CASTEL GANDOLFO: MAURIZIO COLACCHI INTERVIENE SULLA MODIFICA AL REGOLAMENTO COMUNALE

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – L'art. 27 c.4 dello Statuto comunale di Castel Gandolfo stabilisce che il sindaco, il presidente del consiglio comunale e gli assessori sono componenti senza diritto di voto e senza determinare la validità delle sedute della commissione consiliare permanente. L'art. 10 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale riprende senza modifiche l'art. 27 c.4 dello Statuto.

Nella seduta del consiglio comunale del 30 luglio 2015 i consiglieri comunali presenti hanno votato la modifica del Regolamento disponendo che i consiglieri comunali che rivestono anche la carica di assessore hanno diritto di voto e concorrono alla determinazione della validità delle sedute.

Maurizio Colacchi ex sindaco di Castel Gandolfo e attualmente Presidente del Consiglio comunale interviene con una nota in merito alla modifica del Regolamento. "Debole la motivazione portata a sostegno dal sindaco e dalla giunta che tale modifica si rende necessaria perché i consiglieri comunali sono diminuiti nel corso di questa legislatura. Ricordo che nelle legislature passate le commissioni consiliari permanenti erano addirittura 4 scese poi ad 1 e in tutte vigeva la incompatibilità tra assessori e consiglieri. Introducendo questa modifica viene stravolto lo spirito costituente dello Statuto che ha introdotto questo articolo proprio per dividere ruolo, funzioni e competenze tra assessori e consiglieri. Agli assessori è assegnata la responsabilità della gestione delle competenze riservate dalla legge 267/2000 e ai consiglieri quello di garantire il ruolo di indirizzo e di controllo dell'operato del sindaco e della Giunta.
Eliminare questa divisione di ruoli alla commissione consiliare permanente significa conferire un potere di gestione e di controllo spropositato alla giunta. Ritengo questa scelta eccessiva, poco trasparente e per nulla democratica. Tanto vale a questo punto sopprimere tale commissione. Naturalmente non ho votato e non condivido questa modifica del Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale".