Castel Gandolfo: quella struttura pericolosa sul lago

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di Angelo Parca

CASTEL GANDOLFO (RM) – Il lago Albano a Castel Gandolfo è davvero un gioiello che potrebbe fare da volano per il turismo dell’intera area castellana. Molte le note positive di quest’anno: l’acqua è pulita perché la rete fognaria circumlacuale funziona a dovere. La torre del Coni è stata bonificata e gli arenili in gestione sono ben tenuti dai proprietari degli stabilimenti, alcuni dei quali, come ad esempio “I Quadri”, cercano di sensibilizzare anche i clienti a differenziare i rifiuti in maniera corretta, così da evitare i contestati bustoni neri di indifferenziata fuori dai locali e ristoranti gandolfini.

Ancora c’è molto da fare però per la sicurezza dei bagnanti e il rilancio turistico. Ci siamo inoltrati sulle coste del lago Albano di Castel Gandolfo all'altezza di via dei Pescatori dove ancora oggi sussite un'area che dovrebbe essere stata messa in sicurezza, eppure la situazione di fatto è palesemente pericolosa per i bagnanti e per i fruitori del lago a Castel Gandolfo. Ci sono ferri arrugginiti che fuoriescono dall’acqua, una struttura in cemento  con una rete arrugginita che si affaccia sul lago che risulta visivamente instabile e pericolosa. Una passerella in legno e cemento insicura, lasciata nel più completo abbandono, la ringhiera in legno divelta per metà già caduta e in bilico tra la terra e l’acqua. L'ingresso a questa zona del lago Albano di Castel Gandolfo è aperto nonostante la struttura che può cadere da un momento all’altro: davvero un pericolo per chi si avvicina e non c’è divieto di transito in quest’area. Urge una messa in sicurezza