CASTEL GANDOLFO: L'INTERVISTA AL SINDACO MILVIA MONACHESI

di Chiara Rai

Castel Gandolfo (RM) – La politica di Castel Gandolfo è in continuo fermento. A tal proposito L'Osservatore d'Italia ha inteso intervistare il Sindaco Milvia Monachesi. In queste ore stanno arrivando novità di rilievo da parte del presidente del consiglio comunale Maurizio Colacchi e dal vicesindaco Giacomo Moianetti che presumibilmente usciranno dalla coalizione di maggioranza per iniziare una palese e ferrea opposizione alla coalizione di Monachesi

 

Sindaco Monachesi, non si può dire che negli ultimi tempi non ci sia un acceso confronto con diversi esponenti della politica  gandolfina, non ultimo lo stesso presidente del Consiglio comunale Maurizio Colacchi
Purtroppo quanto sta avvenendo a Castel Gandolfo non ha più nulla  a che vedere con un confronto politico; siamo semplicemente di fronte ad un attacco all’Amministrazione da parte di chi non sa rinunciare al “potere” che ha gestito in passato.

E’ chiaro il suo riferimento a Colacchi. Ma, scusi, non era il suo promoter in campagna elettorale?
Infatti, e consideri che i consiglieri  della  Coalizione Arcobaleno sono stati tutti proposti  dall’ex sindaco, quella stessa persona che ora li taccia come incapaci ed incompetenti. Come lo spiega lei?

Quando ha capito che tra lei e Colacchi era veramente “finita” in termini di coalizione politica?
I comportamenti ostruzionistici ci sono stati fin da subito, ma inizialmente ho pensato alla reazione anche comprensibile di chi vede un’altra persona in quello che considera il suo posto (ho spesso fatto l’esempio della suocera verso la nuora). Pensavo che con il tempo le cose potessero migliorare, invece sono peggiorate. Nei primi due anni ha agito apparentemente  in completo isolamento, ma oggi è evidente la condivisione di  intenti con il consigliere Moianetti  il quale, pur ricoprendo a suo tempo le più alte cariche assessorili (vicesindaco, assessore al bilancio, ai Lavori Pubblici e allo Sport)  ha assunto all’interno della Giunta lo stesso atteggiamento ostruzionistico.

Che tipo di atteggiamento? Sembra quasi che lei parli di strategia a tavolino.
Ha usato il termine giusto. La strategia attuata con metodo scientifico dai due consiglieri  è talmente semplice e chiaro da essere scontato:  possono essere accettate e votate soltanto le scelte iniziate dal Sindaco Colacchi o dall’assessore Moianetti,  mentre tutto il resto deve essere bollato come “atto irresponsabile,  frutto di incapacità, pericoloso ”.

Addirittura pericoloso? Non pensa di esagerare?
No. L’obiettivo dell’uso di questo termine è quello di spaventare chi deve prendere le decisioni, paventando conseguenze amministrative, civili o penali, ed è stato usato sia in Consiglio comunale che  con i funzionari comunali per esercitare una pressione psicologica finalizzata al rallentamento dell’azione amministrativa.

Sta dicendo che è una vera lotta a chi rimane in piedi?
Giudichi lei. L’ultimo esempio su questo comportamento lo abbiamo avuto in occasione del Consiglio Comunale del  30 luglio nel quale abbiamo approvato, come tutti i Comuni d’Italia,  le aliquote dei tributi. Entrambi non si sono presentati in Consiglio, il primo perché in ferie (una casualità molto sospetta, dal momento che la scadenza del 30 luglio era nota a tutti)  il secondo appellandosi a inverosimili presunte irregolarità nella convocazione. Dopo essersi sottratti alla responsabilità delle scelte,  l’ex sindaco Colacchi ha adottato la solita frase relativa alla “scelta irresponsabile e inopportuna”, mentre l’ex assessore Moianetti si è limitato a dire era stato molto più bravo lui a suo tempo perchè l’aliquota l’aveva fissata al 2,2 per mille (in realtà allora abbiamo  scelto di reperire i fondi necessari per quadrare il bilancio aumentando  l’Irpef, ma questo si è ben guardato dal dirlo).  Entrambi comunque non hanno fornito alcuna proposta alternativa. E’ un comportamento responsabile secondo lei? Finalizzato a cosa?

Non pensa che Moianetti e Colachi vogliano contribuire ad una critica costruttiva?
Nei primi tempi ci ho sperato, e sarebbe stato un bene per tutti (che vantaggio ho io da questa situazione?) oggi è evidente che non è così, ma di questo sono contenta perché ora sono finalmente  usciti  alla luce del sole, dove tutti possono vedere e giudicare anche l’incoerenza di chi continua a autodefinirsi “maggioranza” quando  in realtà sono i peggiori nemici della stessa. Oggi a Castel Gandolfo non esiste più una maggioranza ed un’opposizione, ma una divisione tra chi vuole rispettare gli impegni presi in campagna elettorale e chi vuole impedirlo. Critica costruttiva e aggiungo leale,  definisco invece quella della minoranza ufficiale, e a questo proposito voglio dire che ho molto apprezzato il senso di responsabilità dei consiglieri De Angelis e Toti, che hanno garantito la possibilità di svolgere un Consiglio Comunale che altrimenti avrebbe causato danni all’Ente che rappresentiamo.

E qual è la posizione del consigliere Gasperini?

Per ora non si sbilancia,  ma sono convinta, per quanto mi è dato di conoscerlo, che non potrà seguire i due consiglieri.

Non pensa che forse il suo modo di governare, probabilmente contrario al loro, li abbia fatti sentire degli “esclusi”?
Come possono sentirsi esclusi proprio coloro i quali hanno ricevuto le più alte cariche dopo quella del Sindaco? Cosa avrebbero dovuto dire chi non è stato nominato assessore allora?
 Personalmente  ho sempre creduto, e ancor di più ne sono convinta in questo momento di grande difficoltà, che sulle aspirazioni personali debba prevalere il buonsenso e la necessità di lavorare insieme unendo le forze, e questo vale ancor di più per chi si è impegnato a farlo davanti ai propri elettori.
Noi abbiamo cercato a lungo il superamento delle posizioni, e personalmente sarei felice se ciò potesse ancora accadere, ma intanto andiamo avanti con serenità e determinazione, aperti al confronto e alla collaborazione  con chiunque all’interno del Consiglio e delle forze politiche condivida questa impostazione, per affrontare nel modo migliore l’oggi e programmare il domani.

La ringraziamo per averci dedicato il suo tempo.

Grazie a  voi