CASTEL GANDOLFO, RACCOLTA DIFFERENZIATA: MAURIZIO COLACCHI POLEMIZZA SUL MANIFESTO INFORMATIVO

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – L’Amministrazione Comunale ha affisso un manifesto con il quale informa la cittadinanza che finalmente il TAR Lazio si è pronunciato sulla ditta che dovrà svolgere il servizio della raccolta differenziata a Castel Gandolfo.

"L’intento del manifesto è di scaricare ogni responsabilità dei ritardi sulle ditte, che hanno giustamente difeso in giudizio il loro diritto di ottenere l’appalto, e di autoassolversi da ogni colpevolezza. – commenta attraverso una nota l'ex sindaco Maurizio Colacchi – Anche questa volta – prosegue la nota –  ho preso visione del manifesto direttamente dalle bacheche comunali. E’ utile però che i cittadini sappiano come si sono svolti i fatti.

Con determinazione dirigenziale n. 236 del 10/12/2012 veniva costituita la commissione di gara per l’affidamento del servizio. La commissione di gara con verbale n. 8 del 21/03/2013 dava atto che la 1^ classificata risultava essere la società AMBI.EN.TE. La 2^ classificata, la SERVIZI INDUSTRIALI, presentava istanza contro l’aggiudicazione. Con determinazione dirigenziale n. 175 del 17/05/2013 si decideva di annullare in autotutela gli effetti derivanti dal verbale n.8, escludendo Ambiente spa dal procedimento di gara. Con determinazione dirigenziale n. 482 del 14/11/2013 l’Amministrazione comunale aggiudicava in via definitiva l’appalto del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti con il metodo porta a porta all’impresa SERVIZI INDUSTRIALI S.r.l. Il legale rappresentante della TEKNEKO srl, adesso 2^ classificata, presentava ricorso per l’annullamento degli atti di aggiudicazione del servizio alla Servizi Industriali.
Con  determinazione n. 235 del 18/07/2014 l’Amministrazione comunale, prendendo atto dell’annullamento da parte del Consiglio di Stato delle determinazione dirigenziali n. 482 del 14.11.2013 e n. 483 del 15.11.2014 di aggiudicazione definitiva nei confronti di Servizi Industriali s.r.l (sent. n. 3574/2014), aggiudicava in via definitiva l’appalto del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti con il metodo porta a porta alla ditta TEKNEKO s.r.l. Questi i fatti giudicate voi.
Se la commissione di gara avesse affidato dall’inizio  a chi aveva diritto, e cioè alla TEKNEKO s.r.l., il servizio, non ci sarebbero stati ritardi. Se la TEKNECO non avesse fatto ricorso non avrebbe ottenuto giustizia. Come si fa oggi ad affermare che i ritardi nel partire con la raccolta differenziata sono imputabili alle società che hanno fatto i ricorsi e che il TAR dà ragione all’Amministrazione comunale che ha ben operato? – Maurizio Colacchi conclude – Questo ennesimo scaricabarile non regge ed è una grande offesa nei confronti dei cittadini di Castel Gandolfo".