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di Angelo Barraco
Castellammare (NA) – Stamattina è scattata una protesta da parte degli 85 immigrati ospitati presso il centro d’accoglienza Villa Angelina sito in Via Quisisana a Castellammare. I manifestanti hanno un’età compresa tra i 25 e i 30 anni e sono tutti maschi e provengono tutti dal Mali, dal Ghana, Gambia e Nigeria. La protesta degli immigrati ha il fine di allontanare dalla struttura che li ospita alcuni dipendenti e volontari a loro non molto graditi. Hanno portato fuori i loro letti per bloccare la strada. La protesta degli immigrati sarebbe scaturita perché non avrebbero ricevuto ancora i voucher da 75 euro al mese, hanno la tessera sanitaria scaduta e i commercianti del luogo non accettano i bonus dello Stato e quindi sono costretti a recarsi altrove. Sono sopraggiunti anche i Carabinieri della compagnia di Castellammare che hanno riportato la situazione alla normalità. Gli immigrati non volevano che i volontari entrassero nella struttura, una dipendente della struttura dice: “Non possiamo neppure entrare nelle cucine per controllare quanto cibo è in deposito eppure noi gli laviamo persino le mutande”. La ditta che si occupa della gestione della struttura è stata scelta dalla prefettura. Anche in Sicilia è successo un episodio di protesta di immigrati, e precisamente a Marsala in provincia di Trapani quando il 17 marzo del 2015, 15 extracomunitari ospitati presso l’Hotel Concorse, si sono presentati presso il commissariato di Marsala e hanno denunciato lo stato di abbandono. I migranti si sono lamentati anche per un’altra struttura, l’Hotel Acos che li ospita, dove hanno riscontrato lo stesso problema aggiungendo che il cibo non era buono e l’invasione di zanzare all’interno delle stanze. Abbiamo provato a chiamare un altro centro d’accoglienza per avere delle risposte in merito alla situazione attuale degli immigrati ospitati, ma c’è stata reticenza e non abbiamo avuto risposta e chiarezza. Il problema maggiore è che questi ragazzi, a causa della mancanza di documenti, non lavorano e non fanno nulla tutto il giorno. Ma non perché non vogliono ma perché non possono e perché la burocrazia del nostro paese ha tempi lunghi.
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