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Roma

CASTELLI ROMANI, SANITÀ: TRA TAGLI E SPRECHI IL CONVEGNO DI ARICCIA DEGLI AMICI DI BEPPE GRILLO

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Tempo di lettura 2 minuti Procedono i lavori per la costruzione del nuovo Ospedale dei Castelli che dovrebbe far chiudere la maggior parte degli altri Ospedali limitrofi

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Redazione

Ariccia (RM) – La sanità tra tagli e sprechi: cosa succede ai Castelli Romani e cosa si aspettano i cittadini. Questo è il titolo del convegno che si è svolto ad Ariccia, sabato scorso presso la Casa delle Associazioni, organizzato dagli Amici di Beppe Grillo di Ariccia.

Il tema della Sanità, uno dei pilastri del nostro WELFARE, si impone come particolarmente cruciale nei territori dei Castelli Romani, interessato da profonde riorganizzazioni strutturali. Ad Ariccia, in particolare, è oramai in chiusura la storica struttura dello Spolverini, mentre procedono i lavori per la costruzione del nuovo Ospedale dei Castelli che dovrebbe far chiudere la maggior parte degli altri Ospedali limitrofi.

Mentre i Cittadini sono sempre più nella forbice dei tagli dei Servizi sanitari imposti dalla riduzione dei finanziamenti nazionali, il Sistema sanitario regionale viene accusato di sprechi ed inefficienze, con costi crescenti sempre più a carico dei Cittadini.

Il convegno si è interrogato su tali temi e,  grazie al contributo dei relatori, ha delineato uno scenario non rassicurante per i Cittadini dei Castelli.

In particolare, il Portavoce del Movimento 5 Stelle alla Regione, Davide Barillari ha testimoniato del perdurare del “mercato delle vacche” nella Sanità laziale, sia per quanto riguarda le nomine delle posizioni apicali, sia per quanto riguarda l’effettiva erogazione dei servizi ai Cittadini. Le pratiche elettoral-clientelari presiedono infatti alle decisioni di riorganizzazione dei servizi sul nostro territorio, dove più che ai effettive razionalizzazioni, si assiste a “rimescolamenti”
costosi e in larga parte inutili della allocazione degli stessi, secondo pure logiche campanilistiche.

In questo quadro, è inserita anche la realizzazione del nuovo Ospedale dei Castelli che, purtroppo, a detta dei relatori e di interventi del pubblico intervenuto, si avvia ad essere l’ennesimo spreco di risorse pubbliche, senza nessun reale beneficio per i Cittadini castellani, che continueranno a dirigersi verso gli ospedali di Roma per la soluzione di problemi seri. La mancanza di un collegamento strutturale del nuovo Ospedale con una Università o un Centro di ricerca, non lo configura infatti come un “grande Ospedale” in grado di dare risposte alle esigenze di una sanità moderna del territorio, ma semplicemente come un “ospedalone”, con un DEA di primo livello, in grado prevalentemente solo di smistare altrove i malati.

In tal senso, la Cittadina Teresa Fani ha portato la sua testimonianza e la sua specifica conoscenza sulla vicenda dello “Spolverini”, cancellato dai giochi della politica locale in cambio dell’ (in)utile nuovo Ospedale.

L’intervento scritto dal Dott. Giangrande, pediatra di base di Albano Laziale,
ha portato utili stimoli per possibili miglioramenti a basso costo della medicina di base e di quella specialistica, al di fuori di logiche corporative di settore.

Infine, il Portavoce del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, Piernicola Pedicini
ha portato il suo contributo al convegno con un collegamento in streaming avente per oggetto l’operato del Gruppo dei Cinque Stelle in Europa, che si gioca principalmente sui temi delle normative e della tutela dei Cittadini consumatori, anche in campo sanitario.

Il convegno si è concluso con la certezza di non aver esaurito gli importanti temi nell’arco delle sole tre ore disponibili e, pertanto ci si è lasciati con l’impegno ad un secondo appuntamento, da svolgere nei prossimi mesi, nella Piazza di Corte ad Ariccia.
 

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Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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