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CASTEL GANDOLFO (RM) – Alle 16:40 di oggi 18 giugno è stato recuperato il corpo di Elnur Babayev, il ragazzo 29enne dell’Azerbaigian annegato sabato 2 giugno nelle acque del lago Albano a Castel Gandolfo mentre faceva il bagno in compagnia di un suo amico coetaneo ad oltre un chilometro dalla riva. I due avevano affittato un pedalò per trascorrere un po’ di tempo insieme e divertirsi ma purtroppo Elnur il quale non sapeva nuotare, ha fatto il bagno senza salvagente ed è annegato nonostante i disperativi tentativi che ha fatto l’amico per salvarlo.
Il corpo è stato trovato ad 90 metri di profondità nel lago Albano di Castel Gandolfo
È stato agganciato tramite un sofisticato robot arrivato da Milano e fatto salire fino alla quota di 30 metri. Da lì i sommozzatori dei Vigili del Fuoco lo hanno preso in carico, imbracato e messo all’interno di un contenitore plastico e portato lentamente in superficie fino all’imbarcazione. Tutte le operazioni sono state coordinate da terra. Nel frattempo il comandante della stazione dei carabinieri di Castel Gandolfo Maresciallo Capo Massimo Ienco ha predisposto un’ambulanza sul posto.
Il padre alla vista del corpo di suo figlio ha avuto un malore, un crollo emotivo
Il personale del 118 ha prestato subito supporto all’uomo che si è ripreso in pochi secondi. Il papà di Elnur si è mostrato un uomo di grande forza e coraggio. Il corpo è stato dunque recuperato e portato al centro Coni. Lo stato di conservazione era tale che la salma era perfettamente riconoscibile. Il papà ha chiesto al comandante dei carabinieri di poter rivedere nuovamente il corpo del giovane una seconda volta. È stato un momento di alta emotività.
Pronti sul posto a Castel Gandolfo, la polizia mortuaria e l’ambulanza
Il papà di Elnur ha ringraziato tutte le forze dell’ordine e i volontari e gli operatori del Parco Regionale dei Castelli Romani che si sono impegnati senza sosta, 24 ore su 24 per 15 giorni, nelle ricerche del corpo del giovane. L’uomo ha affrontato questo momento tragico con grande dignità. Il padre del ragazzo ha stretto la mano e ha speso parole di gratitudine nei confronti di tutti gli operatori presenti e ha voluto abbracciare e ringraziare anche il comandante della stazione dei Carabinieri di Castel Gandolfo Massimo Ienco e il comandante del nucleo operativo dei Vigili del Fuoco Carlo Zelinotti. Carabinieri, sommozzatori e volontari non si sono mai fermati finché non sono riusciti ad individuare il corpo del giovane.
Sul posto anche l’ambasciatore dell’Azerbaigian
Sempre presenti e disponibili sia il secondo segretario presso l’ambasciata dell’Azerbaigian in Italia console Sarkhan Aghakishiyev che lo stesso Mammad Ahmadzada, ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia. I due hanno costantemente rassicurato e aggiornato i familiari sullo stato delle ricerche anche se il padre e gli amici di Elnur sono sempre stati presenti sulle rive del lago Albano per seguire da vicino le ricerche. La salma del giovane è stata portata a Tor Vergata. Il padre di Elnur si trova all’ambasciata dell’Azerbaigian in Italia per espletare tutte le procedure per il rimpatrio della salma nel Paese. Si conclude così un capitolo triste che se non fosse stato per la solerzia dei ricercatori e investigatori avrebbe potuto protrarsi per lungo tempo.
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