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Roma

CASTELLI ROMANI, LIBERA: "XVIII GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO"

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Tempo di lettura 2 minutiIn 150mila per "per unire quello che le mafie e il potere vogliono dividere"

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Arianna Corsetti

Castelli Romani – Sabato  16  Marzo  2013  la  splendida  e  raffinata  Firenze  è  stata  invasa  da centocinquantamila tra ragazzi e ragazze, bambini  e bambine, signori e signore di tutte le età,  provenienti  da tutta Italia,  dalla Valle d'Aosta alla Sicilia,  in occasione della "Giornata  della  Memoria  e  dell'Impegno  in  ricordo  delle  vittime  delle mafie”, promossa da Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie e Avviso pubblico. Da diciotto anni, infatti,  ogni  21 Marzo, giorno di  inizio della primavera e simbolo della speranza e della rinascita, con questo appuntamento, si ricordano le oltre 900 vittime innocenti delle mafie.

Quest'anno è stata scelta come città ospitante Firenze. Firenze, dove vent’anni fa, morirono cinque persone,  nella strage di  via dei  Georgofili,  vittime del  terrorismo mafioso; Firenze,  come sinonimo di  Rinascimento,  una rinascita morale,  sociale e culturale che soltanto tuttie insieme si può realizzare. Inoltre, questa città ci ricorda grandi nomi della lotta antimafia, quali il giudice Antonio Caponetto "padre" del Pool antimafia, Pier Luigi Vigna, magistrato italiano e Procuratore nazionale antimafia  dal 1997 al 2005, e Gabriele Chelazzi, magistrato della DNA, distaccato a Firenze per le indagini sulle stragi mafiose del ' 93 e per la pagina nera di via dei Georgofili.

Dai  Castelli  Romani  cinque pullman hanno raggiunto il  capoluogo toscano.  Una giornata stupenda, che ha portato un sole splendente sulla città, un sole di libertà, di rispetto,  di  memoria e di  voglia di  lottare,  lottare per la legalità,  per la giustizia… lottare pacificamente per combattere la "peste", come ha detto Don Ciotti dal palco dello stadio "Artemio Franchi", al termine del lungo e partecipato corteo. Bellissima l'atmosfera  in cui  si  è svolta l'intera  giornata,  avvoltie da bandiere,  magliette e striscioni di Libera, dai caldi colori come il rosa, l'arancio ed il giallo, da un gruppo di ragazzi e ragazze vestitie da clown, da moltissimi fiori di ogni tipo, ma anche da un forte sentimento di rispetto e di  commemorazione durante la lettura degli oltre 900 nomi delle vittime, accolti dalla folla con un lungo e intenso applauso. "Non  uccidiamoli  una  seconda  volta  con  il  nostro  silenzio  e  con  la  nostra indifferenza" ha affermato Don Ciotti  al  termine della lettura. Dal  palco, ha invitato tuttie a non dimenticare,  sostenendo,  inoltre,  che chi  dice "che i  magistrati  sono peggio della mafia dovrebbe vergognarsi". Ha sottolineato ancora che "La mafiosità può  annidarsi  dentro  ognuno  di  noi,  e  dentro  le  coscienze  addormentate  o addomesticate. La mafia è una peste e bisogna chiamarla con questo nome".  Alla fine,  il  concerto di  Fiorella Mannoia:  la cantautrice,  attraverso le note,  ha ribadito l'invito di  Don Ciotti  a rompere il  silenzio,  perché "la storia siamo noi,  siamo noi queste onde del  mare,  questo rumore che rompe il  silenzio,  questo silenzio così duro da masticare". Nel corso della settimana, tre iniziative, a Frascati, Marino e Ariccia, organizzate dal presidio di  Libera dei  Castelli  Romani,  insieme ad altre associazioni  del  territorio (Noi  Polis,  Utopia  Reale,  ArteIdea)  hanno  voluto  ancora  celebrare  questo appuntamento: un invito a non cristallizzare la memoria in una sola giornata, ma a trasformarla in un impegno quotidiano e costante per  rendere  vivi  e concreti  gli insegnamenti di coloro che, nella lotta alla mafia, hanno perso la vita.