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Redazione
Castelli Romani – Dopo il Cattolico irritato che aveva scritto alla nostra redazione [NEMI: LA DOMENICA BESTIALE – IL CATTOLICO IRRITATO SCRIVE A L'OSSERVATORE D'ITALIA] denunciando alcune difficoltà che sarebbero scaturite a causa della gara ciclistica ai Castelli Romani, arriva una seconda lettera questa volta di una cittadina che denuncia la totale paralisi della viabilità e l'impossibilità di portare il proprio bambino all'ospedale a causa della totale disorganizzazione riguardo la viabilità dei Castelli Romani. "Una gara ciclistica coinvolge Roma capitale e i comuni dei Castelli romani, trasformando la domenica in un incubo per molti cittadini. – Scrive una cittadina che si firma Farida Criseo dell'area dei Castelli Romani alla nostra redazione – La mia riflessione, – prosegue Farida – vuole essere una testimonianza per questa domenica di rabbia, di incapacità organizzativa, di irresponsabilità amministrativa. Chiedo che il mio sfogo di cittadina e di mamma possa essere letto da molti cittadini, attraverso la diffusione presso gli organi di stampa."
Di seguito pubblichiamo la nota della cittadina Farida Criseo:
"Avventura della domenica. Uno dei miei figli si sveglia, dopo essere stato febbricitante tutta la notte, con quattro bollicine. L'esperienza di mamma mi dice che può essere varicella, purtuttavia, non essendo medico, decido di raggiungere Marino per andare alla Guarda Medica. Ciampino ne è sprovvista. Giro tra i dedali e le strade di Ciampino. Tutto bloccato, a causa di una gara ciclistica che coinvolge 8 comuni, compresa la Roma Capitale.
Decidiamo, allora, di raggiungere Marino attraverso via Anagnina.Al civico 480, nuovo blocco, sempre per la medesima gara. Allora chiamo la polizia, la polizia mi dice che non c'è altra soluzione che inviare sul posto un'autoambulanza.
Io sono una cittadina responsabile, non impegno un'autoambulanza per far diagnosticare a mio figlio una varicella. Rifiuto l'offerta e chiedo che mi venga concesso di raggiungere Marino. I poveri rappresentanti di Roma Capitale, mi dicono che non possono far altro che scortarmi al Pronto Soccorso più vicino, cioé Tor Vergata. Ma, è assurdo andare ad un Pronto Soccorso per farmi fare una diagnosi del genere, in codice bianco. Chiamo la Guardia Medica di Marino che mi dice che avrebbero lo stesso problema a raggiungere Ciampino. Sorvolo sul fatto che Ciampino è sprovvisto di una Guardia Medica, sorvolo sul fatto che è inconcepibile che medici di base e pediatri chiudano i loro servizi il venerdì per riattivarli il lunedì, come normali impiegati statali, sorvolo sul fatto che, per una gara ciclistica, si paralizzino, totalmente, 8 comuni, compresa Roma Capitale. Voglio sorvolare anche sul fatto che le gare sportive, così assurdamente concepite, creano una tale concentrazione di smog, a causa delle lunghe file di macchine incolonnate, che lo sport perde la propria essenza.
Ma voglio chiedere ai primi cittadini dei comuni di: Roma Capitale, Ciampino, Marino, Albano, Rocca Priora, Velletri, Ariccia, Lariano etc con quale dignità si presenteranno domani di fronte ai loro cittadini, impotenti e vittime di una loro folle decisione. Voglio chiedere se i cittadini possono ribellarsi a questo stato di cose o possono solo, come nel mio caso, riportare a casa un bambino di 4 anni, con la febbre alta, bollicine in attesa di definizione e tanta rabbia. Chi pagherà per questo?"
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