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Roma

CASTELLI ROMANI E MONTI PRENESTINI: AMIANTO E SCENARI "DIVERSAMENTE MOZZAFIATO"

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Tempo di lettura 3 minuti Il Comitato di Difesa del Territorio – Colli Prenestini e Castelli Romani, rilancia la campagna "ETERNITY:UN AMIANTO E' PER SEMPRE"

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Redazione

Castelli Romani e Monti Prenestini (RM) – Fino ad alcuni anni fa “andare in campagna” rappresentava, nella realtà come nell’immaginario collettivo, aria pura, bei paesaggi, una natura sferzante che dava vigore e forza interiore. Oggi invece, la percezione visiva e l'effetto interiore che si ricava da quegli stessi luoghi è, nella maggior parte dei casi,  ben altro. Non passa infatti giorno che, guardandosi intorno, non si abbia modo di osservare nuove forme che, definire “di vita” rappresenta certamente un eufemismo.Parliamo ovviamente delle innumerevoli discariche abusive, più o meno grandi, in cui ci imbattiamo, sia lungo quelle strade percorse durante una gita fuori porta o usate per raggiungere un'area picnic, sia abitualmente nei tragitti di tutti i giorni.

"Uno scenario “diversamente mozzafiato” che inibisce ogni velleità naturalistica  e romantica ma, al contrario, lascia spazio ad un senso di vuoto interiore divenuto ormai ordinario e che porta alla riflessione di quanto, oltre alla devastazione del territorio, tutto ciò comporti costi che ricadono  quotidianamente sulle spalle della comunità intera. – Commentano attraverso una nota dal Comitato di Difesa del Territorio – Colli Prenestini e Castelli Romani – Se da un lato – prosegue la nota – questa situazione  è frutto della incapacità del governo, locale o nazionale, di prevenire e punire tali  illeciti, dall'altra vi è la crescente complicità del singolo cittadino che, attivamente o passivamente, determina questo scempio  che, nel migliore dei casi,  è rappresentato da montagne di inerti, ma che sempre più spesso presenta anche tracce di materiali tossici come il ben noto amianto. E' proprio a seguito della sempre più frequente presenza di amianto, che il Comitato di Difesa del Territorio – Colli Prenestini e Castelli Romani ha da tempo intrapreso una iniziativa tesa ad evidenziare e segnalare le innumerevoli discariche abusive, ponendo particolare attenzione proprio all’eternit, comunicandone la presenza alle autorità competenti e monitorandone le operazioni di bonifica. Solo nell’ultimo periodo sono stati infatti segnalati abbandoni illeciti a San Cesareo, in Via Colle di Fuori; a Montecompatri, in via dei Pratoni Parti Comuni e presso la Cava di Laghetto; a Zagarolo in via dei Cavoni e in via Prenestina Nuova; a Genazzano presso la Mola dei Piscoli; a Cave in via Della Ripa; a Rocca di Papa in via dei Principi. Il problema dell'amianto merita  un’attenzione particolare, infatti si sollecita da tempo una soluzione, anzi una normativa, adeguata. Dopo anni in cui l’eternit veniva proposto e pubblicizzato come materiale economico e facile da utilizzare, successivamente, scopertone  le controindicazioni, il legislatore ha dato vita ad una legge che ne vieta la produzione, la commercializzazione e l'importazione, senza però obbligarne la dismissione e senza prevedere quanto necessario per la messa in sicurezza del materiale in circolazione, scaricando inoltre l'onere di bonifica ai singoli cittadini. Un atteggiamento che evidenzia, una volta di più, l'irresponsabilità di chi si è susseguito negli anni al governo del nostro paese e che, consapevole dei danni che l’amianto arreca alla salute, non vi ha posto ancora oggi rimedio, malgrado la tecnologia suggerisca soluzioni, più o meno definitive, sufficientemente  economiche ed eco compatibili, come ad esempio il PRE BOX dei fratelli Antonini o il brevetto della  CHEMICAL CENTER SRL"

Il Comitato di Difesa del Territorio – Colli Prenestini e Castelli Romani, nel rilanciare la campagna   ETERNITY:UN AMIANTO E' PER SEMPRE, invita i cittadini alla partecipazione attiva in difesa del territorio, quale elemento determinante  per il recupero di una sana qualità della vita e sollecita le autorità locali, regionali e nazionali affinché si impegnino nell’identificare una normativa che sia anche di incentivo e di aiuto economico reale per i cittadini impegnati nella bonifica e nel corretto smaltimento  del materiale

Per entrare in contatto con il Comitato di Difesa del Territorio o per segnalare la presenza di discariche abusive  si può scrivere a: comitatodifesaterritoriale@gmail.com
  
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
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il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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