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Cronaca

CASTEL VOLTURNO: FERMATI I DUE ASSASSINI DEL TRANSESSUALE BRASILIANO

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Tempo di lettura 2 minutiLo scorso 3 febbraio, il corpo del brasiliano Marcio Henrique Barbosa Cruz, transessuale di Castel Volturno fu ritrovato senza vita.

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di Christian Montagna
Castel Volturno (NA) – Uno Stato che tenta di dimostrare in ogni modo la sua presenza è uno stato che agisce e reagisce alle offese lanciate dalla criminalità. Castel Volturno da mesi è finita nel ciclone mediatico grazie alle interessanti iniziative della giunta comunale e del sindaco per tentare una riqualificazione totale della zona. Il lavoro dei politici però da mesi è supportato dalle forze dell'ordine, ora presenti in maggior numero sul territorio. Nonostante ciò però i reati non accennano a diminuire. Seppure per un giorno il sindaco sia riuscito a far sparire le prostitute dalla strada, l'indomani ecco che sono ritornate al solito posto. L'immenso patrimonio edilizio abbandonato in queste zone, come abbiamo già detto in precedenza, ha favorito l'insediamento di criminali, immigrati regolari e clan camorristici che hanno letteralmente distrutto questa terra. Sovrano regna ancora lo spaccio di sostanze stupefacenti nella zona che frutta milioni e milioni di euro alle casse della camorra; proprio in merito a questo, i carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere, hanno eseguito dieci decreti di fermo emessi dalla Procura a carico di dieci abitanti di Castel Volturno.

Proprio grazie a questa operazione però, sono emersi importanti novità anche sull'omicidio recente di un transessuale della zona. Lo scorso 3 febbraio, il corpo del brasiliano Marcio Henrique Barbosa Cruz, transessuale di Castel Volturno fu ritrovato senza vita e oggi, i carabinieri, dalle intercettazioni telefoniche, sono riusciti ad apprendere da un nigeriano implicato nello spaccio e seguito a distanza, che insieme ad un altro complice durante un festino a base di sesso e droga era stata causata la morte per soffocamento. Proprio uno dei due indagati infatti aveva contattato i parenti in Nigeria affinché con un rito voodoo potesse non essere fatto il suo nome da nessun eventuale testimone e l'altro invece, consapevole delle indagini a suo carico, stava per lasciare l'Italia ed è stato fortunatamente bloccato al porto di Bari. Entrambi sono stati fermati e accusati di omicidio volontario e altri reati tra cui quello dello spaccio di sostanze stupefacenti. Ancora nessuna novità sulle motivazioni che hanno spinto i due al gesto folle e al possibile coinvolgimento di altri individui.