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di Matteo La Stella
Roma – Continua la lotta ai sedicenti meno abbienti portata avanti dal Comune di Roma che, nella giornata di giovedì 30 aprile 2015 ha interessato il campo nomadi di Castel Romano. Sul posto, già dalle prime ore della mattina, 50 vigili tra unità del Gruppo di Sicurezza Pubblica Emergenziale ed appartenenti al XII Gruppo, hanno dato vita allo sgombero di 30 soggetti tutt'altro che poveri. I nomadi allontanati infatti, hanno continuato ad usufruire dell'assistenza posta in essere dal Campidoglio: alloggio, utenze dello stesso e servizio scolastico gratuito, quando detentori di conti correnti superiori ai 100.000,00 Euro. Le unità della Polizia Locale di Roma, coordinate dal vice comandante Antonio Di Maggio hanno così liberato 6 moduli abitativi, bloccando le utenze di corrente ed acqua ai non aventi diritto, affinchè gli stessi moduli rimangano disabitati fino a nuovo ordine.
L'operazione, insieme alle 2 poste in essere dall'inizio del mese di aprile nel campo nomadi di Via di Salone, sarebbero legate allo stesso filone di inchiesta della magistratura, volto a smascherare i sedicenti poveri che occupano abusivamente i villaggi della solidarietà anche in altre zone della capitale. Presenti, al fianco della Polizia Locale di Roma, unità dell'Assesorato alle Politiche Sociali, pronti a garantire eventuale assistenza di cui non c'è stato però bisogno.
Gli agenti capitolini hanno anche istituito posti di controllo in entrata e in uscita dall'insediamento, intercettando così 2 automobilisti alla guida di altrettanti veicoli, sprovvisti di patente di guida. I due uomini sono stati denunciati per guida senza patente, mentre le automobili sono state sequestrate.
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