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Roma

CASTEL GANDOLFO: SABATO 14 SETTEMBRE, MOSTRA EVENTO IN ONORE DI PAPA FRANCESCO

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Tempo di lettura 2 minuti Al via la sesta Mostra Evento “PORTA FIDEI – Forma e colore della Parola fatta carne”, del Maestro Francesco Guadagnuolo in onore del Papa Francesco.

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Redazione

Castel Gandolfo (RM) – Sabato 14 settembre, alle ore 17,30, l’Associazione dei Nuovi Castelli Romani, in collaborazione con il Comune di Castel Gandolfo, della Parrocchia Pontificia San Tommaso da Villanova e con il Patrocinio dei Comuni dei Castelli Romani, degli Enti Sovracomunali e della Presidenza della Giunta della Regione Lazio, presenta la sesta Mostra Evento “PORTA FIDEI – Forma e colore della Parola fatta carne”, del Maestro Francesco Guadagnuolo in onore del Papa Francesco. L’Evento si svolgerà dapprima presso l’Aula Consiliare del Comune di Castel Gandolfo.

Nel corso del convegno interverranno: il Sindaco della città di Castel Gandolfo, Milvia Monachesi; S. Em.za Cardinale Angelo Comastri, Presidente della Fabbrica di San Pietro; Frà Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, Gran Priore di Roma Sovrano Militare Ordine di Malta; Don Pietro Diletti, Parroco Chiesa Pontificia San Tommaso da Villanova; l’Onorevole Michele Baldi, Consigliere della Regione Lazio; Alberto Bertucci, Sindaco di Nemi; il Maestro Francesco Guadagnuolo, artista e socio emerito della N.C.R.; Carmelo Pandolfi, Docente dell’Università Europea di Roma e Dirigente Scolastico del Liceo Classico Benedetto XV di Grottaferrata; Ettore Pompili, Presidente dell’Associazione Nuovi Castelli Romani.

L'evento si avvale del patrocinio dell'Ambasciata Americana presso la Santa Sede, nella persona di Antoinette C. Hurtado.

Modera la giornalista Angela Iantosca

La Mostra rimarrà aperta fino a sabato 21 settembre con il seguente orario:

10/12.30 – 16/19 presso la Cripta della Parrocchia Pontificia di S. Tommaso da Villanova.

Alla cerimonia di chiusura di sabato 21 settembre alle ore 17,30 presenzierà S. E. Mons. Cjril Vasil', Segretario Congregazione Chiese Orientali.

L'ingresso è gratuito

Già in passato l'Associazione ha patrocinato nello stesso luogo esposizioni del Maestro Francesco Guadagnuolo, socio onorario dell'Associazione, notevole esponente dell'arte contemporanea, strettamente connessa con l'alveo poderoso dell'ispirazione cristiana; lo ha fatto, non accidentalmente (e oggi lo ribadisce per Papa Francesco!), anche quale omaggio al Santo Padre dell'intera comunità dei Castelli Romani in occasione della sua permanenza nella residenza estiva.

LA MOSTRA

Quest'anno la mostra, nell'anno della fede voluto dal Papa emerito Benedetto XVI, si porge quale "PORTA FIDEI – Forme e colori della Parola fatta carne". Essa sarà una meditazione "teologica", non verbale, ma altrimenti espressiva, delle suggestioni infinite che, in un mondo che è "pulchrum", ossia "logica" recata dalla sensibilità, insinua al Massimo il Lògos fatto Carne.

"La Bellezza salverà il mondo", faceva dire Dostoevskij al Principe Myskin né "L'Idiota". Di tale Verità, né banalmente consolatoria né assurdamente soffocata, ha esigenza la stessa struttura logica delle cose.

IL MAESTRO GUADAGNUOLO

Guadagnuolo, con la sua nuova realtà visionaria, definita dai critici Transrealismo, con fine sensibilità e notevole originalità, offrirà nella mostra Arte-poesia anche un modo ostensivo inedito, quello cioè di inserire nelle sue opere, con trapianto vivente, espressioni poetiche verbali: non per far commentare il visibile dal detto (il che contraddirebbe alla natura di tutt'e due le muse), bensì, appunto, nel tentativo, nuovo, di arricchire quell'espressione di "bello", di cui ogni umano poeta è ri-cognitore (lo aveva capito Platone), in dipendenza dall'espressione primigenia, in ogni esistente, del "multimediale" Principio-Parola.

I Poeti inseriti nella mostra-evento di Guadagnuolo sono: Francesco d’ASSISI, Leopoldo ATTOLICO, Pino BLASONE, Eduardo CACCIATORE, Luca CANALI, Erri DE LUCA, Valentina D’URSO, Anna Maria FARABBI, Marco GAL, Paolo GUZZI, Mario LUZI, Massimo MORASSO, Angelo MUNDULA, Alessandro PARRONCHI, Renato PENNISI, Carmelo PIRRERA, Silvio RAMAT, Cristanziano SERRICCHIO, Elio VENIER, Lucio ZINNA.

 

Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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