differenziata integrale porta a porta ottenendo una raccolta differenziata che supera il 50%; mentre Marino con la raccolta differenziata stradale supera di poco il 20%, molto lontano rispetto al 60% previsto dalla normativa nazionale per l’anno 2011.
La percentuale di raccolta differenziata per Grottaferrata è 53%, mentre per Marino il 22%
Facendo poi un parallelo con il Comune di Ciampino, che rappresenta uno tra i migliori Comuni  della Provincia di Roma nella raccolta differenziata “porta a porta” con un valore che supera il valore previsto dalla legge, si ottiene che per lo smaltimento paga un importo addirittura a quello pagato dal Comune di Marino.
In base ai numeri esposti sembra evidente che alcune  cose non vanno a cominciare dal sistema di raccolta, oneroso e sbagliato, per terminare sul residuo di 13 milioni ancora da incassare a cui si aggiungono i 2 milioni del 2011.

Egregio utente si può seguitare a pagare in silenzio, del resto anche l’amministrazione che non incassa tace, ma aumenta la tarsu."