Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
Redazione
I sindaci dei Comuni dell'Ato2 hanno animato l'assemblea del bacino per l'acqua che si è svolta oggi in Provincia. Un'assemblea aperta dagli interventi del presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti – che ha chiesto un incontro al Comune di Roma per avere maggiore chiarezza circa la volontà del sindaco di Roma Gianni Alemanno di cedere alcune quote di Acea – , e dagli assessori all'Ambiente di Provincia – Michele Civita – e Regione – Marco Mattei – ma che, come spiega il sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini, “ha visto il dibattito sulle proposte strozzato da Roma Capitale”. Nonostante la richiesta firmata da 15 primi cittadini di rinviare la riunione visto il poco tempo a disposizione per analizzare la documentazione, l'assemblea è andata avanti facendo emergere, da parte di tutti i sindaci, le criticità rispetto alla gestione del servizio idrico da parte di Acea. Tutti i punti all'ordine del giorno, quindi sono passati, poiché il Comune di Roma – detenendo il 51% di Acea – ha posto il veto su alcune votazione.
L'assemblea per i sindaci di Genzano, Velletri e Monte Porzio Catone si conclusa quando è stato discusso il IX punto (quando già molti sindaci avevano lasciato l’aula): l'adeguamento delle tariffe. “Abbiamo chiesto di rinviarlo – ha detto Gabbarini – perché è un punto importante e denso e quindi andava studiato meglio”. Il rinvio è stato negato e l'assemblea, sempre grazie al voto di Roma, ha approvato la nuova tariffa. “Allora abbiamo lasciato l'aula perché non ha senso discutere e procedere alle votazioni se poi queste sono comunque condizionate dal voto del Campidoglio”, aggiunge il sindaco di Genzano. Gabbarini ha comunque, nei vari interventi, sollevato la questione del depuratore dei Landi, un impianto nuovo e mai avviato. Ha chiesto poi un potenziamento dei servizi al cittadino, “con l'apertura – spiega – di nuovi sportelli sul territorio oltre quelli di Velletri e Frascati che vadano a sostituire i camper, insufficienti a rispondere alle esigenze delle persone. Infine, abbiamo chiesto maggiore chiarezza e trasparenza sugli investimenti programmati”. Alla fine, tutti i punti all'ordine del giorno sono passati ma, conclude Gabbarini, “quello che è emerso con forza è il grande dissenso dei sindaci del bacino Ato2 nei confronti del servizio erogato da Acea”.
Correlati