Castel Gandolfo, vincoli su Santa Fumia: il Movimento Aurora raccoglie 108 firme contro la “cementificazione”

“Altre 108 firme raccolte… insieme a quelle di ieri e a quelle raccolte da altri amici impegnati in questa campagna dovremmo superare le 400 firme in due giorni. Martedì (oggi n.d.r.) invieremo il tutto al Ministero per i beni, attività culturali e paesaggio… per supportarlo nella proposta di vincolo espressa”. Lo scrive Paolo Gasperini in un post sulla pagina del Movimento Aurora per i Castelli Romani.

Qual’è la questione? Una dichiarazione di notevole interesse pubblico è stata resa pubblica lunedì 16 settembre, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il vincolo prende il nome tecnico di “Campagna romana tra la via Nettunense e l’Agro Romano”. L’area sottoposta alla super tutela ministeriale riguarderà le tenute storiche di Palaverta, Quarti di Santa Fumia (nei pressi della Falcognana, ndr), Casette, Santa Maria in Fornarolo e Laghetto di Castel Gandolfo.

L’amministrazione di Castel Gandolfo si è sostanzialmente opposta a questo vincolo ma respinge al mittente ogni accusa di voler cementificare il territorio.

Cristiano Bavaro, in una nota pubblicata sul suo profilo spiega il “bluff” delle affermazioni di Gasperini e del suo manifesto

Analisi di un manifesto “manifestamente” fasullo!!!

1) L’osservazione che la maggioranza ha approvato, con il voto favorevole del consigliere Tiziano Nutile, contro la proposta di vincolo del Ministrero lo scorso 19 dicembre in consiglio comunale mira solo ed esclusivamente a salvaguare le scelte fatte dalle passate amministrazioni (di cui ha fatto parte anche il consigliere Paolo Gasperini per 5 anni, in particolare quelle di Maurizio Colacchi) scelte culminate nella redazione del nuovo Piano Regolatore, che questo vincolo renderebbe completamente sterili, annullando COMPLETAMENTE la possibilità per Castel Gandolfo (e non solo per la giunta Monachesi ma anche per tutte quelle che seguiranno) di poter avere uno sviluppo urbanistico controllato e programmato. Quindi tutela solo ed esclusivamente INTERESSI PUBBLICI!

2) il nostro territorio (a differenza di quello dei comuni limitrofi) non vede la realizzazione di nuove infrastrutture e di uno sviluppo urbanistico da più di 35 anni!! Castel Gandolfo e l’amministrazione che lo guida riguardo al consumo del suolo non accettano lezioni da nessuno! Meno che mai da chi ha condiviso e sostenuto il nuovo Piano Regolatore e che oggi invece, per un mero calcolo elettorale e demagogico, vorrebbe incoraggiare, per Castel Gandolfo, solo disordine e abusivismo

3) le nuove infrastrutture, strade, scuole, palestre, parcheggi ecc ecc non riguarderanno solo, come falsamente riportato, se non in minima parte, Santa Fumia. Il nuovo Piano Regolatore ha previsto che le nuove infrastrutture, i nuovi servizi e le nuove urbanizzazioni saranno collocate quasi totalmente nella zona c.d. di Pavona Riccioni. Se il consiglire Gasperini frequentasse un pò di più la nostra Pavona e le immense carenze strutturali e di servizi che vi sono, forse avrebbe sostenuto anche lui l’osservazione in consiglio comunale anziché usare strumentalmente le esigenze dei suoi concittadini di Pavona per tentare di lucrare qualche consenso

4) il “manifesto” conclude dicendo che “esistono molteplici esperienze amministrative di consumo zero di terreno…” e Castel Gandolfo non è una di queste?? Da 35 anni non si mette un mattone nel nostro paese quando i paesi che ci circondano negli ultimi 20 anni hanno realizzato in maniera assolutamente eccessiva (loro si) contro ogni decenza! Possibile che per cercare consenso e visibilità si debba anzitutto rinnegare se stessi (le scelte di Gasperini fino a qualche tempo fa sul Nuovo Piano Regolatore sono pubbliche e lui è stato vicesindaco di Colacchi colui che materialmente ha costruito il nuovo Piano Regolatore, senza mai manifestare alcun dissenso) e poi strumentalizzare e sacrificare le legittime aspettative dei propri concittadini, soprattutto quelli di Pavona, che attendono questo nuovo Piano da più di 15 anni???