CASTEL GANDOLFO: SFREGIO ALLA STORICA TORRE DELLE OLIMPIADI

di Ivan Galea

Castel Gandolfo (RM) – Da un giorno all’altro è stata completamente demolita la storica torre di partenza delle olimpiadi degli anni ’60 che si tennero proprio sul lago Albano di Castel Gandolfo. Ecco quindi che la torretta di partenza delle regate di canottaggio durante le olimpiadi del '60 di Castel Gandolfo, realizzata dal ministero ai Lavori Pubblici, sulla sponda demaniale del lago alla fine di via dei Pescatori, è stata buttata giù presumibilmente in assenza di titoli abilitativi.

A darne la triste notizia è il commissario de La Destra Giampiero Tofani il quale ha addirittura presentato un esposto alla Forestale: “Qualcuno si è preso la briga di demolire un bene che ricade in un sito di importanza comunitaria (Sic) – dice – e zona a protezione speciale (Zps) sottoposta a vincolo paesaggistico”.

Tofani mostra i materiali di risulta della demolizione che giacciono a terra: tondini e putrelle in ferro, pezzi di cemento. “Uno scenario – conclude il commissario de La Destra – non solo poco piacevole a vedersi ma anche poco sicuro.

Per questo mi sembra il minimo chiedere che si intervenga con urgenza non solo per rimuovere queste macerie e ferraglie dalle sponde del lago, ma per condannare un simile gesto che deturpa ancora un territorio già ampiamente sfruttato e deteriorato”.

Tofani fa inoltre notare che l'amministrazione comunale di Castel Gandolfo sulla propria carta intestata utilizza i cinque cerchi olimpici, infatti la Castel Gandolfo è definita "città olimpica". Ora la riflessione sorge spontanea: una città olimpica prima di abbattere, senza nessuna apparente necessità e con soldi pubblici, uno dei propri simboli, avrebbe dovuto pensarci almeno 100mila volte. E' come se a Roma improvvisamente si buttasse giù il Foro Italico o il palazzo dei congressi. Insomma la vicenda non è passata inosservata e sembra destinata ad aprire l'ennesima bagarre a colpi di esposti e denunce tra l'amministrazione comunale e il commissario de La Destra.